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Il presidente della

repubblica
Il presidente della repubblica rappresenta l’unità nazionale e orienta l’attività degli
organi statali verso il costante rispetto della costituzione

Il presidente della repubblica partecipa a tutte e tre le funzioni dello stato

L’elezione
Il presidente della repubblica e eletto dal parlamento in seduta comune e dura in carica
7 anni, il mandato presidenziale e rinnovabile anche se la rielezione e considerata un
fatto eccezionale

I requisiti per l’elezione:

Avere 50 anni
Disporre della cittadinanza Italiana
Godere dei diritti civili e politici

Gli atti presidenziali


Il presidente della repubblica compie atti formali e sostanziali:

Formali: sono quelli legati al suo ruolo di rappresentanza ( ad esempio accreditare e


ricevere i diplomatici stranieri, nominare gli alti funzionari e conferire le
onorificenze, comandare le forze armate

Il presidente della repubblica


Il presidente della repubblica rappresenta l’unità nazionale. La sua figura quindi ha un
valore simbolico.

Il presidente della repubblica deve operare per unire e non dividere , deve quindi farsi
portavoce dei valori storici che assumono il popolo italiano, allo stesso tempo, favorire
la collaborazione dei poteri dello stato, arginando contrapposizioni e divisioni laceranti.
Il presidente partecipa alle tre funzioni fondamentali dello stato:

Legislatura
Esecutiva
Giurisdizionale

la costituzione assegna al presidente un duplice ruolo, assicurare l’unità nazionale e


orientare l’attività degli organi statali verso il costante rispetto della costituzione.

Il presidente della repubblica entra in carica nel momento in cui presta giuramento di
fedeltà alla repubblica e di ossenuanza della costituzione, solennemente dinanzi alle
camere riunite.

Il mandato presidenziale dura 7 anni e non 5 come il mandato parlamentare, alla


scadenza del mandato, il presidente della repubblica entra a far parte di diritto del
senato, come senatore a vita.

Le fonti del diritto


Non sono tutte uguali ma si differenziano in base alla loro forza normativa.

Si distinguono 4 livelli gerarchici: livello costituzionale; fonti primarie; fonti secondarie e


consuetudine

Il primo livello è rappresentato dalla costituzione e dalle leggi costituzionali e


prevale su tutte le altre fonti.
La costituzione è la legge fondamentale del diritto italiano e contiene i principi
fondamentali dell’ordinamento giuridico.
La costituzione è rigida : cioè nessuna legge ordinaria può modificarla, per farlo
occorre una legge di revisione costituzionale approvata dal parlamento con un
procedimento molto complesso previsto dell’articolo 138 della costituzione.
La costituzione inoltre e votata : è stata approvata dall’assemblea costituente ( un
organo eletto dal popolo italiano il 2 giugno 1946 in occasione del referendum
istituzionale che ha scelto la forma di Stato repubblica a sfavore della monarchia )
La costituzione infine è lunga : indica diritti e doveri dei cittadini e disciplina
l’organizzazione costituzionale dello stato stabilendo organi e funzioni.

Stato unitario regionale e federale


Lo Stato può assumere forme diverse a seconda delle modalità con cui esercita la sua
sovranità sul territorio.

Si distinguono in :
Stato unitario: dove la sovranità e attribuita solo a organi dello stato (parlamento,
governo, giudici)
Stato regionale: in cui l’ente statale pur rimanendo sovrano attribuisce competenze
e funzioni a enti locali
Stato federale:si ha quando più stati creano un ente sovranazionale a cui
attribuiscono una parte delle loro competenze e funzioni cedendo una parte di
sovranità

L’Italia come Stato regionale


L’articolo 1 della costituzione stabilisce che l’Italia e una repubblica democratica,
l’articolo 5 dice che la Repubblica é una ed indivisibile e riconosce, promuove le
autonomie locali ( regioni, città metropolitane, province e comune ).

Alle regioni e agli enti locali sono attribuite:

Autonomia normativa : cioè il potere di approvare le leggi e i regolamenti


amministrativi
Autonomia organizzata: cioè il potere di scegliere i mezzi pi adeguati per svolgere le
proprie funzioni
Autonomia politica: il potere di seguire un indirizzo politico da quello statale

La funzione giurisdizionale : spetta alla magistratura.


I magistrati formano l’ordine giudiziario, hanno il compito di applicare le regole
giuridiche ai casi concreti per amministrare la giustizia e risolvere le liti tra persone.

Principio di unita della giurisdizione


Secondo Articolo 102 della costituzione ogni genere di controversia, deve essere risolto
da un’unica categoria di magistrati che esercitano normalmente tale potere: la
magistratura ordinaria.

I magistrati ordinari sono precostituiti per legge ( art.25 della costituzione) e decidono le
controversie che hanno per oggetto diritti soggettivi.

La magistratura ordinaria e composta da:

giudici civili
giudici penali
L’imparzialità e l’indipendenza della magistratura
I giudici, per rispettare il principio di eguaglianza sancito dal articolo 3 della
costituzione, devono essere imparziali cioè devono applicare la legge i modo neutrale e
senza discriminazioni.

I giudici devono inoltre essere indipendenti cioè non influenzabili, ricattabili o


condizionabili.

I giudici sono infatti soggetti soltanto alla legge articolo 101, e indipendenti da ogni altro
potere articolo 104.

L’indipendenza dei magistrati e sia interna sia esterna.

Indipendenza interna : indipendenza del magistrato dai suoi colleghi


Indipendenza esterna : indipendenza del magistrato da ogni altro potere dello stato

Le regioni

L'Italia è composta da 20 Regioni, di cui 15 ordinarie e 5 speciali (il Trentino-Alto Adige,


la Valle d'Aosta, il Friuli-Venezia Giulia, la Sardegna e la Sicilia): queste ultime godono di
un'autonomia e di competenze legislative più ampie.

Le regioni sono distinte in:

Speciali
Ordinarie

La Costituzione attribuisce alle Regioni il potere di emanare leggi (competenze


normative) sulle materie che non rientrano nella competenza esclusiva dello Stato (si
tratta quindi di una potestà residuale).

Per altre materie è prevista una potestà legislativa concorrente: lo Stato stabilisce i
principi fondamentali, mentre le Regioni approvano la disciplina di dettaglio.

Per quanto riguarda le competenze amministrative, la Costituzione stabilisce che queste


sono attribuite ai Comuni, ma per assicurarne l'esercizio unitario sono conferite a
Province, Città metropolitane, Regioni e Stato.

Le regioni hanno competenze:

Amministrative
Normative

Per esempio:
L'articolo 117 della Costituzione stabilisce che sono materie di legislazione concorrente,
tra le altre, quelle relative ai rapporti internazionali e con l'Unione europea da parte
delle Regioni, al commercio con l'estero e alla tutela e sicurezza del lavoro.

Gli organi della Regione sono:

il Consiglio regionale, eletto direttamente dai cittadini, che nelle Regioni ordinarie
esercita la funzione normativa;
la Giunta regionale, che ricopre la funzione esecutiva;
il Presidente della Giunta (che è anche Presidente della Regione), che ha il potere di
nominare i componenti della Giunta.

Le provincie
La Provincia è un ente territoriale intermedio fra la Regione e il Comune, nato per
promuovere, controllare e coordinare l'operato dei Comuni ed esercitare le attività
amministrative che vanno oltre l'ambito comunale.

Le Province godono di autonomia amministrativa e possono emanare regolamenti in


materia, di edilizia scolastica, protezione civile, trasporti e pari opportunità.

Sono organi della Provincia:

il Presidente della Provincia


il Consiglio provinciale
l'Assemblea dei Sindaci dei Comuni che appartengono alla Provincia.

Le città metropolitane
Le Città metropolitane sono enti locali autonomi con funzioni amministrative formati da
un Comune principale e dai Comuni limitrofi (cioè confinanti),legati da rapporti socio-
economici.

Esempio:

Il Consiglio metropolitano della Città metropolitana di Milano, che comprende 134


Comuni e conta più di 3 milioni di abitanti, ha suddiviso l'area in 7 'zone omogenee",
ciascuna con specifiche caratteristiche di tipo geografico, demografico, storico ed
economico, per organizzare in modo più mirato i servizi e le attività sul territorio.

Gli organi della Città metropolitana sono:

il Sindaco metropolitano;
il Consiglio metropolitano;
la Conferenza metropolitana.

La legge 56/2014 ha istituito 10 Città metropolitane al posto di altrettante


amministrazioni provinciali: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari,
Napoli, Reggio Calabria e Roma.

Il processo
Il processo consiste nella serie di atti che si svolgono davanti a un giudice per risolvere
una lite fra due o più persone, oppure per stabilire se una persona che è responsabile del
reato di cui viene accusata.

Si distingue tra:

processo civile, che presuppone che un soggetto (attore) citi in giudizio un altro
soggetto (convenuto) accusato di aver leso o minacciato di ledere un suo diritto. Il
giudice ascolterà le parti in contraddittorio ed emetterà la sentenza;
processo penale, in cui i soggetti sono l'accusa, rappresentata dal Pubblico ministero
in nome dello Stato, e la difesa, rappresentata dall'imputato assistito dal suo
avvocato.

Entrambi i due tipi di processo prevedono tre gradi di giudizio.

Ogni processo deve svolgersi nel rispetto di una serie di regole, che devono portare a
una decisione giusta e legittima.

In base all'articolo 24, la Costituzione garantisce a tutti, non solo ai cittadini italiani, la
possibilità di rivolgersi a un giudice per tutelare «propri diritti e interessi legittimi»
(diritto di azione).

Inoltre, come recita il secondo comma dell'articolo 24, «La difesa è diritto inviolabile in
ogni stato e grado del procedimento» (diritto di difesa).

Per quanto riguarda la conclusione del processo, l'articolo 27 della Costituzione


stabilisce che «L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva»,
che «le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità» e che
«devono tendere alla rieducazione del condannato»; inoltre dichiara che «non è
ammessa la pena di morte».

Alcuni diritti individuali che riguardano i cittadini coinvolti nei processi sono:

Diritto di azione
Diritto di difesa
Presunzione di innocenza
Dignità della pena
Funzione rieducativa alla pena
Inammissibilità della pena di morte

I comuni
Il comune e l’ente più piccolo e quindi più vicino al cittadino.

Esercita tutte le funzioni amministrative che riguardano l’assetto del territorio


comunale, i trasporti cittadini, lo sviluppo economico e i servizi della comunità.

Pur non avendo potestà legislativa, i comuni possono approvare regolamenti in alcune
materie.

Gli organi del comune sono:

Il sindaco
Il consiglio comunale
La giunta comunale

I cittadini eleggono direttamente il consiglio comunale e il sindaco, che a sua volta


nomina i componenti della giunta, da lui preseduta.

L’elezione del sindaco avviene con modalità diverse a seconda del numero di abitanti
del comune.

Il sindaco coordina e controlla il funzionamento dei servizi e delle funzione comunali


nonché delle funzioni statali o regionali delegate al comune.

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