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TITOLO: Vita di Galileo

TITOLO ORIGINALE: Leben des Galilei


AUTORE: Bertolt BrechtCASA EDITRICE:Einaudi TascabiliANNO DI
PUBBLICAZIONE:Torino, 1994GENERE:Opera Teatrale NUMERO DI
PAGINE:251VITA DELL’AUTORE:Bertold Brecht, figlio di un
direttore d’industria, nacque ad augusta nel 1898, siinteressò ben
presto di teatro e negli anni venti, prima a monaco poi a Berlino, fu
in contatto con gliesponenti della cultura d’avanguardia: registi
come Reinhardt e Piscator, musicisti come Hindemith, pittori
come grosz. Già autore di opere teatrali (
Tamburi nella notte
, 1919) e di raccolte di liriche (
Librodi devozioni domestiche
, 1927), conquista la fama nel 1928 con
L’opera da tre soldi
. Intanto lo studio delmarxismo e la militanza nel partito comunista
tedesco trovano espressione in opere teatrali
marcatamentedidattiche, come
La linea di condotta
e
l’eccezione e la regola
(entrambe del 1930). Dopo l’incendio delReichstag da parte dei
nazisti (1933) abbandona la Germania, e soggiorna in svizzera, in
Danimarca, inSvezia e, dal 1941 al 1947, in america. Compone
intanto liriche (
Poesie di Svendborg
, 1939) e opereteatrali, fra le quali
Madre coraggio e i suoi figli
(1939),
Vita di Galileo
(in varie redazioni),
L’animabuona di Sezuan
(1938-40),
Il cerchio di gesso del Caucaso
(1944),
Schweyk nella seconda guerramondiale
(1941-44).Tornato in Germania nel 1948, si stabilisce a Berlino est
(ma col governo della Germania orientale harapporti non facili),
dove fonda il “Berliner ensemble”, uno dei più prestigiosi organismi
teatrali deldopoguerra, e vi lavora sino alla morte avvenuta nel
1956.SINTESI GENERALE:L’opera ha inizio con l’introduzione di
Galileo, già adulto, al lavoro nel suostudio, a Padova. Qui lo
scienziato insegna ad Andrea, bambino di notevole acume e figlio
della suagovernante, alcune nozioni in merito ai sistemi tolemaico e
copernicano. Alla presenza di Galileo è poiintrodotto Ludovico, un
ricco nobile, che aspira ad essere discepolo dell’astronomo per
poter imparare lamatematica. Parlando con l’ingenuo individuo, egli
viene a conoscenza di una strana invenzione, iltelescopio, e cerca di
scoprire il maggior numero d’informazioni sul modo di costruire
quest’insolitooggetto. Sfruttando poi il fatto che la sua scoperta è
avvenuta in Olanda e credendo che non potessearrivare in Italia in
un immediato futuro, Galileo, che soffriva di problemi economici,
riesce a farsiricompensare dal Doge donando alla Repubblica
Veneta, per l’appunto, un telescopio da lui costruito. Inseguito il
telescopio diventerà oggetto importantissimo per lo studio del cielo:
servendosene, Galileocompie scoperte formidabili, in grado
di provare la veridicità del sistema copernicano. Non più sostenuto
da Priuli (procuratore allo studio di Padova) che scopre il
suo imbroglio, lo scienziatodecide di trasferirsi alla corte medicea, a
Firenze, sempre accompagnato da Andrea e sua madre.Giunto nella
sua nuova dimora, il fisico riceve una visita da parte del Granduca
di Toscana, Cosimode’Medici, un bambino di nove anni. Mentre i
professori che accompagnano Cosimo hanno una disputacon
Galileo, il granduca e Andrea si azzuffano al piano superiore, dove si
trova il primitivo osservatoriocon il telescopio, perché, mentre il
primo metteva in dubbio la validità del sistema copernicano,
ilsecondo lo difendeva tenacemente. La zuffa è interrotta dall’arrivo
del seguito del nobile. Gli scienziatidella corte dei Medici si rifiutano
di osservare dentro il telescopio, e il loro intervento si risolve con
unnulla di fatto, se non che la questione è indirizzata a Padre
Cristoforo Clavio, astronomo della
Curiaromana. Nel frattempo scoppia a Firenze la peste, che non ries
ce a fermare la ricerca dell’astronomo: Virginia,figlia di Galileo, e
Andrea scappano con un calesse mandato dalla corte del Granduca;
la signora Sarti,madre d’Andrea e governante, rimane ad assistere
lo scienziato colpito dall’epidemia ma, in seguito, siammala e
muore. Andrea, che si era rifiutato di proseguire ed abbandonare sia
il maestro che la madre,
salta dal calesse e torna a casa, dove viene a sapere della morte di
quest’ultima. Con gran coraggio,s’impegna, nonostante tutto,
nell’aiutare Galileo.Il grande scienziato ha la sua rivincita quando
anche il Collegio Romano riconosce la validità delle suescoperte. Di
lì a poco, però, l’Inquisizione pone agli indici le teorie copernicane: il
pisano è ammonito adabbandonare le sue ricerche.Dopo otto anni,
tuttavia, l’avvento di un prelato esperto di matematica sul soglio
pontificio, suscita inGalileo e nei suoi discepoli nuove speranze: lui e
i suoi aiutanti si mettono al lavoro per studiare lemacchie solari
(1624). Nel 1633 lo scienziato, oramai noto, è convocato dall’Inquisi
zione, che lo incrimina in seguito alla pubblicazione del
Dialogo dei Massimi Sistemi
in cui ribadisce la veridicità del sistema copernicano. Il 22giugno
1633 Galileo Galilei abiura pubblicamente, tra l’esultanza della figlia
e dei prelati che nonvolevano condannarlo al rogo, e la delusione
dei discepoli, che si sentono traditi e quindi lo
abbandonano.Vecchio, debilitato e cieco, continua a mantenere
rapporti con gli scienziati di tutta Europa; e sottol'occhio vigile
dell'Inquisizione, riprende e porta a termine il capolavoro in cui
vengono gettate le basidella dinamica moderna, il trattato
Discorsi sulle scienze nuove
, che viene però diffuso in formacensurata. Un giorno giunge in
visita il discepolo prediletto Andrea, che si accinge a partire per
l’estero; idue non s’incontravano dal giorno in cui Galileo aveva
abiurato. Galileo riesce a consegnargli la versionenon censurata
della sua ultima opera, che, rischiando la sua stessa vita, Andrea
Sarti porta in Olanda, dove può essere pubblicato nel 1638 a
Leida.PERSONAGGI PRINCIPALI:
Galileo Galilei:
Dal romanzo non emergono le sue caratteristiche fisiche, ma
sappiamo che è amantedella vita, delle comodità, della buona
tavola e del vino, non è uno scienziato che si chiude nella sua
casa,ma, al contrario, ha rapporti con il mondo esterno. Purtroppo
sarà proprio questa sua debolezza neiconfronti del piacere a
rendere Galileo e le sue scoperte poco tollerate nei ranghi della
scienza, comefossero un vizio che non ha responsabilità verso il
genere umano.E’ schiavo delle sue stesse scoperte, in quanto non
riesce a farle capire agli altri e viene condannato perché queste
vanno contro la chiesa e sono troppo rivoluzionarie, innovative e
soprattutto veritiere.Lo possiamo definire un personaggio dinamico,
infatti all'inizio del racconto è talmente entusiasta dellesue scoperte
che sembra voglia gridare all’intera umanità quello che sa. Vuole
mettere il mondo di frontealle prove tangibili che il Sole sta al
centro del sistema e che la Terra, insieme agli altri pianeti si
muoveintorno ad esso; erroneamente crede che queste prove
possano bastare a persuadere tutti, dagli altristudiosi, alla chiesa, al
popolo, ma non si rende conto che alcuni personaggi non vogliono
vedere quelloche lui vede.Dopo la sua abiura Galileo appare
rassegnato e deluso,ma anche (solo apparentemente) sottomesso:
infatticontinua, anche se gli era stato vietato, le sue ricerche e i suoi
studi, ottenendo un’ultima
soddisfazione prima di morire: la certezza che un suo importante, n
onché ultimo, trattato possa diffondersi in Olandasenza censure da
parte dell’Inquisizione.
Andrea Sarti:
Figlio della governante di Galileo
,
all’inizio dell’opera è soltanto un bambinetto di undicianni, che però
cresce e matura durante lo sviluppo della vicenda. È quasi
onnipresente nella narrazione,segue il suo maestro fin dalla
gioventù, ed è come lui appassionato alla scienza e alla ricerca.
Ladedizione verso il maestro è totale, tanto da sostituire quasi la
figura paterna. Fin da bambino si dimostra portato per la ricerca
ma, proprio a causa dela sua giovinezza conduce la ricerca
con molto entusiasmo,ma forse con un eccessivo idealismo; tra
tutti, è quello che soffre maggiormente per l’abiura del suomaestro
e deluso lo abbandona. Con il passare degli anni e con l’avanzare
dell’età, si fa più riflessivo emeno impulsivo, e capisce che Galileo
ha preferito abiurare per portare avanti i suoi studi e arrivare
allesue conclusioni finali.
Signora Sarti:
Questo personaggio rimane sullo sfondo della vicenda, ma è ad ogni
modo importante perché rappresenta quella schiera di persone
che non vogliono andare contro
la Chiesta per due ragionifondamentali: la grande paura di perdere
la propria libertà e di fare qualcosa di sbagliato, e la
totaleindifferenza per le nuove scoperte, che non cambierebbero
comunque le loro insignificanti vite dilavoratori. La signora Sarti,
comunque, non lascia mai Galileo, anzi lo accudisce come una
madre e restacon lui anche nel momento del bisogno, durante la
peste che la porterà alla morte.
Virginia Galilei:
E’ una ragazza che, rimasta senza madre, viene cresciuta dalla
governante più che dal padre, sempre impegnato nella ricerca.
Proprio dalla signora Sarti prende il modo di pensare e di agire:non
è votata alla sapienza e allo studio come il padre, anzi, è
indifferente alle sue scoperte e ad un certo punto ne ostacola
persino il lavoro. L’amore per il padre è però più che evidente: pur
essendo fidanzata datempo con Ludovico Marsili, non si arrabbia più
di tanto alla rottura del fidanzamento, causata dal
ritornodi Galileo allo studio della meccanica celeste. Quando il padr
e sarà costretto fuori Firenzedall’Inquisizione e verrà abbandonato
da tutti i suoi discepoli, Virginia è l’unica a stargli vicino e
adoccuparsi di lui fino alla sua morte.
Federzoni e Sagredo
: Sono gli amici di Galileo, compagni fidati di ricerca e ottime menti.
La loroscienza, che segue l’idea del metodo sperimentale del
grande maestro, è però disdegnata agli altricolleghi, che guardano
con disprezzo Federzoni, semplice occhialaio che non conosce il
latino. Forse è lafigura di questi, uomo ingegnoso ma privo di
conoscenze della lingua colta, a spingere lo scienziato ascrivere i
suoi “Discorsi sulle nuove scienze” in volgare, anziché in
latino.PERSONAGGI SECONDARI:
Ludovico Marsili
: Giovane olandese che si fidanza con virginia, figlia di Galileo, e poi
la lascia per “incomprensioni” con il padre di lei;
Priuli
: Procuratore dello studio di Padova che si preoccupava delle
ricerche tenute da Galileo;
Cosimo De’ Medici
: Granduca di Firenze, al quale Galileo dedica la scoperta dei
satelliti di Giove, da luichiamati “stelle medicee”.
Cardinale Barberini
, poi Papa Urbano VIII, amico di Galilei, si felicita del fatto che lo
scienziato abbiaabiurato così da non doverlo condannare a
morte.LUOGHI E TEMPO IN CUI E’ AMBIENTATA LA VICENDA:La storia
si svolge dal 1610, quandoGalileo è a Padova, al 1638, quando è
nella sua villa a Firenze.La vicenda si snoda in varie parti d'Italia e,
in particolare, a Padova e a Firenze, nelle abitazioni delloscienziato;
a Roma, nelle sale del Collegio romano, nel palazzo del cardinale
Bellarmino, nelle salevaticane e nell’ambasciata fiorentina.STILE E
TECNICHE NARRATIVE:

La lingua usata nell’opera è piuttosto informale nei dialoghi


traGalilei e i suoi discepoli, mentre risulta molto formale quando lo
scienziato interloquisce con personagginobili o del clero.
L'aggettivazione è ricca e il testo molto scorrevole. Essendo un
dramma teatrale èscritto per lo più sotto forma di dialogo, con brevi
tratti narrativi. In alcuni punti vengono riprese frasi eversi dalla
bibbia.INTENZIONI DELL’AUTORE:“Vita di Galileo” è un’opera
teatrale che subisce nel corso degli annialcune fondamentali
revisioni. Nella prima stesura, Brecht conferisce a Galilei l’immagine
di scienziatoabilmente e astutamente caduto al servizio della
società a causa della sua abiura, fatta solamente per
poter continuare gli studi senza essere tormentato dall’inquisizione.
La figura di Galilei è quindi quella di unuomo che ha sì ceduto di
fronte alla tortura, ma non è stato ancora totalmente
sconfitto. Nella seconda rielaborazione di Brecht, Galileo subisce un
a profonda trasformazione, diventandosostanzialmente
contraddittorio: con la sua abiura egli ha commesso un crimine nei
confronti della societàe ha fallito poiché non ha pensato
alle responsabilità che gli avrebbero portato le sue scoperte
scientifiche.Galilei viene quindi condannato dall’autore e
dal lettore.Allo scienziato va però da attribuire un merito: egli si
serve della lingua del popolo per comunicare le suescoperte
rivoluzionarie e crede fermamente nell’uomo e nella sua
ragione.In quest’opera di Brecht appaiono quindi tutte le diverse sfa
ccettature, sia positive che negative

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