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Decreto MInisteriale N. 231 Del 15 Novembre 2024 1

Doc professione docente

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ERCOLE LATTARI
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m_pi.AOOGABMI.Registro Decreti.R.0000231.

15-11-2024
___________________________________________________

Ministero dell’istruzione e del merito

Individuazione dei criteri di ripartizione e delle modalità di utilizzo delle risorse finanziarie di
cui all’articolo 1, comma 330, della Legge 30 dicembre 2023, n. 213, finalizzate alla
valorizzazione del personale scolastico con funzioni di tutor e orientatore come definite dalle
Linee guida per l’orientamento adottate con Decreto del Ministro dell’istruzione e del merito
n. 328 del 22 dicembre 2022 e assegnazione delle risorse per l’orientamento per le azioni e i
moduli didattici di orientamento nelle classi terze, quarte e quinte delle istituzioni scolastiche
secondarie di secondo grado a valere sul Programma operativo complementare “Per la Scuola”
2014-2020

Il MINISTRO

VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 recante “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e
compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la
semplificazione amministrativa” e, in particolare, l’articolo 21 commi 1, 5 e 14 afferenti
all’autonomia delle istituzioni scolastiche;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente il regolamento
in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997,
n. 59;
VISTA la legge 28 marzo 2003, n.53, recante “Delega al Governo per la definizione delle norme
generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione
professionale”;
VISTA la legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)” e, in particolare, l’articolo 1, comma 601,
come modificato dall’art. 7, comma 37, del decreto-legge del 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla
legge del 7 agosto 2012, n. 135;
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante “Legge di contabilità e finanza pubblica”;
VISTA la legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno
finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”;
VISTO il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 29 dicembre 2023, recante “Ripartizione
in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno
finanziario 2024 e per il triennio 2024-2026”;
VISTO il regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti
l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”;
VISTO il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013, recante disposizioni generali comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo
sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo
europeo per gli affari marittimi e la pesca e, in particolare, l’articolo 59, che prevede la possibilità di
Ministero dell’istruzione e del merito
utilizzare i fondi strutturali per sostenere attività di preparazione, gestione, sorveglianza, valutazione,
informazione e comunicazione, creazione di rete, risoluzione dei reclami, controllo e audit, nonché
per sostenere azioni mirate a rafforzare la capacità delle autorità del Stati membri e dei beneficiari di
amministrare e utilizzare tali fondi;
CONSIDERATO che, ai sensi dell’articolo 123, comma 1, del citato regolamento (UE) n. 1303/2013,
per ciascun programma operativo ogni Stato membro designa un’autorità pubblica o un organismo
pubblico nazionale, regionale o locale o un organismo privato quale autorità di gestione e che, ai sensi
dell’articolo 125, comma 1, del predetto regolamento, l’autorità di gestione è responsabile della
gestione del programma operativo conformemente al principio della sana gestione finanziaria;
VISTO il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013, relativo al Fondo sociale europeo;
VISTO il regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014, recante
modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303 del 2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi
dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di
informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei
dati;
VISTO il regolamento (UE) n. 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 marzo 2020,
che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 508/2014 per quanto
riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri
e in altri settori delle loro economie in risposta all'epidemia di COVID -19 (Iniziativa di investimento
in risposta al coronavirus);
VISTO il regolamento (UE) n. 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020,
il quale modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure
specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell’impiego dei fondi strutturali e di investimento
europei in risposta all'epidemia di COVID -19;
VISTO il regolamento (UE) n. 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre
2020, il quale modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e
le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti
della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una
ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia (REACT-EU);
VISTA la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n.
18/2014 e la decisione di esecuzione C (2014) 8021 Final – CCI 2014IT16M8PA001 del 29 ottobre
2014 di approvazione dell’accordo di partenariato 2014-2020 Italia;
VISTA la decisione della Commissione europea C (2014) 9952 del 17 dicembre 2014, concernente
l’approvazione del programma operativo nazionale (PON) CCI 2014IT05M2OP001 cofinanziato dal
Fondo sociale europeo (FSE) e dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) – programmazione
2014-2020 – a titolarità del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
VISTA la decisione della Commissione europea C (2016) 5246 Final del 9 agosto 2016, che modifica
la decisione di esecuzione C (2014) 9952, approvando una revisione del programma operativo “Per
Ministero dell’istruzione e del merito
la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” CCI 2014IT05M2OP001 per il sostegno del
Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo sociale europeo (FSE) – programmazione
2014-2020 – a titolarità del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – nell’ambito
dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” in Italia;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2017) 8856 Final del 18 dicembre
2017, la quale modifica la sopracitata decisione C (2014) 9952 del 17 dicembre 2014, approvando la
riprogrammazione del PON con le relative tavole finanziarie;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2018) 598 Final dell’8 febbraio
2018, la quale modifica la sopracitata decisione di esecuzione C (2014) 8021, che approva determinati
elementi dell’accordo di partenariato con l’Italia;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2018) 6333 Final dell’8 ottobre
2018, la quale modifica la decisione di esecuzione C (2014) 9952 che approva determinati elementi
del programma operativo “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” per il
sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell’ambito
dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” in Italia;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2018) 7764 Final del 20 novembre
2018, la quale modifica la decisione di esecuzione C (2014) 9952 che approva determinati elementi
del programma operativo “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” per il
sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell’ambito
dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” in Italia;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2019) 9082 del 13 dicembre 2019,
la quale modifica la decisione di esecuzione C (2018) 7764 Final del 20 novembre 2018, che approva
determinati elementi del programma operativo “Per la scuola – competenze e ambienti per
l’apprendimento” per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale
europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” in Italia;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2020) 2295 Final del 14 aprile 2020
recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 che approva determinati elementi del
programma operativo “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” per il sostegno a
titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell’ambito dell’obiettivo
“Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” in Italia CCI 2014IT05M2OP001;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2020) 4697 Final del 10 luglio 2020
recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 che approva determinati elementi del
programma operativo “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” per il sostegno a
titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell’ambito dell’obiettivo
“Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” in Italia CCI 2014IT05M2OP001;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2020) 8273 Final del 20 novembre
2020, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 che approva determinati elementi
del programma operativo nazionale “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” per
il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell’ambito
Ministero dell’istruzione e del merito
dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” in Italia CCI
2014IT05M2OP001;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2021) 6076 Final del 12 agosto
2021, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 che approva determinati elementi
del programma operativo “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” per il
sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell’ambito
dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” in Italia CCI
2014IT05M2OP001;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2021) 8271 Final del 23 novembre
2021, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 che approva determinati elementi
del programma operativo “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” per il
sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell’ambito
dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” in Italia CCI
2014IT05M2OP001;
VISTA a decisione di esecuzione della Commissione europea C (2022) 4698 Final del 29 giugno
2022, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 che approva determinati elementi
del programma operativo “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” per il
sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell’ambito
dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” in Italia CCI
2014IT05M2OP001;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2022) 7005 Final del 27 settembre
2022, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 che approva determinati elementi
del programma operativo “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” per il
sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell’ambito
dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” in Italia CCI
2014IT05M2OP001;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2023) 8026 Final del 20 novembre
2023, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 che approva determinati elementi
del programma operativo “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” per il
sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell’ambito
dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” in Italia CCI
2014IT05M2OP001;
VISTA la delibera CIPE 28 febbraio 2018, n. 21, di approvazione del Programma operativo
complementare (POC) “Per la scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020;
VISTA la delibera CIPE 20 maggio 2019, n. 30, di modifica del Programma operativo complementare
“Per la scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020;
VISTA la delibera CIPESS del 9 giugno 2021, n. 41 “Programmi operativi complementari di azione
e coesione 2014-2020 (articolo 242 del decreto-legge n. 34/2020)”, con la quale si incrementa
l’importo indicativo programmatico del Programma operativo complementare “Per la scuola.
Competenze e ambienti per l’apprendimento”;
Ministero dell’istruzione e del merito
VISTO il regolamento (UE) n. 2021/241 del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la
ripresa e la resilienza;
VISTO il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), approvato con decisione del Consiglio
ECOFIN del 13 luglio 2021 e notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota
LT161/21 del 14 luglio 2021;
VISTA in particolare, la Missione 4 “Istruzione e Ricerca” – Componente 1 “Potenziamento
dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università” – Riforma 1.4 “Riforma del
sistema di Orientamento” del PNRR, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante “Riforma dell’organizzazione del
Governo, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”, come, da ultimo, modificato
dal decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre
2022, n. 204, rubricato “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri”;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 ottobre 2023, n. 208, recante
“Regolamento concernente l’organizzazione del Ministero dell’istruzione e del merito”;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il
Ministro dell’economia e delle finanze, 28 agosto 2018, n. 129, concernente “Regolamento recante
istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, ai sensi
dell'articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 107”;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 15 ottobre 2015, n. 834,
che stabilisce i criteri ed i parametri per l’assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche delle risorse
di cui all’art. 1, comma 601 della legge n. 296/2006 a decorrere dall’anno scolastico 2016-17;
VISTO l’Atto di indirizzo politico istituzionale concernente l’individuazione delle priorità politiche
del Ministero dell’istruzione e del merito per l’anno 2024 adottato con Decreto Ministeriale 7 febbraio
2024, n. 24;
VISTE le Linee guida per l’orientamento adottate con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito
22 dicembre 2022, n. 328;
CONSIDERATO che sul Sistema Informativo della Ragioneria Generale dello Stato (SIRG) i capitoli
di bilancio risultano strutturati in piani gestionali;
VISTO il CCNL del Comparto Scuola per il biennio economico 2006-2009 che all’art. 77, comma 1,
lett. H) contempla nella struttura della retribuzione “altre indennità previste dal presente contratto
e/o da specifiche disposizioni di legge”;
VISTO il CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca 2019-2021 che all’articolo 46 stabilisce che “in
sede di contrattazione collettiva integrativa nazionale di cui all’art. 30, comma 2, lett. a) (Livelli,
soggetti e materie di relazioni sindacali) saranno definite modalità e criteri di utilizzazione di tutti
gli eventuali finanziamenti aggiuntivi destinati al personale impegnato nelle attività di tutor,
orientamento, coordinamento e nel sostegno della ricerca educativo-didattica e valutativa funzionali
allo sviluppo dei processi d’innovazione e finalizzati alla valorizzazione del lavoro d’aula e al
miglioramento dei livelli di apprendimento”;
Ministero dell’istruzione e del merito
VISTO il CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2016-2018 con quale si istituisce,
a decorrere dall’anno scolastico 2018-2019, all’articolo 40, comma 1, un unico fondo, denominato
“Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa” (FMOF);
VISTA la legge 23 dicembre 2009, n. 191, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010)” e, in particolare, l’articolo 2, comma 197,
che prevede l’unificazione del pagamento delle competenze fisse e accessorie nel cosiddetto
«Cedolino unico» a decorrere dal 30 novembre 2010;
VISTO il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 1° dicembre 2010, recante
“Disciplina dello specifico sistema di erogazione unificata di competenze fisse e accessorie al
personale centrale e periferico delle amministrazioni dello Stato, denominato «cedolino unico»”;
VISTO l’art. 1, comma 330, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante “Bilancio di previsione
dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026” che prevede
che “Ai fini della valorizzazione dei docenti impegnati nelle attività di tutor, orientamento,
coordinamento e sostegno della ricerca educativo-didattica e valutativa, funzionali ai processi di
innovazione e al miglioramento dei livelli di apprendimento, il fondo di cui all’articolo 1, comma
561, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, è incrementato di 42 milioni di euro per ciascuno degli
anni 2024 e 2025. Le modalità e i criteri di utilizzo delle risorse di cui al presente comma sono definiti
in sede di contrattazione collettiva integrativa nazionale, in un'apposita sessione contrattuale che
disciplina l’utilizzo anche delle ulteriori risorse individuate nell'ambito della contrattazione
collettiva del comparto istruzione e ricerca, ovvero derivanti da altre fonti di finanziamento europee.
Tra i criteri di cui al secondo periodo è assegnata priorità alle attività di cui al primo periodo svolte
nelle istituzioni scolastiche individuate nell'ambito del piano «Agenda Sud», di cui al decreto del
Ministro dell'istruzione e del merito n. 176 del 20 agosto 2023, sulla base dei dati relativi alla
fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell'Istituto nazionale per la
valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI)”;
VISTO l’articolo 14-bis, comma 7, del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito, con
modificazioni dalla legge 29 luglio 2024, n. 106, recante “Disposizioni urgenti in materia di sport, di
sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e
in materia di università e ricerca”, che stabilisce “All’articolo 1, comma 330, della legge 30 dicembre
2023, n. 213, il secondo periodo è sostituito dal seguente: Le modalità e i criteri di utilizzo delle
risorse di cui al presente comma, nelle more dell'avvio della contrattazione collettiva nazionale e
comunque per l’anno scolastico 2024/2025, sono definiti con decreto del Ministro dell’istruzione e
del merito, sentite le organizzazioni sindacali”;
TENUTO CONTO che è opportuno sostenere le figure del docente tutor e del docente orientatore in
particolare per le studentesse e per gli studenti delle classi terze, quarte e quinte della scuola
secondaria di secondo grado, nell’ambito di una progressiva estensione anche alla scuola secondaria
di primo grado;
RITENUTO di dover agire prioritariamente sull’elevato disallineamento (mismatching) tra domanda
e offerta del mondo del lavoro, al fine di valorizzare il capitale umano dei giovani inseriti nei percorsi
scolastici del Sistema di Istruzione e Formazione Nazionale al fine di diminuire il fenomeno della
dispersione e non incrementare il fenomeno dei NEET;
Ministero dell’istruzione e del merito
RITENUTO necessario garantire a tutti gli alunni percorsi formativi funzionali alla crescita educativa,
culturale e professionale nonché alla piena acquisizione dei diritti di cittadinanza;
RITENUTO necessario definire la ripartizione delle risorse finanziarie disponibili di cui all’articolo
1, comma 330, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 a copertura delle attività svolte dai docenti
orientatori e dai docenti tutor in attuazione delle Linee Guida sopra citate;
RITENUTO infatti, di dover riconoscere ai docenti tutor una quota legata alla funzione espletata a
valere sulle risorse di cui all’articolo 1, comma 330, della citata legge 30 dicembre 2023, n. 213, e
una quota legata alle attività di orientamento scolastico effettivamente svolte a valere sulle risorse del
Programma operativo complementare (POC) “Per la Scuola” 2014-2020 per lo svolgimento delle
funzioni di esperto e/o tutor di aula per ciascun modulo didattico finanziato alle scuole, nella misura
massima di progetto riportata nell’allegato B al presente decreto;
TENUTO CONTO che si sono concluse le iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni
ordine e grado per l’anno scolastico 2024/2025;
ACQUISITO dal Sistema Informativo del Ministero dell’istruzione e del merito il numero degli
studenti delle classi III, IV e V delle istituzioni scolastiche del secondo ciclo nell’anno scolastico
2024/2025;
CONSIDERATA l’esigenza di organizzare il servizio in funzione degli specifici bisogni formativi
degli alunni, rimettendo alla valutazione autonoma delle singole istituzioni scolastiche l’esatta
individuazione del raggruppamento di studenti da associare a ciascun tutor nel rispetto dei limiti
finanziari individuati nel presente decreto;
SENTITE le organizzazioni sindacali del Comparto Istruzione e Ricerca in data 15 e 25 ottobre 2024.

DECRETA
Articolo 1
(Oggetto e finalità)
1. Il presente decreto definisce, per l’anno scolastico 2024/2025, i criteri di ripartizione e le modalità
di utilizzo delle risorse finanziarie previste dall’articolo 1, comma 330, della legge 30 dicembre 2023,
n. 213, finalizzate alla valorizzazione dei docenti tutor e orientatori per le classi terze, quarte e quinte
delle scuole del secondo ciclo, secondo le indicazioni dei paragrafi 8.3 e 10.2 delle Linee guida per
l’orientamento di cui al Decreto Ministeriale 22 dicembre 2022, n. 328.
2. Le risorse di cui all’articolo 1, comma 330, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, ammontano
complessivamente, per l’anno scolastico 2024-25, a 84 milioni di euro, ovvero 42 milioni di euro per
ciascuno degli anni 2024 e 2025 e sono stanziate a valere sul capitolo 2090, denominato “Fondo
finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico con particolare riferimento alle attività di
orientamento, di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica”, del bilancio del Ministero
dell’istruzione e del merito, da ripartire sui pertinenti capitoli di cedolino unico.
3. Per le attività e i percorsi di orientamento didattico nelle classi terze, quarte e quinte delle scuole
secondarie di secondo grado concorrono anche ulteriori euro 183.090.000,00 a valere sulle risorse
POC “Per la Scuola” 2014-2020.
Ministero dell’istruzione e del merito
Articolo 2
(Criteri di ripartizione)

1. Le risorse di cui all’articolo 1, comma 2, sono ripartite tra le istituzioni scolastiche statali
proporzionalmente al numero degli studenti iscritti per le classi terze, quarte e quinte per l’anno
scolastico 2024/2025.
2. La ripartizione delle risorse di cui all’articolo 1, comma 2, è riportata nell’Allegato A, che
costituisce parte integrante del presente decreto.
3. Le risorse di cui all’articolo 1, comma 3, sono ripartite tra le istituzioni scolastiche secondarie di
secondo grado che ne faranno richiesta previa adesione ad avviso pubblico, secondo le modalità e i
termini stabiliti nel medesimo avviso, nella misura massima di progetto riportata nell’Allegato B, che
costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto.

Articolo 3
(Modalità di utilizzo delle risorse da parte delle istituzioni scolastiche)

1. Le istituzioni scolastiche individuano, nei limiti delle risorse disponibili, i docenti tutor e
orientatori, determinando i compensi secondo le indicazioni seguenti:
a) per i docenti che svolgono le funzioni di tutor è previsto un compenso articolato in due distinte
voci: una parte collegata alla funzione espletata, compresa tra un valore minimo pari a 1.589,68 euro
lordo Stato e un valore massimo pari a 2.725,16 euro lordo Stato, a valere sulle risorse di cui
all’articolo 1, comma 2, alla quale si aggiunge una parte, erogata sulla base del numero delle ore di
tutoraggio realizzate, a valere sulle risorse di cui all’articolo 1, comma 3, che va ad incrementare la
parte collegata alle risorse nazionali.
b) per i docenti orientatori è previsto un compenso sulla base della funzione espletata pari ad euro
1.500,00 lordo Stato, a valere sulle risorse di cui all’articolo 1, comma 2.
2. Ferme restando le disposizioni di cui al precedente comma i criteri di utilizzo delle risorse
finanziarie e la determinazione della misura dei compensi di cui al presente decreto, sono oggetto
della contrattazione di istituto, avuto riguardo alle peculiarità organizzative ed allo specifico contesto
di riferimento.

Articolo 4
(Assegnazione delle risorse finanziarie alle istituzioni scolastiche)

1. La Direzione generale per l’edilizia scolastica, le risorse e il supporto alle istituzioni scolastiche
assegna ed eroga alle istituzioni scolastiche le risorse finanziarie di cui all’articolo 1, comma 2, del
presente decreto.
2. Le risorse finanziarie di cui all’articolo 1, comma 2, sono assegnate sui capitoli pertinenti di
cedolino unico dei Punti Ordinanti di Spesa (POS) di ciascuna istituzione scolastica.
Ministero dell’istruzione e del merito
3. L’emolumento riconosciuto ai docenti tutor/orientatore ha natura accessoria.
4. Le risorse di cui all’articolo 1, comma 3, sono ripartite tra le istituzioni scolastiche secondarie di
secondo grado, proporzionalmente sulla base del numero di docenti tutor presenti, secondo quanto
riportato nell’Allegato B. Le risorse disponibili per le istituzioni scolastiche consentono di attivare
percorsi e moduli formativi di orientamento, nell’ambito dei quali possono essere retribuiti i docenti
individuati con incarico di tutor in base alle ore e alle attività aggiuntive svolte sia come esperto sia
come tutor d’aula.

Articolo 5
(Requisiti)

1. Ferma restando la necessità di avere svolto il percorso di formazione propedeutico allo svolgimento
della funzione di tutor e di orientatore, secondo quanto previsto dall’articolo 5 del DM n. 63/2023, al
fine di individuare i docenti cui conferire l’incarico di tutor e di orientatore, il Collegio dei docenti
delibera in merito ai criteri di precedenza tenendo conto, preferibilmente, dei seguenti requisiti:
a) aver svolto le funzioni di tutor o orientatore nell’a.s. 2023/2024 nella medesima istituzione
scolastica e, in subordine, in altra istituzione scolastica;
b) aver svolto compiti rientranti tra quelli attribuiti al tutor scolastico e all’orientatore (funzione
strumentale ovvero referente per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica,
nell’ambito del PCTO, per l’inclusione e attività similari e connesse a tali tematiche);
c) anzianità di servizio;
d) disponibilità ad assumere la funzione di tutor e di orientatore per almeno un triennio
scolastico.

Il presente decreto è trasmesso ai competenti organi di controllo

IL MINISTRO
Prof. Giuseppe Valditara

Firmato digitalmente da VALDITARA GIUSEPPE


C=IT
O=MINISTERO DELL'ISTRUZIONE E DEL MERITO

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