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Riassunto Psicologia Generale Integrato - Canestrari, Feldman, Slide

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Konrad Lorenz 12

Imprinting: un apprendimento innato, rapido e irreversibile 12


Sommario
IL MODELLO EPISTEMOLOGICO-GENETICO DI JEAN PIAGET 12
DEFINIZIONE E STORIA DELLA PSICOLOGIA SCIENTIFICA 2 Fasi dello sviluppo 13
WUNDT, L’INTROSPEZIONISMO (1879, Germania) 4 NEUROSCIENZE 13
Strutturalismo (1892, USA) 4 Neuroni specchio 13
LA PSICOFISICA, WEBER E FECHNER 4
Legge di Weber-Fechner: 5 METODI DIAGNOSTICI NELLA PRATICA CLINICA 14
Hermann Ebbinghaus e gli studi sulla memoria 5 Definizione di diagnosi 14
WILLIAM JAMES E IL FUNZIONALISMO (1896, USA) 5 Diagnosi nosografica-descrittiva 14
Il legame con la teoria dell'evoluzione di Darwin 5 Sistemi di classificazione diagnostica 14
Gli strumenti dell’intervento diagnostico nella pratica clinica 14
PSICOLOGIA DELLA GESTALT (1912, Germania) 5 Anamnesi 14
Apprendimento per Insight 6 Colloquio clinico 15
L’importanza del setting 15
Leggi della Gestalt 6 Diagnosi psicodinamica 15
Il Fenomeno Phi (Wertheimer) 7 Meccanismi di difesa 16
Costruttivismo 7 Interpretazione dei sogni 16

COMPORTAMENTISMO (1913, USA) 7 METODO PSICOMETRICO E TEST MENTALI 16


L'influenza di Darwin sul Comportamentismo 8 Psicodiagnostica 16
Caratteristiche dei test 16
Il Condizionamento: Classico e Operante 8
TIPOLOGIE DI TEST: TEST DI LIVELLO O ATTITUDINALI (COGNITIVI) 17
NEOCOMPORTAMENTISMO 8
STORIA DEI TEST DI INTELLIGENZA 17
COGNITIVISMO (1967, USA) 9 TIPOLOGIE DI TEST: TEST DI PERSONALITÀ (NON COGNITIVI) 18
Test quantitativi della personalità 18
Dall'HIP alla Scienza Cognitiva: l'evoluzione del Cognitivismo negli anni '70 9
Test qualitativi della personalità (proiettivi) 19
LA PSICOLOGIA DINAMICA (Fine ‘800 – inizio ‘900, Austria) 10
METODO SPERIMENTALE E TECNICHE DI RICERCA 19
PSICOANALISI DI FREUD 10
Le tre ipotesi di Freud sulla genesi del conflitto 10 ATTENZIONE 22

PSICOLOGIA COMPARATA O ANIMALE 11 COSCIENZA 23


Disturbi quantitativi della coscienza 23
ETOLOGIA 12

1
Disturbi qualitativi della coscienza 24 2. Apprendimento associativo: condizionamento 42
3. Apprendimento per insight: intuizione improvvisa 45
RITMI BIOLOGICI CIRCADIANI 24 4. Approcci cognitivo sociali all’apprendimento 45
Apprendimento osservativo o vicario (Bandura) 45
SONNO 25
EMOZIONI 46
PERCEZIONE 26
Teorie delle emozioni (classiche) 46
Il concetto di soglia 26 Teorie contemporanee delle emozioni 49
Leggi dell’organizzazione percettiva della Gestalt: 27 TEORIE DELL’APPRAISAL 49
Illusioni ottiche 28 TEORIE EVOLUZIONISTE 50

L’INTELLIGENZA 29 PERSONALITÀ 55
Storia delle teorie sull’intelligenza 29 Teorie della personalità 55
Teorie dei tratti (strutturali) 56
IL PENSIERO 30
Teorie fattorialistiche (strutturali) 56
Formati del Pensiero: Parole e Immagini 30
Categorizzazione 31 Teorie della personalità psicodinamiche 57
Ragionamento 32
Teorie comportamentali (processuali) 60
Problem solving 33 Teorie socio-cognitive 60
Le teorie biologiche-evoluzionistiche 61
COMUNICAZIONE 34 Le teorie umanistiche della personalità: Rogers e Maslow 61
Settori della comunicazione umana: Sintassi, Semantica e Pragmatica 34
MOTIVAZIONE 61
LINGUAGGIO 36
LA TEORIA DELL'ATTACCAMENTO: BOWLBY, SPITZ E HARLOW 64
FASI DI SVILUPPO DEL LINGUAGGIO 37
COMPORTAMENTO PROSOCIALE, AGGRESSIVO, ANTISOCIALE 64
Teorie di sviluppo del linguaggio 37
TEORIE SULL’AGGRESSIVITÀ 66
MEMORIA 38
Modello di Atkinson e Shiffrin (1968) 39 LO SVILUPPO PSICHICO 69
Memoria di lavoro 40
Rievocazione dei ricordi a lungo termine 40
Amnesia 41
Oblio 41
DEFINIZIONE E STORIA DELLA PSICOLOGIA SCIENTIFICA
Il termine psicologia deriva dal greco Psychè (spirito, anima) e da Logos (discorso, studio).
Letteralmente la psicologia è lo studio dello spirito e dell’anima, di ciò che sta all’interno di noi, della
APPRENDIMENTO 42 nostra parte introspettiva.
1. Apprendimento per prove ed errori – Thorndike (1932) 42

2
Canestrani e Godino, 2007, definiscono la psicologia come una disciplina che si propone di fornire Psicologia dello sport: Questo ambito si concentra sull'applicazione della psicologia allo sport. Gli
un’interpretazione empiricamente fondata sulle funzioni mentali. psicologi dello sport lavorano con atleti e squadre per migliorare le prestazioni, gestire l'ansia da
competizione, sviluppare la concentrazione e la motivazione e promuovere il benessere psicologico.
La psicologia è lo studio scientifico del comportamento e dei processi mentali.
Psicologia dello sviluppo: Studia i cambiamenti psicologici che avvengono lungo l'intero arco di vita,
La psicologia, intesa come disciplina scientifica, nasce intorno alla metà dell'Ottocento, quando si dall'infanzia alla vecchiaia.1 Gli psicologi dello sviluppo si occupano di diversi aspetti, come lo
crearono le premesse culturali e metodologiche che portarono alla creazione dei primi laboratori sviluppo cognitivo, sociale, emotivo e morale.
di psicologia. Prima di allora, lo studio delle funzioni mentali era affidato alla fisiologia.
Psicologia clinica: Si occupa della diagnosi, del trattamento e della prevenzione dei disturbi mentali
La nascita della psicologia scientifica fu segnata da un compito arduo: cercare di misurare le e del disagio psicologico. Gli psicologi clinici utilizzano diversi approcci terapeutici, come la terapia
funzioni umane, che si riteneva avessero origine da un'entità non materiale come l'anima. Per cognitivo-comportamentale, la terapia psicoanalitica e la terapia sistemico-relazionale.
questo, nei primi laboratori di psicologia, si cercò di applicare allo studio della mente le
metodologie già utilizzate nelle scienze naturali. Psicopatologia: Studia le cause, i sintomi e le conseguenze dei disturbi mentali. La conoscenza dei
meccanismi psicopatologici è fondamentale per lo sviluppo di trattamenti efficaci e strategie di
La psicologia studia: prevenzione.

• il comportamento degli individui, La psicologia, in quanto disciplina scientifica non ha un approccio unitario o universalmente
• le loro dinamiche interne: i movimenti intrapsichici, ovvero che avvengono all’interno della accettato, è influenzata dalla matematica, dalla biologia, dalla filosofia logica, arte, scienze politiche,
psiche, ecc.. Prende piede da una parte più scientifica e da una parte maggiormente umanistica.
• i loro processi mentali, ossia quelli che intercorrono tra gli stimoli sensoriali (da fuori) e le
reazione: input e output Quando e come nasce la psicologia scientifica?
• i rapporti tra l’individuo e l’ambiente.
La psicologia, intesa come studio scientifico della mente e del comportamento, ha radici storiche
Gli ambiti applicativi della psicologia moderna: che affondano in diverse discipline e correnti di pensiero. Prima della sua nascita come scienza
autonoma, lo studio della natura umana era affrontato da discipline come la filosofia, la religione e
la medicina, che si basavano su approcci razionalistici, analogici o fisiologici.
Psicologia sperimentale: Questo campo si concentra sulla ricerca scientifica per convalidare le
teorie psicologiche. I ricercatori conducono esperimenti in laboratorio e sul campo per studiare i
meccanismi del comportamento umano, come l'apprendimento, la memoria, le dinamiche sociali e Filosofia antica: I filosofi greci, come Socrate, Platone e Aristotele, si interrogarono sulla natura
le basi neurali della cognizione. della mente, della coscienza e della conoscenza. Platone, ad esempio, teorizzò la separazione tra
anima e corpo, mentre Aristotele si concentrò sulle funzioni della psiche e sulla loro relazione con
il mondo fisico. Queste riflessioni filosofiche hanno posto le basi per lo sviluppo di concetti
Psicologia del lavoro e delle organizzazioni: Questo ambito applica i principi psicologici al mondo
psicologici fondamentali.
del lavoro. Si occupa di selezione, formazione, valutazione delle prestazioni, motivazione dei
dipendenti, benessere organizzativo e gestione dei conflitti.
Medioevo e Rinascimento: Durante il Medioevo, lo studio della mente fu influenzato dalla teologia
cristiana, che considerava l'anima come un'entità spirituale immortale. Nel Rinascimento,
Psicologia forense: Si concentra sull'applicazione della psicologia in ambito legale. Gli psicologi
l'interesse per l'uomo e per la sua natura si rinnovò, aprendo la strada a nuove interpretazioni della
forensi possono valutare la capacità di intendere e volere, fornire consulenza in casi di affidamento
mente.
dei minori, valutare la veridicità delle testimonianze o analizzare il comportamento criminale.

Illuminismo e nascita della scienza moderna: Nel XVII e XVIII secolo, l'Illuminismo e la nascita della
Psicologia dell'educazione: Questo campo applica i principi psicologici all'educazione.Gli psicologi
scienza moderna portarono a un nuovo modo di concepire il mondo, basato sulla ragione e
dell'educazione collaborano con insegnanti e genitori per migliorare l'apprendimento, i metodi
sull'osservazione empirica. Filosofi come René Descartes teorizzarono il dualismo cartesiano, che
didattici, gestire le difficoltà di apprendimento e promuovere il benessere scolastico.
separava la mente dal corpo, considerandole come due entità distinte ma interagenti. Questo
approccio influenzò lo sviluppo della psicologia scientifica.

3
Un momento fondamentale fu la fondazione del primo laboratorio di ricerca: il laboratorio di 1. Soggettività: La natura stessa dell'auto-osservazione introduceva un alto grado di soggettività
Psicologia Fisiologica all'Università di Lipsia nel 1879 ad opera di Wilhelm Wundt. Questo evento nei resoconti, rendendo difficile la replica dei risultati e la generalizzazione delle conclusioni.
segnò un punto di svolta, in quanto la psicologia ottenne finalmente un riconoscimento formale 2. Inapplicabilità a certi soggetti: L'introspezione non era applicabile a soggetti incapaci di fornire
come scienza. Wundt, professore di filosofia con una formazione medica, si dedicò allo studio resoconti verbali dettagliati, come i bambini o le persone con disabilità cognitive.
sistematico delle funzioni mentali, cercando di applicare le metodologie rigorose delle scienze 3. Influenza dell'osservazione: L'atto stesso di osservare i propri processi mentali poteva
naturali a un campo di indagine fino ad allora dominato dalla filosofia. modificarli, introducendo distorsioni nei resoconti.
4. Non permette di studiare la parte inconscia della mente.
Il suo "Trattato di Psicologia", pubblicato nel 1873, aveva già gettato le basi per una nuova
concezione della psicologia come scienza empirica. Nonostante i suoi limiti, l'introspezione sistematizzata di Wundt ha contribuito a sistematizzare una
metodologia di ricerca e ha rivendicato l'originalità dei fenomeni psichici rispetto a quelli organici,
Prima di lui già nel 1860 Gustav Theodor Fechner pubblicò "Elementi di Psicofisica” dando vita a aprendo la strada a nuovi approcci e metodi di studio della mente.
una nuova disciplina che studiava il rapporto tra stimoli fisici e sensazioni mentali, la psicofisica, e
utilizzando per la prima volta metodologie oggettive per la misurazione dei fenomeni psichici. Strutturalismo (1892, USA)
Wundt ha gettato le basi per lo strutturalismo. Tuttavia, è stato Edward Titchener, allievo di Wundt,
Un altro contributo importante è quello di William James che fondò il primo laboratorio di psicologia a portare lo strutturalismo alla ribalta. Con lo strutturalismo, l’introspezione è ancora più
ad Harvard e pubblicò "Principi di Psicologia" nel 1890, contribuendo a diffondere una prospettiva sistematizzata.
evolutiva sullo studio del comportamento umano.
Mentre Wundt si concentrava sull'interrelazione tra le varie parti del sistema nervoso e il loro ruolo
La fondazione del laboratorio di Wundt, quindi, non fu un evento isolato, ma si inserì in un contesto nell'esperienza conscia, Titchener si focalizzò sull'analisi della struttura della mente, cercando di
scientifico e culturale che favoriva l'applicazione del metodo scientifico allo studio della mente. scomporla nei suoi elementi irriducibili (il termine "strutturalismo" deriva proprio da questa
concezione della mente). In pratica le percezioni, le emozioni, le idee erano analizzabili attraverso i
rispettivi elementi più semplici.
WUNDT, L’INTROSPEZIONISMO (1879, Germania)
Wundt utilizzava un metodo di studio basato sull’introspezione, che era visto come l'unico metodo
per accedere direttamente alla coscienza. Infatti Wundt sosteneva che l’oggetto della psicologia Tuttavia, con la morte di Tichener morì anche lo strutturalismo.
fosse lo studio dell’esperienza diretta o immediata, ossia “il contenuto di coscienza” che il soggetto
aveva riguardo alla sua attività mentale conscia. LA PSICOFISICA, WEBER E FECHNER
La psicofisica si occupa di studiare la relazione tra gli stimoli fisici e le sensazioni mentali. Il suo
Questo metodo si basava su una tecnica di auto-osservazione e descrizione minuziosa di ciò che il obiettivo è comprendere come l'intensità di uno stimolo influenzi le nostre sensazioni.
soggetto provava e percepiva durante l'esecuzione di un compito specifico. I soggetti,
precedentemente addestrati, venivano sottoposti a stimoli controllati e misurabili, come luci, suoni Gustav Theodor Fechner (1801-1887), psicologo e filosofo tedesco, è considerato il fondatore della
o parole. Successivamente, dovevano descrivere in modo dettagliato le loro sensazioni cercando di psicofisica. Nel 1860, Fechner pubblicò "Elementi di Psicofisica", un'opera fondamentale che ha
scomporle nei loro elementi costitutivi (elementarismo). segnato la nascita della psicologia come scienza sperimentale. In questo libro, Fechner propose per
la prima volta l'utilizzo di metodologie oggettive per misurare le funzioni mentali attraverso i loro
Obiettivo: Wundt aspirava a comprendere il contenuto della coscienza. Secondo Wundt infatti, i correlati fisiologici..
processi di eccitazione, partendo dalla stimolazione degli organi di senso, attraversano i neuroni
sensoriali e raggiungono le aree cerebrali, sia quelle più basse che quelle più alte, per poi ritornare Fechner era un personaggio complesso, con interessi che spaziavano dalla scienza all'esoterismo.
ai muscoli, innescando una risposta. Contemporaneamente a ciò processi si manifestano gli stati Prima di dedicarsi alla psicofisica, condusse ricerche in ambito esoterico, come documentato nel suo
soggettivi di coscienza, che Wundt considerava i correlati psicologici dell'attività neurale, analizzati libro "Zend Avesta" del 1851.
con la tecnica dell’introspezione.
Nell'ambito dei suoi studi psicofisici, Fechner collaborò con Ernst Heinrich Weber (1795-1878), un
Egli sosteneva che l'addestramento accurato e la sistematizzazione del metodo avrebbero reso fisiologo tedesco noto per i suoi studi sulla sensibilità tattile. Insieme, elaborarono la legge di Weber-
l'introspezione uno strumento attendibile e valido. Tuttavia, il metodo introspettivo presentava Fechner, una delle leggi fondamentali della psicofisica che descrive la relazione tra l'intensità di uno
alcuni limiti: stimolo fisico e la corrispondente sensazione mentale.

4
Legge di Weber-Fechner: WILLIAM JAMES E IL FUNZIONALISMO (1896, USA)
La sensazione non aumenta proporzionalmente all'intensità dello stimolo: Se l'intensità fisica di William James fondò il primo laboratorio di psicologia ad Harvard. Nel suo libro "Principi di
uno stimolo aumenta gradualmente, la nostra sensazione non aumenta allo stesso modo, ma psicologia" (1890), James si oppose allo strutturalismo di Wundt, proponendo un approccio
aumenta prima rapidamente e poi più lentamente. innovativo noto come funzionalismo.

Soglia Differenziale (JND): Weber, studiando la sensibilità tattile, scoprì che l'incremento di Il funzionalismo, influenzato dalle teorie evoluzioniste di Darwin, si concentra su come i processi
stimolazione (ΔI) necessario per percepire una differenza appena percettibile (Just Noticeable mentali aiutino gli individui ad adattarsi all'ambiente. Invece di analizzare la struttura della mente,
Difference, JND) è proporzionale all'intensità dello stimolo standard (Ss).78. In altre parole, più come faceva lo strutturalismo, il funzionalismo si propone di comprendere la funzione dei processi
grande è uno stimolo, maggiore è l'incremento necessario affinché il suo incremento sia rilevabile. mentali e del comportamento nel favorire l'adattamento dell'uomo al suo ambiente.

Costante di Weber: La legge di Weber può essere espressa come ΔI/Ss = K, dove K è la costante di I fenomeni mentali sono definiti come funzioni non come contenuti della psiche.
Weber. Questa costante varia a seconda del tipo di stimolo sensoriale.7.
James definiva la coscienza come "stream of counsciousness", un flusso dinamico continuo di
Formula della legge di Fechner: La legge di Fechner può essere espressa con la formula S = K log(I), esperienze non scomponibile in elementi. Questa concezione si discosta nettamente dall'approccio
dove: strutturalista, che mirava a scomporre la mente nei suoi elementi costitutivi.

- S rappresenta l'intensità della sensazione. Dall’approccio funzionalista si vengono a sviluppare psicologia evolutiva, applicata e del lavoro.
- K è la costante di Weber.
- log(I) è il logaritmo dell'intensità dello stimolo.
Il legame con la teoria dell'evoluzione di Darwin
Nella teoria dell'evoluzione, presentata nel L'origine delle specie (1859), Darwin sosteneva che la
Hermann Ebbinghaus e gli studi sulla memoria selezione naturale favorisse gli individui con tratti più adatti all'ambiente, portando alla trasmissione
Hermann Ebbinghaus (1850-1909), allievo di Wundt, fu uno dei primi psicologi a studiare la di questi tratti alle generazioni successive e all'adattamento graduale delle specie.
memoria con metodologie sperimentali rigorose. Nel 1885 pubblicò il libro "Sulla memoria",
un'opera fondamentale che ha gettato le basi per la ricerca scientifica sulla memoria umana. Nello La teoria di Darwin ha proposto:
stesso anno, formulò la legge di Ebbinghaus, che descrive la relazione tra l'ampiezza del materiale
da memorizzare e il tempo necessario per apprenderlo. Secondo questa legge, esiste un rapporto
- Una visione naturalistica dell'origine e dello sviluppo delle specie che mise in discussione
costante tra queste due variabili: maggiore è la quantità di materiale da imparare, più tempo sarà
l'idea religiosa di un'umanità creata a immagine di Dio.
necessario per memorizzarlo.
- L'idea di una continuità evolutiva tra la specie umana e le altre specie animali, con un'enfasi
sul ruolo dell'adattamento per la sopravvivenza, ha spostato l'attenzione della psicologia dalla
L'approccio di Ebbinghaus allo studio della memoria è noto come associazionismo. Questa corrente struttura della mente alla sua funzione nell'adattamento all'ambiente.
di pensiero, radicata nella filosofia empirista del XVIII secolo, sostiene che il meccanismo chiave
dell'apprendimento e della memoria risiede nell'associazione tra idee o sensazioni che si verificano
I funzionalisti si concentravano su come i processi mentali aiutassero gli individui ad adattarsi
in modo contiguo nel tempo. In altre parole, se due eventi si presentano ripetutamente insieme, si
all'ambiente e a risolvere problemi, in linea con i principi darwiniani di sopravvivenza e riproduzione.
crea un'associazione mentale tra di essi, che facilita il ricordo.
James riteneva che i processi mentali si fossero evoluti per selezione naturale, proprio come le
caratteristiche fisiche.
La ricerca di Ebbinghaus ha portato alla luce alcuni principi fondamentali della memoria, tra cui la
curva dell'oblio. Questa curva mostra che l'oblio è più rapido nelle prime ore dopo l'apprendimento,
per poi rallentare gradualmente nel tempo. PSICOLOGIA DELLA GESTALT (1912, Germania)
La psicologia della Gestalt, nota anche come psicologia della forma, è una scuola di pensiero che si
concentra sull'organizzazione della percezione e del pensiero in termini di un "insieme" piuttosto
Le leggi scoperte da Ebbinghaus si applicano principalmente a un livello elementare di
che sugli elementi singoli della percezione. Il termine "Gestalt" deriva dal tedesco e significa "forma"
memorizzazione, basato sulla ripetizione meccanica di stimoli artificiali. Nella vita reale, la memoria
o "configurazione".
opera in modo più complesso, elaborando informazioni dotate di significato e integrandole con le
esperienze passate.

5
Si è sviluppata in Germania all'inizio del XX secolo come reazione all'approccio elementaristico dello - “le stesse parti diversamente collegate producono un tutto differente”: cambiando modo in cui
strutturalismo di Wundt. I principali esponenti di questa scuola furono Max Wertheimer, Wolfgang gli elementi sono organizzati o collegati, si ottiene un risultato complessivo diverso
Köhler, Kurt Koffka e Kurt Lewin. - “parti differenti possono riprodurre lo stesso tutto”: elementi diversi, organizzati in modo
simile, possono creare un insieme con le stesse proprietà e caratteristiche complessive.
Metodo di studio → La psicologia della Gestalt non studia singolarmente il comportamento o la
mente divisa in tante funzioni, ma cerca di coglierne i principi dell’organizzazione: gli studi della Una gestalt è un prodotto dell’organizzazione e l’organizzazione stessa è il processo che produce la
Gestalt mirano a comprendere come il nostro cervello organizza e struttura informazioni che Gestalt. Nel processo di organizzazione, Max Werheimer “ciò che concerne una parte della totalità
riceviamo, partendo dall’esame di come percepiamo fenomeni complessi. è determinato da leggi intrinseche, inerenti alla totalità stessa”.

Il punto focale degli studi della Gestalt è la globalità dell'esperienza. Per comprendere il Applicazioni: La psicologia della Gestalt ha contribuito in modo significativo allo studio della
funzionamento della mente, i gestaltisti si concentrano sull'organizzazione della struttura nel suo percezione visiva e uditiva, della memoria, del pensiero, della psicologia sociale e dello studio
insieme, partendo dall'esame del fenomeno nella sua interezza relazionale.

Si fonda sulla “Psicologia dell’atto” (1874) di Franz Brentano che distingue la realtà fisica (quella del La Gestalt sostiene che il comportamento di un individuo è determinato dal suo campo percettivo.
mondo così com’è) e quella fenomenica (la realtà come appare al soggetto). Le due realtà, secondo In altre parole, il modo in cui percepiamo il mondo influenza il modo in cui agiamo. Questa idea è
Brentano non possono coincidere. centrale nella teoria del campo di Kurt Lewin, uno psicologo che ha integrato i principi della Gestalt
nello studio del comportamento sociale. Lewin ha definito il campo psicologico, che deriva dal
Quindi la Gestalt, parte dalla psicologia dell’atto che è completamente antielementaristica: i concetto di campo percettivo, come la totalità delle forze che agiscono su un individuo in un dato
fenomeni psichici vengono considerati unitari (atto) e non scomponibili in elementi, come invece gli momento, inclusi gli stimoli ambientali, i bisogni, i desideri e le esperienze passate.
oggetti della realtà fisica.
Apprendimento per Insight
Come affermato da Köhler, uno dei principali esponenti della Gestalt, la parola "Gestalt" che in Köhler, durante i suoi studi con gli scimpanzé, arriva a definire il concetto di apprendimento per
tedesco significa forma o configurazione, designa un'entità concreta e individuale, che esiste come insight, ovvero un apprendimento per intuizione che non procede per tentativi ed errori, ma
qualcosa di staccato e che ha come uno dei suoi attributi la forma o la configurazione. Questo richiede di ristrutturare gli elementi del campo fenomenico e riorganizzarli in una nuova struttura
significa che la Gestalt non è semplicemente la somma delle parti, ma un'entità nuova e distinta, globale.
dotata di proprietà emergenti che non sono presenti nei singoli elementi.
L'insight è quindi un'improvvisa e unitaria intuizione che si manifesta come un'"illuminazione", un
Un esempio pratico per chiarire questo concetto: una canzone non viene percepita semplicemente momento di riorganizzazione percettiva e cognitiva che permette di cogliere la soluzione del
come una somma delle note da cui è composta, ma come un’esperienza completa che include problema in modo immediato e globale.
timbro, espressività, armonia e elementi che vanno oltre alle singole note: attribuzioni di significati,
valenze emotive e affettive. Percepiamo la canzone nella sua globalità. La canzone ha una risonanza Leggi della Gestalt
soggettiva per l’ascoltatore. La Gestalt sostiene che i processi mentali, come la percezione, la memoria e il pensiero, funzionano
in base a leggi interne specifiche, chiamate leggi della Gestalt. Queste leggi sono innate e universali,
Rifacendoci a questo esempio possiamo parlare di un termine coniato da Von Ehrenfels, quello di guidando il modo in cui organizziamo e interpretiamo le nostre esperienze, indipendentemente da
qualità Gestalica: è una caratteristica che appare quando gli elementi sono messi insieme in un influenze o cause esterne3.
certo modo, cioè che emerge dalla configurazione ed organizzazione degli elementi e non può essere
ridotta ai singoli componenti. Possiamo cogliere questa qualità solo quando gli elementi sono Le leggi della Gestalt sono state formulate principalmente in relazione alla percezione visiva e
combinati in un certo modo e non esiste se si considerano i singoli elementi separatamente. descrivono come il nostro sistema percettivo tende a raggruppare gli stimoli in unità significative,
creando Gestalt a partire da elementi separati.
- “il tutto è la somma delle parti”: significa che il tutto, quindi la nostra percezione globale o un
insieme non possono essere comprese solo guardando i suoi singoli componenti 1. Vicinanza: Gli elementi vicini tra loro tendono a essere percepiti come un'unica unità.
- “il tutto ha delle proprietà che non esistono nelle singole parti”: quando gli elementi sono 2. Somiglianza: Gli elementi simili tra loro per forma, colore o dimensione tendono a essere
combinati, emergono caratteristiche nuove che non sono presenti nei singoli elementi presi percepiti come un gruppo.
da soli
6
3. Tendenza a forme chiuse: Il nostro sistema percettivo tende a completare le figure Nello studio del movimento stroboscopico, Wertheimer ha utilizzato un metodo fenomenologico
incomplete, percependole come chiuse. sperimentale. Ha variato la velocità di presentazione di una sequenza di immagini statiche (realtà
4. Disposizione lungo la stessa linea: Gli elementi disposti lungo una stessa linea tendono fisica) e ha osservato come cambiava la percezione del movimento da parte dei soggetti (fenomeno).
ad essere percepiti come un'unica unità.
5. Movimento concorde: Gli elementi che si muovono nella stessa direzione tendono a Ha scoperto che solo a una certa velocità di presentazione i soggetti percepivano le immagini in
essere percepiti come un gruppo. movimento, dimostrando che al variare della realtà fisica può corrispondere una variazione della
6. Destino comune: Gli elementi che condividono un destino comune (ad esempio, si realtà fenomenica.
muovono insieme) tendono ad essere percepiti come un'unica unità.
7. Pregnanza o Buona Forma: Gli stimoli tendono a essere percepiti nella forma più
Il movimento stroboscopico è alla base del cinema e dell'animazione, in cui una serie di immagini
semplice, simmetrica, regolare e ordinata possibile. Questa legge è strettamente connessa
statiche (i fotogrammi), proiettate in rapida successione, crea l'illusione di movimento fluido.
al principio di isomorfismo, secondo cui esiste una corrispondenza tra l'organizzazione del
mondo fenomenico e l'organizzazione del sistema nervoso centrale
Costruttivismo
Il costruttivismo è un approccio teorico che si è sviluppato all'interno della psicologia della Gestalt,
Sebbene le leggi della Gestalt siano innate, la legge dell'esperienza passata sostiene che le
e si concentra sul modo in cui il soggetto ricostruisce attivamente l'unità dell'oggetto fisico a livello
esperienze pregresse possono influenzare la nostra percezione, facilitando il riconoscimento di
fenomenico, ovvero come l'oggetto appare alla sua esperienza. In altre parole, la percezione non è
forme familiari. In altre parole, ciò che abbiamo appreso nel passato può condizionare il modo in cui
una semplice registrazione passiva degli stimoli sensoriali, ma un processo attivo di elaborazione
percepiamo il presente.
e interpretazione.

Un esempio chiaro di come la legge dell'esperienza passata agisca nella percezione è il fenomeno
del trapezio rotante o finestra di Ames. Quando un trapezio isoscele ruota su un asse verticale, COMPORTAMENTISMO (1913, USA)
tendiamo a percepirlo come una finestra che oscilla avanti e indietro, piuttosto che come un trapezio Nasce negli anni Venti del Novecento. Il fondatore del comportamentismo è John B. Watson, uno
in rotazione. Questo perché, nella nostra esperienza, le finestre rettangolari che oscillano sono più studioso di psicologia animale fortemente influenzato dallo spirito pragmatista della cultura
comuni dei trapezi rotanti. Di conseguenza, il nostro sistema percettivo, influenzato dalle esperienze americana che, nel 1913, pubblicò l'articolo "La psicologia dal punto di vista di un
passate, interpreta lo stimolo ambiguo del trapezio rotante come una forma più familiare, ovvero comportamentista". In questo articolo, Watson affermava che Watson affermava che la psicologia
una finestra. dovesse abbandonare lo studio della coscienza e concentrarsi sul comportamento osservabile.
Watson credeva che il comportamento fosse il risultato dell'apprendimento e del
condizionamento, e che le differenze individuali non fossero innate, ma dipendessero
La legge dell'esperienza passata non implica che la percezione sia determinata esclusivamente
dall'ambiente.
dall'apprendimento. Le leggi della Gestalt, inclusa quella dell'esperienza passata, sono considerate
innate e universali, operando in modo autonomo rispetto alle influenze esterne. Tuttavia,
l'esperienza passata può facilitare il riconoscimento di certe forme e influenzare l'interpretazione di Il comportamentismo si basa sul presupposto che il comportamento è l'unica cosa che può essere
stimoli ambigui. studiata scientificamente, in quanto osservabile e misurabile.

Il Fenomeno Phi (Wertheimer) I comportamentisti volevano rendere la psicologia una scienza oggettiva, basata su dati empirici e
Wertheimer, considerato il fondatore della scuola Gestalt, studiò la percezione del movimento replicabili, e consideravano l'organismo come una "scatola nera", il cui funzionamento interno non
apparente o stroboscopico, che si verifica quando una serie di luci statiche si accendono e si era rilevante per l'analisi del comportamento.
spengono in rapida successione, dando l'illusione di un unico punto luminoso in movimento. Questo
fenomeno dimostra che il nostro cervello organizza gli stimoli sensoriali in un'unità percettiva Paradigma S-R
globale prima di analizzarli singolarmente.
Il focus della psicologia, secondo Watson, doveva essere la relazione tra lo stimolo (S) proveniente
Questo significa che la nostra percezione è guidata da principi innati che strutturano dall'ambiente e la risposta (R) comportamentale dell'organismo. Si può misurare come variano le
automaticamente le informazioni in modo significativo. In altre parole, il cervello non analizza prima risposte del soggetto (i suoi comportamenti - variabile dipendente) al variare degli stimoli (stimoli
le singole parti per poi combinarle, ma organizza subito l’esperienza percettiva in base a fattori innati fisici e sociali - variabile indipendente).
e schemi preesistenti.

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Questo approccio rifiuta di esaminare i processi mentali intermedi tra lo stimolo (S) e la risposta (R), Condizionamento Operante (Skinner): si basa sul rinforzo o la punizione di un comportamento
non perché si neghi la loro esistenza, ma perché la costruzione di una psicologia oggettiva richiede volontario, aumentando o diminuendo la probabilità che si ripeta. Esempio: Se un ratto in una gabbia
l'esclusione di ogni fattore non misurabile direttamente. preme una leva e riceve cibo (rinforzo positivo), la probabilità che prema di nuovo la leva aumenterà.
Se invece preme la leva e riceve una scossa elettrica (punizione), la probabilità che la prema di nuovo
Il comportamentismo, quindi, esclude la soggettività e la coscienza come oggetti di ricerca, diminuirà.
concentrandosi sul paradigma S-R.
Critiche al Comportamentismo
Importanza dell'apprendimento: Il comportamentismo attribuisce grande importanza
all'apprendimento, ritenendo che il comportamento sia il risultato di esperienze e condizionamenti. Il comportamentismo è stato criticato per la sua eccessiva semplificazione del comportamento
umano. Ignorando i processi mentali, il comportamentismo non riesce a spiegare la complessità del
Plasmabilità del comportamento: Waston sosteneva che fosse possibile ottenere qualsiasi tipo di pensiero, delle emozioni e della motivazione umana.
comportamento desiderato controllando l’ambiente di una persona. Le differenze individuali non
sono innate, ma dipendessero dall'ambiente e dall'apprendimento. A partire dagli anni ’50 e '60, il comportamentismo è stato gradualmente superato da altre scuole di
pensiero, come il neocomportamentismo, che ha cercato di superare questa limitazione
L'influenza di Darwin sul Comportamentismo introducendo il concetto di "variabili intervenienti", processi interni che mediano tra stimolo e
Il concetto di continuità evolutiva tra uomo e animale, introdotto da Darwin, fu fondamentale per lo risposta, e il cognitivismo, che considera la mente come un elaboratore di informazioni.
sviluppo del comportamentismo. Prima di Darwin, si credeva che l'uomo fosse radicalmente diverso
dagli animali per la presenza di un'anima, una caratteristica che lo distingueva dal resto del regno NEOCOMPORTAMENTISMO
animale. Il neocomportamentismo, pur mantenendo l'enfasi sull'osservazione e la misurazione del
comportamento, riconosce l'esistenza e l'importanza di processi intermedi tra lo stimolo e la
Darwin, con la sua teoria dell'evoluzione, demolì questa barriera, mostrando come l'uomo fosse il risposta.
risultato di un processo evolutivo che lo legava agli altri animali. Questa nuova prospettiva, che
negava una differenza dicotomica tra uomo e animale per la presenza o meno di un'anima, aprì la Il neocomportamentismo, quindi, si configura come una "psicologia S-O-R" (Stimolo-Organismo-
strada allo studio del comportamento animale come modello per la comprensione del Risposta), in cui l'organismo non è più considerato una "scatola nera" passiva, ma un sistema
comportamento umano. complesso che elabora gli stimoli e produce risposte in base alle proprie caratteristiche interne.

L'influenza di Darwin sul comportamentismo si manifesta anche nella concezione Hull (1943), pur restando nell'ambito comportamentista, introduce il concetto di "variabili
dell'apprendimento come processo di adattamento all'ambiente. La selezione naturale, secondo intervenienti" per spiegare il comportamento. Queste variabili si riferiscono a processi interni al
Darwin, favorisce gli individui che meglio si adattano all'ambiente, e l'apprendimento è uno dei soggetto, non direttamente osservabili, che mediano tra stimolo e risposta. Un esempio è la
meccanismi che permettono agli organismi di adattarsi alle mutevoli condizioni ambientali. pulsione, che spiega come l'organismo reagisca in situazioni di bisogno1. L'introduzione di variabili
interne, pur non ancora definibili come "cognitive", segna un passo importante verso il superamento
Il Condizionamento: Classico e Operante della rigida visione S-R del comportamentismo classico.
I comportamentisti svilupparono due principali metodi di studio del comportamento basati sul
condizionamento: Hebb (1949) si concentra sul ruolo del sistema nervoso centrale nel comportamento, sostenendo
l'esistenza di "assembramenti neuronali", gruppi di neuroni corticali che lavorano insieme per
Condizionamento Classico (Pavlov): si basa sulla creazione di un'associazione tra uno stimolo coordinare e regolare il comportamento2. Questi assembramenti, dotati di attività autonoma,
neutro e uno stimolo incondizionato che produce una risposta incondizionata. Esempio: Il cibo anticipano l'idea di una "sede centrale" del cervello responsabile delle funzioni cognitive complesse,
(stimolo incondizionato) provoca la salivazione (risposta incondizionata) in un cane. Se si associa aprendo la strada alle neuroscienze cognitive.
ripetutamente il suono di un campanello (stimolo neutro) alla presentazione del cibo, il cane inizierà
a salivare anche al solo suono del campanello (stimolo condizionato), senza la presenza del cibo. La Tolman (1948) introduce il concetto di "mappe cognitive", rappresentazioni mentali interne
salivazione in risposta al campanello diventa una risposta condizionata. dell'ambiente che guidano il comportamento2. Questa idea rivoluzionaria, che si discosta dalla
visione S-R, anticipa il ruolo centrale della cognizione e della rappresentazione mentale nel
cognitivismo. Le mappe cognitive di Tolman prefigurano l'idea che l'apprendimento non si limiti a
semplici associazioni S-R, ma coinvolga la costruzione di modelli mentali del mondo.
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Le idee dei neocomportamentisti hanno contribuito a preparare il terreno per il cognitivismo. Dall'HIP alla Scienza Cognitiva: l'evoluzione del Cognitivismo negli anni '70
Alla fine degli anni '70, il cognitivismo entra in crisi e si evolve nella scienza cognitiva, un approccio
COGNITIVISMO (1967, USA) interdisciplinare allo studio della mente che coinvolge psicologia, linguistica, neuroscienze,
Il cognitivismo, emerso come reazione al comportamentismo negli anni '50 e '60, rappresenta un informatica e cibernetica. Si passa dall’analogia mente-computer aull'analogia mente-cervello,
cambio di paradigma nello studio della mente. considerando la mente come un sistema complesso influenzato dalla struttura e dal funzionamento
del cervello.
La nascita ufficiale della corrente risale alla pubblicazione del libro "Psicologia Cognitivista" di Ulric
Neisser nel 1967, dove scriveva che “tutto quel che sappiamo della realtà è stato mediato non solo Mentre l'HIP ipotizzava che la mente elaborasse informazioni manipolando simboli singoli, la scienza
dagli organi di senso, ma da sistemi complessi che interpretano continuamente l’informazione cognitiva ha proposto una visione più complessa, basata su pattern di attivazione distribuiti su reti
fornita dai sensi.” neurali. Ogni unità non è un elemento isolato, ma fa parte di una rete complessa, e il significato
emerge dall'organizzazione di questi pattern.
Non si tratta di una Scuola unitaria né tantomeno di una teoria, ma piuttosto di un particolare tipo
d’approccio allo studio della psiche. Due paradigmi teorici chiave emersi negli anni ‘80 sono il modularismo e il connessionismo, spesso
visti come approcci opposti.
l cognitivismo si concentra sui processi mentali interni, considerati essenziali per la comprensione
del comportamento. La mente viene vista come un elaboratore di informazioni, in analogia con il MODULARISMO→ Il modularismo, teorizzato da Fodor, propone una mente organizzata in moduli
funzionamento dei computer. specializzati per funzioni cognitive specifiche.

Come un computer riceve, elabora e produce output, così la mente riceve input sensoriali, li elabora I sistemi di input, o moduli, elaborano le informazioni sensoriali in modo rapido e automatico,
attraverso processi mentali complessi e produce output sotto forma di comportamenti, pensieri e operando su porzioni limitate di dati e incapsulati dal contesto o da altri moduli. I sistemi centrali,
linguaggio. invece, integrano gli output dei moduli e gestiscono funzioni cognitive superiori come la memoria,
il ragionamento e il processo decisionale.
Questa prima versione del cognitivismo si incentra sull’analogia mente-computer e può essere
designata come corrente Human Information Processing (HIP). Questa corrente di pensiero non si CONNESSIONISMO→ Il connessionismo, al contrario, si ispira direttamente alla struttura e al
limitava allo studio delle connessioni dirette tra stimoli e risposte, tipico del comportamentismo, ma funzionamento del cervello per costruire modelli dell'architettura mentale.
introduceva l'elemento intermedio dell'"elaborazione mentale", dando vita alla nuova formula S-
elaborazione mentale-R. o Reti neurali: La mente è vista come una rete di unità di elaborazione interconnesse, simili
ai neuroni del cervello, che operano in parallelo.
→La simulazione come metodologia di ricerca: L'HIP si proponeva di costruire un modello del o Significato emergente: Il significato non risiede nelle singole unità, ma nelle connessioni
comportamento umano, simulando le operazioni mentali che si ipotizza siano coinvolte tra di esse e nei pattern di attivazione che emergono.
nell'esecuzione di un compito. o Apprendimento come modifica delle connessioni: L'esperienza modifica la forza delle
connessioni, permettendo l'apprendimento e la formazione di nuove rappresentazioni.
Tuttavia, come si può essere certi che le operazioni del programma corrispondano a quelle della
mente umana? CARATTERISTICA MODULARISMO CONNESSIONISMO
ARCHITETTURA Mente organizzata in moduli Rete di unità di elaborazione
specializzati interconnesse
Neisser, nel suo libro "Conoscenza e realtà" del 1976, critica l'HIP per il suo allontanamento dai
RAPPRESENTAZIONE Simbolica: la conoscenza è Sub-simbolica: la conoscenza è
processi di vita quotidiana, privilegiando lo studio in laboratorio attraverso le simulazioni. Questa
rappresentata da simboli rappresentata da pattern di attivazione
critica segna un'evoluzione del cognitivismo, con l'emergere del cognitivismo ecologico, che si
ELABORAZIONE Incapsulata e seriale: ogni Distribuita e parallela: l'elaborazione
concentra sull'interazione tra la mente e l'ambiente. Il cognitivismo ecologico sottolinea la funzione
modulo opera in modo avviene in modo distribuito sull'intera
adattativa dei processi mentali e la loro plasticità, in contrapposizione all'HIP che tendeva a
indipendente e in sequenza rete e le unità operano in parallelo
concepire la struttura mentale come fissa.
APPRENDIMENTO Modifica delle regole e dei Modifica della forza delle connessioni
simboli all'interno dei moduli tra le unità

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FLESSIBILITÀ Limitata: i moduli sono Elevata: la rete si adatta Il termine "psicoanalisi" compare per la prima volta nel 1896 in uno scritto di Freud intitolato
specializzati per domini dinamicamente alle nuove esperienze "L'ereditarietà e l'etologia delle nevrosi". È proprio durante i suoi studi sull'isteria, una malattia
specifici che all'epoca rappresentava un enigma per la medicina tradizionale, che Freud inizia a sviluppare
BASE NEURALE Si ipotizza una corrispondenza La rete è ispirata alla struttura del una nuova concezione dei fenomeni psichici
specifica tra moduli e aree cervello, ma non si assume una
cerebrali corrispondenza diretta tra unità e I medici in quel momento curavano i pazienti isterici con l'ospedalizzazione a scopo rieducativo o
neuroni con l'ipnosi.

LA PSICOLOGIA DINAMICA (Fine ‘800 – inizio ‘900, Austria) Freud notò che nonostante i pazienti presentassero sintomi fisici invalidanti, come paralisi, cecità
La psicologia dinamica è una corrente della psicologia che si concentra sullo studio dei processi o convulsioni, gli esami medici non rivelavano alcuna lesione o malattia organica che potesse
psichici inconsci e su come questi influenzano il comportamento e le relazioni interpersonali. Il spiegarli.
termine "dinamica" si riferisce al fatto che questi processi sono in continuo movimento e
interazione tra loro.
Questa osservazione fu cruciale per Freud nel formulare l'ipotesi di un'origine psichica dell'isteria,
aprendo la strada a una nuova concezione della malattia mentale, non più vista come una semplice
A differenza del comportamentismo e del cognitivismo, la psicologia dinamica afferma che tutto ciò alterazione organica, ma come il risultato di complessi processi psichici.
che è manifesto (comportamento, emozioni, convinzioni) è la risultante di spinte motivazionali
profonde e inconsce.
Le tre ipotesi di Freud sulla genesi del conflitto
Freud ha formulato tre ipotesi principali riguardo alla genesi del conflitto nella psiche umana. Queste
La psicologia dinamica si sviluppa come prosecuzione ed evoluzione del pensiero psicoanalitico di ipotesi, che si sono succedute nel tempo, riflettono un progressivo approfondimento della sua
Freud. Non nasce in un ambiente accademico o di laboratorio, ma deriva dalla sistemazione teorica comprensione della complessità della mente umana.
di esperienza cliniche, in particolare trattamenti con tecniche ipnotiche di pazienti affetti da nevrosi
isterica, aventi disturbi sia psichici che somatici (vedi paragrafo successivo).
1) Conflitto tra Principio di Piacere e Principio di Realtà: tra la necessità di soddisfare un piacere
interno e il necessario confronto col mondo reale.
In “Introduzione alla psicoanalisi” Freud, nel delineare gli obiettivi teorici, sottolinea che l’obiettivo 2) Conflitto tra pulsioni sessuali e autoconservazione (o dell’Io)
non è descrivere o classificare i fenomeni (manifestazioni comportamentali, emotive, affettive), ma 3) Conflitto tra pulsione di vita e pulsione di morte
concepirli come indizi di un “gioco di forze” che si svolge nella psiche.
La psicoanalisi di Freud si fonda su tre concetti chiave, strettamente interconnessi tra loro, che
Questo gioco di forze che si svolge nella psiche indica una dinamicità dei fenomeni psichici, cioè permettono di comprendere la complessa struttura e il funzionamento della psiche umana: la
esistono tendenze che sono orientate verso un fine, altre volte invece possono andare in direzioni pulsione, l'energia psichica e lo spazio psichico.
differenti, o scontrarsi provocando una serie di conflitti interni.

1. La Pulsione
PSICOANALISI DI FREUD
La psicoanalisi, come metodo di psicoterapia e teoria della personalità, nasce dal lavoro di Sigmund
La pulsione è un processo dinamico che spinge l'organismo verso una meta, è una forza interna o
Freud, un neurologo viennese, alla fine del XIX secolo.
una spinta che porta a desiderare qualcosa.

Negli anni '70 del XIX secolo, il clima intellettuale era fortemente influenzato dalla teoria
La pulsione origina da uno stato di tensione o eccitazione somatica a livello corporeo, che crea un
evoluzionistica di Darwin e dal positivismo scientifico, che enfatizzavano l'importanza della ricerca
disequilibrio, uno stato di disagio che l'organismo cerca di eliminare. (Es. sensazione di fame, di
empirica e dell'osservazione sistematica. Freud, durante i suoi studi di medicina all'Università di
vuoto nello stomaco genera una tensione che si traduce nella pulsione a cercare cibo.)
Vienna, fu esposto a queste correnti di pensiero, in particolare attraverso il fisiologo Brücke, il quale
sosteneva che tutti i fenomeni, inclusi quelli psichici, potevano essere spiegati in termini di energie
fisiche. La meta della pulsione è la soppressione dello stato di tensione, il ripristino dell'equilibrio.
L'organismo, spinto dalla pulsione, mette in atto comportamenti finalizzati a raggiungere la meta,
ovvero a scaricare la tensione accumulata.

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L'oggetto della pulsione è il mezzo che permette di soddisfarla. Non è necessariamente qualcosa di - La coscienza ci mette in guardia dai comportamenti immorali, generando sensi di colpa e
concreto e materiale, ma può essere anche una persona, un'idea o una situazione. Nell'esempio rimorso se trasgrediamo le norme interiorizzate.
della fame, l'oggetto è il cibo (ma anche la meta). - L'ideale dell'Io, invece, rappresenta l'immagine della "persona perfetta" che vorremmo
essere, ispirandoci a perseguire obiettivi nobili e moralmente elevati.
2. L'Energia Psichica
Il Super-io ci aiuta a controllare gli impulsi che vengono dall’Es, rendendo il nostro comportamento
L'energia psichica è un postulato quantitativo: Freud la considera come una forza misurabile che meno egoista e più virtuoso.
alimenta i processi mentali. L'energia che alimenta le forze operanti nell'inconscio è libera, spinge
direttamente e ciecamente verso la scarica, mentre quella nel preconscio e conscio è legata, viene Tuttavia, il Super-io e l'Es, possono essere irrealistici nelle richieste: Se troppo rigido e severo, può
controllata in modo da ritardare la scarica. creare un individuo perfezionista, incapace di adattarsi alle esigenze pratiche della vita e di accettare
i compromessi necessari. Un Es senza restrizioni, d'altra parte, porterebbe alle condotte antisociali,
ad un individuo dominato dagli impulsi primari, egoista e alla ricerca della gratificazione immediata.
3. Lo Spazio Psichico
L'interazione dinamica tra queste tre istanze, alimentata dalle pulsioni e dall'energia psichica,
Il concetto di spazio psichico fornisce la cornice entro cui si svolgono i processi mentali. Freud ha
determina la struttura della personalità e il comportamento dell'individuo.
proposto diverse topiche, o modelli spaziali, per rappresentare la struttura della psiche:

Nella prima topica, la psiche è divisa in tre stanze: PSICOLOGIA COMPARATA O ANIMALE
La psicologia animale o comparata studia il comportamento e i processi psichici degli animali.
L'obiettivo principale è quello di approfondire i temi della psicologia generale attraverso la
o Il conscio rappresenta la punta dell'iceberg, la parte della mente di cui siamo consapevoli. descrizione della vita abituale degli animali.
o Il preconscio contiene contenuti mentali non immediatamente presenti alla coscienza, ma
facilmente recuperabili.
o L'inconscio, la parte più profonda e oscura, atemporale e insosservabile direttamente. Mentre i processi psichici variano da animale ad animale, ci sono alcuni elementi di base che sono
Custodisce esperienze, ricordi e pulsioni inaccettabili per la coscienza, che vengono rimossi e comuni a tutti pertanto possono essere comparati. Ad esempio, ci sono schemi di apprendimento
operano al di fuori della nostra consapevolezza. fondamentali che sono condivisi da tutti gli animali. Tuttavia, i tempi in cui si verifica l'apprendimento
possono variare da una specie all'altra.
Nella seconda topica (1922) Freud propone una rivisitazione del modello ipotizzando la presenza di
“tre istanze” che sostituiscono le “tre stanze” della prima topica. Dopo gli anni '50, gli studi sugli animali superiori, come le scimmie, hanno contribuito alla
comprensione dei meccanismi psicologici generali e al loro trasferimento all'uomo. Queste ricerche
hanno fornito importanti contributi allo studio dello sviluppo psicologico.
L'Es è la parte più primitiva e inconscia della personalità, presente fin dalla nascita. È il serbatoio
delle pulsioni, spinte innate e irrazionali che mirano alla gratificazione immediata. l'Es è governato
dal principio di piacere, cercando di ridurre la tensione generata dai bisogni primari, come la fame, La psicologia comparata deriva dalla Teoria dell'Evoluzione di Darwin, che ha introdotto il concetto
la sete, il sesso e l'aggressività. di continuità evolutiva tra le specie. Darwin considerava l'uomo come il risultato di un lungo
processo evolutivo e riteneva che gli animali condividessero alcuni processi mentali con gli esseri
umani. George Romanes, allievo di Darwin, fu uno dei pionieri della psicologia comparata e raccolse
L'Io si sviluppa a partire dall'Es, in risposta alle esigenze del mondo esterno. È l'istanza conscia e
dati sul comportamento di diverse specie animali, evidenziando somiglianze tra i processi cognitivi
razionale, responsabile dell'adattamento alla realtà. Opera secondo il principio di realtà, rinviando degli animali e quelli degli esseri umani.
la gratificazione immediata e modulando gli impulsi in base alle circostanze. L'Io è il "direttore" della
personalità, prendendo decisioni, controllando le azioni e permettendo il pensiero razionale e la
risoluzione dei problemi. Il metodo principale utilizzato dalla psicologia comparata è lo studio degli animali in laboratorio.
Questo approccio consente di condurre osservazioni ed esperimenti in condizioni controllate,
manipolando le variabili e misurando le risposte degli animali.
Il Super-io, in gran parte inconscio, rappresenta la coscienza morale, interiorizzando le norme e i
divieti. Si forma attraverso l'introiezione delle figure genitoriali, assimilando i loro insegnamenti sul
bene e il male. Ha due componenti:

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ETOLOGIA L'esempio più noto di imprinting è quello degli anatroccoli che, dopo la nascita, imprintano la figura
L'etologia deriva dal greco ethos e logos, che significano rispettivamente "carattere, costume" e della madre e la seguono ovunque. Lorenz dimostrò che gli anatroccoli potevano imprintarsi anche
"ragionamento". su figure inanimate, come un essere umano o un oggetto in movimento.

L'etologia, nata negli anni '30 grazie al lavoro di Lorenz, Tinbergen e Von Frisch, si distingue dalla L'imprinting, pur studiato principalmente negli animali, può essere applicato anche agli esseri umani
psicologia comparata per il suo focus sull'osservazione del comportamento animale nel suo per comprendere lo sviluppo dell'attaccamento. Il cervello umano, dopo la nascita, è geneticamente
ambiente naturale. Il metodo principale utilizzato è l'osservazione naturalistica, che prevede predisposto a riconoscere gli esseri viventi che incontra come figure di riferimento e a stabilire con
l'osservazione e la registrazione dei comportamenti degli animali nel loro habitat. esse un legame di attaccamento. Vedi anche capitolo sulla motivazione(

L'obiettivo principale dell'etologia è quello di identificare i comportamenti tipici di ogni specie, IL MODELLO EPISTEMOLOGICO-GENETICO DI JEAN PIAGET
ovvero le attività che l'animale svolge in relazione all'ambiente in cui vive. Secondo l'etologia, ogni Il modello epistemologico genetico, sviluppato da Jean Piaget, si concentra sulla comprensione di
comportamento ha un significato funzionale immediato, come ad esempio attaccare un avversario come la conoscenza si forma e si evolve nel corso dello sviluppo cognitivo (da episteme + logos e
per salvarsi, ma può anche servire a uno scopo evolutivo più generale, contribuendo alla genesis= studio della genesi della conoscenza). Piaget, considerato uno dei più importanti studiosi
sopravvivenza e alla riproduzione dell'animale. della psicologia infantile, si dedicò all'osservazione e all'analisi dei processi di apprendimento,
percezione e ragionamento nei bambini.
Konrad Lorenz
Konrad Lorenz (1903-1989), pur avendo studiato medicina, coltivava una forte passione per la Piaget iniziò i suoi studi sul pensiero infantile all'Istituto Rousseau di Ginevra (1920-30),
zoologia. Nel 1933 si laureò in zoologia e nel 1937 iniziò a insegnare psicologia animale e anatomia concentrandosi sugli schemi mentali dei bambini, inclusi i suoi tre figli, per comprenderne lo
comparata all'Università di Vienna. Nel 1973 ricevette il premio Nobel per la fisiologia e la medicina sviluppo intellettuale e linguistico.
per i suoi contributi allo studio del comportamento animale.
Secondo Piaget, i bambini costruiscono attivamente la loro conoscenza del mondo attraverso
Lorenz si oppose alla teoria comportamentista, dominante all'epoca, che riduceva il comportamento l'esperienza e l'interazione con chi li circonda.
animale a una semplice reazione a stimoli esterni. Egli sosteneva che il comportamento animale
fosse influenzato non solo dagli istinti, ma anche da strutture psichiche ereditarie, ossia meccanismi Intelligenza come adattamento: Per Piaget, l'intelligenza è una forma di adattamento all'ambiente
filogenetici programmati che determinano sequenze di azioni. (fisico, affettivo, ecc..) inteso come la capacità di conservare la propria organizzazione e di
sopravvivere. L'adattamento implica un equilibrio tra:
Secondo Lorenz, gli animali nascono con istinti specifici per ogni specie, che possono essere - Assimilazione: l'incorporazione di nuove informazioni negli schemi mentali preesistenti.
influenzati dall'esperienza e dall'apprendimento. L'ambiente e l'apprendimento agiscono come - Accomodamento: la modificazione degli schemi mentali preesistenti per adattarli alle nuove
modulatori dell'espressione degli istinti di base della specie. In altre parole, gli animali ereditano un informazioni.
repertorio di comportamenti innati, ma questi comportamenti possono essere modificati
dall'esperienza. Metodologia

Lorenz ha evidenziato come gli animali utilizzino le informazioni acquisite nel corso dell'evoluzione ▪ Test
della specie, trasmesse attraverso i geni, e siano in grado di elaborarle per adattarsi ai cambiamenti ▪ Metodo Osservativo: utile nei primi tre anni di vita, si concentrava sull'osservazione
ambientali.5 Le nuove acquisizioni tendono a rafforzare e specializzare la struttura innata. sistematica del comportamento dei bambini in situazioni naturali.
▪ Metodo Clinico: ispirato al metodo utilizzato dagli psichiatri per la diagnosi, si basava sulla
Imprinting: un apprendimento innato, rapido e irreversibile conversazione libera con il bambino, guidata da domande che seguivano le sue risposte.
Lorenz è famoso per i suoi studi sull'imprinting, un tipo di apprendimento precoce che si verifica in L'obiettivo era quello di stimolare il bambino a parlare liberamente, in modo da far emergere
alcuni animali, in particolare negli uccelli. L'imprinting è un processo attraverso il quale un animale la sua logica e il suo modo di pensare. Tuttavia, il metodo clinico presentava una difficoltà di
sviluppa un attaccamento sociale a un particolare individuo o oggetto durante un periodo specifico applicazione. La sua flessibilità, pur essendo un vantaggio, rendeva difficile la
della sua vita, chiamato periodo sensibile. standardizzazione e la replicabilità dei risultati.
▪ Metodo Diretto: si focalizzava sull'osservazione del comportamento del bambino in relazione
a materiali concreti. Piaget creava piccoli esperimenti, spesso di fisica, e osservava come il
bambino interagiva con gli oggetti e come spiegava i fenomeni osservati. Il linguaggio era
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analizzato in funzione delle azioni concrete che il bambino compiva, rivelando il suo Clinico: Questo approccio si basa sull'osservazione del comportamento dei pazienti durante
"orientamento mentale". Piaget ha applicato questo metodo con successo ai suoi figli e ai l'esecuzione di test. La registrazione del comportamento, sia spontaneo che in risposta a stimoli
bambini delle scuole di Ginevra. specifici, fornisce informazioni preziose sul funzionamento del sistema nervoso.
▪ Metodo Critico: simile al metodo clinico ma con un'interazione più focalizzata, si basava sulla
conversazione libera con il bambino, arricchita da domande e discussioni introdotte durante o Neuroanatomia Strutturale e Funzionale: Questo metodo mira a determinare la sede e l'estensione
dopo la manipolazione di oggetti specifici. L'obiettivo era quello di approfondire la delle lesioni o disfunzioni cerebrali. Per farlo utilizzano diverse tecniche sperimentali tra cui:
comprensione del ragionamento del bambino, stimolandolo a riflettere sulle sue azioni e a
giustificarle.
- Esame post-mortem: Analisi del cervello dopo la morte.
- EEG (elettroencefalogramma): Registrazione dell'attività elettrica del cervello.
Fasi dello sviluppo - Immagini del cervello in vivo (TAC, PET): Tecniche di neuroimaging che permettono di
Lo sviluppo cognitivo avviene attraverso una serie di cinque stadi sequenziali: visualizzare la struttura e l'attività del cervello in soggetti viventi.
- Lesioni virtuali: Simulazioni al computer che permettono di studiare gli effetti di lesioni
▪ Fase senso-motoria (0-2 anni): Il bambino comprende il mondo attraverso le azioni fisiche e i cerebrali sul comportamento.
sensi.
▪ Fase pre-operatoria (2-4 anni): Compaiono i primi rudimenti di concetti e la capacità di Approccio "Bottom-Up": Questo metodo parte dallo studio dei dati di base, come l'attività dei
rappresentazione mentale. neuroni, per costruire una comprensione della mente e della coscienza.
▪ Fase del pensiero intuitivo (4-7 anni): Il bambino utilizza la rappresentazione mentale per
formulare ipotesi causali, ma il suo pensiero è ancora legato alla percezione e non è reversibile.
Importanza degli Studi su PTSD e Aggressività: Gli studi sul PTSD (Disturbo Post Traumatico da
▪ Fase delle operazioni concrete (7-12 anni): Il bambino acquisisce la capacità di compiere
Stress) e sull'aggressività sono stati fondamentali per le neuroscienze. Questi studi hanno dimostrato
operazioni mentali reversibili su oggetti concreti.
come le esperienze traumatiche e i comportamenti aggressivi possano avere un impatto profondo
▪ Fase delle operazioni formali (12-14 anni): Il ragazzo sviluppa la capacità di ragionare su
sul cervello, alterando la sua struttura e la sua funzione.
concetti astratti e di formulare ipotesi.

Neuroni specchio
L'ordine degli stadi è immutabile perché ogni stadio evolutivo è preceduto da un altro stadio in cui
I neuroni specchio sono stati scoperti nel 1992 da Giacomo Rizzolatti e dai suoi colleghi presso il
si attuano operazioni mentali che sono alla base delle operazioni successive.
Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Parma. La loro ricerca iniziale si concentrava sui
macachi, ma successiva mente i neuroni specchio sono stati individuati anche in altre specie, inclusi
Il modello di Piaget ha avuto un'influenza enorme sulla psicologia dello sviluppo e sull'educazione. gli uccelli e l'uomo.
Ha contribuito a una visione del bambino come un soggetto attivo e costruttore della propria
conoscenza, e non come un adulto in miniatura.
Si tratta di una classe di neuroni che si attivano sia quando un individuo esegue un'azione, sia quando
osserva la stessa azione compiuta da un altro individuo, specialmente se si tratta di un membro della
NEUROSCIENZE stessa specie.
Le neuroscienze rappresentano un campo di studi scientifici interdisciplinare dedicato alla
comprensione del sistema nervoso, con particolare attenzione al cervello, e al suo ruolo nel Si chiamano “specchio” perché il neurone dell’osservatore “rispecchia” il comportamento della
comportamento umano. Le neuroscienze integrano diverse prospettive di studio, tra cui quella persona osservata, come se stesse compiendo l’azione egli stesso. La loro attivazione sembra essere
clinica, patologica, psicologica e biologica. più forte quando l'osservatore ha già esperienza diretta dell'azione osservata.

L'obiettivo principale delle neuroscienze è comprendere l'organizzazione neuronale e funzionale Vedere dunque non è un’azione di registrazione passiva, ma una simulazione immediata a livello
della mente, spiegando il comportamento in termini di attività cerebrale. pre-conscio.

Metodi utilizzati nelle Neuroscienze: La scoperta dei neuroni specchio indica che la capacità di imitare gli altri, riscontrabile anche nei
bambini, può essere innata. Inoltre i neuroni specchio possono essere alla base dell’empatia – la
comprensione, compassione e simpatia per gli altri – e dello sviluppo del linguaggio negli esseri
umani.

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e in altri Paesi.6 L'ICD-10 è uno strumento di classificazione più ampio che include non solo i disturbi
METODI DIAGNOSTICI NELLA PRATICA CLINICA mentali, ma anche altre patologie.
La pratica clinica psicologica fa riferimento principalmente all’ambito della normalità e al “prendersi
cura di”. Lo psicologo conosce il funzionamento psicologico di una persona e svolge attività di
diagnosi, consulenza psicologica, sostegno psicologico e attività di riabilitazione. Invece lo 2. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) quinta edizione, redatto dall’APA
psicoterapeuta interviene nella cura e trattamento della patologia psichica diagnosticata. (Associazione di Psichiatria Americana).

DSM-4: Utilizzava un sistema multiassiale a 5 assi per valutare diversi aspetti del funzionamento del
Definizione di diagnosi
paziente:
Deriva dal greco «dià» (attraverso) e «gnosis» (conoscenza), ossia significa la conoscenza della
persona attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati riferiti alla sua storia personale, i suoi sintomi
e l’ambiente. Formulare una diagnosi non significa applicare "un'etichetta" ma comprendere 1. Asse I: Disturbi Clinici
l’individuo in tutta la sua globalità. Si tratta di un processo integrato che prende in considerazione: 2. Asse II: Disturbi di Personalità e Ritardo Mentale
3. Asse III: Condizioni Mediche Generali
4. Asse IV: Problemi Psicosociali e Ambientali
- la componente genetica dell’individuo
5. Asse V: Valutazione Globale del Funzionamento
- la componente acquisita (traumi, malattie, ciò che avviene dopo la nascita e che influisce)
- fattori psicologici (funzionamento psichico, interazione madre bambino)
- fattori sociali (aspetto culturale, influenza dell’ambiente, fattori socio economici) DSM-5: Ha eliminato il sistema multiassiale, adottando un approccio diagnostico più unificato. Pur
mantenendo un sistema di classificazione categoriale, ha introdotto un approccio più dimensionale
per alcuni disturbi. Inoltre, pone maggiore enfasi sull'influenza del ciclo di vita sui disturbi mentali→
Per formulare una diagnosi accurata è fondamentale conoscere le tappe dello sviluppo della
La successione dei capitoli va dai disturbi dello sviluppo (infanzia), a quelli neuro-cognitivi, più
persona, in modo da comprendere quali comportamenti e sintomi siano considerati fisiologici
caratteristici dell’età avanzata (demenze).
rispetto ad una data età e distinguere quelli patologici.

il processo diagnostico permette di: Gli strumenti dell’intervento diagnostico nella pratica clinica
Per poter effettuare una diagnosi sia se andremo ad applicare il sistema nosografico sia se faremo
1. Comprendere lo stato del soggetto e la sua patologia riferimento a un sistema interpretativo ed esplicativo specifico, dovremmo mettere in campo una
2. Individuare le strategie più appropriate di intervento (efficaci e mirate). serie di strumenti (raccolta di dati, indizi e rilievi).

Anamnesi+colloquio clinico = esame clinico ------> diagnosi


Diagnosi nosografica-descrittiva
La diagnosi nosografica descrittiva si concentra sulla categorizzazione dei disturbi mentali basandosi
sulla descrizione sistematica dei sintomi presentati dal paziente. L'obiettivo principale è quello di Anamnesi
identificare e classificare i disturbi in modo coerente e strutturato, utilizzando un linguaggio dal greco: “ritorno al passato, ricordo”. Lo scopo è ricostruire la storia della persona attraverso dati
comune condiviso dalla comunità scientifica. di ordine biologico, psicologico e sociale.

Caratteristiche: Età Adulta: L'anamnesi si svolge generalmente attraverso un colloquio diretto con il paziente (salvo
eccezioni, come pazienti con disabilità intellettiva).
- suddivide gli individui in categorie in modo da classificare le malattie in criteri sistematici
- è un approccio ateoretico e descrittivo, si limita a descrivere i sintomi e i comportamenti Età Evolutiva (0-18 anni) si svolge in via indiretta attraverso il racconto dei genitori sulla storia del
senza seguire modelli teorici specifici (comportamentismo, psicodinamica, ecc.) proprio figlio in relazione ai sintomi riportati (attuali e passati), alle prime tappe dello sviluppo
- considera l’esperienza soggettiva di minore importanza rispetto ai sintomi. psicofisico, agli avvenimenti importanti della sua vita e ai sui suoi rapporti interpersonali.

Sistemi di classificazione diagnostica L'anamnesi deve riportare dati relativi alla vita del paziente dal punto di vista:
1. Classificazione internazionale delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali:
Sviluppato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'ICD-10 è utilizzato principalmente in Europa - biologico (nascita, sviluppo, malattie, incidenti, gravidanze)

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- psicologico; Differenze tra colloquio anamnestico e colloquio clinico
- sociale (famiglia, rapporti sociali, lavoro).
Colloquio Anamnestico: si concentra Colloquio Clinico: Questa fase del colloquio va
Utili alla ricostruzione sono anche le cartelle cliniche e ogni altro documento utile. Infatti alcuni tipi principalmente sulla ricostruzione della storia oltre la semplice raccolta di dati e si concentra
di disturbi hanno una familiarità, a cui spesso si aggiunge il rinforzo ambientale. Tuttavia, non è detto del paziente. Serve a ottenere informazioni sul vissuto emozionale del paziente. Il clinico
che un carattere ereditario/genetico si sviluppi, ma l’individuo potrebbe avere una sensibilità per lo sulla successione di eventi che hanno esplora il significato dinamico che gli eventi
sviluppo di una determinata patologia. caratterizzato la vita del soggetto (storia narrati assumono per l'individuo, offrendo
familiare, scolastica, lavorativa e relazionale). spazio al discorso spontaneo e all'espressione
Colloquio clinico L'obiettivo principale del colloquio dei sentimenti.
L'esame clinico vero e proprio viene effettuato attraverso il colloquio clinico che è lo strumento- anamnestico è raccogliere dati oggettivi e
metodo principale per la categoria degli psicologi che permette di mira a raccogliere informazioni e fattuali.
arrivare alla diagnosi. Diagnosi psicodinamica
È un sistema interpretativo ed esplicativo della corrente della psicologia dinamica che considera
Si articola in tre tipologie di intervista: l’individuo in funzione della sua totalità. A differenza della diagnosi nosografico-descrittiva, che si
limita a categorizzare i disturbi in base ai sintomi osservabili, la diagnosi psicodinamica mira a
- intervista non strutturata: conversazione libera e aperta con il soggetto paziente comprendere il significato profondo dei sintomi e dell’unicità del paziente.
- intervista semistrutturata: domande di base poste in modo flessibile, non totalmente
libere ma neanche totalmente strutturate. Se ritenuto necessario possono aggiungersi La diagnosi psicodinamica, pur non potendo promuovere un cambiamento immediato, mette in
nuove domande moto un processo di trasformazione che può portare a una riformulazione dei problemi del
- intervista strutturata: domande definite e in sequenza (utile ai fini di ricerca) paziente.

Lo psicologo clinico non interroga nè intervista, ma si mette in relazione affettiva e riflessiva con il Lo strumento fondamentale in questo setting diagnostico psicodinamico è la comunicazione tra
soggetto. L’esame clinico è un incontro che ha già un significato terapeutico, che mette le basi per terapeuta e paziente.
avviare il processo terapeutico o psicologico-clinico. Pertanto nello svolgimento dell'esame clinico e
dunque dei colloqui di intervista lo psicologo deve scegliere il piano più favorevole alla
Il sintomo non è identificato con l’aspetto oggettivo della patologia, bensì visto come
comunicazione e comprensione.
manifestazione di un movimento inconscio. Diventa quindi un sostituto dell'inconscio, un segnale
che indica la presenza di conflitti, desideri o traumi rimossi.
L’importanza del setting
L’ambiente dove si svolge il colloquio, il setting, è dove si sviluppa l’osservazione del comportamento Il lavoro terapeutico si concentra sulla decodificazione delle espressioni del paziente, intese come
del paziente. Lo psicologo osserva: allusioni a contenuti inconsci.

- l’aspetto Il terapeuta cerca di dedurre il significato latente di tali allusioni attraverso l’'interpretazione, un
- il comportamento verbale (la modalità di parlare e il contenuto verbale) processo che consiste nel trasformare il materiale simbolico inconscio in termini comprensibili a
- il comportamento non verbale (mimica, sguardo, postura) livello cosciente. Successivamente comunica al paziente il risultato di questo processo, aiutandolo
a dare un senso ai propri sintomi e a prendere consapevolezza dei propri conflitti interni.
Variabili colloquio in età evolutiva
TRASFERT → Processo mediante il quale il paziente trasferisce sull’analista esperienze
- Le capacità cognitive e il linguaggio dei bambini sono meno sviluppate rispetto a quelle di passate e sentimenti già sperimentati nelle relazioni precedenti più significative (dipendenza,
un adulto. amore, attrazione sessuale, odio).
- I bambini e gli adolescenti sono accompagnati da adulti, spesso familiari, e raramente
accedono di propria volontà Il paziente non è consapevole di questo processo e vive i propri sentimenti come pertinenti al
- Spesso la richiesta viene formulata da persone esterne alla famiglia (insegnanti, tribunale
presente.
dei minori ed altre figure professionali).
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Il transfert offre un'opportunità unica per l'analisi perché porta alla luce schemi relazionali METODO PSICOMETRICO E TEST MENTALI
profondi e spesso inconsci del paziente. Attraverso l'analisi del transfert, il terapeuta può
aiutare il paziente a prendere consapevolezza di questi schemi. Psicodiagnostica
La psicodiagnostica è un processo di intervento che ha come obiettivo la conoscenza e la
valutazione delle caratteristiche di personalità di un individuo. Si basa sull'osservazione, sul
CONTROTRANSFERT→ Freud lo introduce nel 1912, inizialmente era considerato un intralcio
colloquio clinico e sulla somministrazione di una batteria di test psicologici.
al trattamento, invece è una tecnica molto potente. Riguarda le reazioni emotive e i pensieri
del terapeuta che vengono evocati dal paziente stesso. Sono quindi uno strumento
La valutazione psicodiagnostica inizia con la raccolta delle informazioni anamnestiche, poi si passa
importante per comprendere il mondo inconscio del paziente.
ai colloqui psicodiagnostici (almeno due o tre incontri) e poi si approfondisce con la
somministrazione batteria di test più opportuni. La scelta della batteria è collegata a ciò che si
Meccanismi di difesa intende valutare considerando quanto emerso dai colloqui clinici e il motivo della somministrazione.
I meccanismi di difesa sono processi psichici inconsci utilizzati dall'Io per gestire conflitti interni ed
emozioni spiacevoli. Essendo per lo più inconsci, offrono al clinico una finestra sul mondo interno Questo approccio integrato, che combina diversi strumenti, consente di ottenere un'analisi accurata
del paziente, permettendo di comprendere come egli gestisce i propri impulsi, le proprie emozioni e una descrizione dettagliata della struttura psicologica della persona esaminata, in modo da
e i propri conflitti. identificare la presenza di eventuali aspetti psicopatologici e individuare il trattamento specifico.

Caratteristiche: La valutazione psicodiagnostica non si riduce all'ambito clinico ma trova applicazione in svariati
campi: neuropsicologico, giuridico, lavorativo e scolastico.
- sono lo strumento con cui il soggetto gestisce istinti e affetti
- sono inconsce
- sono sia adattive che patologiche, cioè permettono un buon adattamento all’ambiente,
Psicometria → disciplina che si occupa della misurazione delle variabili psicologiche e della loro
ma quando sono patologiche diventano problematiche interne. trasformazione in numeri. Attraverso la psicometria, è possibile quantificare le osservazioni relative
alle caratteristiche personologiche degli individui, rendendole oggettive e confrontabili.

La resistenza, concetto introdotto da Freud nel 1899, è considerata una manifestazione dei
meccanismi di difesa. Il paziente, inconsciamente, si oppone al processo terapeutico perché teme Caratteristiche dei test
di dover affrontare emozioni dolorose o conflitti irrisolti. Es. Mancare agli appuntamenti col Un test psicologico è uno strumento di misura, ovvero un insieme di procedure utilizzate per
terapeuta. ottenere una misurazione di un determinato comportamento o di un costrutto psicologico. Es.
Checklist, sistemi di osservazione, questionari.
Interpretazione dei sogni
L'interpretazione dei sogni offre un accesso privilegiato al mondo interno del paziente, ai suoi La misurazione, in psicologia, è il processo che consente di assegnare valori numerici a oggetti o
eventi, o più precisamente a costrutti, sulla base di regole predefinite. Il punteggio ottenuto da un
desideri, conflitti e preoccupazioni.
individuo in un test psicologico viene confrontato con dei punteggi normativi, ovvero con le
prestazioni medie osservate in un campione di riferimento con caratteristiche simili.
I sogni hanno un significato latente, costituito da desideri, impulsi o conflitti inconsci, nascosto
dietro al contenuto manifesto, cioè ciò che il paziente ricorda al risveglio.
I PARAMETRI DI UN BUON TEST PSICOLOGICO:
Il processo che trasforma il contenuto latente nel contenuto manifesto del sogno è il lavoro onirico.
Ciò avviene a causa della censura onirica, ovvero quella funzione psichica che impedisce ai desideri Standardizzazione: deve essere somministrato seguendo una procedura uniforme per tutti i
inconsci l’accesso diretto alla coscienza. soggetti, con le stesse modalità. Ciò assicura che i risultati ottenuti siano confrontabili.

La tecnica di interpretazione del materiale onirico si basa sull'analisi simbolica e sulle libere Campionamento: deve essere tarato su un campione di soggetti rappresentativo della popolazione
a cui si intende somministrarlo. I punteggi del test dovrebbero distribuirsi secondo una curva
associazioni.
normale o di Gauss, simile alla distribuzione delle caratteristiche nella popolazione generale.

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Attendibilità: si riferisce alla precisione dello strumento, valutando il margine di errore incluso nelle • Sono tautologici perchè la variabile misurata può essere definita dal metodo stesso della
misure. Attraverso il coefficiente di attendibilità possiamo comprendere quanto sia affidabile un sua misurazione e quindi dal clinico.
test. La misura ottenuta dal test deve essere ripetibile, il punteggio deve essere sempre uguale • Possono essere influenzati dall’atteggiamento dei soggetti nei confronti del test (Anche
quando si ripete la prova sullo stesso soggetto alle stesse condizioni. La verifica dell’attendibilità del somministratore soprattutto per quanto riguarda i test proiettivi).
avviene con due procedure:

- Test retest: ripetizione del test sullo stesso campione a distanza di qualche settimana
TIPOLOGIE DI TEST: TEST DI LIVELLO O ATTITUDINALI (COGNITIVI)
Esaminano le funzioni intellettive, misurando la riuscita o il fallimento di una serie di prove
- Split-half: divisione in due di un dato campione e confronto dei punteggi dei due campioni
standardizzate. Possono misurare abilità, intelligenza, profitto, attitudini.
per verificare il coefficiente di attendibilità.

Validità: la capacità del test di misurare effettivamente ciò che intende misurare e non altro. Un Test di intelligenza
test valido fornisce informazioni accurate e significative sulla variabile psicologica che si vuole
studiare. Esistono diverse tipologie di validità: Detti anche test di abilità, sono strumenti psicometrici utilizzati per valutare specifiche abilità
cognitive (verbale, matematica, spaziale, ecc) e di ragionamento di un individuo. L’abilità è la
▪ Validità di contenuto: capacità di rappresentare effettivamente tutti gli aspetti del capacità che le persone possiedono nel risolvere problemi e eseguire particolari compiti.
costrutto che si intende misurare.
▪ Validità di costrutto: quanto un test misura effettivamente il costrutto teorico che si Si basano su misure indirette, cercando di quantificare un concetto complesso e non direttamente
propone di misurare. È l’insieme di: osservabile come l'intelligenza attraverso una serie di prove standardizzate.
▪ Validità convergente: valuta se i risultati del test sono coerenti con quelli ottenuti
da altri test che misurano lo stesso costrutto. → I test di intelligenza misurano solo l'intelligenza psicometrica, ovvero l'insieme delle abilità
▪ Validità discriminante: valuta se i risultati del test sono diversi da quelli ottenuti cognitive misurabili attraverso prove specifiche. L'intelligenza psicometrica è solo una parte
da test che misurano costrutti diversi. dell'intelligenza globale del soggetto, che comprende anche aspetti come la creatività, l'intuizione
▪ Validità di criterio: valuta la capacità del test di predire il comportamento o le prestazioni e l'intelligenza emotiva.
in un'altra area correlata al costrutto misurato. La validità di criterio si divide in due
sottotipi:
▪ Validità concorrente: verifica se i risultati del test sono correlati con un criterio Punteggio rapportato a un gruppo di riferimento: Il punteggio di ogni individuo viene confrontato
misurato contemporaneamente. con la media della popolazione della sua stessa età o con un gruppo di riferimento specifico.
▪ Validità predittiva: verifica se i risultati del test sono in grado di predire un criterio
misurato in futuro. STORIA DEI TEST DI INTELLIGENZA
▪ Validità nomologica: valuta la capacità del test di inserirsi in un sistema teorico più ampio,  Primi Test di Intelligenza: La Scala di Binet-Simon
confermando le relazioni previste tra il costrutto misurato e altre variabili.
Nel 1904 il Ministero della Pubblica Istruzione francese commissionò ad Binet e Simon la creazione
I test psicologici sono strumenti utili nella pratica clinica per la valutazione e la diagnosi di diverse di uno strumento per identificare i bambini con difficoltà di apprendimento con l'obiettivo di inserirli
condizioni psicologiche. Tuttavia, la scelta dei test, la somministrazione, l'attribuzione del punteggio in classi con pedagogia differenziale.
e l'interpretazione dei risultati richiedono una formazione specialistica.
Il risultato fu la Scala Binet-Simon, il primo test di intelligenza individuale, che comprendeva una
Limiti dei test serie di prove scalate per età, come quelle logiche, di memoria, di attenzione e di associazione di
simboli a concetti.
• Sono artificiosi: una scarsa attinenza con la vita quotidiana.
• La loro struttura appare semplicistica, non in grado di cogliere la complessità della psiche Lo stimolo era standardizzato (ripetibile) e la risposta esatta era chiaramente definita.
umana. In alcuni casi si possono perdere una serie di variabili soprattutto in funzione al
tipo di risposta che io scelgo. Es. Una risposta dicotomica (si o no) perdono i livelli l punteggio del test era espresso in età mentale, rapportata all'età cronologica del bambino. Se l'età
intermedi (abbastanza, poco, ecc.). mentale e quella cronologica coincidevano, si considerava il bambino nella norma.

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 L'introduzione del Quoziente Intellettivo (QI): la Scala Stanford-Binet Oltre a queste innovazioni, le scale di Wechsler hanno contribuito a diffondere l'idea che
l'intelligenza non sia una singola entità, ma un costrutto complesso composto da diverse abilità
cognitive. (Vedi capitolo Intelligenza)
Nel 1916, Lewis Terman dell'Università di Stanford rielaborò la scala di Binet-Simon, creando la Scala
Stanford-Binet.
Quindi nonostante tale scala fosse stata concepita inizialmente per valutare il livello d’intelligenza
globale del soggetto, lo strumento fu rapidamente applicato con diversi altri scopi:
Questa versione introdusse il concetto di QI (Quoziente Intellettivo), calcolato come rapporto tra
età mentale ed età cronologica moltiplicato per 100. → QI = EM/EC x 100
• individuare il tipo di intelligenza
Tuttavia, il concetto di età mentale presentava dei limiti quando applicato a soggetti adulti. Dopo i • misurare un eventuale deterioramento mentale
13-14 anni, l'età mentale non cambia significativamente con il tempo. Inoltre, le prove erano troppo • individuare eventuali carenze di funzioni cognitive.
semplici per gli adulti.
Per le sue caratteristiche si diffuse rapidamente e ciò ha permesso la strutturazione di scale suddivise
per età:
 Il Q.I. di Deviazione

• WAIS-R (adulti)
Nel 1960 è stata delineata quindi la Scala Terman-Merrill, forma L-M, dove il QI tradizionale fu
sostituito con un QI di deviazione, che indicava quanto la prestazione di un individuo si discostava • WISC-III (età scolare)
dalla prestazione media dei soggetti della sua stessa età. • WIPPSI (età prescolare)

 Le Scale di Wechsler (ancora in uso)  Matrici Progressive di Raven (ancora in uso)

Nel frattempo Wechsler, nel 1939, la Scala Wechsler-Bellevue. Abbandonò definitivamente il Test non verbale che valuta il ragionamento logico e la capacità di
concetto di età mentale e introdusse il QI di deviazione con una media di 100 e una deviazione risolvere problemi visuo-spaziali. Il soggetto deve completare una
standard di 15. serie di figure con quella mancante.

Secondo Wechsler le persone nella media, quindi la maggioranza, riescono a rispondere a circa metà Poichè i risultati dipendono in misura minore dal livello educativo del soggetto e non richiede
della scala. La scala parte dalle prime domande che sono più semplici fino alle ultime che sono più competenze linguistiche specifiche, sono uno strumento utile a misurare l’efficienza intellettiva
difficili e dunque sono risolvibili solo da una piccola minoranza. adatto a soggetti di diverse età e culture.

Le scale di Wechsler si distinguevano per diversi aspetti innovativi: TIPOLOGIE DI TEST: TEST DI PERSONALITÀ (NON COGNITIVI)
Forniscono una valutazione degli aspetti predominanti o dei tratti stabili della personalità del
● Valutazione multifattoriale: Le scale includevano prove sia verbali (informazione, comprensione, soggetto. Si dividono in test quantitativi e test qualitativi.
ragionamento aritmetico, somiglianze, vocabolario, memoria di cifre) che di performance (più
pratiche: completamento di figure, riordinamento di storie figurate, disegno con i cubi, ricostruzione
di figure, cifrario, labirinti), fornendo un profilo cognitivo più completo. Infatti, ci permettono di Test quantitativi della personalità
identificare tre punteggi: quoziente verbale, quoziente di performance e quoziente totale. Sono test in grado di produrre un punteggio numerico o una misura oggettiva permettendo di
misurare specifici tratti di personalità o la gravità di determinati sintomi psicopatologici.
● Considerazione del deterioramento: Le prove erano tarate in funzione dell'età cronologica,
tenendo conto del declino cognitivo legato all'età. Si tratta principalmente di questionari → possono essere strutturati (risposte chiuse) e
semistrutturati (domande specifiche a risposta aperta). Possono essere self-report
(autovalutazione) e report-form (eterovalutazione, valutazione fatta da qualcuno affine al soggetto
● Standardizzazione accurata: I test erano standardizzati su ampi campioni di popolazione, esaminato, utilizzati per esempio in età evolutiva con genitori e insegnanti).
garantendo maggiore accuratezza e affidabilità dei risultati.

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Esempi di test quantitativi sono il MMPI, il 16 PF e il CPI. Si inseriscono nel filone psicodinamico, ricollegandosi al concetto di proiezione come meccanismo
di difesa primitivo introdotto da Freud.
 MMPI (Minnesota Multiphasic Personality Inventory)
 Test proiettivi strutturali → indagano la struttura della personalità, utilizzando stimoli visivi
Sviluppato nel 1943 presso l'Università del Minnesota. È un test a risposta dicotomica (vero o falso), strutturati ma ambigui. Es. Test di Rorschach, composto da 10 tavole, dove si mostra al soggetto una
che è stato standardizzato con campioni di riferimento grandi. serie di macchie d'inchiostro e gli viene chiesto di descrivere cosa vede. L'interpretazione delle
risposte, definite "produzione della persona", permette di ottenere informazioni sugli aspetti
dinamici e profondi della personalità.
Il MMPI è stato sviluppato con l'obiettivo di fornire informazioni utili per la diagnosi e il trattamento
di disturbi mentali. Essendo un questionario di autovalutazione, riduce al minimo l'influenza
dell'esaminatore sulla somministrazione.  Test proiettivi tematici→ presentano al soggetto stimoli che evocano un tema specifico (disegni
di figure o animali in un determinato ambiente). Partendo dalle immagini stimolo il soggetto deve
raccontare una storia. Es. il TAT (Thematic Apperception Test) e il CAT (Children's Apperception
La sua struttura e le sue scale sono progettate per identificare la presenza e la gravità di diversi quadri Test). Nel caso del CAT, spesso vengono utilizzate figure di animali domestici o da fattoria per
psicopatologici, grazie a dei punteggi di riferimento (livello soglia - cut-off clinico) inerenti a facilitare la familiarizzazione del bambino e ridurre le sue difese.
specifiche scale. Il test infatti presenta scale cliniche (misurano la gravità, tipo scala della
depressione) e di contenuto. Presenta degli indicatori di validità.
 Test proiettivi di completamento: al soggetto viene presentata una situazione sviluppata solo
parzialmente e gli viene chiesto di completarla. Es. le Favole della DUSS, in cui il soggetto deve
il test originale è stato aggiornato alla versione MMPI-2 per adeguarlo ai cambiamenti culturali e
completare racconti e favole non finite. Un altro esempio è il Wartegg Test, in cui il soggetto deve
linguistici. Questa versione ha eliminato il linguaggio sessista e introdotto nuove scale di validità e di
completare disegni a partire da semplici segni grafici.
contenuto. Inoltre, è stata creata una versione specifica per gli adolescenti, l'MMPI-A.

Test proiettivi grafici o carta e matita: utilizzano il disegno come strumento per esplorare aspetti
Altri test e ambiti di applicazione delle misurazioni quantitative
dello sviluppo mentale, della maturazione intellettiva e della personalità. Es. il test della figura
umana, il test della famiglia e il test dell'albero. L'interpretazione si basa sull'analisi degli aspetti
• Scale di misura dei sintomi, focalizzate solo su un unico aspetto o sintomo. Misurano la gravità formali, contenutistici e grafici del disegno.
di specifici sintomi o problemi, come ansia, depressione, disturbi del comportamento ed
eventi di vita stressanti.
• Scale di misura per assesment generale SCL-90 (Symptom Checklist-90) e l'ASEBA METODO SPERIMENTALE E TECNICHE DI RICERCA
(Achenbach System of Empirically Based Assessment) permettono di avere informazioni più Metodo scientifico
a carattere generale, non su specifici sintomi o aree comportamentali. Sono usate a livello
internazionale e hanno delle sottoscale che valutano la globalità della persona. Nel 1879 la psicologia diventa una scienza grazie all’adozione del metodo scientifico che è andato a
• Test selezione lavorativa (tecniche di colloquio mirato, test di rendimento, test di personalità sostituirsi al metodo filosofico. Il metodo scientifico permette di studiare i molteplici aspetti della
con analisi di profilo, test utilizzati nelle aziende per la selezione o valutazione del personale). mente e del comportamento prendendo le distanze dalla psicologia ingenua o del senso comune.
Serie di info che ci permettono di valutare sentimenti, potenzialità per essere predittivi delle
performance o cercare caratteristiche della personalità che siano in linea con la cultura La conoscenza scientifica è sistematica e mira a fornire spiegazioni verificabili dei fenomeni
aziendale. osservati. Questo approccio è sistematico perché formula di leggi generali applicabili in diverse
condizioni e sulla ripetibilità.
Test qualitativi della personalità (proiettivi)
Noti anche come test proiettivi, i test qualitativi si concentrano sull'analisi delle risposte individuali L'obiettivo finale della scienza è organizzare e classificare la conoscenza in base a principi esplicativi
a stimoli ambigui. A differenza delle domande dirette di un questionario, gli stimoli ambigui non chiari.
offrono risposte giuste o sbagliate, permettendo al soggetto di esprimersi liberamente.
Il metodo scientifico fornisce agli psicologi un approccio strutturato per indagare e comprendere il
Si basano sul concetto di proiezione, ovvero la tendenza a "mettere fuori" o proiettare sullo stimolo comportamento umano e altri fenomeni di interesse. Consiste nella descrizione e sulla spiegazione
caratteristiche proprie, come motivazioni, conflitti, atteggiamenti e aspetti della propria personalità. delle relazioni causali che sottendono i fenomeni osservati:

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• Descrivere: delineare cosa succederebbe se alcuni elementi del sistema osservato Consente di registrare la frequenza di comparsa o la quantità di eventi (comportamenti puntuali)
venissero intenzionalmente modificati. oppure analizzare stati comportamentali (caratteristiche comportamentali che si protraggono nel
• Spiegare: identificare il meccanismo che determina una data relazione causale e le tempo, di cui è possibile studiare la durata).
condizioni in cui tale relazione si verifica.
Strumenti e metodi utilizzabili per l'osservazione:
Le tre fasi del metodo scientifico
• Carta e matita: trascrizione delle annotazioni per creare delle checklist di comportamenti
1. Identificare le domande di interesse che richiedono una spiegazione. da verificare.
2. Formulare una spiegazione: elaborare una teoria che fornisce un contesto generale per la • Diari: Permettono un'osservazione focalizzata sulla frequenza di un evento, riportando
comprensione del fenomeno. La teoria, a sua volta, genera ipotesi, ovvero predizioni orari e modifiche.
verificabili che permettono di testare la validità della teoria stessa. L’ipotesi deve essere • Videoregistrazioni: Rappresentano il metodo più affidabile, in quanto permettono di
operazionalizzata ossia deve essere trasformata in procedure specifiche verificabili che registrare fedelmente ciò che accade. L'operatore può selezionare l'evento o il
possano essere misurate e osservate. comportamento da registrare, garantendo una maggiore oggettività.
1. Effettuare una ricerca
2. Analisi dei dati Il metodo osservativo dunque ha dei limiti:
3. Comunicazione dei risultati
• Mancanza di controllo sulle variabili.
La critica ai primi sperimentatori • La presenza dell'osservatore può influenzare il comportamento dei soggetti osservati,
soprattutto se questi sono consapevoli di essere osservati.
Il metodo scientifico introdotto da Wundt a fine ‘800 fu ripreso dai comportamentisti e dagli studi • L'interpretazione dei dati può essere influenzata dalla soggettività dell'osservatore, che
sull’apprendimento condotti da Pavlov. può introdurre bias inconsapevoli nella registrazione e nell'analisi dei dati.

La critica ai primi sperimentatori riguarda la loro visione semplicistica del metodo scientifico. Metodo correlazionale
Influenzati dal positivismo e dalla ricerca di una psicologia "scientifica" al pari delle scienze naturali,
si basavano su un modello di causa-effetto per spiegare i fenomeni psicologici. Tuttavia, non
Esamina se due o più variabili siano associate, ovvero se al variare di una si osserva una variazione
tenevano in considerazione l’influenza delle variabili e della loro concatenazione.
concomitante nell'altra.

Infatti il comportamento umano è un fenomeno complesso determinato da più concause che


La correlazione non implica necessariamente causalità: l'esistenza di una relazione tra due variabili
agiscono contemporaneamente portando allo stesso risultato.
non significa che una sia la causa dell'altra.

Emerge quindi a partire dalla metà del '900, la necessità di adottare una visione multivariata dei
Per quantificare la forza e la direzione della relazione tra due variabili, si utilizza il coefficiente di
fenomeni psicologici. Questo significa considerare l'influenza di diverse variabili, sia ambientali
correlazione, indicato con la lettera "r", che può assumere valori compresi tra +1 e -1.
(sociali, contestuali, familiari) che individuali (genetiche, personologiche), nel determinare un
comportamento. Questo passaggio è fondamentale perché ha portato al metodo scientifico attuale
basato su un effetto multideterminato, effetto non determinato da una sola, ma da più cause. • Se positivo (r>0) significa che all’aumento di valore di una varia, aumenta il valore
dell’altra.
• Se negativo (r<0) invece all’aumento di valore della prima, la seconda diminuisce.
Le prospettive di ricerca del metodo scientifico • Può anche esserci una scarsa o mancata correlazione (valore vicino allo 0).
• Se il valore è +1 o -1 si dice correlazione perfetta.
Metodo osservativo
Tra i vantaggi di questo metodo rientrano la possibilità di generalizzare i risultati, studiare variabili
L'osservazione permette di studiare i comportamenti che si verificano naturalmente, senza la che non possono essere manipolate, di predire il valore di una variabile conoscendo l’altra, di
manipolazione tipica degli esperimenti e senza l’interferenza dello sperimentatore. generare ipotesi per ricerche più approfondite.

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Metodo sperimentale Ci sono due tipi di disegni per la configurazione dei gruppi:

Il metodo sperimentale rappresenta il metodo principe della ricerca scientifica in psicologia Disegno tra soggetti: i partecipanti vengono
moderna essendo l’unico che consente di stabilire con certezza relazioni di tipo causale tra i suddivisi casualmente in due gruppi, ognuno
fenomeni oggetto di studio. esposto a una condizione sperimentale. I gruppi
vengono confrontati alla fine dell'esperimento. Le
differenze preesistenti tra i gruppi potrebbero
Si basa sulla manipolazione intenzionale, chiamata manipolazione sperimentale, di una o più influenzare i risultati, anche se si effettua
variabili indipendenti per misurare gli effetti su una o più variabili dipendenti. In pratica, si un'assegnazione casuale dei partecipanti, perciò è
conduce un esperimento dove si studia la relazione tra variabili producendo deliberatamente
importante creare gruppi omogenei.
un cambiamento e osservandone gli effetti.

Disegno entro i soggetti: in questo caso le


La variabile indipendente è la variabile manipolata dallo sperimentatore che si ipotizza sia la causa rilevazioni sono più di una, tutti i partecipanti
di un determinato effetto. Invece, la variabile dipendente è la variabile su cui si misurano gli effetti sono esposti a tutte le condizioni sperimentali. Si
della manipolazione. va a studiare una sequenza temporale.

→ Per rilevare con certezza il rapporto tra le due variabili è fondamentale mantenere costanti tutte Disegni di controllo temporale sui soggetti:
le altre variabili, in modo da escluderle dalle cause (variabili intervenienti).

• Disegno longitudinale: i soggetti vengono seguiti nel corso del loro sviluppo. Svantaggi:
Inoltre per poter isolare l'effetto della variabile indipendente, la ricerca sperimentale prevede la
tempi lunghi (mortalità, abitudine alla ripetizione delle prove, invecchiamento degli
creazione di almeno due gruppi:
strumenti).
• Disegno trasversale: confronto in un unico momento temporale soggetti di età diverse.
• Gruppo Sperimentale: È il gruppo sottoposto alla manipolazione della variabile Vantaggi: tempi brevi, possibilità di sostituire i soggetti. Svantaggi: perdo informazioni sul
indipendente. processo di sviluppo.
• Gruppo di Controllo: È il gruppo che non riceve alcun trattamento o riceve un trattamento
diverso da quello del gruppo sperimentale. Serve per isolare cause specifiche e trarre
Altre procedure di ricerca (da Feldman)
conclusioni causa-effetto.

1. Rassegna della letteratura: esaminare dati già esistenti (censimenti, articoli di giornale, curriculi
Come creare gruppi comparabili? Con l’assegnazione randomizzata, attraverso dei computer, i
scolastici). Vantaggi: è economico, Svantaggi: i dati possono essere disorganizzati o incompleti
partecipanti vengono assegnati ai gruppi in base al caso. Le modalità di selezione dei soggetti
condiziona la generalizzabilità dei risultati, ossia l’estensione dei risultati dai partecipanti alla
popolazione. 2. Sondaggi: Si sceglie un campione rappresentativo della popolazione a cui si pongono domande
precise su comportamenti, pensieri o attitudini. Trappole: domande tendenziose, campione non
rappresentativo, e difficoltà dell’intervistato ad ammettere comportamenti non accettabili
Come si progetta un esperimento: il disegno sperimentale socialmente.

l disegno sperimentale, quindi il progetto dell’esperimento dovrà contenere tutte le informazioni e 3. Studio di casi: studio approfondito e intensivo di un individuo o piccolo gruppo di persone. Scopo:
le metodologie di quello che vogliamo studiare e come lo vogliamo studiare. utilizzare ciò che si è scoperto per spiegare fenomeni e comportamenti di larga scala. (Freud costruì
le sue teorie studiando singoli pazienti)

Tipi di esperimenti

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Veri La randomizzazione permette di minimizzare l'influenza di variabili estranee e L'attenzione selettiva è un processo volontario e consapevole che ci permette di concentrarci su
Esperimenti di attribuire con maggiore sicurezza le differenze osservate nella variabile uno stimolo specifico, escludendo gli altri. Questo processo di selezione avviene prima che le
o dipendente alla manipolazione della variabile indipendente. Per essere informazioni raggiungano la nostra consapevolezza, agendo come un filtro che limita l'accesso alla
Esperimenti considerato un vero esperimento ci devono essere tutti questi fattori: coscienza solo a ciò che è considerato importante in quel momento.
Randomizzati
• Variabile indipendente L'attenzione selettiva salvaguarda il cervello dalla mole di stimoli che riceve continuamente, in
• Variabile dipendente modo che il cervello possa focalizzare le proprie risorse cognitive su ciò che è rilevante per l'azione
• Ipotesi che predica l’effetto della variabile indipendente su quella o il pensiero del momento. Tuttavia, non può essere sostenuta per lungo tempo (come avviene per
dipendente esempio nello studio) perchè mette in atto un enorme dispendio energetico.
• Procedura di assegnazione randomizzata
Effetto cocktail party → Studiato da Cherry nel 1953, dimostra la nostra capacità di filtrare e
Quasi- In questo tipo di esperimenti, le variabili indipendenti non sono manipolate ignorare una gran parte degli stimoli sensoriali, anche quelli provenienti dalla stessa modalità, per
esperimenti direttamente dallo sperimentatore, ma si studiano gruppi preesistenti o si concentrarci su un singolo stimolo rilevante.
osservano fenomeni che si verificano naturalmente. La mancanza di
randomizzazione rende più difficile stabilire una relazione di causa-effetto tra Esempio: ad una festa possiamo prestare attenzione alla conversazione con un nostro amico
le variabili, poiché le differenze osservate potrebbero essere dovute a variabili nonostante la musica e le altre voci delle persone.
preesistenti nei gruppi.
Esperimenti si basano sull'osservazione di eventi o condizioni che si verificano Se durante la conversazione qualcun altro pronuncia il nostro nome catturerà la nostra attenzione.
Naturali spontaneamente. Ad esempio, si potrebbero studiare gli effetti di un disastro Questo processo avviene grazie all’attenzione automatica, un processo involontario e rapido, che si
naturale sul benessere psicologico di una popolazione. attiva in risposta a stimoli inaspettati o significativi.
Esperimenti Questi studi, come suggerisce il nome, si concentrano sulla misurazione della
Correlazionali correlazione tra due o più variabili. La correlazione indica la presenza di una
Le prime teorie sull'attenzione, come la teoria del filtro precoce di Broadbent, sostenevano che
o Non relazione tra le variabili, ma non implica necessariamente una relazione di
l'attenzione selettiva rendesse inesistenti tutte le altre informazioni escluse. Tuttavia, studi
Esperimenti causa-effetto
successivi, come quelli di Treisman, hanno introdotto il concetto di filtro attenuato, secondo cui le
Una volta ottenuto un risultato significativo che confermi l’ipotesi, lo studio può essere ripetuto o informazioni non rilevanti vengono semplicemente attenuate, non bloccate.
replicato con altri gruppi o situazioni diverse. Può inoltre essere unito ad altri studi separati in una
procedura che si chiama meta-analisi. Dunque il nostro cervello è ancora in grado di percepirle, ma vengono elaborate a un livello inferiore,
abbassando la soglia di attenzione nei loro confronti.
ATTENZIONE
L'attenzione è una funzione mentale conscia che ci consente di selezionare le informazioni Allo stesso tempo però l'esperimento di Simons e Chabris ha dimostrato la cecità da inattenzione:
rilevanti, mettendole in evidenza, ed escludere quelle irrilevanti dalla coscienza. Questo processo i soggetti nell’esperimento dovevano guardare un gruppo di persone passarsi un pallone da basket
di filtraggio è essenziale per la sopravvivenza, in quanto ci permette di concentrarci su ciò che è contando i passaggi. La scena veniva attraversata da un individuo vestito da gorilla, ma la maggior
importante in un dato momento, evitando un sovraccarico di informazioni al cervello. parte dei soggetti non lo ha notato.

Il processo di focalizzazione dell'attenzione è necessario perché il nostro sistema mentale ha una Questo fenomeno si verifica quando siamo talmente concentrati su un compito che non notiamo
limitata disponibilità a elaborare i segnali. Non possiamo elaborare tutti gli stimoli stimoli evidenti e inaspettati, come un gorilla che attraversa la scena. La cecità da inattenzione
contemporaneamente, quindi dobbiamo selezionare quelli più importanti. Questo meccanismo dimostra che l'attenzione selettiva può essere talmente focalizzata da renderci "ciechi" a stimoli che
segue il principio di economicità, salvaguardando il nostro cervello da un eccessivo dispendio di normalmente noteremmo.
energia. Vedi effetto cocktail party
Tipi di attenzione
Attenzione selettiva e attenzione automatica
L'attenzione può essere diretta verso lo spazio circostante attraverso diverse modalità sensoriali:
visiva, uditiva, gustativa, tattile.
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La visione è il canale principale di acquisizione delle informazioni. L'attenzione visiva si basa I principi dell’organizzazione percettiva della Gestalt, come la buona forma, la coerenza e il
sull'alternanza di fissazioni (momenti di immobilità degli occhi) e saccadi (rapidi movimenti oculari) contrasto tra figura e sfondo, sono elementi che facilitano la cattura e il mantenimento
per esplorare la scena e selezionare gli elementi rilevanti. dell'attenzione. Gli stimoli che presentano queste caratteristiche sono più salienti e vengono
elaborati con maggiore facilità.
L’attenzione può essere:
Legame tra attenzione e coscienza→ L'attenzione regola l'accesso alla coscienza, agendo come un
• divisa: effettuare due o più compiti contemporaneamente meccanismo di selezione che determina quali stimoli diventano parte della nostra esperienza
• focalizzata: concentrazione ad alta prestazione su determinati oggetti o eventi consapevole.
• distribuita: cogliere maggior numero di elementi a scapito della velocità con cui ciò
avviene
• selettiva: insieme dei processi di selezione volontaria su alcune informazioni piuttosto che
COSCIENZA
La coscienza è uno stato di consapevolezza di sé e dell'ambiente. Essa comprende le sensazioni, i
altre
pensieri e i sentimenti che proviamo in un dato momento. La sua funzione è regolare la nostra
• automatica si attiva in modo involontario quando uno stimolo cattura la nostra attenzione,
relazione con l'ambiente. Ha diverse dimensioni:
senza sforzo cosciente
• sostenuta: quando manteniamo per un periodo di tempo lungo uno stato di vigilanza su
eventi particolari 1. Stato di veglia (Vigilanza)→ capacità di rimanere deliberatamente svegli e reattivi all'ambiente.
Regolato da meccanismi biologici interni, come il ritmo sonno-veglia, ma anche dallo stato di salute
generale e dall'umore. Alterazioni dello stato di veglia possono manifestarsi in diversi gradi di
Il concetto di automatizzazione sonnolenza, fino ad arrivare a stati patologici come l'obnubilamento, il sopore e il coma.

Processo attraverso il quale un'azione diventa progressivamente più semplice e fluida grazie alla 2. Lucidità (Chiarezza della coscienza)→ corretto funzionamento delle capacità cognitive e
pratica. Attraverso l'esperienza, il nostro cervello impara a svolgere compiti automaticamente, percettive. Una persona lucida è in grado di percepire il mondo esterno in modo chiaro e accurato
riducendo la necessità di controllo consapevole. e di pensare con chiarezza e coerenza.

Durante le azioni automatizzate il livello di vigilanza è basso, mentre quando affrontiamo situazioni 3. Coscienza di Sé (Io Cosciente)→ consapevolezza di esistere come individuo unico, separato
nuove o potenzialmente pericolose il livello è alto. dall'ambiente, e capace di agire.

La capacità di mantenere una buona vigilanza dipende non solo dalla nostra condizione psicofisica, Nella concezione psicodinamica esiste una dimensione conscia-consapevole e una dimensione
ma anche dalle caratteristiche degli stimoli ambientali. Stimoli intensi con un ritmo veloce inconscia-inconsapevole. Nella pratica clinica si parla di inconscio anche per riferirsi ad altri stati
favoriscono il mantenimento di un alto livello di vigilanza, soprattutto quando il compito necessita soggettivi della coscienza. Chi ha una grave malattia cerebrale può essere incosciente di sè e
di concentrazione per un periodo prolungato (attenzione sostenuta). dell’ambiente, chi dorme è incosciente, e anche chi è sano e vigile può essere cosciente solo di
alcuni tratti di sè e dell’ambiente (concetto psicodinamico).
Fattori che facilitano l’attenzione
PATOLOGIE DELLA COSCIENZA
- Condizione neuro-funzionale del soggetto: La condizione del sistema nervoso, influenzata
da fattori come l'uso di psicofarmaci, lo stato di stress, il riposo, determina la quantità di
energia mentale disponibile. Disturbi quantitativi della coscienza
- Isolare l'oggetto di interesse da stimoli distraenti. Es. silenzio mentre studio Riguardano principalmente la quantità o l'intensità del livello di vigilanza di un individuo, ovvero
- Variare il modo in cui uno stimolo viene presentato può aiutare a mantenere l'attenzione sulla capacità di rimanere svegli e consapevoli dell'ambiente circostante. Si passa per gradi da uno
elevata stato di coscienza normale (vigile, lucido o all’erta) fino ad arrivare alla morte dove c’è un’assenza
- Stimoli intensi, catturano e mantengono l'attenzione più facilmente totale di coscienza. I gradi sono:
- Novità dello stimolo
- L'interesse per l’oggetto o l'attività che richiede attenzione.

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1. Obnubilamento della Coscienza: lieve diminuzione della chiarezza di coscienza e della vigilanza, →Ipnosi: stato simile alla trance in cui la persona è più ricettiva ai suggerimenti esterni e
spesso accompagnata da sonnolenza e difficoltà di attenzione e concentrazione. Le cause possono suggestionabile. Ci sono pareri controversi se considerarla uno stato di coscienza a sé perchè durante
essere cefalea, stanchezza, stress, intossicazione da alcol o farmaci. presenta alterazione delle onde cerebrali, ma non cambiamenti a livello fisiologico.

2. Sonnolenza: rallentamento psicomotorio diventa più evidente, con una maggiore propensione Nonostante ciò l'ipnosi ha diverse applicazioni cliniche, tra cui: gestione del dolore, riduzione
all'addormentamento. I riflessi sono ancora integri, ma il tono muscolare si riduce. dell'ansia, trattamento di fobie, aiuto per smettere di fumare, miglioramento della prestazione
atletica, aiuta testimoni e vittime di crimini a ricordare meglio i dettagli di un crimine.
3. Sopore: stato transitorio tra la sonnolenza e il coma
→Meditazione: pratica usata in diverse culture per raggiungere uno stato di coscienza alterato.
4. Coma: stato di incoscienza più profondo. Il soggetto non risponde agli stimoli esterni, inclusi quelli Consiste nel concentrarsi su uno stimolo specifico, come un mantra (suono, parola o sillaba),
dolorosi, e non mostra segni di attività cerebrale cosciente. un'immagine o il respiro. La meditazione provoca un rilassamento profondo, il battito cardiaco
diminuisce così come la pressione sanguigna e i livelli di ossigeno.
5. Morte: perdita irreversibile della coscienza, cessano tutte le funzionalità cerebrali.
→ Sostanze psicoattive: Farmaci, droghe o alcol possono alterare il nostro stato di coscienza (sia
veglia che lucidità). Influenzano le emozioni, la percezione e il comportamento. Possono creare
La degradazione della coscienza può essere causata da: traumi cranici, tumori cerebrali, ictus,
dipendenza sia biologica (l’organismo si abitua a funzionare in presenza di una certa sostanza) che
infezioni dell’encefalo, malattie infettive, epilessia, ma anche intossicazione da farmaci o droghe.
psicologica (la persona crede di non poter sopportare lo stress della vita quotidiana senza la
sostanza).
Disturbi qualitativi della coscienza
Si differenziano da quelli quantitativi perché non si limitano ad alterare il livello di vigilanza, ma - Sedative-Narcotici: Rallentano l'attività del sistema nervoso centrale, riducendo il dolore,
intaccano principalmente la lucidità, riducendo la chiarezza del pensiero e compromettendo la l'ansia e inducendo rilassamento e sonnolenza. Esempi: oppiacei (oppio, morfina, eroina),
capacità di percepire e interpretare correttamente il mondo circostante. La persona può barbiturici.
sperimentare allucinazioni, deliri, disorientamento e un pensiero disorganizzato. Esempi: - Inebrianti o Depressivi: Rallentano le funzioni cerebrali, influenzando l'umore, la
coordinazione motoria e le capacità cognitive. Esempio: alcol.
Delirium Tremens → Sindrome dovuta all’astinenza da alcol o farmaci sedativi (stato transitorio) - Allucinogeni: Alterano la percezione sensoriale, provocando allucinazioni visive, uditive e
oppure a psicosi nei casi più gravi (stato permanente). La persona si mostra disorientata, confusa e tattili. Esempi: hashish, marijuana, cannabis, LSD.
incapace di pensare in modo chiaro e coerente. Talvolta è incapace di riconoscere l’ambiente. - Eccitanti-Stimolanti: Aumentano l'attività del sistema nervoso centrale, provocando
euforia, aumento dell'energia, della vigilanza e della concentrazione. Esempi: nicotina,
Confusione mentale → termine non più utilizzato a livello patologico, che descrive uno stato di cocaina, crack, anfetamine.
alterazione della coscienza derivato da cause organiche che provoca incoerenza del pensiero e del
comportamento, disorientamento generale spazio-temporale, allucinazioni, deliri e uno stato RITMI BIOLOGICI CIRCADIANI
d’animo ansioso.
I ritmi biologici circadiani sono processi biologici che si ripetono in cicli di circa 24 ore. Governati dal
nucleo soprachiasmatico del cervello, regolano funzioni come la pressione arteriosa, il tono
Altre alterazioni della coscienza muscolare, la velocità del metabolismo, la temperatura corporea e i cicli sonno-veglia.

→Sogni ad occhi aperti: Sono esperienze immaginative che si verificano durante lo stato di veglia, Il nostro corpo è dotato di un orologio interno che regola la velocità, la cadenza e l'efficacia di molte
molto d’aiuto per la salute psicologica perchè potenziano la creatività. A differenza dei sogni funzioni vitali. Tuttavia, non è completamente indipendente dall'ambiente esterno. I ritmi circadiani,
notturni, i sogni ad occhi aperti sono controllati dalla coscienza, permettendo all'individuo di infatti, sono sincronizzati con l'alternanza del giorno e della notte grazie a stimoli ambientali come
modellare la trama e il contenuto della fantasia (anche se riducono la consapevolezza dell'ambiente la luce solare.
circostante).
Esperimenti condotti in condizioni di isolamento, in cui i soggetti erano privati di qualsiasi
Spesso si verificano nella fase di dormiveglia che precede l’addormentamento (attività ipnagogica) riferimento temporale, hanno dimostrato che i ritmi circadiani persistono anche in assenza di
o appena dopo il risveglio (attività ipnopompica). segnali esterni. Tuttavia, in queste condizioni, si osserva un progressivo allungamento dei cicli

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biologici, con una giornata funzionale che può arrivare a durare fino a 46 ore. Al ritorno in un - Fase REM (Rapid Eye Movement): detta anche "sonno paradosso", presenta onde cerebrali
ambiente naturale, i ritmi si risincronizzano rapidamente con il ciclo di 24 ore. veloci, piccole e irregolari, movimenti oculari rapidi sotto le palpebre chiuse e un sonno
profondo. La fase REM è associata alla presenza di sogni vivaci.
I ritmi circadiani influenzano significativamente le prestazioni cognitive e fisiche. Infatti jet lag e il
disturbo affettivo stagionale sono esempi di come alterazioni nei ritmi circadiani possono Un ciclo completo di sonno, dalla fase 1 alla fase REM, dura circa 90-110 minuti e si ripete 4-5 volte
influenzare negativamente il benessere. durante la notte.

Esistono differenze individuali nei ritmi circadiani: il picco di efficienza si registra generalmente nelle TEORIE SUI SOGNI
prime ore del mattino per la maggior parte delle persone (allodole), con un calo progressivo nel
corso della giornata. Tuttavia, alcuni individui (gufi) che raggiungono il massimo delle prestazioni nel
Teoria della soddisfazione dei desideri inconsci (Freud)
tardo pomeriggio o sera.

Secondo Freud, i sogni rappresentano la realizzazione di desideri inconsci, che sono stati repressi
Le prestazioni cognitive tendono ad avere un andamento ciclico anche all'interno della giornata, con
dalla coscienza durante la veglia. Il contenuto manifesto del sogno è visto come una
un picco che dura circa 70-90 minuti seguito da un leggero decadimento.
rappresentazione mascherata del contenuto latente, ovvero il vero significato del sogno. La censura
onirica agisce per nascondere il contenuto latente, trasformandolo in simboli e immagini che sono
SONNO accettabili per la coscienza.
Il sonno è uno stato alterato di coscienza in cui percepiamo e interagiamo principalmente con il
mondo interno della nostra mente. Teoria dei sogni per la sopravvivenza:

Sebbene la sua funzione sia il riposo, è in realtà un processo attivo e dinamico, caratterizzato da I sogni hanno un ruolo adattivo. Durante i sogni, il cervello riproduce scenari e situazioni che
diverse fasi con specifici pattern di attività cerebrale. Spesso può capitare di integrare nel sonno e potrebbero presentarsi nella vita reale, aiutandoci a elaborare informazioni importanti per la nostra
nel sogno stimoli esterni, ad esempio rumori che non portano al risveglio (funzione adattiva per sopravvivenza.
consentire il riposo).
Teoria della sintesi-attivazione (Hobson)
Il sonno tutela la nostra salute. La deprivazione del sonno, anche per brevi periodi, può avere un
impatto negativo significativo sulle funzioni cognitive, sull'umore e sulla salute fisica (Es. difficoltà di Secondo Hobson, il cervello produce energia elettrica durante la fase REM la quale attiva le aree
concentrazione, riduzione delle prestazioni cognitive, irritabilità e cambiamenti d'umore, dedicate ai ricordi. Il cervello riorganizza i ricordi attraverso la trama dei sogni. Possono anche essere
affaticamento fisico) La mancanza cronica di sonno può portare a gravi problemi di salute a lungo desideri inconsci inespressi, i sogni possono essere la chiave di lettura di emozioni, paure,
termine come allucinazioni, compromissione fisica e collasso, morte). preoccupazioni.

A partire dagli anni '50 grazie all'utilizzo dell'elettroencefalogramma (EEG) è stato possibile
registrare l'attività elettrica del cervello, rivelando le diverse fasi del sonno attraverso le variazioni
DISTURBI DEL SONNO
nelle onde cerebrali. Le fasi da 1 a 4 sono dette NON REM, a cui segue la FASE REM.
1. Insonnia: la difficoltà di dormire. Colpisce oltre il 30% della popolazione europea. Le
cause possono essere molteplici, tra cui stress, ansia, depressione, cambiamenti negli orari
- Fase 0 (Veglia Rilassata): precede l'addormentamento, onde alfa ad alta frequenza, irregolari
di lavoro e consumo di caffeina o alcol prima di dormire. Molte persone credono di soffrire
e di modesta ampiezza.
di insonnia, ma potrebbero in realtà sovrastimare il problema, in quanto la loro percezione
- Fase 1 (Dormiveglia): addormentamento leggero, la frequenza e l'ampiezza delle onde
della qualità del sonno potrebbe essere distorta.
cerebrali iniziano a diminuire.
2. Apnee notturne: interruzioni respiratorie notturne Causa sonno disturbato e discontinuo.
- Fase 2 (Sonno Medio): Onde miste di varia intensità con i caratteristici "fusi del sonno".
Può essere una delle cause della sindrome della morte improvvisa infantile.
- Fase 3 (Sonno Sincronizzato): Il sonno si fa più profondo, con onde cerebrali più ampie e
3. Terrori notturni: risvegli improvvisi. Durante le fasi NON REM, accompagnati da intensa
numerose.
paura, panico ed eccitazione fisiologica.
- Fase 4 (Sonno Profondo): La fase di sonno più profondo, in cui il soggetto è difficile da
svegliare, con onde cerebrali lente e ampie, tono muscolare basso e battito cardiaco rallentato.

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4. Narcolessia: disturbo neurologico caratterizzato da attacchi di sonno improvvisi e Oltre alla soglia assoluta, esiste la soglia differenziale, nota anche come differenza appena
incontrollabili durante qualsiasi attività (sportiva, lavorativa, ecc.). Le cause sono percepibile (JND)→ la minima quantità di cambiamento nell'intensità di uno stimolo (stimolo
sconosciute, ma è stato appurato che si tratta di una condizione ereditaria. standard, Ss) necessaria per percepire la differenza rispetto a uno stimolo di confronto (Sc).
5. Sonnambulismo (camminare nel sonno) e Sonniloquio (parlare nel sonno): disturbi del
sonno comuni che si verificano durante la fase 4 del sonno non-REM. Gli stimoli di fondo che possono interferire con la percezione di altri stimoli, influenzando la nostra
capacità di rilevarli, prende il nome di rumore (non si riferisce solo all’udito).
PERCEZIONE
Processo psichico complesso che organizza e sintetizza i dati sensoriali in ingresso, consentendo di PERCEZIONE VISIVA
attribuirgli un significato. Essa rappresenta il meccanismo attraverso il quale riconosciamo,
organizziamo e diamo senso agli stimoli provenienti dal mondo esterno.
Fisiologia della percezione visiva
La percezione si distingue dalla sensazione, che si riferisce alla semplice attivazione degli organi di
La fisiologia della percezione visiva è un processo che coinvolge l'occhio e il cervello, in cui la luce
senso da parte di una fonte di energia fisica, lo stimolo. Mentre la sensazione è il primo stadio, quello
viene trasformata in segnali nervosi ed interpretata per creare la nostra esperienza visiva.
della ricezione dello stimolo, la percezione rappresenta un'elaborazione più complessa che
coinvolge l'interpretazione e l'organizzazione di queste informazioni sensoriali da parte del cervello.
La luce entra nell'occhio attraverso la pupilla e viene proiettata dal cristallino sulla retina (l’immagine
è proiettata capovolta). La retina contiene fotorecettori, i coni (per i colori e i dettagli) e i bastoncelli
La percezione avviene attraverso i cinque sensi:
(per la visione in condizioni di scarsa illuminazione). Il punto in cui il nervo ottico esce dall'occhio è
privo di fotorecettori e viene chiamato punto cieco. Normalmente non siamo consapevoli di questo
- Vista: ci permette di percepire luce, forme e colori. "buco" nel nostro campo visivo perché il cervello lo "riempie" con le informazioni provenienti dalle
- Udito: ci rende capaci di percepire le onde sonore. aree circostanti.
- Tatto: consente la percezione di temperatura, dolore e pressione tramite recettori
specifici, come i termorecettori.
Quando la luce colpisce i fotorecettori, viene convertita in segnali elettrici, che poi viaggiano
- Gusto: si basa sull'analisi chimica, termica e fisica di oggetti, effettuata dalle papille
attraverso il nervo ottico al talamo e poi alla corteccia visiva nel cervello. Qui, i segnali vengono
gustative e dalle mucose orali.
elaborati ed interpretati per creare la nostra esperienza visiva.
- Olfatto: coinvolge l'analisi chimica e tattile operata dalle mucose nasali

Esistono due principali vie visive nel cervello: la via dorsale e la via ventrale. La via dorsale è
Il concetto di soglia coinvolta nell'elaborazione delle informazioni spaziali e del movimento, mentre la via ventrale è
Il concetto di soglia è fondamentale in psicofisica, la disciplina che studia la relazione tra gli stimoli responsabile del riconoscimento degli oggetti.
fisici e la nostra esperienza sensoriale (Vedi capitolo 1). La soglia rappresenta il confine tra gli stimoli
che possiamo percepire e quelli che non siamo in grado di cogliere.
Dallo stimolo al significato
• Soglia assoluta iniziale: l'intensità minima di uno stimolo necessaria affinché questo sia
rilevabile dai nostri organi di senso. Le prime teorie, come il Modello Pandemonium di Selfridge (1957), ipotizzavano un sistema
• Soglia assoluta terminale: l'intensità massima di uno stimolo oltre la quale non gerarchico di "demoni" che analizzavano specifiche caratteristiche dello stimolo. Tuttavia, questi
percepiamo più nulla o la percezione si trasforma, ad esempio, in dolore. modelli, basati su un numero finito di rappresentazioni in memoria, non spiegavano la flessibilità del
sistema percettivo umano.
Per determinare la soglia, si utilizza il metodo dei limiti: lo sperimentatore presenta al soggetto una
serie di stimoli, sia in ordine ascendente (aumentando l'intensità) sia in ordine discendente David Marr (1978) proponeva un'analogia tra il sistema cognitivo e un calcolatore. Secondo Marr, la
(diminuendo l'intensità). La soglia assoluta è definita come il valore dello stimolo che viene percepito visione è un processo computazionale che trasforma l'input visivo in una rappresentazione
dal soggetto nel 50% dei casi. tridimensionale del mondo attraverso tre stadi: Abbozzo Primario, Abbozzo 2 ½ Dimensionale e
Modello 3D.

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Il passaggio dallo stimolo al significato non è solo bottom-up, ma è influenzato da processi top-down, ● Pregnanza: anche detta "buona forma", implica la preferenza per forme simmetriche, regolari e
come conoscenze pregresse, aspettative e contesto. La Teoria dei Geoni di Biedermann (1987) si stabili.
basa sull'idea che il cervello scomponga gli oggetti in forme geometriche semplici, chiamate geoni.
Il riconoscimento avviene confrontando i geoni estratti dallo stimolo con i modelli mentali di geoni ● Destino Comune: gli elementi che si muovono insieme nella stessa direzione tendono ad essere
immagazzinati in memoria percepiti come appartenenti allo stesso gruppo. Questo principio è valido anche per oggetti statici
che, pur non muovendosi fisicamente, condividono un "destino" percettivo.
Infine, il modello Darwin IV di Edelman e collaboratori (2000) dimostra, attraverso un automa
dotato di braccio meccanico, la possibilità di apprendere le categorizzazioni percettive in modo ● Esperienza: l'esperienza passata può influenzare la percezione, favorendo il riconoscimento di
autonomo, senza una programmazione predefinita. forme familiari. Ad esempio, siamo più propensi a vedere una E se le linee che la compongono sono
combinate in modo da suggerire la lettera in forma tridimensionale.
Evoluzione del concetto di percezione visiva nella psicologia
● Continuità: le linee con un orientamento continuo tendono ad essere percepite come un'unica
Il Realismo ingenuo sosteneva una corrispondenza diretta tra la realtà fisica e quella percepita, come forma, anche se interrotte da altri elementi.
se la percezione fosse una semplice "fotocopia" della realtà. Questa teoria è stata confutata perché
a stimoli identici possono corrispondere percezioni diverse (illusioni ottiche). Intervengono altre ● Chiusura: tendiamo a "chiudere" mentalmente i contorni di figure incomplete, percependole
variabili nel processo percettivo, come l'esperienza passata ad esempio. come forme chiuse. L'illusione di Kanizsa, in cui percepiamo un triangolo bianco anche se non esiste
fisicamente, è un esempio di questo principio.
L'Associazionismo proponeva che la percezione fosse il risultato della somma di sensazioni
elementari, come linee, punti, colori. Ci si abitua a vedere in un certo modo, in funzione della ● Figura-sfondo: uno dei principi fondamentali della Gestalt è la distinzione tra figura e sfondo. In
probabilità con cui gli stimoli si trovano associati nell’ambiente. un'immagine, tendiamo a percepire un elemento come figura, che si staglia su uno sfondo.

Il Realismo critico ha introdotto la distinzione tra mondo fisico e mondo percepito, sottolineando o Criterio della sovrapposizione: le forme che si trovano sovrapposte ad altre tendono ad
che la percezione è una costruzione attiva del cervello. Da qui, si sono sviluppate due correnti di essere percepite come figure, soprattutto se lo sfondo è più scuro.
pensiero: o Illusione di Rubin: l'immagine del "vaso o due profili" è un esempio di figura ambigua e
reversibile, in cui il cervello non riesce a decidere quale sia la figura e quale lo sfondo.
• Empirismo (Helmholtz): La percezione è il risultato dell'apprendimento e dell'esperienza L'ambiguità deriva dalla mancanza di indizi di profondità e di sovrapposizione.
passata.
• Innatismo: La percezione è guidata da leggi innate. ● Area occupata: la zona con estensione minore tende ad essere percepita come figura; quella con
estensione maggiore come sfondo.

La Scuola della Gestalt, esempio di innatismo, sostiene che la percezione è un processo immediato ● Costanza della grandezza: percepiamo la dimensione degli oggetti come costante, anche se la loro
e globale, guidato da principi di organizzazione innati che seguono le leggi vicinanza, somiglianza, immagine sulla retina cambia a seconda della distanza.
chiusura, pregnanza, movimento concorde, destino comune. Dal filone della Gestalt si sviluppa il
Costruttivismo, che si concentra sulla ricostruzione fenomenica dell'oggetto da parte dell'individuo. ● Costanza di forma: percepiamo la forma degli oggetti come costante, anche se la loro immagine
sulla retina cambia a seconda dell'angolo di visione.
Leggi dell’organizzazione percettiva della Gestalt:
● Prossimità (Vicinanza): gli elementi vicini tra loro tendono ad essere percepiti come un gruppo.12 Grazie alla costanza percettiva, possiamo interagire con il mondo in modo stabile e prevedibile,
Questo principio porta ad un'organizzazione verticale degli elementi. riconoscendo gli oggetti e gli eventi anche quando le loro caratteristiche apparenti cambiano.

● Somiglianza: in un insieme di elementi disposti in modo casuale, quelli che si assomigliano (per Percezione di profondità
forma, colore, dimensione, etc.) tendono ad essere percepiti come un gruppo.13 Questo principio
favorisce un'organizzazione orizzontale.

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Il cervello umano elabora le informazioni visive provenienti dagli occhi per costruire una Finestra di Ames: un trapezio rotante con una croce centrale che viene percepito come una finestra
rappresentazione tridimensionale del mondo. Questo processo si basa su una serie di indizi: che oscilla. Legge dell'esperienza passata: abituati a vedere finestre rettangolari che oscillano e non
trapezi, il cervello tende a interpretare il trapezio rotante come una finestra, anche se la sua forma
Indizi monoculari → Legati alla messa a fuoco dell’immagine, caratterizzati dalla densità reale è diversa.
microstrutturale (relativa alle superfici dell’ambiente) e dal gradiente di tessitura e densità (il
gradiente di densità della microstruttura della retina varia in funzione del tipo di superficie Illusioni ottico-geometriche
osservata).
Illusione di Müller-Lyer: due linee orizzontali della stessa lunghezza, ma quella con le estremità
Fanno parte degli indizi monoculari gli indizi pittorici: divergenti (a forma di freccia) appare più corta di quella con le estremità convergenti.

• la sovrapposizione tra due stimoli che si sovrappongono parzialmente Illusione di Ponzo o illusione dei binari: due linee orizzontali della stessa lunghezza, poste tra due
• l‘altezza sul piano dell’orizzonte dove gli stimoli più lontani appaiono più in alto linee convergenti, appaiono di dimensioni diverse: la linea più vicina al punto di convergenza sembra
• il chiaroscuro per indicare la profondità dello stimolo più lunga.
• la prospettiva lineare
La stanza di Ames: sfrutta la distorsione prospettica. Osservata da un punto di vista specifico,
Indizi binoculari → Nella visione binoculare le immagini monoculari provenienti dagli occhi non generalmente frontale, appare come una normale stanza cubica, con pareti parallele e angoli retti.
sono perfettamente identiche. Tuttavia, le persone che si trovano in punti diversi della stanza appaiono di dimensioni
sproporzionate. In realtà la stanza di Ames ha una pianta a forma di trapezio, pareti divergenti e
Abbiamo dunque una visione ciclopica: le due immagini non perfettamente identiche vengono pavimento e soffitto inclinati.
automaticamente combinate e fuse in una singola visione, questo processo si chiama fusione
binoculare e permette di avere la percezione di profondità.
Percezione acustica
Gli indizi binoculari sono:
Come nel caso della vista, anche l'udito è un processo complesso che coinvolge meccanismi
fisiologici e psicologici. La psicoacustica studia come il sistema uditivo elabora le onde sonore e
• Convergenza: gli occhi convergono in un determinato angolo per mettere a fuoco un come queste vengono trasformate in percezioni.
oggetto.
• Accomodazione del cristallino: variazione della capacità ottica dovuta all’inspessimento
del cristallino quando mette a fuoco un oggetto. La percezione acustica svolge due funzioni principali: comunicazione e localizzazione delle sorgenti
sonore.

Illusioni ottiche La percezione del suono avviene con le onde sonore, variazioni di pressione dell'aria che si
Le illusioni ottiche evidenziano che il nostro sistema visivo può essere ingannato da specifiche propagano come onde. Queste onde sono caratterizzate da due parametri fondamentali: frequenza
configurazioni di stimoli, portandoci a interpretare la realtà in modo errato. Alcune illusioni e intensità.
dipendono dalla natura stessa dei meccanismi sensoriali, altre, invece, dipendono dal modo in cui
il nostro cervello interpreta l'input ottico basandosi su esperienze passate.
o Frequenza: determina l'altezza del suono (tono). Le frequenze più basse corrispondono a
suoni gravi, mentre quelle più alte a suoni acuti67.
Illusioni di movimento o Intensità: determina il volume del suono. Un'ampiezza d'onda maggiore corrisponde a un
suono più forte, mentre un'ampiezza minore a un suono più debole
Movimento apparente o stroboscopico (fenomeno phi - Wertheimer): due stimoli luminosi statici
vengono presentati in rapida successione. Il cervello interpreta questa successione come un L'uomo non percepisce tutte le frequenze sonore esistenti. Il nostro sistema uditivo è sensibile solo
movimento continuo, come accade nel cinema o nelle insegne luminose. a quelle comprese tra 20 e 20.000 Hz.

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L'effetto mascheramento si verifica quando due o più suoni si sovrappongono, rendendo difficile 2. Visualizzazione spaziale
percepire distintamente uno o entrambi i suoni. 3. Memoria
4. Ragionamento
5. Fluidità verbale
L’INTELLIGENZA 6. Comprensione verbale
L'intelligenza è un concetto complesso che ha affascinato psicologi e filosofi per secoli. Secondo 7. Velocità di percezione
Stern l’intelligenza è “la capacità generale di adattare il proprio pensiero e condotta di fronte a
condizioni e situazioni nuove”.
Thurstone sviluppò il suo test, il Primary Mental Abilities (PMA), per misurare queste sette abilità
distinte. Questo test, e le sue versioni rivedute, sono ancora ampiamente utilizzate oggi, poiché la
L’intelligenza comprende una serie di capacità: possibilità di valutare separatamente le diverse abilità intellettive può essere utile a fini diagnostici.
Es. Modello di Guiford (1982) misura fino a 120 fattori.
• Buona memorizzazione
• Buona disposizione ad apprendere Intelligenza fluida e cristallizzata (modello CH)
• Abilità nel risolvere i problemi
• Attitudine a capire in fretta
Negli anni Sessanta, Cattell e Holl proposero un modello che distingueva l’intelligenza fluida e
• Elasticità mentale
l’intelligenza cristallizzata. L'intelligenza fluida si riferisce alle capacità di elaborazione delle
informazioni, ragionamento e memoria, mentre l'intelligenza cristallizzata rappresenta l'accumulo
Il possedere una di queste caratteristiche non significa essere intelligenti. di conoscenze, abilità e strategie apprese attraverso l'esperienza.

Intelligenza creativa: Capacità di immaginare un’alternativa non banale nella percezione o nell’uso Nel 1993, Carroll rianalizzò oltre 400 studi sull'intelligenza e concluse che il modello CH era corretta
di qualche cosa. ma necessitava di modifiche; propose una struttura a tre livelli dell'intelligenza: la teoria CHC
(Cattell-Horn-Carroll).
Intelligenza logica o astratta: Capacità di esaminare un evento in modo suddiviso e scomposto,
isolando con l’analisi logica i fattori che intervengono ad originarlo. Nel modello CHC dell'intelligenza, la struttura dell'intelligenza è caratterizzata da tre livelli:

In generale, gli psicologi definiscono l'intelligenza come la capacità di comprendere il mondo, 1. In cima (livello-III) troviamo l'intelligenza generale (chiamata anche “g”) che rappresenta
pensare razionalmente e utilizzare efficacemente le risorse disponibili di fronte alle sfide. la capacità globale di intelligenza.
2. Al secondo livello (livello-II) troviamo le cosiddette abilità ampie
Storia delle teorie sull’intelligenza 3. Al primo livello (livelli-I) ci sono le abilità cognitive ristrette, che contribuiscono alle abilità
L'idea di un fattore generale di intelligenza emerse dalle osservazioni di Charles Spearman nel 1927. cognitive ampie del secondo livello. Queste abilità sono specifiche per particolari compiti
Spearman notò che le prestazioni degli individui in diversi test intellettivi tendevano a essere o domini di conoscenza. Ad esempio, l'abilità di ricordare una lista di parole è un'abilità
correlate, suggerendo l'esistenza di un'abilità mentale generale sottostante. Questa abilità generale, ristretta che contribuisce all'abilità cognitiva ampia della memoria a lungo termine.
che Spearman chiamò "fattore g", era considerata responsabile delle correlazioni osservate tra i
diversi test. Tuttavia, questa visione è stata successivamente messa in discussione da altri studiosi. Elaborare le informazioni

Thurstone, uno dei pionieri della psicometria, fu tra i primi a sfidare l'idea di un'unica intelligenza La prospettiva cognitiva ha introdotto il modello dell'elaborazione dell'informazione,
generale. concentrandosi sui processi mentali coinvolti nella produzione di comportamenti intelligenti, come
la memoria, il ragionamento e la risoluzione dei problemi.
Utilizzando una tecnica statistica chiamata analisi fattoriale, Thurstone identificò sette attitudini
intellettive primarie, che riteneva fossero relativamente indipendenti l'una dall'altra. Queste abilità Robert Sternberg ha proposto il modello triarchico dell'intelligenza, che considera tre sottoteorie:
sono:
• Componenziale (analitica) processi di elaborazione delle informazioni utilizzati per
1. Abilità numerica analizzare e risolvere i problemi.
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• Esperienziale (creativa) capacità dell’esperienza di facilitare la risoluzione del problema IL PENSIERO
(familiarità con il compito) Il pensiero è un'attività mentale complessa che ci consente di utilizzare e manipolare
• Contestuale (pratica) relazione tra ambiente e intelligenza individuale rappresentazioni mentali per interagire con il mondo, comprendere la realtà e adattarci a diverse
situazioni. Le rappresentazioni mentali, che possono essere linguistiche, immaginative o astratte,
Le intelligenze multiple di Gardner costituiscono i contenuti del pensiero.

Howard Gardner ha rivoluzionato il campo con la sua teoria delle intelligenze multiple, che propone Il pensiero non si limita ai soli processi razionali e intellettivi, ma include componenti profonde,
l'esistenza di otto tipi di intelligenza indipendenti: musicale, corporeo-cinestetica, logico- arazionali ed emotive.
matematica, linguistica, spaziale, interpersonale, intrapersonale e naturalistica. (Potrebbero esistere
anche altri tipi di intelligenza, come l'intelligenza esistenziale, che riguarda le grandi questioni Non è un processo puramente razionale, ma un'organizzazione psichica che opera secondo il
dell'esistenza). principio di realtà, integrando anche processi non razionali. Si svolge a diversi livelli di
consapevolezza, da processi automatici e inconsapevoli a processi controllati e coscienti.
Punti chiave della teoria di Gardner:
Il pensiero umano opera secondo il principio di economia cognitiva, utilizzando procedimenti
• L'intelligenza è multiforme: Esistono diversi tipi di intelligenza, non un'unica abilità percettivi e cognitivi per raggiungere un risultato in modo efficace ed efficiente.
generale.
• Indipendenza delle intelligenze: Le diverse intelligenze sono relativamente indipendenti Formati del Pensiero: Parole e Immagini
l'una dall'altra, il che significa che una persona può eccellere in un'area e avere difficoltà Il pensiero si manifesta in diverse modalità di rappresentazione mentale, tra cui parole, immagini,
in un'altra. narrazioni e procedure d'azione:
• Base neurologica: ogni intelligenza è legata a sistemi neurologicamente indipendenti nel
cervello - La conoscenza dichiarativa è l'insieme delle conoscenze sul mondo immagazzinate nella
memoria a lungo termine. Può essere rappresentata sia in forma proposizionale che come
L'intelligenza emotiva è un insieme di abilità che consentono di valutare, esprimere e regolare le immagini mentali.
proprie emozioni e quelle degli altri. - La conoscenza proposizionale riguarda i fatti e si forma anche dopo una singola
esperienza. Si suddivide in:
Intelligenza emotiva ▪ Conoscenza episodica: riguarda episodi specifici del passato, con coordinate spazio-
temporali definite (es: "ieri sono andato al parco con il mio cane").
▪ Conoscenza semantica: comprende proposizioni generali, senza coordinate spazio-
Daniel Goleman (1995) ha reso popolare il concetto di intelligenza emotiva con il suo libro temporali (es: "i cani vengono portati al parco dai loro padroni").
"Intelligenza Emotiva" dove sostiene che la capacità di empatia, la consapevolezza di sé e l'abilità - Le immagini mentali sono rappresentazioni analogiche di oggetti o eventi, che
sociale siano aspetti chiave dell'intelligenza emotiva. mantengono proprietà spaziali. Non si limitano alla sola esperienza visiva, ma possono
coinvolgere tutti i sensi (es: immaginare una melodia, un profumo, un sapore).
Mayer e Salovey (2004, 2008) hanno proposto un modello che scompone l'intelligenza emotiva in
quattro componenti principali: Nel dibattito sull'immaginazione (imagery debate) l'ipotesi proposizionale nega l’esistenza e l’utilità
funzionale delle immagini mentali come formato di pensiero, mentre l'ipotesi analogica le considera
1. Riconoscere ed esprimere le emozioni: Saper identificare le proprie emozioni e quelle un formato di pensiero distinto da quello proposizionale (sono due codici che operano insieme).
altrui attraverso segnali verbali e non verbali.
2. Accedere e generare le emozioni per facilitare il pensiero: Chiedersi cosa provo riguardo La teoria del doppio codice di Paivio spiega come la mente utilizzi due sistemi di codifica: uno
a un problema facilita i processi decisionali. verbale per il linguaggio e uno immaginativo per oggetti e eventi non verbali. Questi sistemi operano
3. Comprendere le emozioni: Analizzare le cause e le conseguenze delle emozioni, in modo differente, con unità rappresentazionali e strutture associative distinte.
distinguendo tra diverse sfumature emotive.
4. Regolare le emozioni: Gestire le proprie emozioni e quelle altrui in modo appropriato al
contesto. Codice verbale: si basa sul linguaggio (logogeni) per rappresentare le informazioni in forma verbale,
elaborando testi e parole. La sua struttura è sequenziale, processando un'informazione alla volta.

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Codice non verbale (immaginativo): utilizza le "immageni" come unità di base per elaborare (soggetto). Questo focus sugli attributi, anziché sull'essenza degli oggetti,
immagini mentali, sensazioni visive e rappresentazioni spaziali. Opera in modo simultaneo, rende difficile per la persona mantenere una coerenza logica e una
elaborando diverse informazioni contemporaneamente. comprensione chiara della realtà. La mentalità psicotica, distorcendo il
ragionamento logico, sembra aderire alla "legge di partecipazione"
La teoria di Kosslyn considera le immagini mentali rappresentazioni analogiche con una struttura (Bruhl)che descrive un modo di pensare tipico delle società primitive,
profonda (informazioni nella memoria a lungo termine) e una superficiale (immagine nella mente a dove oggetti, esseri e fenomeni possono essere contemporaneamente
breve termine). Secondo Kosslyn, le immagini mentali possono essere manipolate e esplorate come se stessi e qualcosa altro.
oggetti reali, supportando la pianificazione e l'azione (infatti possono essere sia immagini statiche Narrativo Si basa sulla costruzione una narrazione per interpretare gli eventi e dare
che dinamiche). un senso all'esperienza umana. Contrapposto al pensiero scientifico, che
si basa sulla logica e sulla ricerca di leggi generali, il pensiero narrativo si
focalizza sulle azioni umane, sulle relazioni interpersonali e sulle
Tipo di Spiegazione
emozioni, ed è fondamentale nella costruzione del sé e nella condivisione
Pensiero
dell’esperienza soggettiva.
Produttivo Introdotto da Wertheimer e Kohler, implica un'elaborazione attiva che Procedurale Come fare qualcosa, ad esempio andare in bicicletta. È una forma di
produce nuova conoscenza. Si basa su processi bottom-up (analisi dei dati conoscenza implicita, acquisita gradualmente attraverso l'esperienza e la
a disposizione) e top-down (utilizzo di ipotesi e scopi), ed è molto pratica. Due elementi chiave sono le procedure d'azione e il management
utilizzato nel problem solving. Si contrappone al pensiero riproduttivo, (gestione). Le azioni si organizzano attraverso script, schemi mentali che
che si limita ad applicare schemi preesistenti. rappresentano sequenze di azioni (flessibili) di azioni organizzate in una
Quotidiano Secondo Barlett (1958) è quel tipo di pensiero che mettiamo in atto nelle successione spazio-temporale e causale per raggiungere uno scopo.
varie situazioni problematiche della vita di ogni giorno in modo pratico ed
efficiente, senza compiere uno sforzo logico o scientifico. Tuttavia, la sua Categorizzazione
mancanza di verifica, la generalizzazione, la sua rigidità logico possono Storicamente, l'analisi del pensiero è stata dominata dalla logica e dalla filosofia (Aristotele).
portare a errori di valutazione e a decisioni poco accurate.
Prevenuto Si basa su pregiudizi e stereotipi preesistenti, che influenzano Le Leggi dell'Associazionismo
l'interpretazione delle informazioni e il processo decisionale. È un tipo di
pensiero rigido e resistente al cambiamento, che rifiuta i principi del Le leggi dell'associazionismo sono un modello teorico che spiega come le idee si formino e si
metodo scientifico e si basa su una forte componente emotiva in quanto colleghino nella mente. Secondo questo modello, il pensiero si basa su principi di associazione tra
spesso radicato in paure, insicurezze e bisogni di difesa. Questo tipo di stimoli, idee e concetti. Aristotele aveva postulato tre leggi fondamentali dell'associazionismo:
pensiero può portare a conclusioni errate e a discriminazioni
ingiustificate.
Neurotico Caratterizzato da un uso predominante di meccanismi di difesa per gestire • Legge della contiguità: le idee che si presentano vicine nel tempo o nello spazio tendono ad
situazioni percepite come minacciose per l'Io. i meccanismi di difesa essere associate tra loro.
(inconsci) utilizzati dal pensiero neurotico sono: negazione dell'evidenza • Legge del contrasto: un'idea evoca più spontaneamente un'altra idea in contrapposizione con
percettiva (rifiuto di accettare la realtà), negazione della relazione tra la prima. (Es. Caldo → Freddo)
percezione minacciosa e l'Io, proiezione dei sentimenti minacciosi su • Legge della somiglianza: il pensiero di un oggetto evoca facilmente il pensiero di oggetti simili
altro, negazione e intellettualizzazione delle emozioni (neghiamo i nostri
sentimenti e li "razionalizziamo" per non sentirli). L'abuso di questi Attraverso le leggi dell'associazionismo, la mente umana categorizza le esperienze e forma i concetti.
meccanismi può portare a una distorsione della realtà e a una visione In questo processo, la formazione di categorie è un passo fondamentale per la comprensione del
dicotomica del mondo, alimentando conflitti interni e difficoltà nel trovare mondo.
un equilibrio psichico.
Psicotico Deviazione dal pensiero logico, è caratterizzato da meccanismi di La categorizzazione è il processo mediante il quale l'individuo seleziona e organizza il flusso
funzionamento inconsci e automatici, rudimentali e arcaici che si dell'esperienza in modo da gestirne e ridurne l'enorme variabilità. In sostanza, si tratta di
manifestano come fenomeni incomprensibili, assurdi e incoerenti. Forti raggruppare oggetti, eventi o persone con caratteristiche comuni in categorie o classi, rendendo
emozioni, come l'ansia e l'angoscia, portano ad una distorsione della più facile la comprensione e l'interazione con la realtà.
realtà e dei processi intellettuali. La logica psicotica si concentra su come
una cosa viene descritta (predicato) piuttosto che su ciò che una cosa è

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Secondo Collins e Quillian (1969), la categorizzazione serve principalmente a semplificare il flusso La teoria CNS non tiene conto della gradualità di appartenenza a una categoria.
di informazioni che la percezione fornisce al pensiero. Questa semplificazione è essenziale perché
il nostro sistema cognitivo ha una capacità limitata. I concetti, intesi come categorie di oggetti, eventi Teoria del Prototipo: Questa teoria, sviluppata da Eleanor Rosch, sostiene che la categorizzazione si
o persone con caratteristiche comuni, ci permettono di organizzare fenomeni complessi in forme più basa in una dimensione orizzontale sul confronto con un prototipo, ossia l'esemplare di una
semplici e utilizzabili. categoria che presenta il numero maggiore di caratteristiche proprie di quella categoria e il numero
minore di caratteristiche di membri di altre classi.
Due processi cognitivi essenziali per la formazione dei concetti sono l'astrazione e la
generalizzazione. L'astrazione ci permette di estrarre le caratteristiche comuni a una serie di oggetti, Ad esempio, nella categoria "uccelli", il passero o l'aquila, con le loro caratteristiche distintive di ali,
mentre la generalizzazione ci consente di applicare un concetto appreso a nuove situazioni. piume, becco e capacità di volare, rappresentano prototipi. Al contrario, lo struzzo o il pinguino, pur
appartenendo alla stessa categoria, presentano meno caratteristiche tipiche degli uccelli e si
Rosch, a sua volta, evidenzia come l'organizzazione in categorie si basi su due principi psicologici collocano ai margini della categoria.
complementari:
L'importanza dei prototipi risiede nel fatto che facilitano il processo di categorizzazione.
- Economia cognitiva: La nostra mente tende a preferire processi di comprensione della realtà che
siano meno impegnativi e più efficienti. Invece, la dimensione verticale si riferisce al livello di inclusione della categoria, ovvero a come le
categorie sono organizzate in livelli gerarchici (tassonomia). Questa dimensione si basa su una
- Struttura del mondo percepito: Il mondo non si presenta come un insieme casuale di informazioni. strutturazione intercategoriale, in cui le categorie sono disposte in un ordine che va dai concetti più
Gli oggetti e i loro attributi sono percepiti come dotati di una struttura correlazionale, che facilita la generali e astratti a quelli più specifici e concreti. Es. Passerotto>Uccello>Animale
categorizzazione.
Invece, le teorie embodied si basano sull'idea che la rappresentazione dei concetti sia strettamente
La categorizzazione consente una definizione concettuale degli oggetti e degli eventi attraverso: legata all'esperienza percettiva e motoria dell'individuo.

• Connotazione: l'oggetto viene riconosciuto come appartenente a una classe. Es. mi scotto Secondo la teoria embodied, i concetti non sono mere astrazioni mentali, ma sono radicati nella
con una pentola bollente, eviterò di toccare gli oggetti simili ad una pentola. nostra esperienza fisica del mondo. Ad esempio, il concetto di "mela" non è solo una lista di attributi
• Denotazione: l'oggetto viene riconosciuto attraverso le sue caratteristiche specifiche. Un come "rosso", "tondo" e "dolce". Piuttosto, è anche una rappresentazione delle nostre esperienze
ragno è un insetto con otto zampe. di mordere una mela, di sentirne il profumo, di vederla rotolare sul tavolo.

Teorie e Modelli di Categorizzazione Un processo chiave nella teoria embodied è la simulazione situata. Quando incontriamo un oggetto
o un evento, il nostro cervello attiva una simulazione percettiva di quell'oggetto o evento,
La teoria delle Condizioni Necessarie e Sufficienti (CNS) rappresenta un modello di categorizzazione utilizzando le stesse aree cerebrali che sarebbero coinvolte in una reale interazione fisica.
basato sulla logica, in cui un concetto viene definito da un insieme di tratti o caratteristiche che sono
sia necessarie che sufficienti per appartenere a quella categoria. Ragionamento
Il ragionamento è la capacità di mettere in relazione conoscenze e trarre inferenze per generare
Un tratto è necessario se la sua assenza esclude un esemplare dalla categoria. Ad esempio, per nuova conoscenza o giungere a conclusioni. È un processo cognitivo fondamentale che ci permette
essere classificato come "uccello", un animale deve avere le ali. di comprendere il mondo, risolvere problemi e prendere decisioni.

Un tratto è sufficiente se la sua presenza garantisce l'appartenenza di un esemplare alla categoria. Tipi di Ragionamento
Ad esempio, avere le piume è un tratto sufficiente per essere classificato come uccello. Se un animale
ha le piume, possiamo dedurne con certezza che appartiene alla categoria degli uccelli. Esistono diverse tipologie di ragionamento, ognuna con caratteristiche e meccanismi specifici:

Secondo questa teoria, tutti i tratti hanno la stessa rilevanza e nessun tratto può essere cancellato Ragionamento Deduttivo: Si parte da premesse generali per arrivare a conclusioni particolari. Un
o aggiunto. esempio classico è il sillogismo, composto da due premesse (maggiore e minore) e dalla
conseguenza che ne deriva. Se le premesse sono vere, la conclusione derivata tramite un
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ragionamento deduttivo valido sarà anch'essa vera perchè non introduce nuove informazioni, ma ● Euristica della rappresentatività: valuta la probabilità di un evento in base alla sua somiglianza
rende esplicite le informazioni già contenute nelle premesse. con un prototipo o modello mentale. Si tende a ignorare le informazioni statistiche a favore della
somiglianza con un caso tipico. Questo può portare a decisioni non ottimali, come nel caso della
La validità del ragionamento deduttivo dipende dalla forma logica, ma studi hanno dimostrato che fallacia del giocatore d'azzardo, in cui crede che gli eventi passati influenzino la probabilità di eventi
anche il contenuto delle proposizioni e schemi di ragionamento pragmatico, basati su esperienze futuri anche quando questi eventi sono indipendenti gli uni dagli altri (ad esempio se la pallina della
quotidiane, influenzano la nostra capacità di valutazione. roulette cade sul rosso tot volte, allora la prossima volta uscirà il nero).

Ragionamento Induttivo: Si procede "dal particolare al generale". Osservando regolarità in casi Problem solving
specifici, si formulano ipotesi generali (generalizzazioni) che permettono di fare previsioni Il problem solving consiste nell'individuare e applicare una serie di operazioni mentali per passare
sull'ambiente, anche se non si ha la certezza della loro validità. La conclusione induttiva amplia le da uno stato iniziale, in cui il problema si presenta, a uno stato finale, in cui il problema è risolto.
informazioni contenute nelle premesse ed ha carattere probabilistico. Ad esempio, se vediamo
diversi cigni bianchi, potremmo indurre che tutti i cigni sono bianchi, ma questa conclusione I tre passi del Problem Solving: Preparazione, Produzione e Giudizio
potrebbe essere smentita dall'osservazione di un solo cigno nero.
1) PREPARAZIONE: comprendere e diagnosticare a fondo il problema. Diagnosticare il problema
Ragionamento abduttivo: mira a fornire la spiegazione più plausibile per un'osservazione o un implica analizzarne la natura e classificarlo in una delle tre categorie principali:
evento sorprendente. Si parte da un effetto osservato e si cerca di risalire alla causa più plausibile,
formulando un'ipotesi che spieghi il fenomeno. A differenza del ragionamento induttivo, che mira a
Categoria di Descrizione Esempi
generalizzare da casi particolari a regole generali, il ragionamento abduttivo si focalizza sulla ricerca
Problema
della causa più probabile di un evento.
Problemi di Richiedono di riorganizzare o Anagrammi, puzzle, classificazione
Sistemazione ricombinare gli elementi in un di oggetti in base a caratteristiche
TIPO DI ESEMPIO modo che soddisfi un certo comuni.
RAGIONAMENTO criterio.
DEDUTTIVO Tutti i mammiferi hanno il cuore. I cani sono mammiferi. Quindi, i cani Problemi di Implicano l'identificazione di una Problemi di logica in cui bisogna
hanno il cuore. Induzione di una relazione tra gli elementi presenti trovare il prossimo elemento in
INDUTTIVO Ho visto molti corvi, e tutti erano neri. Quindi, tutti i corvi sono neri. Struttura e la costruzione di nuove relazioni una sequenza, identificare la
ABDUTTIVO Il mio gatto miagola insistentemente. Forse ha fame. tra di essi. regola che lega una serie di
Quando prendiamo decisioni, possiamo utilizzare due tipi di strategie: numeri.
Problemi di Richiedono di individuare un Cubo di Rubik, pianificazione di un
Trasformazione metodo o una serie di passaggi per viaggio.
Algoritmi: Sequenze di regole che, applicate correttamente, garantiscono la soluzione del problema.
trasformare uno stato iniziale in
Sono procedure precise ma spesso complesse e dispendiose in termini di tempo e risorse cognitive.
uno stato finale desiderato.

Euristiche: Strategie semplificate ed economiche che si basano su stime di probabilità. Non 2) PRODUZIONE: generare possibili soluzioni al problema identificato. Se si è già affrontato un
garantiscono la soluzione ottimale, ma sono utili per prendere decisioni rapide in situazioni di problema simile in passato, la soluzione potrebbe essere già presente nella memoria. Se non si riesce
incertezza. a recuperare una soluzione dalla memoria, è necessario generare nuove soluzioni.

Euristiche più comuni: Alcune strategie sono tentativi ed errori, le euristiche (Analisi dei mezzi e dei fini), l’esame a ritroso
(si parte dal risultato desiderato per arrivare al problema), oppure l’insight (Gestalt, intuizione
improvvisa).
● Analisi dei mezzi e dei fini: consiste nel valutare le differenze tra l'obiettivo desiderato e la
situazione attuale, e si procede scomponendo il problema in sotto-obiettivi più semplici.
3) GIUDIZIO: valutare le soluzioni generate nella fase precedente per selezionare la migliore
● Euristica della disponibilità: si basa sulla facilità con cui un evento viene richiamato alla memoria
per stimarne la probabilità di accadimento. Eventi facilmente ricordabili, magari perché recenti o Creatività per risolvere i problemi
emotivamente salienti, vengono percepiti come più frequenti di quanto non siano in realtà.
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La creatività è la capacità di collegare idee o risposte in modo originale per trovare soluzioni Il triangolo semiotico permette di visualizzare la complessità di un segno. I suoi tre vertici
innovative a un problema. rappresentano:

Un fattore chiave associato alla creatività è il pensiero divergente, definito come l'abilità di generare • Espressione: Il significante, la forma fisica del segno (un suono, un'immagine, un gesto).
risposte inusuali, ma appropriate, a problemi o questioni. Questo tipo di pensiero si contrappone al • Referente: L'oggetto o l'evento a cui il segno si riferisce nella realtà.
pensiero convergente, che si basa su conoscenza e logica per produrre risposte più convenzionali. • Contenuto: L'idea mentale, il concetto che associamo al segno.

La creatività non è un dono innato, ma una capacità che può essere sviluppata attraverso Definizioni del segno:
l'allenamento e l'utilizzo di strategie appropriate:
• Segno come equivalenza: segno come l'unione fissa di un significante (espressione) e un
- Ridefinire i problemi: riformulare il problema in modo diverso per superare i limiti e i significato (contenuto).
pregiudizi iniziali. • Segno come inferenza: Il segno viene interpretato in un contesto comunicativo specifico,
- Utilizzare il frazionamento: scomporre il problema in parti più piccole e gestibili. con un processo di interpretazione che va oltre il semplice significato letterale.
- Adottare una prospettiva critica: mettere in discussione le assunzioni e le informazioni
disponibili.
- Considerare gli opposti: analizzare il contrario del concetto che si sta cercando di Settori della comunicazione umana: Sintassi, Semantica e Pragmatica
comprendere. SINTASSI→ regole che governano la combinazione delle parole in frasi e periodi. Si concentra sulla
- Utilizzare analogie: trovare somiglianze tra il problema attuale e altri problemi già risolti, ad struttura del linguaggio e su come gli elementi linguistici si organizzano per creare significati
esempio prendendo spunto dal mondo animale. complessi.
- Pensare in modo divergente: generare idee inusuali e alternative per stimolare l'innovazione.
- Assumere la prospettiva di un'altra persona: guardare il problema da un punto di vista diverso La sintassi è fondamentale per i processi di codifica (trasformazione di pensieri in linguaggio) e
per superare i blocchi mentali8. decodifica (interpretazione del linguaggio). La disposizione sintattica delle parole influenza il
- Utilizzare le euristiche: utilizzare scorciatoie cognitive per facilitare la ricerca di soluzioni, pur significato della frase, anche se la somma dei significati individuali rimane la stessa.
essendo consapevoli dei loro limiti.
- Sperimentare diverse soluzioni: non aver paura di provare diverse strategie e di combinare SEMANTICA→ significato delle parole, delle frasi e della comunicazione in generale. Si occupa del
approcci diversi. rapporto tra i simboli linguistici e i concetti che rappresentano.

COMUNICAZIONE PRAGMATICA→ studia gli effetti della comunicazione sul comportamento e le relazioni tra lingua
La comunicazione può essere definita come la trasmissione, diffusione o scambio di informazioni e contesto (l'interpretazione del messaggio dipende dal contesto comunicativo). La competenza
tra due o più individui. Negli animali, la comunicazione è spesso istintiva e stereotipata, basata su comunicativa è alla capacità di un individuo di utilizzare il linguaggio in modo appropriato ed efficace
segnali innati, fissi e specifici per ogni specie. in diversi contesti sociali.

Nell'uomo, la comunicazione raggiunge livelli di complessità straordinari, grazie all'uso del Paul Watzlawick e la scuola di Palo Alto hanno contribuito significativamente allo studio della
linguaggio verbale e non verbale. Non si limita al semplice passaggio di dati, ma coinvolge processi pragmatica. Secondo questa scuola, la comunicazione è un processo circolare e continuo, in cui ogni
di interpretazione delle intenzioni e la costruzione di significati condivisi. messaggio influenza il successivo.

Costruire segni →Uno dei contributi più importanti di Watzlawick è la formulazione dei

La comunicazione implica la produzione di un segno che possa essere percepito e interpretato da cinque assiomi della comunicazione
un'altra persona. Il segno non si riferisce direttamente all'oggetto reale, ma alla sua 1) È impossibile non comunicare: anche il silenzio, è una forma di comunicazione.
rappresentazione mentale. Per questo, lo stesso segno può avere significati diversi per persone 2) Livelli di contenuto e di relazione: Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto (le
diverse, in contesti diversi. informazioni trasmesse) e un aspetto di relazione (il modo in cui i comunicanti si
percepiscono tra loro).

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3) La punteggiatura della sequenza di eventi: in un flusso continuo di scambi comunicativi, Referente Oggetto o concetto a cui il messaggio si riferisce.
ogni persona organizza gli eventi in una sequenza lineare di causa-effetto secondo una Contesto Ambiente fisico e sociale in cui la comunicazione avviene, influenzando
propria interpretazione soggettiva, creando una propria "punteggiatura". Questa l'interpretazione del messaggio. Include elementi culturali, relazionali e
punteggiatura soggettiva è spesso all'origine di incomprensioni e conflitti (quindi influisce situazionali.
sulla natura di una relazione). Feedback Risposta del ricevente al messaggio. Può essere verbale, non verbale o
4) Comunicazione numerica e analogica: Usiamo due tipi di linguaggio: numerico (verbale, (retroazione) entrambi. Può essere positivo (incoraggiando la comunicazione) o negativo
con parole e simboli) e analogico (non verbale, con gesti, espressioni, tono). Il linguaggio (ostacolandola). Essenziale per la regolazione e l'adattamento del processo
numerico serve a trasmettere informazioni, mentre quello analogico esprime emozioni e comunicativo.
definisce la relazione attraverso rappresentazioni.
5) Interazione simmetrica e complementare: Le relazioni comunicative possono essere: Caratteristiche del circuito della comunicazione:
simmetriche (i comunicanti sono sullo stesso piano, hanno ruoli simili e si rispecchiano nei
comportamenti, tipo i fratelli o i colleghi) o complementari (i ruoli sono diversi e si • Circolarità: La comunicazione è un processo in cui i ruoli di emittente e ricevente si
completano, come genitore-figlio, capo-dipendente). alternano continuamente, creando un ciclo di interazioni.
• Presenza del filtro: Elementi consci, inconsci e culturali possono influenzare la codifica e
Modello matematico della comunicazione (lineare) la decodifica del messaggio.
• Possibilità di errori di comprensione: Dovuti a variabili intervenienti nel processo di
comunicazione (differenze culturali, preconcetti, errori di codifica e decodifica).
Il modello matematico della comunicazione, sviluppato da Shannon e Weaver negli anni ’40,
considerava la comunicazione come un processo di trasmissione di informazioni da un emittente a
un ricevente mediante un codice. In questo modello, la comunicazione viene vista come un La Teoria degli Atti Linguistici: Comunicare è fare
processo lineare e unidirezionale. Concentrandosi sulle condizioni di trasmissione del segnale, non
riesce a cogliere la complessità della comunicazione umana. La teoria degli atti linguistici, elaborata da John Austin nel 1962, afferma che dire qualcosa equivale
sempre a fare qualcosa. La comunicazione, non si limita a trasmettere informazioni ma si configura
Il Circuito della Comunicazione come un'azione che produce effetti concreti sul mondo.

Il circuito della comunicazione descrive gli elementi che concorrono a realizzare un singolo atto Austin individua tre livelli interconnessi all'interno di ogni atto linguistico:
comunicativo.
1. Atto locutorio: È l'atto di dire qualcosa in sé, l'azione di pronunciare parole con un determinato
Elemento Descrizione significato.
Emittente La fonte del messaggio. Codifica i propri pensieri e idee in un messaggio,
influenzato dalle sue caratteristiche individuali, come la personalità e lo stile 2. Atto illocutorio: Si compie attraverso il parlare, l'intenzione comunicativa che esprime la forza e
comunicativo. la funzione dell'enunciato, come dare un ordine, fare una promessa, esprimere un giudizio.
Ricevente Riceve e decodifica il messaggio dell'emittente, interpretandolo in base al
proprio contesto e alle proprie conoscenze. 3. Atto perlocutorio: È l'atto che si compie con il dire qualcosa, gli effetti e le conseguenze che
Messaggio L'informazione che l'emittente desidera trasmettere. Può essere espresso l'enunciato produce sul sistema di credenze, sui sentimenti, le emozioni e la condotta
attraverso diversi codici. dell'interlocutore.
Codice Sistema di simboli e regole utilizzato per codificare e decodificare il messaggio.
Per essere efficace, il codice deve essere condiviso, almeno in parte,
Comunicare per perseguire intenzioni
dall'emittente e dal ricevente. Tipi di codici → Verbale: Utilizza le parole per
trasmettere il messaggio. Paraverbale: aspetti non verbali del linguaggio
parlato, come tono, volume, ritmo e pause. Non verbale: gesti, espressioni La comunicazione è anche un'azione volta a perseguire intenzioni specifiche.
facciali, postura, contatto visivo e distanza interpersonale.
Grice propone che la comunicazione efficace si basi sulla cooperazione tra i partecipanti. I
Canale Mezzo fisico attraverso cui il messaggio viene trasmesso. Esempio carta per la comunicanti, secondo Grice, si impegnano a contribuire alla conversazione in modo chiaro, veritiero
scrittura e pertinente, seguendo le massime conversazionali.

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Quando una massima viene violata, l'ascoltatore deve compiere uno sforzo interpretativo per Comunicazione Gesti, espressioni facciali e segnali fisici sono più efficaci ad esprimere
comprendere l'intenzione del parlante, andando oltre il significato letterale delle parole. non verbale emozioni complesse e modificare il senso della comunicazione. Il 65% della
comunicazione è non verbale. Include anche la distanza fisica (prossemica)
Sperber e Wilson, con il modello ostensivo-inferenziale, secondo il quale comunicare consiste nel tra persone, che può segnalare intimità, aggressività, diffidenza o gerarchia.
rendere manifesta la propria intenzione di rendergli manifesta un’informazione. Un'informazione è Azione • La danza consente di esprimere emozioni e trasmettere messaggi
pertinente quando la sua elaborazione produce un effetto cognitivo significativo per il ricevente con attraverso il movimento e l'espressione corporea.
il minimo sforzo. • Le classi di condotte, come gli schiaffi e le carezze, non si limitano a
comunicare emozioni o intenzioni in modo autonomo, ma possono anche
Il comunicatore, attraverso stimoli ostensivi (gesti, parole, espressioni facciali), segnala la sua rafforzare i contenuti della comunicazione linguistica.
intenzione di comunicare qualcosa di pertinente al destinatario. L'ascoltatore, a sua volta, si
impegna in un processo inferenziale per interpretare il messaggio e comprenderne il significato.

Searle, con il concetto di we-intention, sottolinea l'importanza dell'intenzionalità collettiva che


emerge dalla collaborazione tra i partecipanti. Non si può raggiungere la we-intention da soli, i LINGUAGGIO
comunicanti hanno un ruolo complementare, differenziato e coordinato. Linguaggio Verbale: un sistema complesso e articolato

La sintonizzazione: mettersi sulla stessa lunghezza d'onda Il linguaggio verbale è un sistema integrato composto da diversi costituenti che lavorano insieme
per creare significati complessi:
La sintonizzazione è un insieme di comportamenti interpersonali che permettono ai partecipanti di
"mettersi sulla stessa lunghezza d'onda" e di creare le condizioni per una migliore comprensione • Fonemi: le unità sonore minime che distinguono un significato. Ad esempio, in italiano, la
reciproca delle intenzioni. differenza tra /p/ e /b/ distingue "pane" da "bane".
• Morfemi: le unità minime dotate di significato. Possono essere liberi, come le parole
Si basa sulla capacità dei comunicanti di adattare il proprio stile comunicativo a quello "cane" o "casa", o legati, come i prefissi "in-" o "dis-" o i suffissi "-zione" o "-mento".
dell'interlocutore, quindi implica l’osservare attentamente il linguaggio verbale e non verbale • Sintagmi: gruppi di parole che formano unità di significato all'interno di una frase, come
dell'interlocutore, cercando di cogliere le sue emozioni, i suoi atteggiamenti e le sue intenzioni e di "il gatto nero" o "sulla sedia".
conseguenza modificare il proprio modo di comunicare (tono di voce, espressioni facciali, gesti, ecc.) • Frasi: sequenze di parole che esprimono un pensiero completo.
in base a ciò che si percepisce. • Testi: insiemi di frasi organizzate in modo coerente che comunicano un messaggio più
ampio e articolato.
I medium della comunicazione
La dislocazione è la proprietà del linguaggio che permette di riferirsi a luoghi ed eventi non presenti
alla percezione dei partecipanti alla comunicazione. Quindi ci permette di parlare del passato, del
Linguaggio Forma superiore di comunicazione che utilizza la vista e l'udito.
futuro, di concetti astratti e di mondi immaginari.
Caratterizzato dall'uso di parole organizzate secondo regole grammaticali e
sintattiche. Si compone di diversi elementi chiave tra cui fonetica, fonologia,
grammatica, sintassi, morfologia, semantica e pragmatica. Per raggiungere lo scopo dell'interazione è necessario prima organizzare le idee e le informazioni in
Scrittura Rappresentazione grafica della lingua attraverso lettere, simboli o segni. modo logico e coerente e poi selezionare le parole appropriate al contesto e all'interlocutore.
Non è universale.
Disegno Mezzo di comunicazione limitato e specializzato. Il messaggio deve essere Il passaggio dall'intenzione comunicativa all'articolazione della parola, come descritto da Levelt
codificato, e non sempre è semplice farlo. (1989), si compone di tre livelli:
Immagine Una fotografia o una sequenza di immagini. Può essere un flusso
comunicativo a sé stante o può rafforzare altri tipi di comunicazione. Il 1. Concettualizzazione: si forma una rappresentazione semantica di ciò che si intende dire.
linguaggio delle immagini è polisemico: può essere soggetto a diverse 2. Formulazione: si traduce la rappresentazione semantica in una struttura linguistica. Si
interpretazioni. Nelle immagini, il livello espressivo (emozioni, significati) è selezionano le parole appropriate, chiamate lemmi, che si organizzano secondo le regole
legato al contenuto. grammaticali.

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3. Articolazione: esecuzione fisica della produzione linguistica attraverso l’apparato chiama fase monoverbale perché il bambino fino al parole a 18 mesi a
respiratorio e i vari organi coinvolti nell’emissione di suoni. secondo anno di vita si esprime utilizzando solo una circa 300 parole a 2
parola per volta e non costruendo frasi. anni.
FASI DI SVILUPPO DEL LINGUAGGIO Linguaggio Telegrafico (20-24 mesi)
Fase Prelinguistica
Età Caratteristiche Principali Esempi
Età Caratteristiche Principali Esempi 20-24 mesi Combinazione di due parole. Il bambino inizia a "mamma latte",
0-6 Pianto, vocalizzazioni e tubare. Queste sono le prime produzioni vocali pianto, combinare due parole per formare frasi semplici, spesso "papà via", "cane
mesi del bambino, presenti fin dalla nascita. Il pianto è un riflesso che esprime aaah, omettendo articoli, preposizioni e congiunzioni. Il bau"
disagio, mentre le vocalizzazioni e il tubare (suoni melodici come "uuuh") ooooh, linguaggio in questa fase è simile a un telegramma, da
possono esprimere piacere o essere utilizzati per rispondere uuuh, ma, cui il nome "linguaggio telegrafico".
all'interazione sociale. A circa 3 mesi, il bambino inizia a combinare vocali da 24-36 mesi Esplosione della morfologia. Il bambino inizia ad "Il gatto fa bau", "La
e consonanti, formando sillabe come "ma" o "da". utilizzare morfemi grammaticali, come articoli, mamma è andata via"
6-10 Lallazione. Il bambino inizia a produrre sequenze di sillabe ripetute, come bababa, preposizioni e congiunzioni, rendendo le frasi più
mesi "bababa" o "dadada". Questa attività, chiamata lallazione canonica, dadada, ba- complete e complesse.
rappresenta un esercizio dei muscoli dell'apparato fonatorio e una ta-pa
sperimentazione con i suoni. Dai 10 mesi in poi, la lallazione diventa più Fase di Acquisizione grammaticale e sintattica (2-7 anni)
variata, con combinazioni di sillabe diverse ("ba-ta-pa"), e il bambino
inizia ad imitare i suoni dell'ambiente. Età Caratteristiche Principali Esempi
2-6 Sviluppo Semantico. Il vocabolario del bambino si A 2 anni, il bambino può dire
I tempi dello sviluppo del linguaggio sono differenti nei due sessi, le femmine generalmente sono
anni espande rapidamente, con un incremento medio di "voglio palla". A 4 anni, può dire
più precoci di circa 2-4 mesi.
circa 10 parole al giorno. "la palla rossa è sotto il tavolo".
6-7 Padronanza della Sintassi. Il bambino impara a "Il gatto sta giocando con la
Fase Protolinguistica anni combinare le parole in frasi complesse, utilizzando palla rossa che gli ho regalato
correttamente la grammatica. Il suo vocabolario si per il suo compleanno."
Età Caratteristiche Principali Esempi estende a circa 3000 parole.
11-12 mesi Comparsa delle prime parole con un intento "mamma", "papà", Teorie di sviluppo del linguaggio
comunicativo chiaro. Queste parole sono solitamente "acqua", "bau"
riferite a oggetti o persone familiari, azioni quotidiane, Il linguaggio si apprende o è innato?
o versi di animali.
→ La teoria dell'apprendimento, sostenuta da Skinner, propone che l'acquisizione del linguaggio
1. Prima fase legata alle sollecitazioni dell’adulto in avvenga attraverso i meccanismi di rinforzo positivo e condizionamento operante. Secondo questa
contesti specifici (Es. durante la lettura di una prospettiva, i bambini imparano a parlare “guidati” e stimolati dalla reazione di approvazione per le
favola “come fa il cane?”) loro produzioni corrette.
2. Fase intermedia per anticipare o per ricordare
un’azione Tuttavia non è sufficiente a spiegare completamente la complessità e la rapidità dell'acquisizione del
3. Terza fase, come simboli per categorizzare la realtà linguaggio, in particolare per quanto riguarda l'apprendimento delle regole grammaticali (i bambini
che lo circonda, anche in assenza della persona o possono ricevere approvazione anche quando le infrangono) e la selezione attiva del lessico.
dell’oggetto in questione. Il bambino dice
"papà" per chiedere
→ Teoria innatista: In contrapposizione alla teoria dell'apprendimento, Chomsky (1979) sostiene
dov'è il padre, anche che gli esseri umani possiedono una predisposizione biologica innata per l'acquisizione del
se non è presente. linguaggio, un sistema neurale innato chiamato "Language Acquisition Device" (LAD), che fornisce
18-36 mesi Esplosione del vocabolario. Il bambino impara un Il vocabolario del al bambino le strategie e le tecniche per apprendere le caratteristiche della lingua (però non localizza
numero crescente di parole a ritmo accelerato. Si passa da circa 15

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il LAD in un'area specifica del cervello). Inoltre, Chomsky afferma che tutte le lingue del mondo Il fallimento del processo di della codifica può compromettere la rievocazione del ricordo.
condividono una struttura comune, che chiama Grammatica Universale.
Immagazzinamento
→ Teoria interazionista: riconosce l'importanza sia dei fattori innati sia dell'ambiente nello sviluppo
del linguaggio. Secondo questa teoria l'universalità dello sviluppo del linguaggio dei bambini di tutto L'immagazzinamento è il processo di conservazione dell'informazione codificata nel tempo. Durante
il mondo, si spiega dalla presenza dell’interazione sociale con gli adulti che si comportano in modo questa fase, le informazioni vengono mantenute nel sistema mnestico per un uso futuro.
costante e tipico quando comunicano con i bambini piccoli.

Si crea una traccia mnestica, una sorta di rappresentazione fisica dell'informazione nel cervello. La
Piaget (1945) ha una posizione interazionista. sostiene che il linguaggio emerge nel periodo ripetizione dell’informazione, che favorisce la fissazione del ricordo in una traccia mnestica.
sensomotorio (quando i bambini iniziano a formare rappresentazioni mentali di oggetti e azioni, il
che getta le basi per lo sviluppo linguistico) e si evolve di pari passo con la maturazione cognitiva
del bambino (non può svilupparsi in modo indipendente). L’esecuzione del linguaggio precede la Recupero
competenza linguistica.
È il processo che permette di accedere all'informazione immagazzinata e di riportarla alla
→ La posizione funzionalista si basa sul concetto di continuità tra le forme di comunicazione coscienza. Avviene attraverso due processi:
prelinguistica (gesti, vocalizzazioni, ecc.) e l'uso del linguaggio vero e proprio. Sottolinea come le
prime esperienze comunicative del bambino, anche prima che sia in grado di parlare, siano → Riconoscimento: è il metodo più semplice e immediato. il soggetto deve solo stabilire se un
fondamentali per lo sviluppo linguistico successivo. determinato stimolo gli è già stato presentato in precedenza.

Bruner (1983) riconosce sia l'importanza dei fattori biologici (LAD di Chomsky) sia il ruolo → Rievocazione: richiede uno sforzo cognitivo maggiore. Dobbiamo attivamente cercare nella
fondamentale dell'ambiente sociale. Gli scambi comunicativi tra il bambino e le figure di riferimento nostra memoria l'informazione desiderata, senza avere lo stimolo di fronte. Può essere:
(caregivers) sono fondamentali per l'acquisizione del linguaggio. Infatti Bruner sostiene che
l’ambiente sociale fornisca un sistema di supporto per l'acquisizione del linguaggio, il LASS ○ Libera: il soggetto è libero di ricordare il materiale nell’ordine che vuole. Robinson e Brown (1926)
(Language Acquisition Support System). Il baby talk, il linguaggio che gli adulti utilizzano quando si hanno dimostrato che questo tipo di rievocazione è influenzato da:
rivolgono ai neonati e ai bambini piccoli, è un esempio di LASS.
- Effetto primacy: tendiamo a ricordare meglio gli elementi presentati all'inizio di una lista.
Stern, 1985: Esperienza del senso di sé → Secondo Stern, il senso del sé si sviluppa attraverso Questo perché abbiamo avuto più tempo per elaborarli e trasferirli nella memoria a lungo
diverse fasi, che non vanno intese come momenti separati, ma come componenti interconnesse che termine.
si integrano e coesistono per tutta la vita. Durante le esperienze comunicative sviluppiamo il senso - Effetto recency: ricordiamo meglio gli elementi presentati alla fine di una lista, perché
di sé con l’altro. Il sé dunque si costruisce a partire dalle interazioni del bambino con gli altri, in sono ancora attivi nella nostra memoria a breve termine.
particolare con le figure di riferimento.
○ Rievocazione seriale: il soggetto devei ricordare una serie di informazioni nell'ordine preciso in cui
MEMORIA sono state presentate. Ad esempio un numero di telefono.

La memoria è un processo con cui codifichiamo, immagazziniamo, e recuperiamo le informazioni. È ○ Rievocazione guidata: il soggetto viene fornito di indizi (cue di recupero) per recuperare
limitata in termini quantitativi e in termini di durata. l'informazione desiderata. I cue di recupero sono stimoli che aiutano a rievocare le informazioni
immagazzinate nella memoria a lungo termine. Possono essere parole, emozioni, suoni o qualsiasi
Codifica altro elemento associato al ricordo.

La codifica è il processo iniziale attraverso il quale le informazioni provenienti dall'ambiente esterno Se la rievocazione riguarda eventi passati si dice retrograda, se invece si intende la capacità di
vengono trasformate in una rappresentazione interna che può essere immagazzinata in memoria. memorizzare nuove informazioni si parla di anterograda.
Durante la fase di codifica, il cervello seleziona le caratteristiche salienti dell'informazione e le
traduce in un formato che può essere conservato.

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I fattori che influenzano l’acquisizione e la conservazione della memoria riferiti al soggetto sono: Lo span di memoria è l'ampiezza della MBT di un individuo, ovvero al numero di elementi che può
condizione psicofisica, motivazione, interesse, attenzione, novità del materiale da memorizzare. trattenere contemporaneamente. Varia tra gli individui e dipende dal tipo di informazione da
ricordare. Può contenere un numero limitato di informazioni, circa 7 ± 2 elementi.
Per quanto concerne il materiale che deve esser memorizzato: il materiale che ha un significato,
soprattutto se personale o che è ben organizzato e segue uno schema logico (come la melodia di La memoria a lungo termine (MLT) o permanente è il sistema di memoria con capacità e durata
una canzone) è più semplice da memorizzare rispetto a parole slegate senza alcun senso. L’uso di tendenzialmente illimitata. Ci permette di ricordare eventi, conoscenze, esperienze e abilità
tecniche specifiche di memorizzazione riesce a facilitare l’apprendimento e la conservazione del apprese nel corso della nostra vita. Tulving (1972) la suddivide in tre componenti:
materiale (ripetizione, associazione, immagini mentali).
- Memoria Semantica: (dichiarativa) Contiene conoscenze astratti indipendentemente da un
Modello di Atkinson e Shiffrin (1968) contesto spazio-temporale specifico. Es. la Terra è rotonda.

Atkinson e Shiffrin postulano l’esistenza di tre tipi di memoria attraverso un modello “input-
- Memoria Episodica: (autobiografica) Contiene i ricordi di eventi specifici della nostra vita, con un
output”:
contesto spazio-temporale ben definito. Es. il ricordo di una vacanza.

La memoria sensoriale come il primo stadio del processo di memoria, responsabile della
Non è una semplice registrazione oggettiva del passato, ma un processo di ricostruzione influenzato
registrazione delle informazioni grezze provenienti dai nostri sensi per un brevissimo periodo.
dalle nostre credenze, schemi e immagine di sé. È soggetta a distorsioni dovute alla coerenza
Questa memoria trattiene una replica esatta dello stimolo, come una "fotografia istantanea", per
(modellare i ricordi in modo che si adattino alle nostre credenze, anche inventandoli) e
poi essere sostituita da nuove informazioni. Si suddivide in diverse tipologie, ognuna associata ad
corrispondenza (fedeltà dei ricordi rispetto agli eventi reali).
un diverso senso:

La distinzione tra memoria episodica e quella semantica spiega perché ricordiamo la capitale della
- Memoria Iconica: Immagazzina informazioni visive per meno di un secondo.
Francia senza sapere il momento in cui abbiamo appreso il concetto.
- Memoria Ecoica: Immagazzina informazioni acustiche per 1 o 2 secondi.
- Altre Memorie Sensoriali: Esistono memorie sensoriali corrispondenti a ciascuno degli
altri sensi. - Memoria Procedurale: (non dichiarativa) azioni che sappiamo compiere senza doverci pensare
consapevolmente (abilità e abitudini). Es. andare in bicicletta.
L'esperimento di Sperling del 1960 ha dimostrato l'esistenza della memoria iconica. Con il resoconto
totale, i partecipanti dovevano rievocare tutte le lettere di una matrice presentata per 50 Coher e Squire nel 1980 hanno proposto un modello di memoria a lungo termine che distingue la
millisecondi, ma ne ricordavano solo poche. Con il resoconto parziale, invece, dovevano rievocare memoria dichiarativa e la memoria procedurale (o non dichiarativa). Le informazioni possono essere
solo una riga specifica, indicata da un suono dopo la presentazione visiva. In questo caso, i verbalizzate e dichiarate, le persone sono consapevoli di possederle e possono comunicarle agli altri.
partecipanti riuscivano a rievocare quasi tutte le lettere della riga indicata. Questo ha dimostrato Questa capacità di dichiarare conoscenze è ciò che distingue la memoria dichiarativa da quella non
che il sistema visivo immagazzina una grande quantità di informazioni per un tempo brevissimo dichiarativa.
(meno di un secondo), ma questa informazione decade rapidamente se non viene trasferita alla
memoria a breve termine. REITERAZIONE→ consiste nella ripetizione delle informazioni che sono entrate nella memoria a
breve termine. La reiterazione svolge due funzioni principali:
La memoria a breve termine è un sistema di memoria con una capacità limitata e un rapido
decadimento, massimo 15-30 secondi, se non vengono reiterate. - Mantenimento delle informazioni nella memoria a breve termine: Ripetendo le
informazioni, le manteniamo attive nella memoria a breve termine, impedendo che
La quantità d’informazione che siamo in grado di immagazzinare dipende dalla memoria sensoriale, vengano perse a causa del suo decadimento naturale.
che determina la quantità di informazione che si è in grado di processare, ma può essere reso più - Trasferimento delle informazioni alla memoria a lungo termine: La ripetizione continua
efficiente raggruppando l’informazione in "chunk", unità di informazione più significative. Ad delle informazioni favorisce la loro codifica e il loro consolidamento nella memoria a lungo
esempio, per ricordare una serie di numeri come 12345678, è più efficiente organizzarli in gruppi di termine, rendendole più resistenti all'oblio.
due cifre: 12 34 56 78.
Esistono due tipi di reiterazione:

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1. Reiterazione ripetitiva (o di mantenimento): semplice ripetizione meccanica delle informazioni, I modelli associativi di memoria affermano che la nostra capacità di ricordare le informazioni si basi
senza alcun tentativo di elaborarle o organizzarle. Serve principalmente a mantenere le informazioni principalmente su associazioni tra diverse informazioni, ossia da rappresentazioni mentali di
nella memoria a breve termine, ma non è molto efficace per il trasferimento alla memoria a lungo informazioni interconnesse. Quando una memoria viene attivata, attiva le memorie ad essa
termine. collegate, secondo un processo che si chiama diffusione dell’attivazione.

2. Reiterazione elaborativa: elaborazione attiva delle informazioni, cercando di collegarle a Quando siamo esposti a una parola o concetto (chiamato prime) è più facile successivamente
conoscenze preesistenti, organizzandole in schemi significativi o trasformandole in immagini rievocare le informazioni correlate, questo fenomeno si chiama priming. I suoi effetti possono
mentali. è molto più efficace per il trasferimento delle informazioni alla memoria a lungo termine, verificarsi anche quando le persone non sono consapevoli di aver visto lo stimolo originale. Questo
perché favorisce una codifica più profonda e significativa. suggerisce che il priming può operare a livello inconscio.

Memoria di lavoro Questo ha portato all’ipotesi che esistano due forme di memoria:

La memoria di lavoro è un sistema che ci permette di mantenere attive e manipolare


- Memoria esplicita: il ricordo intenzionale e conscio delle informazioni. Ad esempio,
temporaneamente una quantità limitata di informazioni necessarie per svolgere compiti complessi
quando cerchiamo di ricordare un nome o una data, stiamo utilizzando la memoria
come il ragionamento, la comprensione e l'apprendimento. È un sistema multimodale, il che
esplicita.
significa che può gestire diversi tipi di informazioni, come quelle verbali, visive e spaziali.
- Memoria implicita: ricordi di cui le persone non hanno consapevolezza conscia, ma che
possono influenzare la prestazione e i comportamenti successivi.
Il concetto di memoria di lavoro è stato introdotto per la prima volta da Miller, Galanter e Pribram
(1960) e poi sviluppato da Baddeley e Hitch (1974) come un modello più sofisticato della memoria
a breve termine (MBT) di Atkinson e Shiffrin. Rievocazione dei ricordi a lungo termine
Fenomeno "sulla punta della lingua": Questo fenomeno si verifica quando siamo convinti di
A differenza dei modelli precedenti che consideravano la MBT come un semplice magazzino, la conoscere un'informazione ma non riusciamo a rievocarla. È un esempio comune delle difficoltà che
memoria di lavoro è concepita come un sistema composto da diverse componenti che interagiscono possiamo incontrare nel recuperare informazioni dalla memoria a lungo termine.
tra loro:
Cue di recupero → Vedi sopra Rievocazione guidata
○ Il taccuino visuo-spaziale è responsabile delle informazioni visive e spaziali, come la forma e la
posizione degli oggetti, l’orientamento nello spazio. È essenziale per la lettura, la creazione di La teoria dei livelli di elaborazione sostiene che la profondità con cui elaboriamo le informazioni al
immagini mentali e la pianificazione dei movimenti. momento dell'apprendimento influenza la nostra capacità di rievocarle successivamente.
Un'elaborazione più profonda, che coinvolge la creazione di connessioni significative e
○ Il ciclo fonologico si occupa delle informazioni verbali, come le parole e i numeri. Ripete le l'organizzazione delle informazioni, porta a una migliore rievocazione.
informazioni per un breve periodo, similmente a un discorso interiore, per impedire che decadano.
È fondamentale per la comprensione del linguaggio, la memorizzazione di numeri e per eseguire 1. A livelli superficiali, l'informazione viene elaborata in base ai suoi aspetti fisici e sensoriali.
calcoli mentali. Ad esempio, ci si potrebbe concentrare sul suono della parola "gatto", senza considerare
il suo significato.
○ Il buffer episodico, aggiunto successivamente al modello originale, integra le informazioni dalle 2. A un livello intermedio, l'elaborazione considera unità più significative, come la relazione
altre componenti e dalla memoria a lungo termine e le organizza in episodi o ricordi. tra lettere e suoni o il riconoscimento di parole nel contesto. In questo caso, si inizia ad
attribuire un significato all'informazione, ma l'elaborazione rimane ancora relativamente
○ L'esecutivo centrale Si occupa di controllare, coordinare, manipolare le informazioni provenienti superficiale.
dalle altre componenti. Inoltre, indirizza l'attenzione verso il compito da svolgere, filtrando le 3. A un livello profondo, si elabora il significato dell'informazione, collegandola a concetti più
informazioni irrilevanti. ampi e a conoscenze preesistenti.

Modelli associativi di memoria In un famoso esperimento di Craik e Tulving del 1975 i soggetti dovevano esaminare
singole parole in base a diversi livelli di analisi: (struttura fisica, analisi fonologica, analisi
semantica, analisi semantica approfondita). I risultati mostrarono che i soggetti
40
rispondevano più velocemente quando l'analisi richiesta era superficiale, ma ricordavano AMNESIA RETROGRADA: Compromissione della capacità di rievocare eventi passati. Può essere
meglio le parole elaborate a un livello più profondo. parziale o totale, riguardando un periodo specifico o estendendosi a gran parte della vita passata.

Memorie fotografiche: Le memorie fotografiche sono ricordi vividi e dettagliati di eventi Cause: Traumi cranici, ictus, interventi chirurgici al cervello o condizioni neurodegenerative come la
demenza.
significativi. Sebbene spesso percepite come accurate, possono essere influenzate da
processi costruttivi e distorsioni.
Recupero: In molti casi, i ricordi persi possono riemergere gradualmente, anche se il recupero
completo può richiedere anni. In alcuni casi, la perdita di memoria può essere permanente
Nei procedimenti giudiziari, i ricordi dei testimoni oculari sono importanti, ma possono
anche essere inaffidabili a causa di processi costruttivi e suggestioni. (vedi memoria
AMNESIA ANTEROGRADA: Compromissione della capacità di memorizzare nuove informazioni. Le
episodica o autobiografica). persone non riescono a trasferire le informazioni dalla memoria a breve termine a quella a lungo
termine, rendendo impossibile la formazione di nuovi ricordi duraturi.
La memoria può inoltre essere repressa: i ricordi di eventi traumatici possono essere spinti
nell’inconscio. Secondo Freud, queste memorie possono rimanere nascoste per anni, Cause: Danni all'ippocampo, una struttura cerebrale cruciale per la formazione di nuovi ricordi.
emergendo solo in determinate circostanze, come durante una terapia.
Recupero: La capacità di recupero varia a seconda della gravità del danno. In alcuni casi, l'amnesia
Tuttavia, la validità delle memorie represse è oggetto di dibattito. Loftus sostiene che le anterograda può essere temporanea, mentre in altri può essere permanente.
memorie represse possono essere inaccurate o addirittura false, rappresentando in realtà
delle false memorie. Possono emergere quando le persone non riescono a ricordare la L'amnesia retrograda e anterograda si manifesta in vari gradi in pazienti con sindrome di Korsakoff
fonte di un ricordo vago, arrivando a credere che l'evento sia realmente accaduto. che colpisce gli alcolisti a lungo termine, e comprende anche allucinazioni e confabulazioni.

Amnesia Oblio
L'amnesia è una perdita di memoria che può presentarsi dopo un danno o un deterioramento Consiste nella perdita o nella impossibilità di recuperare informazioni che un tempo si possedevano.
cerebrale, ma anche in condizioni non patologiche, come nel caso dell'amnesia infantile, ossia È un processo naturale che fa parte del normale funzionamento della memoria.
l’incapacità di ricordare eventi accaduti nei primi anni di vita.
Ebbinghaus, allievo di Wundt, è stato uno dei primi a utilizzare il metodo sperimentale per indagare
Ipotesi della discontinuità sociale: Schachtel e Neisser suggeriscono che l'amnesia infantile sia la memoria. Per studiare l'oblio, Ebbinghaus ha utilizzato se stesso come soggetto, memorizzando
dovuta a un cambiamento nel funzionamento cognitivo perché si passa da una modalità non verbale liste di sillabe senza senso, dette trigrammi, e misurando la sua capacità di ricordarle dopo vari
dei neonati a una verbale degli adulti. intervalli di tempo. Le prove consistevano in:

Secondo Freud, i ricordi infantili sono legati ai traumi (carattere sessuale e psicosomatico) quindi - Rievocazione: richiamare alla mente i contenuti precedentemente acquisiti.
vengono rimossi. - Riconoscimento: identificare stimoli già incontrati in precedenza all'interno di un insieme
più ampio.
- Ri-apprendimento: ri-apprendere gli stessi stimoli a distanza di tempo dalla prima
Secondo l’ipotesi dell’autoconsapevolezza (Howe e Courage) finché il bambino non sviluppa una
sessione di apprendimento.
chiara consapevolezza di sé come individuo separato dagli altri, potrebbe non essere in grado di
formare ricordi autobiografici.
Il tempo impiegato per il ri-apprendimento è una misura della memoria residua. I suoi risultati
indicano che un maggior numero di ripetizioni iniziali riduce il tempo necessario per riapprendere il
Altre ricerche hanno dimostrato che l'età a cui iniziano i primi ricordi varia a seconda del contesto
materiale a distanza di 24 ore.
culturale.

La famosa curva dell'oblio di Ebbinghaus presenta:


L’amnesia può essere:

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1. Decadimento rapido iniziale nella capacità di ricordare le informazioni immediatamente - Stabilità: I cambiamenti appresi tendono ad essere duraturi, a differenza di quelli causati
dopo l'apprendimento, si verifica un rapido declino. da fattori transitori come la stanchezza.
2. Rallentamento graduale: Dopo questo calo iniziale la curva si appiattisce (ma non arriva - Modificabilità: Le condotte apprese non sono immutabili e possono essere modificate o
mai a zero). Sebbene il ricordo continui a diminuire, lo fa a un ritmo molto più lento, e una perfezionate con nuove esperienze.
parte del materiale appreso persiste nella memoria a lungo termine. - Esperienza come base: non può avvenire senza un'interazione con l'ambiente,
l’apprendimento segue l’esperienza.
La legge dell'oblio di Ebbinghaus si applica principalmente a un livello elementare di memorizzazione
passiva e meccanica. Nella vita reale, dove gli stimoli sono dotati di significato e sono influenzati da L'imitazione è una riproduzione temporanea di un comportamento, una condotta transitoria,
esperienze personali e contesto, i meccanismi di oblio sono più complessi. mentre l'apprendimento comporta un cambiamento stabile.

I fallimenti di memoria sono spiegati dai seguenti processi: Livelli di apprendimento

Decadimento→ è la teoria secondo cui le tracce mnestiche, ovvero le rappresentazioni fisiche dei 1. Apprendimento per prove ed errori – Thorndike (1932)
ricordi nel cervello, si indeboliscono gradualmente nel tempo a causa del non uso. Tuttavia, il
decadimento non può essere l’unico fattore, altrimenti dovremmo dimenticare le cose sempre e La forma più elementare di apprendimento, comune a tutti i mammiferi, avviene per prove ed errori
solo in modo proporzionale al tempo trascorso. in base alla legge dell’effetto di Thorndike (psicologo funzionalista): la probabilità che un
comportamento venga ripetuto in futuro aumenta se seguito a breve distanza da un evento positivo
Interferenza→ quando le informazioni immagazzinate nella memoria interferiscono con il recupero e diminuisce se seguito a breve intervallo da un evento negativo, generalmente un sistema di premi
di altre informazioni. In pratica, un ricordo ne "blocca" un altro. Ce ne sono di due tipi: e punizioni.

- Interferenza proattiva: Le informazioni apprese in precedenza interferiscono con il Nell’esperimento di Thorndike un gatto affamato veniva messo in una gabbia con un meccanismo
recupero di informazioni nuove. Ad esempio, se imparo una nuova lingua, la mia lingua che permetteva di aprire la porta. All’esterno della gabbia c’era il cibo. Dopo vari tentativi
madre mi ostacola nel ricordare la lingua nuova. fallimentari, il gatto premeva accidentalmente una leva o un pulsante che apriva la porta,
- Interferenza retroattiva: Le informazioni nuove interfericono con il recupero di quelle permettendogli di raggiungere il cibo.
vecchie. Ad esempio, se cambio numero di telefono, potrei avere difficoltà a ricordare il
vecchio numero. In altre parole, l'apprendimento avviene attraverso un processo di prove ed errori, in cui il soggetto
impara ad associare un comportamento alle sue conseguenze. Thorndike definiva questo tipo di
Oblio dipendente dai cue → quando i cue di recupero, gli stimoli che aiutano a richiamare un apprendimento "strumentale”.
ricordo, sono insufficienti o inappropriati.
Un esempio di questo tipo di apprendimento può essere ritrovato nell’uomo sottoforma di certi tipi
di scaramanzie (Es. la vittoria della propria squadra del cuore potrebbe essere attribuita all'aver
APPRENDIMENTO indossato una specifica maglietta). Queste sequenze di eventi non hanno una logica relazione
L'apprendimento è un processo attraverso si modifica un comportamento in modo relativamente causale ma sono comunque imputate a una relazione causa-effetto.
stabile grazie all'esperienza, solitamente ripetuta nel tempo.
2. Apprendimento associativo: condizionamento
Un comportamento può modificarsi perché, attraverso l'esperienza, abbiamo appreso che una certa
risposta a uno stimolo ci permette di evitare un danno o di ottenere un vantaggio. Questo evidenzia Livello più elementare di apprendimento, presente in tutte le specie animali, inclusi gli esseri umani.
la funzione adattativa dell'apprendimento, che ci consente di rispondere in modo efficace alle sfide Si basa sulla creazione di associazioni tra stimoli o eventi. In altre parole, impariamo a rispondere a
dell'ambiente e di aumentare le nostre probabilità di sopravvivenza e di successo. uno stimolo in un certo modo perché lo abbiamo associato a un'altra esperienza. È un tipo di
apprendimento che è stato studiato in modo particolare dagli psicologi comportamentisti.

Caratteristiche:
● CONDIZIONAMENTO CLASSICO o PAVLOVIANO (1927)→ uno stimolo neutro viene
associato a uno stimolo che provoca una risposta automatica. Dopo ripetute associazioni, lo stimolo
neutro diventa condizionato, quindi in grado di provocare una risposta condizionata.
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Questo processo è stato esaminato a fondo da Ivan Pavlov, fisiologo russo vincitore del premio L’apprendimento mediante il condizionamento classico avviene anche nell’età adulta. Per esempio,
Nobel per la medicina nel 1904, durante gli studi sul sistema digerente dei cani. una persona può non andare dal dentista tanto frequentemente quanto dovrebbe a causa di
precedenti associazioni del dentista al dolore.
Per studiare questo fenomeno, Pavlov ha ideato un esperimento in cui uno stimolo neutro, come il
suono di un campanello, è stato presentato immediatamente prima di uno stimolo incondizionato, ● CONDIZIONAMENTO OPERANTE o SKINNERIANO (1938) → una risposta volontaria
il cibo, che ha naturalmente provocato la risposta incondizionata della salivazione. viene rinforzata o indebolita a seconda che le sue conseguenze siano favorevoli o sfavorevoli.

1. Prima del condizionamento →Il cibo (stimolo incondizionato) provoca la salivazione Elaborato da Skinner a partire dalle ricerche di Thorndike, questo condizionamento evidenzia il ruolo
(risposta incondizionata) nel cane. Il suono del campanello (stimolo neutro) non provoca attivo del soggetto nell'ambiente e l'importanza del rinforzo nel plasmare il comportamento.
la salivazione.
2. Durante il condizionamento →Il suono del campanello viene presentato ripetutamente Skinner, influenzato dagli studi di Thorndike, ideò la Skinner Box, una gabbia che isola l'animale, in
subito prima del cibo. questo caso un topo, da distrazioni esterne (ambiente controllato) per studiare l'apprendimento
3. Dopo il condizionamento →Il cane inizia a salivare al solo suono del campanello, anche operante negli animali.
in assenza di cibo. Il suono del campanello è diventato uno stimolo condizionato, in grado
di provocare la risposta condizionata della salivazione. Esempi di esperimenti con la Skinner Box:

Cosa ha dimostrato Pavlov? 1. Un topo affamato viene posto nella Skinner Box. Esplorando l'ambiente, preme casualmente una
leva che eroga cibo. Dopo alcune ripetizioni, il topo impara l'associazione tra il premere la leva e
Recupero Spontaneo → Dopo che la risposta condizionata si era estinta, Pavlov notò che l'ottenere cibo, e inizia a premere la leva intenzionalmente per ottenere il rinforzo positivo (cibo).
ricompariva spontaneamente dopo un periodo di riposo, anche senza ulteriori condizionamenti.
Questo dimostra che l'apprendimento non viene eliminato completamente con l'estinzione, ma 2. Un ratto viene posto nella Skinner Box con un pavimento elettrificato. Casualmente, preme una
rimane latente. Tuttavia c’è un limite temporale se cessano per molto tempo le associazioni fra SC leva che interrompe la scossa elettrica (rinforzo negativo). Attraverso ripetute esperienze, il ratto
e SI (curva di estinzione) impara a premere la leva per evitare lo stimolo spiacevole.

Generalizzazione dello Stimolo → Pavlov osservò che i cani salivavano non solo in risposta allo Il rinforzo rende più probabile che un comportamento si verifichi di nuovo in futuro, Skinner
stimolo condizionato originale, ma anche a stimoli simili. Questo dimostra che l'apprendimento può distingueva tra due tipi di rinforzo:
essere generalizzato a stimoli che condividono caratteristiche con lo stimolo originale.
- Rinforzo positivo: uno stimolo piacevole aggiunto all'ambiente che determina un
Discriminazione dello Stimolo→ l'apprendimento non è solo un processo passivo, ma può essere aumento di una risposta precedente. Es. cibo, acqua, denaro, lodi o qualsiasi altra cosa
affinato con l'esperienza, quindi si può addestrare il cane affinando la sua capacità di discriminare l'organismo trovi gratificante.
tra stimoli sottilmente differenti. - Rinforzo negativo: rimuovere uno stimolo spiacevole dall'ambiente fa aumentare la
probabilità che una risposta precedente si ripeta nel futuro. Es. Allacciare la cintura per
Il condizionamento classico può spiegare una varietà di reazioni umane, dalle fobie alle dipendenze. evitare il fastidioso segnale acustico dell’auto.
Le risposte emotive infatti sono spesso apprese attraverso processi di condizionamento classico.
È importante distinguere il rinforzo negativo dalla punizione. Mentre il rinforzo, sia positivo che
Un esempio emblematico è l’esperimento del "Piccolo Albert" condotto nel 1920 da Watson e negativo, aumenta la frequenza di un comportamento, la punizione ha lo scopo di diminuirla.
Rayner. Albert, un bambino di 11 mesi, inizialmente non mostrava paura dei ratti. Tuttavia, dopo
che gli sperimentatori hanno ripetutamente associato la vista di un ratto bianco a un rumore forte e - Punizione positiva: viene aggiunto uno stimolo spiacevole all'ambiente dopo un
spaventoso (un martello che colpisce una barra di metallo), Albert ha iniziato a manifestare paura comportamento indesiderato, diminuendo la probabilità che il comportamento venga
del ratto, che è diventato uno stimolo condizionato in grado di evocare la risposta condizionata, la ripetuto. Es. una multa per eccesso di velocità
paura. Questo effetto si è poi generalizzato ad altri oggetti simili al ratto bianco e peloso, come un - Punizione negativa: viene rimosso uno stimolo piacevole dall'ambiente dopo un
coniglio bianco, una pelliccia di foca bianca e persino una maschera bianca di Babbo Natale. comportamento indesiderato, diminuendo la probabilità che il comportamento venga
ripetuto. Es. vietare l'uso del telefono ad un adolescente per un brutto voto.
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Viene spesso vista come una soluzione rapida per modificare comportamenti indesiderati,
Rapporto Rinforzo viene Un venditore Determina un elevato tasso di
specialmente quelli pericolosi. Tuttavia, l'uso della punizione presenta diversi svantaggi:
Variabile somministrato dopo telefonico potrebbe risposta e resistenza
un numero variabile effettuare una all'estinzione, poiché il soggetto
- può essere inefficace a lungo termine di risposte, che si vendita dopo un non sa quando riceverà il
- non fornisce informazioni su quale sia il comportamento alternativo desiderabile aggira attorno a una numero variabile di rinforzo. Risposte emesse a una
- la punizione, soprattutto se fisica, può avere effetti collaterali negativi come l'aumento media specifica. chiamate. frequenza elevata costante.
dell'aggressività, la diminuzione dell'autostima e l'apprendimento di comportamenti di
evitamento. Intervallo Rinforzo fornito solo Un assegno paga Produce tassi di risposta
- può generalizzarsi a stimoli simili a quello punito. Fisso dopo che è trascorso settimanale o complessivi relativamente bassi,
un intervallo di mensile. specialmente subito dopo il
Perché il rinforzo è preferibile? Il rinforzo insegna cosa fare per ottenere un risultato positivo o tempo fisso. rinforzo. Ad esempio, gli
evitare un risultato negativo. Inoltre, crea un ambiente di apprendimento più positivo e promuove studenti potrebbero studiare
cambiamenti comportamentali a lungo termine. poco o niente fino a poco prima
di un esame. Ogni risposta è
seguita tipicamente da una
I programmi di rinforzo lunga pausa.
Intervallo Rinforzo fornito dopo Un professore Produce frequenze di risposta
I programmi di rinforzo sono diversi moduli di frequenza e timing (scelta dei tempi) di rinforzo dopo
Variabile un intervallo di potrebbe relativamente costanti, con
un comportamento desiderato.
tempo variabile, che presentare quiz a risposte che impiegano più
si aggira attorno a sorpresa a una tempo per estinguersi dopo che
Rinforzo continuo → Rinforzo di un comportamento ogni volta che viene emesso. è efficace per una media specifica. frequenza variabile. il rinforzo è terminato.
stabilire un nuovo comportamento rapidamente. Ad esempio, dare un biscotto a un cane ogni volta
che si siede a comando. Altre tecniche di modificazione del comportamento

Rinforzo intermittente → Rinforzo di un comportamento alcune volte, ma non ogni volta che viene
Modellamento Insegnamento di un comportamento Insegnare a un cane a
emesso. è più resistente all'estinzione rispetto al rinforzo continuo. Ad esempio, dare un biscotto a
complesso mediante la ricompensa di rotolare: inizialmente si
un cane a volte, ma non sempre, quando si siede a comando. I programmi di rinforzo intermittente
approssimazioni sempre più vicine al rinforza il cane quando si
si dividono in due categorie:
comportamento desiderato. Si comincia sdraia, poi quando si gira su
a rinforzare qualsiasi comportamento un fianco, poi quando si gira
- programmi che considerano il numero di risposte emesse prima che venga somministrato simile a quello che si vuole che la persona completamente, finché non
il rinforzo, detti programmi a rapporto fisso e a rapporto variabile apprenda. impara a rotolare
- programmi che considerano l'intervallo di tempo che trascorre prima che sia fornito il completamente.
rinforzo, detti programmi a intervallo fisso e a intervallo variabile.
Modificazione Tecnica formalizzata per aumentare la Utilizzare un sistema di
del frequenza dei comportamenti desiderati ricompense per aumentare i
Tipo di Descrizione Esempio Effetti sul comportamento comportamento e diminuire quelli indesiderati (usando la comportamenti desiderati (ad
Programma teoria dell’apprendimento). esempio, completare i
Comprendono programmi di rinforzo, compiti) in un bambino con
Rapporto Rinforzo viene Un lavoratore a Produce un'elevata frequenza di modellamento, addestramento alla disabilità, e ignorare o
Fisso somministrato solo cottimo riceve un risposta, poiché un tasso di generalizzazione. Vengono usati da reindirizzare i comportamenti
dopo che è stato determinato produzione più elevato significa analisti del comportamento. Si parte da indesiderati (ad esempio, i
emesso un numero importo per ogni un maggiore rinforzo. Brevi una serie di passi fondamentali. capricci).
specifico di risposte. capo di pause dopo ogni risposta.
abbigliamento
cucito.

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3. Apprendimento per insight: intuizione improvvisa 1. Gruppo di controllo non ricompensato: Questo gruppo poteva esplorare il labirinto ma
non riceveva cibo al termine del percorso. Risultato → imparò rapidamente a percorrere
Köhler (1958) studiò l'apprendimento e i processi di risoluzione dei problemi negli scimpanzé. Köhler il labirinto, commettendo pochi errori.
notò che le scimmie, poste di fronte a un problema, non sempre procedevano per tentativi ed errori 2. Gruppo di controllo ricompensato: Questo gruppo riceveva sempre cibo alla fine del
ma a volte mostravano un'improvvisa comprensione della soluzione, che lui chiamò insight. L'insight labirinto. Risultato→ continuò a commettere molti errori.
è quindi un'improvvisa realizzazione della relazione esistente tra vari elementi che 3. Gruppo sperimentale: Questo gruppo inizialmente non veniva ricompensato, ma dopo 10
precedentemente sembravano tra loro scollegati. giorni iniziava a ricevere cibo alla fine del labirinto. Risultato→ una volta introdotta la
ricompensa, mostrò un'immediata riduzione degli errori, diventando rapidamente
Un esempio famoso è l'esperimento in cui degli scimpanzé, per raggiungere delle banane appese al efficiente quanto il gruppo di controllo ricompensato.
soffitto di una gabbia, impararono a usare delle cassette di legno come una scala. Inizialmente, le
scimmie tentavano di raggiungere le banane saltando o lanciando oggetti, ma senza successo. Ad un Tolman interpretò questi risultati come la prova che i ratti del gruppo sperimentale avevano appreso
certo punto, una delle scimmie ebbe un'intuizione: impilò le cassette l'una sull'altra e le usò come la struttura del labirinto durante le loro esplorazioni iniziali, anche se non avevano motivo di
una scala per raggiungere il cibo. Questo comportamento dimostra che l'apprendimento non è solo dimostrarlo. Secondo Tolman il rinforzo è utile affinché si manifesti un comportamento e non
il risultato di un processo graduale di prove ed errori, ma può anche avvenire attraverso una perché lo si apprenda.
ristrutturazione cognitiva improvvisa del campo percettivo.
I ratti avevano sviluppato delle mappe cognitive, ovvero rappresentazioni mentali dell'ambiente
Köhler si oppose alle teorie di Thorndike e Skinner, che vedevano l'apprendimento come un processo circostante, senza ricevere un rinforzo. L'introduzione del cibo agì come un incentivo a utilizzare le
puramente associativo basato sul rinforzo. Köhler sosteneva che gli animali, così come gli esseri conoscenze acquisite in precedenza.
umani, sono capaci di un comportamento intelligente che va oltre la semplice risposta a stimoli e
ricompense.
Il principio del minimo sforzo, introdotto da Tolman, sostiene che, una volta appreso un
comportamento e in presenza di una motivazione, un individuo sceglierà il percorso più semplice
Sebbene l'insight sembri un'intuizione improvvisa, molte ricerche hanno sottolineato che spesso e meno dispendioso per raggiungere la meta. Questo principio si integra con l'apprendimento
avviene dopo una precedente esperienza e diversi tentativi-errori. L'esperienza pregressa può latente: una volta che una persona ha sviluppato una mappa cognitiva del proprio ambiente, sarà in
fornire la base per la ristrutturazione cognitiva che porta all'insight. grado di utilizzare questa conoscenza per scegliere il percorso più efficiente per raggiungere un
obiettivo.
Il concetto di insight è stato poi applicato anche in altri ambiti, come la pratica della psicanalisi,
dove l'insight è considerato l'input specifico che genera il cambiamento nel paziente. Apprendimento osservativo o vicario (Bandura)
È un tipo di apprendimento che si realizza attraverso l'osservazione del comportamento di un'altra
4. Approcci cognitivo sociali all’apprendimento
persona, detta "modello". Questo concetto è stato approfondito da Bandura, psicologo canadese e
Apprendimento latente (Mappe cognitive di Tolman) professore presso l'Università di Stanford. Bandura ha dimostrato come i modelli possano stimolare
l'apprendimento, arrivando a formulare la "teoria dell'apprendimento per osservazione".
Tolman sosteneva che l'apprendimento può avvenire anche in assenza di un rinforzo esplicito e che
questo apprendimento "nascosto" può emergere solo quando c'è una motivazione a dimostrarlo. L'apprendimento osservativo unisce aspetti comportamentali e cognitivi per spiegare i nostri
comportamenti. Secondo Bandura, alcuni bambini riescono a imparare rapidamente senza passare
attraverso la fase prova-errore grazie all'osservazione e all'ambiente sociale.
Nell'apprendimento latente, un nuovo comportamento viene appreso, ma non viene manifestato
finché non viene fornito qualche incentivo per presentarlo. Questo tipo di apprendimento avviene
senza un rinforzo immediato ed evidenzia l'importanza dei processi cognitivi interni, come la Esperimento della bambola Bobo (anni ’60)
formazione di mappe cognitive, e il ruolo della motivazione nel manifestare un comportamento
appreso. Bambini di età compresa tra 3 e 6 anni suddivisi in tre gruppi: uno esposto a un modello adulto
aggressivo nei confronti della bambola Bobo, uno esposto a un modello non aggressivo e un gruppo
Esperimento del Labirinto: Negli anni ’30 Tolman condusse un esperimento con i ratti in un labirinto di controllo senza modello. Successivamente, ai bambini veniva data la possibilità di giocare con la
divisi in tre gruppi: bambola.

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Risultati→ i bambini esposti al modello aggressivo erano più propensi a imitare il comportamento Regolazione dello stato di attivazione: le emozioni regolano il nostro stato fisiologico (arousal) per
aggressivo, a differenza dei bambini degli altri gruppi. Questo dimostra che l'osservazione di un adattarsi alle diverse situazioni. Es. la paura attiva il sistema nervoso simpatico, preparandoci a una
modello può influenzare il comportamento dei bambini, anche in assenza di rinforzo diretto. reazione di emergenza.

Secondo Bandura, l'apprendimento osservativo si articola in quattro fasi: Preparazione all'azione: le emozioni ci predispongono ad agire in base a come valutiamo gli eventi.
Ogni emozione è collegata a specifiche tendenze all'azione, come l'attacco o la fuga in risposta al
1. Attenzione: il bambino deve prestare attenzione al comportamento del modello. pericolo.
2. Ritenzione: il bambino deve essere in grado di ricordare il comportamento osservato.
3. Riproduzione: il bambino deve essere in grado di riprodurre l'azione osservata. Modellare il comportamento futuro: le emozioni guidano il nostro apprendimento, aiutandoci a
4. Motivazione: il bambino deve essere motivato ad apprendere e a eseguire il comportamento reagire in modo appropriato in futuro. Le esperienze positive ci incoraggiano a ripetere certi
in futuro comportamenti, mentre quelle negative ci insegnano a evitarli.

L'apprendimento osservativo è fondamentale per l'acquisizione di abilità complesse, come Funzione comunicativa: Le emozioni, espresse verbalmente e non verbalmente, servono a
pilotare un aereo o eseguire un intervento chirurgico, in cui l'apprendimento per prove ed errori segnalare all'esterno il proprio stato e le proprie intenzioni, facilitando l'interazione sociale.
sarebbe troppo rischioso.
Teorie delle emozioni (classiche)
L'apprendimento osservativo potrebbe avere una base genetica: i neuroni specchio si attivano sia
quando eseguiamo un'azione sia quando osserviamo qualcun altro compierla, il che suggerisce Teoria evoluzionistica di Darwin (1872)
un'innata predisposizione all'imitazione.
Darwin presentò la sua teoria delle emozioni nel suo libro "L'espressione delle emozioni nell'uomo
e negli animali" (1872). Partendo dall'osservazione del comportamento di uomini e animali, arrivò
EMOZIONI alla conclusione che le emozioni sono essenziali per l'adattamento e la sopravvivenza degli
Le emozioni sono risposte adattive, predisposte biologicamente a situazioni ed eventi che individui nel loro ambiente.
coinvolgono processi neuropsicologici, psicofisiologici, cognitivi e di controllo de comportamento.
Principi Fondamentali:
Sebbene sperimentiamo le emozioni a livello intrapsichico (dentro di noi), esse si manifestano
anche all'esterno attraverso configurazioni espressivo-motorie specifiche. Questo sistema ci aiuta Le emozioni sono universali e innate: Le emozioni fondamentali, come paura, rabbia, gioia e
a reagire alle situazioni in modo da aumentare le nostre probabilità di sopravvivenza. tristezza sono presenti in tutte le culture umane e in diverse specie animali. Dunque non sono
apprese tramite l'esperienza o la cultura, ma sono radicate nella nostra biologia come risultato di
un lungo processo evolutivo. Le emozioni di base sono state "selezionate" dalla selezione naturale,
Funzioni principali delle emozioni
in quanto offrivano un vantaggio per la sopravvivenza.

Una prima concezione (oggi obsoleta) vedeva le emozioni come eventi disfunzionali che
Espressioni facciali come segnali: Le espressioni facciali sono innate e si sono evolute come segnali
interrompono l'esperienza e interferiscono con le attività. L'approccio contemporaneo
per comunicare i nostri stati emotivi agli altri. Inizialmente, avevano una funzione pratica: ad
(funzionalista), invece, sottolinea il ruolo adattivo delle emozioni per il benessere dell'organismo,
esempio, aggrottare le sopracciglia per proteggere gli occhi da una possibile aggressione. Tuttavia,
mediando la relazione tra l'organismo e l'ambiente.
nel corso dell'evoluzione, queste espressioni hanno assunto un ruolo comunicativo, permettendo
agli individui di una stessa specie di comprendere lo stato emotivo degli altri e di reagire di
Le funzioni adattive delle emozioni sono: conseguenza. Riconoscere le emozioni negli altri individui è fondamentale per l'interazione sociale
e la cooperazione, elementi cruciali per la sopravvivenza di molte specie, inclusi gli esseri umani.
Valutazione dell'ambiente: le emozioni ci permettono di valutare costantemente gli stimoli interni
ed esterni, determinando la loro rilevanza per noi e preparandoci a reagire in modo appropriato. Per spiegare ulteriormente le espressioni emozionali, Darwin ha formulato tre principi:

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1. Principio delle abitudini associate utili: Certi comportamenti, utili in specifici stati emotivi, Carl Lange, che condivideva la stessa visione, si è concentrato principalmente sulle modificazioni
si associano a tali stati e si manifestano come espressioni emozionali anche quando non fisiologiche (essendo lui un fisiologo d’altronde).
hanno più un'utilità pratica. Es. possiamo arricciare il naso di fronte ad un'azione o un'idea
che troviamo ripugnante, anche se non c'è un odore fisico sgradevole coinvolto. Critiche: James si è affidato all'introspezione come metodo di verifica, che è un approccio soggettivo
2. Principio dell'antitesi: Stati emotivi opposti si esprimono con movimenti muscolari e non scientificamente rigoroso. Mancano prove empiriche a supporto dell'esistenza di pattern di
opposti, anche se tali movimenti non hanno un'utilità pratica. Es. gioia – sorriso, tristezza attivazione fisiologica unici per ogni emozione. Inoltre le modificazioni fisiologiche sono troppo
- espressione abbattuta. lente per causare un'esperienza emotiva immediata.
3. Principio degli atti determinati dalla costituzione del sistema nervoso: Quando il nostro
sistema nervoso è fortemente eccitato, si verificano modificazioni somatiche come
sudorazione, rossore o aumento del battito cardiaco. Queste modificazioni possono Feedback facciale
accompagnare diverse emozioni, come la paura o la rabbia, e sono una manifestazione
fisica dell'attivazione del sistema nervoso. L'ipotesi del feedback facciale può essere vista come un'estensione della teoria di James-Lange, in
quanto entrambe enfatizzano il ruolo del corpo nell'esperienza emotiva. Tuttavia, mentre James-
Lange si concentra sulle reazioni viscerali, il feedback facciale si focalizza sui muscoli del viso.
La teoria periferica di James (1884)
In pratica si ipotizza che le espressioni facciali non sono solo una conseguenza delle emozioni, ma
William James e Carl Lange, in modo indipendente, hanno sviluppato a fine ‘800 una teoria sulle
contribuiscono attivamente a generarle e modularle. Secondo questa ipotesi, i movimenti muscolari
emozioni, detta teoria James-Lange o teoria periferica delle emozioni. Dato che le differenze sono
del viso inviano segnali al cervello attraverso vie nervose (nervo trigemino) fornendo informazioni
abbastanza ridotte si possono trattare come se fossero una teoria unitaria.
propriocettive, motorie, cutanee o vascolari. Queste informazioni influenzano il processo emotivo,
contribuendo all'esperienza soggettiva dell'emozione.
La teoria afferma che le emozioni sono la conseguenza di modificazioni fisiologiche periferiche
(reazioni fisiche) allo stimolo.
In termini più semplici, "indossare" una certa espressione facciale può effettivamente aiutare a
provare l'emozione corrispondente.
Le modificazioni fisiologiche coinvolte nelle emozioni possono essere:

Teoria centrale di Cannon (1927)


- Vegetative: riguardano il sistema nervoso autonomo e includono cambiamenti nella
respirazione, nella circolazione sanguigna e nell'attività gastrointestinale.
- Espressive: comprendono le espressioni facciali e i comportamenti, come la corsa. Cannon ha criticato la teoria di James-Lange, evidenziando diversi punti deboli:

Queste modificazioni sono innescate da uno stimolo emotigeno, che può essere un evento interno, 1. Mancanza di feedback sensoriale: Esperimenti su animali hanno dimostrato che la
come un pensiero o un ricordo, o un evento esterno, come la vista di un pericolo. separazione dei visceri dal sistema nervoso centrale non elimina le emozioni.
2. Pattern fisiologici simili: Diverse emozioni presentano reazioni fisiologiche simili,
rendendo difficile distinguere le emozioni solo sulla base di esse. Ad esempio, sia la paura
In pratica non tremiamo perché abbiamo paura, ma proviamo paura perché tremiamo (o perché il
che la rabbia possono causare aumento del battito cardiaco.
cuore batte all'impazzata).
3. Lentezza delle modificazioni viscerali: Le modificazioni viscerali sono troppo lente per
spiegare l'immediata esperienza emotiva.
Secondo la teoria di James-Lange, l'esperienza emotiva è quindi la percezione soggettiva di queste 4. Percezione limitata dei cambiamenti viscerali: Gli esseri umani non sono consapevoli di
modificazioni fisiologiche, espressive e comportamentali. molti cambiamenti viscerali, rendendo improbabile che questi siano la causa principale
delle emozioni.
James si basò sull’osservazione che le emozioni fondamentali (paura, collera, tristezza, gioia ecc.) 5. Induzione artificiale di modificazioni viscerali non provocano emozioni: L'iniezione di
hanno espressioni somatiche diverse. Perciò sosteneva che ogni emozione fosse associata a uno adrenalina, che provoca cambiamenti fisiologici tipici delle emozioni, non produce
specifico pattern di attivazioni neurofisiologiche. Ad esempio, la paura potrebbe essere un'esperienza emotiva autentica.
caratterizzata da un aumento del battito cardiaco e da una restrizione dei vasi sanguigni, mentre la
gioia potrebbe essere associata a un rallentamento del battito cardiaco e a una dilatazione dei vasi
sanguigni. (un po’ troppo semplicistico)

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→ La teoria centrale delle emozioni, proposta da Walter Cannon nel 1927, si contrappone alla teoria 1. Attivazione Fisiologica: Quando ci troviamo di fronte a uno stimolo emotivo, il nostro corpo
periferica di James-Lange, sostenendo che l'origine dell'emozione risiede nel cervello e non nelle reagisce con una serie di cambiamenti fisiologici, arousal fisiologico (Es. aumento della
reazioni fisiologiche periferiche. frequenza cardiaca). L'arousal fisiologico è aspecifico (lo stesso tipo di attivazione può essere
associato a diverse emozioni).
Secondo Cannon, quando siamo esposti a uno stimolo che suscita un'emozione, le informazioni 2. Valutazione Cognitiva: Contemporaneamente all'attivazione fisiologica, valutiamo
viaggiano dalla corteccia cerebrale al talamo, dove ha inizio la risposta emotiva. Il talamo invia cognitivamente la situazione, cercando di darle un senso e di comprenderne il significato per
quindi due segnali contemporaneamente: uno al sistema nervoso autonomo, che produce la noi. Questa valutazione cognitiva è influenzata dalle nostre esperienze passate, dalle nostre
risposta viscerale (arousal), e l'altro alla corteccia cerebrale, che genera la consapevolezza credenze, dai nostri valori e dal contesto sociale.
dell'emozione. 3. Attribuzione Causale: Infine, attribuiamo una causa alla nostra attivazione fisiologica. Se
attribuiamo l'attivazione a uno stimolo emotivo specifico, proveremo un'emozione
corrispondente a quella valutazione. Ad esempio, se attribuiamo l'aumento della frequenza
In sintesi: Stimolo Emotigeno -> Talamo -> Reazioni Fisiologiche (SNA) + Esperienza Emotiva
cardiaca alla presenza di un pericolo, proveremo paura.
(Corteccia)

Supponiamo di incontrare un orso mentre passeggiamo in un bosco.


Cannon, al contrario di James, propone che l'attivazione fisiologica (arousal) sia aspecifica, cioè
simile per diverse emozioni. Ciò che differenzia le emozioni è il segnale inviato dal talamo alla
corteccia cerebrale. 1. Arousal: Il nostro corpo reagisce con un aumento della frequenza cardiaca, sudorazione e
tensione muscolare.
2. Cognizione: Valutiamo la situazione come pericolosa e minacciosa.
Questa teoria è stata oggetto di critiche per la sua prospettiva di riduzionismo biologico, che non
3. Attribuzione Causale: Attribuiamo l'arousal alla presenza dell'orso.
tiene conto di variabili cognitive, sociali e culturali.
4. Emozione: Proviamo paura.

Inoltre, studi successivi hanno dimostrato che il ruolo del talamo nelle emozioni è meno centrale di
La teoria di Schachter e Singer riconosce anche l'influenza del contesto sociale sull'interpretazione
quanto ipotizzato da Cannon: Bard (1950), in accordo con Cannon, ha riconosciuto il centro di
delle emozioni. La presenza di altre persone e il loro comportamento possono influenzare il modo
attivazione dei pattern emozionali nell’ipotalamo.
in cui valutiamo la situazione e attribuiamo una causa al nostro arousal.

Nel 1937 partendo dalla teoria centrale di Cannon e Bard, che attribuiva un ruolo primario al
Esperimento di Schachter e Singer sulla teoria cognitivo-attivazionale (1962)
talamo, Papez collocò la sede neuroanatomica delle emozioni nel sistema limbico, definendolo
"Circuito di Papez”. Uno dei suoi punti di forza è la forte interconnessione delle strutture che lo
costituiscono: la corteccia del cingolo, l’ipotalamo, l’ippocampo, il fornice e il talamo anteriore. L'esperimento prevedeva la manipolazione dell'arousal fisiologico e del contesto sociale per
valutare l'influenza di questi fattori sull'esperienza emotiva.
Nel 1949 McLean integrò il circuito di Papez con l’amigdala, i nuclei del setto, porzioni della corteccia
fronto-orbitara e porzione dei gangli della base, che chiamò sistema limbico. Esso è oggi considerato L'esperimento utilizzava l'adrenalina per indurre l'attivazione fisiologica nei partecipanti (anche se
la sede di elaborazione e regolazione delle emozioni. L’amigdala e l’ipotalamo hanno un ruolo loro sapevano che era una nuova vitamina). Ai partecipanti venivano date diverse informazioni sugli
funzionale centrale. effetti dell'iniezione: alcuni venivano informati correttamente (gruppo a), altri venivano
disinformati (gruppo b), altri ancora non ricevevano alcuna informazione (gruppo c), altri invece
facevano parte del gruppo di controllo e ricevevano un placebo (gruppo d).
La Teoria Cognitivo-Attivazionale di Schachter e Singer (bifattoriale)
Venivano poi esposti a contesti sociali diversi, euforici e di rabbia, creati dalla presenza di complici
Proposta da Schachter e Singer negli anni '60, è anche nota come teoria bifattoriale o teoria dello sperimentatore.
attribuzionale. Essa afferma che l'esperienza emotiva non sia una semplice risposta fisiologica a uno
stimolo, ma un processo più complesso che coinvolge sia l'attivazione fisiologica che
l'interpretazione cognitiva della situazione. I partecipanti informati erano meno influenzati dal comportamento del complice: sapendo che
l'attivazione è dovuta al farmaco, essi non la attribuiscono al contesto sociale e quindi provano
emozioni meno intense. Al contrario, i partecipanti non informati o disinformati, non avendo una
Come funziona la teoria: spiegazione per la loro attivazione, la attribuiscono al comportamento del complice e provano
emozioni più intense, in linea con l'ambiente sociale.
48
Questa teoria ha portato all'elaborazione di due concetti chiave: Le teorie dell'appraisal considerano le emozioni come un processo continuo che si dispiega nel
tempo, in continua evoluzione (prospettiva dimensionale).
● Attribuzione erronea: quando l'arousal fisiologico, essendo aspecifico, viene attribuito a una causa
errata. In pratica, il cervello cerca di dare un senso all'attivazione fisiologica, ma può sbagliare La Teoria Cognitivo-Motivazionale-Relazionale di Lazarus (1966)
l'interpretazione, soprattutto in situazioni ambigue.
Secondo Lazarus, le emozioni non sono risposte automatiche agli stimoli, ma sono generate
● Transfert di eccitazione: quando l'arousal residuo da una situazione precedente si somma dall'interpretazione soggettiva che diamo agli eventi.
all'attivazione di una situazione successiva, intensificando l'esperienza emotiva. In altre parole,
l'eccitazione fisiologica non scompare immediatamente, ma può persistere e influenzare le nostre L'emozione nasce dall'interazione tra la persona e l'ambiente. Non è lo stimolo in sé a provocare
reazioni emotive in situazioni successive, anche non correlate. l'emozione, ma il significato che la persona gli attribuisce.

Teorie contemporanee delle emozioni ● Appraisal: processo di valutazione cognitiva che guida le decisioni del soggetto in relazione ai
TEORIE DELL’APPRAISAL possibili benefici o danni che possono derivare da una situazione.

Un filone teorico che attribuisce un ruolo centrale ai processi cognitivi nella genesi delle emozioni. - Appraisal primario: rilevanza dell'evento per il benessere dell'individuo (es: è positivo,
In particolare, si focalizza sul concetto di appraisal, ovvero la valutazione che un individuo compie negativo o irrilevante?).
di una situazione o di uno stimolo. - Appraisal secondario: le risorse e le capacità di coping dell'individuo per affrontare la
situazione (es: posso gestire questa situazione?).
In parole povere, le nostre emozioni non sono solo risposte automatiche a ciò che succede intorno - Re-appraisal: valutazione del cambiamento che si può ricavare nella relazione con
a noi, ma dipendono anche da come noi interpretiamo e valutiamo (appraisal) la situazione. l’ambiente e in funzione dell'appraisal primario e secondario. In altre parole, dopo aver
valutato la situazione e le proprie risorse per affrontarla, l'individuo può rivalutare la
L'antecedente emotivo è la situazione o lo stimolo che innesca l'emozione. Può essere qualcosa di situazione alla luce di nuove informazioni o di una nuova prospettiva.
esterno (come un incidente stradale) o interno (come un ricordo doloroso). Tuttavia, per suscitare
un'emozione, l'antecedente deve essere rilevante per la persona, cioè deve riguardare i suoi Il coping è l'insieme delle strategie che l'individuo mette in atto per affrontare la situazione
interessi, bisogni o scopi. stressante. Può essere orientato al problema (controllare o modificare la fonte di stress) oppure
all’emozione (gestire la risposta emozionale allo stress).
Frijda, uno dei principali esponenti delle teorie dell'appraisal (vedi prossimo paragrafo), ha
formulato due leggi che spiegano come funziona l'appraisal: I tre diversi tipi di appraisal si pongono in un rapporto circolare: l’emozione è quindi il prodotto di
un processo cognitivo continuo.
1. Legge del significato situazionale: Le emozioni cambiano quando cambia il significato che
diamo alla situazione. Quindi la stessa situazione può farci provare emozioni diverse in Teoria cognitiva di Frijda (1986)
momenti diversi, a seconda di come la valutiamo in quel momento.
2. Legge dell'interesse (Concern): Le emozioni nascono quando qualcosa è importante per noi
Secondo Frijda l’emozione è il risultato (outcome) di una sequenza di stadi che dallo stimolo
(interessi, bisogni, scopi o desideri). Se un evento non ci tocca in alcun modo, è improbabile
emotigeno culmina nell'esecuzione di un'azione:
che susciti una forte emozione.

1. Codifica dell'evento: consiste nella percezione e codifica dello stimolo. In questa fase
Scherer ha introdotto il concetto di relevance detectors, meccanismi che valutano se lo stimolo è
analizziamo l'evento, cercando di identificarne cause e possibili conseguenze.
rilevante in base a criteri come: la novità, la piacevolezza, il controllo che abbiamo sulla situazione
2. Appraisal primario: valutiamo lo stimolo in relazione ai nostri bisogni, scopi e
e se è in linea con le norme sociali.
aspettative."Questo evento è rilevante per me? È positivo o negativo? Mi avvicina o mi
allontana dai miei obiettivi?".
Secondo Magda Arnold, la valutazione cognitiva è un processo immediato e automatico che 3. Appraisal secondario: valutiamo le possibilità di intervento e le strategie di coping da
completa la percezione. Questa valutazione ci dice se l’evento è benefico o nocivo, se è presente o adottare per gestire la situazione."Posso controllare questo evento? Cosa posso fare per
assente, e se ci aiuta o ci ostacola nel raggiungere i nostri obiettivi. fronteggiarlo?"
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4. Valutazione delle priorità: determiniamo l'urgenza e la difficoltà della situazione, Il "Cono delle Emozioni" di Plutchik → modello
stabilendo delle priorità tra i possibili corsi d'azione. "Quanto è urgente intervenire? Qual tridimensionale che mostra le relazioni tra le emozioni di base
è l'azione più importante da compiere?". e la loro intensità. Nel cono, le emozioni di base sono disposte
5. Generazione del piano d'azione: pianifichiamo il comportamento da attuare. in cerchio, mentre l'intensità aumenta man mano che ci si
6. Modificazioni fisiologiche: si attivano modificazioni fisiologiche congrue con l'azione sposta verso l'alto del cono. Le emozioni derivate (es. senso
pianificata. di colpa e ostilità) si trovano nelle aree di intersezione tra le
7. Esecuzione dell'azione: mettiamo in atto del comportamento pianificato, sia esso emozioni di base.
un'azione manifesta (correre) o un'azione mentale.
La teoria di Plutchik si articola in diversi postulati:
Quindi, l'emozione non è un'esperienza passiva, ma una spinta all'azione, che ci prepara a
rispondere in modo adattivo alle situazioni. 1. Meccanismo comunicativo per la sopravvivenza: le
emozioni hanno una funzione comunicativa fondata
Il “mero” effetto positivo su adattamenti evolutivi. Segnalando agli altri
individui le nostre intenzioni facilita l'interazione sociale, dunque l’evoluzione e la
In opposizione con Lazarus, Zajnoc ha dimostrato attraverso i suoi esperimenti un fenomeno sopravvivenza della specie.
fenomeno che prende il nome di mero effetto positivo: in pratica l'esposizione ripetuta a uno 2. Base genetica: molte specie animali, compresi gli esseri umani, mostrano espressioni
stimolo, anche subliminale, può generare una preferenza per quello stimolo, senza che l'individuo facciali simili. Questa somiglianza suggerisce una base genetica per le emozioni.
ne sia consapevole. 3. Sono costrutti ipotetici: le emozioni non sono direttamente osservabili, ma piuttosto sono
concetti teorici che vengono inferiti a partire da una serie di indicatori.
4. Le emozioni sono catene complesse di eventi, con circuiti di feedback che contribuiscono
Questo suggerisce che le emozioni possano essere innescate da processi automatici e inconsci, a mantenere l'omeostasi comportamentale: Si parte da un evento viene valutato
indipendentemente da una valutazione cognitiva consapevole. cognitivamente in base alla sua influenza sul benessere del soggetto. Questa valutazione
innesca modificazioni fisiologiche e un impulso ad agire, che si manifesta come
TEORIE EVOLUZIONISTE comportamento manifesto, con l'obiettivo di ristabilire l'equilibrio (omeostasi) e
salvaguardare il benessere.
Riprendendo il pensiero di Darwin, si concentrano sul ruolo adattivo delle emozioni nell'evoluzione 5. La loro relazione può essere rappresentata nel modello tridimensionale (vedi sopra).
della specie e nella sopravvivenza dell'individuo. Queste teorie considerano le emozioni come 6. Sono collegate a campi concettuali derivati tipo i tratti della personalità, le difese dell’io
meccanismi innati, risposte geneticamente determinate, selezionate nel corso dell'evoluzione per e gli stili di coping. Estendendo il suo modello a livello diagnostico, Putchik vede la
la loro utilità nella gestione rapida di situazioni cruciali per la sopravvivenza e la riproduzione. depressione come l’espressione estrema di uno stato di tristezza (quindi di uno stato
emotivo di base).
La prospettiva categoriale, alla base delle teorie evoluzioniste, concepisce le emozioni come
categorie distinte e separate, simili a entità biologiche con una base genetica e una funzione
Programma espressione facciale (1997)
specifica. Ogni emozione di base, come la paura, la rabbia, la tristezza o la gioia, possiede un profilo
unico e riconoscibile di risposte fisiologiche, espressioni facciali e tendenze all'azione.
Dagli anni ’80 molti autori, fra i quali Tomkins, Ekman, Izard, Friesen, hanno sviluppato tecniche per
osservare e categorizzare le espressioni facciali nel Programma Espressione Facciale.
Le emozioni secondarie o miste derivano dalla combinazione delle diverse emozioni di base e
dipendono da cultura e apprendimento.
Tutti nasciamo con la capacità di esprimere e riconoscere le emozioni di base: per Elkman sono
gioia, tristezza, sorpresa, paura, rabbia e disgusto. Queste emozioni sono determinate
Teoria psicoevoluzionistica di Plutchik (1983) geneticamente e sono universali, ovvero sono uguali per tutti, in ogni parte del mondo. Ognuna di
esse ha una specifica espressione facciale, che si rivela con la misurazione facciale. Se lo stato
Plutchik propose otto emozioni di base: rabbia, paura, tristezza, disgusto, sorpresa, aspettativa, gioia emotivo non ha una specifica espressione facciale, non è un’emozione di base.
e fiducia. Secondo Plutchik, queste emozioni sono organizzate in coppie di opposti e possono
combinarsi per creare emozioni complesse. Le emozioni secondarie sono il risultato delle combinazione delle emozioni di base.

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Le espressioni facciali servono a comunicare, dunque hanno una funzione adattiva. Tuttavia, il Il programma facciale innato è un insieme di movimenti muscolari del viso che sono biologicamente
modo in cui le esprimiamo in diversi contesti può essere influenzato dalle regole della propria determinati e universali, cioè uguali per tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla cultura di
cultura. Nell’esperimento di Ekman e Friesen (2003) sono stati presentati dei film stressanti a appartenenza.
studenti universitari statunitensi e giapponesi. Se lasciati da soli, gli americani e i statunitensi
mostravano le stesse espressioni. In presenza di altre persone gli studenti giapponesi tendevano a Le display rules sono le regole di esibizione apprese durante il processo di socializzazione,
mascherare le espressioni negative, a differenza degli studenti americani. determinano quali emozioni sono appropriate da esprimere, in quali contesti e con quale intensità.
Possono intensificare, attenuare, mascherare o neutralizzare l'espressione emotiva a seconda delle
I movimenti dei muscoli facciali possono influenzare il nostro stato emotivo. In altre parole, se norme sociali e culturali.
sorridiamo, potremmo effettivamente iniziare a sentirci più felici. Questo fenomeno è chiamato
"ipotesi del feedback facciale". La teoria del core affect di Russel
Il contesto e le affermazioni verbali non influenzano il riconoscimento dell’emozione di base, anche
Secondo Russel le emozioni non corrispondono a categorie fisse, ma sono configurazioni
se forniscono informazioni contrastanti. Es. riconosciamo la tristezza anche se la persona afferma di
psicologiche variabili, costituite da diverse componenti che si combinano ogni volta. Propone una
essere felice.
visione costruzionista, in cui le emozioni sono il risultato di un processo di elaborazione psicologica
(costruzione psicologica dell’emozione).
Differenze tra l'approccio molare e l'approccio molecolare nello studio delle espressioni
facciali Russell identifica due dimensioni fondamentali che si
incrociano: piacevolezza-spiacevolezza e attivazione-
La principale differenza tra i due approcci risiede nel livello di analisi. L'approccio molare si disattivazione.
concentra sulle configurazioni globali e statiche, mentre l'approccio molecolare analizza la
dinamica e i dettagli del movimento facciale. Il punto in cui queste due linee si incrociano rappresenta il
core affect, ovvero lo stato emotivo di base in un dato
Approccio molare: Si concentra sulle espressioni facciali come unità complete, cercando di momento. Non è un'emozione in sé, ma piuttosto un
identificare le configurazioni fisse e specifiche delle emozioni di base. Un esempio è il FACS (Facial precursore. È generico e non ha un oggetto specifico.
Action Coding System), sviluppato da Ekman e Friesen che identifica le combinazioni di muscoli
facciali che producono le espressioni tipiche di ogni emozione. Quattro tipi di segnali facciali sono Le emozioni si generano dalla combinazione di core affect
essenziali per il riconoscimento facciale: facciali statici, facciali lenti, facciali veloci, segnali artificiali. e percezione delle proprietà affettive (modo in cui
percepiamo gli stimoli come piacevoli o spiacevoli) → quando avviene un cambiamento nel core
Approccio molecolare: le espressioni facciali non sono considerate come configurazioni statiche, ma affect, l'individuo cerca di attribuire tale cambiamento a una causa specifica, chiamata "Oggetto".
come il risultato di un processo di valutazione cognitiva (appraisal) dello stimolo. L'attenzione si Questo processo di attribuzione, chiamato attributed affect, può essere:
sposta quindi sui cambiamenti sottili e graduali dell'espressione facciale, che riflettono il processo
di elaborazione cognitiva ed emotiva dello stimolo. - Rapido e automatico: Quando la causa del cambiamento nel core affect è evidente.
- Lento e deliberato: Quando la causa non è immediatamente disponibile e richiede
Un esempio chiave di questo approccio è la distinzione fatta da Ekman tra sorriso spontaneo un'elaborazione cognitiva più complessa.
(Duchenne) e sorriso simulato. Il sorriso di Duchenne, considerato genuino, coinvolge sia i muscoli
zigomatici che gli orbicolari, mentre il sorriso simulato, spesso utilizzato per cortesia o per L'Oggetto può essere uno stimolo esterno, come un evento o una persona, oppure uno stimolo
mascherare le proprie emozioni, attiva solo i muscoli zigomatici inferiori. interno, come un pensiero o un ricordo. È importante sottolineare che l'Oggetto non è la causa
oggettiva del cambiamento nel core affect, ma piuttosto la causa che l'individuo percepisce.
La teoria neuro-culturale di Ekman (1972)
La teoria del marcatore somatico di Damasio (1994)
L'espressione delle emozioni è influenzata sia da fattori biologici innati che da fattori culturali
appresi.

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Damasio nel suo libro "L'errore di Cartesio" (1994) propone un modello per spiegare come le La distinzione tra emozioni e sentimenti è cruciale per comprendere le difficoltà che le persone con
emozioni influenzino il processo decisionale (vuole superare l’idea di Cartesio di dividere mente e dipendenze patologiche incontrano nell'identificare e nominare le proprie emozioni. L'incapacità di
corpo). tradurre le emozioni in sentimenti può avere radici profonde nelle esperienze relazionali precoci.

Partendo dalle intuizioni di William James sul ruolo del corpo nell'esperienza emotiva, ribalta la Approccio evolutivo-relazionale alle emozioni
concezione tradizionale che vede le emozioni come un ostacolo alla ragione. Al contrario, egli
afferma che le emozioni, intese come modificazioni dello stato corporeo e cerebrale, sono
Le prime relazioni che un bambino instaura con le figure di riferimento, in particolare con il caregiver
essenziali per guidare le nostre scelte (fondamentali per un comportamento adattivo).
principale, sono fondamentali per lo sviluppo della sua personalità e per la sua capacità di gestire
le emozioni in modo sano.
I marcatori somatici sono tracce del nostro stato emotivo corporeo associato ad una situazione.
Questo processo di "marcatura" avviene a livello inconscio e ci permette di scartare rapidamente
Il rapporto con le emozioni non si limita solo ad una gestione fisica e biologica, ma significa saperle
le opzioni potenzialmente dannose, semplificando il processo decisionale e rendendolo più
identificare e modulare. Questo processo è centrale per lo sviluppo di un senso di sé stabile e
efficiente.
continuo.

Secondo Damasio, il sistema limbico, in particolare amigdala e corteccia prefrontale, svolge un ruolo
Le interazioni precoci con il caregiver permettono al bambino di sviluppare la funzione riflessiva.
centrale nel processo di valutazione e creazione dei marcatori. Lesioni a queste aree posso
Questo sviluppo è supportato dalla maturazione di specifici centri neurali nel cervello, responsabili
compromettere la capacità di prendere decisioni vantaggiose, perché il corpo non produce più
della regolazione emotiva, delle competenze sociali e della memoria autobiografica.
marcatori somatici per orientare la scelta.

Un ambiente sicuro e responsivo, in cui il caregiver si sintonizza con i bisogni emotivi del bambino,
Il Caso di Phineas Gage
promuove lo sviluppo di un attaccamento sicuro. Secondo la teoria di Bowlby, l'attaccamento è un
bisogno primario del bambino, fondamentale per la sua sopravvivenza e per il suo sviluppo
Damasio basa la sua teoria su studi clinici condotti su pazienti con lesioni cerebrali, in particolare psicologico. Il bambino, infatti, non è spinto solo da bisogni fisiologici come la fame o la sete, ma
sulla corteccia prefrontale ventromediale (VM). Un caso emblematico è quello di Phineas Gage, un anche dal bisogno innato di creare un legame affettivo con una figura di riferimento che gli
operaio che nel 1848 subì un grave trauma cranico che gli danneggiò proprio la corteccia VM garantisca protezione e sicurezza.
(spranga di ferro nel cranio).
Quando la relazione di attaccamento fallisce, il bambino può sviluppare emozioni traumatiche,
Dopo l'incidente, Gage mostrò un cambiamento radicale della personalità: pur conservando le sue come la vergogna distruttiva, che si manifestano con un'intensità eccessiva e sono difficili da
capacità cognitive, divenne incapace di prendere decisioni vantaggiose, comportandosi in modo controllare. Questo accade perché il bambino non ha sviluppato le competenze necessarie per dare
impulsivo e irresponsabile. Damasio attribuisce questo deficit decisionale alla mancanza di un senso alle proprie emozioni e modularne l'espressione.
marcatori somatici, causata dal danno alla corteccia VM.
Le emozioni traumatiche possono portare alla dissociazione tra mente e corpo, una sorta di
La distinzione tra emozioni e sentimenti "scollegamento" tra ciò che si sente a livello emotivo e ciò che si percepisce a livello fisico. Questo
meccanismo di difesa può portare a rifugiarsi in stati mentali alterati, come accade nelle
Per Damasio le emozioni si manifestano a livello corporeo come "azioni o movimenti", percepibili dipendenze, nella depressione maggiore e nel disturbo post traumatico da stress.
dagli altri attraverso espressioni facciali, tono di voce e comportamenti specifici. I sentimenti, invece,
sono il risultato di un processo più complesso che coinvolge la percezione del proprio stato La psicoterapia può aiutare le persone che hanno subito traumi relazionali precoci a elaborare le
corporeo, unita alla percezione dei propri pensieri. proprie emozioni traumatiche e a sviluppare un senso di sé più integrato e funzionale.

In altre parole, le emozioni sono reazioni immediate e automatiche a stimoli esterni, mentre i Componenti del processo emotivo
sentimenti sono l'elaborazione consapevole di tali reazioni a livello mentale.
L'emozione è un processo complesso che coinvolge diverse componenti interconnesse
(multicomponenziale). Secondo Scherer, un'emozione non è semplicemente uno stato affettivo

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generico come l'umore, ma un processo di modificazioni interconnesse e sincronizzate di 5 Le basi neurali delle emozioni si trovano principalmente nel sistema limbico, una rete di strutture
componenti che si attiva in risposta ad uno specifico evento. Esse sono: cerebrali che comprende l'ipotalamo, l'amigdala, l'ippocampo e il giro cingolato.

1. Componente cognitiva o appraisal: riguarda la valutazione cognitiva della rilevanza di oggetti ed L'ipotalamo coordina il SNA, regolando l'omeostasi (equilibrio interno) dell'organismo.
eventi. In pratica, questa componente si riferisce a come interpretiamo una situazione e al significato
che le attribuiamo. L'amigdala, situata nel lobo temporale, collega la percezione di uno stimolo e il ricordo di
quell'esperienza in un secondo momento: svolge ruolo centrale nella regolazione delle emozioni, in
2. Attivazione fisiologica o arousal: regola gli stati del corpo in risposta all'evento emotigeno. particolare nelle reazioni di paura e nelle risposte di difesa. Essa è collegata a diversi circuiti cerebrali
che permettono sia una risposta rapida e inconscia (circuito subcorticale) che una più lenta e
3. Componente motivazionale o tendenza all'azione: prepara l'organismo a reagire in modo consapevole (circuito corticale).
adattivo all'ambiente.
Secondo Ledoux, la via rapida è essenziale per la sopravvivenza, in quanto permette di reagire
4. Componente espressivo-motoria: riguarda l'espressione facciale, il sistema vocale e la postura. velocemente a stimoli potenzialmente pericolosi. La via lenta, invece, permette una valutazione più
Questa componente comprende i sistemi di espressione, assumendo una funzione comunicativa di accurata della situazione.
reazioni ed intenzioni.
2. Valutazione Cognitiva o Appraisal
5. Componente esperienziale o subjective feelings: corrisponde all'emozione percepita dal
soggetto e permette il monitoraggio dello stato interno e dell'interazione organismo-ambiente. La valutazione cognitiva si riferisce al modo in cui interpretiamo un evento o una situazione, dandogli
un significato personale. Secondo Lazarus, l'esperienza emotiva inizia proprio con un processo di
1. Attivazione Fisiologica o Arousal: appraisal, che può essere primario o secondario (vedi paragrafi precedenti).

L'attivazione fisiologica si riferisce ai cambiamenti che avvengono nel nostro corpo quando proviamo Scherer ha proposto un modello di valutazione dello stimolo che si articola in 5 controlli (SECS -
un'emozione. Questi cambiamenti coinvolgono il sistema nervoso centrale (SNC), il sistema nervoso Stimulus Evaluation Checks): novità dello stimolo, piacevolezza/spiacevolezza (valenza edonica),
autonomo (SNA) e il sistema endocrino. pertinenza rispetto ai nostri scopi, capacità di far fronte allo stimolo (coping) e conformità alle norme
sociali
Il SNA si divide in due branche:
Questi controlli, organizzati in modo sequenziale e gerarchico, guidano il processo di valutazione
cognitiva che determina la risposta emotiva.
- il sistema simpatico → si attiva in situazioni di stress o pericolo, preparando l'organismo alla
"lotta o fuga". Esso aumenta la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la sudorazione e
dilata le pupille. 3. Emozione e Azione (Tendenza all'Azione):
- il sistema parasimpatico → promuove il rilassamento e il recupero energetico, diminuendo la
frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e stimolando la digestione. Le emozioni non sono solo esperienze interne, ma ci motivano ad agire. La tendenza all'azione è la
spinta a comportarsi in un certo modo in risposta all'emozione provata.
L'attività fisiologica può essere misurata attraverso i biosegnali, come la frequenza cardiaca, la
pressione sanguigna, la respirazione e la conduttanza cutanea (capacità della pelle di condurre Frijda, nel 2007, ha proposto la teoria dell'azione, una teoria sulle emozioni che pone l'accento sul
elettricità). Ad esempio, il livello di sudorazione, che aumenta in situazioni di stress o ansia ruolo centrale della prontezza all'azione (action readiness) nel processo emotivo. Essa si manifesta
(Maggiore sudorazione = Maggiore conduttanza cutanea = Maggiore arousal). I cambiamenti nella come un impulso, una spinta ad agire in un modo specifico, anche se non sempre si traduce in
frequenza cardiaca, invece, possono riflettere sia l'intensità dell'emozione che la sua valenza edonica un'azione concreta. Possono anche essere "mentali", ovvero processi di pensiero che non si
(piacevolezza o spiacevolezza). manifestano a livello comportamentale (es. preoccupazione).

Basi neurali delle emozioni Gli stati di preparazione all'azione sono caratterizzati da:

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1. Relazione con un Oggetto Specifico (Object Relatedness): le emozioni e la relativa prontezza Per capire meglio come le persone vivono le emozioni, gli studiosi esaminano le parole e le
all'azione sono sempre dirette verso un oggetto o evento specifico. espressioni che usiamo per descrivere i nostri sentimenti e quelli degli altri. Questo permette
identificare una struttura concettuale che permetta di classificare e comprendere le emozioni.
2. Finalità: le emozioni non attivano reazioni casuali, ma sono orientate verso uno scopo, un
obiettivo o uno stato futuro. La prontezza all'azione ci prepara per raggiungere un fine preciso. I due principali modelli proposti sono:

3. Precedenza nel controllo dell'azione e dell'attenzione (Control Precedence): lo stimolo che 1. Modello Categoriale: classificazione delle emozioni in categorie discrete, come rabbia, felicità,
suscita l'emozione e la prontezza all'azione ad esso connessa assumono priorità rispetto ad altri tristezza, paura, etc. (Vedi teorie evoluzioniste)
stimoli o attività in corso.
2. Modello Dimensionale: l'esperienza emotiva in termini di dimensioni continue, piuttosto che
4. Prosodia del Comportamento (Behavioral Prosody): descrive le caratteristiche temporali del come categorie separate. Wundt (1905) fu uno dei primi a proporre un modello dimensionale,
comportamento (la velocità di esecuzione, la coordinazione, la forza esercitata e il livello di identificando tre dimensioni principali:
coinvolgimento corporeo).
• valenza edonica (piacevole vs spiacevole),
Le tendenze all'azione non sono risposte rigide e automatiche. Prima di tradursi in un • attivazione (eccitazione vs calma),
comportamento effettivo, vengono valutate in base al contesto, alle risorse disponibili e alla • tensione (tensione vs rilassamento).
probabilità di successo. Questa valutazione può portare a modificare o inibire l'azione.
Il concetto di core affect di James Russell (1999, 2003) riprende le dimensioni di Wundt. (vedi
Frijda inoltre, considera le azioni di risposta come sequenze di comportamenti difensivi innati, che paragrafi precedenti).
chiama Species Specific Defense Reactions (SSDR), le quali rappresentano un importante
meccanismo di adattamento evolutivo.
Regolazione emotiva: come gestire le emozioni

4. Componente Espressivo-Motoria: Le emozioni umane, sebbene a volte possano sembrare automatiche e incontrollabili, in realtà
possono essere gestite e modulate (regolazione emotiva). La regolazione emotiva ci permette di
Questa componente riguarda il modo in cui esprimiamo le emozioni attraverso il nostro corpo. Le influenzare quali emozioni proviamo, quando le proviamo, come le viviamo interiormente e come
espressioni emotive possono essere: le esprimiamo.

• Facciali: come sorrisi, smorfie, sopracciglia aggrottate. Esistono due tipi principali di regolazione emotiva:
• Corporee: postura, gesti, movimenti del corpo
• Vocali: tono della voce, volume, ritmo. • La regolazione automatica avviene inconsciamente, senza che ce ne accorgiamo.
• La regolazione controllata, invece, è un processo consapevole che richiede uno sforzo.
Vedi paragrafi precedenti.
Gross ha proposto il "modello processo", che descrive come avviene la regolazione emotiva. Questo
5. Esperienza Soggettiva (Sentimento): modello distingue due categorie di strategie:

Componente interna ed individuale delle emozioni, definita come sentimento. Scherer (2005) ● Strategie focalizzate sull'antecedente: agiscono prima che l'emozione si sviluppi completamente,
definisce il sentimento come la rappresentazione cognitiva soggettiva che riflette la percezione modificando il modo in cui percepiamo o interpretiamo una situazione.
individuale dei cambiamenti mentali e corporei in risposta a un evento specifico.
● Strategie focalizzate sulla risposta: intervengono quando l'emozione è già presente, modificando
Diversamente dalle reazioni fisiologiche e comportamentali, l'esperienza soggettiva non è il modo in cui la esprimiamo o la gestiamo.
misurabile direttamente, ma si basa sull'autovalutazione del soggetto, attraverso l’uso di self-report.

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Gross (1998), in un esperimento in cui i partecipanti guardavano filmati che inducevano disgusto, ha ● Il carattere si riferisce a tratti della personalità che si sviluppano attraverso l'esperienza,
dimostrato che la rivalutazione cognitiva (re-appraisal), focalizzata sull'antecedente, era più l'educazione e l'ambiente sociale. Esprime come una persona affronta le sfide e le situazioni della
efficace nel ridurre l'esperienza di disgusto, sia a livello di espressione che di vissuto soggettivo. vita, riflettendo i suoi valori e convinzioni. Il carattere si forma nel tempo e può essere modificato
dalle scelte volontarie dell'individuo. Teofrasto, discepolo di Aristotele, fu il primo ad utilizzare il
Invece la soppressione dell'espressione, focalizzata sulla risposta, riduceva l'espressione facciale di termine "carattere", derivante dal greco "kharàssein" (incidere, tratteggiare, iscrivere) e "kharaktèr"
disgusto, ma non il vissuto soggettivo, e aumentava l'attivazione fisiologica. Dunque reprimere le (segni incisivi e affilati e lo strumento per produrli)
emozioni può essere controproducente e stressante.
● Il temperamento, invece, è l'elemento più stabile e innato della personalità. È radicato nelle
Oltre alla regolazione individuale, esiste anche una regolazione inter-individuale, che riguarda come caratteristiche biologiche e genetiche dell'individuo e comprende tratti come l'energia, la reattività
le emozioni influenzano le nostre interazioni sociali e come le interazioni a loro volta modellano le emotiva e la predisposizione ad agire in un determinato modo.
nostre emozioni. Inibire le espressioni può compromettere la capacità sociale dell’individuo di
sintonizzarsi con gli altri, facendolo apparire “evitante”. Ippocrate, medico greco vissuto nel V secolo a.C., fu il primo a studiare il temperamento. La sua
teoria, basata sull'analogia tra l'uomo e il mondo, associava i quattro umori del corpo (bile nera, bile
bianca, linfa e sangue) ai quattro tipi di temperamento:
PERSONALITÀ
La personalità è un concetto complesso che racchiude l'insieme delle caratteristiche durature che • Melanconico: (eccesso di bile nera) persona avara
distinguono le persone, i loro comportamenti e ciò che le rende uniche. Deriva da predisposizioni e triste
biologiche ereditate e da fattori esperienziali che portano a una differenza nel funzionamento • Collerico: (eccesso di bile gialla) persona irascibile,
individuale. permalosa e superba
• Flemmatico (eccesso di flemma) persona pigra e
Ci sono diverse definizioni di personalità: lenta
• Sanguigno (eccesso di sangue) persona con
comportamenti gioviali e allegri.
→ Allport (1961): La personalità è l’organizzazione dinamica di tutti quei sistemi che determinano
l’adattamento di un soggetto al suo ambiente.
Sebbene la teoria umorale di Ippocrate non abbia
basi scientifiche, la sua intuizione di una base
→ L’Organizzazione mondiale della sanità (1992): La personalità è una modalità strutturata di biologica per il temperamento ha influenzato il
pensiero, sentimento e comportamento che caratterizza il tipo di adattamento e lo stile di vita di un pensiero occidentale per secoli.
soggetto e che risulta da fattori costituzionali, dello sviluppo e dell’esperienza sociale.
Buss e Plomin (1984) hanno proposto una teoria del
→ Caprara e Cervone (2000): La personalità è un complesso insieme di sistemi psicologici che temperamento che lo definisce come un insieme di tratti stabili e biologicamente determinati in cui
contribuiscono all’unità e alla continuità della condotta e dell’esperienza individuali, sia come viene contribuiscono tre fattori: emotività (bassa soglia di attivazione emotiva), attività (livello di energia)
espresso sia come viene percepito dall’individuo e dagli altri. e socievolezza (tendenza a ricercare e a trovare gratificazione nei rapporti interpersonali).

Dunque la personalità non è statica, ma è un sistema in continua evoluzione, in costante interazione Teorie della personalità
tra i suoi sottosistemi e l'ambiente. Questa interazione dinamica contribuisce alla sua complessità e
unicità in ogni individuo. Nonostante questa dinamicità, la personalità presenta una certa coerenza
e continuità nel tempo. Lo studio della personalità in psicologia è stato affrontato intorno agli anni 30 del secolo scorso da
diverse teorie. Per distinguerle è stato identificato uno schema di riferimento a cui ciascuna di esse
può essere condotta: modello S-O-R (Stimolo-Organismo-Risposta) proposto da Lazarus. Questo
Distinzione tra personalità, carattere e temperamento modello suddivide le teorie della personalità in base a tre centri di interesse: Risposta, Stimolo e
Organismo.
È importante distinguere la personalità da altri due concetti correlati:
1. SCHEMA DI RIFERIMENTO CENTRATO SULLA RISPOSTA (COMPORTAMENTALE )

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La personalità è descritta attraverso modelli costanti di comportamento. Aderiscono a questo • Teoria del Sé di Rogers:
schema le Teorie Strutturali: considerano la personalità come una struttura già formata, composta
da tratti, tipi e disposizioni.
All’interno delle teorie strutturali vi sono: MODELLO DEI BIG FIVE → un tentativo di unificare diversi punti di vista, individuando cinque
dimensioni principali di personalità per comprendere meglio le differenze individuali.

→ Teorie Tipologiche
Teorie dei tratti (strutturali)
• Sheldon: descrive la personalità in base a tipi somatici.
• Jung: distingue tra tipo introverso ed estroverso, influenza dalle caratteristiche personali Le teorie dei tratti di personalità si basano sul presupposto che la personalità di un individuo sia
sul comportamento del soggetto. composta da un insieme di tratti stabili e durevoli, ovvero caratteristiche che influenzano il modo
in cui una persona pensa, sente e si comporta in diverse situazioni. Queste teorie cercano di
→Teorie dei Tratti identificare i tratti fondamentali che costituiscono la personalità e di misurarne l'intensità in ciascun
individuo.
• Allport: enfatizza tratti unici e personali di ciascun individuo.
DSM-IV-TR (2002) - Tratti: modalità costanti di percepire e di mettersi in relazione con l’ambiente
sociale e con se stessi, messe in atto in un’ampia gamma di situazioni e determinanti nel guidare i
→Teorie Fattorialistiche comportamenti dell’individuo.

• Eysenck e Cattell: utilizzano l’analisi fattoriale (statistica) per identificare fattori comuni nei Le teorie dei tratti, sebbene ampiamente utilizzate, sono soggette a critiche perché non spiegano
tratti. l'origine dei tratti, semplificano la complessità della personalità, hanno limitata capacità predittiva
del comportamento.
2. SCHEMA DI RIFERIMENTO CENTRATO SULLO STIMOLO (PROCESSUALE)
Allport e la gerarchia dei tratti (1961-1966)
La personalità si forma in risposta all'ambiente e alle esperienze. Aderiscono a questo schema le
Teorie Processuali: focalizzate sul processo di formazione della personalità e la sua genesi storica.
Allport piuttosto che ricercare tratti comuni, preferisce dare rilievo a molti tratti che caratterizzano
→ Teoria Psicoanalitica una sola persona.
Credeva che i tratti fossero delle disposizioni interne stabili, uniche per ogni soggetto, che
• Freud: la personalità deriva dall'equilibrio tra crescita per fasi e esperienze (conflitti). influenzano il modo in cui una persona percepisce e interpreta il mondo. Analizzando il dizionario,
• Jung: lo sviluppo della personalità come processo di individuazione (perseguimento di ha identificato migliaia di termini che potevano essere usati per descrivere la personalità. Per
un’autonomia individuale) organizzare questa vasta gamma di tratti, Allport ha proposto una distinzione tra:
→ Teoria Comportamentista • Tratti cardinali: caratterizzano l'intera vita di una persona, influenzando profondamente il
suo comportamento. Sono rari e solo poche persone li possiedono. Es. vita dedicata alle
• Pavlov, Skinner, Bandura: l'acquisizione delle risposte è basata su rinforzi e attività umanitarie (altruismo).
condizionamenti. • Tratti centrali: caratteristiche principali che descrivono la personalità di un individuo. Ogni
→ Teorie Interpersonali persona ne possiede in genere da 5 a 10. Es. onestà, socievolezza
• Tratti secondari: si manifestano solo in determinate situazioni e hanno un'influenza
• Horney, Fromm, Erikson: includono l'influenza di ambiente, cultura e rapporti sociali. limitata sul comportamento. Es. amore per l’arte, non mangiare carne.

3. SCHEMA DI RIFERIMENTO CENTRATO SULL’ORGANISMO (FENOMENOLOGICO) Teorie fattorialistiche (strutturali)


La personalità è determinata da processi interni che organizzano l’esperienza individuale. Ne fanno Cattell e l'analisi fattoriale (1965)
parte le Teorie Fenomenologiche
• Teoria del Campo di Lewin

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Raymond Cattell è stato il primo a fornire una misurabilità psicometrica per i tratti utilizzando Si posiziona tra la complessa teoria di Cattell (16 fattori), e il modello semplificato di Eysenck (3
l'analisi fattoriale, una tecnica statistica. fattori), identificando cinque grandi fattori che si ritiene rappresentino il nucleo della personalità
umana. Ogni fattore principale si suddivide in due sottocategorie:
Il suo lavoro parte dalla teoria di Allport, che aveva identificato migliaia di termini descrittivi della
personalità, ma si differenzia per l'approccio empirico e quantitativo, volto a individuare e misurare 1. ENERGIA (Dinamismo e Dominanza) → Orientamento fiducioso ed entusiasta nei confronti
i tratti fondamentali. delle varie circostanze della vita, la maggior parte delle quali sono interpersonali.
2. AMICALITÀ (Cooperatività e Cordialità) → Ad un polo, caratteristiche come l’altruismo, il
Attraverso l'analisi di un vasto numero di dati, Cattell ha ridotto la lista di Allport a 16 tratti bipolari, prendersi cura, il dare supporto emotivo e, al polo opposto, caratteristiche come l’ostilità,
ovvero tratti che si presentano in coppie di opposti. Questi tratti sono misurati dal suo famoso l’indifferenza verso gli altri, l’egoismo.
questionario di personalità, il 16PF (16 Personality Factors). 3. COSCIENZIOSITÀ (Scrupolosità e Perseveranza) → Caratteristiche come la precisione e
l’accuratezza, l’affidabilità, la responsabilità, la volontà di avere successo e la perseveranza.
4. STABILITÀ EMOTIVA (Controllo delle Cmozioni e Controllo degli Impulsi) →Varietà di
Cattell introduce la distinzione fondamentale tra due tipi di tratti:
caratteristiche collegate all’ansietà e alla presenza di problemi di tipo emotivo, quali la
depressione, l’instabilità di umore, l’irritabilità, ecc.
• Tratti di Superficie: caratteristiche osservabili nel comportamento di un individuo, come la 5. APERTURA MENTALE (Apertura alla cultura e Apertura all’esperienza) →Apertura verso
socievolezza o la timidezza. Si manifestano in superficie e possono essere notati da un nuove idee, verso i valori degli altri e verso i propri sentimenti.
osservatore esterno. Es. Amichevole vs. ostile, affettuoso v.s freddo
• Tratti Sorgente (o tratti sotterranei): strutture psicologiche profonde e stabili che Nel contesto italiano sono stati sviluppati diversi strumenti per la misurazione dei Big Five: il più
determinano e influenzano i tratti di superficie. Non sono direttamente osservabili, ma si rilevante per diffusione è il "Big Five Questionnaire", curato da Caprara e colleghi nel 1994. Si
deducono dall'analisi delle interrelazioni tra i tratti di superficie. Es. Dominanza vs. compone di 132 item, ovvero affermazioni che descrivono diversi aspetti della personalità. I
sottomissione, sicuro di sé vs. insicuro. rispondenti devono valutare quanto ogni affermazione sia vera o falsa per loro utilizzando una scala
Likert a 5 punti che va da "assolutamente falso" a "assolutamente vero".
Teoria di Eysenck (1995)
Questa teoria ha portato a riformulazioni nuove e convincenti dei disturbi della personalità che
Come Cattell, Eysenck si basa sull'analisi fattoriale per identificare i tratti fondamentali della hanno influenzato il DSM-V verso l'introduzione di una prospettiva dimensionale.
personalità, considerando anche sugli aspetti biogenetici. Si concentra solo su tre dimensioni
principali:
Teorie della personalità psicodinamiche
1. Estroversione: grado di socievolezza di una persona. Strutturazione della personalità nella teoria psicoanalitica di Freud
2. Nevroticismo: stabilità emotiva di un individuo. Alto nevroticismo = persone ansiose, tese,
emotive e vulnerabili allo stress. Basso nevroticismo = persone generalmente più calme,
Secondo Freud, la personalità è composta da tre istanze: Es, Io e Super-Io (seconda topica). Queste
rilassate, stabili e resilienti.
istanze, sebbene separate, interagiscono tra loro per dare forma al comportamento e alla
3. Psicoticismo: Questa dimensione, introdotta successivamente da Eysenck nel 1975, si
personalità di un individuo. (Torna indietro e vedi pag. 10) Freud non intendeva descrivere queste
riferisce al grado di distorsione della realtà e alla tendenza a comportamenti impulsivi,
componenti come strutture fisiche del sistema nervoso, ma come concetti astratti che
aggressivi o antisociali. Le persone con alto psicoticismo possono essere egocentriche,
rappresentano le forze dinamiche in gioco nella psiche.
fredde, manipulative e prive di empatia.

→ La personalità si forma attraverso un'interazione continua tra la maturazione biologica, che


Eysenck ha sviluppato il questionario EPI (Eysenck Personality Inventory) per misurare queste tre
procede per fasi, e le esperienze individuali, che modellano il modo in cui il soggetto affronta le
dimensioni.
sfide e i conflitti tipici di ogni fase.

Modello Big Five di Mc Crae e Costa (1985) Meccanismi di difesa

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Le tre istanze della personalità sono spesso in conflitto tra loro. L'Es spinge verso la gratificazione Fissazione → conflitti o preoccupazioni che persistono oltre il periodo di sviluppo in cui si sono
immediata, il Super-Io impone restrizioni morali e l'Io si sforza di trovare un equilibrio. Per gestire verificati. Questi conflitti irrisolti possono influenzare il comportamento e la personalità nell'età
l'angoscia derivante da questi conflitti, l'Io sviluppa meccanismi di difesa. Questi meccanismi sono adulta, portando a tratti di personalità specifici. Vedi tabella
strategie inconsce che proteggono l'Io da pensieri e impulsi inaccettabili.

Fase Età Zona Caratteristiche Possibili Fissazioni


L'utilizzo dei meccanismi di difesa è un fenomeno normale e diffuso. Tutti noi ricorriamo a queste
Erogena
strategie per affrontare situazioni stressanti o gestire emozioni spiacevoli. Tuttavia, un uso eccessivo
e rigido dei meccanismi di difesa può impedire una valutazione realistica dei problemi e ostacolare Orale 0-18 Bocca Piacere derivante dalla Dipendenza, passività,
la ricerca di soluzioni efficaci. In questi casi, i meccanismi di difesa, anziché proteggere l'Io, possono mesi suzione, dal mordere, oralità (es. fumare,
contribuire allo sviluppo di disturbi. dall'esplorare il mondo mangiare
con la bocca. eccessivamente)
Freud, e in seguito sua figlia Anna, hanno identificato una vasta gamma di meccanismi di difesa:
Anale 18 mesi- Ano Piacere derivante dal Carattere ordinato,
3 anni controllo degli sfinteri e controllato, parsimonioso
1. Rimozione: respingere nell'inconscio pensieri, desideri o impulsi inaccettabili. dall'espulsione o (carattere anale
2. Regressione: ritorno a comportamenti o modalità di pensiero tipiche di una fase precedente ritenzione delle feci. retentivo) oppure
dello sviluppo. Conflitto tra il desiderio di carattere disordinato,
3. Spostamento: reindirizzare un'emozione o un impulso da un oggetto a un altro, considerato autonomia e le richieste impulsivo, disorganizzato
meno minaccioso. Ad esempio, un individuo arrabbiato con il proprio capo potrebbe spostare di controllo da parte dei (carattere anale
la rabbia sul partner o sui figli. In questo caso, l'emozione di rabbia rimane la stessa, ma viene genitori. espulsivo)
diretta verso un bersaglio diverso per evitare le conseguenze negative che potrebbero
derivare dall'esprimere l'aggressività verso il vero oggetto della rabbia. Fallica 3-6 anni Genitali Scoperta dei genitali e Vanità, esibizionismo vs.
4. Razionalizzazione: giustificazione logica di un comportamento o di un pensiero per renderlo interesse per le differenze timidezza, inibizione
accettabile a se stessi e agli altri. Questo meccanismo permette di nascondere le vere tra i sessi. Complesso di
motivazioni, spesso inconsce, di un'azione. Edipo: il bambino prova
5. Diniego: rifiuto di riconoscere una realtà spiacevole o minacciosa. desiderio per il genitore
6. Proiezione: attribuire ad altri di propri sentimenti, pensieri o impulsi indesiderati. l'individuo del sesso opposto e
non reindirizza l'impulso, ma lo nega in se stesso e lo attribuisce a qualcun altro. Questo rivalità verso il genitore
meccanismo permette di allontanare da sé contenuti psichici ritenuti inaccettabili, dello stesso sesso.
preservando l'immagine di sé. Latenza 6 anni - Nessuna Gli impulsi sessuali si -
7. Formazione reattiva: Si manifesta con l'adozione di un atteggiamento opposto al proprio pubertà attenuano e l'energia
desiderio o impulso inaccettabile. Ad esempio, un individuo che prova un'attrazione libidica viene sublimata in
omosessuale repressa potrebbe sviluppare un atteggiamento di forte omofobia. attività sociali, scolastiche
8. Sublimazione: Rappresenta il reindirizzamento di impulsi inaccettabili verso attività e creative. Sviluppo di
socialmente accettabili. Ad esempio, l'aggressività può essere sublimata nello sport o amicizie con i pari dello
nell'arte. stesso sesso
Genitale Pubertà Genitali Risveglio degli impulsi -
Gli stadi di sviluppo della personalità secondo Freud
- età sessuali e interesse per le
adulta relazioni romantiche
La personalità si sviluppa attraverso una serie di stadi psicosessuali, ognuno dei quali caratterizzato adulte. Ricerca di intimità
da una particolare zona erogena che diventa il centro del piacere e della gratificazione per il e reciprocità nei rapporti
bambino. Secondo Freud, le esperienze e i conflitti affrontati in ogni stadio influenzano affettivi.
profondamente lo sviluppo della personalità adulta.

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La teoria degli stadi di sviluppo psicosessuale di Freud ha suscitato molte discussioni e critiche nel Ognuna di queste organizzazioni si differenzia dalle altre in base a diversi fattori
corso degli anni. Alcuni critici hanno contestato l'eccessiva enfasi sulla sessualità infantile, mentre
altri hanno sottolineato la mancanza di supporto empirico per alcuni aspetti della teoria. • Integrazione dell'identità: stabilità e coerenza dell'immagine di sé e degli altri.
• Meccanismi di difesa:
Complesso di Edipo • Esame di realtà: capacità di distinguere la realtà interna da quella esterna, separando la
fantasia dalla realtà.
Il nome "complesso di Edipo" deriva dalla tragedia greca di Edipo Re, in cui il protagonista uccide • Manifestazioni "aspecifiche" di debolezza dell'Io: capacità del soggetto di gestire l'angoscia e
inconsapevolmente il padre e sposa la madre. Freud vide in questo mito una rappresentazione controllare gli impulsi.
simbolica dei conflitti emotivi universali che attraversano i bambini durante la fase fallica. • Integrazione dei sistemi motivazionali: l'integrazione, reciproca e con il senso conscio del Sé,
dei tre sistemi motivazionali: aggressivo, libidico e di dipendenza.
Secondo Freud, durante la fase fallica, il bambino sviluppa un'attrazione sessuale (inconscia) per il • Livello di maturità del Super-Io: si riferisce allo sviluppo della coscienza morale.
genitore del sesso opposto e percepisce il genitore dello stesso sesso come un rivale per le attenzioni
dell'altro genitore. Freud parlava di sessualità infantile in un senso più ampio rispetto a quello Organizzazione nevrotica: il livello di funzionamento più sano e integrato. Le persone con
comunemente inteso. Si riferiva a un'energia psichica (la libido) che si esprime attraverso diverse un'organizzazione nevrotica hanno un'identità ben definita, un esame di realtà stabile e utilizzano
zone erogene durante lo sviluppo. meccanismi di difesa maturi. Tuttavia, possono comunque sperimentare difficoltà psicologiche,
principalmente legate alla rigidità di carattere. Questa rigidità si manifesta con la presenza di tratti
● Il bambino maschio desidera la madre e vede il padre come un ostacolo al suo desiderio. Teme la di personalità disadattivi e inflessibili, che possono causare disagio e difficoltà relazionali.
punizione del padre, in particolare la castrazione (angoscia di castrazione), che porta alla rimozione
del desiderio incestuoso e all'identificazione con il padre. Attraverso l'identificazione, il bambino Organizzazione borderline: livello intermedio di gravità. Le persone presentano un'identità fragile
interiorizza i valori e il ruolo del padre, superando il complesso edipico. e incoerente, difficoltà nella gestione degli affetti intensi, relazioni instabili e impulsive, e possibili
distorsioni della realtà in situazioni di forte stress emotivo. Kernberg associa l'organizzazione
borderline a una fissazione nella fase di separazione-individuazione, durante la quale il bambino
● La bambina femmina desidera il padre e prova rivalità verso la madre (complesso di Elettra). Freud
sviluppa la consapevolezza della propria separazione dalla madre e può manifestare un'intensa
ipotizzò che la bambina provi invidia del pene (una parte anatomica assente in lei), che la porta a
angoscia di separazione.
desiderare il padre e a sentirsi inferiore alla madre. La risoluzione del complesso di Elettra avviene
attraverso l'identificazione con la madre.
Organizzazione psicotica: condizione più grave. Le persone presentano una marcata
frammentazione dell'identità, con un senso di sé confuso e incoerente. La perdita dell'esame di
Psicoanalisti neofreudiani realtà è un'altra caratteristica distintiva, che può portare a deliri e allucinazioni. I meccanismi di
difesa utilizzati sono primitivi e disadattativi, come la scissione, che porta a vedere sé stessi e gli altri
Gli psicoanalisti neofreudiani, furono un gruppo di teorici che si formarono sulla teoria psicoanalitica in termini di bianco o nero, totalmente buoni o cattivi.
tradizionale di Sigmund Freud, ma che successivamente rifiutarono alcuni dei suoi punti principali.
Sebbene condividessero con Freud l'importanza dell'inconscio nello sviluppo della personalità, i
neofreudiani si differenziarono per alcuni aspetti chiave:
Jung (teoria tipologica – strutturale + teoria psicodinamica - processuale)

Jung considerava la personalità come il risultato di un processo dinamico e continuo che permette a
• Maggiore enfasi sulle funzioni quotidiane dell'Io rispetto all'Es, la sede degli impulsi
ciascuno di svilupparsi come individuo unico, distinto dalla massa e dalle norme collettive→
• Minore enfasi sulla sessualità
individuazione o dispiegamento del sè.
• Maggiore attenzione ai fattori sociali e culturali

Jung propose l'esistenza di un inconscio collettivo, un livello di inconscio universale e condiviso da


Le organizzazioni di personalità di Otto Kernberg tutta l'umanità. Secondo Jung, l'inconscio collettivo contiene archetipi, cioè rappresentazioni
simboliche universali di una particolare persona, oggetto o esperienza che ereditiamo dai nostri
Kernberg, partendo dai limiti riscontrati nella teoria pulsionale di Freud, ovvero l’incapacità di dare antenati.
delle spiegazioni adeguate alla complessità della motivazione umana, propone un modello che
identifica tre principali organizzazioni di personalità: nevrotica, borderline e psicotica.

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Questi archetipi influenzano le nostre esperienze individuali, le nostre emozioni e i nostri Ha anche evidenziato l'influenza della cultura e della società sulla formazione della personalità,
comportamenti, anche se non ne siamo consapevoli. Ad esempio l’archetipo della madre sottolineando come le aspettative sociali, i ruoli di genere e le norme culturali potessero contribuire
simboleggia la nutrizione, la protezione e l'amore incondizionato. all'ansia di base e allo sviluppo di strategie nevrotiche.

Gli archetipi si manifestano nei sogni, nei miti, nelle fiabe e in altre forme di espressione culturale.
Jung riteneva che studiarli fosse fondamentale per comprendere la psiche umana e il suo
Teorie comportamentali (processuali)
funzionamento. Secondo la teoria dell'apprendimento, la personalità si sviluppa attraverso una serie di esperienze
di apprendimento, sia positive che negative, plasmano il nostro modo di pensare, sentire e agire.
Jung introdusse anche la polarità tra estroversione e introversione come due atteggiamenti Dunque questa prospettiva si focalizza sul comportamento osservabile e sull'influenza
fondamentali che influenzano il modo in cui gli individui si relazionano con il mondo. dell'ambiente esterno nella formazione della personalità.

- L'estroverso è orientato verso il mondo esterno, è socievole Skinner, psicologo comportamentista, definisce la personalità una raccolta di modelli di
- L'introverso è invece orientato verso il mondo interiore. comportamento appresi (determinata dal paradigma stimolo-risposta).

Jung riteneva che ogni individuo possedesse entrambe le tendenze, ma che una delle due fosse Vedi capitolo sull’apprendimento (condizionamento operante, classico)
generalmente predominante, determinando il suo tipo psicologico. Inoltre combinandoli con
quattro funzioni psichiche fondamentali (pensiero, sentimento, sensazione, intuizione) Jung
propose una struttura quaternaria della personalità, composta da 8 tipi psicologici.
Teorie socio-cognitive
A differenza del comportamentismo classico, che si concentra sulla relazione stimolo-risposta, la
Secondo Jung, ogni individuo possiede tutte e quattro le funzioni, ma una di esse è solitamente più teoria socio-cognitiva considera i processi mentali interni, come pensieri, credenze, aspettative e
sviluppata e costituisce la sua funzione superiore. Le altre funzioni rimangono invece meno valori, come fattori chiave nel determinare il comportamento e la personalità.
sviluppate, costituendo la funzione inferiore.
Le persone non reagiscono passivamente agli stimoli ambientali, ma li interpretano attivamente,
Adler attribuiscono loro significati e formulano aspettative sulle conseguenze delle proprie azioni.

Adler riteneva che la principale motivazione umana fosse la lotta per la superiorità, intesa non come In quest’ambito rientra la teoria del determinismo triadico reciproco di Bandura: il comportamento
desiderio di prevalere sugli altri, ma come ricerca di miglioramento individuale e perfezione. risulta dall’interazione reciproca tra componenti cognitive, affettive, ambientali. Questi tre fattori
si influenzano reciprocamente in modo dinamico e bidirezionale, dando forma al comportamento
e alla personalità dell'individuo.
Adler sosteneva che il complesso di inferiorità, un sentimento che si sviluppa durante l'infanzia a
causa della debolezza e della dipendenza, spingesse l'individuo a cercare di compensare e
affermarsi. Questa spinta al superamento, se ben indirizzata, poteva condurre all'autorealizzazione Bandura inoltre sosteneva che le persone sono in grado di prevedere il risultato di certi
e al benessere, ma se gestita in modo disfunzionale poteva sfociare in comportamenti problematici. comportamenti in una particolare situazione senza portarli effettivamente a termine. Ciò avviene
grazie all’apprendimento osservativo o vicario (Vedi capitolo sull’apprendimento).

Teorie interpersonali (processuali) Bandura ha introdotto anche il concetto di l'autoefficacia, ovvero la convinzione di possedere le
capacità necessarie per affrontare determinate situazioni e raggiungere gli obiettivi prefissati. Si
Karen Horney, fu una delle prime psicologhe a farsi paladina dei problemi delle donne. Sosteneva sviluppa a partire delle esperienze avute nel corso della vita, dal supporto degli altri,
che la personalità si sviluppa in termini di relazioni sociali e dipende soprattutto dalle relazioni dall’osservazione di modelli, e da come interpretiamo gli stati fisiologici (tipo l’ansia).
genitori/figli e da quanto siano stati soddisfatti i bisogni dei bambini.
Similmente all’autoefficacia di Bandura, il concetto di locus of control, sviluppato da Rotter nel 1954,
Horney sosteneva che ciò che le donne invidiano di più negli uomini non è la loro anatomia (invidia si riferisce alla percezione che un individuo ha del controllo sugli eventi della propria vita. Può
del pene) ma l’indipendenza, il successo e la libertà che alle donne spesso sono negati. essere: interno credenza che gli eventi siano principalmente il risultato delle proprie azioni e

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decisioni. Esterno: credenza che gli eventi siano principalmente determinati da fattori esterni, come 3. Al terzo livello ci sono i bisogni di appartenenza e amore (affetto, relazioni).
il caso, la fortuna o il destino. 4. Al quarto livello si trovano i bisogni di stima (autostima, rispetto).
5. Al vertice della piramide si trova il bisogno di autorealizzazione, il desiderio di realizzare il
proprio potenziale.
Le teorie biologiche-evoluzionistiche
Le teorie biologiche-evoluzionistiche sostengono che alcuni aspetti della personalità e del I bisogni di carenza (fisiologici e di sicurezza) decrescono con la loro soddisfazione, mentre quelli
comportamento umano siano influenzati dall'ereditarietà genetica, dunque sono innati. di crescita (appartenenza, stima, autorealizzazione) continuano a svilupparsi integrandosi negli
stadi seguenti.
Un metodo utilizzato per indagare l'influenza dei fattori genetici sulla personalità è lo studio dei
gemelli, in particolare quelli che coinvolgono gemelli identici cresciuti separatamente (Esperimento Secondo Rogers, le persone sviluppano anche un bisogno di considerazione positiva, ovvero il
di Tellegen→risultati indicavano che i tratti più caratteristici erano simili). desiderio di essere amati e rispettati dagli altri. Questo può portare a un conflitto tra le esperienze
reali e l'immagine di sé che l'individuo costruisce in base alle aspettative altrui. Grandi discrepanze
Le radici della personalità adulta emergono nell’infanzia e durano fino all’adolescenza. tra queste due dimensioni possono causare disagio psicologico.

Alcuni ricercatori collegano tratti di personalità ai geni, tipo il gene per il recettore alla dopamina- Critiche: l'assunto non verificabile della bontà innata delle persone e l'utilizzo di valori non
4: Le persone con la variante più lunga di questo gene tendono ad essere più propense alla ricerca scientifici, che possono condurre a teorie pseudoscientifiche.
di novità e di esperienze adrenaliniche. Questi individui mostrano spesso tratti di estroversione,
impulsività e irascibilità. Nonostante le critiche, le teorie umanistiche hanno avuto un impatto significativo sulla psicologia,
evidenziando l'unicità dell'essere umano e contribuendo allo sviluppo di terapie efficaci per
L'espressione dei geni è influenzata dall'ambiente. Le esperienze di vita, l'educazione e le alleviare il disagio psicologico.
interazioni sociali possono modulare l'espressione dei geni, influenzando lo sviluppo della
personalità. Pertanto, la personalità non è determinata esclusivamente dai geni, ma è il risultato di MOTIVAZIONE
una complessa interazione tra fattori genetici e ambientali.
La motivazione è un processo o stato interiore che spinge un individuo ad agire per raggiungere
uno scopo o un obiettivo. Si presenta come una forza che attiva e orienta il comportamento,
Le teorie umanistiche della personalità: Rogers e Maslow spiegando perché una persona intraprende o meno un'azione.
Le teorie umanistiche della personalità si sono sviluppate come reazione alle scuole di pensiero
dominanti della psicoanalisi e del comportamentismo, entrambe viste come troppo deterministiche La motivazione primaria si basa sui bisogni biologici fondamentali dell'organismo, necessari per la
e riduttive. Le teorie umanistiche della personalità, concentrandosi sulla loro enfasi sull'unicità sopravvivenza, come la fame, la sete, il sonno.
dell'individuo, sottolineando gli aspetti positivi e la tendenza innata delle persone a raggiungere il
loro pieno potenziale. La motivazione secondaria si basa su bisogni psicologici e sociali, come il bisogno di successo, di
affiliazione, di potere, di conoscenza o di autorealizzazione. La motivazione secondaria è influenzata
Carl Rogers, uno dei principali esponenti di questo approccio, introduce il concetto di dalla cultura, dalle norme sociali e dalle esperienze individuali.
autorealizzazione, definendola come uno stato in cui l'individuo realizza appieno il proprio
potenziale. Rogers, insieme ad Abraham Maslow, sostiene che il bisogno di autorealizzazione sia La motivazione può essere intrinseca quando l'individuo è spinto ad agire per soddisfare bisogni
fondamentale per ogni essere umano. interni, senza nessun incentivo o rinforzo, oppure estrinseca quando agisce spinto da fattori esterni,
come ricompense, lodi, approvazione sociale o la necessità di evitare punizioni. La motivazione
Maslow ha proposto la piramide dei bisogni, un modello gerarchico che organizza i bisogni umani estrinseca dunque è legata alle conseguenze dell'azione.
in cinque livelli, dai più basilari ai più elevati.I bisogni di livello inferiore devono essere soddisfatti
prima che l'individuo possa concentrarsi su quelli di livello superiore. Gli istinti
1. Alla base della piramide si trovano i bisogni fisiologici (fame, sete, sonno). Le teorie che cercavano di spiegare la motivazione inizialmente si sono concentrate sul concetto di
2. Seguono i bisogni di sicurezza (protezione, stabilità). istinto, che è un modello di comportamento innato, integrato nel sistema nervoso e
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biologicamente determinato. Si presentano come sequenze di azioni complesse, predeterminate Lorenz ha dimostrato l'imprinting nei suoi esperimenti con le oche. I piccoli di oca, esposti a Lorenz
e stereotipate, che vengono attivate in risposta a specifici stimoli ambientali, chiamati stimoli- anziché alla loro madre durante il periodo critico, si sono attaccati a lui e lo hanno seguito come se
chiave. fosse la loro madre.

Una delle prime teorie che ha cercato di spiegare il ruolo degli istinti nella motivazione è la psicologia Questo esperimento ha evidenziato come l'imprinting sia un processo di apprendimento precoce e
degli istinti di McDougall, secondo cui gli istinti sono i motori di ogni condotta, spingendo gli irreversibile, durante il quale l'oggetto dell'attaccamento viene appreso, sebbene l'impulso a seguire
individui ad agire in modi specifici per soddisfare i loro bisogni primari. un oggetto in movimento sia innato.

Secondo McDougall l'istinto comprende una componente cognitiva (riconoscimento dello stimolo), Lorenz ha proposto il modello idraulico per spiegare come funzionano gli istinti→ Questo modello
una componente affettiva (emozione associata) e una componente conativa (impulso ad agire). immagina l'energia istintuale come una forza che si accumula in un serbatoio. Per attivare il
comportamento istintivo è necessaria un'interazione tra la pressione interna dell'energia
McDougall ha tentato di classificare gli istinti in un elenco di 18 categorie, una classificazione troppo accumulata e l'intensità dello stimolo-chiave esterno.
ampia che non tiene conto della complessità del comportamento umano.
Quando la pressione interna dell'energia istintuale diventa così forte da superare la soglia di
attivazione anche in assenza di uno stimolo-chiave, si manifesta il comportamento istintivo in modo
Differenze tra istinto e pulsione
apparentemente immotivato (attività a vuoto).

Gli istinti e le pulsioni primarie sono innati, e affidano la spinta e la motivazione ad agire a fattori
L’esperimento con gli spinnarelli di Tinbergen dimostra il comportamento istintivo. Durante la
interni.
stagione riproduttiva, i maschi di spinarello sviluppano una colorazione rossa sul ventre e diventano
territoriali.
Le pulsioni secondarie sono apprese e legate a bisogni psicologici e sociali, non appartengono alla
necessità biologica ma nascono da esperienze passate e dall'apprendimento. Entrambe motivano il
Tinbergen osservò che i maschi attaccavano qualsiasi oggetto che entrasse nel loro territorio e
comportamento, spingendo l'individuo a cercare di soddisfare i propri bisogni.
presentasse una colorazione rossa, anche se si trattava di sagome di legno poco realistiche (che
erano dei modellini di legno che aveva legato a un filo). Questo comportamento dimostrava che la
Attraverso schemi di rinforzo è possibile motivare un comportamento. Il rinforzo è primario se visione del rosso era lo stimolo chiave che innescava l'istinto di attacco, non lo spinnarello.
soddisfa i bisogni biologici, secondario se è appreso o determinato dalla cultura.

Teoria della riduzione delle pulsioni (aka soddisfare i bisogni)


Teoria pulsionale etologica e imprinting
Il concetto di istinto era ambiguo, quindi furono elaborate teorie sulla riduzione delle pulsioni (Hull,
La teoria pulsionale etologica, il cui più noto esponente è Konrad Lorenz, si concentra sugli istinti, 1943), secondo cui la carenza di determinate risorse biologiche – sete, fame, sonno – produce una
chiamati anche pulsioni specie-specifiche, sono innati e caratteristici di ogni specie animale. pulsione che direziona il comportamento per ottenere la risorsa assente e soddisfare il bisogno.

Nonostante ciò possono essere influenzati dall'ambiente, dalle esperienze e dall'apprendimento, i Il comportamento dunque è guidato dalla necessità di mantenere un equilibrio interno stabile,
quali non possono creare nuovi istinti, ma possono modularne l'espressione, rendendoli più forti o l’omeostasi.
più deboli.
Il concetto di omeostasi è stato introdotto per la prima volta da Claude Bernard in seguito agli studi
Lo stimolo che scatena la sequenza comportamentale specie-specifica non è necessariamente sui meccanismi relativi al mantenimento della temperatura corporea e della pressione sanguigna.
immodificabile e può essere sostituito, ma solo in determinati e brevi periodi iniziali della vita
dell’animale, i cosiddetti periodi sensibili o critici.
Alcune proprietà del corpo devono restare costantemente entro i limiti di un ristretto intervallo di
variazione (temperatura corporea, l’ossigeno, l’acqua o le molecole di sostanze nutritive che sono
In questi periodi infatti, si forma la prima associazione fra uno stimolo e lo scatenamento del fonti di energia).
comportamento istintivo, che rimarrà stabile ed immodificabile per tutta la vita → imprinting.

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Teoria omeostatica di Cannon L'incentivo è un obiettivo di valore esterno all'individuo, una proprietà desiderabile degli stimoli
ambientali che spinge all'azione.
La teoria pulsionale biologica o omeostatica, elaborata da Cannon, si basa sul principio
dell'omeostasi. Il processo omeostatico secondo Cannon: La motivazione dunque scaturisce sia dalla riduzione delle pulsioni interne, sia dal desiderio di
raggiungere obiettivi esterni che appaiono gratificanti (Es. denaro, riconoscimento sociale).
Entrambe le forze contribuiscono alla motivazione, agendo in modo complementare.
1. l'organismo necessita di qualcosa per mantenere l'equilibrio interno, si genera un bisogno
fisiologico.
2. Il bisogno fisiologico produce un segnale fisiologico, che aumenta di intensità fino a Teorie dell’arousal (assunzione del rischio)
superare una determinata soglia.
3. Superata la soglia, il segnale fisiologico attiva una pulsione, uno stato di tensione e disagio Secondo le teorie dell'arousal ogni individuo cerca di mantenere un livello ottimale di stimolazione
che spinge l'organismo ad agire. e di attività. Se i livelli di stimolazione sono troppo alti, l'organismo tende a ridurli per ripristinare
4. La pulsione motiva un comportamento finalizzato a soddisfare il bisogno e a ristabilire l'equilibrio. Se sono troppo bassi, cercherà di aumentarli andando in cerca di nuovi stimoli.
l'omeostasi.
Il sensation seeking, o ricerca di sensazioni, è il bisogno individuale di stimolazioni nuove, varie e
Per Cannon il mantenimento dell’omeostasi non coinvolge solo i processi interni dell’organismo, ma complesse, unito alla propensione a correre rischi fisici e sociali per ottenere tali esperienze.
anche il suo comportamento verso l’esterno (cibo, acqua, vestiti per mantenere la temperatura Presenta quattro componenti: ricerca di brivido e avventura; ricerca di esperienze; disinibizione;
corporea). La motivazione è legata all’equilibrio delle pulsioni. suscettibilità alla noia.

Modello di Hull: Pulsione X Abitudine Questo modello si differenzia dalle teorie della riduzione delle pulsioni perché prevede la ricerca
attiva di stimolazione, non solo la riduzione di uno stato di bisogno.
Teoria comportamentista che spiega la motivazione al comportamento come risultato
dell'interazione tra: Classificare i bisogni

- pulsione (drive): tensione motivazionale che nasce da uno squilibrio omeostatico che spinge Secondo Murray, i bisogni rappresentano delle forze interne che guidano il comportamento
l'organismo ad agire per soddisfare un bisogno. umano. Egli distingue tra bisogni primari (o viscerogeni), bisogni fisiologici del corpo tipo fame e
- abitudine (habit): associazione ripetuta tra stimolo e risposta. Si forma attraverso sete, e bisogni secondari (o psicogeni) acquisiti durante lo sviluppo attraverso esperienze di
l'apprendimento e si consolida con la ripetizione. La forza dell'abitudine dipende dal numero apprendimento nella realtà sociale e culturale (Es. bisogno di successo, di potere ecc.).
di rinforzi o ricompense ricevute
Maslow sviluppò un approccio singolare alla motivazione proponendo di concentrare l’attenzione
Secondo Hull, l'abitudine da sola non è sufficiente a determinare l'esecuzione di un comportamento. sulla persona nella sua interezza. Propose la gerarchia dei bisogni (Vedi capitolo Personalità).
È necessaria anche una pulsione che fornisca l'attivazione necessaria per mettere in atto il
comportamento appreso.
Teorie Socio-Cognitive della Motivazione
Il modello Pulsione X Abitudine è stato studiato principalmente in laboratorio su animali, utilizzando
il metodo del condizionamento operante (manipolazione di variabili come la frequenza delle Secondo le teorie socio-cognitive la motivazione non è vista come una semplice reazione a stimoli
ricompense e la durata della deprivazione di cibo per studiare l'effetto sul comportamento). esterni o a bisogni fisiologici, ma come il risultato di un'elaborazione attiva dell'informazione da
parte dell'individuo.

Modello di Hull: teoria dell’incentivo


Il Modello Aspettativa x Valore
Alcuni esperimenti mostrarono che anche i fattori ambientali giocano un ruolo significativo nella
motivazione. Per integrare questa evidenza nel suo modello, Hull introdusse il concetto di incentivo. Edwards, ha proposto la teoria dell’utilità soggettivamente attesa (USA): Secondo questa teoria, gli
individui valutano le diverse opzioni disponibili considerando sia la probabilità di ottenere un certo
risultato, sia il valore soggettivo che attribuiscono a quel risultato.
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Secondo Atkinson, il successo di una persona è in funzione di due variabili: l'aspettativa di riuscita o Alta mortalità: Circa un terzo dei bambini osservati moriva prima di compiere un anno,
ed i valori che la persona ha (ciò che per lei ha valore nella vita). nonostante la mancanza di evidenti problemi fisici.
o Ritardi nello sviluppo: Numerosi bambini mostravano gravi ritardi nello sviluppo, sia fisico che
Teoria delle attribuzioni causali psicologico, evidenziando difficoltà cognitive, motorie e linguistiche.

La teoria delle attribuzioni causali di Weiner esamina come gli individui interpretano le cause di Questi risultati hanno portato Spitz a concludere che la mancanza di un legame affettivo e di
eventi, in particolare successi e fallimenti. Questa teoria si concentra su tre dimensioni principali: contatto fisico con un caregiver amorevole può avere conseguenze devastanti per la salute e lo
locus of control (causa interna o esterna), stabilità (stabile o instabile) e controllabilità (controllabile sviluppo del bambino.
o incontrollabile).
Teoria dell’attaccamento di Bowlby – 1969
LA TEORIA DELL'ATTACCAMENTO: BOWLBY, SPITZ E HARLOW
Questa teoria si basa sul presupposto che il bambino non sia guidato principalmente da pulsioni e
Bowlby formulò la teoria dell’attaccamento dopo aver letto i lavori etologici di Lorenz e Tinbergen. bisogni fisiologici, ma da una motivazione primaria a stabilire relazioni con figure adulte in grado
Difatti, tale teoria prende spunto dagli studi etologici sull’imprinting e dagli esperimenti di Harlow di prendersene cura.
con i macachi.
L'attaccamento è un processo strutturato dalle interazioni tra madre e bambino che influenzerà le
L'esperimento di Harlow future interazioni, relazioni e affetti del bambino. Questo legame, cruciale per lo sviluppo del
bambino, si instaura con una figura di riferimento che fornisce una "base sicura" da cui esplorare il
mondo e a cui tornare quando si sente minacciato o insicuro.
Harlow ha condotto esperimenti sui macachi per
studiare l'attaccamento. Nei primi esperimenti, i cuccioli
di macachi, separati dalle loro madri, crebbero in La qualità di questo legame di attaccamento nei primi anni di vita influenza lo sviluppo emotivo,
completo isolamento manifestavano depressione e sociale e relazionale dell'individuo. Lo stile di attaccamento può evolvere nel corso della vita e, se
spavento estremi. Nel reinserimento con le altre la madre non fosse disponibile, altre figure vicine al bambino possono assumere il ruolo di caregiver,
scimmie non erano in grado di integrarsi nel gruppo. fornendo la base sicura necessaria.

Successivamente, dal 1957 al 1963 in altri esperimenti Il "comportamento di attaccamento" si riferisce a qualsiasi azione volta a ottenere o mantenere la
divise dalle madri naturali le scimmiette appena nate vicinanza con una figura di riferimento differenziata e preferita. Questo comportamento è innescato
dotandole di differenti tipi di madri surrogate. piccoli di scimmia preferivano passare il tempo con dalla separazione o dalla minaccia di separazione dal caregiver.
una "madre" di peluche che offriva contatto, sicurezza e calore, piuttosto che con una "madre" di
filo metallico che forniva solo il cibo.
COMPORTAMENTO PROSOCIALE, AGGRESSIVO, ANTISOCIALE
I suoi studi hanno dimostrato che il contatto fisico è fondamentale per lo sviluppo dell'attaccamento, Comportamento Prosociale
anche più del nutrimento.
Il comportamento prosociale si riferisce a qualsiasi azione intrapresa con l'obiettivo di aiutare
Gli studi di Spitz sulla deprivazione affettiva (anni ’40) un'altra persona, escludendo i comportamenti motivati dall'egoismo. Quindi i comportamenti in cui
il bene dell'altro è un valore assoluto che viene anche anteposto al proprio e va a scapito, in alcuni
casi, anche del proprio vantaggio.
Spitz si è concentrato sui bambini ospedalizzati o istituzionalizzati che, pur ricevendo cure alimentari
e igieniche adeguate, sperimentavano una grave deprivazione psicologica a causa della mancanza di
un legame affettivo stabile con un caregiver. Le sue ricerche, come descritto nelle fonti, hanno Tuttavia, non tutte le azioni prosociali sono necessariamente disinteressate: un'azione può essere
prodotto risultati allarmanti: classificata come prosociale perché aiuta un'altra persona, ma questo non significa che sia fatta
senza aspettative di benefici o ricompense personali.

Bierhoff identifica due condizioni essenziali che distinguono un'azione come prosociale:
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1. Intenzione: L'azione deve essere intrapresa con l'intenzione specifica di fare un favore a - Aggressività proattiva: Intenzionalità di nuocere a un'altra persona, di distruggere o di
un'altra persona. impossessarsi volontariamente di oggetti altrui. Quest'ultima si suddivide in due sottocategorie
2. Libera scelta: L'individuo deve avere la libertà di scegliere di agire o meno, senza (che talvolta possono coincidere):
coercizione esterna. o Bullismo: Caratterizzato da intenzionalità, ripetizione del comportamento, asimmetria di
potere (il bullo è più forte fisicamente e psicologicamente della vittima).
Cosa spinge a mettere in atto comportamenti prosociali? Dovere morale, Empatia (la capacità di o Aggressività strumentale: Utilizzata per ottenere o impossessarsi di qualcosa, (Es. rapina
mettersi nei panni dell'altro), Reciprocità, Autostima, Riconoscimento, Condivisione. violenta).

L’aggressività può essere attiva (si manifesta come attacco), passiva (espressa come resistenza).
Comportamenti aggressivi
Può essere rivolta verso gli altri (attacchi fisici e verbali) o verso se stessi (svalutazione, condotte
autolesive e/o autodistruttive) in forme:
Il termine "aggressività" è spesso utilizzato in modo ambiguo e impreciso, creando confusione. La
sua etimologia deriva dal latino: "ad" (verso, contro, allo scopo di) e "gradior" (vado, procedo,
- Indirette: Fumo, alcol o stili di vita particolarmente stressanti che hanno conseguenze a
avanzo). Questa definizione racchiude la componente razionale, di movimento verso un oggetto,
lungo termine sulla salute della persona.
insita nella condotta aggressiva. L’aggressività dunque è intenzionale.
- Dirette: Condotte che mettono a rischio la vita del soggetto nel qui e ora (guida senza
cinture, in stato di ebbrezza). Gli attacchi al corpo si possono perpetrare anche attraverso
Il comportamento aggressivo è caratterizzato dalla tendenza all'aggressione, vale a dire al modificazioni del proprio corpo (body modification), piercing, tatuaggi, microdermal,
compimento di qualsiasi azione il cui intento, conscio o inconscio, è quello di offendere, danneggiare branding (marchiare a fuoco parti del proprio corpo) o condotte autolesive.
o distruggere persone (compreso se stessi), animali o cose.
Autolesionismo : modalità di attacco intenzionale del proprio corpo o di parti di esso in assenza
L’aggressività può essere distruttiva: violenza che comporta sopraffazione e danno. È un di intento suicidario e di gravi patologie mentali. Esso si può manifestare con il tagliarsi (cutting),
comportamento volto a fare del male, a danneggiare o distruggere qualcosa. con lamette, forbici, coltelli, oggetti metallici, vetro, con il bruciarsi (burning), con il graffiarsi e
con lo scarificare parti del corpo.
Affinché un atto aggressivo possa essere vissuto come violento è determinante la dimensione
soggettiva, sia della vittima che dell’aggressore. Da questo punto di vista, l'oggetto della violenza è Con lo sviluppo delle capacità sociali, gli individui acquisiscono la capacità di mettere in atto strategie
sempre deumanizzato e ignorato. Se spoglio la vittima delle sue componenti umane riesco a di aggressione più sofisticate e indirette, come appunto la manipolazione sociale, una forma di
mettere in atto un comportamento violento e marcato (persecuzioni). aggressività indiretta rivolta verso gli altri.

Ma ha anche finalità costruttive, infatti svolge diverse funzioni adattive ed evoluzionistiche: Diversamente dalle forme di aggressività fisica o verbale dirette, che sono evidenti e immediate, la
manipolazione sociale opera in modo nascosto e subdolo, evitando il confronto diretto e la
- Aggressività difensiva: Consente la difesa da pericoli oggettivi o si produce in risposta a una possibilità di un controattacco.
minaccia ed è motivata dalla paura. È adattiva, come ad esempio un'aggressione per strada.
Non è adattiva quando si esprime come violenza fine a sé stessa, in questo caso si chiama L’aggressività nascosta consiste in azioni rivolte verso gli altri che non possono essere apertamente
"offensiva". riconducibili all'intenzione di danneggiare. Questo tipo di aggressione si rivolge spesso verso figure
- Aggressività offensiva: Violenza fine a sé stessa che si manifesta sotto forma di attacco non dominanti, come genitori, insegnanti o superiori sul lavoro, ed è “nascosta” per non rischiare di
provocato contro un'altra persona o un altro animale. subire punizioni o disapprovazione sociale, oppure per preservare la relazione con la persona verso
- Aggressività predatoria: Funzionale alla sopravvivenza, come un animale che attacca e uccide cui è diretta.
la preda.

Comportamento antisociale
Alcuni autori (Coie et al., 1991) distinguono invece tra:

Il comportamento deviante consiste in azioni inusuali, inattese e bizzarre che si allontanano dalle
- Aggressività reattiva: Reazione a un attacco o a una provocazione da parte di un terzo.
aspettative sociali. l comportamento deviante può essere considerato una trasgressione delle
norme sociali, ma non necessariamente implica un'intenzione di danneggiare gli altri.

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Il comportamento antisociale si riferisce a azioni aggressive rivolte verso persone e cose, spesso Anche il sistema limbico, in particolare come modulatore della rabbia, è coinvolto nel
all'interno di gruppi o contesti sociali organizzati, che provocano reazioni punitive da parte comportamento violento ed emotivo.
dell'ambiente sociale.
NEUROTRASMETTITORI → svolgono un ruolo importante nella modulazione dell'aggressività:
Questi comportamenti si differenziano per persistenza e gravità, da atteggiamenti più di natura
oppositiva, quali il disobbedire o mentire, la violazione di leggi, l’uso e l’abuso di sostanze - Serotonina: svolge un ruolo inibitorio sull'aggressività. Bassi livelli di serotonina sono
stupefacenti, il vandalismo e gli atti contro la persona. associati a una maggiore probabilità di reazioni aggressive, mentre alti livelli la inibiscono.
(Relazione inversa tra serotonina e comportamento impulsivo/aggressivo).
il comportamento antisociale è un comportamento altamente "sociale", nel senso che si svolge - Dopamina: Studi hanno evidenziato una correlazione tra i livelli di dopamina e
all'interno di situazioni di gruppo o di contesti collettivi. È favorito dal gruppo di pari e dalla presenza l'aggressività, con un aumento dell'aggressività in concomitanza con un aumento dei livelli
di un supporto sociale (quartiere difficile, genitori con comportamenti antisociali e devianti). di dopamina, ma questa relazione richiede ulteriori studi.

Moffit distingue due tipi di comportamento antisociale: FATTORI GENETICI→ contribuiscono alla predisposizione all'aggressività. Non esiste marker
genetico specifico per l'aggressività, ma il DNA influenza la formazione e il funzionamento dei
● Comportamento antisociale occasionale (adolescent-limited): comune durante l'adolescenza e sistemi neurobiologici che a loro volta influenzano i fenotipi comportamentali complessi, tra cui
spesso si limita a un periodo di ribellione e disobbedienza. I giovani possono mettere in atto l'aggressività. Ad esempio, il gene per la triptofano idrossilasi, coinvolto nella produzione di
comportamenti antisociali per sfidare l'autorità, per sentirsi accettati dai loro coetanei o per serotonina, è stato associato all'aggressività.
esplorare i limiti del comportamento accettabile. Il gruppo svolge un ruolo cruciale in questa
dinamica, in quanto offre un senso di deindividuazione e deresponsabilizzazione (l'individuo,
sentendosi parte di un gruppo, tende a perdere la propria identità individuale e a sentirsi meno
TEORIE SULL’AGGRESSIVITÀ
responsabile delle proprie azioni). L’aggressività è innata o è appresa?

● Comportamento antisociale cronicizzato (life-course persistent): Questo tipo di comportamento L'etologia, in particolare con Lorenz (1969), propone che l'aggressività sia un istinto ereditato e
è più radicato nella struttura della personalità e persiste nel tempo, estendendosi fino all'età selezionato nel corso dell'evoluzione, fondamentale per la sopravvivenza dell'individuo e della
adulta. In questi casi, si parla di un vero e proprio disturbo di personalità antisociale. Le cause di specie.
questo tipo di comportamento sono complesse e possono includere fattori genetici, esperienze
traumatiche nell'infanzia e difficoltà nell'apprendimento sociale.
Secondo Lorenz, l'aggressività è un istinto ineliminabile, ma può essere reindirizzato e gestito
attraverso processi di regolazione comportamentale e sociale. Per l’uomo l’aggressività si manifesta
Origini biologiche dell’aggressività anche in mancanza di condizioni ambientali scatenanti per questo è opportuno reindirizzarla.

CERVELLO→ Grazie all'utilizzo di tecniche di neuroimaging come la PET (Positron Emission Lorenz distingue tra due tipi di aggressività:
Tomography), è stato possibile identificare alcune delle regioni encefaliche coinvolte nella
regolazione dell'aggressività, tra cui: 1. Aggressività interspecifica: rivolta verso individui di specie diverse, come nel caso della
predazione. È funzionale perché elimina gli individui più deboli (di cui si nutre).
• l'ipotalamo (in particolare ipotalamo mediale e laterale) 2. Aggressività intraspecifica: rivolta verso individui della stessa specie. Sebbene possa
• il lobo temporale mediale (che comprende il complesso amigdaloideo) apparire distruttiva, è in realtà un meccanismo che favorisce la conservazione della specie
• la corteccia frontale orbitale (però meno di quella interspecifica). Nell’attuale contesto socio culturale e tecnologico
tuttavia, è pericolosa perché la concorrenza sfrenata degli uomini per le risorse rischia di
essere autodistruttiva.
Altri studi hanno dimostrato che i circuiti cerebrali coinvolti nel controllo dei meccanismi di
aggressività/difesa si trovano nell'ipotalamo mediale e laterale, nell'amigdala e nel grigio
periacqueduttale del mesencefalo. Un esperimento di Eibl-Eibesfeldt (1963) su topi cresciuti in isolamento, privi di esperienze di
combattimento, ha dimostrato che questi tendono ad attaccare altri topi introdotti nella loro gabbia.

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Questo risultato suggerisce che l'aggressività non dipende esclusivamente dall'apprendimento (ma 3. La pulsione di morte (Thanatos) (1920)
non prova che sia istintuale).
Nel 1920, con "Al di là del principio di piacere", Freud introduce un nuovo schema dualistico,
Wilson (1978) sostiene che l’aggressività nell’uomo è innata, identificando sette categorie di contrapponendo Eros (pulsioni libidiche) a Thanatos (pulsione di morte). La vita è un continuo
comportamento aggressivo tra cui: la difesa e conquista del territorio, l'affermazione di dominanza, compromesso tra le due pulsioni, fino alla prevalenza di Thanatos. L'organismo, minacciato dalla
gli atti di ostilità con cui viene terminato lo svezzamento, l'aggressione sessuale, controattacchi pulsione di morte, la devia all'esterno trasformandola in aggressività. Inizialmente Freud la
difensivi o contro la preda, l’aggressione disciplinare e morale per imporre regole delle società. considera una pulsione di autoconservazione attivata dalla frustrazione, dopo una pulsione
distruttiva innata.
Secondo Wilson, il comportamento aggressivo è uno dei più labili a livello genetico. Dunque queste
categorie possono essere aggiunte, modificate o addirittura eliminate nel corso della sua evoluzione 4. Aggressività e conflitto tra le istanze psichiche (dopo il 1920)
genetica.
Dopo il 1920, con la definitiva formulazione delle istanze (Es, Io e Super-io), Freud applica il concetto
Per l’uomo, l’aggressività si manifesta anche in mancanza di condizioni ambientali scatenanti. di aggressività anche alle relazioni tra le istanze psichiche. L'Io, per non essere sopraffatto
dall'aggressività, la reprime e la sposta nel Super-io, contribuendo alla sua severità e al senso di
Gli etologi considerano sia la genetica che ciò che viene acquisito con l’apprendimento. colpa.
Quest’ultimo ha un peso importante nell’esecuzione del comportamento aggressivo e nella varietà
di modalità di esecuzione. L'aggressività secondo Melanie Klein

Al contrario la teoria dell’apprendimento sociale, principalmente con Bandura, afferma che Melanie Klein, psicoanalista britannica, ha sviluppato una teoria sull'aggressività infantile che si
l'aggressività è un comportamento appreso attraverso l'osservazione e l'imitazione di modelli discosta in parte da quella di Freud. Per Klein, l'aggressività non è una semplice reazione alla
sociali, come genitori, gruppo dei pari e media. L'esposizione ripetuta a comportamenti aggressivi, frustrazione, ma una pulsione innata e primaria, presente fin dalla nascita e legata all'istinto di
soprattutto se questi hanno conseguenze positive per il modello, aumenta la probabilità che morte.
l'individuo replichi tali comportamenti.
Alla nascita, il bambino ha ancora un Io fragile e incompleto, quindi in parte proietta e in parte
Comprensione psicodinamica converte la pulsione di morte in aggressività.

L'aggressività occupa un ruolo centrale nella teoria psicoanalitica di Freud, sebbene la sua Inizialmente, l'oggetto di proiezione è il seno materno, che il bambino fantastica di divorare.
interpretazione si sia evoluta nel corso del tempo, passando da un'appendice della sessualità a una Successivamente, la proiezione si estende alla madre intera e poi ad altri oggetti esterni. Tale oggetto
pulsione autonoma e infine a una forza distruttiva innata. poi diventa a sua volta una fonte di minaccia (posizione schizoparanoide).

1. Aggressività come componente della pulsione sessuale (1905) In seguito l'Io del bambino si integra e inizia a percepire gli oggetti come totalità, con aspetti sia
buoni che cattivi. L'aggressività, in questa fase, genera un senso di colpa per aver danneggiato
Nei suoi primi studi, Freud associa l'aggressività alla pulsione sessuale. In "Tre saggi sulla teoria l'oggetto buono (Posizione depressiva).
sessuale" afferma che la sessualità maschile spesso si manifesta con una certa aggressività, per
superare la resistenza del partner. In questa fase, il sadismo viene interpretato come una L'aggressività come forza vitale: Winnicott
componente aggressiva della pulsione sessuale che, diventando indipendente ed esagerata,
assume un ruolo dominante.
Donald Winnicott, pediatra e psicoanalista britannico, propone una visione dell'aggressività che si
discosta dalle teorie di Freud e Klein. Per Winnicott, l'aggressività non è primariamente distruttiva,
2. Aggressività come pulsione di autoconservazione (1915) ma una forza vitale presente nel bambino fin dalla nascita, ancor prima che possa esprimere i suoi
impulsi intenzionalmente. Questa aggressività "primaria" si trasforma nel corso dello sviluppo, e il
In "Pulsioni e i loro destini", Freud inserisce l'aggressività tra le pulsioni dell'Io, legandola al bisogno suo destino dipende dall'ambiente in cui il bambino cresce.
di autoconservazione. Non si tratta di un desiderio di infliggere dolore intenzionalmente, ma di una
reazione dell’Io di allontanarsi e liberarsi da stimoli spiacevoli.
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In un ambiente che risponde ai bisogni del bambino con cure materne "sufficientemente buone", Frustrazione: stato in cui si viene a trovare un organismo quando la soddisfazione dei suoi bisogni
l'aggressività si integra nella personalità come energia utile al lavoro e al gioco. La madre viene ostacolata. L’aggressività tuttavia è una risposta inadeguata perchè non soddisfa il bisogno.
"sufficientemente buona" è capace di interpretare empaticamente i bisogni del bambino e di
sostenerlo nel suo sviluppo verso il vero Sé. Secondo Parke e Slaby (1983), l'aggressività non deriva da istinti, ma da impulsi interni innescati da
stimoli esterni.
La madre svolge tre funzioni:
Dollard e colleghi (1939) affermano che l'aggressività è sempre una conseguenza di uno stato di
1. Holding: sostegno fisico e psichico frustrazione e viceversa la frustrazione conduce all’aggressività.
2. Handling: manipolazioni corporee come le cure, le pulizie, le carezze, ma anche i giochi
corporei e gli atti affettivi. Bandura e Walters (1959) aggiungono che l'aggressività è solo una delle possibili reazioni alla
3. Object presenting: offrire l’oggetto al bambino quando ne ha bisogno. frustrazione. Tuttavia, la risposta aggressiva può diventare prevalente se viene rinforzata dal
successo nel superamento della tensione e incoraggiata dall'approvazione sociale.
Invece, in un ambiente privo di cure adeguate, l'aggressività si manifesta in modo distruttivo e
antisociale.
Il ruolo della famiglia
Winnicott riconosce che l'aggressività può essere una reazione alla frustrazione. Tuttavia, la
La famiglia rappresenta il primo e più importante contesto di socializzazione per il bambino. Le
frustrazione non è sempre negativa: una "frustrazione minima" è essenziale per il bambino,
interazioni precoci con le figure genitoriali gettano le basi per lo sviluppo della personalità e
aiutandolo a distinguere sé stesso dalla madre e a confrontarsi con la realtà. La capacità di tollerare
influenzano le future relazioni interpersonali.
la frustrazione cresce con il bambino, grazie al supporto materno.

Nel 1972, Olweus ha compiuto una ricerca su due campioni di ragazzi svedesi di 13 e di 16 anni, con
Comportamentismo l’obiettivo di rilevare fattori familiari e temperamentali del comportamento aggressivo negli
adolescenti. I fattori individuati sono:
Secondo la prospettiva comportamentista, l'aggressività è un comportamento appreso piuttosto
che un istinto innato. I comportamentisti si concentrano sull'osservazione e la misurazione dei 1. Atteggiamento emotivo dei genitori, in particolare di chi che si occupa maggiormente del
comportamenti, considerando la mente come una "scatola nera" inaccessibile all'osservazione bambino nei primi anni di vita. La mancanza di calore e di coinvolgimento aumenta il
diretta. rischio che il ragazzo diventi in futuro aggressivo od ostile nei confronti degli altri.
2. Stili educativi troppo permissivi non permettono al bambino di sviluppare una adeguata
Condizionamento classico: Pavlov dimostrò che è possibile condizionare un animale ad associare capacità di controllo degli impulsi.
uno stimolo neutro (che poi diventa condizionato) a una risposta aggressiva (come la rabbia) 3. Utilizzo di punizioni fisiche e di esplosioni emotive violente da parte dei genitori può
attraverso l'associazione ripetuta dello stimolo neutro (tipo un suono) a uno stimolo che provoca rappresentare un’istigazione ad aggredire e fornire un modello di identificazione negativo.
naturalmente la risposta aggressiva (tipo la scossa elettrica). Un atteggiamento incoerente nei confronti dei comportamenti aggressivi del figlio,
alternando permissività e punizioni severe, può contribuire allo sviluppo di condotte
Condizionamento operante: Skinner si concentrò sul ruolo dei rinforzi e delle punizioni antisociali in età adulta.
nell'apprendimento del comportamento. Sosteneva che l'aggressività è indotta e mantenuta nella 4. Temperamento del bambino (fattore meno rilevante): bambini iperattivi hanno più
società perché è premiata, ovvero perché gli individui ne traggono vantaggio. Per Skinner le probabilità di diventare aggressivi.
componenti di matrice filogenetica possono essere indebolite o esasperate a seconda
dell’apprendimento ricevuto nell’ambiente in cui si vive. L’incoerenza tra azioni e comportamenti educativi porta il bambino a non avere punti di riferimento,
perché non può prevedere le reazioni dei genitori, quindi sviluppa insicurezza che a sua volta porta
La differenza tra i due condizionamenti è che Skinner favoriva nuovi apprendimenti che non erano ad un’aggressività difensiva.
presenti nel corredo innato dell’animale, invece Pavlov rinforzava riflessi già presenti.
Conflitti coniugali: La presenza di frequenti liti tra i genitori, soprattutto se caratterizzate da
aggressività verbale e fisica, può aumentare il livello di stress del bambino già a partire dal primo
Ipotesi frustrazione-aggressione
anno di età. Assistere alle liti può portare al contagio emotivo e all'imitazione dei modelli

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genitoriali, aumentando il rischio di sviluppare comportamenti aggressivi. Se la coppia gestisce le 2. Cambiamenti psicologici: A differenza dei cambiamenti biologici, i cambiamenti psicologici
liti in privato produce minori effetti negativi. sono esclusivamente interattivi e derivano dall'incontro tra l'organismo e l'ambiente.

L’assenza del padre (reale o relazionale), soprattutto nella fase in cui il ragazzo ha bisogno del La psicologia dello sviluppo studia l’evoluzione e lo sviluppo del comportamento umano, dalla
genitore dello stesso sesso per costruire la propria identità, può portare il ragazzo a cercare di nascita alla morte. Non si limita a studiare l'infanzia o l'adolescenza, ma si interessa a tutto il ciclo di
assumere una pseudo-virilità maschile, spesso stereotipata e caricaturale. vita, perché lo sviluppo e il cambiamento non avvengono esclusivamente nell’età evolutiva.

Altri fattori di rischio che possono contribuire ad aumentare il rischio di condotte devianti nel L’età evolutiva è il periodo che va dalla nascita all’adolescenza ed è la fase dove si osservano
bambino → divorzio, famiglia numerosa, genitori lavoratori (poco presenti) un basso livello maggiormente i cambiamenti (fisici, psichici e cerebrali) dovuti all’elevata plasticità neuronale. Le
socioeconomico, la presenza di precedenti penali in famiglia. fasi di sviluppo, soprattutto nei neonati, sono uguali per tutti gli individui.

L'Influenza dei mezzi di comunicazione di massa Modelli psicologici dello sviluppo del bambino

L'esposizione a programmi televisivi e videogiochi violenti può contribuire ad aumentare Secondo Miller (1983), una buona teoria dello sviluppo deve:
l'aggressività nei bambini e negli adolescenti. I videogiochi, in particolare, sono diventati sempre più
realistici e interattivi, rendendo più sfumata la distinzione tra realtà e finzione. 1. Descrivere i cambiamenti: Individuare le trasformazioni nel tempo in aree come il
pensiero, il linguaggio, il comportamento sociale e la percezione.
La violenza televisiva ha effetti differenti nelle persone perché intervengono variabili come età, 2. Descrivere le interazioni: Capire come queste aree si influenzano a vicenda. Es. come il
sesso, Q.I., lo stato sociale, il livello culturale, oltre alla durata e frequenza dell’esposizione al linguaggio influenza il comportamento sociale?
contenuto. I bambini più piccoli ad esempio sono più vulnerabili perché non sanno ancora 3. Spiegare il corso dello sviluppo: Spiegare perché lo sviluppo segue un percorso specifico
distinguere la realtà dalla fantasia. e non altri.

A differenza della televisione e del cinema, dove lo spettatore è passivo, i videogiochi richiedono Le teorie dello sviluppo aiutano a organizzare le informazioni e a guidare nuove ricerche. L'obiettivo
una partecipazione attiva alla violenza. Il giocatore è chiamato a compiere azioni violente in prima finale è capire:
persona, premendo ripetutamente pulsanti del joystick.
• La natura fondamentale dell'uomo
Studi dimostrano che l'esposizione a videogiochi violenti può desensibilizzare la risposta fisiologica • Il ruolo dei geni nello sviluppo
ed emotiva alla violenza reale. • L'interazione tra geni e ambiente

Secondo Bandura (1986), l'esposizione a videogiochi violenti può innescare comportamenti di Fasi dello sviluppo psichico
imitazione, aumentare l'arousal interno e rafforzare i tratti aggressivi pre-esistenti.

PERIODO PRENATALE (DAL CONCEPIMENTO ALLA NASCITA)


LO SVILUPPO PSICHICO
Lo sviluppo è una modificazione permanente che avviene nella struttura e nella funzione di un Sebbene il feto si trovi all'interno dell'utero, è in grado di ricevere ed elaborare stimoli dall'ambiente
organismo. Questo processo non è circolare, ma lineare e discontinuo, il che significa che esterno e interno e di rispondere ad essi. Ad esempio, il feto può percepire suoni, movimenti e
l'organismo progredisce attraverso diverse fasi, ognuna con caratteristiche distinte. Il concetto di variazioni di luce.
sviluppo comprende anche i concetti di crescita (aumento di dimensione) e maturazione
(cambiamenti guidati da leggi interne all'organismo). Il periodo prenatale si suddivide in tre fasi distinte:

Tipi di cambiamenti evolutivi: 1. Periodo dell'Ovulo (Stadio Germinale): Inizia immediatamente dopo la fecondazione e dura circa
due settimane.
1. Cambiamenti biologici: determinati geneticamente e indipendenti dall'ambiente.
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2. Periodo Embrionale: Va dalla fine della 2a settimana alla fine dell'8a settimana di gravidanza. In
Sviluppo Cognitivo (Piaget): Coincide con il Sviluppo Affettivo (Freud)
questa fase, l'embrione inizia a differenziarsi e a sviluppare i primi abbozzi degli organi e degli
periodo preoperatorio. In questo stadio si
apparati.
passa da un’intelligenza senso-motoria a Fase Anale (fino a 3-4 anni): Il bambino
quella rappresentativa, in cui prevale la acquisisce l'autonomia motoria e il controllo
3. Periodo Fetale: Si estende dalla 9a settimana alla 38a settimana di gravidanza. Durante questo rappresentazione simbolica. degli sfinteri. Lacapacità di trattenere o
periodo, si osserva una crescita significativa del feto, il perfezionamento degli organi e lo sviluppo
rilasciare può diventare un modo per
funzionale degli apparati. Il feto da essere un organismo immaturo e privo di vita autonoma, diventa
Pre-concettuale (2-4 anni): Emergono i primi compiacere i genitori o affermare la propria
sempre più strutturato e si prepara alla vita extrauterina.
rudimenti di concetti, ma si tratta di pre- indipendenza.
concetti, non ancora completi o generali.
INFANZIA (0-11 anni)
Fase Fallica (3 anni e mezzo - 6 anni): Il
Pensiero Intuitivo (4-7 anni): Il bambino bambino esplora il proprio corpo e scopre i
L'infanzia, dal latino "infans" che significa letteralmente "che non può parlare", è un periodo di utilizza la rappresentazione mentale per genitali, prendendo coscienza delle differenze
rapido sviluppo fisico e mentale che si estende dalla nascita fino a 11 anni. I cambiamenti in questa formulare ipotesi causali basate su analogie e anatomiche tra i sessi.
fase sono particolarmente significativi a causa dell'elevata plasticità neuronale, una caratteristica somiglianze percepite, anziché su
che favorisce l'apprendimento e l'adattamento all'ambiente. Può essere suddivisa in diverse ragionamenti logici rigorosi. Fase Edipica: Il bambino sviluppa un'attrazione
sottofasi:
per il genitore del sesso opposto e vive il
genitore dello stesso sesso come un rivale.
1. PRIMA INFANZIA (da 0 a 2 anni)

Sviluppo Fisico: La crescita corporea è accelerata. I movimenti iniziali sono per lo più riflessi non
volontari, con una coordinazione senso-motoria ancora carente. Il bambino impara gradualmente a 2. SECONDA FANCIULLEZZA (7-11 anni di età)
camminare.
Rappresenta il periodo operatorio in cui il bambino acquisisce strutture logiche che gli permettono
• È il periodo critico per lo sviluppo dell'imprinting, l'attaccamento istintivo a una figura di di compiere svariate operazioni mentali.
riferimento.
• Verso gli 8-9 mesi, il bambino acquisisce la capacità di riconoscere i volti dei genitori. L’intelligenza operatoria concreta consiste nel classificare, nel seriare, enumerare gli oggetti e le
loro proprietà nel contesto di una relazione diretta tra il soggetto e l’oggetto.

Sviluppo Cognitivo (Piaget): Sviluppo Affettivo (Freud):


Sviluppo Cognitivo (Piaget): Sviluppo Affettivo (Freud): Corrisponde alla
Si entra nello stadio delle operazioni fase di latenza, un periodo di relativa calma in
Si colloca nello stadio dell'intelligenza senso- "Fase orale"→ la bocca è il principale mezzo di concrete. Il bambino inizia a compiere cui gli impulsi sessuali sono repressi e
motoria, caratterizzata da un'interazione fisica interazione con il mondo. La ricerca del seno operazioni logiche su oggetti concreti e l'energia è canalizzata verso altre attività
e diretta con l'ambiente. L'apprendimento si materno, l'oggetto primario di relazione, è sviluppa la capacità di ragionamento come lo studio, lo sport e le relazioni sociali.
basa principalmente sulla percezione. fondamentale per il nutrimento e il confronto reversibile. ○ Durante questa fase, si consolida lo sviluppo
emotivo. In questa fase si forma il primo nucleo morale e il bambino impara le norme e le
dell'identità attraverso l'interazione con la regole sociali.
madre o la figura di riferimento.
2. PRIMA FANCIULLEZZA (2-7 anni di età)
PREADOLESCENZA (11 - 13 ANNI)
Sviluppo Fisico: La velocità di accrescimento rallenta. Il sistema nervoso è sviluppato e si attiva la
memorizzazione a lungo termine. La coordinazione senso-motoria aumenta, permettendo al Una delle caratteristiche salienti della preadolescenza è l'emergere del pensiero ipotetico-
bambino di giocare, correre, saltare e nuotare. deduttivo. I ragazzi iniziano a formulare ipotesi, a considerare diverse possibilità e a trarre

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conclusioni logiche da premesse date. Questo sviluppo cognitivo è strettamente legato alla fase del Nel modello psicoanalitico di Freud l’adolescenza corrisponde alla fase genitale in cui l'energia
Periodo Operatorio Formale di Piaget, che si protrae fino ai 15 anni. libidica è rivolta verso la formazione di relazioni intime mature.

In questa fase, le capacità cognitive non sono più limitate a oggetti concreti, ma possono essere Kohlberg, influenzato da Piaget, ha elaborato una teoria dello sviluppo morale che individua sei
applicate a concetti astratti, a proposizioni verbali e logiche. I ragazzi possono pensare in termini di stadi, raggruppati in tre livelli: pre-convenzionale, convenzionale e post-convenzionale. A partire
"se... allora...", possono immaginare scenari ipotetici e ragionare sulle conseguenze di diverse azioni. dai 14 anni si entra nel livello post-convenzionale, costituito da:

ADOLESCENZA (13 - 19 ANNI) - stadio 5 (nascita del relativismo e della tolleranza)


- stadio 6 (nascita del proprio sistema di valori basato su razionalità e universalità).
L'adolescenza, derivante dal latino "adolescere" (crescere), è una fase di transizione complessa e
multiforme che segna il passaggio dall'infanzia all'età adulta. Si caratterizza per la spinta verso
l'autonomia e l'indipendenza, rendendo difficile stabilire un confine temporale preciso per la sua
conclusione.

Durante l’adolescenza i ragazzi e le ragazze affrontano numerosi cambiamenti, correlati alla


maturazione affettiva e sessuale, all’acquisizione del pensiero ipotetico-deduttivo, all’ampliamento
degli interessi e alla costruzione della propria identità. Ciò influisce sulle relazioni dell’adolescente
con se stesso e con gli altri e devono essere integrati nell’immagine che il ragazzo ha di sé e delle
persone con cui interagisce.

I cambiamenti somatici ad esempio, permettono alla maggior parte dei giovani di portare a termine
la costruzione della loro identità sessuale, cioè della definizione di sé come maschio o come
femmina.

L’adolescente, quindi, è posto di fronte a compiti specifici le cui soluzioni rappresentano


fondamentali obiettivi di crescita:

- sfera personale
- ambito relazionale
- contesto sociale.

Questo processo può essere accompagnato da una certa dose di confusione, frustrazione e ansia.
L'acting out, o "agito", può essere visto come una possibile manifestazione delle tensioni e delle
sfide che l'adolescente affronta nel processo di costruzione della propria identità.

Blos (1971) afferma che le tendenze all'opposizione, alla ribellione, alla sperimentazione e al
mettersi alla prova attraverso gli eccessi, sono manifestazioni utili per lo sviluppo
dell'autodefinizione. Attraverso l'agito, l'adolescente comunica il proprio disagio, utilizzando un
linguaggio che va oltre le parole e si carica di un forte valore affettivo e simbolico.

Tuttavia, pur essendo fisiologico in adolescenza56, può rappresentare una spinta verso condotte
rischiose per sé e per gli altri. GIOVENTÙ E TARDA ADOLESCENZA (+19 ANNI)

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Questa fase evolutiva dovrebbe essere caratterizzata dall’autonomia e dall’indipendenza e dovrebbe Dalla psicologia alla psicopatologia dello sviluppo
essere successiva all’adolescenza.
Il modello della developmental psychopathology si focalizza sullo studio della psicopatologia in
ETÀ ADULTA relazione ai percorsi di sviluppo biologico, cognitivo e socio-emozionale che caratterizzano il ciclo
di vita dell'individuo. In altre parole, questo approccio considera i disturbi mentali come deviazioni
In questa fase, l'individuo raggiunge un equilibrio psicofisico a livello cognitivo, fisiologico, sociale e o interruzioni dei normali processi di sviluppo.
relazionale. L'autonomia e l'indipendenza, conquistate a livello psicologico, si concretizzano nella
vita quotidiana. Contrariamente a quanto si credeva in passato, l'età adulta non è un periodo di Il bambino si confronta in ogni fase dello sviluppo con diversi compiti adattivi, in una costante
staticità a livello cerebrale. Recenti ricerche hanno dimostrato la capacità di ristrutturazione del interazione dinamica tra organismo e ambiente. La psicopatologia, secondo questo modello,
cervello anche in età avanzata. emerge quando si verifica un fallimento nella negoziazione di questi compiti adattivi. Questo
fallimento può manifestarsi come un disadattamento o una distorsione del normale percorso di
VECCHIAIA sviluppo, con conseguenze negative per il benessere e il funzionamento dell'individuo.

Fase evolutiva caratterizzata dall’invecchiamento→ Con tale processo si intende una trasformazione Il modello della developmental psychopathology riconosce che la psicopatologia è multifattoriale e
regolare, ordinata o discontinua, legata al tempo, di determinati organismi in relazione all’ambiente deriva da una complessa interazione tra fattori di rischio e fattori protettivi.
in cui vivono.
- Fattori di Rischio: Sono condizioni o eventi che aumentano la probabilità di sviluppare un
disturbo mentale (non ne sono la causa, ma contribuiscono). Es. fattori genetici,
L’influenza nell’ambiente nello sviluppo psicologico
esperienze traumatiche, relazioni familiari disfunzionali, povertà o discriminazione.
- Fattori Protettivi: Sono condizioni o eventi che diminuiscono la probabilità di sviluppare
L'ambiente, inteso come l'insieme degli stimoli fisici, sociali e culturali che circondano l'individuo, un disturbo mentale, possono mitigare i fattori di rischio o annullarne l’influenza negativa.
interagisce con la sua predisposizione genetica, modellando la sua struttura mentale e il suo modo
di essere nel mondo.
Secondo Rutter (1985), i fattori protettivi agiscono attraverso quattro processi principali:

Le prime fasi della vita, in particolare l'infanzia, rappresentano un periodo di grande plasticità
1. Riduzione dell'impatto del rischio
cerebrale, in cui l'ambiente può plasmare in modo significativo la struttura e il funzionamento del
2. Riduzione della catena di reazioni negative
sistema nervoso.
3. Stabilirsi e il permanere di autostima e autoefficacia
4. Apertura a nuove opportunità di incontri e di vita
Le relazioni con le figure di attaccamento, le esperienze sensoriali e le stimolazioni cognitive ricevute
in questa fase, contribuiscono a modellare la personalità, le capacità cognitive e il benessere
In psicologia, la resilienza rappresenta la capacità di un individuo di mantenere un buon
emotivo dell'individuo.
adattamento anche in condizioni di vita sfavorevoli. Le persone resilienti riescono ad utilizzare le
risorse personali per affrontare le difficoltà e a trarne insegnamento, uscendone rafforzate.
Un ambiente stimolante e affettivamente sicuro durante l'infanzia favorisce un sano sviluppo
psichico, mentre la deprivazione, la mancata emissione di segnali sociali da parte di un genitore
La vulnerabilità è l'opposto della resilienza. Si riferisce a fattori endogeni, ovvero interni
nei confronti del figlio favoriscono esiti disadattivi e/o psicopatologici.
all'individuo, che aumentano la probabilità di sviluppare un disturbo in presenza di fattori di rischio.
Questi fattori possono essere di natura biologica, psicologica o sociale.
Nel periodo critico (30 mesi) il bambino, di fronte a questa condizione di carenza, mette in atto una
serie di comportamenti di protesta e di ricerca di attenzione, come il pianto, le urla, lo sputare il
Non esiste un singolo fattore che possa causare una psicopatologia o un disadattamento. Al
cibo, i calci e altri comportamenti simili. Questi comportamenti sono una reazione istintiva alla
contrario, è la concatenazione di più fattori che, interagendo tra loro, aumenta la probabilità di un
frustrazione dei suoi bisogni primari di affetto, sicurezza e cura. Tuttavia, se questi tentativi di
esito disadattivo. Il modello psicopatologico dunque è un modello a causalità multifattoriale
"ribellione" falliscono ripetutamente, il bambino può essere costretto a cedere, con conseguenze
probabilistica.
negative a livello psichico e corporeo.

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