Debussy - Lesure
Debussy - Lesure
Achille Claude Debussy nacque Saint-Germain, dove i suoi genitori si erano trasferiti dopo il matrimonio.
La famiglia Debussy era una famiglia di lavoratori di campi o vignaioli che risiedeva dall'inizio del 600 ad
Auxois. Il primo ad abbandonare il lavoro di contadino fu Pierre I e suo figlio si trasferì a Parigi come fabbro.
Il nonno del musicista era un falegname. L' origine della famiglia, quindi, non ha nulla di misterioso. Si dice
che il padre avesse una predilezione naturale per la musica ma di certo non c'era in famiglia nessuna
vocazione artistica, se escludiamo che lo zio paterno una volta emigrato in Inghilterra aveva intrapreso la
professione di artist musician.
Debussy comunque nacque 1862 e fu battezzato 2 anni dopo la nascita, probabilmente per assenza di
convinzioni religiose della coppia, e questo causò numerose polemiche; Il padrino fu Arosa e la madrina la
zia Clementine.
Arosa che viveva in una maggiore agiatezza rispetto ai genitori di Debussy, li aiutò parecchio, facendo anche
numerosi regali al figlioccio come ad esempio la tavolozza da pittore che Debussy conservo fino al suo
primo matrimonio.
I genitori poi si trasferirono in un'altra città, abbandonando il negozio di porcellane che non aveva portato
molti profitti. La madre insieme ai tre figli si recarono dalla zia Clementine in Costa Azzurra, a Cannes, dove
tra l'altro poi ebbe anche il quarto figlio. Intanto era scoppiata la guerra e c'era stata la famosa battaglia di
Sedan con la seguente proclamazione della Repubblica. Durante questi eventi la famiglia Debussy, a
eccezione del padre, rimase a Cannes e i ricordi più significativi di Debussy datano a partire da quel
soggiorno. Fu infatti la zia Clementine che scoprì le doti musicali di Achille e gli fece fare alcune lezioni con il
maestro Cerutti.
Intanto nel 1871 a Parigi era scoppiata l'insurrezione della Comune e il padre di Achille ne fu coinvolto
perché fu chiamato a combattere e dopo una serie di circostanze sfortunate, fu arrestato e condannato a 4
anni di prigione. Durante questi anni difficili la moglie e i figli erano aiutati solamente dalla zia Clementine.
In carcere il padre di Achille conobbe un musicista la cui madre fu un allieva di Chopin, si chiamava
Antoniette Mautè e diede lezioni ad Achille intuendo le sue doti musicali e dandogli una preparazione tale
da consentirgli l'anno seguente di entrare in Conservatorio. La famiglia Debussy, la famiglia di Antoinette e
anche la famiglia di Verlaine abitavano vicini tant'è che ci si è domandati se Achille e il poeta si fossero mai
incontrati.
Achille non frequentò mai nessuna scuola e della sua educazione si occupò solo sua madre fornendogli l’un
istruzione estremamente insufficiente, ma nel 1872 egli entrò in conservatorio.
Achille trascorse più di 10 anni in conservatorio. Quando entrò il direttore era Thomas, che si occupò di
introdurre un corso di Estetica e di storia della musica, un corso di ensemble vocale e un corso di
esercitazioni orchestrali. I primi insegnanti di Achille furono Marmontel per il pianoforte e Lavignac per il
solfeggio. Fu un allievo poco puntuale che gironzolava davanti alle vetrine dei negozi e arrivava sempre
all'ultimo minuto o addirittura in ritardo alle lezioni. Il suo insegnante Marmontel affermò che Achille aveva
un temperamento d'artista e avrebbe avuto un grande avvenire. Marmontel fu un grande pedagogo, autore
di numerosi esercizi, prediligeva Bizet, Albéniz e Chopin. Per quanto riguarda solfeggio invece Achille era
molto indietro sulla teoria perché la signora Antoinette si era accontentata di impartire solo le lezioni
fondamentali, mentre in conservatorio venivano fatte letture già in tutte le chiavi e trasporti a prima vista.
Riuscì però a recuperare e ai concorsi del 1874 si classificò terzo a solfeggio e secondo al pianoforte. Questi
anni furono più tranquilli per l'intera famiglia perché Manuel era uscito dal carcere e Achille iniziava a
intraprendere una carriera conforme ai suoi desideri. Debussy era tra l'altro l'allievo più giovane del corso
di solfeggio e il suo insegnante si mostrava sempre più soddisfatto. Achille poi a giugno vinse un altro
secondo posto al concorso pianistico. In quegli anni iniziò anche a stringere amicizia con alcuni suoi
compagni come Piernè e Bonheur. Quest'ultimi avevano una vita molto più agiata e iniziarono a far
conoscere ad Achille uno stile di vita borghese, stile di vita che in realtà Debussy non avrebbe mai potuto
avere senza i continui prestiti che chiederà d'ora in avanti fino alla fine della sua vita a molti amici.
L'anno del 1876 non fu a livello scolastico redditizio come gli altri. A Marmontel veniva talvolta chiesto di
segnalare degli accompagnatori per il corso di Opera e quell'anno fu scelto Achille per accompagnare un
concerto; Achille venne molto apprezzato e gli fu chiesta una seconda esibizione. Ma i suoi insegnanti del
Conservatorio erano molto meno entusiasti di lui: Debussy aveva iniziato a prendere meno sul serio i suoi
studi, non rispettava le regole del solfeggio, e ad esempio si domandava perché i tempi ternari erano detti
composti. Nonostante questo però Debussy riuscì a fare un dettato senza errori e a vincere il primo premio.
Mentre di pianoforte non riuscì a vincere nessun premio e infatti il suo insegnante era molto scontento di
lui. Marmontel inoltre provocò un certo rifiuto in Debussy di Beethoven.
Achille negli anni 1876 1877 avrebbe dovuto concentrarsi solo sullo studio del pianoforte ma inizio a nutrire
una certa rabbia nei confronti dello strumento. Ebbe però moltissimi giudizi positivi che sottolineavano il
suo bel suono tant'è che anche il suo insegnante iniziò a essere più soddisfatto e Achille vinse un secondo
premio al pianoforte.
Nell'anno 1877-78, Achille iniziò il corso di armonia di Durand. Quest'ultimo era un mediocre pedagogo che
dava l'impressione di non amare né i suoi allievi né la musica ma di Debussy affermava che aveva eccellenti
capacità musicali ma era molto sbadato. In effetti Debussy in questi anni incominciò a mostrare molta
avversione nei confronti dello studio dell'Armonia così come lo si praticava in conservatorio. In quest'anno
non vinse alcun premio né di armonia né di pianoforte nonostante secondo Marmontel aveva studiato di
più pianoforte dell'anno precedente. Fu quindi un'annata deludente sia per Achille che per i genitori.
L'anno 1878- 79 fu però ancora più buio dell'anno precedente: i suoi amici come, ad esempio Piernè
continuavano a collezionare premi (Piernè appariva tra l'altro come l’anti-Debussy in quanto era di indole
allegra e simpatica), delude molto al corso di armonia perché non è in grado di rispettare le norme
proponendo soluzioni armoniche davvero ardite, non ottenne alcun premio. Ma Marmontel decide di
mandare Achille ad allietare le serate della signora Wilson una donna che aveva 3 passioni principali:
Flaubert, la pittura italiana e Wagner. Achille si trovò quindi in questa bellissima villa che assomigliava a un
castello da favola, dove tra l'altro conobbe anche il marito della signora Wilson un uomo politico. Non
sappiamo quale musica Debussy suonasse alla signora Wilson, ma probabilmente musica da camera e
musica improvvisata. E probabilmente fu proprio la signora Wilson a far conoscere a Debussy Wagner e
molte sue opere come il Tannhäuser e il Lohengrin. Achille così iniziò sempre di più a concepire l'idea di
diventare un compositore e di abbandonare la carriera pianistica.
Achille in questi anni iniziò a comporre. Tra l'altro molte sue melodie ci sono ancora tutt'oggi sconosciute.
Dopo il soggiorno presso la signora Wilson, Achille ritornò a Parigi (1880), in conservatorio, dove non poté
frequentare il corso di composizione a causa dei suoi insuccessi e quindi si concentrò sul corso di
accompagnamento al pianoforte di Bazille. Gli esercizi assegnati dal maestro erano esercizi di lettura a
prima vista, anche trasportata, riduzioni estemporanee sulla tastiera di partiture d'orchestra. Achille amava
soprattutto eseguire i bassi numerati che egli disseminava di note di passaggio, causando la
disapprovazione del maestro che non amava la sua estrosità. Nonostante questo, Achille vinse il primo
premio che sarà anche l'ultimo. Intanto continuó il corso di armonia ma Achille evitava sempre la quarta e
la sesta nelle formule di cadenza per passare dalla dominante alla tonica: all'esame fece circa mezza
dozzina di errori di quinta e di ottave, non fu nemmeno classificato e il suo nome fu radiato dell'elenco dei
frequentatori del corso.
Marmontel però segnalò Achille a una signora russa che aveva chiesto un pianista per fare musica durante
l'estate, e i genitori di Achille cominciavano a rassicurarsi sull'avvenire del figlio perché costatavano che il
suo talento era apprezzato negli ambienti agiati. Questa signora era la signora Von Meck vedova da 4 anni
(il marito era morto di infarto scoprendo che la moglie lo tradiva con il proprio segretario), dopo aver
affrontato anche fasi di depressioni aveva trovato rifugio nella musica; era una brava pianista e aveva
conosciuto Liszt e Rubinstein ma il suo idolo era Tchaikovsky al quale versava una rendita fissa (si dice
anche che tra i due ci fosse una sorta di pseudo relazione amorosa perché non si incontrarono mai ma si
scambiavano le lettere piene di calore). Nell'estate del 1880 Achille raggiunse questa signora e la sua
famiglia in Svizzera, dove avrebbe dovuto accompagnare la figlia Julia, cantante, e suonare quattro mani
con la padrona di casa. La signora Von Mack dopo aver sentito Achille suonare disse scrivendo una lettera a
Tchaikovsky che la sua tecnica era brillante ma che era privo di sensibilità perché ancora troppo giovane.
Achille, infatti, cercò di darsi un'età maggiore e disse anche che era allievo di Massenet ma non era ancora
iscritto al suo corso di composizione. Tra Achille la signora von Meck si instaurò una certa intimità e molto
probabilmente la signora tentò di convertire anche Achille all'idolatria di Tchaikovsky, riuscendo nel suo
intento perché in una lettera che la signora Von Meck scrisse a Tchaikovsky, affermò che Achille rimase
molto impressionato dalla musica del compositore russo. La signora Von Meck decise poi di spostarsi a
Parigi, poi a Nizza, a Genova, a Napoli, e a Firenze. Qui Achille compose la Danse bohemienne e il Trio in sol
maggiore per pianoforte violino e violoncello, oltre a fare la riduzione a quattro mani di 3 danze del lago dei
cigni per la signora Von Meck. Intanto la signora era sempre più affezionata ad Achille che chiamava Bussik.
A novembre Achille dovette lasciare Firenze per ritornare in conservatorio dove si iscrisse al corso di
composizione di Guiraud e frequentò anche per poco tempo il corso di Frank di organo non apprezzando
però Frank.
Achille poi aveva bisogno anche di guadagnare e il suo ex insegnante Lavignac decise di fargli fare lezioni
private a un giovane ragazzo di 10 anni e divenne poi anche accompagnatore ai corsi di canto della signora
Moreau-Sainti. Achille si trovò in questo corso attorniato da donne, molte delle quali più anziane di lui. Qui
Achille conobbe quello che fu il suo primo amore la signora Marie Vasnier, già sposata con due figli e molto
più anziana di Achille. Debussy compose per lei molte melodie che erano al tempo stesso bigliettini d'amore
per farle la corte.
Contemporaneamente Achille continuó i suoi studi con Guiraud il quale non fu subito conquistato
dall'allievo.
In estate poi Achille scrisse alla signora Von Meck per offrirle i suoi servigi e la risposta fu positiva quindi
Achille si recò presso la sua protettrice russa a Mosca. Fu proprio così che Achille conobbe per la prima
volta la Russia: frequentò i teatri moscoviti, ascoltò i musicisti zingari che gli fornirono il primo esempio di
musica senza regole e frequentò la biblioteca della sua protettrice. Dopodiché la signora Nadezda von Meck
si recò in Italia portandosi Achille con sé e il giovane Achille visitò quindi Trieste, Venezia, Roma dove
compose "Overture Diane" e poi di nuovo Firenze.
Achille tornò a Parigi ancora più tardi dell'anno precedente e ancora più mai volentieri; i genitori erano
sempre più attirati nei suoi confronti: il padre non aveva in realtà mai un'idea in comune con il figlio e la
madre era un po' possessiva e avrebbe voluto tenerlo sotto le sue ali protettive. Inoltre la madre scoprì la
relazione del figlio con la signora Marie informando anche i suoi amici che rimasero stupiti del successo di
Achille. Il maestro Durand non era contento dell'andamento scolastico di Debussy. Achille poi nel 1882
conobbe i testi di Verlaine e scrisse Fantoches dedicato chiaramente a Marie. Inoltre viene pubblicata la sua
prima opera Nuit d'étoile.
Questi tre anni hanno completamente trasformato Achille che ha dimenticato i suoi insuccessi scolastici e
ha iniziato a comporre, è protetto da signore di alta società e sta vivendo un amore splendido.
Nel 1882 Achille si presenta all'esame di prova del Prix de Rome ma non fu ammesso.
Compose però Notturno e Scherzo, Intermezzo per orchestra e il Trionfo di Bacco per pianoforte a 4 mani.
In estate non ebbe così tanta fretta di raggiungere la signora Von Meck perché il tuo amore per Marie lo
tratteneva Parigi. Intanto sopraggiunge la brutta notizia della morte della zia Clementine.
Achille comunque in estate raggiunse in Russia la signora Von Meck e la sua famiglia; intanto il suo
carattere era cambiato perché era diventato più gaio e aveva anche imparato a fare imitazioni molto
divertenti. Tuttavia l'attività musicale presso la signora Von Meck era diventata più scarsa perché lei soffriva
di reumatismi articolari. Si spostarono poi a Vienna poi a Parigi poi di nuovo a Vienna e Achille ritornò in
conservatorio a Parigi con grande ritardo ma aveva composto moltissimo melodie come ad esempio En
sourdine. Intanto grazie alla signora Von Meck, Achille aveva conosciuto moltissime città e aveva
accresciuto il suo bagaglio culturale.
Intanto però in conservatorio ancora i suoi insegnanti non apprezzavano moltissimo Debussy sì soprattutto
il suo insegnante di composizione Guiraud. Nonostante questo però era sempre più dedito alla
composizione, riunì in una raccolta le melodie dedicate a Marie e compose Diane Au bois, un progetto più
ambizioso nel quale si cementò in un linguaggio più lirico.
Grazie al supporto di alcuni suoi amici Achille decise di partecipare di nuovo al Prix de Rome del 1883,
classificandosi quarto; quindi secondo la prassi Achille e gli altri classificati dovettero per 25 giorni chiudersi
in una stanza per comporre il testo della cantata Il gladiatore di Moreau. Questa clausura fu per Achille
davvero un supplizio perché non poté ricevere le visite né di parenti né di amici, che erano ammesse solo la
sera; però Debussy vinse il secondo premio.
Achille in quest'anno (1883) fu anche molto più sicuro di sé, Vidal suo amico e aveva ceduto il posto di
accompagnatore presso la società alla Concordia: le prove presto questa società erano piuttosto
impegnative, Achille probabilmente non si sentiva così a suo agio in questo ambiente protestante, non
prese infatti sul serio questo incarico inventandosi spesso scuse per non recarsi alle prove, infatti Achille
partecipò solo a 4 concerti. Nonostante questo però Achille conobbe brani lirici, opere corali e la Leggenda
di Santa Elisabetta di Liszt.
Achille nel mentre continuava a comporre melodie per Marie e scrisse Apparizioni su testo di Mallarmé.
Intanto però i suoi rapporti con l'insegnante Guiraud erano migliorati: i due si incontravano tutte le sere in
un piccolo caffè dove Debussy suonava armonie sempre nuove. In questo periodo componeva anche presso
l'aula di Delibes: composizioni con accordi di undicesima, di tredicesima, di Nona che non risolvevano,
gruppi di quinta e di ottave consecutive, di settime che non risolvevano.
Nel 1884 partecipò di nuovo al Prix de Rome e si classificò quarto: nuovamente quindi per altri 25 giorni
dovette chiudersi per comporre La enfant prodige, grazie al quale vinse il primo premio. Per due anni
consecutivi, quindi, rimase a Villa Medici a Roma. Questi anni trascorsi a Roma non furono facili per Achille
che fu costretto a stare lontano dalla sua amata Marie. Inoltre il suo amico Vidal in una lettera scrisse che la
storia tra Achille e Maria andava avanti ormai da un bel po' e Achille invece di impiegare i soldi guadagnati
per aiutare i suoi genitori comprava continuamente i libri nuovi, infatti i rapporti con i genitori sono sempre
più problematici.
Per cercare di guadagnare, Achille decide di partecipare a un concorso ma non riuscì a rispettare i tempi di
consegna della composizione per questo chiese poi aiuto a Gounod che era diventato un suo grande
sostenitore e si appoggiò anche alla generosità di altri amici, come ad esempio Primoli, il quale non solo gli
prestò molti soldi ma lo presentò anche al pittore Popelin.
Dopo tutto ciò e dopo aver raccolto altre melodie per Marie partì per Roma.
I primi mesi trascorsi a Villa Medici furono davvero cupi tant'è che Debussy si annoiava e desiderava
tornare a Parigi. Intanto si era indebolita la sua amicizia con Piernè ma si era rafforzata quella con Vidal. In
questo soggiorno a Roma, Debussy ebbe l'opportunità di ascoltare la seconda sinfonia di Beethoven e il
Lohengrin. Ma nonostante questo non fece alcuno sforzo per adattarsi alla nuova vita a Roma e in aprile si
recò a Parigi per alcuni giorni.
A giugno del 1885 il nuovo direttore di Villa Medici divenne Herbert e questo fu un cambiamento
importante per la vita di Debussy perché Hébert si affezionò tantissimo ad Achille. Ma nonostante questo
Debussy sentiva il suo soggiorno a Roma come un carcere, inoltre fu costretto ad accompagnare tutte le
sonate di Mozart a un violinista mediocre. In quest'estate dell'85 scrisse altre due composizioni Paesaggi
sentimentali su testo di Baudelaire e Chevaux de bois.
Chiese poi un altro permesso per recarsi a Parigi. Per comunicare con Marie, Debussy aveva un complice:
Popelin. Rientrò poi in Italia, ma prima di tornare a Roma trascorse alcuni giorni presso la villa di Primoli a
Fiumicino e quando rientrò il direttore gli riservo un accoglienza un po' fredda.
Intanto Achille era divorato dalla gelosia nei confronti di Marie, e quando gli Hébert si allontanano per 3
mesi, Achille si chiude sempre di più in se stesso dedicandosi solo alla composizione.
Nel 1886 arrivò alla Villa un ospite di riguardo l'anziano maestro Listz. Intanto arrivarono anche altri allievi,
tra cui anche e Debussy sembrò dimenticare la sua passione sconvolgente per Marie. E in quest'anno
ricevette anche la visita della madre. Ma nel 1886 scrisse di averne abbastanza della città eterna, di non
sopportare più lo stesso paesaggio e di ascoltare la stessa musica.
Intanto gli allievi di Villa Medici dovevano comporre una composizione e Debussy decise di comporre una
suite sinfonica per coro, pianoforte e orchestra intitolata Printemps, ispirato la Primavera di Botticelli ma
non riuscì a completare l'opera entro la scadenza e disse che purtroppo era andata bruciata.
Nel giro di poco tempo però Debussy sembrò cambiare totalmente umore e in una lettera che scrisse a
Hébert affermò che gli ultimi mesi passati a Roma erano stati un sogno.
Anni bohemien
Nel 1887, Debussy rientrò a Parigi ma di questo periodo fino all'89 non abbiamo molte informazioni.
Sappiamo che il ricongiungimento con Marie fu all'inizio felice ma presto Achille si stufò della loro relazione
segreta e questo si nota anche dal fatto che le sue Ariette portavano una dedica assai meno romantica.
Intanto i suoi rapporti con il padre erano sempre più problematici (tra l'altro il padre aveva anche perso il
lavoro) mentre Achille mantenne un buon rapporto con il fratello che nonostante fosse giovane aveva già
mostrato grandi capacità letterarie. Ma Debussy dovette quindi affrontare il confronto con il fratello che era
già in grado di guadagnarsi da vivere da solo, mentre Achille aveva anche una relazione con una donna
molto più grande di lui e nonostante i suoi magri guadagni di accompagnatore di insegnante pretendeva di
avere un tenore di vita molto agiato .
Intanto a Parigi Massenet continuava a guadagnare successi mentre Wagner ancora non si era affermato
così tanto come in altri paesi. Si diffondeva anche il simbolismo da cui Debussy verrà molto influenzato.
Si allargò la cerchia di amicizia di Achille perché egli conobbe anche un ricco medico Peter e suo fratello che
divennero finanziatori di Achille.
Entro in contatto con la Société National de Musique dove fece la conoscenza di Chausson, anche se
all'inizio tra i due non ci fu un bel rapporto.
Il 1888 fu un anno abbastanza piatto nel quale Debussy non riuscì a trovare un impiego stabile ma si basò
sulla generosità di alcuni amici; vennero però pubblicate le sue Ariette.
Intanto scrive anche un'altra raccolta su testi tratti da Fiori del male di Baudelaire e La morte degli amanti.
Stringe amicizia con Dupin, il quale gli regala un viaggio a Bayreuth, dove Debussy ascolta Parsifal e I
maestri cantori.
Terminò anche la Damasoille elue su testo di Rossetti, che invia alla Accademie. Inoltre era uso che di
ritorno da Roma si componesse un Overture orchestrale per l'Accademia ma Achille non adempì mai a
questo suo dovere.
Questi anni possono essere definiti come gli anni bohémien nei quali Achille allarga notevolmente le sue
amicizie, cambia abitudini vivendo soprattutto nelle ore notturne, frequentando numerosi il caffè dove poté
allargare la sua formazione intellettuale.
Nel 1889 conobbe Godet, i due sistemarono per tutta la vita senza però avere mai rapporti intimi.
Tra i luoghi preferiti di Debussy c'era la taverna olandese di Pousset.
Nel 1885 uscì un articolo intitolato Il giovane Prix de Rome e il vecchio wagneriano di Mendes, articolo nel
quale l'autore prevedeva uno sviluppo del giovane Prix de Rome ispirata al dramma wagneriano e molti
biografi hanno creduto che questo giovane Prix de Rome ma fosse Debussy, ma oggi sappiamo che non è
così. Inoltre si diffuse anche una leggenda secondo la quale il padre di Achille avrebbe incontrato Mendes a
un caffè e gli avrebbe chiesto di aiutare il figlio, ma chiaramente sappiamo che non fu così.
Un altro luogo molto amato da Debussy fu il Cafè Vachet. Tutti questi luoghi erano per Debussy uno sfondo
sulle quali si collocavano le sue ricerche musicali.
Nell'89 alla Société National de Musique si tenne un concerto nel quale vennero eseguite per la prima volta
le Ariette di Debussy su testi di Verlaine, ma queste composizioni furono ignorate dalla critica, tranne il
critico di guida musicale che scrisse che è quello di Debussy sarebbe stato un nome da ricordare.
In questo periodo scrisse anche una Petite suite per pianoforte a 4 mani e cercò di fabbricare i 5 poemi che
aveva scritto su testi di Baudelaire (suo poeta preferito).
Parigi intanto era in fermento per l'esposizione universale e Achille visitò numero di padiglioni, rimanendo
colpito dalla musica giavanese e dal teatro annamita.
Ascolto due concerti di musica russa, in cui vennero suonati musiche dei cinque e di Glinka, e Debussy
rimase colpito dalla scrittura modale e dal colorito orchestrale.
Si recò poi a Bayreuth per ascoltare il Tristano e finì così il suo periodo wagneriano. Per Debussy Wagner
non si sarebbe mai spinto abbastanza lontano dall'opera tradizionale, la sua è una musica che canta troppo
e che si avvale di accordi incompleti che non risolvono ma elogia il Tristano.
A fine dell'89 Debussy si ammalò di polmonite.
Inoltre in questo periodo compose anche la Fantasia per pianoforte e orchestra, dove possiamo vedere
un'influenza della musica giavanese e della musica del maestro d'Indy.
Debussy non dà mai l'idea di essere ossessionato dal problema di un successo di pubblico e nemmeno dal
problema di trovare un posto di insegnante in un conservatorio.
Nel 1892 ormai Debussy ha 30 anni e la sua vita è piena di incertezze; ha appena terminato di comporre
due atti del Rodrigo e chimene, ma ancora non sa se proseguire oppure se abbandonare.
È per la prima volta forse realmente indeciso sulla strada da intraprendere.
Jules Bois aveva chiesto a Debussy di scrivere un commento musicale per il suo dramma esoterico Le notti
di Satana: Debussy inizialmente accettò per poi capire che questo mondo esoterico e l'occultismo
nonostante lo affascinino, non facevano per lui.
Presso Rosacroce, ascolto numerose composizioni di Satie e anche una ripresa di Palestrina: probabilmente
non apprezzò questa musica a lui così estranea.
Nel 1892 finalmente venne pubblicata La damoiselle elue. Ma Debussy continuava a vendere le sue opere
agli editori in cambio di qualche franco.
Intanto si dedicava ad opere più ambiziose: un'opera tripartita su Canzoni antiche e romanesche di Regnier
(della quale non possediamo alcune informazioni), le Proses lyrique ( il cui testo è scritto da Debussy),
Preludio interludio e parafrasi finale a un pomeriggio di un fauno (che sarà il suo primo grande successo).
Andò a vivere insieme a Gaby nonostante non si fossero sposati ma la loro relazione non era clandestina.
Per un attimo poi sembro anche concretizzarsi il sogno americano: fare seguire la Fantasia, Scene al
crepuscolo e La Damoiselle elue a New York grazie al principe Poniatowski ma il sogno non si realizzò.
Poniatowski dato che non era riuscito a organizzare il concerto New York per Debussy, si sentì in dovere,
comunque, di fornire a Debussy per un certo periodo di tempo una somma di denaro in modo tale che
Achille potesse dedicarsi solo alla composizione senza preoccupazioni.
Intanto devious si aveva rotto i ponti con la famiglia.
Era diventato molto intimo con Chausson, nonostante le differenti posizioni sociali e la differente infanzia
che i due musicisti ebbero. I dove si conobbero meglio quando alla Société National de Musique venne
eseguita la Damasoille elue di Debussy, il successo fu relativo perché i critici dissero ad esempio che vi era
un cromatismo oltranza, mentre altri dissero che era una composizione molto sensuale decadente. Alcuni
giorni dopo Chausson trascinò Debussy all'assemblea preparatoria della Société National e Debussy
propose di limitare il numero dei concerti a uno al mese, ma di aumentare i concerti orchestrali e di
eseguire opere straniere: Debussy veniva così per la prima volta inserito in un istituzione ufficiale. I due
musicisti divennero sempre più intimi: si scambiavano lettere e spesso Chausson invitava Debussy nella sua
proprietà. Achille convinse anche Chausson a inserire nei futuri programmi della società Nazionale alcune
opere di Satie, ad esempio Gymnopédies. Chausson apprezzò anche moltissime opere Debussy e cercava
ogni modo per aiutarlo, donandogli anche denaro.
Ciò che ci interessa sapere è se quando Debussy di dedicò alla composizione Pellèas et Melisande
conosceva bene la musica di Musorgskij: probabilmente sì perché l'aveva conosciuta bene durante la sua
permanenza nella residenza di Chausson nel 1893. Pellèas et Melisande era su testo di Maeterlinck, il quale
però si limita semplicemente a fornire alcune indicazioni sui costumi non diede invece alcun suggerimento
circa la recitazione; comunque, l'opera non fu così apprezzata dalla critica che sottolineò la monotonia del
dramma e il fatto che le scene erano frequentemente interrotte, in effetti c'erano ben 18 calate di sipario.
Alla prima esecuzione tra il pubblico c'erano anche Mallarmé, Louys e Regnier. Debussy prima di comporre
il Pellèas aveva chiesto il permesso a Maeterlinck che gli concesse autorizzazione con molta gioia.
Rinunciò poi in maniera molto coraggiosa a finire di comporre il Rodrigue: era la fine di quel periodo
caratterizzato da esitazioni esistenziali ed estetiche che avevano caratterizzato i due o tre anni precedenti.
La composizione del Pellèas è molto complessa: ad agosto dice di aver terminato la scena della morte di
Pellèas quindi atto IV ma poi la distrugge perché consapevole di essere stato troppo soggetto all'influsso
wagneriano; a ottobre afferma di essere pervenuto a risultati più personali utilizzando il silenzio come
mezzo d'espressione.
Inizia quindi in quest'anno una vita anche più tranquilla da un punto di vista economico e meno bohémien.
Continua però a vendere numerose sue opere a vari editori.
Strinse amicizia con Lorelle, nonostante ci fosse tra i due una differenza di età di 14 anni.
Venne, infine, eseguito il quartetto presso la Société National de Musique, ma ormai la stampa non
presenziava più volentieri a quei concerti e quindi questa opera non riscosse molto successo.
Nonostante l'intenso lavoro per scrivere il Pellèas i primi mesi del 1894 sono comunque molto mondani.
La suocera di Chausson organizza a casa sua 10 incontri wagneriani per cercare di aiutare Debussy.
Viene poi introdotto presso la signora Meg, moglie di uno scultore che organizza anch'essa delle serate
musicali e nel suo salotto Debussy incontra Massenet, Proust e Chabrier.
Per l'esecuzione delle Proses liriche alla società nazionale de Musique, Debussy ritrova una delle cantanti
che avevano partecipato alla prima esecuzione della Damasoille elue, cioè Thérèse Roger. Debussy
improvvisamente annunciò il fidanzamento con Thérèse, nonostante convivesse con Gaby, causando quindi
molto scandalo. Chausson scrisse una lettera per chiedere spiegazioni riguardo l'avvenimento e anche
riguardo i suoi debiti ma Debussy fornì una risposta molto poco chiara e di chiese anche 1500 franchi per
comprare un vestito a sua madre. Chausson scrisse a Lorelle di essere disgustato da tutto ciò mentre si
vociferava però che il fidanzamento con Thérèse era stato rotto. Questo episodio però ebbe delle
ripercussioni pesanti sulla sua reputazione e contribuì a forgiare l'immagine della amoralità del musicista.
Gaby decise di perdonarlo.
Debussy ebbe l'occasione durante una mostra di pittura di eseguire alcune sue opere a Bruxelles.
Intanto ormai conduceva sempre più una vita borghese.
Intanto aveva stretto una grande amicizia con Louys.
Ad agosto del 1894 iniziò a scrivere i Notturni per pianoforte e orchestra: Il primo è costituito da strumenti
a corda, il secondo da flauti, 4 Corni, 3 trombe e due Arpe, il terzo riunisce tutte e due queste combinazioni
e spiega come la pittura abbia influenzato notevolmente le sue concezioni musicali: afferma infatti che
questi notturni sono una ricerca su diversi risultati che può dare un solo colore, come potrebbe essere ad
esempio in pittura uno studio di grigi.
Finisce Preludio a un pomeriggio di un fauno che cede all'editore Hartmann, il quale fa entrare di Debussy
nella società degli autori.
Intanto per gli ambienti musicali si andava diffondendo la fama sotterranea del Pellèas che avrebbe dovuto
attendere ancora sette anni prima di essere divulgata.
Accresceva la reputazione di musicista presso ambienti professionali.
Nel 1894 ci può finalmente la prima esecuzione del Preludio a un pomeriggio del fauno alla Société National
de Musique: il direttore d'orchestra rivelò come Debussy fosse durante le prove costantemente attento a
tutti i particolari. L'opera fu apprezzata dal pubblico in sala che richiede il bis mentre la critica fu davvero
crudele: affermò infatti che simili brani sono divertenti da scrivere ma niente affatto da ascoltare.
Gli anni successivi al 1894 furono vuoti e sterili, la fama del musicista sembrò diminuire. In compenso però
era cresciuta l'amicizia con Louys, quest'ultimo aveva quasi 10 anni in meno di Debussy ma aveva uno stile
di vita libero, indipendente, era brillante fantasioso e quindi esercitava sicuramente un certo fascino su
Debussy. Louys inoltre frequentava l'opera comique, le sale da concerto, apprezzava Beethoven, Massenet,
Wagner tant'è che si recò più volte a Bayreuth. Aveva anche suonato il violino, la viola, il sassofono, il
clarinetto, pianoforte, e l'harmonium. Louys aiutava costantemente materialmente Debussy e sarà vicino a
lui nei momenti più bui. La loro amicizia fu messa a dura prova nel 1895 quando Louys non si presentò a un
concerto di Debussy nel quale veniva suonato Preludio a un pomeriggio di un fauno.
L'unica cosa positiva è che la critica fu più attenta a questa seconda esecuzione del Preludio: ad esempio si
disse che è stretto il legame tra la musica di Debussy e il poema di Mallarmé. Debussy e Louys comunque
ripresero la loro amicizia e arrivarono a realizzare progetti insieme: scrissero insieme Cenderelune, una
fiaba per fanciulli i due atti, di cui possediamo 2 versioni. La prima è solo un abbozzo in cui c'è una bambina
allevata da una matrigna cattiva ma il giorno di Natale è attratta dalla regina degli Ontani il cui figlio
prediletto si chiama Cenderelune; la bambina resiste alla tentazione ma alla fine scopre che in realtà è la
sua vera madre. La seconda versione viene leggermente unificata ma la storia rimane uguale. I due amici
discutere a lungo Su questo pure alla fine fu scritto solamente il testo ma nessuna nota. Un altro progetto
ebbe vita ancora più breve cioè Dafne e Cloe, ma Louys non capiva che Debussy non riusciva a comporre
velocemente. L'altro progetto fu quello di Afrodite, opera di Louys: Debussy però comunque non apprezzò
l'idea di scrivere un'opera-comique e infatti l'opera fu musicata da Erlanger e messa in scena all'opera
comique. L'ultimo progetto fu quello che andò più lontano, La saulaie da Rossetti: abbiamo infatti brevi
passi di questo lavoro. Sostanzialmente a dividere i due autori c'era una differente concezione artistica:
Louys era molto più eclettico, e non era affatto simbolista e amava Carmen di Bizet, Wagner. Inoltre Louys
non era in grado di cogliere tutte le novità della musica di Debussy e in una lettera gli disse che doveva
smettere di credere di essere un musicista comprensibile solo da un Élite perché poteva invece essere
compreso da molti altri: Debussy rispose dicendo che Louys gli avrebbe dovuto spiegare una lettera firmata
con il suo nome che però conteneva molte idee lontane da quelle che aveva sempre avuto.
Debussy continuava i rapporti con la famiglia Fontaine: in particolare Lucien lancia l'idea di un piccolo coro
familiare che doveva essere diretto da Debussy, inoltre la giovane donna chiede lezioni di canto e di
pianoforte; Debussy le dedica anche la suite Pour le piano che venne da lei eseguita nel 1898 davanti ad
alcuni amici nel corso di una matinée.
Il musicista non aveva perso l'abitudine di trascorrere lunghe giornate nei caffè ma ora frequentava
soprattutto il Reynolds e la taverna Weber.
Continuava la sua relazione con Gaby ma contemporaneamente egli continuava a vedere anche Catherine
Stevens e quando la famiglia andò in grosse difficoltà economiche, Claude chiese a Catherine di sposarla
dicendole che presto avrebbe ottenuto molti guadagni con la rappresentazione del Pellèas ma Catherine
rifiutò.
Intanto la coppia Achille-Gaby continuava sentire il peso del tempo e dell'infedeltà, poi Gaby trovò una
lettera nella tasca di Debussy che non lasciava alcun dubbio su un tradimento del musicista. Gaby tentò il
suicidio ma alla fine continuarono a vivere insieme come due estranei.
Debussy era sempre più in crisi tant'è che invio una lettera Louys, che si trovava fuori da Parigi, affermando
di star pensando al suicidio: Louys capita la gravità della situazione cercò di mostrargli l'assurdità delle sue
intenzioni.
Intanto conobbe anche una signora della buona società Alice Peter, alla quale dedicò varie composizioni tra
cui Chiaro di luna che però Debussy aveva già dedicato a Marie e Catherine Stevens.
In quest'anno incontrò anche un'altra donna di nome Lily, che stringerà amicizia con Gaby: i tre si persero di
vista per poi incontrarsi dopo più di un anno.
Intanto Debussy aveva terminato la prima melodie della raccolta Nuit blanches: questa melodie e anche
una seconda sono state scoperte recentemente in una collezione privata e probabilmente in totale le
melodie dovevano essere 5, ma alla fine Debussy decise di conservarle senza mai divulgarle, probabilmente
perché ormai era finita la fase del simbolismo e quel genere di poesia poteva quindi sembrare fuori moda.
Alcuni contatti che erano stati progettati per i primi mesi del 95 non si tennero mai.
A febbraio, D'Indy chiese a Debussy se aveva un opera per orchestra che egli avrebbe potuto dirigere a
Barcellona ma Debussy rispose che non aveva musica da esportazione.
Intanto l'editore Hartman chiedeva a Debussy di far conoscere al pubblico anche le opere di cui non era
soddisfatto come ad esempio la Fantasia per pianoforte e orchestra e di completare le opere iniziate.
Intanto si accingeva a un grande progetto trarre personalmente dalla grande bertesche di Balzac un
libretto, ma anche questo progetto non viene mai portato a termine.
Fra aprile-giugno, scrisse il quinto atto del Pellèas, e ad agosto annunciò che era terminato. Tuttavia
Hartman non apprezzò moltissimo l'aspetto innovatore di quest'opera tant'è che ad esempio Debussy si
riferì che la scena della morte di Melisande non emozionava l'editore. Intanto, poi Larochelle insieme alla
amica principessa Mescerskaja, chiederò a Debussy di rappresentarla: fu fissato un incontro tra Debussy,
Larochelle e Hartman affinché Debussy facesse ascoltare degli ampi brani ma l'appuntamento fu disdetto e
Debussy si scoraggiò.
Nel 1896, Debussy si vede comparire una nuova opportunità di fare rappresentare il suo Pellèas: il violinista
Ysai, che aveva apprezzato molto la partitura, voleva eseguire alcuni brani in concerto e tra l'altro si
aspettava anche che l'opera fosse a lui dedicata; Debussy però rifiutò dicendogli invece di suonare ad
esempio i Notturni per violino e orchestra ma il violinista non si diede per vinto e insistette nuovamente ma
il rifiuto di Debussy fu categorico.
Sempre nel 1896 Lugné-Poe aveva convocato alcuni musicisti come Debussy, Chausson e d'Indy e chiese
loro quale opera potesse adattarsi bene una rappresentazione teatrale ed d'Indy propose il Pellèas di
Debussy e in molti furono d'accordo, però questo incontro non ebbe alcun seguito e fu così che svanirono
le ultime possibilità di far rappresentare l'opera all'interno di un ambiente simbolista.
Nel 1898 il nuovo direttore dell'opera comique, Carrè, promise di rappresentare il Pellèas.
Intanto qualche mese si diffuse la notizia che a Londra il Pellèas era stato rappresentato in versione inglese
con musiche di scena di Fauré.
In quegli anni non si sente molto parlare di Debussy nonostante gli avesse comunque pubblicato alcune
opere, nonostante negli ambienti simbolisti si riconosce in Debussy il rappresentante del simbolismo In
campo musicale.
Fu questo un periodo di incertezza, infatti moltissimi suoi progetti non furono mai completati.
Nel 1897, per aiutare Satie a farsi conoscere, gli orchestra due Gymnopédies.
Nel 1899 Debussy comunica ad Hartman due importanti eventi cioè che ha traslocato e Gaby lo ha lasciato
definitivamente.
Intanto scopriamo anche che il suo interesse per la musica russa non si è mai affievolito.
Cercava di terminare i Notturni.
Ritrova Lilly Texier per la quale inizia a nutrire una profonda attrazione e i due si scambiano molti messaggi.
Lily aveva un carattere molto fiero che infatti causò non pochi attriti con Debussy. Inoltre Lilly sapeva chi era
Debussy perché Gaby l'aveva messa in guardia e infatti al di là dell'infatuazione dei primi tempi ci furono tra
loro molti contrasti, finché alla fine l'amore diventò sincero.
Intanto Louys annunciò il suo matrimonio e chiese a Debussy di comporre per l'occasione 200 battute per
due tastiere e pedaliera sul ritmo di una marcia. Debussy capì così che sarebbe rimasto molto più solo ma
non ebbe il coraggio di chiedere al Lily di sposarlo infatti Lilly andò a trascorrere alcuni giorni con i genitori.
Poco dopo scoppiò il dramma perché Lilly rientra a casa prima del previsto e scopre che Debussy è in
compagnia di altre donne, Lilly allora lo lasciò per poi ritornare da lui dopo che Debussy affermò che quelle
due relazioni erano state solamente delle leggerezze. Ma Lilly poco dopo si ammalò e nel loro rapporto si
aprì quindi una nuova crisi.
Debussy inoltre non poté essere presente al matrimonio dell'amico che tra l'altro segnò la fine realtà della
loro amicizia e l'opera che scrisse per il matrimonio non è stata ritrovata.
Poco dopo Debussy si sposò ma presentò sua moglie ai genitori solamente l'anno seguente. I suoi testimoni
furono Louys, Satie e Fountaine. Ma la salute di Lily era ancora precaria.
Debiti però inizia a vivere una vita, comunque, più statica e si dedicò ai Notturni. Quest'opera è il lavoro di
Debussy la cui gestazione è la più difficile da ricostruire. Sul primo stadio, cioè le scene al crepuscolo, siamo
poco informati; mentre del secondo stadio, concepito per violino e orchestra, sappiamo che iniziò a
scriverlo nell'estate 1894 decidendo di dedicare lavoro a Ysaye. Tuttavia nel 1896 Ysaye affermò che non
poteva eseguire l'opera di Debussy e quindi Debussy tramutò la versione per violino e orchestra in una
versione sinfonica. Nel 1898 la partitura è terminata. Ma poco dopo affermò di aver rifatto due notturni su
3 e nel 1899 affermò di aver ricominciato da capo tutta l'orchestrazione; Hartmann per fortuna ebbe
sempre molta pazienza.
Dopo aver terminato i notturni intorno al 1900, si dedicò a l'orchestrazione del Pellèas, e Hartmann gli fissò
un calendario molto serrato perché l'opera sarebbe dovuta essere stata rappresentata all'opera comique
dopo poco ma Debussy non riuscì a rispettare le scadenze.
Sempre nel 1900 vennero eseguite alla Société National de Musique Chanson de bilitis ma la critica non
apprezzò.
Hartman morì (1900): questa scomparsa lasciava non solo Debussy senza editore ma anche senza risorse.
Intanto Lily rimase incinta ma i due sposi non potevano permettersi un bambino quindi Lily venne operata e
le venne trovato un principio di tubercolosi in entrambi i polmoni quindi venne mandata nei Pirenei per 3-4
mesi.
La damoiselle elue venne però rappresenta all'esposizione universale.
Debussy conobbe per le prove dei Notturni il direttore Chevirrard che poi diresse altre sue opere e
finalmente anche la critica iniziò a comprendere meglio l'arte di Debussy.
All'inizio del 1901, dopo tanti progetti abortiti con Louys, i due completarono le musiche di scena per la
Chanson de bilitis: erano una serie di quadri che illustravano 12 canzoni recitate, accompagnate da una
musica per due arpa, due flauti e una celesta.
Iniziò poi a scrivere di nuovo per il pianoforte: la suite Pour le piano e Lindaraja per due pianoforti. Inoltre
affidò la riduzione per due pianoforti dei suoi Notturni a Ravel e Bardac.
Intanto si era creato un gruppo di ammiratori chiamati Apaches.
Era stata annunciata l'imminente pubblicazione di un articolo scritto da Debussy dal titolo "sull'inutilità del
wagnerismo", probabilmente fu Louys a dissuaderlo dallo scriverlo.
Debussy divenne anche critico e ottenne la rubrica musicale di una delle più importanti riviste cioè la Revue
Blanche. Debussy aveva così accettato di introdurre nella sua vita un elemento di regolarità: ogni 15 giorni
doveva scegliere nell'ambito dell'attualità musicale gli avvenimenti per lui più significativi; Debussy tralasciò
quindi alcuni concerti, non si interessò di arte lirica; mentre si interessa molto alle suonate di Dukas.
Tuttavia, antennisti non si preoccupa di informare i lettori perché diffondere le proprie idee sull'opera, sulla
Sinfonia o sulla musica in generale. Nell'estate del 1901, Debussy si serve di un acronimo Monsignor Croma
per scopi ben precisi: criticare Lalo per aver ricordato Beethoven Schumann e Chopin a proposito delle
sonate di Dukas, condannare l'istituzione del Prix de Rome, esporre per la prima volta alcuni principi detto
credo musicale. Il signor Croma aveva un ascendente nel signor Teste, ovvero Paul Valery: quest'ultimo
affermò di essere stato colpito dal fatto che potesse rileggere le sue vecchie opere sotto forma di critica
musicale che aveva fatto Debussy.
Valery poi propose a Debussy l'idea di un balletto che si fonda sulla contrapposizione tra delle danzatrici
tradizionali e delle donne mimo, ma questo progetto non fu mai realizzato.
Gli articoli che Debussy scrisse attirarono l'attenzione sull'indipendenza di spirito del musicista, ma egli non
era abbastanza preparato a livello letterario tant'è che noi possediamo gli articoli con numerose correzioni.
A fine del 1901 rinunciò alla sua rubrica.
Nel 1901 vennero eseguiti integralmente i Notturni e la critica nel complesso fu meno favorevole rispetto a
quanto era venuto per esecuzione parziale. Lalo invece scrisse: i contorni melodici sono squisiti ma il
piacere si mescola a una sorta di inquietudine perché è una musica talmente raffinata che arriva a far
perdere il gusto di ogni altra.
Sempre nel 1901 si dedicò a un altro esperimento letterario: Fratelli d'arte. Egli, infatti, aveva stretto
amicizia con un letterato di nome Peter. A partire dal 1898, i due avevano iniziato a scrivere una satira
drammatica ma Debussy si rese conto della mancata caratterizzazione dei personaggi e decise di scrivere da
solo il lavoro. Egli scrisse tre quadri rivelandosi così un aspetto singolare del suo teatro immaginario. Fratelli
d'arte mette in scena molti personaggi, dei quali indica minuziosamente l'età: sono una decina fra critici e
artistici e 5 donne con un ruolo secondario. I personaggi principali sono: un ex agente assicurativo, tre
pittori, un critico inglese. Il soggetto ruota intorno alla creazione di una società di mutua assistenza, di una
fratellanza fra artisti. Secondo il critico Redburn, lo scrittore potrebbe essere lo scrittore irlandese Moore,
mentre uno dei due pittori potrebbe rappresentare signor Croma perché ha la fierezza artistica, l'aspetto un
po' maledetto della giovinezza e il disdegno anticonvenzionale di Debussy senza però che con ciò si possa
affermare che il musicista abbia voluto raffigurarsi in questo personaggio; inoltre una delle 5 donne
probabilmente rappresenta la moglie Lilly o forse ciò che Debussy avrebbe voluto che la moglie fosse.
Questa opera è basata sulla rivalità tra le diverse concezioni dell'arte e sul conflitto fra le generazioni; il
tono è sarcastico o ironico. Debussy sembra voler denunciare una sorta di complotto contro i giovani artisti
e offre la visione pessimistica di Debussy sulla condizione dell'artista, è una sorta di addio agli anni
bohémien.
Alla fine del 1901 Debussy decise di far suonare la sua opera Pour le piano a un giovane musicista di nome
Vignes: questo fu l'inizio di una collaborazione che durò per più di 10 anni.
Debussy aveva ormai rinunciato ai suoi sogni simbolisti e quindi a fare del suo dramma Pellèas una
rappresentazione d'élite e aveva accettato la proposta di far rappresentare Pellèas all'Opera comique. Però
lo stesso direttore dell' opera comique, Carrè, aveva esitato a inserire il Pellèas nella programmazione del
teatro: sarebbe stato Messager a convincerlo. Le attività dell'opera comique si svolgevano a un ritmo
impressionante, il numero degli spettacoli era di 37 a gennaio, 35 a Febbraio, 36 a marzo e chiaramente è
lecito avere qualche dubbio sulla qualità musicale di questi spettacoli che venivano rappresentati a un ritmo
così sfrenato. Il Pellèas si trovò così a essere inserito all'interno di un teatro nazionale per il quale non era
certo stato concepito. Gli interpreti erano gli abituali interpreti dell'opera comique e lo scenografo era
considerato uno specialista dei paesaggi e lavorava continuamente ormai da quattro anni con il teatro.
Intanto nel 1900, Debussy aveva scritto lo spartito per canto e pianoforte del Pellèas, ma venne pubblicata
solamente nel 1902 mentre la partitura orchestrale fu pubblicata nel 1904 e i cantanti durante le prove
dovettero accontentarsi delle bozze. Durante le prove erano ammessi anche alcuni critici e musicisti
desiderosi di vedere in anteprima l'opera e Debussy intervenne personalmente per far entrare Godet. E si
affermò che i musicisti che avevano ascoltato la partitura del signor Debussy concordarono nel dire che
essa era la musica più originale che fosse stata scritta dopo Wagner, una musica senza una tonalità precisa,
un po' fluttuante ma con una forte personalità, con tempi in 6 quarti o in nove quarti, con l'uso della
declamazione e una sorta di parlato la cui origine potrebbe essere rintracciato nelle partiture italiane.
Tuttavia furono molti gli scontri che Debussy ebbe con Maeterlinck ed essi divennero molto presto pubblici:
nel 1901 Debussy informò Maeterlinck che il signor Carrè voleva rappresentare il Pellèas all'opera comique,
il signor Maeterlinck accettò ma chiese che il ruolo di Melisande fosse assegnato alla signorina Leblanc,
Debussy non respinse questa richiesta ma fu del parere che bisognasse chiedere il parere di Carrè; poco
dopo Maeterlinck venne a sapere dei giornali che il ruolo di Melisande era invece stato assegnato alla
signorina Mary Garden e minacciò di opporsi alla rappresentazione, ma Carrè e Debussy sembrò risposero
che ormai era troppo tardi per cambiare interprete e che l'opera era già stata registrata presso la società
degli autori e le prove erano già iniziate. La società degli autori decisi quindi di convocare sia Debussy che
Maeterlinck e ciascuno espose il proprio punto di vista e Maeterlinck affermò che egli non aveva firmato
alcuna bolla e che intendeva conservare il suo diritto di scegliere l'interprete per lui più idonea altrimenti
avrebbe ritirato il suo dramma, disse inoltre che per stabilire la validità della bolla i signori Debussy e Carrè
si avvalsero di una lettera da lui indirizzata al signor Debussy nel 1895 nella quale Maeterlinck affermava
che il Pellèas apparteneva ormai a Debussy e che avrebbe potuto decidere il musicista dove e quando
rappresentarlo. Ma nonostante questa sua dichiarazione in questa lettera, dato che la bolla non era stata
firmata egli considerò l'opera come non ufficialmente registrata. Debussy però dichiarò che avrebbe
accettato l'arbitrato della commissione mentre Maeterlinck decise di rivolgersi a un tribunale. Tuttavia
qualche mese dopo Debussy ritenne che è Maeterlinck fosse stimato che non ci fosse più nulla da temere;
poco dopo Maeterlinck pubblicò la famosa lettera sul Figaro in cui augurò insuccesso all'opera. Alcuni
giornali presero posizione contro il drammaturgo affermando che dato che si trattava di una scelta
puramente musicale spettava al compositore. Le prove durarono più di 2 mesi e Debussy si recò quasi tutti i
giorni ad eccezione delle domeniche e dei giorni in cui lavoravano solamente macchinisti. Quando si provò
il terzo atto con l'orchestra c'era anche Maeterlinck che trattò Debussy e Carrè in maniera molto fredda.
Debussy iniziò ad allontanarsi da Lilly che tentò infatti il suicidio a causa di un tradimento del marito con
Emma Bardac che poi diverrà sua moglie dalla quale ebbe una figlia.
Morì nel 1918 a causa di un cancro.
Ritratto di Debussy
Aveva una fronte prominente, sguardo penetrante, capelli neri folti e crespi, barba rada, occhi neri, pallore
olivastro, naso piccolo; cambiò modo di pettinarsi lasciando la fronte libera e si fece una riga nel mezzo, poi
sulla sinistra. Passo felpato ma pesante. Il suo modo di esprimersi era esitante, parlava talvolta a
monosillabi e talvolta si sforzava di trovare le parole giuste per esprimersi al meglio. La voce era come
quella di chi ha il raffreddore. Abbigliamento sempre curato.
In gioventù Debussy si aveva una salute robusta poi iniziò a soffrire di nevralgie, inoltre affermò anche di
aver avuto spesso la polmonite Ma dato che aveva scarse conoscenze in campo medico probabilmente non
era realmente polmonite.
Il suo modo di fare era un po' scostante e capì ben presto di non attirare le simpatie altrui. In molti casi era
raffinato come ad esempio nell'amore per la buona tavola. Ebbe dei gatti. Amava le cose belle: gli ombrelli
eleganti, i bei bastoni, i portapenne di bambù e altre piccole frivolezze. Era sempre rammaricato del fatto
che a causa degli scarsi guadagni non poteva vestirsi bene quando voleva. Amava il teatro popolare, il circo
soprattutto i clown. Il suo colore preferito era il viola.
Dal punto di vista caratteriale era chiuso, scontroso, taciturno, suscettibile, orgoglioso, timido; Satie ci dice
anche che spesso aveva sbalzi di umore. In pubblico esternava poco i suoi sentimenti ma Louys afferma che
invece in privato soprattutto con gli amici più cari era molto affettuoso: aveva un profondo senso
dell'amicizia. Amava la concisione e le riunioni con poche persone.
Non amava ricordare il passato e soprattutto la sua infanzia.
Le donne nella sua vita furono fondamentali sia per la sua carriera (zia Clementine, Antoinette, Wilson e
Von Meck) che per la sua vita privata (Marie, Gaby, Cat, Thérèse, Lilly). Ma Louys affermò che Debussy non
era una donnaiolo e che non aveva mai rapporti occasionali. Infatti probabilmente non partecipò mai alle
follie amorose di Louys e dei suoi amici.
Non era un uomo religioso né un uomo politico; era un antisemita e un nazionalista forse perché era
circondato da antidreyfusardi, come Louys.
Sicuramente la mancanza di denaro fu un ostacolo alla sua felicità, perché fu un amante del lusso e furono
molti gli amici che lo aiutarono economicamente: Primoli, Polianotwski, Louys, Dupin, Chausson, Lerolle,
Peter e Hartmann.
Da un punto di vista culturale egli fu sicuramente un autodidatta, e purtroppo è difficile sapere esattamente
quali fossero le sue reali conoscenze perché la sua biblioteca è stata dispersa per iniziativa della vedova nel
1933.
Alcuni riferiscono che è era illetterato, come ad esempio Louys, altri affermano che era un avido lettore.
Sicuramente i suoi amici come ad esempio Hébert, Bailly, Stevens e anche tutti gli incontri con gli scrittori e
artisti nei caffè contribuirono notevolmente alla sua formazione culturale.
Sicuramente tra i primi poeti che lo influenzarono ci fu Baudelaire, seguito da Flaubert ed Edgar Allan Poe; il
suo eroe letterario era Amleto, mentre la sua eroina letteraria era Rosalind. Conosceva anche
Schopenhauer.
Egli in realtà quando non componeva affermava di leggere molto, anche il vocabolario e le riviste. Le sue
prime lettere erano rozze poi cambia molto la scrittura.
Viene influenzato anche dal Tolstoj, da Shelley, da Stendhal e in un'intervista cita Lucrezio, Epicuro e San
Gerolamo.
Amava molto il teatro e questa sua passione nasceva dalla sua infanzia e, infatti, da piccolo aveva un piccolo
teatro di cartapesta e si divertiva insieme alla sorella a improvvisare spettacoli. Sappiamo però che
disprezzava il teatro di Boulevard, mentre amava il teatro di Shakespeare, le pantomime e quindi teatro di
Bouchor. Affermò spesso di voler fare musica per il teatro. Importante fu l'influenza che ebbe su di lui il
Theatre de l'Oeuvre di Lugné-Poe, che rappresentava soprattutto Ibsen e Maeterlinck e teatro di ispirazione
nordica. Nel 1896 venne rappresentato Peer Gynt di Grieg.
Sicuramente Debussy fu soprattutto influenzato da poeti e pittori.
Amava anche le arti plastiche ed ebbe rapporti con Rodin e forse anche con il pittore Gauguin. Amava la
pittura, da piccolo infatti ricevette una tavolozza da pittore da Arosa che conservò fino al suo primo
matrimonio; probabilmente dipinse egli stesso delle piccole tele e affermò di essersi pentito di non aver
studiato pittura. Amo molto la pittura di Degas.
Amava molto l'architettura, soprattutto le sale da spettacolo e anche l'architettura di interni.
Amava visitare i musei soprattutto le mostre di quadri e aveva una predilezione speciale per Monet.
Ammirava Inoltre molto Turner e i preraffaelliti e sicuramente essi influenzarono le sue composizioni.
Da un punto di vista musicale, dopo aver trascorso circa 10 anni in conservatorio, aveva sicuramente una
buona conoscenza del repertorio pianistico in particolare di Schumann e di Chopin; conosceva le verdure le
sinfonie di Haydn, Mozart, Beethoven e, Beber, Mendelssohn; le opere corali di Haydn, Handel, Mozart,
Rossini; in ambito della musica da camera sicuramente conosceva le opere di Schumann, Mendelssohn e
Beethoven; mentre di autori contemporanei apprezzava molto Rubinstein e Saint-Saens.
Achille non tardò a formarsi un gusto molto personale: non apprezzava Bizet e Massenet né Beethoven,
mentre per un certo periodo ammirò Wagner e Bach. Amava moltissimo la musica russa soprattutto la
musica di Musorgskij, Rimskij- korsakoff e Borodin. Inoltre considerava Listz un falso genio. Non ammirava
nemmeno Franck; mentre forse soprattutto per l'influenza della signora Von Meck aveva nutrito un certo
interesse per Tchaikovsky.
Questa selezione così particolare fu legata al fatto che Debussy giudicava le opere in funzione del
contributo che esse potevano dare al suo sforzo creativo.
Molto particolare fu il rapporto con Wagner perché egli per circa un paio d'anni sembrò ammirarlo molto
per poi invece distaccarsene, preoccupandosi sempre di non imitare Wagner nelle sue composizioni, anche
se invece in molte opere si sente l'influenza del grande musicista tedesco. Questo suo allontanamento da
Wagner risulto quasi blasfemo agli occhi dei suoi amici e ci furono infatti moltissime discussioni perché
Debussy al contrario di molti suoi contemporanei riteneva che Wagner non potesse essere all'origine del
rinnovamento della musica. Questo rifiuto nacque probabilmente dal fatto che Debussy sin da giovane capi
che poteva costruire un proprio linguaggio: sin dalle prime melodie la melodia è trasferita
all'accompagnamento, che viene così a essere liberato dal suo continuum armonico, la libertà modale è
impiegata come contrappeso al cromatismo come facevano i russi. Col tempo poi Debussy comprese il
valore della stilizzazione, dell'abbozzo, dell'arabesco e amò il mondo onirico; inoltre, la sua musica era ricca
di lirismo, di luce e di colore.
Egli fu in stretto contatto con tutto il mondo simbolista conobbe Huysmans, Moreas, Maurice, frequentava i
martedì di Mallarmé. Crede in tutti quei valori che è perseguivano i simbolisti: odia i realisti e i naturalisti,
rifiuta le dottrine convenzionali, ama l'esoterismo, predilige gli oggetti rari e preziosi, pubblica poche opere
in poche copie, non apprezza il suffragio universale, ritiene che la sua arte sia per un'élite e non per le
masse, i suoi idoli sono Baudelaire, Verlaine, Mallarmé, Poe.