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Linguistica Generale 1 Semestre

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Linguistica generale lezione 1

Molto spesso ci sono delle realtà linguistiche che magari non vengono riconosciute
come tali e la lingua è uno strumento con cui comunicare.
In Europa troviamo delle parentele genealogiche tra le lingue ovvero hanno delle
caratteristiche in comune e dei legami molto forti, questa famiglia è chiamata
indeuropea e un’altra famiglia ugro-finnica . lingue anche molto lontane entrano in
contatto e così iniziano a condividere degli aspetti simili ancora oggi ci sono contatti
fra tutte le lingue e questo indice molto sul cambiamento del lessico mentre le
organizzazioni tendono a resistere . in un solo territorio possiamo trovare più lingue,
le lingue indo-europee sono divise in gruppi
lo spazio o aerea è un territorio storico dove c’è stato l’insediamento di un gruppo ,
gli spazi maggiori in Europa sono 3 : il romanzo ovvero le parlate della lingua di
Roma , la diversificazione della lingua di Roma nell’impero romano ; il germanico ;
slavo ; baltico; celtico; greco molto importante per la storia e per la politica ;
albanese
altri spazi importanti : armeno; iranico; indiano
spazio romanzo
ha dato luogo ad una grande varietà di parlate e oggi abbiamo lingue come queste:
portoghese (portogallo e brasile)
galego (Galizia; a nord del portogallo)
spagnolo (spagna e America latina)
catalano (catalogna ; Baleari ; Valencia; ecc)
francese ( Francia , Vallonia ; svizzera romanda; Québec ecc.)
provenzale(Franco provenzale )
italiano(Italia , Canton Ticino ecc.)
sardo
reto romanzo (romancio del Canton grigioni; ladino dolomitico “valli di Fassa,
Gardena , badia”)
romeno (Romania , Moldavia “moldavo”) si trova nell’aerea balcanica

le lingue germaniche settentrionali


islandese
svedese
danese
feringio
norvegese(due varietà standard bokmal ovvero bok=libro e mal =lingua ) oggi
abbiamo il nynorsk
le più antiche intestazioni sono in antico nordico

lingue germaniche orientali


sono lingue non più parlate ne scritte (ovvero estinte )
di questo gruppo fa parte il gotico, ovvero la lingua germanica più antica di
attestazioni
in gotico restano pochi documenti come parti del nuovo testamento

lingue germaniche occidentali


l’inglese
il tedesco
il neerlandese  sono lingue pluricentriche, ognuna ha più di una varietà standard
sono riconosciute anche altre lingue come il lussemburghese e l’alsaziano
c’è anche lo yiddish che viene usato da alcune comunità ebraiche

ci sono lingue che hanno ricevuto una norma ovvero una varietà standard (come
l’italiano) i parlanti della lingua vivono nelle varianti e hanno presenti la norma. le
lingue di meno prestigio di solito non hanno una norma ovvero una varietà
standard. Abbiamo anche lingue pluricentriche che hanno più di una varietà
standard e di solito quella lingua è presente in più paesi ma capita che ci siano
lingue con due varietà standard nello stesso paese. Le varietà standard non
comprendono i dialetti.
lingue baltiche
sono lingue indoeuropee, è un gruppo minoritario
lituano (4 milioni di parlanti)
lettone
il prussiano è una lingua baltica ed era diffuso nel nord est della polonia di oggi,
dove si parla ad oggi il russo. Il nome Prussia è un nome baltico ed è stato copiato
dai tedeschi. Parliamo di popoli che parlano lingue indoeuropee

lingue slave
i territori slavi sono la metà dell’Europa ovvero dal centro andando verso l’oriente
quindi si dividono in:
le lingue slave occidentali
il polacco (in polonia)
il ceco (repubblica ceca)
slovacco (nella Slovacchia)
il serbo lusaziano (slusazia) è un territorio di origine antica

lingue slave orientali:


russo
bielorusso
ucraino (ucraina)
abbiamo alcune lingue minoritarie come il rossino. La Crimea è stata militarmente
occupata della Russia e oggi parlano il russo ma c’è una piccola minoranza di lingua
italiana
le lingue slave meridionali:
il bulgaro
lo sloveno
il croato -serbo
il macedone
lo sloveno ecclesiastico presente in documenti che si usano nella messa ha un rito
bizantino si usa dove ci sono le chiese ortodosse.

Famiglie indo-europee
Sono le lingue celtiche continentali che erano distribuite in una parte dell’Europa
occidentale.
Il gallico nella Francia e nell’Italia settentrionale ma oggi rimangono le lingue celtiche
delle isole e ci sono due gruppi: il gaelico con diverse varietà (Irlanda, scozia e isola
di man) i parlanti sono pochi anche se in Irlanda il gaelico è la lingua nazionale ma a
conoscercelo e usarlo sono pochi. L’altro gruppo è il brittonico ed è presente nella
Bretagna che è una penisola francese dove si trova il bretone e poi è presente nel
Galles, il bretone è una lingua insulare, quando ci fu la migrazione dei britanni, i
quali si trasferirono sulle isole.
L’albanese è a se stante
Oggi abbiamo due varietà il ghego del nord presente nel Kosovo
Il tosco nel sud dell’Albania e nella Grecia il quale è il gruppo più prevalente. Ci sono
anche comunità storiche di albanesi in Italia chiamati arberesh
Il greco
Ha un grande rilievo nella storia e nella cultura delle scienze in Europa, una parte del
lessico usato oggi ha matrici greche. Oggi è la lingua ufficiale della Grecia e di Cipro.
Armeno
Gli armeni vivevano nella Turchia orientale e nelle città turche furono sterminati dal
governo turco-ottomano negli anni prima della prima guerra mondiale e si parla di
vero e proprio genocidio. Oggi resta una piccola parte ovvero la repubblica di
Armenia nel Caucaso
Lingue indo-iraniche
Le lingue indiane
Ne fanno parte l’Urdu parlato in Pakistan l’hindi. La più rilevante è l’hindi che è la
lingua ufficiale indiana assieme al Bengali inoltre l’India è anche una realtà
economica complessa e ancora in espansione.
Lingue iraniche
Farsi lingua ufficiale dell’Iran
Darsi lingua parlata in Afghanistan
Pashto anche lingua parlata in Afghanistan
curdo
tagico
osseto
Lingue uraliche  gli urali sono delle catene montuose
Comprendono alcune lingue siberiane

La famiglia ugro-finnica
Il gruppo finnico ha dei sottogruppi:
il balto-finnico (Finlandia )
estone(Estonia )
Saami chiamato anche lappone sono comunità presenti nell’’artico
Abbiamo anche altre lingue minori nella Russia e un gruppo molto importante sono
quelle finniche
Gruppo ugro
Magiaro  ungherese
Le lingue altaiche
Gruppo turco( turco e azero)
Altre lingue altaiche importanti sono lingue mongole

Lingue non indo-europee


o L’altra grande famiglia di lingue presente nell’mediterraneo, in africa del nord
e in asia. Le lingue camitiche vengono considerate anche come famiglia
autonoma, le lingue camitiche sono presenti nell’africa del nord, ad oggi sono
presenti soprattutto le varietà di berbero (regione del Sahara, in Marocco e
Algeria e in Niger ). Circa un terzo della popolazione del Marocco è berbera
ovvero sono bilingue. Il termine con cui i berberi si chiamano e tamaziqht
perché non hanno una cultura araba. Un'altra lingua importante è l’egiziano
scritto in geroglifico il quale è continuato nel copto. La lingua copta pre-esiste
dall’arabo ma non è più parlato ad oggi; le chiese cristiane dell’Egitto vengono
chiamate COPTE e usa il copto per le funzioni liturgiche. Il terzo gruppo di
lingue camite si trovano nel corno d’africa, in Etiopia e in oromo è presente il
CUSCITICO.
o Le lingue semitiche delle quali ne fanno parte il maltese, che è uno sviluppo
delle parlate arabe della Sicilia; l’arabo che si divide in (arabo classico, e le
altre varietà usate in vari paesi). Ne fanno parte anche l’ebraico e l’aramaico
(soprattutto in Siria e Iraq). le lingue etiopiche sono l’amarico e il tigrino.
o In africa abbiamo moltissime lingue difficili da classificare, un gruppo
importante è il bantu usate in Niger e Congo, nelle quali rientra lo swahili e lo
zulu.
o Le lingue sino- tai comprendono il cinese standard e poi c’è il tai ovvero in
Tailandia. A sud della Cina abbiamo anche delle lingue tibetane e birmane,
mentre a sud troviamo la famiglia austronesiana è l’area che va dall’africa
(Madagascar) fino all’oceano pacifico e in mezzo abbiamo le filippine ,
Indonesia.
o La famiglia austronesiana ha due grandi gruppi: il malese, il Tagalog, a Taiwan
alcuni parlano queste lingue. Le lingue austro-asiatiche comprendono le
lingue della Cambogia e del Vietnam.
o Vi sono anche molte altre lingue, per esempio le lingue caucasiche; le lingue
dravidiche ; e le molte altre famiglie delle lingue d’America nelle quali
troviamo a settentrione le lingue eskimo mentre nell’America centrale
troviamo le lingue maya e nell’America meridionale le lingue quechua .

Linguistica Generale Cap 2


Varietà e Variazione
La lingua tetto indica la norma codificata (nelle grammatiche e nei vocabolari) ovvero il modello di
riferimento preso in considerazione per scrivere testi di uso pubblico (ex mass media, funzioni
sociali di prestigio), questa norma la possiamo mettere in relazione con la varietà standard, la
quale domina le altre varietà perché è la varietà di riferimento e si può dire che è un tetto o un
ombrello che tutela le altre varietà. Il termine varietà viene usato molto in linguistica perché indica
varie lingue. La varietà standard è il modello di riferimento mentre la varietà è uno strumento di
comunicazione verbale (lingua e dialetto) perché la realtà e fatta da atti di comunicazione verbale
dove ci sono espressioni che si allontanano dal modello standard; infatti, nella realtà quotidiana la
lingua si manifesta con la variazione. A seconda di alcuni fattori la lingua si manifesta nella
variazione, io tolgo da ogni concreta realizzazione ogni caratteristiche che sono comuni (ovvero
quando parliamo non stiamo attenti alle differenze di pronuncia e quando capisco ciò che gli altri
dicono io faccio questa operazione perché individuo le parole). Queste caratteristiche servono per
comprendere una varietà di una lingua che è legata ai dati di un determinato ambito. Il repertorio
linguistico: è il complesso delle risorse linguistiche accessibili alle comunità; le lingue prive di
norma si manifestano in modo vario sul territorio e nelle società (ad esempio il dialetto). I dialetti
d’Italia sono lingue a bassa intensità normativa perché si manifestano nella variazione. La sostanza
fonica è il parlato mentre la sostanza grafica è lo scritto e hanno delle caratteristiche diverse.
Asse diatopico è il fattore della variazione cioè il luogo, ovvero vedo espressioni diverse e mi
chiedo da che aerea provenga, quando faccio queste considerazioni parlo di lingue locali o dialetti.
Le differenze di espressioni luoghi diversi sono conosciute in diatopia mentre i tratti comuni che
possono andare da Gallarate a Varese.
Asse diafasico la diafasia è la differenza dei modi di esprimersi a seconda dell’interlocutore, c’è
una distanza tra gli interlocutori che impiega molte forme. Uno degli assi più citato è l’asse
diatopico.
Ad esempio, l’italiano settentrionale non utilizza il passato remoto, nell’italiano settentrionale c’è
un rafforzamento di questo e quello, soprattutto viene usato l’articolo con il nome. l’area nella
quale l’italiano settentrionale è molto presente è la fonetica.
Tutte le lingue hanno uno standard ma la manifestazione à la variazione quando parliamo di
dialetti stiamo parlando di lingue. La parola dialetto in italiano indica lingue locali.
PLURILINGUISMO
Quando parliamo di lingue ci vengono in mente le grandi lingue ma ce ne sono molte altre con
meno prestigio. La distanziazione è il distacco ovvero quando confrontiamo le lingue moderne
troviamo delle differenze ma anche delle similitudini, e ci sono gradi di distanziazione ovvero che
le differenze a volte sono minime e a volte si vedono (esempio se confronto italiano e tedesco
oppure italiano e francese). Se confrontiamo delle varietà locali la differenza è più difficile da
cogliere, e anche nella stessa zona ci possono essere più variazioni, ad esempio, in veneto mentre
nell’area occidentale cambia la posizione della negazione (prima del verbo veneto; dopo il
verboaree lombarde). Il confine di queste variazioni è sfumato, non è un confine politico, però
se prendo gli spazi interni e li confronto la differenza si nota; quindi, le parlate che si trovano al
confine hanno elementi dell’una e dell’altra. La lingua nazionale è la lingua che uno stato sceglie
per comunicare con il pubblico, questa esistenza della lingua che influisce sulle lingue locali
aumenta il senso di appartenenza; quindi, può capitare che le lingue di confine (come territori al
confine con la Francia) tendono ad usare di più la lingua nazionale per avere un simbolo d’identità.
Elaborazione ovvero ampliare la lingua per renderla uno strumento adeguato a svolgere le proprie
funzioni (politica, legale, comunicazione pubblica e media) la lingua nazionale non è altro che la
lingua elaborata. In Italia troviamo molte lingue minoritarie ovvero lingue riconosciute dalla legge
italiana del 2004 nella quale si citano delle minoranze linguistiche e si riconosce la funzione di
queste lingue nella comunità di riferimento (es tedesco nel sud Tirolo) ;(francese in valle d’Aosta);
( il sardo in Sardegna); (lo sloveno nella Venezia giulia ). Ci sono minoranze molto forti come quelle
tedesche e francese e delle minoranze più deboli come il sardo. Le lingue minoritarie sono
patrimonio di comunità insediate in un territorio che si trova dentro un altro stato e queste lingue
non utilizzano solo la lingua minoritaria ma hanno un repertorio di plurilingue. I dialetti italiani non
sono dialetti dell’italiano sono lingue minori e non hanno uno standard di riferimento però hanno
occupato posizioni di prestigio come il veneziano che è stata una lingua letteraria come il genovese
molto presente nelle poetiche. Qualsiasi dialetto può dotarsi di una flotta ovvero può decidere di
considerarsi lingua e la comunità di parlanti può formare la forma standard. l’Italia è plurilingue
ma ha tante lingue poco riconosciute
Bilinguismo, diglossia, dilalia e dialettia sociale
Bilinguismo sociale ovvero ci sono società bilingue, il bilinguismo può essere usato per descrivere
una comunità che usa due lingue per tutte le funzioni sociali e quindi è possibile scambiare le
lingue.
La diglossia di persè significa “due lingue “ma c’è una differenza, ovvero c’è una lingua alta ovvero
con funzioni di prestigio e una lingua bassa senza funzioni di prestigio. Ad esempio, l’arabo classico
che viene usato per le funzioni di prestigio, e ci sono poi varietà di arabo (Marocco, Egitto).
La dilalia è simile alla diglossia ma è un’estensione della lingua alta per gli usi informali e popolari.
Un esempio perfetto è l’italiano con i dialetti d’Italia ovvero abbiamo l’italiano che viene usato in
tutte le funzioni assieme ai dialetti. Questo termine dilalia fotografa la situazione in Italia. Ed è
molto più frequente della diglossia. C’è una distanza tra la lingua e il dialetto di una regione (io non
so; mi so minga) oppure hanno un tratto in comune nel bilinguismo le due lingue si possono
sovrapporre in diverse funzioni.

Cap 3
Lingue minoritarie e regionali in Europa e comunità
plurilingui
Ci sono le lingue minoritarie e per conservarle e svilupparle richiedono una consapevolezza
colturale della diversità rispetto ad altre realtà linguistiche e anche un senso di appartenenza di
questa comunità e la volontà di conservare e continuare il patrimonio linguistico. Sono i parlanti a
decidere cosa fare con le lingue. Ad esempio, l’assemblea di Parigi ha emanato una legge che
tutelava tutte le varietà di dialetti in Francia.
Paesi bassi
La lingua è il neerlandese e in Belgio si chiama fiammingo è la stessa lingua pluricentrica che
esprime lo standard. In olanda, ad esempio, vi è una lingua minoritaria detta frisone occidentale e
ha un riconoscimento ma negli usi pubblici, negli uffici postali/ comunali si possono trovare le
scritte in olandese e in Frisone, ha anche origini letterarie. c’è anche un’altra lingua chiamata
basso sassone ovvero del territorio di pianura che vanno verso la Germania si usano delle forme
che non sono olandesi, ma l’Olanda riconosce queste varietà come una lingua quindi si può
ritrovare nella comunicazione pubblica
Lussemburgo e Belgio
Il Lussemburgo è un territorio in cui vi sono delle forme francone ovvero dialetti, se ci troviamo nel
Belgio della Vallonia abbiamo il francese; nelle fiandre abbiamo il fiammingo e a Bruxelles abbiamo
il fiammingo e il francese. Ma nei territori in confine con la Germania abbiamo le lingue tedesche.
L’area chiamata francone continua nella Francia ed è un’area transnazionale non ha confini
politici.
Confine tedesco danese
Nei territori di confine tra Germania e Danimarca ci sono tre comunità plurilingue
Ovvero nel Land (stato) dello schleswig ci sono tre varietà di danese standard uno è il danese di
Danimarca, uno è quello dello sydslesvigdans(OVVERO DELLO SHLESWIG MERIDIONALE) e il
sonderjysk o “juto meridionale” diffuso nelle aree di confine meridionale.
Serbo-lusaziano
È il serbo della Lusazia è quelle che rimane della presenza slava nei territori dell’attuale Germania
locate tra Berlino e Dresda. Il serbo lusaziano è una lingua pluricentrica con due varietà standard
La Finlandia
È stata per secoli di dominio svedese e poi russo, la presenza svedese ha lasciato delle tracce. Oggi
a nord abbiamo il sami(lapponi) e poi abbiamo lo svedese parlato dal 5 % di finlandesi, lo svedese
ha la varietà standard della Svezia e lo standard dello svedese di Finlandia.
Il Tornedal
Si trova tra Svezia e Finlandia, dove troviamo il finnico, lo svedese e il sami; tutte queste lingue
hanno riconoscimento. Il sami non ha un vero e proprio territorio e si trova tra tre stati scandinavi.
Francia
In Francia abbiamo tante lingue minori (es basco, catalano[ Perpignan], bretone, alsaziano,
francone della Lorena , franco provenzale) e vengono tutelate tutte. La lingua della repubblica è il
francese.
Estonia, Lettonia e Lituania
Sono tre paesi indipendenti che fanno parte dell’UE. in Estonia c’è una lingua finnica ovvero
estone, in Lettonia e Lituania ci sono lingue baltiche ovvero lettone e lituano. Nei territori di
confine tra Lettonia ed Estonia c’era una lingua di nome livone che ormai non è più in uso. Sempre
in questo territorio abbiamo due comunità ovvero il seto e il voro le quali sono molto vicine all’
Lettone. i Seto sono cristiani ortodossi mentre gli Ettoni sono luterani protestanti. I Seto
conoscono molto bene il russo grazie alla loro ortodossia e quindi hanno un plurilinguismo molto
importante e sono i mediatori interculturali ovvero sono abituati a trovare soluzioni per mediare
tra culture e lingue diverse. I seto sono attraversati dal confine della NATO. Questi tre paesi sono
stati occupati dai Russi per 50 anni quindi fino al 1991 erano sotto l’occupazione sovietica quindi
nel 91 c’era una forte minoranza Russa. Dopo l’indipendenza conoscere la lingua nazionale
divenne un requisito per avere la cittadinanza e questo ha provocato problemi per la minoranza
russa. Mentre in Lettonia la metà della popolazione era russa e piano piano molti russi sono
tornati in Russia.
I caraimi sono una comunità di lingua tatara ovvero lingua vicina al turco, in quei territori che
vanno dal mar nero alla Lituania c’era Polonia e c’erano varie lingue tra qui i tatari che si sono
trasferiti in Lituania, i caraimi si professano ebrei.

Contatti linguistici
Cap 4
Può capitare che un’espressione si diffonda e diventi parte dell’italiano e così nasce il contatto di
lingue e avviene nell’episodio completo dell’interferenza ovvero quando i parlanti inseriscono nel
testo una parola o espressione di un'altra lingua. L’interferenza si usa in ambiti molto ristretti e
non ha molto successo. In italiano viene ripreso il modello inglese come replica ed è un’imitazione
della pronuncia inglese ma la resa è diversa e non è più una forma inglese anche perché viene
adattato al genere grammaticale (es: lo Smart Working). Quando degli elementi nuovi entrano in
una lingua questi elementi vengono adattati. Abbiamo tre tipi di contatti e la forma di un’altra
lingua può essere ripresa con:
-prestito quando vi è un’imitazione di suono e del senso e anche con la grafia

- Calco strutturale: ovvero fare un ricalco della struttura del modello (es
grattacielo)  loan translation
- Calco semantico ovvero parole già esistenti in italiano aggiungono un
nuovo significato ed è dovuto all’influsso di un'altra lingua
Esempio di prestito: wafer è una parola inglese (waifar) ma in inglese può prendere anche un
significato di cialde e l’ostia

Il contatto è quando si imita la pronuncia perché la si sente dal parlante, quindi, c’è un contatto
con il parlante, viene ripreso il suono e questa espressione entra nell’uso (lanzichenecco [soldato
brutale] è entrato nell’uso italiano ma la forma originaria viene da una parola tedesca) la si è
imitata ed è irriconoscibile molto spesso non si riconosce la matrice
Mentre il prestito a distanza si basa sulla lingua scritta ovvero viene imitata la grafia ma non viene
imitata la pronuncia (bus, shampoo)
Esempi: la storia dell’inglese è la storia di incontri di lingue, è una lingua germanica e circa 1500
anni fa gruppi di popolazioni di lingua germanica lasciarono il continente e si trasferirono in
Inghilterra e qui inizio la presenza germanica in Inghilterra, anche il nome “England” deriva dal
germanico. E hanno portato delle parlate che poi formarono la lingua inglese, quando arrivò
Guglielmo di Lombardia in Inghilterra si portò alcune comunità della franchia e ci fu un contatto
molto forte con un elemento romanzo. c’è un altro elemento importante tra il 900 e il 1000 ovvero
l’invasione dei vichinghi che portano molte parole dell’antico nordico. Esempi di prestiti in inglese:
sky, take( nordico); change , joy( dal francese medievale); slogan( dal gaelico ); potato( da lingue
caraibiche ); sherry( dallo spagnolo); ratio ( dal latino); coffee( dall’italiano).
La maggioranza delle parole in una lingua è grazie ai contatti.
il calco strutturale è quasi una traduzione, è come se prendessi uno stampo e lo riempissi con il
materiale della lingua d’arrivo; quindi, è una ripresa della costruzione di un modello della lingua
d’arrivo o matrice. Nelle lingue ci sono molte parole costruite in modo simile, perché ci sono lingue
matrice che hanno dato la costruzione (greco e latino). Tutte le lingue indo-europee anche questa
radice stasis.
Esempi di calchi semantici
Star stella
Goal rete
Classclasse
Corner angolo
Summit vertice
La diffusione o acclimatamento è la diffusione nella comunità di parlanti (esempi: ok dall’inglese e
jeans) l’acclimatamento è importante perché determina la diffusione della parola
L’altro aspetto importante è l’integrazione ovvero il fattore strutturale quindi l’adattamento della
lingua.
Integrare un prestito significa trattare un prestito come un’espressione ininterrotta (ovvero
continua ininterrottamente alcuni elementi di una lingua) ad esempio disco che deriva dal latino
discus.
Mentre un altro caso è riconoscibile la matrice e l’integrazione non è così forte
Es: garage, beige con un suono non tipico per l’italiano
Es: top, ticket, download, hard disk. In queste parole abbiamo la consonate nella fine della parola
che non è molto diffusa in italiano esiste con l n r (con, al, nel e per) le altre non esistono di solito
c’è la vocale.
Integrazione fonetica può essere molto elevata tanto che la matrice del prestito può non essere
riconosciuta
Esempi: bottega che è un negozio e viene dal greco “apoteche “
Cheap in inglese che deriva dal latino caupo
L’integrazione riguarda anche la grammatica ci sono tre classi di parole, verbi nomi e aggettivi
Il grado di integrazione è massimo nei verbi perché devo cambiare sia la pronuncia che la grafia le
esprimo con delle desinenze (chat chattare; tagtaggare)
I nomi devono avere un genere grammaticale (articoli il o la) [mail la mail] oppure il maschile
[budget il budget] in italiano il genere grammaticale maschile è generico quello femminile è
specifico, la scelta del maschile o femminile avviene all’interno dell’italiano si tratta di vera e
propria integrazione.
Gli aggettivi sono meno integrati dei nomi e dei verbi perché non è necessario per l’aggettivo avere
genere e numero, è il nome che mi dice se una parola è maschile o femminile (soft una
decisione soft)

Quinto capitolo
Categorizzazione

Cultura è la tradizione ovvero quello che dentro a un gruppo di persone viene tramandato da una
generazione all’altra è il patrimonio delle conoscenze, negli usi e nelle abitudini e si trova dentro
alle parole. Una categoria è una classe di caratteristiche comune a una classe di elementi,
categorizzare significa classificare in base ad una caratteristica ed è un modo per leggere la realtà,
il modo di categorizzare riguarda sia le cose sia il gruppo di individui. Ci sono due modi:
1 differenza obbligatoria nella lingua (significato alla quale corrisponde la differenza di
comprensione)
2 la motivazione ovvero si comprende la costruzione guardano la realtà
Le differenze obbligatorie (pertinenza semiotica) ovvero i diversi sensi possono essere manifestati
con la stessa espressione. Ex: sicurezza ha diversi sensi i più evidenti sono: la salute della persona
l’incolumità fisica; l’altro significato è l’ordine pubblico degli edifici e delle infrastrutture; oppure
misure di sicurezza e il significato dipende da il contesto in cui si utilizza. può anche accadere che i
sensi diversi siano tenuti distinti anche con mezzi linguistici differenti come in inglese (safety;
security). La differenza può essere anche semiotica ovvero utilizzo espressioni diverse per sensi
diversi, la differenza semantica è anche semiotica ovvero non c’è solo la differenza di senso ma
anche di espressione. La differenza semantica è pertinente per una certa lingua perché in quella
lingua si tengono distinti i diversi sensi con diverse espressioni e quindi è obbligatoria. Mentre se a
sensi diversi corrispondono diverse espressioni si dice che c’è pertinenza semiotica. Quando non
c’è la differenza semiotica diventa difficile capire la differenza di significato.
Molte parole sono trasparenti ovvero si comprende il legame tra queste ( es cacciavite ) da una
lingua ad un'altra può cambiare motivazione cioè il modo in cui si vede la realtà. Un esempio
importante della cultura nella realtà è il sistema di numerazione, le lingue europee viene usato il
sistema decimale; le lingue celtiche e il bretone usano un sistema diverso ovvero su base
disegimale e resta Francia nel francese ( quattro volte venti). Spesso è diviso tra le culture il nome
del pipistrello simili in molte lingue e tutte queste letture mettono in evidenza che sia un
mammifero
La sincronia è lo stato presente che non tiene conto del cambiamento del tempo mentre
diacronico lo studio del cambiamento attraverso il tempo
Aspetti comuni di tutte le lingue
Nel profondo ci sono molti aspetti comuni ad esempio una lingua può avere una norma ed essere
elaborata oppure poco elaborata come i dialetti. Osservando vediamo che sia le lingue standard
che quelle non standard hanno delle caratteristiche in comune. Uno di questi principi organizzativi
è il modo di leggere la realtà. Gli aspetti generali ad esempio ci sono aspetti comuni a tante lingue
es: la differenza tra un nome e un verbo è simile in molte lingue, tutte le lingue hanno aspetti
comuni il primo aspetto è il suono che rimanda ad altro noi sfruttiamo l’emissione dell’aria per
produrre dei suoni che significano, un altro aspetto è che queste combinazioni di elementi servono
per descrivere delle situazioni , ci sono relazioni tra lingue ovvero c’è una certa parentela cioè
appartengono ad un gruppo comune oppure i contatti che creano calchi . abbiamo lavorato sulla
diacronia ovvero il flusso nel tempo il cambiamento delle espressioni , dall’altra parte abbiamo
visto la sincronia ovvero mettere tutto sullo stesso tempo e studiare la lingua
contemporaneamente .

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