Esercizio n. 4 pag.
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1) La conquista della penisola balcanica da parte dei Turchi Ottomani rese
impossibile l’espansione di Venezia verso Oriente; per questa ragione
Venezia si interessò alla conquista delle città della terraferma.
2) Tra la fine del 300 e l’inizio del 400 Firenze conquistò Arezzo, Pistoia e
Pisa.
3) Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, fece vivere alla sua città un
grande splendore artistico e culturale; era un uomo che aveva tantissimi
pregi, era scaltro nelle questioni politiche, era colto, amante della
letteratura e dell’arte. Per queste ragioni è considerato uno dei
protagonisti della storia del 400.
4) Il rapporto di Lorenzo de’ Medici con arte e letteratura fu positivo, visto
che egli amava l’arte e la letteratura.
5) Le lotte per la successione al regno di Napoli, iniziate nel 1414, si
conclusero con la conquista della corona napoletana da parte di
Alfonso V, re aragonese.
6) L’obiettivo di Carlo VIII di Valois, re di Francia, in Italia era la conquista
del Regno di Napoli.
7) La spedizione di Carlo VIII di Valois ebbe esito negativo: i francesi,
dopo aver preso Napoli, dovettero fuggire in quanto i principi degli altri
stati, allarmati dalla facilità con cui il re era arrivato fino a Napoli, si
unirono per una nuova Lega che riportò Ferdinando d’Aragona al suo
posto.
Esercizio n. 5 pag. 365
1) Firenze diventò Signoria grazie all’abilità politica di Cosimo de’ Medici, il
quale apparteneva ad una delle famiglie di mercanti e banchieri più
ricca e prestigiosa della città; egli, pur lasciando intatte le magistrature
e le strutture del governo comunale, riuscì a garantire ai propri familiari
il dominio di Firenze. Così Firenze divenne una Signoria.
2) Nel 400 lo Stato della Chiesa aveva a capo il papa, il quale
assomigliava ad un vero e proprio principe. Il papa era aiutato nelle
funzioni di governo sia da laici che da ecclesiastici, che formavano la
curia; lo Stato della Chiesa aveva un proprio esercito. A differenza dei
principi, i pontefici non potevano trasmettere il potere politico di padre in
figlio, ma approfittarono della loro posizione per far arricchire le proprie
famiglie e gli uomini più fidati (nepotismo). Dal punto di vista
commerciale lo Stato della Chiesa non ebbe un grande sviluppo in
quanto commercianti, banchieri e imprenditori non potevano
partecipare al governo.
3) Per gli storici il dominio degli Aragonesi non favorì lo sviluppo del
mezzogiorno perché non fu fatto nulla per combattere lo strapotere dei
grandi feudatari, anzi si appoggiarono a loro mantenendo il regno
sempre più legato alle antiche dinamiche feudali. A parte Napoli e
Palermo, gli altri centri abitati rimasero poco sviluppati. I sovrani furono
costretti a chiedere prestiti per sostenere i costi dello Stato,
determinando un indebitamento. L’agricoltura rimase arretrata.
4) Nel 1416 Amedeo VIII di Savoia, ottenuto il titolo di duca, trasformò la
Signoria Sabauda in Principato. Lo Stato dei Savoia era ben
organizzato. Era suddiviso in province e distretti affidati ai funzionari del
duca, che amministravano la riscossione delle tasse e la giustizia in suo
nome, ma erano controllati da un cancelliere.
5) La pace di Lodi arrivò dopo che per tutto il 400 Stati feudali e Stati
regionali della penisola si scontrarono per conquistare territori o per
evitare che uno di essi si rafforzasse troppo rispetto agli altri; a tale
scopo si alleavano in Leghe. Quando nel 1452 Venezia diventò troppo
potente si formò un’altra Lega per sottrarle parte dei territori
dell’entroterra. La guerra finì nel 1454 con la pace di Lodi. Si formò così
una lega italica formata da Venezia, Milano, Firenze, lo Stato della
Chiesa ed il Regno di Napoli che si impegnarono a difendere i territori
degli Stati aderenti. Iniziò così un periodo di pace ed equilibrio che durò
quasi 40 anni.
6) La spedizione di Carlo di Valois dimostrò ai sovrani europei che l’Italia
era debole e divisa, incoraggiandoli a cercare di ottenere potere sulla
penisola. Il popolo di Firenze era deluso dall’atteggiamento di Pietro de’
Medici, successore di Lorenzo, che aprì la città al passaggio delle
truppe francesi: il popolo si ribellò e rovesciò la Signoria. Nacque una
repubblica guidata da un monaco domenicano, Girolamo Savonarola,
un riformatore che si scagliò contro i signori d’Italia. Fu un periodo di
corruzione e soprusi sui più deboli. Il popolo lo appoggiò finchè non
arrivò la scomunica. I Medici riuscirono a riprendere il controllo solo un
decennio dopo.