Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
22 visualizzazioni3 pagine

Lezione 6 - 10 - 10

Caricato da

giulia2707
Copyright
© © All Rights Reserved
Per noi i diritti sui contenuti sono una cosa seria. Se sospetti che questo contenuto sia tuo, rivendicalo qui.
Formati disponibili
Scarica in formato PDF, TXT o leggi online su Scribd
Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
22 visualizzazioni3 pagine

Lezione 6 - 10 - 10

Caricato da

giulia2707
Copyright
© © All Rights Reserved
Per noi i diritti sui contenuti sono una cosa seria. Se sospetti che questo contenuto sia tuo, rivendicalo qui.
Formati disponibili
Scarica in formato PDF, TXT o leggi online su Scribd
Sei sulla pagina 1/ 3

Lezione 6

Recap.

- Le cartogra e storiche ci sono servite per vedere le rappresentazioni di luoghi e ri ettono la


visione dell’uomo di un’epoca e le concezioni del mondo.
- La carta geogra ca è uno strumento che può essere utilizzato a ni economici.
- La carta di Mercatore è la carta nautica per eccellenza, si matura dopo la scoperta
dell’America 1492, quando si dimostra scienti camente che la terra non è piatta ma è tonda e
c’è l’esigenza di rappresentare questo nuovo mondo che viene rappresentata con la proiezioni.
(la carta di Mercatore ha una proiezione isogona, ovvero che mantiene il rapporto tra gli angoli e
ne consente la navigazione). Questa carta diventa la nostra immagine del mondo e i rapporti tra
le aree non sono da prendere in considerazione in quanto non erano corretti.
C’è anche una critica di questa immagine del mondo, dato che servirà anche ai ni della
colonizzazione.
Per avere una carta diversa, dovremo aspettare Peter, dove vorrà rappresentare i rapporti tra le
aree correttamente.

Capitolo 2
Carta orogra ca
L’ambiente del nostro paese è molto esteso in latitudine. Abbiamo molte diversità dal punto di
vista territoriale, tipo dal clima da nord a sud, e abbiamo un’orogra a molto particolare, è un
paese molto vario:
- è stato un paese agricolo per molto tempo;
- abbiamo la conformazione economica del nostro paese;
- ci sono fasi di crescita economica e di decadenza —> dopo la scoperta America c’è una
decadenza della nostra agricoltura.
Dopo l’Unità d’italia, 1861, il paese vive però ancora di agricoltura circa del 50%, ma col tempo si
è meccanizzata al servizio della città e con dei prodotti che si sono evoluti. L’Italia arriva
all’industria molto più tardi rispetto agli altri paesi europei, soprattutto quei paesi che hanno
potuto giovarsi della risorsa principale industriale che è il carbone. L’Inghilterra arriva per prima e
avvia la rivoluzione industriale nel settore tessile. Ha inventato il telaio meccanico. La Germania, la
RUR, per il bacino carbonifero; gli Stati Uniti America, paesi del nord est: aree carbonifere e li la
rivoluzione avviene presto.
L’Italia arriva tardi ed entra nella crescita dell’economia industriale.

L’economia dei paesi hanno questo percorso: Agricoltura-industria-settore terziario -> questi sono
i servizi di innovazione tecnologica.
Quando arriva l’industria, la popolazione si sposta dall’agricoltura all’industria che si trovano
vicino alle città, cosicché le città crescono. Nell’evoluzione man mano crescono i servizi e la mano
d’opera si espelle per le macchine e c’è uno spostamento verso l’innovazione tecnologica.

Nel paese del terzo mondo resta l’agricola, ma non trova soddisfazione neanche a livello di
bisogni alimentari, cosicché abbandona le campagne e va nelle grandi città. La grande città è
sempre una grande occasione.

Il nostro paese ha un mosaico ambientale vario: arco alpino, catena appenninica, aree costiere e
le isole.
Il quadro che si è costruito nel corso del tempo in maniera di erente è tra nord, centro e sud.
La trasformazione territoriale, il mosaico ambientale è stato modi cato, dando luogo a 4 ambienti
diversi. Queste 4 regioni sono così diverse che il numero di paesaggi è enorme.
Ci sono geogra ci del passato come Sestini che li hanno classi cati.
L’Italia è stato de nito il paese più costruito d’Europa, siamo intervenuti a cominciare dalla storia
dei greci e abbiamo generato delle con gurazioni territoriali e paesistiche diverse per il diverso
valore attribuito allo spazio di riferimento.
Esempio: ci sono grandi di erenze —> nel meridione ha dominato il latifondo cerealitico-pastorale
che è andato a costruire un genere di vita a livelli di sussistenza; mentre in altre parti del nostro
paese sono maturate altre vocazioni più legate all’industria.
fi
fi
fi
fi
fi
ff
fi
fi
ff
fi
fi
fi
fi
fi
fl
Questo paese così costruito ha un forte legame con la scarsa sensibilità nei confronti
dell’ambiente, e dunque le conseguenze sono quelle sotto gli occhi di tutti e anche
quell’estraneità dei cittadini che è stata colmata nel corso del tempo.

La “Grande Trasformazione” avviene nella seconda meta del XX secolo, nell’Italia del secondo
dopo guerra.

Crisi energetica = siamo andati in crisi economica negli anni 70, perché il petrolio non si potevamo
avere più a basso costo, e quindi l’Occidente va in ginocchio. Ci spostiamo dallo sviluppo
economico che ha guidato la crescita di tutto l’occidente a quello sostenibile => ovvero le azioni
territoriali devono corrispondere a questi 3 requisiti: tutela ambientale, crescita economica e la
visione etica per le generazioni successive.

Abbiamo dato maggior attenzione alla conservazione del nostro patrimonio culturale e questa
attenzione è utile per la piani cazione territoriale.

Le leggi del passato, quella del 22 e del 39 guardavano al paesaggio con una visione idealista,
immagine estetica e non come una realtà costruita dall’uomo.
“Nostri paesaggi sono tra i peggiori possibili”, perché hanno pesato sulle scelte politiche del
passato, e in cui la comunità ha avuto poco spazio.

La grande trasformazione = ha portato a dei cambiamenti a partire dagli anni 50 e 60, nel dopo
guerra, tra 1951 e 1971 cresce la popolazione italiana (numeri precisi in foto)

Per la realizzazione delle strade e superstrade c’era bisogno di cemento, la cui produzione era
sottratta dalle montagne e così viene preso dall’ambiente naturale per materiale primario.

L’Italia: paese automobilistico della at -> garantiva il trasporto di merci su gomma anziché su
ferro, il turismo dentro e fuori le città. Questo è il paese che segue una politica in funzione di una
grande industria automobilistica e quindi sceglie il trasporto su gomma; mentre altre città stanno
già avviando politiche su trasporto su ferro, che è molto più conveniente. Siamo arrivati tardi
all’alta velocità.
fi
fi
La Fiat è certamente una grande azienda che ha accolto gli emigranti del sud che vanno a
lavorare al nord nell’azienda.

I centri urbani sono man mano vicini a noi, l’industriale ha portato la crescita delle grande città. Le
direttive di collegamento sono cambiate: il nostro trasporto su gomma, le linee di costa che si
trasformano: il porto di gioia Tauro che è un disastro ambientale; abbiamo fatto il turismo sulle
coste con la costruzione di case. Man mano i nostri paesaggi vengono americanizzati, con grandi
centri commerciali fuori, e ciò si è replicato nelle grandi città. Crescono le periferie, ma prima
c’erano i casali che erano i grandi poteri agricoli.

C’è attenzione per i piccoli borghi, per il turismo=> “Legge Galasso” del 85 che interviene per la
veri cazione lunghe le coste per la costruzione, in quanto ci sono delle distanze da rispettare per
la tutela degli spazi costieri.

Negli anni 70, le regioni hanno acquisito una serie di funzioni che una volta erano dello Stato
centrale e che poi sono state trasferito alle regioni.
Le più importanti sono l’istruzione e la sanità, e quindi oggi, dal 1970 le regioni governano su
questi settori.

Associazioni ambientaliste: Italia nostra , club alpino, TCI


fi

Potrebbero piacerti anche