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4.lezione 4 - Risultati Della Pentecoste. (Con I Versetti)

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Lezione 4/13 RISULTATI DELLA PENTECOSTE [La chiesa degli Atti I]

RISULTATI DELLA PENTECOSTE

Testo biblico da leggere:


Atti 2:32-47. 32 Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato, di ciò noi tutti siamo testimoni. 33 Egli dunque, essendo
stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora
vedete e udite. 34 Poiché Davide non è salito in cielo, anzi egli stesso dice: 'Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla
mia destra, 35 finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi'. 36 Dunque, tutta la casa d'Israele sappia con
certezza che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso”.
37 Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: “Fratelli, che dobbiamo
fare?”. 38 E Pietro a loro: “Ravvedetevi, ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono
dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Poiché per voi è la promessa, per i vostri figli e
per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà”. 40 E con molte altre parole li
scongiurava e li esortava, dicendo: “Salvatevi da questa perversa generazione”.
41 Quelli dunque i quali accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa
tremila persone. 42 Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli, nella comunione fraterna,
nello spezzare il pane e nelle preghiere. 43 Ogni anima era presa da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli
apostoli. 44 Tutti quelli che credevano erano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà
e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E tutti i giorni andavano assidui e concordi al
tempio e, rompendo il pane nelle case, prendevano il loro cibo insieme con letizia e semplicità di cuore, 47 lodando
Dio e avendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano
salvati.

Versetto chiave:
"Ed erano perseveranti nell'attendere all'insegnamento degli apostoli nella comunione
fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere" (Atti 2:42).

Verità centrale:
Lo Spirito Santo unisce i credenti perché formino una comunità che esalti il Signore Gesù.

Schema della lezione:

1. IL MESSAGGIO Dl PIETRO
a. La testimonianza resa a Gesù Cristo
b. La testimonianza resa alle Scritture
c. La testimonianza dell'esaltazione di Cristo

2. LA CONVERSIONE DEI PECCATORI


a. Il ravvedimento
b. Il battesimo in acqua
c. Il battesimo nello Spirito Santo

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Lezione 4/13 RISULTATI DELLA PENTECOSTE [La chiesa degli Atti I]

3. LA CHIESA È EDIFICATA
a. Il ministerio degli apostoli
b. Mutuo amore ed interesse

INTRODUZIONE
La folla restò stupita quando vide i centoventi che glorificavano Dio in una
straordinaria varietà di lingue. Ma la loro meraviglia crebbe ancora di più quando Pietro si
alzò e parlò con coraggio di qualcosa che avrebbe avuto paura di dire poche settimane
prima. Lo Spirito Santo lo sospinse a glorificare Gesù, a denunziare il peccato e ad invitare
al ravvedimento e alla fede.
Il ministerio dello Spirito Santo fu stato davvero efficace attraverso Pietro, perché ben
tremila persone si convertirono in quel giorno. I nuovi convertiti si aggiunsero alla
comunità di credenti che esaltavano Gesù il Signore.

ESPOSIZIONE DEL TESTO BIBLICO

1. IL MESSAGGIO Dl PIETRO
(Atti 2:22-36) 32 Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato, di ciò noi tutti siamo testimoni. 33 Egli dunque,
essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha
sparso quello che ora vedete e udite. 34 Poiché Davide non è salito in cielo, anzi egli stesso dice: 'Il
Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, 35 finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi'.
36 Dunque, tutta la casa d'Israele sappia con certezza che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù
che voi avete crocifisso”.
Dopo aver spiegato che il dono dello Spirito Santo era l'adempimento della profezia di
Gioele, Pietro richiamò l'attenzione della folla su Colui che aveva reso possibile quella
straordinaria effusione nel giorno di Pentecoste.

a. La testimonianza resa a Gesù Cristo (Atti 2:22-24)


22 Uomini Israeliti, udite queste parole: Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra voi mediante
opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di Lui fra voi, come voi stessi ben
sapete, 23 quest'Uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio,
voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste, 24 ma Dio lo risuscitò, avendo sciolto
gli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto.

Mosso dallo Spirito Santo, Pietro presentò Gesù di Nazareth che essi avevano conosciuto,
l'umile Persona che Dio si era compiaciuto di onorare e di accreditare tra loro per mezzo
di miracoli compiuti pubblicamente, perché tutti potessero conoscerLo. La Sua
crocifissione non era stata un tragico incidente, ma parte integrante del piano di Dio,
perché già predetta anche dalle Sacre Scritture.

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Lezione 4/13 RISULTATI DELLA PENTECOSTE [La chiesa degli Atti I]

(Is. 53; 1 Chi ha creduto a quello che abbiamo annunciato? e a chi è stato rivelato il braccio dell'Eterno? 2 Egli è
cresciuto davanti a lui come un germoglio, come una radice che esce da un arido suolo; non aveva forma né bellezza da
attirare i nostri sguardi, né apparenza da farcelo desiderare. 3 Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore,
familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era disprezzato, e noi non ne
facemmo nessuna stima. 4 Tuttavia, erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era
caricato, ma noi lo reputavamo colpito, percosso da Dio e umiliato! 5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre
trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue
lividure noi abbiamo avuto guarigione. 6 Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via,
ma l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. 7 Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come
l'agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca. 8 Dall'oppressione e
dal giudizio fu portato via; e fra quelli della sua generazione chi rifletté che egli era strappato dalla terra dei viventi e
colpito a causa delle trasgressioni del mio popolo? 9 Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi, ma, nella sua morte,
egli è stato con il ricco, perché non aveva commesso violenze né c'era stato inganno nella sua bocca. 10 Ma all'Eterno è
piaciuto di stroncarlo con dolori. Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una discendenza,
prolungherà i suoi giorni e l'opera dell'Eterno prospererà nelle sue mani. 11 Egli vedrà il frutto del tormento della sua
anima e ne sarà saziato; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, e si caricherà egli stesso
delle loro iniquità. 12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini e riceverà i potenti come bottino, perché ha dato sé
stesso alla morte ed è stato annoverato fra i trasgressori, perché egli ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i
trasgressori.

Luc. 24:26,46; Non era necessario che il Cristo soffrisse queste cose ed entrasse quindi nella sua
gloria?”. 46 “Così è scritto: che il Cristo avrebbe sofferto, sarebbe risuscitato dai morti il terzo giorno

2Tim. 1:9; l quale ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non secondo le nostre opere, ma
secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall'eternità,

). E tutti gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti fin dalla fondazione del mondo nel libro
della vita dell'Agnello che è stato immolato, l'adoreranno.

Ciò, però, non diminuiva la colpa di coloro che ascoltavano. Alcuni erano di certo del
numero di quanti avevano gridato "crocifiggilo", altri con passività e apatia avevano
semplicemente acconsentito. La risurrezione aveva cancellato il vituperio della croce ed
aggiunto nuova luce alla rivelazione della gloria e del proponimento di Dio in Cristo Gesù.
La morte, che è il salario del peccato
(Rom. 6:23), poiché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo
Gesù, nostro Signore.

non poteva colpire Gesù, perché Egli era senza peccato. Era stato, però, il peccato del
genere umano a portare Gesù alla morte
2CO. 5:21). Colui che non ha conosciuto peccato, egli l'ha fatto essere peccato per noi, affinché noi
diventassimo giustizia di Dio in lui.

Per mezzo di Lui Dio ha distrutto la pena della morte per tutti quelli che avrebbero
creduto. La morte fisica è per il credente la via alla risurrezione; essa infatti non riuscirà a
trattenere nessun credente
(Gv. 11:25-26; 25 Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore,
vivrà 26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?”.

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Lezione 4/13 RISULTATI DELLA PENTECOSTE [La chiesa degli Atti I]

Gv.14:19; Ancora un po' e il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi
vivrete.

1 Cor. 15:20,22). Ma ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono. 22 Poiché,
come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati,

b. La testimonianza resa alle Scritture (Atti 2:25-31)


25 Poiché Davide dice di lui: 'Io ho avuto continuamente il Signore davanti agli occhi, perché egli è alla mia destra,
affinché io non sia smosso. 26 Perciò si è rallegrato il cuor mio, e ha giubilato la mia lingua, e anche la mia carne riposerà
in speranza; 27 poiché tu non lascerai l'anima mia nell'Ades, e non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione. 28 Tu
mi hai fatto conoscere le vie della vita; tu mi riempirai di letizia con la tua presenza'. 29 Fratelli, si può ben dire
liberamente riguardo al patriarca Davide che egli morì e fu sepolto; e la sua tomba è ancora oggi fra
noi. 30 Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo
trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, 31 previde la risurrezione di Cristo e ne parlò,
dicendo che non sarebbe stato lasciato nell'Ades e che la sua carne non avrebbe visto la corruzione.
Dopo avere dichiarato che la risurrezione era nel piano di Dio, Pietro si volse alla parola
profetica per una ulteriore conferma. Dalla Genesi a Malachia, il Messia costituisce il punto
focale del messaggio biblico. I Giudei di quel tempo conoscevano queste promesse e ne
aspettavano l'adempimento. Però non avevano compreso che il Messia doveva soffrire e
morire per poi risuscitare, per questa ragione lo Spirito Santo guidò Pietro a citare il
Salmo 16:8-11, 8 Io ho sempre posto l'Eterno davanti agli occhi miei; poiché egli è alla mia destra,
io non sarò affatto smosso. 9 Perciò il mio cuore si rallegra e l'anima mia festeggia; anche la mia
carne dimorerà al sicuro; 10 poiché tu non abbandonerai l'anima mia in potere della morte, né
permetterai che il tuo santo veda la fossa. 11 Tu mi mostrerai il sentiero della vita; vi sono gioie a
sazietà alla tua presenza; vi sono delizie alla tua destra in eterno.
riferito a Cristo Gesù il Messia, l'Unto, il Profeta di Dio, Sacerdote e Re, il promesso
Principe della casa di Davide
(Is. 9:5-6 5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e l'impero riposerà sulle sue spalle; sarà
chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, 6 per dare incremento
all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo
mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo dell'Eterno degli eserciti.
Luc 1:32). Questi sarà grande, e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di
Davide suo padre;
Solamente Lui era risuscitato. Egli era il Cristo promesso!

c. La testimonianza dell'esaltazione di Cristo (Atti 2:32-36)


32 Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato, di ciò noi tutti siamo testimoni. 33 Egli dunque, essendo stato
esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che
ora vedete e udite. 34 Poiché Davide non è salito in cielo, anzi egli stesso dice: 'Il Signore ha detto al mio
Signore: Siedi alla mia destra, 35 finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi'. 36 Dunque, tutta la
casa d'Israele sappia con certezza che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete

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Lezione 4/13 RISULTATI DELLA PENTECOSTE [La chiesa degli Atti I]

crocifisso”. I discepoli avevano visto Gesù salire al cielo ed avevano udito gli angeli annunziare che
sarebbe ritornato, e poi avevano .Ia Sua promessa che avrebbe mandato loro il Consolatore (Gv. 14:16,
26; 15:26; 16:7; At. 1:4). L'effusione dello Spirito Santo era la prova definitiva che Gesù Cristo era
realmente asceso alla destra del Padre. Gli eventi della Pentecoste avevano fatto di ognuno dei centoventi
un testimone diretto non soltanto della risurrezione e della ascensione di Cristo, ma anche della Sua
esaltazione alla destra del Padre.
ANNOTAZIONE
Alle frange della veste del sommo sacerdote erano appesi dei piccoli campanelli che
suonavano ogni qual volta si muoveva. Una volta all'anno egli entrava nel luogo
santissimo per intercedere in favore del popolo. Nessun altro all'infuori di lui poteva
entrare in quel luogo, il sommo sacerdote stesso era chiamato a farlo con la massima
devozione e riverenza, e non prima di un'accurata preparazione. Una trascuratezza, un
errore, potevano essergli fatali. Si dice che il timore che il sommo sacerdote potesse
morire mentre si trovava nel luogo santissimo fosse così sentito dal popolo tutto che,
quando egli vi entrava era assicurato ad una fune, in modo che il suo corpo potesse
eventualmente essere recuperato senza mettere a repentaglio un'altra vita qualora il
sacrificio espiatorio non fosse stato gradito. Con il loro suono i campanelli stavano a
testimoniare che il sommo sacerdote era ancora vivo e che la sua offerta era gradita.
Questo dava gioia e consolazione a tutti quelli che ne ascoltavano il suono. Nello stesso
modo lo Spirito Santo costituisce la meravigliosa assicurazione che il Sommo Sacerdote
vive (Es. 28:33-35). 33 All'orlo inferiore del manto, tutto intorno, farai delle melagrane di color violaceo,
porporino e scarlatto; e, in mezzo ad esse, tutto intorno, porrai dei sonagli d'oro: 34 un sonaglio d'oro e una
melagrana, un sonaglio d'oro e una melagrana, sull'orlatura del manto, tutto intorno. 35 Aaronne se lo metterà per
fare il servizio; quando egli entrerà nel luogo santo davanti all'Eterno e quando ne uscirà, se ne udrà il suono, ed
egli non morirà.

I testimoni diretti della risurrezione di Gesù sarebbero presto saliti al Padre per ricevere
la loro ricompensa, ma quelli delle generazioni future avrebbero potuto ugualmente
sperimentare l'adempimento della stessa promessa e diventare anch'essi testimoni diretti
di Gesù, che è alla destra del Padre e che continua a mandare sui Suoi lo Spirito Santo.
Anche oggi chiunque chiede ed ottiene l'adempimento della promessa è coinvolto nella
testimonianza apostolica.
Il v. 36 [Dunque, tutta la casa d'Israele sappia con certezza che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù
che voi avete crocifisso”.] è il punto culminante del messaggio di Pietro: sebbene il popolo
avesse crocifisso Gesù, non per questo aveva fermato l'Opera di Dio. Quanto era accaduto
in quei giorni a Gerusalemme rientrava nel piano di Dio per fare di Gesù Cristo il Signore
dei signori. Come Paolo ebbe occasione di scrivere soltanto più tardi, verrà un giorno in
cui ogni ginocchio si piegherà ed ogni lingua confesserà "che Gesù Cristo è il Signore, alla
gloria di Dio Padre"
(Fil. 2:8-11). 8 essendo trovato nell'esteriore come un uomo, abbassò sé stesso, facendosi ubbidiente fino
alla morte e alla morte della croce. 9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è
al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e
sotto la terra 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

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Lezione 4/13 RISULTATI DELLA PENTECOSTE [La chiesa degli Atti I]

RIFLESSIONE
Come deve comportarsi il credente quando parla con i peccatori delle loro colpe? Con
quale diritto si può mettere in luce il peccato altrui? E importante ricordare che Pietro
espose il suo messaggio sotto la diretta guida dello Spirito Santo. Molti credenti, spesso,
si chiedono come dovrebbero comportarsi in situazioni del genere. ln alcuni casi è
necessaria una parola franca per raggiungere il cuore dell'uomo, in altri, invece, sono
molto più efficaci le maniere dolci. Il problema è sapere quando ricorrere al sistema
giusto, perciò bisogna lasciarsi guidare dal Signore. Troppo spesso, infatti, è il modo di
dire le cose ad essere sbagliato. E assolutamente necessario mostrare interesse ed amore
quando si cerca di far comprendere ai peccatori il loro stato di colpevolezza di fronte a
Dio. E di estrema importanza l'attitudine con la quale si agisce o si parla, perché
l'atteggiamento e le opere di un credente rischiano di contraddire ciò che gli dice.

2. A CONVERSIONE DEI PECCATORI (Atti 2:37-41)


37 Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: “Fratelli, che dobbiamo
fare?”. 38 E Pietro a loro: “Ravvedetevi, ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei
vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Poiché per voi è la promessa, per i vostri figli e per
tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà”. 40 E con molte altre parole li
scongiurava e li esortava, dicendo: “Salvatevi da questa perversa generazione”. 41 Quelli dunque i quali
accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

Il primo messaggio di Pietro ebbe i suoi risultati


1 Cor. 14:24-25).24 Ma, se tutti profetizzano ed entra qualche non credente o qualche estraneo, egli è
convinto da tutti, 25 è scrutato da tutti, i segreti del suo cuore sono palesati e così, gettandosi giù con la
faccia a terra, adorerà Dio, proclamando che Dio è veramente fra voi.
La verità penetrò nel cuore e nella mente di alcuni presenti, li convinse di peccato e fece
sentire loro il bisogno della salvezza
(Gv. 16:8-9). 8 Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al
giudizio. 9 Quanto al peccato, perché non credono in me;
"Che cosa dobbiamo fare?", fu la domanda. L'apostolo, sospinto dallo Spirito Santo,
enunciò due imperativi fondamentali e ricordò loro una promessa.

a. Il ravvedimento
Il primo imperativo è "ravvedetevi". Essi dovevano desistere dall'incredulità, dal dubbio
e dallo scherno, per guardare a Dio in fede ed accettare il dono in Cristo
(Ef. 2:8-9). 8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono
di Dio. 9 Non è in virtù di opere, affinché nessuno se ne vanti
Soltanto un vero pentimento ed un sincero proponimento ad abbandonare il peccato,
permetterà al Signore Gesù Cristo di lavare il peccatore da ogni iniquità.

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Lezione 4/13 RISULTATI DELLA PENTECOSTE [La chiesa degli Atti I]

C'è una differenza sostanziale tra pentimento e ravvedimento. Il pentimento è il dolore


per la colpa commessa, mentre il ravvedimento implica, oltre al pentimento, la volontà e
la decisione di non compiere più il male. Ci si può pentire e non ravvedersi, proprio come
avvenne per Giuda
(Mt. 27:3); 3 Allora Giuda, che l'aveva tradito, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò
i trenta sicli d'argento ai capi sacerdoti e agli anziani,
ma quando ci si ravvede, si esprime a Dio la ferma volontà di non camminare più nel
peccato
(Luc. 15:17-19). 17 Allora, rientrato in sé, disse: 'Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza
e io qui muoio di fame! 18 Io mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: 'Padre, ho peccato contro il cielo
e contro te: 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi.

b. Il battesimo in acqua
Il secondo imperativo è "siate battezzati". Dovevano adempierlo come riconoscimento
dell'autorità di Gesù, in quanto Egli l'aveva comandato (Mt. 28:19 Andate dunque e fate miei
discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,). Il battesimo è
figura della morte e della risurrezione del Signore, e dichiara al mondo che, per il fatto
che Egli vive, chi crede in Cristo è risuscitato ad una nuova vita in Lui, dopo essere morto
al mondo ed al peccato
(Rom.6:4-5) 4 Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come
Cristo è risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di
vita. 5 Perché, se siamo diventati una stessa cosa con lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in
una risurrezione simile alla sua, sapendo questo:

APPROFONDIMENTO
L'affermazione di Pietro non introdusse una nuova formula battesimale, perché Gesù era
stato molto chiaro al riguardo
(Mt. 28: 19). Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo,
Da quella circostanza erano trascorsi cinquanta giorni ed i discepoli non avevano avuto
ancora alcuna opportunità di battezzare con la formula ordinata da Gesù.
Al tempo dei fatti che stiamo esaminando, venivano amministrati diversi battesimi, come
quello di Giovanni
(At. 19:3) Egli disse loro: “Di che battesimo siete dunque stati battezzati?”. Essi risposero: “Del battesimo
di Giovanni”.
o quello dei proseliti
(Mt. 23.15). Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché scorrete mare e terra per fare un proselito e, quando
lo avete fatto, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi.
Luca distingue il tipo di battesimo ordinato da Gesù dagli altri con l'espressione "nel nome
di Gesù". La formula, invece, resta quella di

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Lezione 4/13 RISULTATI DELLA PENTECOSTE [La chiesa degli Atti I]

Matteo 28:19. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo,

c. Il battesimo in Spirito Santo


La promessa è "voi riceverete il dono dello Spirito Santo". Mosè desiderò che questo
dono fosse per tutto il popolo di Dio
(Num. 11:29) Ma Mosè gli rispose: “Sei tu geloso per me? Oh! fossero pur tutti profeti nel popolo
dell'Eterno, e volesse l'Eterno mettere su di loro il suo Spirito!”.
e Pietro ne sottolineò l'universalità, in accordo alle profezie
(Mt. 3:11; Io vi battezzo in acqua, in vista del ravvedimento, ma colui che viene dietro a me è più forte
di me e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.
MC. 1:8; Io vi ho battezzati in acqua, ma lui vi battezzerà in Spirito Santo”.
LC. 3:16; Giovanni rispose, dicendo a tutti: “Io vi battezzo in acqua, ma viene colui che è più forte di
me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e
fuoco.
Gv. 1:33). Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua mi ha detto: 'Colui sul
quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi è quello che battezza con lo Spirito Santo'.

L'adempimento della promessa non era soltanto per i centoventi, ma per tutti i credenti,
per i loro figli e per quanti il Signore Iddio nostro ne avrebbe chiamati, per tutti i credenti
di ogni tempo.
L'apostolo esortò tutti ad essere salvati, per il ravvedimento e la fede in Cristo. Tremila
persone accettarono il messaggio dell'Evangelo, ottennero la salvezza e furono battezzati.
Alcuni non credono a tale versione dei fatti, dicendo che sarebbe stato impossibile
battezzare tante persone a Gerusalemme. Chiunque ha visitato quella che, con tutta
probabilità, fu la piscina di Betesda può testimoniare che la sua capacità rese possibile
quello straordinario "servizio di battesimi".

3. LA CHIESA È EDIFICATA (Atti 2:42-47)


42 Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli, nella comunione fraterna, nello
spezzare il pane e nelle preghiere. 43 Ogni anima era presa da timore; e molti prodigi e segni erano fatti
dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano erano insieme e avevano ogni cosa in
comune; 45 vendevano le proprietà e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E
tutti i giorni andavano assidui e concordi al tempio e, rompendo il pane nelle case, prendevano il loro
cibo insieme con letizia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e avendo il favore di tutto il popolo. E il
Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

Gesù aveva mandato i Suoi non soltanto a predicare, ma anche ad insegnare e "fare
discepoli"
(Mt. 28:19). Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre
e del Figlio e dello Spirito Santo,
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Lezione 4/13 RISULTATI DELLA PENTECOSTE [La chiesa degli Atti I]

a. Il ministerio degli apostoli (Atti 2:42-43)


42 Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli, nella comunione fraterna, nello
spezzare il pane e nelle preghiere. 43 Ogni anima era presa da timore; e molti prodigi e segni erano fatti
dagli apostoli.
I nuovi convertiti non furono lasciati in balia di sé stessi, con la sola esortazione di leggere
la Scrittura e pregare, ma studiavano con zelo la Parola di Dio sotto la guida di insegnanti
ripieni dello Spirito Santo. Costoro erano stati preparati da Gesù stesso. Lo Spirito Santo
dava ai neo-convertiti interesse ed amore per l'insegnamento degli apostoli e li aiutava a
realizzarlo praticamente nella loro vita. Giovanni parla di questo come della comunione
che i credenti godono con il Figliuolo
1 GV. 1:3). 1 Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con gli occhi
nostri, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della Parola della vita 2 (e la
vita è stata manifestata e noi l'abbiamo vista, ne rendiamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna
che era presso il Padre e che ci fu manifestata), 3 quello, dico, che abbiamo visto e udito, noi lo
annunciamo anche a voi, affinché voi pure abbiate comunione con noi e la nostra comunione è con il
Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo.
Questa comunione è espressa nel "rompere il pane" insieme e dalla preghiera in comune.
Quanti avevano a che fare con i primi credenti talvolta venivano presi da timore, perché
riconoscevano che Dio era con loro.
Questa impressione divenne più intensa quando il Signore si servì degli apostoli come
strumenti per manifestare la Sua straordinaria potenza. Essi erano sostenuti da una Chiesa
che cresceva nella conoscenza delle Scritture e che perseverava nella preghiera. La fede
dell'intera comunità fu un fattore importante nella manifestazione di quei segni mediante
i quali il Signore confermava la predicazione della Sua Parola
(MC. 16:20). E quelli se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e
confermava la Parola con i segni che l'accompagnavano.

b. Mutuo amore ed interesse (Atti 2:44-47)


44 Tutti quelli che credevano erano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà e
i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E tutti i giorni andavano assidui e
concordi al tempio e, rompendo il pane nelle case, prendevano il loro cibo insieme con letizia e semplicità
di cuore, 47 lodando Dio e avendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva ogni giorno alla
loro comunità quelli che venivano salvati.
La nuova vita nello Spirito Santo vedeva l'amore tra i suoi frutti più preziosi. Molti ebrei
neo-convertiti, venuti a Gerusalemme per la festa, vi rimasero per approfondire la loro
esperienza, e quelli che ne avevano i mezzi li aiutarono a soggiornare in città. L'amore,
tuttavia, non si manifestò soltanto negli aiuti materiali. La sua più alta espressione si ebbe
soprattutto in campo spirituale, quando i credenti resero il loro culto a Dio ed esternarono
la loro gioia nel Signore
(At. 5:4). Se questo rimaneva invenduto, non restava tuo? E, una volta venduto, non ne era il prezzo in
tuo potere? Perché ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio”.

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Lezione 4/13 RISULTATI DELLA PENTECOSTE [La chiesa degli Atti I]

E il Signore, mediante la possente opera dello Spirito Santo, aggiungeva sempre nuovi
credenti alla Sua Chiesa.
Talvolta si sente dire che i credenti devono condurre una vita secondo il modello di
Atti 2:44-45.(44 Tutti quelli che credevano erano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le
proprietà e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno.) Uno degli errori più comuni nelle
interpretazioni delle Scritture è quello di considerare regola ciò che è soltanto episodico.
Prendere come norma di vita cristiana quel che la Chiesa di quel tempo fece, per ragioni
del tutto particolari, è un errore. Infatti, in tutto il resto del Nuovo Testamento non si
trova mai più accenno ad una simile organizzazione della Chiesa.
Ogni singolo credente si interessava sinceramente alle necessità della fratellanza. Nel
visitare le chiese. Paolo raccolse del danaro per soccorrere i credenti di Gerusalemme,
ma anche quello era un caso di emergenza, una situazione particolare
(Rom. 15:25; Ma per ora vado a Gerusalemme per rendere un servizio ai santi,
I Cor. 16:7; Perché, questa volta, io non voglio vedervi di passaggio, infatti spero di fermarmi qualche
tempo da voi, se il Signore lo permette.
2 Cor. 8:4). chiedendoci con molta insistenza la grazia di contribuire a questa sovvenzione destinata ai
santi.
CONSIDERAZIONI FINALI
Fino a che punto l'unione che regna in una comunità determina il suo progresso nel
Raggiungere i perduti con il messaggio dell'Evangelo?

Atti 2:42 Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli, nella comunione
fraterna, nello spezzare il pane e nelle preghiere.

rivela che i credenti "erano perseveranti nell'attendere all'insegnamento degli apostoli".


A questo genere di unità si dovette probabilmente in gran parte la crescita meravigliosa
della Chiesa.
Anche oggi è così. La forza e la prosperità di una chiesa dipendono anche dall'unione dei
credenti nell'affermare positivamente le verità evangeliche.
Domande riepilogative
 La morte di Gesù è stato un imprevisto?
 Le parole di Davide, riferite in “Atti 2:27, poiché tu non lascerai l'anima mia nell'Ades, e
non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione” potrebbero riguardare Davide
stesso?
 Quali furono le istruzioni che l'apostolo dette alla folla?
 In che modo la Chiesa mostra la sua premura ed il suo interesse per le necessità
materiali dei credenti?
 È accettabile oggi un sistema di vita basato sulla comunione dei beni, come quello
che esistette per un tempo nella Chiesa?

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