Parte 1 LA CRISI DELL'ANTICO REGIME e Stonogi
Mentre l'Inghilterra, alla morte di Carlo II della Chiesa) verso 0 cittadino per afferma-
nel 1685, temeva una restaurazione dell'as- re la separazione tra materia civile e materia
solutismo e del cattolicesimo con il succes- religiosa, la libertà di coscienza e l'impos-
sore al trono Giacomo II, John Locke, esule sibilità di costringere gli uomini a un credo
volontario in Olanda, pensava alla tolleranza diverso da quello che sentono in cuor loro.
religiosa come unico strumento per la con- Questo testo, che venne pubblicato nel 1689,
vivenza civile. Nasce così l'Epistola sul- cioè quando la Gloriosa rivoluzione si era or-
la tolleranza, una riflessione che parte da mai compiuta, divenne una «bandiera» nel
un'analisi puntuale dei compiti dello Stato (e dibattito europeo sulla libertà religiosa.
La tolleranza verso coloro che hanno libertà, l'integrità fisica e l'assenza di do- mini, poiché nessuno può rinunciare alla
opinioni diverse in materia di religione è lore, e la proprietà di oggetti esterni, come cura della sua salvezza eterna, al punto dì
a tal punto consona al Vangelo e alla ra- terre, denaro, mobili ecc. abbracciare necessariamente ogni culto
gione, che appare una mostruosità che ci È compito del magistrato civile conservare e ogni fede che gli venga prescritta da al-
siano uomini ciechi, di fronte a una luce sana e salva una giusta proprietà di questi tri, sia sovrano o suddito; poiché nessuno
così chiara. beni, che riguardano questa vita, per tut- può, anche volendo, credere in base a una
lo non voglio qui accusare l'orgoglio e to il popolo in generale e per ogni singolo prescrizione altrui; e d'altra parte la forza
l'ambizione degli uni, la mancanza di mo- suddito in particolare, mediante leggi va- e l'efficacia della religione vera e salutare
derazione e il fanatismo privo di carità e lide ugualmente per tutti; e se qualcuno sta proprio nella fede. Infatti, ogni parola
di mitezza degli altri: questi sono difetti vuole violarle, contro il giusto e il lecito, la proferita con la bocca e ogni atto compiuto
forse non estirpabili dalle cose umane, e sua audacia deve essere frenata dai timore nelle pratiche esteriori del culto non sole
tuttavia tali che nessuno vuole che gli si- della pena, che consiste nella sottrazione o non giova alla salvezza, ma le nuoce, se
ano apertamente imputati; non c'è quasi nella diminuzione di quei beni di cui altri- non si è persuasi nel profondo del cuore
nessuno che, stornato dalla retta via per menti egli avrebbe potuto e dovuto fruire. che tutto ciò è vero e gradito a Dio, poiché
colpa loro, non cerchi di coprirli di un'ap- Dal momento poi che nessuno accetta di a questo modo agli altri peccati che de-
parenza diversa e onorevole, per essere sua volontà dì essere privato dì una parte vono essere espiati con la religione si ag-
lodato. D'altra parte, affinché nessuno dei suoi beni, per non dire della libertà e giunge a coronamento la simulazione della
copra la persecuzione e una crudeltà poco della vita, perciò al magistrato è conferi- religione stessa e il disprezzo della divinità,
cristiana co! pretesto della sollecitudine ta l'arma della forza, anzi di tutta la forza perché si offre a Dio Onnipotente un culto
per lo Stato e dell'osservanza delle leggi, dei suoi sudditi, per infliggere la pena a chi che si pensa essergli sgradito.
né, per converso, altri esigano, in nome viola il diritto altrui. In secondo luogo, la cura delle anime non
della religione, licenza per ì loro costumi E che la giurisdizione tutta del magistrato può riguardare il magistrato civile, poiché
dissoluti e impunità per i loro delitti; affin- sì estende soltanto a questi beni civili, e la sua autorità consiste interamente nella
ché nessuno, dico, faccia imposizione a sé che ogni diritto e potere di un'autorità ci- costrizióne. Ma, consistendo la religione
vera e salutare nella fede interiore, sen-
0 ad altri, nella veste di suddito fedele del vile è limitato e circoscritto alla cura e alla
za la quale nulla ha valore presso Dio, la
sovrano o in quella dì sincero adoratore di promozione di questi beni soli, né può o
natura dell'umano intelletto è tale, che
Dio, ritengo'che si debba innanzitutto far deve in alcun modo essere esteso alla sal-
esso non può essere costretto da alcuna
distinzione tra materia civile e religiosa, e vezza delle anime, mi pare sia dimostrato
forza estrìnseca. Se anche i beni vengono
che si debbano fissare convenientemente i dalle considerazioni seguenti.
sottratti, e il corpo è tormentato nella pri-
confini tra Chiesa e Stato. Se non si fa que- In primo luogo, la cura delle anime non é
gionia o nelle torture, sarà invano, se l'in-
sto, non si possono in alcun modo regolare affidata al magistrato civile più che ad altri
tenzione è di mutare il giudizio della mente
1 conflitti tra quelli che hanno a cuore ef- uomini.
con questi supplìzi.
fettivamente, o fingono di avere a cuore, la Non lo è stata da Dìo. poiché non risulta
salvezza delle anime, o quella dello Stato. in alcun luogo che Dio abbia attribuito a Si dirà: il magistrato può far uso di argo-
Lo Stato è, a mio modo di vedere, una so- uomini una tale autorità sugli uomini, da mentazioni, e così condurre alla verità
cietà umana costituita unicamente al fine poter costringere altri ad abbracciare la gli eterodossi, e farli salvi. Sia; ma questo
della conservazione e della promozione loro religione._Né quell'autorità può esse- non lo distìngue dagli altri uomini: se in-
dei beni civili. Chiamo beni civili la vita, la re stata attribuita al magistrato dagli uo- segna, se istruisce, se riconduce alla ve-