Benedetto Antelami fu il più importante scultore italiano e l'architetto del battistero di Parma;
egli s'ispirò molto alla tradizione romanica.
Uno dei suoi rilievi importanti fu la deposizione: la superficie appare ben definita da un bordo floreale
realizzato a niello (inciso e colmando i solchi con una pasta vitrea nera).
La croce del Cristo divide il rilievo in
due esatte metà e questa divisione
ha anche una visione simbolica: il
legno segna uno spartiacque tra
coloro che sono credenti (destra di
Cristo) e coloro che non lo sono
(sinistra di Cristo), dunque, tra il
Cristianesimo e altre religioni.
Le figure non sono caratterizzate
individualmente e spesso i gesti
sono ripetuti più volte, ma i piedi
poggiano sulla lastra presente alla
base; per creare un equilibrio armonioso, Antelami inclina leggermente i corpi.
I capelli e la barba aiutano a dare più volume ai corpi; il gruppo di soldati alla sinistra di Cristo, è
intento a dividere la veste del Signore: le figure sono scalate una dietro l'altra, caratterizzando così
la prima scansione spaziale in profondità, presente nella scultura italiana.
Una ventina di anni dopo, Antelami continuò a decorare il battistero di Parma, ma purtroppo non è
integralmente sopravvissuto, ma realizzò una sorta di ampio poema dedicato alla vita dell'uomo,
rappresentato nel ciclo dei Mesi e delle Stagioni: descrive la vita dell'uomo nei diversi periodi
dell'anno e i lavori agricoli stagionali.
Le figure di Antelami sono stagliate su un fondo liscio e sono fissate in posa e nei gesti durante i loro atti
quotidiani, con strumenti di lavori, piante e frutti; le sue sculture rivelano un'innovazione nell'ambito gotico
e romanico, poiché non sono più annesse in questo caso figure religiose