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2 Materiale Docente Preistoria 1

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La Storia dell’arte è quella disciplina che ha come oggetto di

studio le opere prodotte dall’uomo dalla Preistoria ad oggi, che si


distinguono per il particolare valore estetico e creativo.

Le prime testimonianze artistiche risalgono alla Preistoria (periodo


della storia dell’uomo precedente l’invenzione della scrittura e l’avvento
delle civiltà urbane, documentato solo da fonti materiali)
La Preistoria convenzionalmente è suddivisa dagli storici in 3 periodi:
Paleolitico (età della pietra scheggiata), Mesolitico e Neolitico (età della pietra
levigata).

Nel Paleolitico l’uomo sopravvive grazie alla caccia, alla pesca e alla raccolta di
radici e frutti spontanei, ha uno stile di vita nomade, non ha una dimora fissa, si
ripara sulle cime degli alberi, in rifugi naturali come le grotte e infine impara a
costruire tende (fatte con pali di legno o ossa di mammut e pelli di animali) e
capanne (fatte con pali di legno, fango e paglia).
Nel Neolitico l’introduzione dell’agricoltura e della pastorizia determinano il
passaggio da uno stile di vita nomade ad uno stile di vita sedentario e sorgono i
primi villaggi costituiti da capanne o palafitte.
Le prime manifestazioni artistiche risalgono al
Paleolitico superiore e sono:

• Pitture e graffiti rupestri (eseguiti sulle


pareti interne delle caverne)
• Opere a intaglio e incisione su pietra, osso,
avorio
• Sculture a tutto tondo di piccole dimensioni
• Bassorilievi su frammenti di pietra o pareti
rocciose
Le pitture e i graffiti (incisioni) rupestri raffigurano animali selvaggi e scene
di caccia e hanno una funzione cultuale, magico-propiziatoria, perché sono
eseguiti al fine di ottenere un esito favorevole nella battuta di caccia. L'uomo
paleolitico crede nell’esistenza di spiriti associati agli elementi della natura e
pratica riti magici con l'intento di intervenire sulla realtà e modificarla a suo
favore. Lo stile di rappresentazione è naturalistico perché le raffigurazioni
imitano le corrispondenti forme naturali. Progressivamente si osserva una
evoluzione nella resa delle fisionomia, anatomia, espressione, postura, volume,
movimento delle figure e nella resa della profondità spaziale, grazie ad una
maggiore padronanza dei mezzi espressivi (linea di contorno, colore,
chiaroscuro).

Pitture rupestri: Le pitture rupestri sono monocrome o policrome. I colori


sono: stesi sulla parete con le dita, con tamponi di muschio o di pelo di animale
o con pennelli realizzati con fibre vegetali o setole di animali/spruzzati con
tecnica a spray orale, mediante impiego di canne vegetali o frammenti d'osso;
i pigmenti, minerali o vegetali, sono ricavati da ossido/idrossidi di ferro,
ossido di manganese, gesso, terre, carbone da legna combusta; i collanti sono
organici (resine, linfa di piante, urina, grassi animali, latte). La parete non è
preparata con intonaco prima di ricevere il colore e spesso sono presenti linee
incise sotto il pigmento.
Graffiti rupestri: le incisioni sono fatte con aculei di animali o strumenti di
pietra appuntiti o con la tecnica della martellina (picchiettatura).
Pitture e incisioni rupestri, Grotta di Chauvet, 36.000-
30.000 B.P. Pont d’Arc, Ardèche, Francia sud orientale. Parete dei cavalli
Chauvet lo speleologo che ha scoperto la grotta nel 1994. cavalli, uri (bovini estinti),
Sito UNESCO dal 2014 rinoceronti, renne
Grotta di Chauvet

Parete dei tre leoni


leoni e rinoceronti
Grotta di
Chauvet

Sala degli orsi


Grotta di Chauvet Parete delle impronte rosse impronte di mani in positivo
Grotta di Pech-
Merle, Francia
sud occidentale,
cavalli maculati
addossati,
30.000-25.000 B.
P.

Grotta scoperta nel


1922, visitabile

impronte di mani in
negativo
Pitture rupestri Grotta di Lascaux, 19.000-15.000 B.P. Montignac, Dordogna,
Aquitania, Francia sud-occidentale
Scoperta casualmente da quattro ragazzi francesi nel 1940, per motivi conservativi, come
la grotta di Chauvet, è stata chiusa e replicata. Sito UNESCO dal 1979

Sala dei tori


"liocorno",
cavalli, tori
cervi
sorta di antilope gravida con lunghe corna dritte, a cui gli studiosi hanno
attribuito il nome di "Liocorno" (Liocorno/unicorno =creatura mitologico,
fantastica equide)
Grotta di
Lascaux

diverticolo
assiale
Grotta di Lascaux diverticolo assiale cavalli cosiddetti cinesi

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Grotta di Lascaux

scena con uomo riverso a terra tra un bisonte


Diverticolo assiale ed un rinoceronte nel cosiddetto pozzo.
Documenta un incidente di caccia o un rituale
vacca rossa con testa nera
Pitture rupestri
Grotta di Altamira, Disegno
Cantabria, Spagna ricostruttivo
settentrionale pitture parietali
Salone dei Bisonti e
dettagli
scoperta nel 1879, la
Grotta di Altamira
attualmente per motivi
conservativi è
accessibile solo agli
studiosi ed è stato
aperto un museo con
riproduzioni vicino alla
grotta. Sito UNESCO dal
1985
Ambienti: Galleria
principale/Grande Sala o
Salone dei Bisonti
(bisonti, un cavallo, due
cinghiali, due cerve)/
diramazioni secondarie
(sei teste di cerva, toro).
Le Pitture più recenti
risalgono intorno al
19.000-14.000 B.P.
Evoluzione nella resa del
movimento, varietà di
pose ed espressioni,
effetti tridimensionali
Dettaglio
pitture
rupestri
Grotta di
Altamira,
Salone
dei
bisonti
Grotta delle incisioni, nel complesso di grotte dell'Addaura sul Monte Pellegrino, Palermo.
Fine Paleolitico-inizi Mesolitico. Scoperta ufficiale nel 1952. Attuale Sito FAI. Incisioni
rupestri con figure umane, bovidi, cervi, daini, cavalli, annotazioni di paesaggio.

Scena rituale
Interpretazioni:
scena di
iniziazione alla
pubertà/ danza
acrobatica/scena
di sacrificio umano
Il termine arte mobiliare contrapposto a quello di
arte parietale o rupestre si riferisce ad oggetti
mobili (utensili, punte d’arma da getto,
propulsori, bastoni, statuette) e comprende:

• Opere di intaglio e incisione su pietra, osso,


avorio

• Sculture a tutto tondo in osso, pietra, avorio


(statuaria di piccole dimensioni: figure
femminili/figure maschili/animali)
• Bisonte che si lecca un fianco, intaglio su corna di renna, Grotta della Madeleine,
Dordogna, Francia. Forse parte di un propulsore
• Felino, avorio intagliato e inciso, Grotta Vogelherd, Germania
• Cavallo rampante, propulsore in osso con manico intagliato, Bruniquel, Francia
Venere di Willendorf,
30.000-25.000 a.C., pietra
calcarea dipinta in ocra
rossa. h 11 cm
Naturhistorisches Museum,
Vienna
Rinvenuta presso
Willendorf, Austria

Le statuette raffiguranti figure


femminili vengono convenzionalmente
chiamate Veneri.
Le Veneri steatopigie (con cosce e
glutei adiposi dal gr. στέαρ "grasso", e
πυγή "natica) venivano sotterrate nei
campi o presso la dimora e servivano a
propiziare la fertilità della terra e la
fecondità della donna.
Alcune parti anatomiche sono
particolarmente evidenziate (fianchi,
seno, pancia, genitali, glutei) mentre
altre appena accennate.
Dama del corno o Venere con
cornucopia, bassorilievo su
frammento roccioso calcareo,
dal Riparo di Laussel,
Dordogna, Francia, 43 cm

bassorilievo: scultura in cui i volumi


dei soggetti trattati emergono dal
piano di fondo per meno della metà
del loro spessore reale
Tra il periodo mesolitico (8000-6000 a.C.) e quello neolitico
(6000-4000 a.C.) abbiamo ancora la produzione di:

• Statuaria di piccole dimensioni: es. Veneri steatopigie,


figure femminili sedute, madri con bambino. Nel Neolitico
inizia il culto della Dea madre associata alla fertilità della
terra e della donna.

• pitture e graffiti rupestri anche se si assiste al passaggio


da uno stile naturalistico ad uno simbolico astratto-
geometrico. I motivi raffigurati sono impronte di mani,
ideogrammi (simboli maschili come rettangoli, linee verticali,
frecce e simboli femminili come triangoli, cerchi, linee
curve), elementi zoomorfi o antropomorfi stilizzati, simboli
cultuali, scene agresti.
Incisioni
rupestri con
oranti dalla
roccia 1,
località
Foppe di
Nadro,
frazione di
Ceto in
Valcamonica,
età neolitica

Incisioni rupestri
della Valcamonica
(Brescia) 8000 a.C.-
età romana

Periodo neolitico:
uomini e animali
stilizzati, figura
umana nella posa
dell'orante,
elementi associati
a culti (cerchio
disco solare?),
scene agresti,
mappe del
territorio.
Al Neolitico risalgono le prime testimonianze di produzione ceramica

Ceramica
-modellazione tramite tecnica a
colombino(cordone di argilla)/a
stampo;
-essiccazione al sole/cottura
nel forno a basse temperature;
-motivi geometrici e/o
figurativi stilizzati dipinti/
incisi; motivi geometrici
impressi

ceramica dipinta con motivi geometrici,


cultura di Hassuna, Mesopotamia
settentrionale, 6000-5600 a.C.;
ceramica dipinta con motivi geometrici
e figurativi, di Samarra, cultura di
Hassuna, 5600-4800 a.C.
Vedi esemplari Museo
Archeologico Nazionale di Baghdad
ceramica di Hassuna incisa con motivi
geometrici, attestazione 5600-5000 a.C.
ceramica impressa cardiale
(impressione tramite la conchiglia del
cardium, un mollusco) , Spagna, V
millennio a.C.
Nel Neolitico con il passaggio ad uno stile di vita sedentario compaiono
opere architettoniche di grandi dimensioni.

Le architetture megalitiche risalenti al neolitico e all’età dei


metalli sono costituite da macigni di pietra (in greco
megas=grande, lithos=pietra), conficcati nel terreno o issati in
alto.

I menhir (dal bretone men=pietra, hir=aguzza, appuntita) sono monoliti


dalla forma allungata e appuntita infissi verticalmente nel terreno.
Hanno una funzione cultuale, funeraria e forse astronomica.
I dolmen (dal bretone tol=piatta, men=pietra) sono costituiti da almeno
2 macigni verticali che sostengono una lastra di pietra orizzontale (la
struttura più semplice è trilitica) e sono costruiti con la tecnica
edilizia a secco). Hanno una funzione funeraria.
I cromlech (dal celtico gallese crom=curvata, lech=pietra) sono
costituiti da massi di pietra disposti a cerchio ed hanno una funzione
cultuale.

Nel Neolitico inizia il culto degli astri e dei morti


Campo di Menhir, Carnac, Bretagna, Francia. 5000-3000 a.C.
Pranu Mutteddu, Goni, Cagliari, Sardegna, 4000-3200 a.C.

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Dolmen di
Barrocal, Evora,
Portogallo, V-III
millennio a.C.
Stonenhenge, Contea
di Wiltshire,
Inghilterra
meridionale,
3100-1500 a.C.,
disegni ricostruttivi
e resti.

Tre fasi costruttive:


-terrapieno circolare
circondato da un
fossato, Anello di 56
buche per la station
stone.
-fine III millennio a.C.
viale di ingresso con
monoliti di arenaria,
due cerchi di pietre
azzurre
-inizi II millennio a.C.
cerchio di menhir
collegati da massi di
pietra orizzontali, 5
triliti a ferro di
cavallo.

Forse Stonehenge è
legato al culto e
all’osservazione degli
astri.
Complesso nuragico di Su Nuraxi, Barumini, Cagliari, dal 1500 a.C.
Articolato insediamento
raccolto attorno a un mastio
difensivo centrale.
Termine nuraghe in protosardo:
cumulo di pietre con una
cavità all’interno.
Nuraghi: torri difensive a
forma di tronco di cono con
pseudocupola interna,
composte da macigni deposti a
secco . In origine isolate, poi
circondate da torri più piccole
e inglobate in villaggi. La Torre
centrale di Su Nuraxi
all'interno ha 3 sale unite da
una scala a spirale
Ricostruzione
villaggio di
Merimda Beni
Salama, sulla
riva
occidentale
del delta del
Nilo, VI-V
millennio a.C.

Ricostruzione
villaggio
palafitticolo
in Svizzera,
Aarau, 4000 a.
C.
Ricostruzione centro protourbano di Çatal Hüyük, Anatolia, attuale Turchia 6500-5600 a.C.
(precedenti Gerico in Palestina e Damasco in Siria 8000-7000 a.C.) case aggregazione di
elementi cellulari

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