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Guida Introduttiva Al Utilizzo Del Astroinseguitore

Guida introduttiva al utilizzo del astroinseguitore

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GUIDA

INTRODUTTIVA AL
UTILIZZO DEL
ASTROINSEGUITORE

A cura di Martin Rasom, Massimo Centofanti, e Leo Maria Scordo


Introduzione

Prima di iniziare con la guida vera e propria c’è bisogno di fare delle piccole
premesse. Ad oggi riuscire ad ottenere delle buone immagini risulta abbastanza
facile, visto i grandi progressi tecnologici degli ultimi anni. Soprattutto ora, con
le fantastiche immagini che troviamo online o in tv del cielo notturno, pensiamo
di riuscire facilmente ad ottenere un buon risultato, ma ben presto capiamo che
non è così.
Fin da subito, uscendo a scattare la volta celeste, ci rendiamo conto che non
sempre riusciamo a controllare ottimamente il rumore dato dall’utilizzo di ISO
elevati, della poca nitidezza o per problemi di coma causati dall’apertura
massima del diaframma della lente. La tecnologia facilita la risoluzione di questi
inconvenienti tramite gli astroinseguitori, ossia piccoli congegni elettronici o
meccanici montati su un supporto (normalmente sul treppiede) e collegato alla
reflex / mirrorless.
Un astroinseguitore, in breve, consente di compensare il moto di rotazione della
Terra permettendo di evitare le classiche stelle strisciate dovute ai lunghi tempi
di esposizione.
Per facilitarne l’utilizzo, o semplicemente per capire il funzionamento, abbiamo
pensato di scrivere questa breve guida per capire i vantaggi ed il montaggio di
un astroinseguitore.
Questa guida non tratterà la fase di scatto o post produzione in quanto viene
trattata da professionisti del settore.
Nozioni base

Cosa si può fotografare?


Con l’aiuto dell’astroinseguitore possiamo fotografare dalla via lattea alle
costellazioni più grandi (deep sky) “vedendo” molte più stelle di quante
riusciremmo mai ad osservare ad occhio nudo o senza l’utilizzo di un
astroinseguitore. Il tutto sia con focali corte che lunghe.

Difficoltà?
La principale difficoltà per l’appunto sta nell’adeguato utilizzo del
astroinseguitore, che va stazionato in maniera accurata.

Dove fotografare?
Consigliato per riprendere la volta celeste sicuramente è un posto buio lontano
da città o paesi in modo tale da evitare l’inquinamento luminoso. Online sono
disponibili varie App o mappe che aiutano a localizzare le zone maggiormente
“buie” di tutto il globo.
Per ovviare, in parte, a questo problema possiamo fare uso di filtri anti
inquinamento luminoso, ma anch’essi non fanno miracoli.

Quale astroinseguitore scegliere?


Qui si apre un mondo davvero vasto essendoci una grande varietà di prodotti per
ogni fascia di prezzo. Per comodità possiamo riconoscere 3 macro settori:
astroinseguitori meccanici, elettronici ed elettronici con puntamento assistito.
Tipi di astroinseguitori
Astroinseguitori meccanici

Un esempio di astroinseguitore meccanico è Omegon Minitrack LX3. Questo


tipo di attrezzature si distingue per il poco peso ed ingombro non avendo
bisogno di elettronica e di batterie.
La sua semplicità costruttiva permette, a questo tipo di mezzi, di avere un prezzo
davvero modesto ed accessibile a tutti rendendolo l’ideale inizio per chi si
avvicina a questo tipo di fotografia.
Per quanto riguarda gli svantaggi possiamo dedurre facilmente che un
meccanismo di tipo meccanico perde in precisione all’aumentare del tempo di
posa. Inoltre il peso del corpo macchina e della lente da innestare sopra
l’astroinseguitore di tipo meccanico devono essere contenuti per far sì che la
precisione dell’inseguimento non sia compromessa.
La maggior parte non ha una base per la regolazione fine sia in azimuth sia in
altezza per un puntamento polare preciso e senza flessioni o torsioni.

Astroinseguitore elettronico

Qui iniziamo già a salire con il prezzo ma troviamo già le prime montature
motorizzate che iniziano ad essere più precise. Va sempre sottolineato che
necessitano di un puntamento alla polare adeguato, difficile da fare senza
cannocchiale.
I modelli appartenenti a questa categoria sono il Vixen Polarie, Segugio Tracker,
e altri ancora. Disponibili anche in varianti leggere.

Astroinseguitore elettronico con puntamento assistito

Questa è la categoria maggiore dove troviamo un’ottima precisione a livello


motoristico (la maggior parte hanno motori molto affidabili e robusti) che
permette una messa in posa lunga e senza problemi.
Inoltre abbiamo il cannocchiale per il puntamento fine della polare (in alcuni c’è
la possibilità di montare un cannocchiale elettronico, il più preciso, ma richiede
un pc per funzionare).
Questi prodotti sono più ingombranti e pesanti rispetto alle altre categorie ma
con le dovute differenze rimangono facilmente trasportabili.
Sono dotati tutti di base per la latitudine ed alcuni sono predisposti o hanno in
kit contrappesi per arrivare a supportare teleobiettivi pesanti (peso max 5kg per
corpo e lente, ma dipende sempre dal astroinseguitore in questione).
I più usati sono lo Ioptron SkyTracker Pro e Skywatcher Star Adventurer Mini,
che sono modelli più basic, ed infine lo Ioptron Sky Guider Pro e Skywatcher
Star Adventurer, modelli più avanzati.
Posizionamento astroinseguitore
Per impostare correttamente l’astroinseguitore serve:
• posizionare il treppiede perfettamente in bolla, aiutandoci con la livella
presente sulla base latitudinale o, se non presente, quella del treppiede,
e orientare l’astroinseguitore verso Nord, servendoci con una bussola
se non si è tanto pratici (basta anche un app per smartphone).
• Cerchiamo la stella polare.
Questa stella si trova nella
costellazione dell’Orsa
Minore, La costellazione è
composta da 4 stelle che
formano un trapezoidale e 3
stelle per la coda, la polare è
l’ultima stella della coda. Se
abbiamo difficoltà a trovarla,
possiamo utilizzare un App
per smartphone con l’accelerometro. La grande differenza qui sta se
abbiamo la base latitudinale, che ci permette le microregolazioni sia
per quanto riguarda l’asse panoramico (dobbiamo muovere le due viti
alla presenti per muoverci lateralmente in maniera fine) e l’asse
verticale. In assenza di tali strumenti per le microregolazioni è
consigliabile usare una una testa a tre vie o cremagliera rispetto ad una
generica testa a sfera.
• Fatto ciò cerchiamo di fare un puntamento grossolano sulla polare
aiutandoci con un laser oppure con supporti specifici per il nostro
astroinseguitore (vedi prossimo paragrafo) e se presente un
cannocchiale polare procediamo al puntamento fine (usando un app
come Polar Finder, SAM Console, Polar Scope, ecc.) posizionando la
stella polare nel reticolo. Qui finisce il posizionamento del
astroinseguitore e non ci resta che montare la fotocamera e scattare.
Accessori utili
Il puntamento della polare può essere semplificato e velocizzato mediante
l’utilizzo di un laser astronomico come ad esempio il modello 303 o il 301.
Per poterlo montare sull’astroinseguitore esistono degli appositi accessori
disponibili su ebay realizzati da Landscape Specialist di Leo Maria Scordo.
Puntare la polare con il laser sarà un gioco da ragazzi. A puntamento laser
avvenuto, l’astroinseguitore permetterà di scattare con tempi di 240“ unitamente
all’utilizzo di obiettivi grandangolari. Per effettuare pose più lunghe o utilizzare
teleobiettivi sarà necessario una volta puntata la polare, sfilare il laser e
mediante un’apposita app far collimare il centro di rotazione con il reticolo del
cannocchiale polare.
App utili
IOS: Stellarium
Sky Guide
Sky Walk 2
SAM Console
iOptron Polar Scope
Polar Scope Align
Bussola
Android: Stellarium
Sky Guide
Sky Walk 2
SAM Console
PolarFinder
Polar Alignment
Bussola

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