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CAPITOLO PRIMO

LA LETTERATURA MEDIEVALE

1. Gli inizi: Beowulf.

Invasioni degli Angli, Sassoni e Iuti


nel V e VI secolo
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importano una nuova lingua:

l'OLD ENGLISH
composto da quattro dialetti del
germanico occidentale

LETTERATURA ANGLOSASSONE

la maggior parte della poesia era a carattere religioso e faceva un largo uso della metonimia
e dell'allegoria

● Caedmon
○ la sua unica poesia pervenutaci è il Caedmon's Hymn, lungo solo nove versi,
un'elogia a Dio

● Cynewulf
○ scrisse quattro poemi: Juliana, The Fate of the Apostles, Crist, il più noto, che
narra le vicende della vita di Cristo, ed Elena

ma il capolavoro poetico del periodo è

BEOWULF

● autore sconosciuto

● scritto tra la metà del VII e del IX secolo

● interamente pagano, pochi elementi cristiani

● ambientato nei paesi scandinavi

● presenti molte allegorie e perifrasi (whale road= mare)

● la trama è incentrata su tre scontri tra l'eroe Beowulf e altrettanti mostri:


○ l'orco Grendel, che divora gli uomini della reggia di Hrothgar, re di Danimarca

○ la madre dell'orco Grendel, la cui morte libera definitivamente la corte danese

○ un drago dal fiato infuocato, che devasta le terre di Beowulf, divenuto re dei
Geati

● il poema termina con la sconfitta del drago, che tuttavia ferisce a morte Beowulf;
prima di morire, ordina che venga costruito un monumento in suo onore

● la lotta tra il protagonista e i mostri rappresenta la lotta tra


○ il bene e il male
■ il bene trionfa sempre, ma ciononostante ci sono elementi
pessimistici, infatti Beowulf muore in quanto essere umano
○ il caos e l'ordine
○ l'oscurità e la luce

I maggiori scrittori di prosa, invece, furono Alfredo il Grande, Aelfric e Wulfstan

CONQUISTA NORMANNA DEL 1066, ultima invasione dell'Inghilterra

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il paese entra a fare parte dell'orbita culturale, politica e linguistica franco-europea

Alla morte di Guglielmo, l'isola è trilingue:


● la classe dirigente—>una variante del francese settentrionale
● la popolazione comune—> l'anglosassone (che si evolverà nel middle english)
● la chiesa—>il latino

La trasmissione della cultura


nel Duecento

● avviene tramite le comunità religiose

● il monaco è lo scrittore e il protagonista dei testi

● la letteratura ha finalità moralizzanti ed evangelizzatrici

● i testi sono scritti prevalentemente in prosa

HANDLYNG SYNNES,
ROBERT MANNYNG

● raccolta di racconti di vita quotidiana scritti in versi, il cui scopo è indottrinare i fedeli

Nel Trecento

● il fulcro dei testi diventa la letteratura introspettiva dei grandi mistici inglesi

○ Giuliana di Norwich, Book of Showing o Revelations of Divine Love

○ Margery Kempe, The Book of Margery Kempe, prima autobiografia in lingua


inglese

● si sviluppa gradualmente il middle english

2. Il Romanzo Cavalleresco.

IL CAVALIERE

● protagonista della letteratura laica

● è l'emblema dell'aristocrazia feudale europea, poiché l'impresa militare è il valore


fondante della nobiltà guerriera

● vive in un mondo popolato da mostri e damigelle in pericolo, e il suo compito è quello


di sconfiggere il male

● alla sua figura è legato un codice etico, che dovrebbe regolare i comportamenti
dell’aristocrazia

IL ROMANZO CAVALLERESCO

● nasce e si sviluppa in Francia nel XII secolo

● in Inghilterra nel XIII secolo, con due filoni principali:


○ ciclo bretone: mitologia celtica, con protagonisti la corte di re Artù e i
cavalieri della tavola rotonda
○ ciclo carolingio: più cristiano, protagonisti sono Carlo Magno e i suoi
paladini

ma è il ciclo arturiano quello a cui viene riconosciuta una specifica tradizione inglese
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nel XIV secolo nasce il capolavoro del genere:
SIR GAWAIN AND THE GREEN KNIGHT

● autore anonimo, noto come "Gawain Poet" o "Pearl Poet"

● scritto in middle english

● adotta sofisticati versi allitterativi

● mette insieme i miti celtici con la spiritualità e i simboli cristiani

Altre opere attribuite allo stesso poeta sono:

● Pearl, un dream-poem (il genere più diffuso e importante nel medioevo, assieme al
romanzo cavalleresco)
● Cleannes
● Patience

3. Langland.

WILLIAM LANGLAND (ca. 1330-86)

scrisse un solo poema:

THE VISION OF PIERS PLOWMAN

● dream-poem in cui domina l'allegoria cristiana

● critica i problemi etici del suo tempo: si parla, infatti, della popolazione inglese che
svolge le proprie faccende in un dungeon, una prigione in un prato, che indica la
condizione umana limitata dal paradiso e dall’inferno

● diviso in un prologo e venti passus, ognuno una tappa del viaggio-visione del
protagonista Will, e due nuclei narrativi

1. il rapporto contraddittorio tra la corruzione della vita terrena e l'aspirazione


alla vita spirituale

2. come fare bene, meglio e il meglio per ottenere la salvezza

● non è presente una conclusione, ma è più un work in progress

● contiene il primo riferimento noto ad una tradizione letteraria dei racconti di Robin
Hood
4. Gower.

JOHN GOWER (ca. 1330-1408)

fu amico di Chaucer,
scrisse tre opere maggiori:

Mirour de l'homme

● esamina la degenerazione morale che affligge l’umanità

Vox Clamantis

Confessio amantis

● collezione di racconti racchiusi in una cornice narrativa

● dialoghi tra Amans (una sorta di alter ego) e il suo confessore, che gli parla dei 7
peccati capitali

● fonde elementi cristiani ed elementi ricavati dall'antichità classica

● ebbe molta fortuna nei successivi due secoli, nel Seicento fu oscurato dal successo
di Chaucer

● fu uno dei primi testi pubblicati da Caxton

● fu una delle fonti di Pericle di Shakespeare

I suoi poemi furono la dimostrazione che la lingua inglese poteva permettersi un confronto
con le altre lingue.

5. Chaucer.

GEOFFREY CHAUCER (1340/43-1400)

● nacque a Londra in una famiglia benestante, il padre era grossista di vini

● divenne valletto della moglie di Lionel, figlio di Edoardo II

● venne fatto prigioniero e riscattato in Francia durante la spedizione dell'esercito reale

● viaggiò in Francia, Spagna e in Italia


● fu uno dei primi poeti inglesi a dare dignità letteraria alla lingua volgare

● usava l'inglese di Londra, dialetto che costituirà l'inizio dell'inglese moderno

LE OPERE

● The Book of the Dukess, primo dei suoi dream-poem

● The Legend of Good Women, dream-poem, raccolta incompleta di nove racconti su


nove donne dell'antichità celebri per le virtù dimostrate in amore: da Cleopatra a
Didone a Lucrezia

● The House of Fame, poema-visione, Chaucer diventa consapevole del suo ruolo di
fondatore di una nuova tradizione letteraria

● Parliament of Fowls, poema-visione, allegoria intesa a ribadire che la gerarchia


sociale medievale è fondata sulle leggi di natura. Gli appare in un sogno Scipione
l'Africano, che gli fa da guida e gli presenta un'assemblea di uccelli riuniti per
scegliere la loro compagnia per San Valentino; essi sono schierati in ordine
gerarchico, dal più nobile al più umile, intorno alla dea Natura: da qui l'allegoria

● Troilus and Cryseide, primo capolavoro della maturità artistica di Chaucer, riprende il
Filostrato di Boccaccio, ma cambia la caratterizzazione dei personaggi: utilizzò
riflessioni che aveva trovato in De Consolatione Philosophae di Boezio, da lui
tradotto in inglese nel 1380

THE CANTERBURY TALES

● raccolta di racconti incompleta (24 invece di 120) ordinati in 10 frammenti diseguali,


racchiusi tra un prologo e una ritrattazione

● narra il viaggio ad aprile di 29 pellegrini, a cui si aggiunge il pellegrino-narratore,


personificazione di Chaucer, verso Canterbury, dov’erano custodite le reliquie di
Thomas Beckett

● l'oste della locanda propone che ognuno narri due racconti all'andata e due al ritorno,
per scacciare la noia e la fatica del viaggio

● scritto sia in prosa che in versi, con diverse forme metriche (soprattutto distici ritmati
e rhyme royal)

● a differenza del Decameron, la composizione sociale dei pellegrini è variegata,


mettendo in discussione la statica rappresentazione della società medievale

● ciò che unisce i pellegrini non è il ceto o l'età, ma la consapevolezza cristiana della
propria imperfezione
● il loro viaggio è sia fisico che morale, infatti aprile è un mese di rinascita

● Chaucer in un certo senso ammette che il ceto di mezzo è quello più mobile
socialmente e storicamente

● i vari personaggi sono descritti vivacemente e la satira colpisce i vari ceti a cui loro
appartengono, in particolare quello religioso

● tra i temi dei racconti abbiamo:


○ il tema amoroso del genere romanzesco
○ i fabliaux, ossia racconti comici, di ambientazione umile
○ il tema del triangolo amoroso

● nella ritrattazione finale l'autore rinnega tutte le sue opere e dichiara di volersi
occupare solo della salvezza eterna—>viaggio spirituale verticale verso Dio piuttosto
che orizzontale attraverso la materia

6. Il dramma medievale.

TEATRO MEDIEVALE

● nasce dai rituali liturgici latini della Chiesa, alcuni dei quali venivano
drammatizzati e recitati in volgare per indottrinare la popolazione illetterata
○ hanno scopo didattico

● le drammatizzazioni avvenivano soprattutto nei giorni di festa e rappresentavano gli


episodi cruciali della storia sacra

○ la domenica delle Palme veniva rappresentata la Passione di Cristo

○ a Pasqua, l'episodio delle tre Marie che si recano al sepolcro vuoto di Cristo

● la festa che ha stimolato maggiormente il dramma medievale è il Corpus Domini:


l’ostia consacrata veniva portata in processione lungo le vie della parrocchia

● le guilds erano corporazioni di mestieri che:


○ commissionavano e conservavano il testo dei drammi

○ fornivano e indossavano costumi per le rappresentazioni

○ realizzavano dei tableaux


vivants: delle rappresentazioni statiche degli episodi del nuovo e dell’antico
testamento su strutture mobili

● non esisteva il concetto di teatro come edificio, le scene erano sistemate su


strutture mobili
● partecipavano tutti gli abitanti della comunità, sia come spettatori che attori

● esistono poche tracce scritte dei drammi perché, essendo il prodotto della
collaborazione di tutti, nessun singolo autore poteva rivendicare i diritti

GLI M PLAYS

● Mistery plays: dal latino ministerium, "congregazione", membri del clero (quindi di
natura clericale), narravano storie basate sul Nuovo Testamento

● Miracle plays: basati su fonti


agiografiche, narravano le vite dei santi (uno dei più rappresentati era San Nicola)

● Morality plays: rappresentazioni allegoriche in cui i personaggi sono astrazioni,


personificazioni dei vizi e virtù, al loro centro c'è l'anima dell'uomo cristiano, assurto a
uomo universale, in viaggio verso la salvezza

○ Everyman, il protagonista omonimo rappresenta l’umanità arrivata al


capolinea della vita e posta di fronte alla morte; è accompagnato da Good
Deeds e Knowledge verso Dio

○ Mankind, presenta un contadino onesto che viene tentato da Accidia

○ Castle of Perseverance, il protagonista è tentato dal Mondo, dalla Carne e dal


Diavolo

○ un elemento tipico dei morality plays è la psychomachia, ovvero il


combattimento tra il bene e il male per la conquista dell’animo del cristiano

○ dal momento che i personaggi erano pure allegorie, bastava indossare


tuniche bianche per raffigurare il bene, nere per il male

La loro longevità fu interrotta dalla Riforma protestante: si riteneva rischioso il trattamento di


argomenti sacri da parte di una popolazione teologicamente impreparata.

7. Malory e Caxton.

Thomas Malory (?-1471)

● scrisse un ciclo di romanzi cavallereschi, che ispirerà tutte le successive riletture del
mito arturiano

● trattavano della materia britannica, dalla nascita e formazione di Re Artù da parte del
mago Merlino fino alla dissoluzione del suo regno e la sua morte
● rimaneggiò fonti francesi e inglesi traducendole in un inglese vigoroso, allitterativo e
ritmico, scorrevole e gradevole

● riproiettò in una visione immaginaria e nostalgica di ideali perduti la condotta cruenta


dell'aristocrazia militare del regno di Enrico VI

William Caxton (ca. 1422-91)

● introdusse la stampa in Inghilterra

● riordinò i romanzi di Malory e li divise in ventuno libri, dando loro il titolo di Le Morte
Darthur, pubblicato nel 1485

CAPITOLO SECONDO
IL RINASCIMENTO E SHAKESPEARE

1. Poeti alla corte di Enrico: Skelton, Wyatt, Surrey

Fine della Guerra delle due rose e salita al trono di Enrico VII Tudor nel 1485
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inizia in Inghilterra un secolo di relativa pace sociale

La dinastia Tudor durò fino alla morte di Elisabetta I nel 1603

ENRICO VIII

● il suo obiettivo principale fu il potere assoluto

● passò alla storia per il suo carattere tirannico e la sua abilità a cambiare idee
religiose e politiche per motivi privati
○ la rottura con la chiesa cattolica iniziò più come una questione politica che
come una disputa teologica, per il suo desiderio di divorziare da Caterina
D'Aragona, che non poteva più dargli un figlio maschio

● fu il fondatore della Chiesa anglicana, nata in seguito allo scisma religioso

● la sua corte era un ambiente infido e pericoloso


John Skelton (1460-1529)

● ottenne il titolo di «poeta laureato» per i suoi componimenti in latino, fu traduttore e


retore

● tutore del giovane Enrico VIII

● insoddisfatto dei modelli poetici inglesi quattrocenteschi, considerava il vocabolario


dell'inglese piatto, povero e goffo

● noto per i suoi attacchi alla corte e i suoi abitanti, come in The Bowge of Courte,
furono scritte poesie contro di lui

● nel Novecento le satire skeltoniane piaceranno a Wystan Hugh Auden, che


apprezzerà la modernità stilistica e ritmica dei suoi versi, brevi e ricchi di irregolarità

● nonostante il suo verso innovativo, rimane un poeta medievale: non ebbe eredi
nell'immediato futuro della poesia inglese, a differenza di Wyatt

Thomas Wyatt (1503-42)

● il primo poeta inglese a importare in Inghilterra la lirica italiana e latina

● fu incarcerato due volte nella Torre di Londra:


1. con l'accusa di essere stato un amante di Anna Bolena, nel frattempo
diventata regina
2. con l'accusa di alto tradimento; l'intervento di Enrico VIII gli garantì la grazia

● il figlio, Thomas Wyatt il giovane, fu protagonista della nota «rivolta di Wyatt», sotto il
regno di Maria I Tudor
○ Webster e Dekker scriveranno a riguardo il dramma storico Sir Thomas Wyatt

● tradusse il Canzoniere di Petrarca

● differenze con Petrarca:

○ i suoi sonetti sono composti da tre quartine e un distico finale

○ c'è il dialogo diretto con una donna volubile e presente

● la sua poesia più celebre è Whoso list to Hunt, traduzione e rilettura di Una candida
cerva di Petrarca

○ il poeta è a caccia di una cerva, sul cui collare vi è la scritta «Noli me tangere,
for Caesar's I am»: la cerva e Cesare alludevano, molto probabilmente, ad
Anna Bolena e a Enrico VIII
● triangolo poeta-amata-sovrano in cui eros e potere sono intrecciati

Henry Howard, conte di Surrey (1517-47)

● appartenne a una delle famiglie più influenti del periodo Tudor: era il cugino primo di
Anna Bolena e di Catherine Howard

● fu amico di Thomas Wyatt

● fu anch'egli accusato di alto tradimento e condannato a morte, insieme al padre:


Enrico VIII era convinto che Henry Howard stesse progettando di usurpare la corona
a suo figlio Edoardo
○ fu l'ultima vittima del regno di Enrico VIII: il padre si salvò perché il re morì il
giorno prima dell'esecuzione

● perfezionò la forma del sonetto che verrà usata negli anni Novanta del secolo, abab
cdcd efef gg

● inventò il blank verse, pentametro giambico non ritmato, che usò nella sua
traduzione del secondo e quarto libro dell'Eneide

Le opere di Wyatt e Surrey vennero pubblicate postume, nel 1557, nella raccolta di poesie
Tottel's Miscellany, che rese possibile la fondazione di una tradizione lirica in Inghilterra.

2. Alla corte di Elisabetta.

MORTE DI ENRICO VIII NEL 1547

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Susseguirono i brevi regni di:

● Edoardo VI, per 5 anni, con cui la Riforma protestante prese un aspetto radicale
○ figlio di Enrico VIII e Jane Seymour
○ divenne re a 10 anni e morì a soli 15, forse per una tubercolosi

● Maria I, per 6 anni, che ripristinò il culto cattolico e i rapporti con Roma
○ figlia di Enrico VIII e Caterina D'Aragona
○ nota anche come "Bloody Mary", fece giustiziare almeno trecento oppositori
religiosi

SALITA AL TRONO DI
ELISABETTA I NEL 1558
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Fine del disordine civile e sociale

● figlia di Enrico VIII e Anna Bolena

● regnò per 45 anni, fino al 1603

● fece tornare l'Inghilterra al protestantesimo

● concentrò sul culto della sua immagine tutte le forze sociali

● nubile, si dichiarò sposa della nazione, trasformando l'obbedienza che esigeva dai
sudditi in amore

● costrinse i cortigiani a trasformare il linguaggio politico in linguaggio amoroso

● nella sua corte fu celebrata come Astrea, casta dea della Giustizia, divenendo
oggetto di poesie amorose

Il Libro del cortegiano di Castiglione e la Civile conversazione di Guazzo erano i più noti testi
(tradotti dall'italiano) di comportamento per gli abitanti della corte cinquecentesca, assieme
al manuale inglese The Arte of English Poesie di George Puttenham.

3. Sydney.

PHILIP SYDNEY (1554-86)

● la propaganda protestante fece di lui un mito nazionale, "ciò che un inglese dovrebbe
essere", a dispetto della sua reale condotta in vita

● scrisse il primo canzoniere inglese, Astrophil and Stella


○ riprende la tradizione petrarchesca parodiandone le convenzioni

● scrisse il primo trattato inglese di discussione sulla poesia, A Defence of Poesie


○ la poesia deve istruire e dilettare
○ il poeta è un maker che dà vita a un'altra natura
○ il lettore deve impegnarsi nell'interpretazione

● scrisse anche due romanzi di genere pastorale per il suo pubblico aristocratico, la
Old e la New Arcadia, la quale ebbe molta fortuna in Europa
4. Spenser.

EDMUND SPENSER (1552-90)

● contemporaneo di Sydney

● la sua carriera poetica si ispirò a quella di Virgilio

● fu insignito del titolo di «poet laureate»

● fu il primo poeta «nazionale» inglese, che mette la sua poesia al servizio della regina

LE OPERE

The Shephard Calendar (1579)

● componimento pastorale

● raccolta di 12 ecloghe

● dedicato a Sydney, a differenza del quale Spenser accoglie ed esalta la poesia


medievale inglese

The Faerie Queene (1590, 1596)

● primo poema eroico inglese

● dedicato e intitolato interamente alla regina

● dei 12 libri progettati (ognuno dedicato a una virtù dell'Etica Nicomachea di


Aristotele) ne scrisse solo 6:
1. santità
2. temperanza
3. castità
4. amicizia
5. giustizia
6. cortesia

● ogni libro è a sua volta suddiviso in 12 canti, come nell'Eneide

● il centro e il fine etico del poema è Gloriana, personificazione della regina Elisabetta,
per la quale i cavalieri mettono alla prova le loro virtù

● l'ambientazione è fatta di scenari fiabeschi, foreste stregate e castelli fatati, alberi


magici e palazzi sontuosi, giardini lussureggianti e dimore incantate
● i cavalieri solitari incontrano personaggi fiabeschi come maghi, draghi, nani, fate,
streghe, leoni, mostri, giganti, ecc, ognuno dei quali potrebbe nascondere il vizio
corrispondente alla virtù del cavaliere

● intende educare la classe dirigente di Elisabetta attraverso l'uso della finzione storica
di re Artù, messo sullo stesso piano degli eroi dell'epica di Omero e Virgilio, ma
anche di quella cavalleresca di Ariosto e Tasso

● il fine non è solo istruire ma anche dilettare, fine morale e piacere della lettura
convivono

● allegoria continua su più livelli, letterale, storico, politico, filosofico, teologico

Amoretti (1595)

● canzoniere di 89 sonetti

● dedicato alla seconda moglie Elisabeth Boyle

● l'omonimia con la regina permetteva giustapposizioni tra amore pubblico e privato

● al contrario della tradizione petrarchesca europea, racconta la storia di un amore


felice che sfocia nel matrimonio, celebrato in Epithalamion, poesia di 24 stanze da 18
versi ciascuna, pubblicata insieme al canzoniere

● seguono il modello del Cantico dei Cantici, uno dei libri più poetici della Bibbia

Spenser considerava il sonetto un genere low and mean, non un modo per presentarsi a
corte. Per questo, il suo modello non prevalse nella lirica elisabettiana.

5. Il teatro a corte.

La Riforma protestante aveva abolito dalle strade il teatro religioso, ma nella corte esso
riuscì a sopravvivere:

● dapprima nacque l'interlude, composizione drammatica con intenti esplicitamente


didattici e riservati a un pubblico colto

● con la traduzione delle prime tragedie di Seneca da parte di Heywood, nacquero


rappresentazioni teatrali a pieno titolo
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GORDOBUC

● tragedia rappresentata a corte per Elisabetta


● segna una svolta decisiva nella drammaturgia elisabettiana

Ma non fu il teatro di corte ispirato alla tragedia classica ad affermarsi negli anni successivi:
la regola principale del teatro elisabettiano sarà quella di piacere al pubblico che accorreva
da tutto il regno per assistere a opere scritte, per la prima volta, esclusivamente per lui.

6. Il teatro in città.

Il teatro nella fine del XVI secolo riuscì a coinvolgere tutti i settori della popolazione inglese,
principalmente per due motivi:

1. la sostituzione e laicizzazione dei riti religiosi, spazzati via dalla Riforma protestante

2. l'inurbamento di Londra da parte dei contadini, a seguito dell'espropriazione delle


loro terre da parte della corona
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aumento della popolazione, relativa stabilità sociale e vivacità intellettuale

Il teatro elisabettiano ebbe due potenti nemici:

1. le autorità cittadine

○ vedevano le grandi concentrazioni di persone come una possibile minaccia


all'ordine pubblico

○ poiché si tenevano di giorno, consideravano gli spettacoli una distrazione dal


lavoro

2. i puritani

○ consideravano gli spettacoli una distrazione dalle loro devozioni e dalla


frequentazione del pulpito

○ condannavano l'immoralità delle rappresentazioni, soprattutto il travestimento


e la recitazione di parti femminili dei ragazzi

LE COMPAGNIE TEATRALI

Avevano la protezione della corona e dei più potenti esponenti dell'aristocrazia


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ciò mutò notevolmente la condizione sociale dell'attore, che da vagabondo divenne un
artigiano stanziale
Le più importanti furono:

● i Lord Chamberlain's Men (la compagnia di Shakespeare)

● i Queen's Men

● gli Admiral's Men

● i King's Men (la compagnia di Shakespeare dal 1603)

IL TEATRO ELISABETTIANO

● era il mezzo di comunicazione che arrivava alla fetta più ampia della popolazione, più
efficace della stampa

○ nel teatro inglese esiste il termine «theather goer»: gli inglesi frequentavano il
teatro in maniera assidua e costante

● i primi teatri stabili vennero costruiti fuori dalla città, per sottrarsi alle ostilità delle
autorità di Londra

● il primo teatro permanente fu The Theater, fatto costruire da James Burbage nel
1576, a cui seguirono:
○ The Curtain
○ The Rose
○ The Swan
○ The Fortune
○ The Globe, fatto costruire da Shakespeare nel 1599

● per tutti gli anni Novanta furono strutture costruite in legno all'aperto

● erano un ottimo mezzo di intrattenimento ed educazione per il popolo, che era più
abituato ad ascoltare che a leggere; inoltre, erano attività fruttuose per gli investitori,
che erano incentivati ad aprire nuovi teatri

● le fonti di questo teatro erano:

○ commedia dell'arte italiana

○ i lavori di Niccolò Machiavelli con le manifestazioni dell'orrido, crimini


innaturali, vizi e corruzione

○ il teatro greco, con la celebrazione della storia nazionale


○ il filosofo latino e tragedista Seneca: la divisione dei 5 atti con storie di
vendetta, l'uso della retorica e il conflitto tra emozioni e passioni

● le rappresentazioni avvenivano solo di giorno, non esistendo la luce elettrica, di solito


durante l'ora di pranzo

○ ciò permetteva agli attori di osservare attentamente le espressioni facciali


degli spettatori, i quali interagivano e comunicavano tra loro, rispondendo
addirittura alle battute degli attori

● il palco era sopraelevato: permetteva agli spettatori di arrivare sin sul palco, e
appoggiarci addirittura i gomiti

● gli spettatori più poveri pagavano un penny e assistevano allo spettacolo in piedi, i
più abbienti pagavano due penny per un posto a sedere
|
\/
fu la prima forma di intrattenimento a finanziarsi attraverso il pagamento anticipato di un
biglietto

● la scenografia era pressoché inesistente, si dava importanza ai costumi e soprattutto


all'udito

○ i costumi teatrali, però, non erano sempre così accurati e diversificati, per
mancanza di fondi

● la notte era rappresentata in diversi modi: l'entrata di un personaggio con in mano


una candela; l'evocazione della notte stessa tra una scena e l'altra; l'utilizzo di abiti
da notte; per le donne, mostrare i capelli sciolti, indice di abbigliamento notturno (o
insania); i rintocchi dell'orologio; o, più semplicemente, specificando l'orario

● i drammi erano comprati dalle compagnie ed erano considerati semplici canovacci,


prompt book, copioni provvisori, soggetti all'improvvisazione degli attori

● lo scopo dei drammi era attirare il maggior numero di persone possibili, perché da
essi dipendeva la sopravvivenza delle compagnie e del teatro

7. Marlowe.

CHRISTOPHER MARLOWE (1564-93)

● fu una spia dei servizi segreti della regina Elisabetta, probabile motivo del suo
assassinio

● si laureò all'Università di Cambridge


● fu coinvolto nella congiura di Babington

● si trasferì a Londra nel 1587 e cominciò a scrivere per il teatro

● fu l'unico tra i contemporanei a essere omaggiato da Shakespeare, che si appropriò


anche della sua poesia

LE OPERE

Dido, Queene of Carthage, 1587

● scritto quando era ancora a Cambridge

● drammatizza il quarto libro dell'Eneide

Tamburlaine the Great, 1587

● ebbe così successo che dovette fare una seconda parte

● narra la storia di un pastore che riesce a diventare imperatore, dopo aver devastato
mezzo mondo

The Tragical History of Doctor Faustus, 1590

● si focalizza sullo studio di un solo personaggio, Faustus

● il protagonista non vuole conquistare il mondo, ma una conoscenza infinita: stipula


un patto col diavolo Mefistofele per avere la conoscenza dei cieli, in cambio della sua
anima. Tuttavia, non ottiene la conoscenza voluta, tutt’al più riceve delle doti da
prestigiatore

● prima di morire, il diavolo evoca Elena di Troia, con la quale Faustus ha un momento
appassionato: i due si abbracciano, che è sia sacrilego (essendo lei un diavolo) e
mistico (Elena rappresenta la natura con la quale il filosofo si ricongiunge).

● nel monologo finale Faustus affronta la morte l’inferno che spetta al filosofo
miscredente

● fu censurata per la pericolosità dei suoi contenuti filosofici e politici

● la modernità dell'opera sta nella consapevolezza della conseguenza dei


comportamenti assunti dall’uomo

The Jew of Malta, 1592


● narra la storia della vendetta dell'astuto e malvagio protagonista ebreo Barabas sul
governatore di Malta, finendo infine vittima dei suoi stessi stratagemmi

● Barabas incarna l’avidità del capitalismo e mette a nudo l’ipocrisia di Malta, isola
cristiana

Edward II, 1592

● narra la storia del re inglese che perse la corona per la sua relazione omosessuale
con un uomo socialmente inferiore, Gaveston
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la scelta di questo Re, noto solo per essere omosessuale, si aggiunse alle insinuazioni
sull'omosessualità di Marlowe; ma il fatto che non ricevette alcuna censura dimostra che
l'omosessualità raramente fosse perseguita socialmente e giuridicamente.

Hero and the Leander, 1598

● poemetto, fu citato anche da Shakespeare

● tratto da una storia di Ovidio, del quale Marlowe tradusse gli Amores

8. Shakespeare.

WILLIAM SHAKESPEARE (1564-1616)

● nacque a Stratford-upon-Avon e fu battezzato il 23 Aprile 1564

● il padre fu sindaco di Stratford e fu con tutta probabilità cattolico

● frequentò la grammar school di Stratford

● sposò a 18 anni Anne Hathaway, 8 anni più vecchia di lui, con cui ebbe 3 figli

● dal 1594 lavorò stabilmente con i Lord Chamberlain's Men, che poi cambiò nome in
The King's Men con la salita al trono di Giacomo I

● per queste compagnie scrisse due drammi all'anno, e con i suoi guadagni:

○ costruì nel 1599 un nuovo teatro a sud del Tamigi, il Globe

○ comprò una casa nella sua città natale, chiamata New Place, dove morì
8.1. I drammi storici.

Le sue prime opere drammatiche


seguivano la moda senechiana e il gusto per il sensazionalismo che avevano portato
successo a Marlowe

Titus Andronicus, 1592

● una tragedia di vendetta ambientata nella Roma del VI secolo

● ricorda la magniloquenza del blank verse marlowiano

HISTORY PLAYS

Shakespeare rielabora liberamente


storie tratte dalle Cronache inglesi

le tre parti di Henry VI, 1588-91

● nessun personaggio memorabile riesce a emergere

Richard III, 1592

● fu la sua prima grande tragedia

● il fulcro emotivo del dramma è nella figura del protagonista, un villain diabolico e
assetato di potere

Richard II, 1595

● al centro del dramma non c'è la politica e le sue trame, ma l'effetto psicologico della
deposizione sul re

le due parti di Henry IV, 1596-97

● la storia si concentra sul principe Hal, futuro Enrico V, primo re-mito dell'Inghilterra

● la Storia è affiancata dalla storia minore di Hal e dei suoi amici scapestrati, tra cui in
particolare Falstaff

● si contrappongono alto e basso, serio e comico, pubblico e privato

Henry V, 1599
● conclude il ciclo dedicato alla formazione di Hal, il quale riesce a maturare
liberandosi delle parti più basse di sé

8.2. Le commedie.

Negli anni Novanta non scrisse solo drammi storici, ma anche le sue commedie più brillanti:

A Midsummer's Night Dream, 1595

● ambientata in una Atene immaginaria

● inizia con l'interruzione delle nozze di Teseo e Ippolita da parte di quattro nobili
ateniesi

● nel bosco incantato le relazioni tra i quattro si ribaltano, ma alla fine tutto tornerà in
ordine

As You Like It, 1599

● Orlando e Rosalind, travestita da ragazzo (Ganymede), si rifugiano nella foresta di


Arden per sfuggire alle persecuzioni della corte

● Rosalind-Ganymede finge di curare Orlando dal suo amore per la vera Rosalind, con
cui Orlando alla fine si riunirà

The Twelfth Night, or What You Will, 1601

● la trama ruota attorno a Viola, che, travestendosi da paggio, genera una serie di
equivoci comici e intrecci romantici

Le protagoniste assolute delle sue commedie sono le donne, le cui virtù (intelligenza,
arguzia, indipendenza) erano diverse da quelle generalmente a loro associate (pazienza,
tolleranza e dolcezza passive, sottomissione all'uomo).

8.3. Le tragedie.

Romeo and Juliet, 1595

● ebbe un immediato successo popolare, che continua fino a oggi

● il genere è quello della lirica amorosa, per i suoi tratti insieme tragici e comici—
>tragedia lirica
● narra la storia dell'amore proibito dei due protagonisti, appartenenti a due famiglie
rivali di Verona, che culmina con la morte di entrambi

Hamlet, 1601

● segue la storia del principe danese Amleto, tormentato dal dubbio e dalla vendetta
dopo la misteriosa morte di suo padre

● la trama si intreccia con inganni, tradimenti e tragedie, portando alla rovina sia
Amleto che coloro che lo circondano

Othello, 1604

● racconta la caduta del generale Otello, influenzato dall'astuzia del suo subalterno
maligno, Iago

● esplora temi di gelosia, inganno e pregiudizio, culminando con l'assassinio da parte


di Otello di sua moglie, e con il suo suicidio

King Lear, 1608

● riflette sui temi della vecchiaia, del potere e della famiglia, in particolare la rabbia
paterna e l'ingratitudine filiale

● la storia segue il declino del re Lear, che, influenzato dalla sua stessa cecità e
dall'ingratitudine delle figlie, precipita nella follia

Macbeth, 1606

● narra la storia del generale scozzese Macbeth, che, guidato dall'ambizione e dalla
profezia delle streghe, compie una serie di omicidi per ottenere il potere; tuttavia, la
colpa e la paranoia lo consumano, portandolo alla rovina

Antony and Cleopatra, 1607

● l'argomento è tratto da Le Vite Parallele di Plutarco

● segue la storia d'amore travagliata tra il generale romano Marco Antonio e la regina
egiziana Cleopatra, che culminerà con la loro morte

● è strutturato sull'alternanza dello spazio socialmente angusto di Roma e quello fluido


e caldo dell'Egitto

8.4. I romances: La tempesta.


Tra il 1608 e il 1611, anno in cui lasciò il teatro e tornò nella sua città natale, Shakespeare
scrisse un gruppo di drammi definiti romances a causa del loro finale ottimista e della
presenza di elementi magici

The Tempest, 1611

● narra la storia del mago Prospero, che, esiliato su un'isola deserta con sua figlia
Miranda, cerca, attraverso incantesimi e spiriti magici, vendetta contro coloro che lo
hanno tradito, scegliendo alla fine la via del perdono e della riconciliazione

8.5. La poesia.

Venus and Adonis (1592) e


The Rape of Lucrece (1594)

● due poemetti giovanili dedicati entrambi a Henry Wriothesley, conte di Southampton

● testimoniano i suoi rapporti con l'aristocrazia elisabettiana e con la moda del


poemetto eroico

● sono l'unica opera a contenere la firma di Shakespeare

i Sonnets (1609)

● pubblicati senza l'autorizzazione dell'autore dallo stampatore Thomas Thorpe

● canzoniere di 154 sonetti, dei quali:

○ 126 sono dedicati a un fair youth

○ dal 127 al 152 a una dark lady

○ gli ultimi due hanno come argomento Cupido

● si distinguono dal contesto culturale dell'epoca per diversi motivi:

1. la maggior parte di essi sono rivolti a un uomo, non a una donna

2. laddove essi si rivolgono a una donna, ella non ha le caratteristiche della


donna angelica petrarchesca, ma è scura e infernale (si parla di lussuria e
sesso, non di amore)

3. i primi 17 sonetti non corteggiano il fair youth, come sarebbe da convenzione,


ma lo invitano a procreare

● Shakespeare fece uso di diversi linguaggi, arrivando ad inventare una lingua inedita
CAPITOLO TERZO
IL PRIMO SEICENTO

1. Giacomo I.

Giacomo I Stuart

● la sua ascesa al trono nel 1603 comportò l'unione delle due corone di Scozia e
Inghilterra

● adottò politiche più internazionali e meno insulari, e cercò la pace con la Spagna,
storica nemica dell'Inghilterra
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non ottenne lo stesso consenso universale di Elisabetta

● fu un re iroso e paranoico, tanto da convincersi di essere perseguitato dalle streghe

● la sua corte, al confronto di quella elisabettiana, era troppo dispendiosa e corrotta: i


masques furono uno degli intrattenimenti più noti, estremamente costosi da mettere
in scena

2. Jonson.

BEN JONSON (1572-1637)

● fu il primo autore inglese a pubblicare le proprie opere in un volume, The Works of


Benjamin Jonson (1616)

● fu amico di Shakespeare, John Donne e Francis Bacon

● fu il primo a ottenere il titolo di «poeta laureato», come carica di corte, e fu uno degli
scrittori più prolifici del suo tempo

● nelle sue opere ricorse alla teoria degli umori, secondo cui ogni umano è un
compendio equilibrato di quattro "umori" (flemma, malinconia, collera, sanguignità): i
suoi personaggi erano invece determinati interamente da un solo umore

● le sue opere più note sono le sue commedie satiriche, tra cui:
○ Every Man in His Humour, 1598 (in cui compare Shakespeare come attore)

○ The Alchemist, 1610, narra la storia dei protagonisti Subtle e Face che
fingono di essere alchimisti capaci di trasformare il metallo in oro

○ Volpone, or the Fox, 1606, la trama segue il furbo Volpone che fa finta di
avere una malattia terminale per attirare doni da parte dei suoi ricchi
conoscenti

● i personaggi delle sue commedie si dividono in due categorie: gli imbroglioni e gli
imbrogliati, i furbi e i creduloni

● il fulcro delle sue opere non è la psicologia dei personaggi tragici o in cerca d'amore,
ma lo studio delle eccentricità della società urbana londinese, diversa dal modello
degli umanisti europei

● il suo ideale classico e armonioso non appare mai nelle sue commedie, ma nelle sue
poesie

○ To Penhurst è la prima poesia dedicata a un luogo nella letteratura inglese

● introdusse l'antimasque, un ballo che apriva lo spettacolo dei masques, i quali


scrisse in collaborazione con Inigo Jones, il più geniale architetto dell'epoca

○ The Masque of Queens, 1609, dove compaiono le streghe nell'antimasque in


omaggio all'ossessione del re

● nei suoi masques non discuteva il potere dei re, ma lo celebrava

3. Il teatro giacomiano.

3.1. La tragicommedia: Fletcher.

All'inizio del secolo il teatro entrò in un graduale processo di mutamento


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1. cambiò la sua struttura fisica: nacquero i teatri privati

○ chiusi, più piccoli e più costosi

○ tutti gli spettatori erano seduti

○ erano illuminati da candele

○ veniva usata anche la musica


○ i più famosi erano il Blackfriars e il Phoenix

2. cambiò il pubblico: dato il prezzo del biglietto, a frequentare i teatri privati erano
perlopiù ricchi cittadini e nobili

3. cambiarono le leggi dei drammi stessi

○ al Blackfriars vennero rappresentante le prime tragicommedie, genere


importato dall'Italia (Pastor Fido di Giambattista Guarini fu la prima
tragicommedia europea)

JOHN FLETCHER (1579-1625)

● fu autore di diverse tragicommedie, tra cui The Faithful Shepherd, nella cui
prefazione spiega che non è una tragedia, perché la morte non viene rappresentata,
ma non è nemmeno una commedia, perché la sfiora

● scrisse le tragicommedie Philaster e King and No King in collaborazione con Francis


Beaumont, con cui scrisse anche la tragedia The Maid's Tragedy (fu l'unica tragedia
giacomiana, escluse quelle di Jonson e Shakespeare, a essere inclusa nel canone
della letteratura inglese di John Dryden)

3.2. Middleton.

THOMAS MIDDLETON (1580-1627)

● noto per le sue city comedies


○ A Trick to Catch the Old One, in cui c'è il tema della battaglia tra giovani
spendaccioni e ricchi avari
○ The Roaring Girl, la cui protagonista Moll alludeva a Mary Fryth, una donna
londinese famosa per travestirsi da uomo per girare indisturbata ed esprimere
la propria opinione

● nelle sue opere, Londra è descritta come un luogo labirintico in cui convivono avidi
mercanti e la piccola nobiltà terriera.

● usa il matrimonio tra i membri di questi due gruppi sociali, quindi terra e denaro,
come pretesto per attaccare i loro vizi

● la sua tragedia più famosa è The Changeling, in cui la repulsione fisica e morale per
un sicario genera lentamente nella protagonista una potente attrazione sessuale
verso di lui
3.3. La tragedia e la vendetta.

Nel periodo giacomiano


la commedia e la tragedia
attraversano dei mutamenti:

● la commedia diventa feroce e perde l'aura romantica delle commedie


shakespeariane

● la tragedia non discute più la natura del potere e la politica dei grandi: non è più la
tragedia dei potenti e regicidi, ma di comuni uomini borghesi
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essa prende due vie:

1. il murder play, o «tragedia domestica», che adotta i più strani e noti crimini delle
cronache del tempo

○ le più notevoli sono The Tragedy of Mr Arden of Feversham, anonima, e A


Woman Killed with Kindness, di Thomas Heywood

2. il revenge play, o tragedia di vendetta, che racconta le vicende attorno alla vendetta
di un delitto lasciato incompiuto

○ lo scenario preferito per queste tragedie era l'Italia, considerato il paese delle
corrotte e ciniche corti cattoliche

○ The Revenger's Tragedy, attribuita a Middleton

La tragedia di questo periodo vuole compiacere il gusto del pubblico per il sensazionale e
per il macabro, suscitandogli sentimenti che oscillano tra l'orrore e la risata.

3.4. Webster.

JOHN WEBSTER (1580-1625)

● le sue tragedie più note, ambientate entrambe in Italia, sono The Duchess of Malfi,
che riprende un fatto di cronaca realmente accaduto ad Ancona, e The White Devil
○ pur avendo trame macabre e inverosimili, hanno una struttura complessa e
profonda con un autentico senso del tragico

● attinse tantissimo dalle tragedie di Shakespeare e da quelle dei suoi contemporanei,


di cui si sentiva erede e che elogiava, a differenza del suo coetaneo Jonson
3.5. Ford.

JOHN FORD (1586-1639)

● si affermò nel periodo carolino, gli anni del regno di Carlo I

● nella sua opera c'è un graduale rasserenamento del linguaggio turbolento del
dramma degli anni Venti

● i suoi drammi più noti sono The Broken Heart e 'Tis Pity She's a Whore, pubblicati
nel 1633

Nel 1442 tutti i teatri inglesi vennero fatti chiudere: per il governo e i puritani, il teatro non era
più un luogo in competizione solo con il pulpito, ma anche con l'ideologia e la politica dello
stato.

4. I metafisici e Donne.

LA POESIA METAFISICA

● il termine fu coniato da Dryden e ripreso poi da Samuel Johnson per indicare


spregiativamente questo gruppo di poeti

● le caratteristiche stilistiche e tematiche principali sono:

1. la predilezione per il wit, «spirito o arguzia»

2. l'uso del conceit, una «metafora ardita»

3. la presenza di immagini prese dalle scienze

4. il carattere colloquiale con cui il poeta si rivolge al lettore e all'amata

5. il tentativo di rendere sensuale un concetto intellettuale

6. l'intreccio del discorso amoroso con la liturgia

7. l'uso di un unico linguaggio per dichiarare e argomentare l'amore per una


donna e per Dio
JOHN DONNE (1572-1631)

● nacque in una prospera famiglia cattolica, una minoranza malvista dal governo di
Elisabetta

● dopo aver vissuto una giovinezza mondana e libertina, si convertì alla religione
anglicana

● nel 1621 divenne decano della cattedrale di St Paul a Londra e uno dei più popolari
predicatori dell'epoca

OPERE

Songs and Sonnets

● raccolta di liriche amorose

● appartiene al primo periodo della sua vita, prima della conversione

● segue la moda sonettistica degli anni '90 del '500

● non viene descritta la bellezza della dama, ma l'esperienza amorosa della passione
del momento, in cui l'universo intero si restringe al letto degli amanti

Anniversaries, 1611-1612

● due elegie funerarie scritte su commissione

● la commemorazione dell'aristocratica Elizabeth Drury, morta quattordicenne, è un


pretesto per discutere della disgregazione del mondo e del destino del corpo e
dell'anima dopo la morte

○ con il Sidereus Nincius (1610) di Galileo, infatti, scomparvero le vecchie


certezze dell'universo cristiano

Holy Sonnets, 1633

● segnano definitivamente l'abbandono della poesia amorosa e il passaggio alla


poesia religiosa

● se la relazione erotica con l'amata assume tutte le caratteristiche di una religione nei
Songs and Sonnets, qui accade il contrario

● comunicazione erotica tra il peccatore disperato e un Dio amato e severo


160 sermoni, che pronunciò come predicatore nella cattedrale di St Paul, nei quali esplora i
temi della morte, della resurrezione, della paura del giudizio e della dannazione eterna

A Hymne to God the Father, una delle sue ultime poesie, composta per il suo stesso
funerale

5. Herbert.

GEORGE HERBERT (1593-1633)

● fu un prete anglicano e amico, ammiratore e seguace di John Donne

● le sue poesie furono raccolte nell'opera:

The Temple: Sacred Poems and Private Ejaculations, 1633

● la storia del fedele in cerca del contatto con Dio non si dipana nel tempo, ma nello
spazio

● i titoli delle poesie fanno riferimento a parti architettoniche e alle commemorazioni


chirurgiche, suggerendo un movimento attraverso l'edificio, il tempio

● non viene enfatizzata la disperazione dell'uomo, come in Donne, ma l'umile


accettazione dell'incommensurabilità di Dio

6. Crashaw, Vaughan.

RICHARD CRASHAW (1612/13-49)

● figlio di un predicante puritano, si convertì al cattolicesimo e viaggiò in tutta europa

● fu influenzato dalla poesia dei gesuiti, dei marinisti italiani e dalla prosa di scrittori
mistici

● scrisse una raccolta di componimenti religiosi, Steps to the Temple


○ nessun debito stilistico e strutturale a The Temple di Herbert
○ le immagini predilette sono i fluidi del corpo
○ c'è la ricerca di una passione mistica attraverso l'uso di immagini spirituali

HENRY VAUGHAN (1621/22-1595)

● si concentra su un mondo privato più casto e spirituale, più simile a quello di Herbert
● scrisse una raccolta di poesie, Silex Scintillans (il cui sottotitolo ripete esattamente
quello di The Temple), in cui sacro e profano tendono a sovrapporsi
○ per Vaughan, il santuario non è il tempio, ma la natura vissuta nell'infanzia
come paradiso pastorale, la quale può essere recuperata solo attraverso la
contemplazione e la rivelazione

7. I «Cavaliers».

Gruppo di poeti contrapposto


a quello dei poeti «metafisici»
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hanno in comune:

1. l'associazione con la corte di Giacomo I e Carlo I

2. la celebrazione dei valori e degli ideali dell'aristocrazia del primo Seicento

● la poesia dei Cavaliers persegue una perfezione formale e stilistica ispirata agli ideali
della poesia classica

● i temi e l'ambientazione sono in genere pastorali e bucolici


○ celebrazione delle dimore di campagna delle grandi famiglie nobiliari

ROBERT HARRICK (1591-1674)

Heperides, 1648

● raccolta di 1400 liriche in cui si intrecciano anglicanesimo, paganesimo e miti locali

● l'ambientazione bucolica viene usata per meditare sull'ordine che deve regolare i
rapporti umani

THOMAS CAREW (1594-1640)

Poems, 1640

● raccolta di poesie perlopiù amorose che modulano le convenzioni petrarchesche

● tratta temi impegnati, come il rapporto tra l'amore e le costrizioni sociali, per cercare
un principio etico che regoli i rapporti umani
Altri autori appartenenti ai Cavaliers furono John Suckling e Richard Lovelace, nei quali
ritorna costantemente il tema del conflitto tra la libertà dei sensi e le costruzioni sociali.

CAPITOLO QUARTO
LA RIVOLUZIONE PURITANA E LA RESTAURAZIONE MONARCHICA

1. Una dinastia contro il parlamento.

Scontro frontale tra il re


Carlo I Stuart e il parlamento
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ciò condusse alla guerra civile,
che vide contrapposti:

1. i piccoli proprietari terrieri e il ceto mercantile, uniti dalla fede religiosa puritana

2. la corona e la sua volontà di regnare senza i vincoli imposti dal parlamento

seguirono:

● la decapitazione di Carlo I nel 1649

● la proclamazione della repubblica

● la nomina di Oliver Cromwell a lord protettore del nuovo stato

● il ritorno alla monarchia con Carlo II nel 1660 e con Giacomo II nel 1685

○ entrambi continuarono il confronto con il parlamento e una politica


assolutistica e filocattolica

○ furono gli ultimi monarchi cattolici nella storia dell'Inghilterra

● la deposizione del re nel 1688 da parte del parlamento, che affidò il trono alla figlia
Maria II Stuart e al consorte Guglielmo III d'Orange (Glorious Revolution)

● venne instaurata la prima monarchia costituzionale in Europa

○ il re non era più assoluto, ma un king in parliament


● la politica non ruotava più attorno al re, ma alla contrapposizione tra i due partiti
parlamentari dei whigs e dei tories

○ whigs: dissenzienti, ricca nobiltà con interessi mercantili

○ tories: conservatori, anglicani, piccoli proprietari terrieri

Questa serie di eventi politici rivoluzionari portò anche a cambi sociali e culturali, tra cui:

● nascita della nuova scienza

● un nuovo e meno rigido rapporto tra la classe aristocratica e i ceti mercantili

● l'ingresso in poesia di discipline come la teologia, la filosofia, l'alchimia, l'astronomia


e la medicina

2. Marvell.

ANDREW MARVELL (1621-78)

● noto per le sue ambigue posizioni politiche, non negò il consenso a nessuno dei
governanti, così diversi tra loro

● scrisse un'ode in omaggio a Cromwell e un poema per il suo patrono Fairfax, che
riprende il genere del country house poem

● nelle sue poesie è sempre presente la minaccia del tempo e dell'impossibilità di


sfuggire alle contraddizioni umane

3. Milton.

JOHN MILTON (1608-74)

● nacque a Londra e si laureò a Cambridge

● viaggiò a lungo nel continente europeo, soprattutto in Italia, assorbendone la cultura

● l'impegno civile e politico, la battaglia antimonarchica e il credo repubblicano, lo


schieramento religioso, sono difficilmente scindibili dalla sua carriera poetica

● la sua missione di intellettuale impegnato fu forgiare e formare la cultura e i valori


morali della nazione inglese
OPERE

The Doctrine and Discipline of Divorce, 1643

● un pamphlet che sostiene la legittimità del divorzio per incompatibilità di carattere

Areopagitica, 1644

● orazione scritta in difesa della libertà di stampa, è un duro attacco contro la censura

The Tenure of Kings and Magistrate

● pubblicato subito dopo l'esecuzione di Carlo I

● difende la legittimità di mettere a morte un monarca tiranno e corrotto

Lycidas, 1637

● tratta il tema mitico di Tirsi e Licida

● mescola miti pagani e tradizione cristiana

● medita sulla vanità di ogni attività umana che non abbia fondamenta spirituali

Comus, 1634

● masque che critica, invece di celebrare, la grandezza dell'aristocrazia e della


monarchia

L'Allegro e Il Penseroso, 1631

● liriche giovanili che contrappongono le diverse gioie della vita attiva e della vita
contemplativa, quindi i piaceri di un'esistenza pagana e di quella cristiana

PARADISE LOST

● fu dettato dall'autore ormai cieco alla figlia, e fu pubblicato nel 1667

● Milton soddisfece la sua ambizione di scrivere un poema eroico per la nazione


inglese senza celebrare il potere di pochi

● poema eroico che racconta la tragedia di tutta l'umanità cristiana

● contiene due elementi della tragedia:


1. l'uso del blank verse
2. la vendetta, su cui s'impernia tutta l'azione di Satana

● conserva due elementi fondamentali dell'epica:


1. la divisione in dodici libri
2. l'inizio in medias res

● vengono stravolti sia il tempo che lo spazio, nel quale si mescolano la geografia della
Bibbia e la nuova geografia astronomica, spazio in cui combattono gli angeli buoni e
malvagi

● Satana è il vero protagonista dell'opera

○ assume tutti i tratti dell'eroe epico

○ le virtù da eroe epico- aristocratico, incarnate in Satana, diventano vizi,


opposti alle virtù e alla natura dell'Eden

○ la passione che mette in moto la sua disobbedienza non è l'orgoglio, ma


l'invidia

● nell'Eden prima della caduta non esiste libidine e gelosia; dopo, l'innocenza si
trasforma in vergogna

Samson Agonistes, 1671

● una tragedia, o «poema tragico»

● mette in scena la storia di Sansone accecato da Dalila che, divenuto schiavo dei
filistei, riscatta l'umiliazione inflitta alla sua libertà e quella del popolo di Israele con il
suo sacrificio

● è un tentativo di adattare la forma della tragedia greca a un argomento biblico,


fondendo ancora una volta tradizione pagana e cristiana

4. Bunyan.

JOHN BUNYAN (1628-88)

● fu un soldato dell'esercito di Cromwell durante la guerra civile, predicatore e pastore


battista

● la Bibbia, come per Milton, costituì un riferimento indispensabile per le sue opere
○ tuttavia, nei suoi scritti, la tradizione pagana, gli eroi mitici e biblici, e
l'ambizione a forgiare la cultura sociale e politica degli uomini, non sono
presenti
OPERE

Grace Abounding to the Chief of Sinners, 1666

● una delle prime e più importanti autobiografie del Seicento

● Bunyan fa del suo percorso una vicenda universale in cui ogni fedele potesse
identificarsi (strada opposta di quella imboccata dai metafisici)

THE PILGRIM'S PROGRESS FROM THIS WORLD TO THAT WHICH IS TO COME:


DELIVERED UNDER THE
SIMILITUDE OF A DREAM

● fu pubblicato nel 1678, e fu uno dei libri più popolari e influenti nei due secoli
successivi in Inghilterra e in America

○ Patrick Brontë faceva leggere alle figlie e al figlio dei testi, tra cui il Pilgrim
Progress (anche in Jane Eyre c'è una sorta di progresso).

● costituì uno dei modelli narrativi più fecondi del novel inglese

● ebbe così successo che Bunyan aggiunse una seconda parte nel 1684, che ricalca lo
stesso itinerario ma ha come protagonisti la moglie e i figli, e si svolge dopo
l'assunzione in paradiso del protagonista

● narra il progresso spirituale di Christian (nome emblematico), che dal mondo terreno
procede verso il cielo e consegue la salvezza

● il protagonista è un everyman, una figura universale, e nel suo cammino è assistito


da Hopeful e Faithful, le due virtù teologali

● l'allegoria non era ben vista dai puritani perché può avere ambiguità, ma Bunyan
fece un'allegoria trasparente, senza difficili interpretazioni

● il racconto è un viaggio lineare, attraverso varie tappe, dalla Città della Distruzione
alla Città Celeste

● tra le tappe del pellegrino c'è la Città delle Vanità, Vanity Fair, da cui viene il titolo del
romanzo di Thackeray. È un luogo dove si vende e si compra di tutto, non solo cose
materiali, ma anche gli affetti, mogli, figli, cariche politiche, corpi, anime, ecc. E
Thackeray riprenderà questo concetto per la società borghese

5. Aphra Ben.
APHRA BEN (1640-89)

● contribuì, assieme a Bunyan, alla nascita del novel in Inghilterra

● fu la prima scrittrice donna a guadagnarsi da vivere con la propria penna, e la


ricorderà anche Virginia Woolf in A Room of One's Own, definendola la prima
scrittrice "professionista" inglese

● scrisse numerose commedie per i teatri riaperti negli anni della Restaurazione, nelle
quali si manifesta la rivendicazione dei desideri delle donne

● scrisse le Love-Letters Between a Nobleman and His Sister, 1684, che può essere
considerato il primo romanzo epistolare inglese

ORONOOKO, OR THE ROYAL SLAVE

● romanzo breve pubblicato nel 1688, fu un'opera di transizione tra romance e novel

● la narrazione è in prima persona, inizia con I, ma l'io della narratrice non ha


un'ambizione universalizzante come in Bunyan, ma ha la funzione di testimone
oculare

● il protagonista è un principe africano che, fatto schiavo dagli Inglesi, viene deportato
nel Surinam (colonia inglese dove Ben passò parte della sua vita), affronta atroci
torture e, infine, la morte

● Oroonoko è lontano dal «buon selvaggio», è un principe di altissimo lignaggio, nobile


di sangue e di fatto

● non è un romanzo antischiavista, non è legato al principio etico universale. La


schiavitù è vista come immorale perché direttamente proporzionale alla nobiltà
d'animo e di linguaggio: rimane quindi un romanzo conservatore

● Daniel Defoe, con Robinson Crusoe, avrà una prospettiva favorevole da cui guardare
al colonialismo

6. Alla corte di Carlo II.

Ritorno sul trono di Carlo II


d'Inghilterra nel 1660
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segnò una svolta decisiva nella cultura della corte, e di conseguenza sulla letteratura che
essa produsse
● clima di superficialità e mancanza di impegno etico

● letteratura intesa a intrattenere, piuttosto che a celebrare, la corte del nuovo sovrano

7. Dryden.

JOHN DRYDEN (1631-1700)

● fu poeta, saggista, drammaturgo e autore di satire

● ottenne il titolo di «poeta laureato» nel 1670

● legò sempre la sua carriera letteraria ai potenti del momento, senza esitare a
cambiare schieramento politico

● usò la poesia per prendere partito, attaccare nemici, favorire gli amici e influenzare il
corso della storia

OPERE

● Heroic Stanzas to the Glorious Memory of Oliver Cromwell, 1659, in cui loda le
imprese di Cromwell

● Astrea Redux, 1660, un panegirico in cui celebra l'ascesa al trono di Carlo II,
definendo la sua posizione politica filomonarchica

● Annus Mirabilis, The Year of Wonders 1666, 1667, un «poema storico» come lo
definì lui stesso, scritto in heroic couplets, in cui celebra la vittoria navale sugli
Olandesi

● Absalom and Achitophel, 1681, in cui usa i toni dell'epica per sferrare un attacco
satirico contro i whigs

● Religio laici, 1682, scritto in heroic couplets, in cui esamina i fondamenti della propria
fede da una prospettiva privata, e difende l'autorità della Chiesa anglicana

● The Hind and the Panther, 1687, una favola allegorica in versi in cui rende pubblica
la sua adesione al cattolicesimo, prima del ritorno definitivo della nazione al
protestantesimo nell'anno seguente

● Essay of Dramatic Poesie, 1688

● Fables, Ancient and Modern, 1700, volume di traduzioni nella cui prefazione si
propone di costruire e formalizzare un canone della letteratura nazionale, di cui
Chaucer era il capostipite, identificando una linea di continuità con Spenser e Milton
8. Il teatro.

Con il ritorno della corte di Carlo II nel 1660, vennero riaperti i teatri, chiusi dal 1642
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TEATRO DELLA RESTAURAZIONE (1660-1707)

● furono autorizzate solo due compagnie, la King's Company di Davenant e la Duke's


Company di Killigrew, due uomini di fiducia del re

● la struttura dei teatri cambiò completamente:

○ i nuovi edifici, il Dorest Garden e il Drury Lane, vennero costruiti sul modello
di quelli italiani e francesi

○ non più di legno, erano al chiuso e illuminati da candele

○ il palcoscenico protendeva ancora, ma solo lievemente, nella platea, fatta a


«U» e in breve discesa

● le novità più rilevanti furono due:

1. le scene mobili: le scene venivano cambiate facendo scorrere sullo sfondo


del palcoscenico dei pannelli su cui era dipinto il luogo dell'azione

2. i ruoli femminili non erano più impersonati da giovani attori, ma da donne,


seguendo l'esempio dei teatri continentali

● fu frequentato da un pubblico diverso da quello elisabettiano: a causa del costo del


biglietto elevato e della natura dei drammi rappresentati, questo teatro era destinato
ad aristocratici, gentiluomini e ricchi borghesi

● nei primi tempi, il repertorio fu in larga parte costituito dalla drammaturgia dell'età
precedente, in particolare Shakespeare, Jonson e Fletcher

8.1. La tragedia e Dryden.

LA TRAGEDIA NEL TEATRO


DELLA RESTAURAZIONE

● rivalutazione dei criteri estetici classici di moderazione, chiarezza, eleganza,


incompatibili con le caratteristiche della tragedia elisabettiana e giacomiana
● il modello da seguire era Corneille, il grande commediografo francese, e i principi
quelli della Poetica di Aristotele

● per Dryden la tragedia doveva essere un'imitazione, in piccolo, di un poema


cavalleresco, e il metro da usare era il distico eroico

● i temi ricorrenti erano:


○ il conflitto tra amore e onore
○ coscienza e obbedienza
○ pubblico e privato

● si prediligevano ambientazioni esotiche e orientaleggianti, come era il gusto


dell'epoca

● il finale non doveva essere necessariamente infausto: la tragicità doveva consumarsi


nelle sofferenze dei personaggi prima del meritato trionfo del bene
○ non c'è da stupirsi che venissero riscritti Romeo and Juliet e King Lear
aggiungendovi un lieto fine

● delle quaranta «tragedie eroiche» scritte nel primo ventennio della Restaurazione,
Dryden ne scrisse cinque, tra cui il suo capolavoro All for Love, 1677

○ scritto in blank verse

○ rifacimento di Antony and Cleopatra

○ tutta l'attenzione è concentrata sui due protagonisti e in particolare su Antonio


che, piuttosto che come eroe tragico, emerge come gentiluomo innamorato

8.2. La commedia.

Ma la vera protagonista del teatro della Restaurazione fu la commedia:

● i modelli provenivano dalla Spagna e soprattutto dalla Francia, con Molière

● il genere più duraturo fu la London comedy, che tratta gli usi, i costumi e i personaggi
della vita mondana londinese, incarnando a pieno lo spirito del tempo
○ aveva due variazioni, la comedy of manners e la sex comedy

● protagonista indiscusso è il wit, cioè quella capacità di cogliere, con rapidità di


pensiero, la somiglianza tra cose diverse e di trovare parole precise e corrette ai
propri argomenti e concetti
○ l'eroe di queste commedie è colui che ha ed è il wit: nel mondo superficiale
della Londra mondana, chi usa meglio il wit vince
8.2.1. Etherege.

GEORGE ETHEREGE (1634-91)

The Man of Mode; or, Sir Fopling Flutter

● è il primo grande capolavoro del genere comedy of manners, che ruotava sulla satira
dei costumi dell'alta società londinese

● al centro delle vicende ci sono due tipi di personaggio molto frequenti nella
commedia della Restaurazione: il fop e il libertino

● il fop è un damerino affettato e pretenzioso, che nel suo sforzo esagerato di


rispettare i codici e i comportamenti dell'alta società, ne smaschera l'essenza ridicola

● il libertino è intelligente, cinico e galante, generalmente contrapposto al giovane


innamorato ingenuo e puro, e costituisce una minaccia costante per la castità di
giovane donne

8.2.2. Wycherley.

WILLIAM WYCHERLEY (1640-1715)

● fu amico di Dryden

● le sue commedie spesso prendono in prestito trame o spunti dalle commedie di


Molière

● gli argomenti principali dei suoi lavori sono la satira del matrimonio e il rapporto tra i
sessi
○ già Dryden, nella sua commedia Marriage à la mode, contrappone la
passione, vista come libertà, e il matrimonio, visto come vincolo costrittivo
dell'individuo

● il suo capolavoro è The Country Wife, in cui compie una satira della società
contemporanea, con un ingegnoso intreccio amoroso

8.2.3. Congreve.

A seguito dell'ascesa al trono di Guglielmo d'Orange, il teatro perse la protezione reale da


cui dipendeva sia la sua sopravvivenza economica che il suo pubblico
WILLIAM CONGREVE (1670-1729)

● fu amico di Jonathan Swift, che conobbe al College



● fu uno dei più acclamati autori della comedy of manners

● la sua prima commedia, The Old Bachelor, ebbe un successo immediato, e lo


consacrò come degno erede di Etherege e Wycherley

● in tutte le sue commedie pone al centro il tema del matrimonio: il denaro non era più
legato al matrimonio d'interesse che ostacolava il vero amore, ma sono gli innamorati
stessi a esigere che esso venga a fare parte del contratto del matrimonio d'amore.
Non è più quindi un obbligo organizzato dai genitori, ma un contratto tra due individui
che lo scelgono liberamente

● le sue commedie più note sono Love for Love e The Way of the World, ritenuto dalla
critica moderna il testo drammatico più bello di tutto il teatro della Restaurazione

8.2.4. Farqhuar.

GEORGE FARQHUAR (1677?-1707)

● giovane attore irlandese, dovette lasciare il teatro e diventare ufficiale per risanare
dei debiti

● sulla base della sua esperienza nell'esercito scrisse The Recruiting Officer, 1706,
che racconta una storia d'amore sullo sfondo di scene di reclutamento

● il suo capolavoro è The Beaux Stratagem, 1707, in cui il divorzio rappresenta l'unica
soluzione ammessa in una morale non più aristocratica

● nella sua commedia, sono assenti Londra e il wit, ai quali subentrano la provincia e la
benevolenza. A restare è solo il matrimonio, che rimarrà ancora per molto tempo
tema di intreccio di classe e sentimenti

CAPITOLO QUINTO
IL SETTECENTO

1. L'età augustea.
Introduzione della monarchia costituzionale (instaurò un nuovo ordine sociale e politico)
e il Toleration act del 1689 (mise fine alle guerre di religione)
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portarono alla cosiddetta

ETÀ AUGUSTEA

● si aprì col regno di Anna (1702-1714)

● periodo di complessiva stabilità politica

● predominio conteso da due partiti, i whigs (1714-1760) e i tories (1760-1820)

● moderazione e trionfo della razionalità

● recupero dell'ideale classico

● esaltazione dell'intelligenza razionale sulla fantasia

● tono spesso didattico delle opere letterarie

● attenzione alle regole imposte dai classici latini e greci

● illuminismo diverso da quello francese

○ alla razionalità intellettuale


classica si unisce una vena di sentimentalismo borghese

○ la ragione non instaura un dominio assoluto

● a partire dal successore di Anna, Giorgio I, che disprezzava apertamente pittori e


poeti, gli scrittori iniziarono a cercare consenso presso i librai e i lettori, per lo più
membri del ceto medio e dell'alta borghesia

● il lavoro degli scrittori non è più per il divertimento di una corte annoiata, ma diventa
merce da offrire al mercato intellettuale, per il piacere e per l'istruzione della
borghesia

● cresce notevolmente la domanda di libri, letti soprattutto dalle donne dell'alta


borghesia (che avevano più tempo libero rispetto agli uomini), e la lettura diventa
silenziosa

● nascono i periodici, scritti da e per la middle class, il cui oggetto di studio è l'uomo
sociale

○ il 12 Marzo del 1711 esce il n 10 dello Spectator, in cui vi si legge: "Vorrei


raccomandare queste mie considerazioni in modo particolare a tutte le
famiglie ben regolate che riservano un'ora ogni mattina per il tè e il pane e
burro; per il loro bene consiglierei di far servire questo quotidiano come parte
del servizio"

● è in tutto questo contesto che nascerà il novel

1.1. Addison.

JOSEPH ADDISON (1672-1719)

● fondatore, assieme a Richard Steele, del periodico The Spectator

● il suo giornale non si rivolgeva solo all'universo maschile, ma a tutta la famiglia, e in


particolare alle donne di casa, aventi più tempo libero

● nel circolo dello Spectator sono rappresentati gli esponenti di tutte le classi sociali,
tranne gli ecclesiastici

1.2. Swift.

JONATHAN SWIFT (1667-1745)

● nacque in Irlanda da genitori inglesi, fu pastore anglicano

● è considerato tra i maestri della prosa satirica in lingua inglese, attraverso cui si
occupò di politica e religione

● a differenza degli illuministi, per cui l'uomo è un animale dotato di una ragione che gli
permette di illuminare le tenebre dell'ignoranza, crede che l'uomo sia soltanto un
animale capace di ragionare

OPERE

The Battle of the Books, 1697

● poema eroico e satirico (sul modello di Pope), si inserisce sulla controversia sugli
antichi e i moderni, in cui i primi sono presentati come superiori, senza però che la
"battaglia" del titolo si concluda con la loro decisiva vittoria

Tale of a Tub, 1704

● satira nei confronti delle controversie politiche, religiose e culturali del tempo, in cui
viene parodiata l'intera storia del cristianesimo
A Modest Proposal for preventing the children of poor people from being a burden to their
parents or Country, and for making them beneficial to the Public
(A MODEST PROPOSAL) 1729

● pamphlet satirico che propone di usare i bambini irlandesi come cibo per i facoltosi
Britannici, per sanare l'enorme povertà dell'Irlanda causata dalla politica inglese

Travels into Several Remote Nations of the World, in Four Parts. By Lemuel Gulliver, First a
Surgeon, and then a Captain of Several Ships

(GULLIVER'S TRAVELS)

● pubblicato nel 1726

● narra la storia dei viaggi, in paesi immaginari, del medico Lemuel Gulliver, il quale,
una volta tornato a casa, non riuscirà a vivere insieme agli altri uomini senza provare
disgusto per la loro umanità

● il manoscritto dell'opera fu recapitato anonimo all'editore Benjamin Motte di Londra


ad agosto del 1726.

● la prefazione è una lettera del curatore, Richard Sympson, al lettore, il quale dichiara
che l'autore dei viaggi è il signor Lemuel Gulliver, suo amico di lunga data e parente,
che gli aveva affidato il manoscritto. Il curatore (Swift nei panni di Sympson) dichiara
anche che l'autore, Gulliver, ha il difetto di perdersi spesso nei dettagli, come capita
ai viaggiatori

● nell'opera si compendiano vari generi e forme letterarie, come il racconto di viaggio,


la narrativa utopica, la satira e il romanzo picaresco. Tra le fonti:

○ ‌La vie de Gargantua et de Pantagruel, Rabelais (la figura del gigante buono)

○ ‌Utopia, Moore

○ ‌Storia vera, Luciano di Samosata

● nei suoi viaggi, Gulliver racconta un'interminabile serie di menzogne, come suggerito
dal nome che contiene la radice del verbo "to gull" (ingannare). Tramite l'etimologia
del nome del narratore, quindi, il lettore si rende conto che menzogna e finzione sono
i mezzi per narrare la realtà

● il narratore-personaggio ci racconta quattro mondi con minuzia e ostentazione di


veridicità, si sofferma su particolari a prima vista insignificanti, proprio per assicurare
la verosimiglianza del contenuto, andando a creare l'illusione della realtà
● il romanzo è diviso in quattro libri, in cui si narrano i viaggi del protagonista in quattro
terre:

○ Lilliput: richiama la vita politica inglese e le controversie tra partiti politici


(whigs e tories, Inghilterra e Francia)

○ ‌ robdingnag: il paese dei giganti, in cui il punto di vista richiama quello di


B
una lente di ingrandimento che iperbolizza e scruta la realtà in ogni
particolare. Il re dei giganti è inorridito dal mondo degli umani—>illusione
della grandezza umana

○ ‌ aputa: critica alla Royal Society, il personaggio si confronta con la scienza e


L
il pensiero, e le loro astrazioni e disillusioni

○ ‌ erra dei cavalli raziocinanti, gli Houyhnhnm: in questo mondo i ruoli sono
T
invertiti, con cavalli dotati di raziocinio al comando e creature bipedi simili a
primati che fungono da servitori. È un mondo alla rovescia in cui la ragione è
usata in modo astratto—>la società perde di senso se la si analizza da vicino

● i quattro mondi servono come paragone, per contrasto e somiglianza, con la realtà
inglese del periodo che, messa a paragone con una realtà più ampia, ne mostra le
contraddizioni

● l'autore si serve dei meccanismi satirici in modo da offrire una visione deformata
della realtà, quasi si adoperassero strumenti come lenti o cannocchiali, i quali
trasformano o invertono le normali proporzioni imponendo l'assunzione di nuove
prospettive

○ il mondo fantastico funge ora da contrasto virtuoso col mondo normale, ora
da specchio deformato

● Swift imita la prosa pratica e informativa dei viaggiatori, frasi cerimoniose e continue
misurazioni per attenersi quanto più possibile alla realtà

● Gulliver descriverà ogni cosa scrupolosamente, ad esempio l'altezza in centimetri di


abitanti e animali nel paese di Lilliput, o pesando un chicco di grandine nel paese dei
giganti

● le sue meticolose misurazioni sono una parodia di un raziocinio scientifico che


pretende di ridurre a dati di fatto anche l'irrealtà

○ nel raccontare di una tempesta, riproduce pedissequamente il passo della


descrizione di una tempesta in un periodico, per ostentare una veridicità che
è finzione

● Swift crea rimandi al romanzo di Defoe, ma ne capovolge anche il senso: la veridicità


dei viaggi di Gulliver, i riferimenti alla realtà e lo stile realistico del novel sono
continuamente smentiti dal contenuto fantastico dei viaggi
○ l'antinovel, volendo smascherare la verità dei romanzi accordando a un
bugiardo le vesti del narratore, legittima l'utilizzo dell'invenzione letteraria

○ Robinson aveva inserito diari realistici tra avventurosi racconti, Gulliver invece
compie un percorso inverso: inserisce quattro racconti fantastici tra brevi
reportage realistici

1.3. Johnson.

SAMUEL JOHNSON (1709-84)

● critico letterario, lessicografo e biografo

● fu anglicano e tory, prese posizione contro l'indipendenza delle colonie americane e


contro la schiavitù e gli abusi del governo inglese in Irlanda

● fondò la rivista The Rambler nel 1750

● James Bowell gli dedicò la celeberrima biografia The Life of Samuel Johnson, 1791

OPERE

● Johnson's Dictionary, 1755, tra i più autorevoli e influenti dizionari nella storia della
lingua inglese

● Rasselas, 1759, serie di divagazioni sulla ricerca dell'umana felicità

● Preface to Shakespeare, 1765, in cui rifiuta la schiavitù assoluta all'autorità dei


classici

● Lives of the Poets, in cui sostiene che la conoscenza delle biografie degli autori più
significativi può arricchire lo studio della letteratura

1.4. Gibbon, Burke.

Nella seconda metà del Settecento l'Inghilterra fu coinvolta in una serie di guerre: quella dei
sette anni, con le colonie americane, con la Francia
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la riflessione saggistica degli ultimi decenni del secolo fu pertanto principalmente di ordine
storico e politico

● Edward Gibbon (1734-94), Decline and Fall of the Roman Empire


○ pone la fine dell'impero romano nel 1453, studia dodici secoli di storia
● Edmund Burke (1729-97), Reflections on the Revolution in France, 1790
○ si interroga invece sul presente

Nell'arco del XVIII secolo, l'impero britannico, dapprima prevalentemente commerciale,


diventa territoriale. Alla fine del secolo gli Inglesi perdono le colonie americane ma
conquistano l'India.

2. La poesia.

Il primato della scienza sperimentale che si affermò in Inghilterra nella seconda metà del
Seicento (è del 1660 la Royal Society) portò a:

● rifiuto dell'ispirazione e dell'originalità poetica

● trionfo del senso comune e dell'usuale

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al letterato, dunque, non restava che affidarsi all'esempio dei classici, facendosi interprete,
piuttosto che creatore, della realtà

● il poeta settecentesco, che teme l'oscuro e s'affida ai lumi della ragione, utilizza un
linguaggio diverso da quello quotidiano, convinto che le cose perdano volgarità
quando sono in disuso, e che il linguaggio del tempo non è mai stato quello della
poesia

● il paradosso che emerge è che, per raggiungere chiarezza e semplicità, venga usato
un codice altamente sofisticato

● nonostante la funzione didattica e la descrizione di sentimenti universali, la poesia


resta un genere fortemente aristocratico

2.1. Pope.

ALEXANDER POPE (1688-1744)

● fu il primo poeta professionista che riuscì a vivere della propria penna, senza
dipendere da patroni, mecenati, o booksellers

● proveniva da una famiglia di cattolici romani; professare la religione cattolica gli


impedì l'accesso agli studi universitari
● al contrario di Swift, guardava con ottimismo all'umanità, pur detestando gli individui
presi singolarmente

● la sua poesia riflette le convenzioni dell'epoca, nel tono, nei temi e nelle tecniche

● utilizza l'heroic couplet nei più disparati generi di componimento:

○ la satira alla Dryden

○ la poesia filosofica (l'Essay on Man)

○ la trattazione critica (l'Essay on Criticism)

○ rappresentazione paesaggistica (Pastorals)

○ elegia passionale (Eloisa to Abelard)

● cantore di sentimenti universali, in cui ogni lettore potesse riconoscersi, rifuggiva


razionalmente dalle visioni notturne, dai moti oscuri della psiche, da ogni forma di
intimità

OPERE

Essay on Criticism, 1711

● tratta in versi drydeniani le qualità richieste al buon critico letterario, rifacendosi ai


letterati francesi (in particolare al Boileau dell'Art poétique) per approdare
all'esaltazione della forma e dello stile sul contenuto

The Rape of the Lock, 1712

● si ispirò ancora a Boileau e al suo poema Lutrin

● il titolo rimanda alla Secchia Rapita di Alessandro Tassoni, ma il contenuto frivolo del
poemetto di Pope se ne distacca in maniera assoluta

● poemetto eroicomico in cui un incidente di nessun conto, cioè il taglio di un ricciolo di


una bella ragazza da parte di un libertino, si trasforma in una sorta di epica burlesca

● trionfa il rococò, la leggerezza e il capriccio

● anticipando il Parini del Giorno, con la descrizione di una giornata della protagonista,
Pope satireggia la vacuità della buona società del suo tempo

traduzione dell'Iliade
● scritta in distici eroici

● con quest'opera raggiunse la piena indipendenza economica

● conforma Omero ai canoni estetici della dizione e concezione poetiche del tempo

● curò anche la revisione di una traduzione dell'Odissea

Eloisa to Abelard, 1717

● elegia ispirata ai due eroi eponimi

● piega il distico eroico a esprimere la sensualità di un amore proibito e travagliato

Dunciad, 1728

● satira in cui esprime l'amarezza nei confronti del mondo delle lettere a lui
contemporaneo

Moral Essays e Essay on Man

● saggi su argomenti di natura universale e saggio improntato su un'idea ottimista della


naturale bontà umana

● la poesia ha connotazioni prosastiche ed è assoggettata da formule lessicali e


strutturali precise

○ non a caso, Pope verrà considerato dai romantici come l'antitesi del vero
poeta

2.2. Una nuova sensibilità.

AGE OF SENSIBILITY

● si sviluppa nella seconda metà del Settecento

● si discosta dalla concezione neoclassica e aristocratica della poesia precedente,


introducendo nel panorama poetico elementi borghesi

● è caratterizzata da malinconia, instabilità psicologica, inquietudine e marginalità


sociale, quindi dalla follia

● per Burke, tutto ciò che è in qualsiasi modo terrificante, è fonte di sublime
○ il piacere estetico non deriva più dall'armonia, dalla chiarezza e dal razionale,
ma dall'irregolare, dall'irrazionale e dal traumatico

● il capolavoro di questa sensibilità malinconica è l'Elegy Written in a Country


Churchyard di Thomas Gray

○ divenne modello per le generazioni future (ha già una vena preromantica),
non solo in Inghilterra (Foscolo ne trasse ispirazione per i Sepolcri)

○ passa dalla contemplazione delle morti di chi è sepolto alla riflessione sulla
propria stessa morte

Altri autori di questo periodo furono:

● William Collins, che morì folle, scrisse Ode to Evening, un'esaltazione della pace
crepuscolare

● Christopher Smart, internato anch'egli in manicomio, scrisse Jubilate Agno, un lungo


poema dedicato al proprio gatto

● William Cowper, tentò due volte il suicidio, che credeva gli fosse stato ordinato da
Dio, scrisse The Task e The Castaway

In quegli anni apparvero anche raccolte di poesie medievali o medievaleggianti:

● le Reliques of Ancient English Poetry di Thomas Percy

○ raccolta di componimenti poetici provenienti da un manoscritto del XV secolo

● i Works of Ossian di James McPherson

○ ebbero una fama internazionale: Goethe li considerava superiori all'opera di


Omero

○ la traduzione di Melchiorre Cesarotti fu molto influente e apprezzata:


Napoleone Bonaparte portava sempre con sé (anche sui campi di battaglia)
una copia di tale traduzione

● i «falsi» di Thomas Chatterton

○ morì suicida a 17 anni, quando fu scoperto che le sue contraffazioni di un


vecchio manoscritto erano in realtà sue

● l'importanza di questi tre autori risiede nell'aver opposto tutti gli elementi
caratterizzanti della poesia dei neoclassici
Un autore che s'impose a fine secolo fu Robert Burns, poeta contadino, figlio della natura, la
cui opera più famosa è la cantata The Jolly Beggars.

3. Il romanzo.

IL ROMANZO

● tra i fattori che ne hanno determinato la nascita c'è l'incremento dell'alfabetizzazione,


e di conseguenza il mutamento dei lettori

● il target non sono più gli aristocratici, intellettuali o funzionari dello stato, ma una
famiglia borghese qualsiasi; le tante famiglie della classe media che ora sono in
grado di leggere velocemente e in silenzio

○ il romanzo del '700 è il nuovo genere in cui la classe borghese trova la


propria voce

● gli editori si sostituiscono ai mecenati e si sviluppa l'industria libraia, si perfezionano


le leggi che tutelano i diritti di autore

● ciò che differenzia la borghesia settecentesca e il suo romanzo da ogni precedente è


il diverso atteggiamento nei confronti della storia e della società

● le nuove classi di lettori richiedono storie nelle quali immedesimarsi, per viaggiare
verso mondi nuovi ma riconoscibili, reali

○ ebbero infatti molto successo i libri di viaggio, che trasportavano i lettori


sedentari in universi esotici

● nelle sue prime espressioni, gli scopi principali del romanzo erano due:

1. risvegliare la curiosità del lettore rivelandogli nuovi mondi

2. educarlo mostrandogli situazioni esemplari, suscitandogli giudizi di ordine


morale

● la novità principale risiede nella consapevolezza di classe: la borghesia chiedeva di


rispecchiarsi nel piccolo mondo di cui leggeva

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viene coniato un nuovo termine, novel, che sarebbe entrato nell'uso comune solo alla fine
del Settecento

● molti saranno i termini impiegati prima di approdare al termine novel; gli autori
chiamarono le proprie opere così:
○ true history: Oronooko e Clarissa

○ private history: Moll Flanders

○ history: Joseph Andrews e Tom Jones

○ a narrative: Pamela

○ life, adventures e progress: termini molto comuni nei titoli

● la prima occorrenza del termine novel nell'accezione di romanzo moderno si trova


nella prefazione a The Adventures of Ferdinand Count Fathom, del 1753, di Tobias
Smollett

● il novel è una narrazione fittizia di personaggi e azioni realistiche

○ fantastica, in quando inventata, è la storia che narra, ma realistici sono i


caratteri, l'ambiente e le azioni

● mentre nell'epoca classica e rinascimentale le trame erano basate su storie del


passato o su favole, il criterio fondamentale del romanzo è la verità in relazione
all'esperienza individuale che è sempre unica, e quindi nuova –> di qui il termine
novel

● è diverso dal romance, che narra storie fantasiose, improbabili, per lo più di origine
medievale

● l'intreccio ha come personaggi persone particolari in circostanze particolari, individui


particolari nel contesto sociale contemporaneo, non tipi umani come in passato

● il romanziere indica la sua intenzione di presentare un personaggio come individuo


dandogli un nome ordinario

○ i nomi propri sono l'espressione verbale dell'identità di ogni singola persona;


prima, invece, i nomi erano storici o tipici, o avevano connotazion straniere,
arcaiche o letterarie

● l'atto del raccontare evidenzia lo scorrere del tempo: gli avvenimenti appaiono legati
da un nesso cronologico che ne spiega la successione; prima

○ vi è dunque una connessione causale che vede l'uso di esperienze passate


come cause dell'azione presente dando al romanzo una struttura coesiva

● spazio e tempo sono inseparabili; nella tragedia, nella commedia, nel romance,
invece, erano entrambi vaghi
○ Defoe è stato il primo scrittore inglese a visualizzare ciò che narrava come se
fosse avvenuto in un ambiente reale

● la nascita del genere si deve a tre «romanzieri» per caso: il viaggiatore e giornalista
Defoe, lo stampatore Richardson e il commediografo e avvocato Fielding

3.1. Defoe.

DANIEL DEFOE (1660-1731)

● fu commerciante, politico, giornalista e persino spia, finì più volte in bancarotta e in


prigione

● fu un autore di grande versatilità, si confrontò con molteplici generi e modalità di


scrittura, dal giornalismo, alla narrativa di viaggio, alla diaristica

● iniziò a scrivere romanzi all'età di sessant'anni

The Life and Strange Surprizing Adventures of Robinson Crusoe, of York, Mariner: Who
lived Eight and Twenty Years, all alone in an un-inhabited Island on the Coast of America,
near the Mouth of the Great River of Oroonoque; Having been cast on Shore by Shipwreck,
wherein all the Men perished but himself. With An Account how he was at last as strangely
deliver'd by Pyrates. Written by Himself
(ROBINSON CRUSOE)

● pubblicato nel 1719

● capostipite della narrativa realistico-borghese

● ispirato al resoconto del naufragio di Alexander Selkirk

● scritto senza pretese letterarie, ma per bisogno di denaro

● la sua novità si presenta già nella sua natura di prodotto confezionato per il mercato:
il romanziere non scrive per se stesso, ma ha in mente un pubblico alle cui pretese
cerca di conformare il proprio lavoro

● narra le avventure di un marinaio che sopravvive per più di vent'anni su un'isola


deserta, ricostruendovi poco alla volta il mondo borghese lasciato in patria

● è narrato dal vecchio Robinson e dal giovane Robinson, che narra giorno per giorno
sull'isola col suo diario
○ le avventure narrate dal vecchio Robinson fanno ancora parte del romance,
quelle narrate dal giovane Robinson contengono in sé le caratteristiche del
novel

● Robinson incarna l'individualismo economico, l'Homo Oeconomicus: in generale, gli


eroi di Dafoe rincorrono il denaro, che egli definisce il denominatore comune del
mondo, e lo perseguono in virtù dell'adesione al capitalismo moderno. È questo che
distingue il suo eroe dalla maggior parte dei viaggiatori della letteratura

● i personaggi di Defoe non hanno legami, e se li hanno, li abbandonano. Infatti,


Robinson ha una casa, una famiglia, ma le abbandona perché vuole viaggiare per
migliorare la propria condizione di vita economica. Ciò lo rende diverso dagli altri
viaggiatori come Ulisse, che invece torna in patria per trovare la propria famiglia.
Qualcosa di fatale lo chiama verso i mari e le avventure, la tendenza al capitalismo:
l'obiettivo non è il mantenimento del suo status quo, ma la sua continua evoluzione

● Robinson diviene anche il prototipo del colonizzatore: chiama l'indigeno col nome
della settimana in cui l'ha incontrato, Venerdì, e lo rende un suo servo,
rappresentando il proletariato. Lo obbliga a imparare l'inglese e a inchinarsi di fronte
al Dio degli anglicani, e si fa chiamare Master

● nel corso della narrazione, Defoe ammassa lunghe liste di oggetti salvati dal
naufragio, per suscitare nel lettore l'immedesimazione attraverso il riconoscimento di
oggetti quotidiani, pur nel contesto straniante dell'isola

● nel romanzo è trattato anche, a scopo utilitaristico, il tema della conversione e della
provvidenza: Robinson si convertirà sull'isola una notte dopo una grande malattia

The Fortunes and Misfortunes of the Famous Moll Flanders, &c. Who was Born in Newgate,
and during a Life of continu'd Variety for Threescore Years, besides her Childhood, was
Twelve Year a Whore, five times a Wife (whereof once to her own Brother), Twelve Year a
Thief, Eight Year a Transported Felon in Virginia, at last grew Rich, liv'd Honest, and died a
Penitent. Written from her own Memorandums
(MOLL FLANDERS) 1722
e
The Fortunate Mistress: Or, A History of the Life and Vast Variety of Fortunes of
Mademoiselle de Beleau, Afterwards Called the Countess de Wintselsheim, in Germany,
Being the Person known by the Name of the Lady Roxana, in the Time of King Charles II
(LADY ROXANA) 1725

● Defoe sfrutta un altro sottogenere di larga presa popolare, le memorie di malavitosi

● Moll è una ladra, Roxana una prostituta

○ perfetti esempi di eroine opportuniste, sorrette nelle loro azioni da assoluto


materialismo
● le forme del picaresco, del romance d'avventura, storie di personaggi criminali
vengono funzionalizzate da Defoe per esemplificare il percorso delle protagoniste
attraverso una serie di peripezie

● è per lui fondamentale convincere il suo pubblico della veridicità dei fatti narrati:
inserisce dettagli sulla realtà del sottobosco criminale attinti dalla sua esperienza di
giornalista

3.2. Richardson.

SAMUEL RICHARDSON (1689-1761)

OPERE

Pamela; or, Virtue Rewarded, 1740

● per molti critici, il primo autentico romanzo della letteratura inglese

● stampato da Benjamin Franklin a Filadelfia nel 1744, fu il primo romanzo ad apparire


in America

● ispirò non solo Pamela Nubile di Goldoni, ma anche il libretto di un'opera buffa, La
Buona Figliola, che nella versione dal titolo La Cecchina, musicata da Niccolò
Piccinni, sarebbe diventato un classico, per Giuseppe Verdi «la vera prima opera
buffa»

● ebbe così successo che l'autore ne scrisse una seconda parte, Pamela in Her
Exalted Condition

● romanzo epistolare, narra la storia di una giovane serva, Pamela, la cui virtù viene
messa alla prova quando il suo padrone cerca di sedurla; alla fine, attraverso la sua
rettitudine, conquista il suo cuore e ottiene il matrimonio

● per Pamela, il comportamento retto è un mezzo per raggiungere il successo, non un


fine da perseguire di per sé

● ebbe un enorme successo presso la borghesia puritana, che si lasciava eccitare dal
fascino proibito della sessualità, e le giovani cameriere ambiziose

● l'improbabile storia della domestica che sposa il padrone si faceva metafora di un


altro sogno: entrare a far parte del mondo borghese

Clarissa, 1747-48

● Richardson usò l'espediente dello scambio di lettere tra più corrispondenti per
esaminare gli stessi episodi da diverse angolazioni
● narra la storia di Clarissa, una ragazza dell'alta borghesia, vittima di un violento
seduttore, Lovelace

● a differenza di quanto accade in Pamela, non c'è un lieto fine: muoiono entrambi,
Clarissa di dolore, sola e disperata, Lovelace in un duello

● Clarissa sarà il modello di tutte le eroine dei romanzi gotici: la vergine perseguitata,
costretta a fuggire dalle brame di un losco e lussurioso individuo

Sir Charles Grandison, 1753-54

● narra le avventure di un uomo di specchiata rettitudine

3.3. Fielding, Smollett.

HENRY FIELDING (1707-54)

● il terzo padre fondatore del romanzo inglese

● dalla precedente esperienza di commediografo, apportò alla narrativa il senso del


ritmo e del dialogo teatrale, e una nuova consapevolezza del rapporto autore-fruitore

○ l'ex-teatrante sapeva che niente diverte il pubblico più che la messa a nudo
del vizio celato dietro l'apparenza virtuosa

■ i suoi primi lavori, infatti, nacquero in risposta al moralismo di


Richardson

OPERE

Shamela. An Apology for the Life of Mrs Shamela Andrews

(SHAMELA) 1741

● pubblicato a un anno di distanza da Pamela, è una parodia di quest'ultima

● narra la storia di una prostituta che si finge illibata per approfittare della «virtù» di un
ingenuo signorotto

● il solo nome rivela un intento parodico, sham rimanda alla falsità e shame significa
vergogna

● smantella le degenerazioni del romance sentimentale e ridicolizza la pretesa della


narrazione epistolare di rendere l'immediatezza di pensieri ed emozioni
● mette in evidenza l'ipocrisia e la falsità di Pamela che non si "migliora" da sola, quindi
operosamente, ma sposando un uomo ricco

The History of the Adventures of Joseph Andrews and of his Friend Mr. Abraham Adams.
Written in Imitation of Cervantes, Author of Don Quixote

(JOSEPH ANDREWS) 1742

● al centro dell'opera c'è il fratello di Pamela, il casto Joseph, valletto presso una ricca
famiglia londinese, che, per fuggire dalla lussuriosa padrona lady Booby, parte per
un viaggio attraverso l'Inghilterra, accompagnato dal buffo parroco Parson Adams

● le loro avventure s'inseriscono nell'ottica della rivisitazione eroicomica dell'epica,


piuttosto che in quella picaresca spagnola

● è quello che oggi chiameremmo narrativa on the road: un racconto di viaggi senza
una meta precisa

The History of Tom Jones, A Foundling

(TOM JONES) 1749

● è considerato il capolavoro di Fielding, che definisce il romanzo come «epica comica


in prosa»

● Tom Jones è un trovatello che si rivelerà poi essere nipote del signore che lo
accoglie. Il protagonista, imparando da una serie di errori ed avventure erotiche e
picaresche dovute alla sua natura esuberante ed imprudente, si salverà dai pericoli
in cui è incorso, verrà reintegrato nella sua famiglia e sposerà la donna amata, pur
concedendosi diverse infedeltà

● c'è una sapiente fusione di elementi eroicomici e componenti teatrali

● l'assoluta novità sono i prologhi che introducono i diciotto libri (raggruppati in gruppi
di sei, a formare i tre atti di una commedia classica), un commento critico dell'autore
che immagina di dialogare coi suoi lettori, a tal punto da diventare quasi
un'esposizione della sua poetica e della sua teoria della narrazione. Essi indicano la
consapevolezza e l'intenzione della finzione e degli artifici messi in atto in questa
nuova arte del narrare, con accenni di satira sociale e commento moralistico

● nel mondo di Fielding, a differenza di quello di Richardson, l'eros non porta


necessariamente alla rovina

● se nelle corrispondenze intrecciate di Clarissa si coglie una pittura efficace dell'alta


borghesia settecentesca, nei vagabondaggi di Tom Jones veniamo a contatto con le
classi meno abbienti
Amelia, 1751

● molto più convenzionale e lacrimevole, è il suo ultimo romanzo

TOBIAS SMOLLETT (1721-71)

● medico di bordo scozzese

● tradusse il Don Chisciotte e il Gil Blas di Le Sagre

● narratore molto più violento, rozzo e superficiale di Fielding

● raggiunse il successo con una serie di romanzi di argomento marinaresco (Roderick


Random e Peregrine Pickle) incentrati sul capovolgimento dell'assunto
richardsoniano che vuole la virtù sempre retribuita: qui sono i furfanti a ottenere
regolarmente ricompense per le loro malefatte

● il suo ultimo lavoro, Humphry Clinker, 1771, è un romanzo epistolare in cui riesce a
offrire un quadro umoristico e circostanziato degli usi e costumi inglesi del suo tempo

3.4. Sterne.

LAURENCE STERNE (1713-68)

● ecclesiastico irlandese

● rielabora e contemporaneamente infrange i codici della narrativa precedente,


prendendosi gioco di tutte le convenzioni statuarie del novel

OPERE

The Life and Opinions of Tristram Shandy, Gentleman, 1760-67

● il suo capolavoro

● anti-novel, influenzerà gli autori più innovativi del Novecento, da Joyce a Rushdie

● preferisce affidarsi alla libera associazione di idee per costruire la struttura narrativa,
piuttosto che all'ordine cronologico degli eventi alla Defoe-Fielding o all'artificio
formale del romanzo epistolare alla Richardson-Smollett

● la trama diviene un tenue filo narrativo interrotto da digressioni; è, per esplicita


ammissione del narratore-protagonista, «la storia di quel che passa nella mente
umana»
● interrompe la sequenza temporale con continue digressioni, commenti, riferimenti a
situazioni trascorse, riflessioni sulla stessa composizione grafica del testo

● la relatività del tempo dell'esperienza umana viene evidenziata dalla frantumazione


delle sequenze

● espedienti tipografici quali asterischi, linette, pagine bianche e diagrammi aiutano a


veicolare il senso dell'inafferrabilità del reale

A Sentimental Journey Through France and Italy, 1768

● la sua seconda e ultima opera

● opera sulla popolarissima letteratura di viaggio la stessa dissacrazione fatta


compiuta sul romanzo

● l'attenzione è posta sul dettaglio sentimentale, a minuzie che gli appaiono importanti
al momento

● verrà tradotto, non a caso, dal romantico Foscolo

3.5. Goldsmith, Burney.

Nel tardo Settecento, la sensibility trovò tutt'altra espressione nell'opera narrativa di autori di
minore statura letteraria:

● Oliver Goldsmith (1730-74) in cui ogni sfortuna è sconfitta dall'affetto che lega i puri
di cuore, propone, con una prepotente vena didattica, una sorta di pedagogia degli
affetti familiari

○ deve la sua fama soprattutto al poemetto The Deserted Village e alla


commedia She Stoops to Conquer

● Fanny Burney (1752-1840), nota per il suo romanzo epistolare Evelina, or a Young
Lady's Entrance in the World, pubblicato anonimo, i suoi romanzi Cecilia e Camilla, e
per i suoi Diari, tra i migliori scritti in lingua inglese, soprattutto nel resoconto dei suoi
anni passati nella corte della regina Carlotta

○ i suoi romanzi sono importanti precursori dei lavori di Jane Austen e Maria
Edgeworth

3.6. Il romanzo gotico.


Nella seconda metà del Settecento un gruppo di romanzieri inglesi e scozzesi creano un
nuovo sottogenere narrativo:

IL ROMANZO GOTICO

● ha come scopo la messa in discussione delle certezze del realismo borghese

● l'enfasi è posta sull'elemento sovrannaturale, sulle trasgressioni, passioni sfrenate,


fughe e violenza, piuttosto che sulla tranquillità borghese e gli affetti familiari

● altri elementi sono la trasfigurazione orrida del quotidiano, il terrore orrifico che può
generare il sublime, l'ambiguità nei conflitti interiori senza soluzione e la sensibilità
che porta all'analisi del mondo emozionale delle protagoniste

● la figura fondamentale è la vergine perseguitata, già personificata nella Clarissa di


Richardson
○ queste donne, però, non si scontrano più con le insidie del mondo borghese
settecentesco, ma attraverso i corridoi oscuri di castelli medievali e inquietanti
conventi; devono fare i conti, in Lewis, anche con lo stupro e il martirio

● l'ambientazione prediletta è l'Italia o la Spagna, dietro le quali gli autori manifestano


la loro angoscia per il mondo borghese in continua evoluzione, dal quale non
sembrano esserci vie di fuga

● il primo romanzo del genere fu The Castle of Otranto, 1764, scritto dal figlio del primo
ministro Robert Walpole, Horace Walpole

● altri romanzi importanti furono The Mistery of Udolpho di Ann Radcliffe, The Monk di
Matthew Gregory Lewis e Vathek di William Beckford, scritto in francese

4. Il teatro.

Jeremy Collier, nel suo libello A Short View of the Immorality and Profaness of the English
Stage, 1698, ribadisce che il fine del teatro è l'educazione attraverso l'esaltazione della
virtù e la condanna del vizio, influenzando così la drammaturgia di gran parte del primo
Settecento e ponendo fine allo spirito del teatro della Restaurazione

● il primo e più tipico esponente fu Richard Steele, il quale applicò le teorie di Collier
per le sue commedie, tra cui il suo capolavoro The Conscious Lovers
○ era convinto della necessità di moralizzazione del teatro

● The London Merchant, or the History of George Branwell di George Lillo, un


domestic drama ambientato nell'Inghilterra elisabettiana

○ la borghesia è finalmente protagonista di un'azione tragica, e non più oggetto


di scherno come accadeva nel teatro della Restaurazione
○ sono presenti soprattutto gli ideali di patriottismo, onestà, rigore morale e
sicurezza economica

● ma la più famosa delle opere teatrali del Settecento, The Beggar's Opera di John
Gay, è una parodia proprio degli ideali borghesi

○ è l'unico dramma del tempo rimasto famoso sino a oggi

○ fa parte del genere della ballad opera, una commedia in prosa in cui sono
inserite canzoni non originali (qui 69) già note al pubblico, proposte in una
versione parodiata

■ otterrà una nota rivisitazione moderna nell'Opera da tre soldi di


Bertold Brecht

○ fu la maggiore espressione teatrale del gusto eroicomico, così come lo fu The


Rape of the Lock nella poesia e Tom Jones nella narrativa

○ racconta un mondo capovolto, in cui sono i criminali a dominare

○ Gay deride anche gli aristocratici, l'opera lirica italiana, il teatro tragico
shakespeariano e tutta la politica del tempo

● tra i drammaturghi del tempo, figura anche Henry Fielding, direttore del Drury Lane
Theater prima e del Little Theater dopo, le cui satire politiche gli valsero la chiusura
del teatro nel 1737

● nel 1737 entrò in vigore lo Stage Licensing Act di Robert Walpole, con cui venne
ordinata la chiusura di tutti i teatri senza licenza e la censura preventiva di tutti i testi
rappresentati

○ ciò portò al monopolio di due teatri londinesi: il Drury Lane, regno


incontrastato dell'attore David Garrick, e il Covent Garden

● Nella seconda metà del secolo, il teatro divenne il passatempo per eccellenza delle
classi elevate, ma era soprattutto la borghesia a frequentarlo, che poteva finalmente
riconoscersi nei personaggi

● il nuovo teatro borghese omaggiava le virtù domestiche rappresentando la sensibility


che si stava imponendo nella cultura nazionale
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● a questo teatro lacrimevole si oppose la comicità provocatoria di due autori irlandesi:

○ Oliver Goldsmith, difensore della necessità di un teatro gioioso, il cui


capolavoro è la commedia degli errori She Stoops to Conquer
○ Richard Brinsley Sheridan, il successore di Garrick alla direzione del Drury
Lane, le cui commedie, tra cui la sua opera migliore, The School for Scandal,
furono definite da Johnson le migliori del suo tempo
■ fu l'ultimo autore originale ad apparire nei teatri tra 700 e 800, prima
dell'avvento di un altro irlandese, Oscar Wilde

CAPITOLO SESTO
IL ROMANTICISMO

1.Una svolta epocale.

Prefazione delle Lyrical Ballads, 1800, di Wordsworth e Coleridge


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rottura nei confronti dell'estetica neoclassica e dell'empirismo illuminista, nasce il

ROMANTICISMO

● esaltazione dell'individualismo: mentre per i neoclassici la letteratura era attività


metropolitana rivolta all'uomo sociale, per i romantici è attività solitaria rivolta al
singolo, in contatto con una natura selvaggia e in continua evoluzione
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● l'allontanamento dalla realtà cittadina non implica una fuga dal reale, ma
un'alternativa esistenziale, artistica e filosofica al vivere metropolitano, per
opporsi all'industrialismo e al sistema politico reazionario
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● celebrazione di figure marginali, che diventano i protagonisti poetici
○ bambini, eremiti, marinai, contadini, al posto di figure mitologiche, personaggi
storici

● la poesia non è più imitazione del reale, ma culto del diverso e dell'originale

● non guarda più al presente e alla realtà metropolitana, ma al passato, all'esotico e


al soprannaturale

● Influenze:

○ i poeti della prima generazione dalla Rivoluzione francese

○ quelli della seconda dai movimenti nazionalistici post-napoleonici


CONTESTO STORICO IN INGHILTERRA

● pace di Versailles, 1783, le tredici colonie americane diventano indipendenti

● insediamento in Australia e conquista del Bengala, che col Regulating Act del 1773
diventa il primo governo dell'India

● governo di William Pitt

○ impiega una politica di sviluppo economico e coloniale

○ dà inizio al processo di industrializzazione che avrebbe caratterizzato l'800


■ Londra diventa la capitale economica dell'Occidente

● atteggiamento ambivalente rispetto alla Rivoluzione francese

○ Burke vi si oppone, pur avendo difeso le 13 colonie

○ William Goldwin la sostiene in Political Justice, con una sorta di


interpretazione comunista-anarcoide, e nel romanzo psicologico Caleb
Williams, proponendo un futuro utopico, salvo poi tirarsi indietro di fronte agli
eccessi dell'ondata rivoluzionaria

○ la moglie di Goldwin, Mary Wollstonecraft, pioniera del femminismo inglese,


in A Vindication of the Rights of Men ridicolizza i codici di comportamento
aristocratico, e in A Vindication of the Rights of Women adotta le teorie della
Rivoluzione francese a una ridefinizione dei rapporti di classe e di genere

2. I poeti.

2.1. Blake.

WILLIAM BLAKE (1757-1827)

● la sua poetica è focalizzata sulla visione fantastica e sul sentimento individuale

● oltre che poeta, fu anche un grande pittore

OPERE

i Songs of Innocence and Experience, 1794


● i SoI sono caratterizzati da una ingenua leggerezza, grazia spontanea e infantile

● i SoE, invece, da una cupa atmosfera, capovolgendo tutti gli elementi della prima
raccolta

The Marriage of Heaven and Hell, 1790-93

● elabora una peculiare teoria poetica di redenzione individuale attraverso la fantasia

● Aldous Huxley userà una frase di questo poema come titolo del suo saggio The
Doors of Perception

Milton e Jerusalem

● le visioni si fanno ermetiche, di difficile interpretazione

2.2. La prima generazione romantica.

LYRICAL BALLADS (1798)

● è la prima raccolta di poesia romantica inglese, scritta da William Wordsworth e


Samuel Taylor Coleridge

● la prefazione nella seconda edizione del 1800 è unanimemente considerata il


manifesto del romanticismo britannico

● nella raccolta, a Wordsworth spettava l'elemento sociale; a Coleridge, il visionario

● nella prima edizione, solo 4 poesie su 23 hanno la firma di Coleridge, che ha tuttavia
una sua poesia in apertura, Rime of the Ancient Mariner

● nella seconda, la poesia d'apertura è di Wordsworth e il nome di Coleridge non


compare sulla copertina

● la componente sperimentale è presente sin dal titolo, una coppia di due parole
apparentemente incompatibili:

○ l'aggettivo «lirico» esprime sentimenti, emozioni

○ la «ballata» è un componimento popolare

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lo scopo del poeta, quindi, è:


● cantare l'umile umanità di cui si occupa la ballata, concentrandosi non sui fatti, ma
sulle emozioni da essi suscitati

● risvegliare la mente umana dall'inerzia delle abitudini e coinvolgerla nella meraviglia


del creato, stabilendo una sorta di intimità tra lettore e scrittore

2.2.1. Wordsworth.

WILLIAM WORDSWORTH (1770-1850)

● per Wordsworth, la poesia è decifrazione della scrittura divina

● in Solitary Reaper, il canto della giovane e l'atto della mietitura, entrambi abitudinari e
usuali, sono elevati a significazione simbolica, e la mietitrice diventa una cosa sola
con la natura

● in Immortality Ode, è presente la delusione per non riuscire più a cogliere rivelazioni
straordinarie

● il suo capolavoro è ritenuto il poema in quindici libri The Prelude, un'autobiografia


filosofica scritta in blank verse

2.2.2. Coleridge.

SAMUEL TAYLOR COLERIDGE (1772-1834)

● la sue più notevoli composizioni sono The Rime of the Ancient Mariner, Kubla Kan e
Christabel, di cui solo la prima è completa, Frost at Midnight e Detection: An Ode

● la sua produzione fu scarsa e incompleta, in conseguenza alla sua mancanza di


disciplina e di volontà

● in Biographia Literaria, 1817, propone un concetto di letteratura come prodotto


naturale dell'immaginazione, e un'idea di poesia come imitazione della creazione
divina, attraverso il fancy

The Rime of the Ancient Mariner

● la materia trattata è presa dai libri di viaggio e dai racconti di mare medievali, e dal
mito classico e dalla ritualità cristiana

● avventura trasgressiva in cui il protagonista, punito per un atto gratuito di violenza, e


dopo aver sperimentato la morte in vita, arriva all'espiazione attraverso il racconto
della propria storia
● nel marinaio si identifica il poeta, e nell'ospite di nozze il lettore

● è narrandosi che il marinaio riesce a salvarsi, a riprova dell'idea che l'uomo sia la sua
storia, e che sia creato dal linguaggio

2.3. La seconda generazione romantica.

2.3.1. Byron.

GEORGE GORDON, LORD BYRON (1788-1824)

● fu l'epitome del poeta romantico maledetto: il suo culto dell'eroe bello e dannato è
determinato soprattutto dalle colpe inconfessabili del suo passato, quali la
bisessualità e l'incesto

● nel 1823 partecipò a fianco dei greci nella guerra contro i Turchi

● morì di febbre malarica, e non sul campo di battaglia come aveva immaginato

● c'è nelle sue migliori opere il paradosso di un romanticismo esteriore, a cui fa


riscontro un modo poetico ancora settecentesco, urbano nei toni, comico-discorsivo
nelle forme

OPERE

Childe Harold's Pilgrimage, 1812:

● il poema che gli diede fama e successo

● dopo i primi due canti l'ambientazione medievale cede il posto un resoconto di viaggi
modellato sul Grand Tour a cui Byron aveva partecipato

● dal quarto libro, ambientato in Italia, Harold è sostituito da un alter ego del poeta:
nasce il prototipo byroniano dell'uomo attraente, libertino e misterioso
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● prototipo che diverrà un autentico miro nelle successive rielaborazioni nei poemi The
Giaour, The Corsair, Cain, e il dramma in versi Manfred

Don Juan, 1820-24

● la sua opera più originale

● si segnala per il suo antiromanticismo


● comico, farsesco, satirico, appassionato, offre un autoritratto ironico del poeta stesso

On this day I complete my thirt-sixth year, 1824

● poesia in cui, constatando che i suoi giorni sono giunti «alla foglia gialla», sprona se
stesso a morire eroicamente in combattimento

2.3.2. P. B. Shelley.

PERCY BISSHE SHELLEY (1792-1822)

● l'annegamento nel golfo di Lerici ne fece l'eroe tragico per antonomasia del
romanticismo

● a differenza di Byron, fu mitizzato soltanto dopo la morte

● fu espulso da Oxford per un suo pamphlet The Necessity of Atheism, 1811

● fu protagonista di due fughe passionali con due sedicenni: Harriet, disperata per il
successivo abbandono, morì suicida; Mary, (figlia di Goldwin e Wollstonecraft) si
ispirò alla loro unione tormentata nella creazione di Frankenstein

● ricerca il mistero non più nella natura secondo uno svolgimento lirico e simbolico, ma
nella mente umana, narcisisticamente

● nell'Ode to the West Wind, omologa la propria creazione all'impeto del vento
d'autunno, che, trascinando il vecchio anno verso la morte nell'inverno, prepara la
rinascita primaverile

● in Defense of Poetry esalta la supremazia dell'immaginazione sulla ragione,


definendo i poeti «i legislatori non riconosciuti del mondo»

2.3.3. Keats.

JOHN KEATS (1795-1821)

● la sua famiglia, più umile di quelle di Shelley e Byron, proveniva dalla piccola
borghesia terriera

● orfano di padre dall'infanzia, perse la madre e il fratello diciannovenne per la tisi, che
porterà anche lui alla morte

● scrisse numerosi poemi, tra cui Endymion e Hyperion


● la lettura della traduzione di Omero fatta da Chapman gli ispirò il primo sonetto-
capolavoro, On First Looking into Chapman's Homer

● è noto soprattutto per le sei odi scritte tra l'aprile e il settembre del 1819

○ in queste ritorna spesso il contrasto tra bellezza dell'arte e pena di vivere, e


tra caducità della vita e immortalità del canto

● Ode to Autumn
○ contrappone ai canti della primavera la musica autunnale, non più, come in
Shelley, in quanto premonitrice di future stagioni felici, ma per la sua stessa
intrinseca bellezza

● Ode to Nightingale
○ non allude all'eternità del singolo uccello, ma alla sua capacità di vivere,
attraverso la medesima melodia, in maniera imperitura nella specie

● Belle Dame Sana Merci


○ ballata che sarà di forte ispirazione e modello per i preraffaelliti e per i poeti
dell'estetismo decadente

3.Saggisti e romanzieri.

3.1. Lamb, Hazlitt, De Quincey.

CHARLES LAMB (1775-1834)

● antesignano della critica shakespeariana moderna

● ricordato soprattutto per gli Essays of Elia, capolavoro di leggerezza stilistica, in cui
l'autore, sotto lo pseudonimo di Elia (anagramma di a lie), narra ricordi infantili dal
sapore onirico

● scrisse anche, assieme alla sua sorella folle e matricida, i Tales from Shakespeare,
rielaborazioni di trame shakespeariane per l'infanzia in forma di racconti

WILLIAM HAZLITT (1778-1830)

● critico d'arte, letterato e saggista

● considerato uno dei maggiori critici e saggisti in lingua inglese

● in My First Acquaintance with Poets, un memoir sull'incontro con i poeti della prima
generazione romantica, i suoi miti e modelli, esalta la grandezza dei loro lavori
giovanili
THOMAS DE QUINCEY (1785-1859)

● noto soprattutto per le Confessions of an English Opium Eater, il racconto


autobiografico della propria dipendenza dall'oppio, in cui sono presenti delle
interpretazioni che si potrebbero definire freudiane ante litteram

● scrisse anche On Murder Considered as One of the Fine Arts, saggio


sull'irresponsabilità morale dell'arte, e nell'ambito della critica shakespeariana, On
Knocking at the Gate in Macbeth

3.2. Scott, Austen, Mary Shelley.

Castle Rackrent, 1800, di Maria Edgeworth

● anticipatore della vena storica e nazionalista romantica

● scritto in irish english

● è la rappresentazione del declino di una famiglia irlandese, visto attraverso gli occhi
di un servitore

● Scott, nel suo primo romanzo, Waverley, dichiarerà di volerla emulare

WALTER SCOTT (1771-1832)

● il più popolare romanziere del suo tempo

● veniva chiamato il «Mago del Nord» dai contemporanei, e fu il primo tra i romanzieri
occidentali a saper rendere il passato immaginabile

● è l'inventore del romanzo storico, un genere che egli crea completamente da solo

● il suo primo romanzo, Waverley, 1814, fu pubblicato anonimo

● scrisse più di trenta romanzi a fondo storico, 25 dei quali ambientati nella Scozia del
XVII e XVIII secolo, di cui il più famoso è Ivanhoe, 1819
○ la Scozia diventa la terra romantica per antonomasia

● Scott esprime il suo rammarico post-rivoluzionario narrando un mondo senza denaro,


in cui la più alta espressione individuale è l'eroismo

● l'eroe di Scott non è un individuo eccezionale, ma un mediatore all'interno della


grande crisi sociale
● oltre ai personaggi fittizi, appaiono anche figure storiche

● per saldare i propri debiti, scrisse senza sosta fino alla morte

● scrisse una recensione positiva a Emma di Jane Austen, al tempo ignorato dal resto
della critica

JANE AUSTEN (1775-1817)

● esordì nella narrativa con una divertente parodia del gotico, Northanger Abbey,
scritto nel 1798 ma pubblicato postumo venti anni dopo

● nei suoi romanzi, esplora le vicende di «tre o quattro famiglie in un paese di


campagna»

● fortemente antiromantica nei temi e nei modi, le scelte dei suoi personaggi sono tutte
dettate da un augusteo common sense

● le sue comedies of manners sono uno spaccato della vita morale del tempo,
contraltare agli affreschi scottiani di storia nazionale trascorsa
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● l'ossessione dei suoi personaggi per i problemi economici, l'attenzione della scrittrice
per le problematiche relative all'educazione femminile, la sua volontà di condurre le
proprie eroine al raggiungimento di una piena identità personale, permettono di
leggerne l'opera come portato del suo tempo

● la politica matrimoniale è alla base di tutti i suoi romanzi: nella società in cui viveva,
la scelta del marito è la più importante dell'esistenza femminile, e dev'essere portata
a termine con razionalità, diffidando del sentimentalismo

● nel suo mondo, una buona unione nasce dalla stima e dall'affetto reciproci, e dalla
soddisfazione dell'interesse economico
○ se nel romanzo storico di Scott il denaro è assente, in Austen occupa un
posto d'onore

● Sense and Sensibility, 1811: per raggiungere la maturità in materia di sentimenti,


occorre mitigare la sensibilità romantica

● Pride and Prejudice, 1813: le persone vanno giudicate al di là dalle apparenze

○ l'incipit, nella sua ironica ovvietà, è diventato uno dei più famosi aforismi della
letteratura mondiale

● la polemica antiromantica dei primi lavori trova la sua massima espressione in Emma
● Mansfield Park, 1814, appare come il primo romanzo ottocentesco in cui l'autore
sostenga apertamente l'impresa coloniale britannica

● utilizza la tecnica del double talk (prima affermare l'ovvio, poi, usando le stesse
parole, suggerire la pochezza della società che lo accetta)

MARY SHELLEY (1797-1851)

● figlia di William Godwin e Mary Wollstonecraft, che morì 10 giorni dopo il parto della
figlia

● è la creatrice del più grande mito gotico di tutti i tempi, Frankenstein

FRANKENSTEIN, OR THE MODERN PROMETHEUS

● terminato a soli 19 anni, e pubblicato nel 1818 anonimamente

● è frutto di una scommessa letteraria proposta da Byron a lei, il marito e il dottor


Polidori

● è raccontato attraverso la voce di tre narratori:

○ un esploratore polare

○ lo scienziato Frankenstein

○ la creatura da lui assemblata in laboratorio con pezzi di cadaveri

● è un horror story of maternity, in cui il tema della creazione maledetta è una


rielaborazione inquietante di esperienze biografiche

○ orfana di madre dalla nascita

○ un figlio morto e tre gravidanze alle spalle alla stesura del libro

○ una sorellastra suicida a causa dell'indifferenza paterna, e un'altra che


sarebbe stata presto abbandonata incinta da Byron, Claire Clairmont

● è presente, come nel romanzo Caleb Williams, di suo padre, il tema dell'uomo isolato
che deve affrontare da solo il destino avverso
CAPITOLO SETTIMO
L'ETÀ VITTORIANA

1. Il secolo lungo.

REGNO DI VITTORIA

● la regina Vittoria salì al trono appena diciottenne, nel 1837, e morì nel 1901

● nel 1861, si ritirò dalla scena pubblica, a causa della morte del marito

● durante il suo regno, l'Inghilterra divenne la massima potenza imperiale mondiale

● sul piano sociale, ci fu l'esplosione del capitalismo e del libero mercato;

● sul piano privato, ci fu l'imborghesimento, volgarizzazione e appiattimento dei valori


romantici

● il riformismo del primo vittorianesimo fu caratterizzato dall'aspirazione da parte dei


cittadini a un miglior tenore di vita

● le nuove città, nate dalla spinta dalla rivoluzione industriale, portavano con sé diversi
traumi:

1. il passaggio da un'economia rurale a una realtà urbana

2. l'inurbamento della popolazione agricola

● Londra divenne la capitale del mondo moderno, metafora di alienazione


metropolitana

● negli anni '40 e '50, con Dickens, la passione venne sostituita dal sentimentalismo
degli affetti domestici, e l'empatia con la natura

● l'ambiguità è la cifra distintiva dell'età vittoriana, nel privato, nel pubblico, in


letteratura, in politica

● nel privato, nelle famiglie borghesi, si assisteva a un doppio standard di


comportamento:
○ all'uomo era concesso, di notte, ricercare piaceri proibiti

○ la donna, invece, era condannata al ruolo di angelo del focolare: si assistì a


una progressiva desessualizzazione della classe media femminile, mentre,
nei ceti inferiori, la prostituzione era dilagante
● alla stabilità economica e politica, faceva riscontro un diffuso senso di insicurezza
(disagio verso la società industriale e la meccanizzazione);

● all'agiatezza della classe media, la miseria del proletariato urbano;

● alla soddisfazione per i traguardi nelle scienze, l'immagine inquietante di un universo


senza Dio

● i primi movimenti femministi enfatizzavano i problemi della condizione femminile


○ sindacalismo, socialismo e marxismo, i problemi delle classi operaie

● nel 1859, il panorama scientifico, filosofico e religioso fu sconvolto da Charles


Darwin, con The Origin of the Species; quello politico, da John Stuart Mill, con On
Liberty, in cui proclamò il suo riformismo laico e progressista

● Darwin pubblicò, nel 1871, The Descent of Man, in cui elaborava la teoria
evoluzionistica, diversa da quella delle Sacre Scritture

● Mill pubblicò, nel 1869, The Subjection of Women, una riflessione sulla
subordinazione femminile nella società vittoriana
○ in Principles of Political Economy, 1848, tuttavia, si dimostrò favorevole alla
colonizzazione, considerando le colonie paesi senza una propria identità
■ questa è la posizione anche dei maggiori romanzieri ottocenteschi, nei
cui lavori l'impero è un riferimento constante, ma sempre in secondo
piano

● quando Vittoria riprese a mostrarsi in pubblico, divenne l'immagine stessa della


potenza nazionale, trasformandosi nella «matriarca d'Europa»

Fine del secolo

● in risposta all'ipocrisia borghese e al materialismo industriale, nacque il rifiuto di


qualsiasi intento – didascalico, politico, morale – all'opera d'arte

● a tal proposito, Oscar Wilde scriveva che l'arte non esprime mai nient'altro che se
stessa, e che è la vita a imitarla, più che viceversa

● William Pater, l'ideologo dell'estetismo, respinse l'idea di qualsiasi utilità all'opera


d'arte, separandola dalla morale

2. Il romanzo.
IL ROMANZO VITTORIANO

● elaborò e articolò la potenza britannica ottocentesca, contribuendo a mantenere


intatto l'ordine costituito

● illustrò l'avanzata delle classi medie, rivolgendosi apertamente a esse, attraverso la


pubblicazione seriale

● nacque dalle rovine del romanticismo individualista, nel passaggio dalla


contemplazione della propria anima alla raffigurazione di una intera società

● ha una visione moralistica e pedagogica: il romanzo non doveva essere incline alle
fantasticherie e ai contenuti scabrosi, ma essere fortemente esemplare e realistico

● le narrazioni erano pubblicate in fascicoli mensili (part-issue serialization), in


appendice a periodici, o a dispense autonome, le quali si potevano rilegare per
formare i romanzi in tre volumi (triple decker)

● la diffusione a puntate influenzava il ritmo narrativo, la caratterizzazione dei


personaggi e lo svolgimento degli episodi

● il romanzo, potendo anche essere influenzato dall'opinione dei lettori nel corso della
sua pubblicazione, fu sempre più assoggettato alle leggi del mercato

○ inoltre, le leggi bibliotecarie non permettevano opere dai contenuti espliciti per
il prestito domestico
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● la letteratura divenne strumento di controllo delle masse e creazione di consenso,
che favoriva sì l'alfabetizzazione, ma ne conservava l'innocuità

● l'establishment si poneva l'obiettivo di educare le masse, le lower classes, e di


controllarle con precisi canali: chiedeva allo scrittore di collaborare a questa
operazione, alla formazione del destinatario

● il tipico scrittore vittoriano è un moderato, proteso a rendere la propria arte


politicamente e socialmente utile. Così egli ha una funzione illuministica di critico,
segnalando le piaghe e le ingiustizie sociali

2.1. Dickens.

CHARLES DICKENS (1812-70)

● rappresentò l'epoca vittoriana in tutte le sue contraddizioni


● fu il cantore della classe media: i suoi personaggi fanno soprattutto parte di quella
piccola borghesia che, grazie alla rivoluzione industriale, poteva accedere a livelli più
alti nella scala sociale

● le caratteristiche che rendono unici i suoi racconti sono due:

○ sono pensati per l'ascolto, piuttosto che per la lettura individuale

○ si rapportano all'esperienza della classe media

● ebbe la capacità di inventare situazioni e personaggi destinati a rimanere nella storia


della letteratura mondiale

OPERE

The Posthumous Papers of the Pickwick Club, 1837

● il suo primo lavoro, ebbe un enorme successo popolare

● spaccato umoristico della Vecchia Inghilterra preindustriale

Oliver Twist, 1837-38

● un atto d'accusa contro la politica economica del tempo e le conseguenze della


rivoluzione industriale

David Copperfield, 1849-50

● narrazione in prima persona con molti spunti autobiografici sulle esperienze infantili,
l'educazione sentimentale e l'apprendistato di uno scrittore

Bleak House, 1852-53

● segna un mutamento nell'opera di Dickens: la visione sociale diventa sempre più


pessimista

● la vita metropolitana è ritratta in modo grottesco

A Christmas Carol, 1845

● per Dickens, il Natale è l'unico momento dell'anno in cui gli individui annullano le
differenze della scala sociale

Hard Times, 1854

● ambientato in una squallida città industriale, Coketown, in cui agiscono personaggi


senza spessore psicologico, meccanici come automi
● Dickens denuncia a piena voce le colpe dell'industrializzazione

● gli operai, però, non sono mai visti come una classe potenzialmente rivoluzionaria,
ma solo come una massa sfruttata e sofferente

● è anche una denuncia a un'educazione che impedisce ai bambini di sviluppare la


fantasia

Great Expectations, 1860

● per molta parte della critica, il suo capolavoro

● narra, nella forma di un mito di formazione, le vicende dell'orfano Pip

2.2. Thackeray.

WILLIAM MAKEPEACE THACKERAY (1811-63)

● nato a Calcutta, ma educato in Inghilterra

● era il grande rivale di Dickens, a lui preferito dagli intellettuali del tempo, che ne
apprezzavano la raffinatezza stilistica e la solidità della costruzione narrativa

● è ricordato soprattutto per un solo romanzo, Vanity Fair

VANITY FAIR: A NOVEL WITHOUT A HERO

● pubblicato a puntate tra il '47 e il '48

● le due protagoniste rappresentano i due aspetti della femminilità in età vittoriana:

○ Becky Sharp—> la prostituta, ambiziosa, furba e calcolatrice

■ crea da sé il proprio destino

○ Amelia Sedley—> l'angelo del focolare, dolce e un po' ingenua

■ lascia che siano gli uomini a scrivere la sua vita

● il narratore interviene spesso in prima persona a commentare il racconto, ed è


ambiguo nei confronti delle protagoniste e delle vicende
2.3. Charlotte, Emily e Anne Brontë.

SORELLE BRONTË

● crebbero orfane di madre, lontane dalla città, prive di scolarizzazione professionale

● l'anticonformismo paterno le espose sin da bambine alla discussione di questioni


politiche e sociali

● pubblicarono le loro opere sotto degli pseudonimi maschili, che mantenevano


l'iniziale dei loro veri nomi

● nel 1846 pubblicarono i Poems of Currer, Ellis and Acton Bell, che leggenda vuole
abbiano venduto solo due copie

CHARLOTTE BRONTË (1816-55)

● l'unica delle sorelle a conoscere il successo in vita

● il suo romanzo più famoso è Jane Eyre, 1847

○ racconto in prima persona della vita dell'orfana Jane, dalla sua infanzia
difficile, all'innamoramento per Mr Rochester presso la cui dimora era
governante, fino alla sua emancipazione;

○ Jane non rientra nello stereotipo vittoriano dell'angelo del focolare: la sua
passionalità, al tempo, era ritenuta poco appropriata

EMILY BRONTË (1818-48) E ANNE BRONTË (1820-49)

● Emily pubblicò un solo romanzo, Wuthering Heights, 1847

● Anne, Agnes Gray, 1847 e The Tenant of Wildfell Hall, 1848

2.4. Elizabeth Gaskell.

ELIZABETH GASKELL (1810-65)

● biografia di Charlotte Brontë

● pioniera della working-class novel, il romanzo proletario, in cui si descrivono le


squallide condizioni di vita degli operai nelle nuove città industriali
OPERE

Mary Burton, 1848

● offre un potente quadro della realtà industriale del suo tempo

North and South, 1855

● c'è una rudimentale spiegazione del conflitto di classe in termini quasi marxiani

● la protagonista nel suo viaggio vede una nuvola di fumo, espressione della
rivoluzione industriale. Qui viene rappresentata la possibilità della coesistenza tra
nuovo e vecchio, tra cambiamento e tradizione

Wives and Daughters, 1865-66

● il suo capolavoro

● le relazioni di classe e le differenze sociali portano a soluzioni di compromesso

2.5. George Eliot.

GEORGE ELIOT (1819-80)

● pseudonimo di Mary Anne Evans

● nella sua opera si propose di reinterpretare vita e storia alla luce della scienza e
dell'immaginazione

MIDDLEMARCH

● pubblicato nel 1871-72, è il suo capolavoro

● ambientato in una cittadina dei Midlands intorno al 1832, al tempo del Great Reform
Bill

● narrazione multipla di a trame intrecciate sulla condizione matrimoniale

● il lieto fine per antonomasia dei romanzi borghesi precendenti era il matrimonio; Eliot
mette in discussione la felicità implicita in questi finali, raccontando cosa accade
nella realtà quotidiana dopo le nozze

● analizza le problematiche del rapporto tra i sessi e dell'unione matrimoniale col fare
del saggista, mettendo in evidenza:

○ l'importanza del dialogo tra i coniugi del matrimonio


○ la necessità di motivazioni e interessi al di fuori del focolare domestico per le
donne, nella consapevolezza che, dopo le nozze, la vita continua

2.6. Trollope.

ANTONY TROLLOPE (1815-82)

● autore di 47 romanzi

● ottenne un notevole successo, anche economico, con tre cicli di romanzi, i primi due
di ambientazione provinciale, e il terzo più cupo, di impianto socio-politico

● il romanzo più noto del primo ciclo, Barchester Novels, è Barchester Towers, uno
spaccato di vita clericale vittoriana

● tra quelli più famosi del terzo ciclo, Palliser Novels, ci sono Can You Forgive Her? e
The Way We Live Now

2.7. Fine secolo.

con L'Education Act del 1870 si allarga l'istruzione elementare


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● si crea un nuovo pubblico di lettori popolare non particolarmente colto, alla ricerca di
una letteratura di intrattenimento: romanzi polizieschi, sensazionali, di avventura,
fantascientifici

● fantascienza tardo-ottocentesca con le sue distopie, analizzate come fenomeni


naturali e giustificate da moventi scientifici: H. G. Wells e Samuel Butler

● la detective story, il cui iniziatore inglese è considerato Wilkie Collins con The
Moonstone del 1868
○ in questo romanzo egli usa gli espedienti del sensational novel in voga negli
anni '60, creando un vero e proprio poliziesco a voci narranti plurime, con
suspense e detective fever

● il più famoso autore di detective stories dell'Ottocento inglese è Arthur Conan Doyle,
creatore dell'investigatore Sherlock Holmes

● children's literature, che attinge dal fairy tale

● nonsense, letteratura dell'assurdo: Edward Lear con A Book of Nonsense, una


raccolta di limerick, e Lewis Carroll con Alice's Adventures in Wonderland
2.7.1. Meredith.

GEORGE MEREDITH (1828-1909)

● il suo capolavoro è The Egoist, in cui mette a nudo l'egoismo borghese, un mondo in
cui le manifestazioni più negative della borghesia sono spacciate per valori positivi

2.7.2. Stevenson.

ROBERT LOUIS STEVENSON (1850-94)

● il suo romanzo Treasure Island, 1883 è uno tra i più famosi romanzi di avventure di
tutti i tempi

○ la ricerca del tesoro si fa autentico rito di passaggio: il vero tesoro da trovare


è la maturità

● scrisse anche delle opere riservate alla comprensione di un pubblico maturo, tra cui:

○ le Fables, una sorta di operette morali

○ il romanzo The Master of Ballantrae

○ The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde, resoconto in chiave di enigma


poliziesco di uno sdoppiamento di personalità

2.7.3. Kipling.

RUDYARD KIPLING (1865-1936)

● nacque nell'India britannica

● autore di The Jungle Book

Kim, 1900

● vasto affresco del mondo indiano visto dagli occhi di un bambino

● del filone che oggi definiremmo on the road


● l'India è rappresentata con l'immagine positiva che l'imperialismo desidera offrire di

scrisse anche delle short stories, di argomento indiano e di ambiente europeo

● i racconti indiani sono l'espressione più alta dell'empire gothic, sottogenere noir in cui
vengono trasposti i terrori del bianco di fronte alle colonie

2.7.4. Hardy.

THOMAS HARDY (1840-1928)

● con lui si chiude la stagione del romanzo vittoriano e si apre quella del romanzo
moderno

● è apertamente pessimista sulla possibilità che qualsiasi riforma possa migliorare la


condizione umana

● la sua narrativa trova ispirazione nella consapevolezza che il mondo rurale


dell'Inghilterra, e in particolare del Wessex (una regione che si situa tra mito e
tradizione storica), sta per essere annientato dall'arrivo civiltà meccanica

● Hardy rappresenta personaggi anziani che vivono in simbiosi con la natura, e


accanto agli abitanti della campagna ci sono i giovani irrequieti che decidono di
spostarsi in città per lavoro, ma che sono destinati alla sconfitta

● in Tess of the d'Urbervilles, A Pure Woman, attacca:

○ l'ipocrisia vittoriana e il doppio standard comportamentale per uomini e donne

○ le istituzioni religiose e legali che non sanno proteggere i più deboli

● il suo ultimo romanzo è Jude the Obscure

3. La poesia.

POESIA VITTORIANA

Il capitalismo industriale e la messa in discussione della religione ufficiale portarono e una


separazione radicale tra realtà e poesia
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poesia caratterizzata da senso di fuga, senza più spinta rivoluzionaria
3.1. Tennyson.

ALFRED, LORD TENNYSON (1809-92)

● «poeta laureato» dal 1850, era amatissimo dalla regina Vittoria e dai suoi sudditi

● scrisse diversi poemi lunghi, tra cui:

○ Maud, il preferito di Vittoria, una storia di disperazione, assassinio e follia

○ The Idylls of the King, di argomento arturiano

● la sua poetica è racchiusa nella sua poesia più antologizzata, The Lady of Shallot,
storia di una femme fatale il cui mondo illusorio, intravisto in uno specchio, è distrutto
dall'apparizione di Lancillotto, eroe della vita attiva

● un'altra sua poesia famosa è Ulysses, in cui la ricerca della vita attiva è l'emblema
dell'ambiguità vittoriana: Tennyson, mentre inneggia alle virtù del focolare domestico,
ammira chi abbandona quel focolare per scoprire nuovi mondi

● il poema In Memoriam, scritto in ricordo di un suo amico deceduto, esprime il


tormento per la perdita di fede e dell'amicizia
○ scandito sul ritorno di tre Natali, è il primo poema in Inghilterra a rapportarsi
con le problematiche scaturite dall'evoluzionismo darwiniano

3.2. Browning, Elizabeth Barrett.

ROBERT BROWNING (1812-89)

● la sua fama è dovuta soprattutto ai monologhi drammatici, poemetti in cui i


personaggi storici si raccontano in prima persona

● al contrario di Tennyson, che si rifugia in un mondo mitico e leggendario, Browning è


affascinato soprattutto dall'Italia umanistica e rinascimentale

ELIZABETH BARRETT (1806-61)

● ebbe una relazione con Browning

● più famosa del marito, fu proposta per succedere come poeta laureato a Wordsworth
(lo ottenne Tennyson)
● raggiunse una popolarità eccezionale nel 1857 con il romanzo in versi Aurora Leigh,
la prima opera narrativa da un'autrice inglese di cui sia protagonista a sua volta una
scrittrice

● oggi conosciuta anche per i suoi Sonnets from the Portuguese

3.3. Arnold, Clough.

● è di Matthew Arnold la poesia più antologizzata della letteratura inglese, Dover


Beach, una riflessione sulla perdita della fede, in cui riflette sulla difficoltà collettiva di
vivere in un'età che sia sha progressivamente allontanando dalla fede

● l'amico e poeta Arthur Hugh Clough

3.4. I preraffaelliti e gli esteti.

Confraternita Preraffaellita

● fondata nel 1848 da Dante Gabriel Rossetti

● gruppo di artisti in opposizione al meccanicismo vittoriano e al materialismo


borghese

● si ispirano a una imagery anteriore alla pittura di Raffaello

● attingono dal Medioevo dantesco e dalle leggende nordiche

● la sorella di Dante, Christina, è nota per Goblin Market, una sorta di favola morale in
versi per bambini

● le loro visioni aprono la strada all'estetismo di fine secolo e ai morbidi turbamenti del
decadentismo

3.5. Hopkins.

GERARD M. HOPKINS (1844-89)

● si rifà al lessico e alla sintassi gaelica

● poeta cattolico, gesuita, canta l'amore per il proprio dio


● la sua è una poesia sperimentale, in largo anticipo coi tempi

● il fine della sua poesia è la ricerca spirituale che avviene attraverso la discesa
profonda nel nostro sé, una fuga interiore che lui chiama inscape

● la più grande novità della sua opera è lo sprint rythm, il ritmo spezzato, ripreso da
molti poeti del Novecento tra cui Montale

CAPITOLO OTTAVO
IL PRIMO NOVECENTO

1. Il modernismo.

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IL CONTESTO

● Edoardo VII sale al trono nel 1901

● apogeo della potenza imperiale

● consolidamento del trionfo economico e industriale

● borghesia classe dominante

● lo scoppio della Prima guerra mondiale spazzò via gli equilibri raggiunti

○ eppure, già all'inizio del secolo erano presenti i semi della dissoluzione
dell'ordine

● nel primo decennio del Novecento in tutta Europa irrompe il fenomeno delle
avanguardie artistiche e letterarie

● l'esigenza di modernità diventa ora programma deliberato di gruppi e movimenti, si


traduce in «manifesti».
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● la modernità diventa modernismo», una volontà di svecchiamento («Make it New!» è
l'ingiunzione di Ezra Pound) e di fondazione del nuovo.
● due tempi della stagione modernista inglese:

1. prebellico, la cui data d'inizio coincide con la «Image School» di T. E. Hulme


(1907) e con i suoi sviluppi nell'imagismo di Ezra Pound (1909-13), fino alla
fase di maggior risalto contestativo di cui è espressione il movimento
vorticista* (1914-15)

2. postbellico, che culmina nel 1922, in cui vedono la luce The Waste Land di T.
S. Eliot e Ulysses di James Joyce, e prosegue poi negli anni Trenta

● è la Grande guerra che fa da spartiacque tra i due modernismi

*vorticismo: movimento di cui fu promotore Wyndham Lewis. Pittura dai tratti netti e forti, che
doveva molto al futurismo e al cubismo. Esaltazione della macchina e dell'energia. Questi
principi furono portati anche all'interno della scrittura

1. anni in cui sono elaborate le premesse per il grande rinnovamento: si attua un'opera
di negazione e «distruzione» delle convenzioni ritenute obsolete («BLAST», il titolo
della «Review of the Great English Vortex», è sintomatico del furore iconoclastico di
questa fase)

2. consolidamento dei risultati acquisiti (Ford Madox Ford parla di reconstruction)

● il modernismo inglese non ha mai interrotto un dialogo ideale con il patrimonio della
tradizione (anche nella fase prebellica)
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però, la frattura, l'oltrepassare, ci fu:

1. poetiche dell'imagismo e del vorticismo

2. sperimentazione della Waste Land e di Ulysses

● i modernisti avvertono che il loro è uno sconvolgimento epocale: sentono


profondamente la crisi del senso storico

● nell'avanguardia coabitano conflittualmente interrogazione del passato e tensione


verso il futuro

● insofferenza dei modernisti verso orizzonti localistici e apertura verso una cultura
internazionale

● centralità dell'esperienza della grande città: Londra è "l'apoteosi della vita moderna"

● Ford Madox Ford, saggio The Soul of London (1905):

○ Londra, ora immensa, si può cogliere solo per frammenti.


● nesso tra le trasformazioni dello spazio urbano e la crisi della rappresentazione che
ne deriva (si pensi alla locomazione veloce che modifica le categorie spazio-
temporali)

● la perdita del centro che vi si esperiva rendeva impossibile raccontare «una storia».

● in assenza di criteri sicuri per ordinare la realtà, si rinuncia a voleria rappresentare


nella sua completezza:

○ scelta di limitare la narrazione a poche ore o giorni, nella consapevolezza che


il singolo fatto potesse far cogliere il senso di una vita.

● in un orizzonte contrassegnato da instabilità, sarà possibile solo rendere delle


«impressioni» fuggevoli, delle improvvise rivelazioni (che Joyce in quegli anni
chiamava «epifanie»).
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1. poetica dell'impressionismo: rivela una crisi di ordine epistemologico

2. poetica dei moments of being («momenti dell'essere») di Virginia Woolf nella Londra
di Mrs. Dalloway [momenti di rivelazione, soggettivi, istanti privilegiati che
consentono di far luce sull'enigmaticità del reale].

● scelta di frantumare la realtà in aspetti e significati molteplici. Questo ha delle


conseguenze a livello di tecniche narrative

● in un mondo che non è conoscibile nella sua interezza, non c'è spazio per la figura
del narratore onnisciente ottocentesco
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1. stream of consciousness in Joyce (processo inconsapevole di pensieri, associazioni
e sensazioni della mente)

2. molteplicità dei punti di vista in Woolf

● l'impossibilità di istituire una continuità o connessione tra le cose minava il rapporto


di causa ed effetto, indispensabile per ogni sequenzialità narrativa
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● impossibilità di raccontare una storia con linearità

● Bloomsbury Group
○ i bloomsburyani sono legati, oltre che dalla classe sociale (medio o
altoborghese) e da una comune cultura, da una rivolta contro le ipocrisie e le
convenzioni estetiche, sociali e morali dell'Inghilterra vittoriana

○ culto dei valori liberali

○ posizione moderata rispetto alla radicale sperimentazione modernista,


inconciliabile con la propria educazione altara

2. La poesia.

Le influenze per il rinnovamento


del linguaggio poetico:

● il simbolismo francese

● l'imagismo, con una hard dry image

○ non più abbondanza di aggettivi e metafore, ma un linguaggio diretto, della


quotidianità

Si preferiva una lirica breve, intensa e compatta, piuttosto che i lunghi poemi narrativi
vittoriani

2.1. Yeats.

WILLIAM BUTLER YEATS (1865-1939)

● dublinese, di famiglia protestante

● vinse il premio Nobel nel 1923

● la sua prima fase poetica fu tardoromantica, ispirata dal folklore e dalle leggende
irlandesi, dai toni nostalgici, sognanti, melanconici

● si volse poi a un linguaggio più diretto e asciutto

● la sua poesia modernista usa diversi registri linguistici

2.2. Eliot.
T. S. ELIOT (1888-1965)

● usa il linguaggio quotidiano per ritrarre la realtà impoetica del mondo contemporaneo

il suo capolavoro è The Waste Land, 1922

● poemetto che racchiude la più completa visione modernista del mondo

● il tema dell'opera è la crisi della società occidentale, vista attraverso il simbolo della
perdita della fertilità

Altre sue opere sono Ash Wednesday, come un purgatorio che segue all'inferno The Waste
Land, e il paradiso Tour Quartets

2.3. Auden.

Wystan Hugh Auden, faceva parte dei poeti della Pylon School, con riferimento ai piloni (e
altre icone della civiltà industriale) emblematicamente presenti nella loro poesia
scrisse The Orators, Spain 1937

2.4. Thomas.

DYLAN THOMAS (1914-53)

● gallese, famosissimo negli anni 50

● il suo tema principale è quello dell'unicità di ogni forma di vita, e del ciclo ininterrotto
di vita, morte e rinascita attraverso il succedersi delle generazioni

● scrisse delle raccolte poetiche, 18 Poems, 25 Poems, The Map of Love

● scrisse il più bel radiodramma in lingua inglese, Under Milk Wood, postumo

3. La narrativa.

3.1. Nuovo e meno nuovo.

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● i protagonisti della sperimentazione narrativa rimproverano al romanzo


tardovittoriano (e ai suoi continuatori) di perpetuare un realismo attardato,
anacronistico, in un orizzonte aproblematico inadeguato ad affrontare la sfida della
modernità

● le convenzioni della narrativa inglese:

○ erano giustificabili nell'ambito di un romanzo di intrattenimento e consumo

○ ma vengono duramente contestate dai modernisti quando il romanzo,


respinto il livellamento qualitativo e le facili evasioni, aspira a ridiventare
veicolo di un'autentica esplorazione della realtà. Il romanzo è suprema forma
d'arte

● non è da sottovalutare l'esperienza del decadentismo, che aveva aperto il romanzo


alle suggestioni del simbolismo e lo aveva elevato alla categoria di autonomo
prodotto artistico

● lo smantellamento delle regole vittoriane - il lieto fine, il moralismo del narratore


onnisciente, l'enfasi sensazionalistica - porta all'individuazione di un nuovo spazio
narrativo.

● percezione soggettiva del reale

● l'artista è colui che è in grado di costruire una trama complessa, capace di sviluppare
in tutte le sue implicazioni un minimo frammento della realtà

● la perdita di fiducia in un mondo oggettivo, non più solido ma evanescente ed


enigmatico [anche a causa delle rivoluzioni tecnico- scientifiche e del pensiero
filosofico (Freud, Einstein, Bergson), legittima la ricerca di una nuova forma, di un
nuovo linguaggio narrativo:

○ ora esplorazione delle coscienze (H. James),

○ monologo interiore (Joyce),

○ percezione di privilegiati «momenti d'essere» (Woolf).

● il romanzo rinuncia alle ambizioni totalizzanti e si fa romanzo d'artista (A Portrait of


the Artist as a Young), fino a diventare riflessione su sé stesso, metaromanzo

HENRY JAMES (1843-1916)

● rivendicava l'autonomia estetica del romanzo

● si rifece ai parametri rinvenibili nella «lezione» stilistica francese di Flaubert e


Maupassant
● prese atto che una realtà mutata e problematica non può più essere contenuta in un
intreccio convenzionale (il plot) e non può essere raccontata univocamente da un
narratore onnisciente:

○ teorizzò e mise in atto una narrativa che, escludendo ogni intervento


autoriale, affida la rappresentazione a una molteplicità di punti di vista al fine
di cogliere la complessità del reale

3.2. Conrad.

JOSEPH CONRAD (1857-1924)

● di genitori polacchi, crebbe in Russia e in Polonia

● a 17 anni intraprese la carriera marinara, prima nella marina mercantile francese, poi
quella inglese

○ non accantonò mai, tuttavia, la sua giovanile ambizione di diventare scrittore

● le sue ispirazioni furono:

○ Flaubert e Maupassant

○ Henry James

○ la sua esperienza marinara, che lo portò in giro per il mondo

■ sul piano del racconto, per la componente avventurosa e incantatrice

■ sul piano ideologico, per la visione del mondo scaturitane: ciò che vale
per il microcosmo dell'equipaggio di una nave, vale per tutta la società

● la vita intesa come un misurarsi con le avversità; il senso di


comunità che unisce chi le affronta; la necessità che ognuno
abbia un suo compito per consentire il successo

● molte delle storie conradiane si svolgono nei territori coloniali e sui mari che li
congiungono

● diversamente dai lettori dell'epoca, Conrad non aderisce in modo convinto, ma riflette
criticamente sull'impresa coloniale

● ha affrontato la natura della condizione umana e della realtà storica nel tempo
dell'illusione dell'onnipotenza dell'uomo
HEART OF DARKNESS

● pubblicato nel 1889

● La vicenda, che si svolge in Congo, ha al suo centro Kurtz, mandato nella colonia
africana come «portatore di civiltà», il quale si perde

● il cuore di tenebra è quello dell'uomo europeo, dell'uomo civilizzato, che lasciato solo
a se stesso in quel mondo primitivo e primordiale, si abbandona alla parte più remota
di sé, istintiva e selvaggia

ALTRE OPERE

Almayer's Folly, An Outcast of the Islands, An Outpost of Progress

● i suoi primi lavori, nei quali è già presente la sua posizione sul colonialismo

Typhoon, 1902

● racconta della tempesta dalla quale il modesto capitano McWhirr riesce a salvare la
nave e il suo equipaggio

● per lui non c'è un premio, non ci sono onori o gloria: ha solo compiuto il suo dovere
○ schema ricorrente nelle sue opere: se superi una prova non hai nessuna
ricompensa; se non la superi, vieni punito con la morte

Lord Jim, 1900, Nostromo, 1904

● un'indagine sulla risposta in condizioni estreme; entrambi i protagonisti troveranno la


morte

The Secret Agent, Under Western Eyes

● ambientati in Europa

● mettono in scena il fallimento di un gruppo di rivoluzionari

3.3. Ford.

FORD MADOX FORD (1873-1939)

● il nonno era il pittore Ford Madox Brown

● cercò di rinnovare la cultura inglese, sprovincializzandola


● diresse le riviste «The English Review» e «The Transatlantic Review» nel quale
furono pubblicati testi di Joyce, Pound, e. e. cummings, Gertrude Stein e Hemingway

OPERE

The Fifth Queen, 1906-08

● una trilogia di romanzi storici con protagonista Catherine Howard, la quinta moglie di
Enrico VIII

The Good Soldier, 1915

● il suo capolavoro

● considerato il primo romanzo «adulto» della letteratura inglese sul matrimonio

● un affresco della società della belle époque

● illustra le vicende di due coppie alto-borghesi, raccontate dal punto di vista del marito
tradito, John Dowell

● Dowell è un narratore inattendibile: riporta le impressioni che aveva dei fatti al loro
accadere, senza seguire un ordine cronologico preciso, ma affidandosi a criteri di
associazione

la tetralogia Parade's End, che costituisce La saga dei Tietjens

● venne concepito come un romanzo epico sul mondo inglese del primo Novecento e
come un monito contro la guerra

3.4. Forster.

EDWARD MORGAN FORSTER (1879-1970)

● sentiva la necessità per il romanzo di assumere una forma nuova, corrispondente ad


una realtà mutata radicalmente, ma questo modern way non corrispondeva al suo
sentire di artista

● tutta la sua opera è caratterizzata dalla rappresentazione di una dicotomia

OPERE

Where Angels Fear to Tread e A Room with a View

● il contrasto è tra Inghilterra (rigidità delle convenzioni) e Italia (bellezza e


spontaneità)
Howards End, 1910

● il suo capolavoro

● ritratto sociale degli uomini e delle donne della società borghese e piccolo-borghese

● l'opposizione è tra i due modi diversi di essere borghesi:

○ quella conformista, materiale, razionale, degli affari, del denaro, del potere
(affarista)

○ quella illuminata, tollerante, della cultura liberale, delle ragioni del cuore
(civilmente umanista)

● la protagonista Margaret spera che sia possibile conciliare questi due mondi

● ha un finale aperto, come il successivo A Passage to India

A Passage to India, 1924

● l'ultimo romanzo, in cui Forster attinge ispirazione dalle esperienze di due lunghi
soggiorni in India in un'ottica anticoloniale attenta alle realtà «altre»

● ambientato nell'India imperiale

● la contrapposizione è tra dominati e dominatori

3.5. Joyce.

JAMES JOYCE (1882-1941)

● nacque a Dublino, in una famiglia cattolica benestante

● si laureò in lingue moderne alla University College, l'università cattolica di Dublino

● dopo essersi laureato, si trasferì prima a Parigi e poi a Trieste, dove visse
insegnando inglese; dopo, a causa della guerra, si trasferì a Zurigo, e nel 1920 si
stabilì definitivamente a Parigi

OPERE

Dubliners, 1914

● raccolta di quindici racconti sulla vita di Dublino, «il centro della paralisi» della realtà
irlandese
● le storie seguono una sequenza tematica, e possono essere suddivise in quattro
sezioni, ognuna delle quali rappresenta una fase della vita:
1. l'infanzia
2. l'adolescenza
3. la maturità
4. la vita pubblica

● focalizza la propria attenzione su due aspetti, comuni a tutti i racconti:

○ la paralisi, il simbolo principe, da quella letterale a quella metaforica


dell'ultimo racconto The Dead, è principalmente di tipo morale, causata dalla
politica e dalla religione dell'epoca

○ la fuga, una conseguenza della paralisi, in cui i protagonisti comprendono la


propria condizione; è destinata a fallire sempre

Portrait of the Artist as a Young Man, 1916

● presenta degli aspetti autobiografici, ma dev'essere visto come l'illustrazione di


carattere generale di un percorso di maturazione del «giovane artista»

● narra il risveglio intellettuale, filosofico e religioso dell'alter ego di Joyce, Stephan


Dedalus (il quale ricomparirà in Ulysses) che comincia a interrogarsi e a ribellarsi
contro le convenzioni irlandesi e cattoliche con cui è cresciuto

● alla fine progetterà di partire per Parigi allo scopo di fare l'artista

● passate l'infanzia e l'adolescenza, è nella giovinezza e nell'esilio, visto quasi come


sinonimo della condizione dell'artista, che avviene la liberazione da ogni vincolo (la
famiglia, la Chiesa, lo stato, il provincialismo e bigottismo dell'Irlanda)

Ulysses, 1922

● l'Odissea è il punto di riferimento; lo stesso Joyce definì il romanzo come


«un'Odissea moderna»

● i tre protagonisti sono:

○ Leopold Bloom, un ebreo che lavora nel settore pubblicitario di un giornale


cattolico, rimanda a Ulisse

○ Molly, la moglie infedele e cantante, rimanda a Penelope

○ Stephan Dedalus, artista inespresso e deluso, rimanda a Telemaco


● ambientato nelle strade e nei locali di Dublino, succede tutto in un solo giorno, il 16
Giugno 1904, data in cui Joyce ebbe il primo appuntamento con sua moglie, Nora
Barnacle

● da un lato c'è l'intento parodico, eroicomico che contrappone la piccolezza e la


meschinità del presente alla grandezza e dignità del mondo antico;

● dall'altro c'è la consapevolezza che il modesto materiale del mondo contemporaneo


possa essere elaborato in una dimensione epica

● da un lato è un romanzo caratterizzato da realismo nella precisione della descrizione


delle strade e delle case di Dublino;

● dall'altro è ricco di riferimenti letterari e contenuti simbolici che avvolgono i due temi
principali del romanzo:

○ la ricerca del figlio da parte del protagonista, il cui figlio era morto da bambino

○ la ricerca del padre da parte di Stephen Dedalus, novello Telemaco

● trionfa una forte invenzione linguistica, il cui vertice è lo stream of consciousness


(svolgimento ininterrotto del pensiero) che occupa l'ultimo capitolo del libro,
Penelope, dove sono rappresentati i pensieri, ricordi e desideri che affollano la mente
di Molly

Finnegans Wake, 1939

● fu inizialmente pubblicato a puntate sin dal 1928 nella rivista The Transatlantic
Review di Ford, sotto il titolo "fragments from Work in Progress"

● non c'è nessuna vicenda: la storia della famiglia residente nella periferia di Dublino
avviene interamente nei pensieri e nei sogni del protagonista, gestore di un'osteria

● la tecnica del flusso di coscienza è portata agli estremi, vengono abolite le norme
della grammatica e dell'ortografia

● le influenze principali sono Freud, la teoria degli opposti di Giordano Bruno e la


visione ciclica della storia ne La Scienza Nuova di Giambattista Vico

3.6. D. H. Lawrence.

DAVID HERBERT LAWRENCE (1885-1930)

● fu pubblicato e introdotto nei circoli letterari londinesi da Ford Madox Ford

● i temi portanti nelle sue opere sono:


○ le tensioni nei rapporti sociali e sessuali

○ il conflitto tra istinto e ragione

○ il contrasto tra natura e civiltà industriale

OPERE

Sons and Lovers, 1913

● in primo piano c'è la vita, con la sua misera e le sue sofferenze, delle classi
lavoratrici

● c'è un'indagine psicologica del rapporto tra genitori e tra genitori e figli, in particolare
quello edipico tra madre e figlio

The Rainbow, 1915

● è la saga di tre generazioni della famiglia Brangwen, a partire da metà Ottocento

● denuncia la distruzione della civiltà contadina «naturale» portata avanti dalla civiltà
industriale

Women in Love, 1921

● rafforza l'idea che attraverso l'eros si possa recuperare l'integrità vitale perduta

● l'esperienza sessuale è vista come qualcosa di sacrale

● è anche un durissimo attacco contro l'intellettualità inglese (il Bloomsbury Group in


particolare), per lui incapace di affrontare la tragicità del presente

Lady Chatterley's Lover, 1928

● fu pubblicato a Firenze nel 1928 e poi messo in bando in tutta Europa per i suoi
contenuti a sfondo sessuale

● narra la relazione tra la moglie di un nobile paraplegico, relegato su una sedia a


rotelle in seguito alle ferite riportate nella prima guerra mondiale, rimasto impotente,
e il guardiacaccia Mellors, un uomo membro della working class, non contaminato
dalla civiltà industriale

● la realizzazione di sé e la possibilità di riscatto sono affidate alla sessualità

● la tenerezza della fisicità dell'amore è affidata alle parole dirette e «popolari» con cui
la sessualità si esprime
3.7. Virginia Woolf.

VIRGINIA WOOLF (1882-1941)

● figlia di Leslie Stephen, famoso critico letterario e filosofo dell'era vittoriana

● la casa dei suoi genitori era frequentata da importanti scrittori, quali Henry James e
Thomas Hardy, permettendole di crescere in un ambiente colto

● fondò, con il marito Leonard Woolf, la casa editrice Hogarth Press

● fu la protagonista del dibattito culturale sul romanzo

● c'era in lei la piena convinzione della necessità di superare la forma del realismo e di
valorizzare i moti dell'animo e della mente

○ si collocò ai vertici dell'espressione modernista

● tra le sue influenze ci sono il grande romanzo russo e il recente Ulysses di Joyce

● morì suicida nel 1941, gettandosi nel fiume Ouse

OPERE

Mrs Dalloway, 1925

● come Ulysses, si svolge in un solo giorno, il cui trascorrere è scandito per 17 volte
dai rintocchi delle ore (inizialmente il titolo pensato era The Hours)

● la vicenda della protagonista, una dama dell'alta società londinese, si alterna a quella
di Septimus, distrutto dall'esperienza della guerra, che nel finale si suicida. L'autrice
ci offre il ritratto psicologico profondo dei suoi personaggi

● è l'esperienza complessa e ambigua della città (qui Londra) a innescare la


sperimentazione narrativa: al narratore sicuro di sé, onnisciente, si sostituisce una
coscienza frammentaria, divisa

● la realtà non è oggettiva, ma è ciò che viene soggettivamente percepito dai


personaggi, dai momenti di rivelazione che li caratterizzano

● i momenti soggettivi, gli istanti privilegiati, epifanici, chiamati moments of being, si


pongono come l'unica garanzia dell'autenticità con cui si può far luce, sia pure per un
attimo, sull'enigmaticità del reale

To the Lighthouse, 1927


● nella prima parte del romanzo è narrata l'esperienza di Mrs Ramsay;

● nella seconda, quella della pittrice Lily Briscoe

● tra le due parti, che durano solo poche ore, c'è un breve intermezzo, che copre i dieci
anni che le separano

● contiene pochi dialoghi e quasi nessuna azione: la maggior parte del testo è un
flusso di associazioni mentali, sensazioni, esperienze, ricordi, emozioni dei
personaggi

The Waves, 1931

● è il suo romanzo più sperimentale, strutturato sotto forma di soliloqui dei sei
protagonisti della storia

● scompare la preoccupazione di raccontare una vicenda e si accentua il fluire delle


voci, delle sensazioni, dei pensieri dei personaggi

Common questions

Basati sull'IA

Negli anni Novanta, le commedie di Shakespeare, come 'A Midsummer's Night Dream', 'As You Like It' e 'The Twelfth Night', differiscono per le loro ambientazioni e trame intricate, spesso caratterizzate da temi di inganno e scambio d'identità. Le protagoniste femminili di queste commedie sono centrali, spiccano per la loro intelligenza, arguzia e indipendenza, qualità diverse da quelle generalmente associate alle donne del periodo, che invece erano viste come pazienti e sottomesse .

Nel teatro giacomiano, ci furono significative innovazioni come la nascita di teatri privati più piccoli, illuminati da candele, che differivano dai teatri elisabettiani e attiravano prevalentemente un pubblico ricco. Cambiarono anche le leggi delle rappresentazioni, introducendo la tragicommedia, un genere importato dall'Italia, e l'uso di scene mobili per la scenografia .

I modernisti criticarono le convenzioni del romanzo tardovittoriano per il suo realismo superficiale e l'assenza di problematicità. Essi cercavano di esplorare la realtà in modo più autentico, opponendosi al livellamento qualitativo e alle evasioni facili. Questo portò alla rinuncia delle regole vittoriane come il lieto fine e l'onnipresenza del narratore, promuovendo, invece, la complessità e la molteplicità di punti di vista .

Il romanzo gotico del Settecento sfida il realismo borghese enfatizzando elementi soprannaturali, trasgressioni e passioni sfrenate. Questo genere si focalizza meno sulla serenità borghese e più su eventi straordinari e tumultuosi che scuotono le certezze della società realistica tradizionale .

Le commedie di Ben Jonson si distinguono per l'uso della teoria degli umori e la rappresentazione delle eccentricità della società urbana londinese, al contrario dei modelli classici e umanisti. Nei suoi lavori, Jonson non si concentra sulla psicologia dei personaggi tragici o in cerca d'amore, ma piuttosto sullo studio satirico dei comportamenti sociali .

'Richard III' si distingue dalle altre opere storiche di Shakespeare per essere la sua prima grande tragedia e per il suo protagonista, un villain diabolico e assetato di potere, che rappresenta il fulcro emotivo del dramma .

Il romanzo 'The Life and Opinions of Tristram Shandy, Gentleman' di Laurence Sterne è un anti-novel che infrange le convenzioni narrative tradizionali, strutturato sulla libera associazione di idee piuttosto che su una linea temporale cronologica. Il romanzo è noto per le sue digressioni continue, la frantumazione delle sequenze temporali e l'uso di espedienti tipografici che sottolineano la relatività del tempo nell'esperienza umana .

Nella tragedia del teatro della Restaurazione, c'è una rivalutazione dei criteri estetici classici di moderazione, chiarezza ed eleganza, considerati incompatibili con le tragedie elisabettiane e giacomiane. Si prediligono ambientazioni esotiche e il metro del distico eroico. I temi principali includono il conflitto tra amore e onore, coscienza e obbedienza, e il rapporto tra pubblico e privato .

Durante la Restaurazione, i teatri subirono cambiamenti strutturali, modellandosi su quelli italiani e francesi, essendo costruiti al chiuso e illuminati da candele. I ruoli femminili venivano interpretati da donne, e le scene mobili divennero una novità rilevante. Il pubblico era principalmente aristocratico e borghese, grazie al caro costo dei biglietti e ai drammi rappresentati .

La narrativa di Thomas Hardy è profondamente influenzata dall'ambiente rurale dell'Inghilterra, in particolare del Wessex. Hardy rappresenta spesso personaggi che vivono in armonia con la natura, contrapponendo il mondo rurale ai giovani irrequieti destinati a fallire nella società urbana. La sua opera sottolinea i cambiamenti e la perdita della vita rurale tradizionale a causa della civiltà meccanica .

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