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Riassunto - La Nascita Delle Civiltà

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La nascita delle civiltà

CHAPTER 1
L'agricoltura segna una grande "rivoluzione" nella
storia dell'umanità, portando alla nascita di una
civiltà sedentaria come quella egizia. Uno dei gesti
più importanti legati all'agricoltura è la mietitura
del grano, che rappresenta il passaggio dall'essere
nomadi a diventare sedentari. Con la sedentarietà,
l'uomo inizia a vivere a lungo in uno stesso luogo,
senza più spostarsi alla ricerca di cibo. Questo
porta alla nascita di nuove figure all'interno delle
comunità, come l'artigiano, che costruisce gli
strumenti necessari per lavorare e per difendersi.
L'artigianato diventa quindi una parte
fondamentale della vita delle prime civiltà,
permettendo lo sviluppo di nuove tecnologie e la
creazione di oggetti utili per la vita quotidiana.

CHAPTER 2
La Preistoria è il periodo che precede la storia, in
cui l'uomo viveva come cacciatore e raccoglitore.
Tra il 40.000 e il 35.000 a.C., gruppi umani della
specie Homo sapiens sapiens giunsero in Europa e
nel Vicino Oriente, dando inizio a un nuovo modo di
vita basato sull'agricoltura e l'allevamento. Questo
periodo, noto come Neolitico, vide la nascita delle
prime città e la scoperta della scrittura, che segnò
l'inizio della storia. In Mesopotamia, tra i fiumi Tigri
ed Eufrate, sorse la prima civiltà urbana e si
sviluppò la scrittura, che permise di registrare
eventi e informazioni importanti per la società.

CHAPTER 3
Durante il Paleolitico, l'uomo primitivo dipingeva e
plasmava figure per fini magici, per propiziare e
controllare eventi e fenomeni naturali. Le grotte e i
siti paleolitici sono ricchi di pitture e graffiti
rupestri, che raffigurano principalmente animali
come bisonti, tori, cinghiali e cavalli. Queste
immagini servivano soprattutto per favorire la
caccia, ma anche per allontanare le forze negative
della natura. Le pitture erano realizzate con tinte a
base di terre pestate e applicate con le dita o
rudimentali pennelli. Un esempio famoso di arte
paleolitica sono le Grotte di Altamira, in Spagna,
che contengono alcune delle più antiche pitture
rupestri al mondo.

CHAPTER 4
Con l'avvento del Neolitico e la nascita delle prime
civiltà fluviali, l'arte inizia a svolgere un ruolo
diverso. Non più legata solo a fini magici, l'arte
diventa un modo per rappresentare la vita e la
società di quei tempi. Nelle grotte e nei siti neolitici
sono state ritrovate piccole sculture, soprattutto di
figure femminili con seni, ventre e glutei molto
accentuati, che rappresentavano la fertilità. Questi
oggetti erano probabilmente utilizzati come
amuleti o idoli per propiziare la nascita e la fertilità
in una società in cui la mortalità era alta. Un
esempio di arte neolitica sono le Grotte di Lascaux,
in Francia, che contengono alcune delle più
importanti pitture rupestri del periodo.

CHAPTER 5
L'arte rupestre è una forma di espressione artistica
che si sviluppò durante la Preistoria, in particolare
nel periodo del Paleolitico superiore (circa 40.000-
10.000 a.C.). Uno dei più importanti siti di arte
rupestre è rappresentato dalle Grotte di Lascaux,
situate in Francia. Queste grotte furono scoperte
casualmente nel 1940 da un gruppo di ragazzi
durante un'escursione. Le pitture rupestri presenti
all'interno della grotta sono state realizzate con
una tecnica molto particolare: il profilo delle figure
è stato delineato in nero, probabilmente utilizzando
le dita, mentre a volte è stato inciso e riempito con
ocra gialla o rossa. Un esempio di opera presente
nelle Grotte di Lascaux è il "Gruppo con cervi,
cavalli e tori", datato tra il 18.000 e il 17.000 a.C.
Questa pittura rappresenta un insieme di animali di
dimensioni gigantesche, che arrivano anche a
cinque metri di lunghezza, e sono stati dipinti con
tratti veloci ma molto naturalistici e vivaci. Queste
pitture rupestri sono importanti perché
testimoniano l'intelligenza creativa dell'uomo
preistorico, capace di riprodurre la realtà naturale
in immagini.

CHAPTER 6
Durante il Neolitico (6000-4000 a.C.), con lo
sviluppo dell'agricoltura, si assiste alla creazione di
insediamenti stanziali e alla costruzione di grandi
monumenti in pietra, chiamati megaliti. Questi si
distinguono in tre tipi principali: il menhir, il dolmen
e il cromlech. Il menhir è una grande pietra eretta
verticalmente nel terreno, mentre il dolmen è
costituito da due monoliti che reggono una grande
lastra orizzontale di copertura, spesso utilizzato
come camera di una tomba. Un esempio di dolmen
è quello di Bisceglie, situato in provincia di Bari e
risalente all'età del bronzo. Infine, il cromlech è
composto da una serie di monoliti conficcati nel
terreno a delimitare un'area, probabilmente
utilizzata per riti o culti. Uno dei più famosi esempi
di cromlech è rappresentato da Stonehenge,
situato in Inghilterra e costruito tra il 3000 e il 1500
a.C. Questo complesso è formato da un doppio
recinto di monoliti che reggono architravi,
all'interno dei quali si trovano altre strutture
monumentali e un possibile altare. Nonostante il
mistero che ancora avvolge la sua funzione,
Stonehenge rappresenta un importante esempio di
architettura megalitica. In Italia, invece, si possono
ammirare i nuraghi in Sardegna, tra cui spicca il
complesso di Su Nuraxi a Barumini, risalente al
1500 a.C. circa.

CHAPTER 7
L'arte preistorica è un importante testimonianza
delle prime forme di espressione umana. Nella
Valle Camonica, in Italia, si possono ammirare
numerose incisioni rupestri che risalgono al
Neolitico e all'Età del ferro. Tra le più famose
troviamo la Roccia 70, che rappresenta il dio
Cernunnos, il dio Cervo, e il Sacerdote che corre,
una figura umana in movimento. Ma la roccia più
impressionante è sicuramente la Grande Roccia,
che presenta numerose figure di carro, caccia al
cervo e un misterioso labirinto. Queste incisioni
testimoniano una società fondata sull'agricoltura e
sulla pastorizia, ma anche sulla guerra e sulla
spiritualità.

CHAPTER 8
I Camuni erano un popolo che abitava le Alpi
italiane durante il periodo neolitico. La loro civiltà è
caratterizzata dalla produzione di graffiti rupestri,
che si possono ammirare nel Parco Nazionale delle
Incisioni Rupestri di Naquane. Questo parco,
istituito nel 1955, è uno dei più importanti in
Europa e il primo sito italiano a diventare
Patrimonio Universale Unesco nel 1979. Le incisioni
rupestri, datate tra il Neolitico e l'Età del ferro,
rappresentano scene di caccia, guerra, vita
agricola e domestica dei Camuni. La presenza di
rocce levigate durante le glaciazioni ha favorito la
produzione di queste opere d'arte, che
testimoniano la vita e le credenze di questo antico
popolo.

CHAPTER 9
La Rosa camuna è uno dei simboli più ricorrenti
nelle incisioni rupestri della Valle Camonica.
Questa figura, presente in ben 92 incisioni su circa
140.000, si presenta in tre diverse forme che
mostrano l'evoluzione della sua rappresentazione
nel corso del tempo. Nonostante il suo significato
sia ancora oggetto di discussione tra gli studiosi, la
teoria più accreditata la associa al Sole e la
interpreta come un portafortuna. La Rosa camuna
è spesso rappresentata al centro di guerrieri
armati, ma anche di figure umane in preghiera.
Questo simbolo è un importante elemento della
cultura dei Camuni e della loro arte rupestre.

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