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Bell'Italia (Monografici) #127 - 2015 06 - Sicilia, Itinerari Insoliti

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Giovanni Viola
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Bell'Italia (Monografici) #127 - 2015 06 - Sicilia, Itinerari Insoliti

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Itinerari insoliti

Poste Italiane Spa - Sped. In A.P. - D.L. 353/2003 art. 1, comma 1, LO/MI - Milano - NUMERO 127 GIUGNO 2015 - ALLEGATO AL N. 350 DI BELL’ITALIA

IL FASCINO DELLE
ANTICHE TONNARE

L’ISOLA DI USTICA
DA VIVERE IN E-BIKE

L’ETNA FIORITO

SUI SENTIERI
DI PANAREA
I LAGHI DELL’ENNESE
PALERMO A PIEDI
IN VIA MAQUEDA
CHIUSA AL TRAFFICO

EDITORIALE GIORGIO MONDADORI


di Emanuela Rosa-Clot, Direttore di Bell’Italia Editoriale

DIRETTORE RESPONSABILE
Emanuela Rosa-Clot
[email protected]
RESPONSABILE UFFICIO CENTRALE
Elisabetta Planca (Caporedattore)
UFFICIO CENTRALE
Michela Colombo (Caporedattore)
Rossella Giarratana (Caporedattore)
Pietro Cozzi, Giovanni Mariotti, Barbara Roveda
REDAZIONE
Filippo Cerrina Feroni (Inviato), Anna La Stella,
Lara Leovino, Elena Magni, Carlo Migliavacca,
Sandra Minute, Vannina Patanè, Raffaella Piovan
PHOTO EDITOR
Milena Mentasti, Susanna Scafuri
ART DIRECTOR
Luciano Bobba, Corrado Giavara, Simona Restelli
IMPAGINAZIONE
Franca Bombaci, Francesca Cappellato,
Isabella di Lernia, Claudia Pavesi (caposervizio)
SEGRETERIA E RICERCA ICONOGRAFICA
Mara Carniti, Paola Paterlini
PROGETTO GRAFICO E CONSULENZA CREATIVA
Silvia Garofoli
SPECIALE A CURA DI: Michela Colombo L’isolotto di Dattilo a Panarea
HANNO COLLABORATO A QUESTO SPECIALE
PHOTO EDITOR: Susanna Scafuri
RICERCA ICONOGRAFICA: Paola Paterlini
TESTI: Maria Cristina Castellucci, Isabella Colombo,
Pia Meda, Gabriele Miccichè
FOTO: Fabio Gambina, Alfio Garozzo, Paolo Giocoso,
Salvatore Orlando /Photo FVG
L’isola verde, l’isola buona
REDAZIONE TESTI: IceiGeo
CARTINA: Davide Bassoli
L’inizio dell’estate è il momento migliore per scoprire una Sicilia diversa, a caccia
FOTOGRAFIE: scheda Etna: Giuseppe Famoso/Cuboimages di fioriture che disegnano arabeschi multicolori sulla terra nera, di origine lavica,
(p.30). Tutti frutti: Alfio Garozzo (pgg. 64-65, 67, 68-69,
71), Laila Pozzo (pgg.66 e 71), Federico Mileto/Reda & delle pendici dell’Etna. Oppure lungo i sentieri che ogni primavera vengono riaperti
Co (pgg.67 e p.70), Paroli Galperti, Foodocollectiom/ nell’isola di Panarea, la perla dell’arcipelago delle Eolie nota per le frequentazioni
Cuboimages (p.70).
mondane, grazie all’aiuto dei volontari del FAI. O, ancora, inoltrandosi verso il cuore
STAMPA: Elcograf, via Nazionale 14, verde dell’isola, nella provincia di Enna, la meno battuta dai turisti, alla conquista dei
Beverate di Brivio (Lecco).
Pubblicazione periodica registrata presso sette laghi, tra monti e pascoli verdeggianti.
il Tribunale di Milano il 17/04/2002, n. 236 Vale la visita quel che resta delle tonnare, un tempo note per il rito cruento della
EDITORIALE GIORGIO MONDADORI mattanza, oggi esempi magnifici di archeologia industriale, sempre in bellissima
divisione di posizione lungo la costa del Trapanese: delle vere e proprie cattedrali sull’acqua.
Ustica, a un paio d’ore di navigazione da Palermo, nota per i fondali profondi, rivela
la sua anima mediterranea a chi si inoltra, a piedi o con le bici elettriche, nell’interno.
E poi c’è Palermo, dove il passeggio è ancora più gradevole da quando la
PRESIDENTE
Urbano Cairo centralissima via Maqueda è stata chiusa al traffico delle auto.
DIRETTORE GENERALE Per completare il viaggio, ecco un itinerario alla scoperta dell’isola-frutteto: limone
Giuseppe Ferrauto
femminello, pistacchi, carrube, mandorle e fragoline sono delizie da gustare appena
CONSIGLIERI
Andrea Biavardi, Alberto Braggio, Giuseppe Cairo, colte oppure trasformate dal meraviglioso estro della pasticceria siciliana.
Ugo Carenini, Giuliano Cesari, Giuseppe Ferrauto,
Uberto Fornara, Marco Pompignoli, Mauro Sala
CAIRO EDITORE S.P.A
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE:
corso Magenta 55, 20123 Milano,
tel. 02 433131, fax 02 43313927,
www.cairoeditore.it Itinerari insoliti
(e-mail: [email protected])
Poste Italiane Spa - Sped. In A.P. - D.L. 353/2003 art. 1, comma 1, LO/MI - Milano - NUMERO 127 giugno 2015 - ALLEGATO AL N. 350 DI BELL’ITALIA

CONCESSIONARIA ESCLUSIVA IL FASCINO DELLE


ANTICHE TONNARE
PER LA PUBBLICITÀ L’ISOLA DI USTICA
DA VIVERE IN E-BIKE

L’ETNA FIORITO
In copertina: i faraglioni di Scopello
(Trapani), di fronte al complesso
SUI SENTIERI
DI PANAREA
I LAGHI DELL’ENNESE
PALERMO A PIEDI monumentale della tonnara.
Centro Direzionale Tucidide IN VIA MAQUEDA

Via Tucidide 56 - 20134 Milano


CHIUSA AL TRAFFICO
Foto di: Antonino Bartuccio/SIME
Tel. 02 748131 Fax 02 76118212
EDITORIALE GIORGIO MONDADORI
14
24
Sommario
4 Ustica (Palermo)
Nata dagli abissi del mare

14 Palermo
Il salotto pedonale di via Maqueda

24 Etna (Catania)
Il vulcano in fiore

32 Trapani Le tonnare

40
Cattedrali sull’acqua

40 Cava d’Ispica (Ragusa)


Passeggiata nei secoli

48 Panarea (Messina)
Sui sentieri del paradiso

56 Enna
Il giro dei sette laghi

64 Tutti frutti
Sapori e profumi dell’isola-frutteto

72 Cartina

4
USTICA (Palermo)

NATA DAGLI ABISSI


DEL MARE
Di origine vulcanica, nera e aspra, con fondali profondi e orizzonti
sconfinati, l’isola rivela la sua anima mediterranea nella macchia
intatta dell’interno. Da scoprire a piedi o con le bici elettriche
TESTI Maria Cristina Castellucci ì FOTOGRAFIE Paolo Giocoso

4 Bell’Italia
L’abitato di Ustica,
sulla costa est dell’isola,
si raccoglie intorno
a cala Santa Maria,
piccolo porto naturale.
È sorvegliato dalla torre
omonima, che oggi
ospita una sezione del
Museo Archeologico.

Bell’Italia 5
6 Bell’Italia
In questa foto: la
caratteristica via Tre
Mulini, nei pressi
del porto. Nella pagina
precedente: uno dei
murales che decorano
i vicoli del centro.
Sono stati realizzati
da artisti e studenti
d’arte in occasione
della rassegna Biennale
dei Murales, che si tiene
a estati alterne.

Bell’Italia 7
8 Bell’Italia
In questa foto: la costa
settentrionale, cui si
arriva per la strada di
Tramontana. A destra,
in alto: la bici elettrica
è il mezzo migliore per
muoversi su Ustica,
che è percorsa da una
strada principale ad
anello e da diversi
sentieri; in basso: la
rigogliosa vegetazione
mediterranea dell’isola.

Bell’Italia 9
P
oco distante, tutto sommato, grotta delle Barche, a punta San Paolo,
dalla costa di Palermo, Ustica a punta Galera e alla grotta Verde.
è però tutt’un altro mondo. Il paese è presto visitato: dal porto una
Un paio d’ore di navigazione strada orlata di ibischi si incurva su per
portano in un’isola piccola, la costa e raggiunge il corso, cuore della
dall’atmosfera tranquilla e rasserenante, “vita mondana” dell’isola con bar, negozi
avvolta nel silenzio delle sue lave antiche e la piccola chiesa di San Ferdinando a
sotto un cielo immenso. chiudere la prospettiva. Da qui si dipar-
Solitario avamposto tirrenico, l’iso- tono strade e stradine, punteggiate di
la era frequentata fin dalla notte dei vasi fioriti e panni stesi. Le case di Ustica
tempi, come testimoniano i rinveni- sono piccole e semplici, dai colori pastel-
menti archeologici di epoca preistorica lo, alcune ornate di murales realizzati da
ma anche ellenistica e romana. Solo nel studenti d’arte ma anche da pittori affer-
’700, però, vi sorse una colonia stan- mati come Salvatore Fiume. Nella parte
ziale. Ogni insediamento, infatti, era più alta e più antica ci sono ancora le case
scoraggiato dalle frequenti incursioni bar- di pietra lavica e pure le strade qui sono
baresche. Chiunque s’azzardava a met- lastricate di basole nere, creando un in-
tere piede sull’isola veniva sistematica- sieme suggestivo.
mente depredato, e solo nel 1763, quan-
do furono completate le torri fortificate IN GIRO PER L’ISOLA
di Santa Maria e dello Spalmatore, ai due CON L’E-BIKE
capi opposti dell’isola, Ustica si poté popo- Per muoversi facilmente, in paese come
lare di pescatori provenienti dalle Eolie. nel resto dell’isola, la soluzione migliore
Ecco perché, a memoria della continua è quella delle bici elettriche, di cui Usti-
osservazione dell’orizzonte cui gli usticesi ca si è recentemente attrezzata. Le due
erano costretti, il punto più alto dell’isola ruote sono disponibili grazie al servizio
si chiama monte Guardia dei Turchi. di bike sharing che consente di prende-
re e lasciare la bicicletta a piacimento in
PASSEGGIATE NELLA NATURA una delle quattro “stazioni” presenti. Pur
E TRA I MURALES non essendoci sentieri esclusivamente
Oggi la vetta è meta delle passeggiate di ciclabili ci si può muovere in tranquillità
chi vuole godere di ampi panorami, così per via del traffico ridotto. Inoltre, a par-
come la torre di Santa Maria, in posizio- te un unico tratto della strada ad anello
ne suggestiva al limitare dell’abitato, e che compie il giro dell’isola, le pendenze
la rocca della Falconiera, sede di un in- non sono eccessive e la bicicletta offre
sediamento preistorico e fortificata dai la possibilità di ammirare al meglio la
Borboni, dalla parte opposta della torre e bellezza selvaggia di Ustica.
in splendida posizione per contemplare Punti panoramici si trovano lungo tutta
l’abitato di Ustica, il porto e l’orizzonte. la costa, aspra e rocciosa, spesso a stra-
Un’altra bella passeggiata è quella che piombo sul mare. Offre viste spettaco-
dal limite meridionale del paese, lungo lari la piccola cappella campestre di San
il sentiero di Mezzogiorno, ben traccia- Bartolomeo (o Bartolicchio, come viene
to e circondato da una lussureggiante affettuosamente chiamato il santo pro-
macchia mediterranea, conduce alla tettore, “importato” dalle Eolie),

In questa foto: scorcio


della costa usticana.
Lunga circa 12 km, si
presenta frastagliata
e mutevole, con
spiaggette raggiungibili
a piedi alternate a
tratti di aspra roccia
vulcanica ricchi di
grotte. A destra: la grotta
della Pastizza, lungo
la costa sud,
meta dei subacquei.
USTICA (Palermo)

e non è da meno il vecchio carcere riser-


Shalai
vato ai confinati, oggi adibito a Museo
Archeologico. Affacciato sulla caletta del
porto, il museo custodisce reperti isolani INFORMAZIONI
dalla preistoria al Medioevo e, nella se-
zione distaccata alla torre di Santa Maria, Gli alberghi
Kikis Schiticchio
Prodotti a Km 0, ricette del territorio,
anfore e oggetti restituiti dal mare. Villa Neri Resort & Spa Luxury menu di stagione ma senza tradire
Ed è proprio il mare il grande tesoro di INFORMAZIONI
Hotel ★★★★ (Linguaglossa, la tradizione culinaria isolana (dai
Ustica. La Riserva marina, istituita nel contrada Arrigo, 095/81.33.002; ravioli di ricotta e pistacchio al
1986, ha fatto sì che i fondali intorno Gli alberghi
www.hotelvillanerietna.com) e vacanziero, con serate musicali
biancomangiare di mandorle).
Hotel Clelia ★★★ (via Sindaco e dj-set durante l’alta stagione.
all’isola si siano conservati intatti e ric- Circondata da vigneti secolari, I offre
29, Ottima la carta dei vini, tutti etnei.
091/8.44.90.39). Una delle prime Aperitivo 6,50 €, a pranzo e cena
chi di gorgonie, alghe, spugne d’ogni la tradizionale ospitalità siciliana Conto medio 40 €.
da 10 €.
strutture alberghiere di Ustica, in
forma, dimensione e colore, oltre a sposata al comfort moderno. 24 San Giorgio
Gelateria e il drago
Sabrina (via Vittorio
pieno centro. Trenta camere
una moltitudine di pesci e crostacei. eleganti stanze, di cui 4 suite, due
luminose, con aria condizionata
(Randazzo,
Emanuele III,piazza San Giorgio
333/4.39.07.02).
Uno spettacolo che fa la sua comparsa eettari di parco,
colazione una nella
servita piscina tra gli
terrazza 28, 095/92.39.72).
A pochi Pochi, posti
passi dal “corso” gelatiee
appena sotto il pelo dell’acqua, visibile ulivi e un centro
panoramica. benessere.
Possibilità anche Da di granite
piatti di qualità,
casalinghi: oltrefatta
pasta ai dolci tipici
in casa,
anche solo facendo snorkeling. Mondi segnalare il ristorante
appartamenti. Doppia con interno
prima Le della pasticceria
verdure selvatichesiciliana; ottimi
che si trovano
meravigliosi si celano alla grotta Percia- dodici fontane,
colazione da 95 che €. rivisita con anche
solo i prodotti
sull’Etna salati.a base di carne
e piatti
ta, alla Piscina naturale, a cala Sidoti, Residence
successo Timeo i piatti★★★ (via Chiesa
della tradizione.
Noleggi
di coniglio e maiale. Conto medio
alla Caletta, a punta Spalmatore. Vecchia,
Doppia con 339/7.13.37.89).
colazione da 190 Nella€.parte 30 €. sharing: con la tessera acquistabile
Bike
alta del Resort
Shalai paese, ★★★★ un residence 4all’info
Archi point Visit Ustica, 10 € per
ESCURSIONI IN BARCA silenzioso
(Linguaglossa, con sette via appartamenti
Guglielmo.28; (Milo, via (max
F. Crispi 9, 095/95.55.66,
un giorno 4 ore), 15 € per due
di diverse dimensioni (da due a sei
TRA LE GROTTE www.shalai.it). In dialetto significa www.4archi.it).
giorni (4 ore al giorno), 25 € per una
persone), arredati in bianco e azzurro.
Con una barca, meglio se in compagnia “Me la godo”. Ed è ciò che permette
Appartamento per due a partire
settimana
Una totale (sempre
adesione4alla orefilosofia
al giorno).
di uno dei pescatori locali, per un effi- questo Scooter, barche, attrezzature da sub:
da 60 € resort,
a notte.con centro benessere Slow Food, come dimostrano
cace “servizio guida” verso le zone più e 14 camere,
Le Terrazze Residence ideale per ★★★ chi vuole iRicarica A.R.A. Da
presidi presenti nelGaetano
menu eDi i
interessanti, si ammirano il blu intenso rilassarsi dopo una Ailara Giuseppeappesi
(via C.alle
Colombo
pareti. 37,
(via C. Colombo 3, giornata di
338/9.06.64.77). riconoscimenti
338/6.34.48.63); noleggio scooter
dell’acqua e le affascinanti falesie della escursioni.sopra
Residence A meta strada
il porto contra il mare Grande attenzione alle materie
20 € al giorno; noleggio barca 4,60 €
costa, addentrandosi all’interno delle bella vista sulèmare,
e il vulcano, composto
stato ricavato dada una prime e pane fatto in casa anche con
al giorno senza benzina.
spettacolari grotte che la punteggiano. monolocali
storica dimora da due a quattro posti
ottocentesca. Doppia farina di grani antichi. In media 30 €.
Escursioni subacquee: Orca Diving
A partire dalla grotta Azzurra, dove la letto, dotati di balcone.
con colazione da 150 €.Monolocale Antico Orto Dei Limoni
Ustica (via C. Colombo 39,
pelle dei bagnanti assume un’incredibi- per due da 60
Hotel Corsaro ★★★ € a notte. (Nicolosi, via Grotte
334/2.16.15.88): uscita4,sub 35 €,
le iridescenza, fino alla grotta dell’Oro, I ristoranti
(Nicolosi, contrada Cantoniera , 095/91.08.08;
uscita snorkelingwww.ortolimoni.it).
23 €.
che prende il nome dai riflessi della 095/91.41.22;
Schiticchio (viawww.hotelcorsaro.
Tre Mulini, Ricavato da un palmento-frantoio,
volta. Senza dimenticare i faraglioni, le it). Nonostante laNella
091/8.44.96.62). posizione a
parte alta
INFO per le visite
è stato ristrutturato e arredato
Per arrivare a Ustica: aliscafi e traghetti
piattaforme, le punte laviche e gli stra- 2000
del metritra
paese, di le
altezza
vecchie e lecase
17 in secondo lo stile del posto. A fine
da Palermo con Siremar (www.
piombi che fanno della costa usticese pietra
camere lavica, un grazioso
tappezzate di legno locale
non pasto, biscotti fatti in casa e un
siremar.it), da 18,35 € a tratta.
un capolavoro di “scultura naturale”. con
è unbuona
semplice cucina di pesce.
rifugio ma unDa bicchierino
Dall’ultima di Malvasia.diMenù
settimana giugnofisso
provare
angolo di i caratteristici
confort, nel gamberetti
cuore del di 27 € (acqua, vino e limonata inclusi).
Usticalines (www.usticalines.it) opera
LA ZUPPA DI LENTICCHIE nassa,
Parco dell’Etna. La spa piccola di
la minestra di lenticchie ma collegamenti da Napoli in aliscafo,
È IL PIATTO TRADIZIONALE Ustica, gli spaghetti con crema di
organizzata e l’ottima cucina sicula
lenticchie, gamberi e pomodorini. Se
INFO
da 85 € aper le visite
tratta.
Il nero è il colore delle rocce di Ustica: l’iso- sono il fiore all’occhiello. Doppia con
è disponibile, chiedete il cous cous.
Il Museo
Rifugio Archeologico
Citelli, Sant’AlfioSeminara
(Ct), tel.
la è infatti la parte emersa di un immenso colazione da 90Conto€. (largo Gran Guardia,
388/56.24.535; 349/2.80.73.22)
www.rifugiocitelli.net
Anche pizzeria. medio 35 €.
complesso vulcanico sottomarino, ed è B&B(viaDimora dell’Etna35, (Milo, Via è aperto
Rifugio dal 13 Nicolosi
Sapienza, giugno al(Ct),
30 tel.
ottobre,
Kikis C. Colombo dalle 18 alle 20 e dalle 22 all’1 di notte;
probabilmente a questo che l’isola deve Crisafulli 21, 095/95.53.05;
339/4.29.45.32). Lounge bar aperto www. 095/91.53.21; www.rifugiosapienza.
il biglietto costa 2 € e include la visita
il suo nome latino Usta, riarsa. Non per dimoradelletna.it).
dalla mattina fino a sera Immerso
tardi, conin com
alla torre di Santa Maria, aperta con gli
niente la coltura caratteristica è quella un’offerta
un parco di che spaziacon
4 ettari dalla prima
alberi di stessi Saletti,
Rifugio orari. Randazzo (Ct), zona
della lenticchia, legume minuto e po- colazione
ciliegio, uva,al dopocena,
prugne e meli, dai croissant
che Ufficio turistico Visit
Montalaguardia TEL Ustica, corso
vero ma squisito, che non richiede acqua ai paniniil imbottiti
danno nome allefino all’aperitivo
4 ampie camere VittorioRagabo,
Rifugio Emanuele, 091/7.48.24.30;
Linguaglossa (Ct),
e cresce anche sui terreni più difficili. rinforzato.
e invitano L a’ambiente
fare lunghe è giovane
passeggiate, www.visitustica.it
Strada Mareneve, 095/64.78.41;
Ormai sono rimasti in pochi a coltivarle raccogliendo e assaggiando la frutta www.ragabo.it
Orca Diving Ustica Hotel Clelia
e commercializzarle, ma nei ristoranti di stagione. Sì agli animali. Doppia Parco dell’Etna, Nicolosi (Ct), via del
locali ci si può far servire la saporita zup- con colazione da 55 €. Convento 45, 095/82.11.11; www.
pa di lenticchie della tradizione. Anche parcoetna.it
se è difficile identificare quale sia la vera I ristoranti Natura Sicula, Siracusa, via del faggio
preparazione, dal momento che tutte le Boccaperta 8, 328/88.57.092; www.naturasicula.it
massaie usticesi hanno la propria, unica (Linguaglossa, via Umberto Go Etna, San Giovanni La Punta (Ct), Via
“giusta” ricetta, tramandata da generazio- 98, 095/77.74.333; www. Roma 114, 346/30.30.429; www.
ni e gelosamente custodita. ristoranteboccaperta.com).

12 Bell’Italia
PALERMO

IL SALOTTO
PEDONALE
A passeggio dal Teatro Massimo a Casa Professa lungo via Maqueda,
che ha cambiato volto con la chiusura al traffico: per rivivere
la storia di Palermo tra scenografici palazzi, musei e gioielli barocchi
TESTI Maria Cristina Castellucci ì FOTOGRAFIE Fabio Gambina
Piazza Pretoria,
tappa imperdibile
del percorso, con al
centro la grandiosa
fontana omonima.
Realizzata a Firenze
attorno al 1550, fu
acquistata dal Senato
di Palermo circa
vent’anni dopo.

Bell’Italia 15
D
a principio l’isola pedonale di via Maqueda non la voleva
nessuno. Non i commercianti, temendo che le difficoltà di
accesso potessero danneggiare gli affari. Non gli automobi-
listi, che perdevano un’importante strada di collegamento,
né i residenti, che già si vedevano costretti a lunghi tragitti
a piedi per rientrare a casa. Dopo un anno, però, tutti o quasi hanno
cambiato idea. I commercianti hanno infatti visto crescere il volu-
me di affari e sulla via aprono nuovi negozi e caffetterie, mentre gli
automobilisti e i residenti, per amore o per forza, si sono abituati
alla novità. I più felici sono comunque i turisti: la pedonalizzazio-
ne dell’antica strada, al momento tutti i giorni dalle 10 alle 20,
rende possibile passeggiare in tranquillità e godere di una delle
più belle aree della città. Lungo tutta la via, e nelle strade e piazze
vicine, è un concentrato di chiese e palazzi: d’altronde la strada
venne realizzata proprio per dare alle famiglie aristocratiche e agli
ordini religiosi una zona prestigiosa per le loro residenze.

A sinistra: da via
Maqueda una
breve deviazione
conduce alla chiesa di
Sant’Agostino, eretta
in epoca angioina.
Sopra: la sala
Pompeiana è uno
dei fiori all’occhiello
del Teatro Massimo,
punto di partenza
dell’itinerario. Accoglie
anche eventi e mostre.
Nella pagina seguente:
su piazza Bellini
prospettano le chiese
della Martorana
e di San Cataldo, con
le sue cupole rosse;
i due edifici fondono
elementi normanni,
arabi e bizantini.

16 Bell’Italia
Bell’Italia 17
18 Bell’Italia
A destra: via Maqueda,
pedonalizzata nel
2014; al momento è
interdetta alle auto
dalle 10 del mattino
alle 20 di sera. Sotto:
scorcio degli interni
di San Cataldo,
che si articolano
su tre navate. La
chiesa conserva
l’altare e i pavimenti
cosmateschi originali.
Pagina precedente: una
deviazione lungo la
via Bara all’Olivella
porta alla chiesa di
Sant’Ignazio, costruita
a partire dal 1598
e completata con
i campanili laterali
attorno al 1750.

La necessità si presentò intorno alla fine del ’500. Il Cassaro, la lunga


e stretta strada che fin dalla fondazione di Palermo collegava il mare
alla collina del palazzo Reale, era ormai congestionato. Non ci si po-
teva costruire più neanche una capanna, figurarsi un convento o un
palazzo. Il viceré dell’epoca, Bernardino de Cárdenas y Portugal, du-
ca di Maqueda, decretò allora la costruzione di una “Strada Nuova”
che andasse a intersecare il Cassaro, spostando lo sviluppo della città
sull’asse nord-sud. Nel punto di incrocio delle due strade venne a
crearsi una piazza circolare, incorniciata da quattro scenografici pro-
spetti monumentali, con statue e fontane: la piazza Vigliena, più
conosciuta come i Quattro Canti. Uno straordinario spettacolo
barocco, per secoli il principale luogo d’incontro dei palermitani.
All’estremità nord della via, la porta Maqueda segnava la fine della
strada e si apriva sulla campagna della Conca d’Oro.
Porta e campagna non esistono più. In compenso a fine ’800 qui fu
realizzata una grande piazza, oggi dedicata a Giuseppe Verdi: la do-
mina l’imponente mole liberty del Teatro Massimo, il più grande

Bell’Italia 19
A sinistra: la chiesa
del Gesù, detta Casa
Professa, è il punto
d’arrivo del percorso
pedonale. I suoi
interni sono decorati
a marmi mischi, cioè
con splendidi intarsi
di marmi policromi.
Sotto: un dettaglio
della fontana di piazza
Pretoria. Pagina seguente:
piazza Vigliena, detta
i Quattro Canti, si apre
all’incrocio tra via
Maqueda e via Vittorio
Emanuele, lo storico
Cassaro di Palermo.
Ai quattro angoli sono
collocate fontane che
raffigurano i fiumi
della città antica.

edificio lirico d’Italia. Proprio il teatro, aperto alle visite, capolavoro di


Giovan Battista Filippo Basile e del figlio Ernesto, è il punto di parten-
za della nostra passeggiata sul tratto pedonalizzato. A piedi e senza
auto intorno ci si incammina lungo via Maqueda verso sud e i Quattro
Canti, lasciando vagare lo sguardo sul lungo rettifilo e le facciate di
palazzi quali lo Scordia-Mazzarino, il Napoli, il Majorana di Leonvago,
il Merendino-Costantino e il Rudinì, ma anche il nuovissimo edificio
dell’Area Quaroni, appena ultimato e riconoscibile per il candore.
Due le deviazioni su vie laterali, entrambe pedonali, che consigliamo
di fare. La prima lungo la piccola via Bara all’Olivella che, tra pub
e negozi di artigianato, porta alla piazza Olivella, dove prospetta la
bella chiesa di Sant’Ignazio (fondata nel 1598, decorata in stile barocco
e ricca di opere d’arte) e dove si spera riapra presto, dopo un infinito
restauro, il Museo Archeologico Salinas, al momento visitabile solo in
piccola parte. L’altra deviazione è lungo la stretta via Sant’Agostino che
conduce alla chiesa omonima, fondata nel ’200 e decorata oltre quattro
secoli dopo con magnifici stucchi da Giacomo Serpotta.

20 Bell’Italia
Bell’Italia 21
PALERMO

Shalai
MEDIOEVO, RINASCIMENTO
E BAROCCO IN 300 METRI
Arrivati ai Quattro Canti e superato il traf- INFORMAZIONI
ficato Cassaro, che oggi si chiama via Vit-
torio Emanuele, si arriva alle due piazze Bisso Bistrot Ke palle Caffè del Massimo
adiacenti Pretoria e Bellini, anch’esse pe-
donali. Nella prima si ammira una splen- INFORMAZIONI
dida fontana cinquecentesca con statue,
scalette, mascheroni e balaustre in mar- Gli alberghi Bisso Bistrot (via Maqueda 172,
mo, oltre alla storica sede del Comune, il Hotel Porta Felice ★★★★ (via Butera 45, 328/1.31.45.95). Ai Quattro Canti, nei
palazzo Pretorio o delle Aquile, costruito 091/6.17.56.78). Boutique hotel con 30 locali di una ex libreria, un nuovo spazio
nel ’400 e modificato via via nei secoli camere e 3 suite in bella posizione tra la dall’atmosfera shabby chic aperto da
Palermo storica e il mare. Wellness club colazione a cena. Conto medio 15 €.
seguenti. In piazza Bellini ci sono invece
con sauna, idromassaggio e trattamenti. Ke palle (via Maqueda 270,
gli ingressi della chiesa dell’Ammiraglio
Ristorante e bar sulla terrazza, dove 333/4.49.06.06). Nel menù solo
o Martorana, fondata nel 1143 e abbellita arancine – da qui il nome – rotonde e al
viene servita la colazione. Doppia
di mosaici a fondo oro, e di San Cataldo, con colazione da 120 €; dal 19 giugno femminile come è d’obbligo a Palermo.
dalla singolare architettura di ispirazio- al 31 agosto, percorso benessere I ripieni sono i più vari, da quelli classici
ne islamica, con tanto di cupolette rosse in omaggio prenotando soggiorni in agli innovativi. Da 2 € a pezzo.
(XII secolo). Dall’altra parte della strada si Superior o Suite. Il Rintocco (via Orologio 14, 091/
apre la piccola via Ponticello per la quale Hotel Massimo Plaza ★★★★ (via 6.11.02.09). 32 varietà di cioccolato,
si raggiunge una delle chiese barocche Maqueda 437, 091/32.56.57). In ottima 40 tipi di tisane e tè, torte e biscotti; la
più spettacolari di Palermo, quella del posizione per andare alla scoperta del pasticceria occupa gli spazi dell’antico
centro storico, dispone di una dozzina teatro dei pupi del maestro Cuticchio.
Gesù o Casa Professa. Realizzata in circa
di camere e di due suite. Doppia con Aperto tutti i giorni dalle 16 alle 21, nei
un secolo a partire dal 1564, è decorata
colazione da 120 €. fine settimana chiude all’una di notte.
con uno straordinario manto di marmi
Quinto Canto ★★★★ (corso Vittorio
mischi che ricopre ogni angolo del gran- Emanuele 310, 091/58.49.13). INFO per le visite
dioso interno. Del complesso fanno parte A pochi passi dai Quattro Canti, un Teatro Massimo, piazza Verdi,
anche l’oratorio del Sabato, una cripta e elegante boutique hotel con piccola 091/6.05.32.67; www.teatromassimo.it
un piccolo museo di arredi sacri. Spa e buon ristorante. Doppia con visite: tutti i giorni 9.30-17.30;
colazione da 113 €. ingresso 8 €.
TRA BALLARÒ Casa Teatro Massimo (via Bara Sant’Ignazio all’Olivella, piazza Olivella
all’Olivella, 346/6.73.56.91). Per 1, 091/58.68.67, orario: lunedì-sabato
E L’ARTE CONTEMPORANEA
un soggiorno indipendente, in una 8-11 e 16,30-18.
Usciti dalla chiesa ci si può immergere
palazzina d’inizio ‘900: tre appartamenti Sant’Agostino, via Raimondo 3,
nello storico mercato di Ballarò, che si 091/58.46.32, orario: lunedì-sabato 7-12
confortevoli, da due a otto persone.
estende poco oltre. Oppure, risalendo e 16-18, domenica e festivi 7.30-13.
Solo pernottamento (minimo due notti);
in direzione di via Vittorio Emanuele, per due persone da 60 €. Palazzo Pretorio, piazza Pretoria,
attraverso i vicoli che ancora conservano Suite Home Moncada (via Bandiera 11, 091/7.40.11.11, orario: lunedì-venerdì
l’impronta medievale (non sono pedo- 091/8.88.51.71). In un palazzo storico 9-13.30 e 15-19, sabato 9-13, domenica
nali, tuttavia sono stretti e dunque poco da poco ristrutturato di fronte alla chiesa 9-12; ingresso libero.
trafficati), si può raggiungere la nostra ul- di San Domenico, quattro camere Martorana, piazza Bellini,
tima tappa: piazza Bologni (o Bologna). arredate con gusto e un appartamento. 345/8.28.82.31, orario: lunedì-sabato
Di proprietà dello chef Natale Giunta: 9.30-13 e 15.30-17.30, domenica e
Aperta nel ’600, è incorniciata da antichi
impareggiabile la colazione. Doppia con festivi ore 9-10.30; ingresso 2 €.
palazzi, non tutti in buone condizioni.
colazione da 130 €. San Cataldo, piazza Bellini,
Spicca il palazzo Alliata di Villafran- 091/61.1.81.68, orario: tutti i giorni 9.30-
B&B Sant’Agostino (via Sant’Agostino
ca, fondato nel ’500 ma ampiamente 12.30 e 15-18; ingresso 2,50 €.
174, 334/9.98.83.58). All’interno del
rimaneggiato due secoli dopo: ha saloni mercato del Capo, una vecchia casa con Chiesa del Gesù (Casa Professa) e
sfarzosi e custodisce un’interessante col- giardinetto interno e 4 camere, diverse museo, piazza Casa Professa 21,
lezione di dipinti. Al centro della piazza, fra loro, e due miniappartamenti. Doppia 338/4.51.20.11, orario: lunedì-sabato
nobilitata dalla chiusura alle auto, si erge con colazione da 90 €. 9.30-13.30, agosto 9.30-18.30;
la statua di Carlo V (1630) rivolta verso ingresso 5 €.
palazzo Riso, oggi sede della Galleria di I ristoranti Palazzo Alliata di Villafranca, piazza
Caffè del Massimo (piazza Verdi, Bologni 18, 324/0.71.50.43, orario:
Arte Contemporanea. Nelle sale dell’edi-
091/6.19.64.04). Inaugurato da pochi 9.30-13 e 15-18.30, chiuso lunedì;
ficio settecentesco sono esposte opere di
mesi all’interno del teatro, con un ingresso 4,50 €.
artisti non solo siciliani, il cui lavoro è in gradevole spazio all’aperto, è una sosta Museo Riso, via Vittorio Emanuele 365,
qualche modo legato al territorio isolano. piacevole per un caffè e un dolce ma 091/58.77.17; www.palazzoriso.it
Inoltre si tengono mostre ed eventi nel anche per pranzare o cenare. Brunch orario: 10-20, giovedì, venerdì e sabato
segno del contemporaneo, in un’ideale la domenica. Musica dal vivo, letture, fino a mezzanotte; chiuso lunedì;
saldatura fra passato e presente. presentazioni. Conto medio 27 €. ingresso 6 €.

22 Bell’Italia
ETNA (Catania)

IL VULCANO
IN FIORE
A giugno la vita sboccia sopra le antiche colate laviche e l’Etna indossa
la sua veste più colorata. Un intreccio di sentieri sale tra faggi,
pini e rifugi, portando verso le specie endemiche che sfidano i crateri
TESTI Isabella Colombo ì FOTOGRAFIE Salvatore Orlando/Photo FVG
In questa foto: a giugno
sull’Etna, nei pressi
dei monti Silvestri,
sbocciano i fiori rosa
e rossi di una varietà
endemica di saponaria.
Si tratta di una pianta
cespugliosa, alta poco
più di 10 centimetri,
che è tra le prime a
svilupparsi sulle sabbie
vulcaniche in quota.
Sopra: tra i 1.750 e i 3.000
metri di quota sull’Etna
si trova una forma
endemica di romice,
il Rumex aetnensis, che
fiorisce tra maggio e
agosto; accanto cresce
anche la cosiddetta
“camomilla dell’Etna”.
A sinistra: saponaria
davanti a un cratere
formatosi nel 2001.
Pagina seguente,
dall’alto in senso orario:
vegetazione pioniera
sulle sabbie vulcaniche
della valle del Bove;
lupino selvatico in fiore
nell’area dei monti
Rossi; saponaria e
piante di romice.

26 Bell’Italia
Bell’Italia 27
A sinistra: nella valle del
Bove la vegetazione
comincia a colonizzare
i dicchi, intrusioni
magmatiche solidificate
che appartenevano
all’antico sistema di
alimentazione del
vulcano. Sotto: un pino
laricio si staglia sul
pendio del monte Nero
degli Zappini: zappinu
è il nome dialettale di
questi alberi. Pagina
seguente, da sinistra:
astragalo siculo in
fiore nella zona dei
Calcarazzi; un ginepro
emisferico etneo, specie
che cresce spesso
associata al pino laricio.

28 Bell’Italia
B
ianco di neve in inverno. spenti che si dipana intorno ai 1.800
Nero di lava in estate. Sono metri sui monti Sartorius. Lo chiamano
i due volti dell’Etna, appa- “la bottoniera” per via dei crateri dispo-
rentemente senza mezze sti in fila come fossero bottoni». Il pae-
misure. Ma, a sorpresa, “la saggio è dapprima dominato dai cespi
montagna” ha anche una veste mol- odorosi di tanaceto, una pianta erbacea
to più colorata: quella primaverile, in perenne a fiori gialli, e poi dalle spighe
cui appare tappezzata di fiori spontanei della festuca e della poa che con la lo-
e cespugli mentre esplode il verde delle ro azione alimentano la disgregazione
betulle, dei boschi di roverella, dei ca- delle rocce vulcaniche.
stagneti. E i faggeti e le pinete del Parco I più allenati possono arrivare fino al
dell’Etna, dove cresce anche il maestoso rifugio Citelli (1.741 metri) e qui no-
pino laricio, nascondono una macchia leggiare le mountain bike per esplora-
mediterranea che, nutrita di terra lavi- re i dintorni. Oppure deviare fino alla
ca, acquista un aspetto unico. Non c’è grotta dei Ladroni, detta anche “grotta
forse stagione migliore della primavera della neve” perché fino al secolo scorso
per scoprire il vulcano con escursioni vi veniva raccolta e pressata la neve du-
a piedi o in jeep: il clima è ideale e la rante l’inverno, in modo da conservar-
natura nel suo massimo splendore. la e poi rivenderla in estate per farne
granite e gelati. «Lo spettacolo che si
LUNGO I SENTIERI può ammirare durante il percorso è
COME IN UN ERBARIO fatto di tante piccole meraviglie bo-
«Per vivere il vulcano in questa stagio- taniche. Dalla betulla dell’Etna, l’unica
ne si possono scegliere diversi percor- in Europa a queste latitudini, al sene-
si», spiega Fabio Morreale, etnobota- cio, un tipo di saponaria che cresce solo
nico, guida naturalistica e presidente qui, con i suoi inconfondibili fiori giallo
dell’associazione Natura Sicula che intenso», continua Morreale. «Ci sono
organizza trekking sull’Etna. «Si può, poi la ginestra estiva, tipica dei terreni
per esempio, partire da Fornazzo in lavici, il romice scudato che colora la
direzione del rifugio Citelli. Circa 500 terra di un rosa delicato e lo stridolo che
metri prima parte il Sentiero dei crateri nasconde un segreto: le foglie, piatte e
lunghe, sfregate tra loro ricordano uno
stridìo. E i fiori rigonfi scoppiettano se
La macchia vengono schiacciati. C’è anche il guado,
i suoi pigmenti blu venivano un tempo
mediterranea, nutrita usati per tingere la tela dei jeans».
Un altro sentiero caratterizzato da al-
di terra lavica, acquista trettante ricchezze floreali, ma in un
contesto paesaggistico diverso, parte da
un aspetto unico Nicolosi (o volendo da Zafferana Etnea)
in direzione del rifugio Sapienza (1.910
—————— metri), il più famoso dell’Etna.

Bell’Italia 29
Shalai Resort Trekking sull’Etna

Nei pressi, intorno ai 2.000 metri, ci sono INFORMAZIONI


i monti Calcarazzi con le loro fioriture di
astragalo siculo, e i monti Silvestri con le Gli alberghi e pistacchio al biancomangiare di
macchie rosse e rosacee di una partico- Villa Neri Resort & Spa Luxury mandorle. Ottima la carta dei vini, tutti
larissima varietà di saponaria. Qui si tro- Hotel ★★★★★L (Linguaglossa, etnei. Conto medio 40 €.
vano anche le indicazioni per il percorso contrada Arrigo, 095/8.13.30.02). San Giorgio e il Drago (Randazzo,
Schiena dell’asino. Si chiama così perché Circondata da vigneti secolari, offre la piazza San Giorgio 28, 095/
il tratto di roccia risulta a tratti sollevato tradizionale ospitalità siciliana sposata 92.39.72). Pochi posti e piatti
al centro e digradante ai lati, proprio co- alle comodità moderne. 24 stanze, di casalinghi: pasta fresca, verdure
me la schiena di un asino. Lungo il sen- cui 4 suite, due ettari di parco, piscina selvatiche che si trovano solo
tiero si gode la vista della valle del Bove, tra gli ulivi e centro benessere. Il sull’Etna, piatti a base di carne di
una caldera profonda mille metri e larga ristorante Le Dodici Fontane rivisita coniglio e maiale. Conto medio 30 €.
cinquemila: fu creata dallo svuotamento con successo i piatti della tradizione. Quattro Archi (Milo, via Francesco
della camera magmatica sotto il cono che Doppia con colazione da 190 €. Crispi 9, 095/95.55.66). Attenzione
esplose circa 64mila anni fa. Shalai Resort ★★★★ alla qualità e stretta osservanza della
Rivolgendosi agli operatori turistici (Linguaglossa, via Guglielmo filosofia Slow Food, come dimostrano
della zona c’è anche la possibilità di Marconi 25, 095/64.31.28). In dialetto i presidi presenti nel menù e i
percorrere alcuni sentieri in jeep. significa “me la godo”. E al resort ce riconoscimenti alle pareti. Pane fatto
Il tour di mezza giornata proposto da la si gode davvero. Ricavato da una in casa, anche con farina di grani
Go Etna comprende anche la valle del storica dimora ottocentesca a metà antichi. Sui 30 €.
Bove; quello di Etnaexcursion persino strada tra il mare e il vulcano, è stato Antico Orto dei Limoni (Nicolosi,
la discesa nelle grotte laviche attrez- pensato come un’oasi di relax, con via delle Grotte 4, 095/91.08.08).
zate. Rimanendo sotto i 1.000 metri si centro benessere e ristorante, Doppia Ricavato da un palmento-frantoio, è
possono compiere i percorsi tra lecci e con colazione da 150 €. stato ristrutturato e arredato secondo
roverelle a cavallo oppure in bicicletta. Hotel Corsaro ★★★ (Nicolosi, lo stile locale. A fine pasto, biscotti
The Island of Wonders propone, per piazza Cantoniera, 095/91.41.22). fatti in casa e un bicchierino di
esempio, una cavalcata tra le antiche Nonostante la posizione a 2.000 metri Malvasia. Menù fisso 27 €.
colate laviche fino al rifugio Saletti, un di altezza e le 17 camere rivestite in
piccolissimo ristoro a 1.600 metri che legno non è un semplice rifugio ma INFO per le visite
si trova accanto alla più bella ed estesa un angolo di autentico comfort, nel Rifugio Citelli, Sant’Alfio; riferimento
faggeta dell’Etna. Con le guide di Ai tre cuore del Parco dell’Etna. Spa piccola Azienda Regionale Foreste Demaniali;
parchi si può invece prenotare un tour ma organizzata e ottima cucina sicula. www.rifugiocitelli.net
in mountain bike fino ai crateri. Doppia con colazione da 89 €. Rifugio Sapienza, Nicolosi, 095/
Agriturismo Donna Carmela (Carruba 91.53.21; www.rifugiosapienza.com
OLTRE IL RIFUGIO, VERSO di Riposto, contrada Grotte 5, Rifugio Saletti, Randazzo, zona
IL PANORAMA PERFETTO 095/80.93.83). Soggiorni fuori dal Montalaguardia, 095/7.28.22.11
I camminatori esperti, infine, posso- comune in un’antica dimora siciliana (Azienda Regionale Foreste Demaniali).
no avventurarsi a piedi e proseguire con corti interne e piscina, immersa Rifugio Ragabo, Linguaglossa,
oltre il rifugio Sapienza (che offre al- in un meraviglioso vivaio di 10mila strada Mareneve, 095/64.78.41;
loggio e buona cucina e propone tour mq (visite guidate). Doppia da www.ragabo.it
organizzati) per arrivare fino ai monti 190 a 270 €. Parco dell’Etna, Nicolosi,
Rossi, quei crateri secondari formatisi B&B Dimora dell’Etna (Milo, via via del Convento 45, 095/82.11.11;
durante l’eruzione del 1669 che lambì Crisafulli 21, 095/95.53.05). In un www.parcoetna.it
Catania. Oppure, partendo dal rifugio parco di 4 ettari con viti e alberi di Natura Sicula, Siracusa, via del Faggio
Ragabo, sopra Linguaglossa, dopo una mele, ciliegie, prugne che danno il 8, 328/88.57.092; www.naturasicula.it
lunga camminata dentro la magnifica nome alle 4 camere e invitano a fare Go Etna, San Giovanni La Punta,
pineta Ragabo, si può raggiungere Pia- lunghe passeggiate, assaggiando la via Roma 114, 346/3.03.04.29;
no Provenzana. Il premio è una vista frutta di stagione. Sì agli animali. www.go-etna.it
straordinaria: con un solo sguardo si Doppia con colazione da 55 €. EtnaExcursion, 349/1.78.71.38;
abbracciano i Nebrodi, lo stretto di www.etnaexcursion.it
Messina e persino l’Aspromonte. La I ristoranti The Island of Worders, Randazzo,
flora, invece, diventa più rada: lo spino Boccaperta (Linguaglossa, via via Duca degli Abruzzi 9,
santo impera. Ma anch’esso, in omag- Umberto 98, 095/7.77.43.33). Prodotti 320/4.23.08.13; www.tiowo.com
gio alla primavera, si colora di bei fiori a Km 0, ricette del territorio, menù Ai Tre Parchi, Randazzo, via
rosa. E il contrasto con il nero della lava di stagione senza mai tradire la Tagliamento 49, 095/7.99.16.31;
è uno spettacolo straordinario. tradizione isolana, dai ravioli di ricotta www.aitreparchibb.it

30 Bell’Italia
TRAPANI Le tonnare

CATTEDRALI
SULL’ACQUA
Esempi magnifici di archeologia industriale, in bellissima posizione
lungo la costa, le tonnare ricordano i tempi della mattanza, un’attività
cruenta, quasi un rito, che alimentava l’economia isolana
TESTI Maria Cristina Castellucci ì FOTOGRAFIE Alfio Garozzo

32 Bell’Italia
In questa foto: la
tonnara di Scopello,
affacciata sul golfo di
Castellammare, è una
delle più antiche della
Sicilia. Iniziò l’attività
nel XIII secolo; a
quell’epoca risalgono
il primo nucleo degli
edifici e una delle due
torri di guardia.

Bell’Italia 33
LOCALITÀ (Provincia)

Sopra, a sinistra: i ruderi della tonnara del Secco presso San Vito Lo Capo. Le prime notizie ufficiali del malfaraggio risalgono al 1412, quando re
Ferdinando permise la pesca del tonno nelle acque antistanti. Sopra, a destra: il golfo del Secco, davanti alla tonnara omonima. Pagina seguente,
da sinistra: l’ex tonnara di Bonagia, ora trasformata in lussuoso resort, e la sua secentesca torre di guardia, che oggi ospita un piccolo museo.

U
n tempo la pesca del tonno le tirrenico, soprattutto nel Trapanese. in bellissima posizione è la tonnara del
produceva in Sicilia circa il Ce n’erano di grandi e di piccoli, alcu- Secco, qualche chilometro a est di San
5% di quello che oggi chia- ni con qualche pretesa architettonica, Vito Lo Capo. Il complesso di edifici
meremmo prodotto interno altri più essenziali. Non c’era una tipo- della tonnara esiste ancora ma, poiché
lordo dell’isola, e dava lavoro logia costruttiva uguale per tutti, ma nessuno se ne occupa, è in condizioni
a migliaia di persone. Un lavoro impor- tutti avevano alcuni elementi comuni, precarie e si va pian piano sgretolando.
tante e rispettato, come testimonia un come la vicinanza di una torre di avvi- In funzione fino al 1969, comprendeva
decreto del 1524 in base al quale chi era stamento, sulla quale le sentinelle si diverse costruzioni fra cui il “palazzot-
impegnato nella tonnara non poteva es- alternavano per dare l’allarme nel caso to”, la residenza padronale, con una ter-
sere importunato dai creditori da aprile dell’avvicinarsi dei pirati. razza dalla quale i proprietari potevano
a giugno (quando si calavano le reti e si Purtroppo tutte le tonnare siciliane, osservare la mattanza. Il mare subito
procedeva alla mattanza). alcune prima e altre dopo, hanno ces- profondo, infatti, permetteva di calare
sato l’attività, gli edifici hanno chiuso i le reti a breve distanza dalla riva. Oggi
LE TONNARE OGGI battenti e sono stati lasciati più o meno ad ammirarla sono solo coloro che, sen-
SONO RESORT E MUSEI in abbandono. Solo qualcuno è stato za lasciarsi scoraggiare dall’assenza di
I malfaraggi (così si chiamavano gli edi- recuperato. Rimangono, in ogni caso, servizi, vengono qui per fare il bagno in
fici della “tonnara a terra”, a servizio notevoli esempi di archeologia indu- acque limpidissime e poco battute, che
della “tonnara a mare”) si susseguivano striale, su tratti di costa spesso tra i più lambiscono un litorale roccioso.
uno dopo l’altro lungo la costa isolana, affascinanti della Sicilia. È invece una tonnara recuperata e adi-
con massima concentrazione sul litora- Sul litorale della provincia di Trapani, bita a resort il grande complesso di

34 Bell’Italia
Bell’Italia 35
Bonagia. Negli anni ’80 è stata ceduta so edificio, con i numerosi ambienti,
a imprenditori del settore alberghiero, coperti e all’aperto, di pregevole fat-
che hanno ricavato stanze, ristorante tura architettonica, conserva tuttora
e ambienti comuni negli alloggi dei barche e scatolette, ancore, ciminiere
tonnaroti, nei magazzini e nelle sale e cisterne, cui si sono aggiunti allesti-
destinate alla lavorazione del pesce. menti multimediali e foto che narrano
A memoria della tonnara rimangono di un’attività dura, anche cruenta, ma
il nome e un piccolo museo allestito piena di fascino. Ai bordi del porto, lo
nella torre di difesa secentesca. stabilimento si staglia, scenografico, su
Ma il miglior esempio di tonnara re- acque azzurre trasparenti.
cuperata è senz’altro quello sull’iso- Non meno pittoresca la posizione del
la di Favignana, dove l’ex stabilimen- piccolo malfaraggio della tonnarella
to della tonnara Florio ha subito un dell’Uzzo, all’interno della Riserva
restauro a regola d’arte, diventando dello Zingaro. Domina una caletta dallo
l’unico, grandioso museo al mondo che stesso nome, un sogno di sassolini bian-
racconta l’universo della mattanza. Fu chi e acqua turchese che si raggiunge
l’unica, la tonnara delle Egadi, a diven- solo a piedi, lungo un sentiero circonda-
tare una vera e propria industria, con to di macchia mediterranea. L’edificio,
una produzione importante e la capa- restaurato con cura, ospita il piccolo
cità di imporsi sul mercato. L’immen- Museo delle Attività Marinare in

36 Bell’Italia
Sopra, a sinistra: cala Pirreca, sulla costa meridionale di Favignana, fronteggiata dall’isolotto del Preveto. Sull’isola delle Egadi si trova l’ex
stabilimento della tonnara Florio (pagina precedente, in basso), restaurato e trasformato in museo dedicato alla cultura del tonno; conserva le
ciminiere e i forni con le vasche di cottura. Sopra, a destra: la spiaggia di cala Tonnarella, dal nome assai esplicito, nella Riserva dello Zingaro.

I MILLE PRODOTTI DEL TONNO che si può acquistare in un pezzo


intero oppure grattugiata per
Ficazza, lattume, bottarga spargere sulle pietanze un tocco
Il tonno rosso veniva chiamato raffinato e saporito; il mosciame o
“il maiale del mare” perché di bresaola di tonno, filetto essiccato
questo grosso pesce non si butta da tagliare a fettine sottili e condire
via niente e da ogni sua parte solo con olio extravergine d’oliva
è possibile ricavare appetitose e limone. Senza dimenticare i
specialità. Il salame di tonno o “classici” filetti in olio d’oliva
ficazza, per esempio, si prepara (che nella versione più magra si
con i pezzetti di tonno che restano chiamano tarantello) e il ragù,
aderenti alle spine del pesce, che si trova già pronto in piccoli
mentre il ricercato lattume si vasetti. Per gli acquisti: Il Tonno e i
ottiene dalla sacca del liquido suoi Sapori a San Vito lo Capo, via
seminale del tonno maschio. Savoia 66, 0923/97.22.04; Antica
E poi ci sono la ventresca, morbida Tonnara di Favignana a Favignana, via
e saporita, ricavata dal ventre del Giovanni Nicotera 6, 0923/92.16.10;
pesce; la bottarga (a sinistra), vale Antica Salumeria Quartana a Erice, via
a dire le uova salate e compresse, Manzoni 112, 0923/53.92.00.

Bell’Italia 37
TRAPANI Le tonnare

Tonnara di Scopello Hotel Capo San Vito

cui si può vedere anche la riproduzione INFORMAZIONI


in scala di una tonnara, con il diabolico
labirinto di reti ideato forse dai Fenici, Gli alberghi Il Cortile di Venere (Valderice,
perfezionato dagli Arabi e giunto fino Hotel Capo San Vito ★★★★ (San Bonagia, via Tonnara 59,
alle soglie del XXI secolo. Vito Lo Capo, via San Vito 1, 0923/59.27.00). Fra le stradine della
0923/97.21.22). Affacciato sulla grande piccola Bonagia, un locale semplice
DAL COMPLESSO MONUMENTALE spiaggia sabbiosa di San Vito, un a gestione familiare. Piatti della
ALL’INDUSTRIA albergo piacevole, dall’arredo etnico. cucina casalinga trapanese, con
Una delle posizioni migliori in asso- Circa 40 camere, ristorante e piccolo pasta artigianale, pesce fresco,
luto la vanta la tonnara di Scopello, centro benessere. Doppia in mezza ortaggi. Nella bella stagione si mangia
al limitare occidentale della Riserva pensione da 324 € a notte (estate all’aperto. In media 30 €.
dello Zingaro. Incastonata ai piedi di minimo 6 pernottamenti). Marausa Beach (Trapani, Marausa
uno sperone roccioso dominato da una Tonnara di Bonagia ★★★★ Lido, via Scilla 2, 0923/84.24.78).
torre d’avvistamento cinquecentesca, (Valderice, piazza Tonnara Bonagia, Ristorantino e beach bar, con bella
la tonnara di origine medievale fu per 0923/43.11.11). Ricavato nell’antica terrazza in legno direttamente sulle
un periodo di proprietà di un gruppo tonnara, è arredato in stile classico. onde. Menu a base di pesce e
capeggiato da Ignazio Florio, lo stesso 100 stanze, ristorante, giardino, crostacei. Circa 30 €.
della tonnara di Favignana. Gli attuali piscina, piccolo centro benessere.
proprietari hanno proseguito l’attività Doppia con colazione da 148 €. INFO per le visite
della tonnara fino ad anni relativamente Hotel Parco degli Aromi ★★★★ Tonnara del Secco: per raggiungerla, S.P.
recenti. Oggi hanno reso il complesso (Valderice, contrada Peraino, 63 da San Vito Lo Capo in direzione
monumentale, che vanta una storia via Maltempo Linciasella, Calampiso-Riserva dello Zingaro;
di secoli, una sorta di “museo di se 0923/59.26.11). Piccolo hotel di dopo circa 3 km un bivio sulla sinistra
stesso”. La struttura, ben conservata, è stile contemporaneo, in posizione scende verso il mare e la tonnara.
aperta all’ospitalità non alberghiera (è panoramica sul mare e sulla Accesso libero. Proseguendo sulla S.P.
cioè possibile affittare le antiche dimore campagna. A disposizione piscina, 63 si arriva all’ingresso settentrionale
dell’amministratore e degli addetti alla centro benessere, ristorante di cucina della Riserva dello Zingaro.
pesca), a shooting fotografici, riprese tipica. Doppia con colazione da 90 €. Tonnarella dell’Uzzo: ci si arriva
cinematografiche, eventi privati. La Tonnara di Scopello (Castellammare proseguendo a piedi sul sentiero
location è impareggiabile, con il mare del Golfo, largo Tonnara Scopello, costiero che attraversa la Riserva
blu profondo che lambisce il piccolo 339/3.07.19.70). Direttamente sul dello Zingaro (0924/3.51.08; www.
piazzale su cui vecchie ancore e altre mare, gli appartamenti ricavati nella riservazingaro.it; aperta tutti i giorni
attrezzature richiamano l’antica atti- tonnara possono ospitare da due a dalle 7 alle 19.30, ingresso 5 €).
vità, e i faraglioni a incorniciare l’oriz- sei persone. Senza alcun servizio Tonnara di Bonagia: la visita al museo
zonte. In alto, sopra la collina, si vede aggiuntivo (non ci sono tv, telefono, è riservata agli ospiti dell’albergo.
il profilo del baglio di Scopello, piccolo né servizi di tipo alberghiero), ma Ex Stabilimento della Tonnara Florio:
borgo pendant terragno della tonnara, con angolo cottura e posizione sull’isola di Favignana, è aperto tutti i
con una graziosa corte circondata da impareggiabile. Pernottamento per due giorni dal 1° giugno al 30 settembre,
case piccole e basse. Una sosta idilliaca, da 840 € a settimana. ore 10-13,30 e 17-23,30; ingresso 4 €,
amata in particolare dai turisti anglo- in agosto, con visita guidata gratuita;
sassoni, con alberghetti, ristorantini, I ristoranti info e prenotazioni 324/5.63.19.91.
negozi di artigianato. Pocho (San Vito Lo Capo, località Tonnara di Scopello: da Castellammare
Per finire, l’unica tonnara ad avere Isulidda, Makari, 0923/97.25.25). del Golfo, seguire le indicazioni per
conservato la propria destinazione Si mangia su una magnifica terrazza Scopello sulla statale 187-S.P. 63.
originaria. Acquistata alla fine degli da dove, al tramonto, si ammira il sole Aperta tutto l’anno; per accedervi
anni ’60 da Nino Castiglione, la secente- che si spegne nel golfo di Cofano. ticket di 3 €. Visite all’edificio
sca tonnara San Cusumano è stata accu- Couscous, dall’antipasto al dolce, padronale solo per gruppi di almeno
ratamente restaurata e via via ampliata e piatti tipici della cucina marinara 15 persone, su prenotazione; 10 €
e modernizzata per ospitare un moder- siciliana. Menù fisso 38 €. a persona. Info 339/3.07.19.70.
no stabilimento che produce scatolette Mirko’s (Castellammare del Tonnara San Cusumano: si trova in
di tonno di alta qualità. Alla produzione Golfo, discesa Annunziata 1, contrada San Cusumano, Erice (TP),
industriale si affianca quella artigianale 0924/4.05.92). Trattoria specializzata e non è visitabile. I prodotti
di prelibati prodotti di tonnara, così da nei piatti di pesce, nel centro storico dell’azienda Nino Castiglione, attuale
mantenere il legame con le proprie ra- di Castellammare. Tavolini all’aperto, proprietaria della tonnara, sono
dici e perpetuare la gastronomia antica per mangiare accarezzati dalla brezza in vendita nei negozi di gourmandise
dell’occidente siciliano. marina. Conto medio 35 €. e prodotti locali.

38 Bell’Italia
CAVA D’ISPICA (Ragusa)

PASSEGGIATA NEI
SECOLI
Un percorso a piedi di 13 chilometri che porta indietro di 4000 anni.
Tra migliaia di grotte e gallerie avvolte dalla profumata macchia
mediterranea. Con necropoli e catacombe, chiese rupestri e antiche
fortificazioni che continuano a regalare sorprese agli archeologi
TESTI Isabella Colombo ì FOTOGRAFIE Alfio Garozzo
In questa foto:
le catacombe della
Larderia, utilizzate
nei primi secoli del
Cristianesimo, si
aprono nella parte
nord di Cava d’Ispica.
Soltanto in questo
complesso si contano
più di 400 fosse per
inumazione.
CAVA D’ISPICA (Ragusa)

I
l percorso intero misura 13 chilo-
metri. Ma la vera lunghezza, qui
si misura in millenni. Cava d’Ispi-
ca porta i suoi visitatori fino al XX
secolo avanti Cristo, in un contesto
unico: la natura rigogliosa delle cave
iblee. Così, nel sud-est siciliano, vengo-
no chiamati i canyon scavati nell’alto-
piano dall’erosione della roccia. Sui suoi
fianchi Cava d’Ispica mostra migliaia di
grotte, un palinsesto di lontane testimo-
nianze archeologiche immortalate, tra
’700 e ’800, negli acquerelli e nei diari
dei viaggiatori del Grand Tour.

DALLE CATACOMBE
AGLI AFFRESCHI NORMANNI
Tuttora gli scavi portano alla luce re-
perti preziosi. Perché questa cava è uno
scrigno di tesori a cielo aperto, di cui ap-
pena il 20 per cento è stato esplorato. E
chi visita la zona in questo periodo, nella
zona di Calicatone (accanto al b&b Casa
al Castello), proprio sopra l’agglomerato
delle tombe, potrà vedere al lavoro la So-
printendenza ai Beni Culturali di Ragu-
sa e i laureandi in archeologia dell’Uni-
versità di Catania: sono all’opera sul sito
di una capanna scoperta da poco, pro-
babilmente un luogo sociale dell’antico
In queste pagine: le
villaggio. Appena sotto la superficie, il catacombe della
terreno ha svelato vasi, calici a fruttiera Larderia costituiscono
e monili. Ora si stanno cercando altri uno dei punti
reperti, perché qui i miracoli capitano più interessanti
dell’intera Area
più o meno a ogni scavo.
archeologica di Cava
Gli ultimi ritrovamenti sono conservati d’Ispica. Articolate
nelle stanze del piccolo museo all’en- in tre corridoi che
trata dell’Area archeologica di Cava si dipartono da un
d’Ispica, in territorio di Modica, punto vestibolo comune, si
estendono per circa
di partenza per un trekking tra storia 500 metri quadrati.
e naturA. A pochi passi dall’entrata si Al loro interno sono
aprono le catacombe della Larderia. stati rinvenuti oggetti
Sono le più grandi di tutta la Sicilia e simboli paleocristiani
del IV-V secolo, ma
dopo quelle di Siracusa: oltre 40 metri secondo alcuni studi
di loculi risalenti al IV secolo d.C., centi- recenti il complesso
naia di tombe distribuite in tre gallerie e potrebbe risalire
un bel colpo d’occhio per chi arriva addirittura al III secolo.

42 Bell’Italia
Ora si stanno cercando altri reperti, perché
qui i miracoli capitano più o meno a ogni scavo
———————

Bell’Italia 43
in fondo alla passerella: una straordi- deviazione prima dell’ingresso all’Area stribuite verticalmente su cinque piani,
naria tomba a baldacchino circondata archeologica, seguendo le indicazioni, che comunicavano tra loro grazie a una
dall’ambulacro, di certo una sepoltura in contrada Baravitalla si possono sco- serie di botole e passaggi. Una sorta di
prestigiosa, tipica dei villaggi rupestri prire altre due meraviglie: la Grotta dei condominio rupestre. Il complesso, alto
della zona. La tappa successiva sono le Santi (di età normanna, XII secolo) co- circa 25 metri, è tanto maestoso nella
Grotte cadute, un complesso abitativo sì definita per le pareti affrescate con struttura quanto oscuro da interpretare:
su sei livelli, dotato di silos per le gra- più di trenta santi e iscrizioni greche, e è un mistero sapere chi ci abitasse. Un
naglie, alcove e cisterne per l’acqua. I la Tomba a finti pilastri, con scenogra- po’ più avanti si entra invece nel Con-
piani erano collegati da gradini scavati fiche lesene intagliate nella roccia. La vento: grotte su sette livelli, dedicate a
nella roccia. sepoltura di una famiglia importante. Sant’Alessandra, con resti di affreschi e
Da qui, sul versante opposto della val- una fonte d’acqua sorgiva. Probabilmen-
lata si può vedere Poggio Salnitro, con TAPPE ARCHEOLOGICHE te un complesso termale.
una necropoli tardoromana e una TRA FELCI E LIMONI Man mano che si avanza nel canyon
chiesa rupestre. La chiamano Spezieria Continuando invece lungo il fondo della la storia lascia il posto alla natura e
perché le buche scavate sul pavimento cava (meglio affidarsi a una guida perché la frescura invita a non fermarsi. Ci si
sembrano i contenitori di pozioni e in- il percorso non è segnalato) ci si imbat- lascia accompagnare dai versi di falchi
trugli medicamentosi. Con una piccola te nel Castello: è un filare di grotte, di- e poiane e dai profumi intensi del-

44 Bell’Italia
Sopra e nella pagina
precedente: le
cosiddette Grotte del
Ginnasio, risalenti
all’età ellenistico-
romana, sono costituite
da due ampie camere
dotate di vasche; forse
erano utilizzate per
l’addestramento fisico
di giovani e soldati,
mentre secondo
altre interpretazioni
accoglievano riti
religiosi. A destra:
i resti della chiesa
dell’Annunziata,
nell’Area archeologica
Parco Forza, con
numerose fosse
sepolcrali.

Bell’Italia 45
Balarte Accursio

INFORMAZIONI

Gli alberghi Casa Ciomod (Modica, Strada


Balarte ★★★★ (Modica, contrada Provinciale Modica-Ispica, 0932/
Scorrione S. Rosalia, 0932/77.90.14). 45.54.12). L’arte dell’ospitalità senza
Nascosto tra i muretti a secco della formalismi in un ristorante ricavato
campagna tra Modica e Ispica, un da un antico casale: poltrone vintage,
piccolo “hotel d’arte contemporanea” un grande camino, atmosfera di casa,
con sette stanze arredate con le opere sapori dell’isola e una cantina ricca di
di giovani artisti locali. Le verande etichette siciliane. Il complesso offre
di suite e superior si aprono su un anche 8 camere e una boutique per
giardino con carrubi e agrumi. Doppia acquisti gourmet. Conto medio 30 €.
Scorcio dell’Area archeologica Parco Forza, con colazione da 99 €. Il Giardino dei Sapori (Ispica, via Emilia
che prende nome dalla fortezza dell’antica Torre Don Virgilio Country Hotel 24, 0932/95.93.23). Per gustare
cittadella di Ispica. Tutela ruderi, grotte con ★★★★ (Modica, Strada pesce rigorosamente fresco in un
tombe e scale rupestri, e un affascinante
sistema di approvvigionamento idrico. Provinciale Rocciola-Scrofani 260, locale dall’arredamento basic; meglio
0932/90.91.16). Residenza d’epoca del prenotare. Conto medio 30 €.
‘600, nata come masseria fortificata. Singola (Modica, via Risorgimento
le tante specie endemiche, come salvia, Tre chicche: la piccola cappella interna, 88, 0932/90.48.07). Ristorante
timo selvatico e nepitella. Si indugia tra la piscina tra gli ulivi, il book bar dove “naturale” immerso tra gli ulivi,
felci e ciclamini, palme nane e olivi selva- rilassarsi con un libro e un bicchiere. dove i piatti della tradizione vengono
tici e ci si sorprende incontrando limoni, Doppia con colazione da 79 €. reinterpretati in chiave vegetariana e
mandarini. Ma anche grotte trasforma- Pietre Nere Resort ★★★★ vegana, con materie prime di stagione
te in stalle, o con forni in pietra e pareti (Modica, via Pietre Nere a km zero. In vendita il pane biologico
annerite dal fumo: tutti segnali che la Cava Ispica 142, 0932/75.30.51). realizzato con grani antichi siciliani.
cava, così vicina ai centri abitati, è stata A meno di un chilometro dall’Area In media 25 €.
popolata fino al secolo scorso. Deviando archeologica di Cava d’Ispica, un Villa Piera (Modica, via Crocevia
la marcia verso gli spuntoni più alti, con caseggiato rurale restaurato con Cava Ispica, 0932/45.61.89). Ci si
un solo sguardo si abbracciano il mare piscina idromassaggio e ampi spazi arriva imboccando una trazzera bianca,
da una parte e l’Etna dall’altra. Per una esterni affacciati sulla campagna. immersa nelle campagne. In estate si
sosta c’è il rifugio Pernamazzoni. Doppia con colazione da 79 €. cena sulla terrazza, tra ulivi e carrubi.
Agriturismo il Granaio (Modica, Cucina di una volta, pane fatto in casa,
PERCORSI TRA GALLERIE, contrada Palazzella 2c, anche pizza. Sui 20 €.
TUNNEL E BASTIONI 0932/90.90.81). Agriturismo con
Proseguendo a fondovalle, invece, si ar- servizi da resort. Dalla campagna INFO per le visite
riva nel territorio di Ispica, proprio sot- arrivano i prodotti da gustare a tavola, Area archeologica di Cava d’Ispica,
to l’Area archeologica Parco Forza, una secondo le ricette della tradizione. Modica, Strada Provinciale Modica-
roccaforte naturale che al tempo della Spa piccola ma ben attrezzata. Cava Ispica, 0932/77.16.67; www.
colonizzazione greca era la cittadella Doppia con colazione da 100 €. regione.sicilia.it/beniculturali
governativa di Spaccaforno, l’antico no- B&B Casa al Castello (Modica, Da aprile a ottobre, tutti i giorni,
me di Ispica. La sorpresa qui si chiama contrada Calicantone Scalepiane, ore 9-19,30; 4 €.
Centoscale, un tunnel ancora integro 0932/77.12.04). Sei camere a ridosso Area archeologica Parco Forza, Ispica,
con 280 scalini che dall’acropoli por- della cava, sul ciglio di una delle via Cavagrande, 0932/95.26.08;
tavano al fiume per prendere l’acqua. necropoli più importanti di Sicilia. www.regione.sicilia.it/
Addentrarsi fin dove è permesso, circa Per sorseggiare un drink a bordo beniculturali Da aprile a ottobre, tutti
un terzo della galleria, dà un’emozione piscina, a pochi metri da millenni di i giorni, 9-19,30; 2 €.
unica, perché davvero sembra di entra- storia. Doppia con colazione da 100 €. Rifugio Pernamazzoni,
re nelle viscere della roccia. Cava d’Ispica, 338/7.94.43.13;
Prima di lasciare il parco, l’ultima me- I ristoranti www.pernamazzoni.it
raviglia è l’affaccio dagli antichi bastio- Accursio (Modica, via Grimaldi 414, Kalura, associazione naturalistica
ni, per una vista a volo d’uccello sulla 0932/94.16.89). Lo chef Accursio per l’escursionismo, Cava
parte finale della cava e sugli enormi Capraro, una stella Michelin, d’Ispica, contrada Finocchiara,
speroni di roccia grigia che al tramonto propone un viaggio d’alta cucina tra 327/0.06.92.17; www.kalura.org
si imporporano. Sembrano le quinte di Sciacca e Modica, in uno dei palazzi Talìa, guide turistiche, Modica,
un kolossal cinematografico. Di genere storici della città barocca. via Carlo Papa 1, 339/6.58.67.00;
storico, naturalmente. Menù degustazione da 55 €. www.guidetalia.it

46 Bell’Italia
PANAREA (Messina)

SUI SENTIERI
DEL PARADISO
La “perla” delle Eolie, conosciuta per il suo
mare e le sue frequentazioni mondane, svela
un volto inedito e affascinante negli itinerari
a piedi lungo la costa o sul monte del Corvo
TESTI Pia Meda ì FOTOGRAFIE Alfio Garozzo

48 Bell’Italia
L’isolotto di Basiluzzo
si staglia tra il blu del
mare e l’azzurro del
cielo. Disabitato, sorge
a circa due miglia in
direzione nord-est da
Panarea; è da taluni
considerato l’ottava
isola delle Eolie. Sullo
sfondo campeggia il
vulcano di Stromboli.

Bell’Italia 49
PANAREA (Messina)

P
anarea, un’isola-paradiso co-
nosciuta soprattutto per il suo
mare da favola, è sempre più
spesso frequentata da chi
vuole conoscerne la natura,
sui suoi sentieri che si snodano nella
macchia mediterranea. Oggi, infatti,
alcuni di questi percorsi, un tempo uti-
lizzati per raggiungere i terrazzamenti
coltivati ma in seguito abbandonati e
quindi infestati dalla vegetazione spon-
tanea, sono facilmente percorribili per-
ché vengono tenuti sgombri con rego-
larità. I “Giovani Fai” della delegazione
Fai di Torino dal 2011, con il “Progetto
Panarea”, organizzano ogni anno in pri-
mavera squadre di ragazzi provenienti
da tutt’Italia per ripulirli dal mirto,
dall’erica e dal lentisco che li invadono.

LUNGO I SENTIERI
CURATI DAL FAI
Sono due i percorsi panoramici at-
tualmente ben tenuti che permettono
di scoprire l’isola a piedi: quello che
dall’abitato di Drautto porta a Capo
Milazzese, nella zona sud-orientale
dell’isola, e quello che dal paese di San
Pietro arriva a punta del Corvo che, con
i suoi 421 metri, rappresenta il luogo
più elevato di Panarea. In entrambi si
cammina tra vecchi coltivi e tracce di
insediamenti più o meno antichi, com-
piendo un emozionante viaggio a ritro-
so nel tempo: si può infatti individuare
la presenza umana sull’isola, dai tempi
preistorici fino al lavoro contadino atti-
vo sino alla metà del secolo scorso.
Più semplice e senza grandi dislivelli,
la passeggiata che da Drautto porta a
Capo Milazzese. A piedi o con un taxi
elettrico – le auto non possono circo-
lare sull’isola – si raggiunge l’abitato
di Drautto, dominato dall’imponente
roccia lavica del Castello, un torrione
rossastro in cima al quale si possono
avvistare, con l’aiuto di un binocolo,
esemplari di falco della regina. Dopo
una strada lastricata leggermente in sa-
lita, fiancheggiata da ginestre e fichi

50 Bell’Italia
Foto grande a sinistra: il
promontorio di Capo
Milazzese, che si
incurva a chiudere la
minuscola cala Junco,
con una piscina di
acqua trasparente e
una delle spiagge più
belle dell’isola. Pagina
precedente, in basso:
il Capo è raggiungibile
con un bel sentiero
panoramico. Qui sopra:
la chiesa di San Pietro,
patrono dell’isola. A
sinistra: da una delle
tipiche terrazze eoliane
la vista spazia dagli
isolotti di Basiluzzo e
Dattilo (verso destra)
fino a Stromboli.

Bell’Italia 51
Sopra: scorcio di una
casa di Panarea, con la
bianca terrazza fiorita
affacciata sul mare.
A sinistra: il sentiero
che da San Pietro sale
alla punta del Corvo, il
monte più alto dell’isola.
A destra: lungo il sentiero
per la punta del Corvo
un cartello ricorda
che Panarea fa parte
di un’area naturale
protetta, istituita nel
1997. Pagina seguente,
in alto: il promontorio di
Capo Milazzese, dove
si può visitare un sito
archeologico con resti
di capanne della media
età del Bronzo.

52 Bell’Italia
d’India, si arriva al promontorio di Capo staccarsi da un luogo così incantato. Per
Milazzese che, con alte e scure falesie, si consolarsi, prima di tornare sui propri
protende a picco sul mare. Sul suo pia- passi, si può scendere a fare il bagno sul-
noro, lontano da rumori e confusione, la spiaggia ciottolosa della piccola cala
c’è solo silenzio, il profumo speziato Junco, che si trova appena a destra di
dell’elicriso e una vista straordinaria Capo Milazzese.
con Lipari e Salina in lontananza. Sem- Più lunga e impegnativa, da compie-
bra di essere fuori dal mondo, ma in re nelle ore fresche della giornata, è
realtà questa fortezza naturale a stra- la passeggiata che dall’abitato di San
piombo sull’acqua è stata abitata fin dai Pietro, situato nella parte centrale
tempi preistorici: basta fare due passi dell’isola, arriva alla punta del Cor-
per notare, tra la bassa vegetazione vo. Il sentiero inizia nei pressi del ci-
esposta al vento e alla salsedine, i resti mitero e da subito comincia a salire,
di una ventina di capanne di un villag- mostrando straordinari paesaggi co-
gio della media età del Bronzo (XIV-XIII perti dalla macchia mediterranea. A
secolo a.C.). È difficile, soprattutto nel- perdita d’occhio si vedono distese di
le prime ore del mattino o al tramonto, cisti, corbezzoli, mirti e di moltis-

Bell’Italia 53
Sopra: tramonto sul simi lentischi che hanno oggi preso il per i paesaggi dal fascino potente e ina-
mare dal paese-porto di posto delle coltivazioni che con tenacia spettato, per il continuo cambiamento
San Pietro. Sullo sfondo
gli isolotti di Dattilo e
e costanza gli abitanti di Panarea hanno di prospettiva sulle isole vicine, per il
Lisca Bianca (a destra). curato sino agli anni 50 e 60. È affasci- meraviglioso punto panoramico che
Insieme a Panarea, nante cercare le tracce dei coltivi che si trova al termine del percorso. La
questi due isolotti e arrivavano un tempo sin quasi in cima fatica di avere percorso un sentiero a
altri quattro (Basiluzzo, alla montagna. Guardando con atten- tratti ripido e sconnesso è infatti ripa-
Spinazzola, Bottaro e
Lisca Nera), oltre agli zione si possono scorgere, spesso rico- gata, nel punto finale, da una vista a
scogli dei Panarelli e perti da un intrico di cespugli e ram- 360 gradi sulle isole Eolie, con Lipari e
delle Formiche, formano picanti, muretti a secco, antichi stazzi, Salina da una parte, Stromboli e i più
un microarcipelago tra canalizzazioni e cisterne per la raccolta vicini scogli di Dattilo, Basiluzzo, Lisca
le isole di Lipari e di
Stromboli. Sono ciò
dell’acqua piovana. Qua e là la chioma Bianca e Lisca Nera dall’altra.
che resta di antiche argentata di qualche ulivo, singoli albe-
bocche vulcaniche, ri da frutto inselvatichiti, la silhouette IN PROCESSIONE
forse anticamente scura di pochi cipressi probabilmente PER LA FESTA DI SAN PIETRO
unite a formare un’isola piantati presso un luogo di sepoltura. In primavera il sentiero dà il meglio,
maggiore.
Il percorso merita in tutte le stagioni, quando è tutto una fioritura di cisti

54 Bell’Italia
Hotel La Piazza Ristorante Adelina

INFORMAZIONI

Gli alberghi Da Francesco (via San Pietro,


Hotel Quartara ★★★★ (via 090/98.30.23). Trattoria con terrazza
San Pietro, 090/98.30.27). Su un sul mare. Ottimo pesce, dall’insalata di
pianoro panoramico, dispone di mare alla tagliata di tonno. Conto medio
13 camere con balcone, arredate 30 €. È anche una gastronomia, dove si
ciascuna in stile diverso, dal coloniale al trovano arancini e polpette di melanzane
minimalista, all’indiano. Camera doppia per spuntini veloci; disponibilità di alcune
con colazione da 200 €. camere (doppia da 80 €).
Hotel La Piazza ★★★★ (via San Pietro, Ristorante Pizzeria Antonio
090/98.31.54). Immerso in un giardino il Macellaio (via San Pietro,
con palme e banani, nella zona più 090/98.32.58). Specializzato in carne alla
tranquilla della costa orientale. La piscina brace, prepara anche una gustosa pizza
con acqua di mare domina la baia della alla Norma con melanzane, basilico e la
Caletta. Camera doppia con colazione “ricotta infornata”. Conto medio 30 €;
da 120 €. pizza e bibita 15 €.
Hotel Tesoriero ★★★ (via San Pietro, Trattoria da Paolino (via Iditella,
090/98.30.98). Di poco arretrato dal 090/98.30.08). Specialità della casa la
lungomare e circondato da alberi di “pasta alla Basiluzzu” con melanzane
limoni, offre una terrazza panoramica e ricotta, e la “pasta mille baci” con
con vista su Stromboli. Camera doppia verdure e finocchietto selvatico.
con colazione da 90 €. Conto medio 30 €.
Appartamenti Da Veronica Ristorante da Filippino (Lipari, piazza
(via San Pietro, 090/98.30.60). Municipio, 090/9.81.10.75). In pieno
Quattro appartamenti da 3 a 6 posti centro fin dal 1910, sempre gestito
letto in tipiche case eoliane, con dalla famiglia Berardi, è il tempio della
possibilità di discesa privata agli scogli. cucina eoliana. Pesce freschissimo: da
Da 50 € a persona. gustare i gamberetti di nassa marinati,
B&B Da Luca (via Iditella, 333/ la “zuppetta del nonno” con scorfano
6.75.35.47). Nella parte di Panarea che eoliano, la cassata innaffiata con un
più ha conservato il fascino dei tempi buon Malvasia. Conto medio 40 €.
andati, si trova a 5 minuti dalla spiaggia Kasbah Restaurant & Pizza (Lipari,
della Calcara. Cinque camere, molto vico Selinunte 45, 090/9.81.10.75). Nel
tranquille. Doppia da 60 €. centro storico di Lipari, in uno dei vicoli
Hotel A’ Pinnata ★★★★ (Lipari, loc. che sbucano a Marina Corta, cucina
Pignataro, 090/9.81.16.97). Sulla baia creativa ispirata alle pietanze tradizionali
di porto Pignataro, gode di belle viste cosmopolite rivisitate usando prodotti
della costa orientale. Camere luminose del territorio e verdure di stagione.
bianchi e rosa, di gialle ginestre e di con pezzi d’arredo ricercati; ottima la Conto medio 25 €.
bellissime anche se rare orchidee spon- colazione; servizio navetta. Camera
tanee. Una ragione in più per venire a doppia con colazione da 140 €. INFO per le visite
Panarea in questo periodo è la festa di Hotel Casajanca ★★★ (Lipari, loc. Azienda autonoma soggiorno e turismo
San Pietro, patrono dell’isola, il 29 giu- Canneto, via Marina Garibaldi 115, Isole Eolie, Lipari, via Lico 17,
gno. Una lunga processione si snoda 090/9.88.02.22). A 20 metri dal mare, 090/9.88.00.95.
per le strade del paese con la statua del con un giardino ombroso dove si trova Associazione Nesos, Lipari, via Vittorio
santo, infiorata, portata a spalla dai fe- una vasca di acqua calda naturale. Emanuele 24, 090/9.81.48.38; www.
deli. Si parte dalla chiesa di San Pietro Camera doppia con colazione da 80 €. nesos.org Visite guidate, escursioni
e si continua tra i vari nuclei abitati; il e trekking alle Eolie e a Panarea.
momento più suggestivo è quando, ar- I ristoranti Per le escursioni si raccomandano
rivati al porto, la statua viene issata su Ristorante Adelina (via Porto, 334/ scarpe chiuse con buona suola,
una barca e la processione continua 1.13.249.6). Una scala dipinta di blu, una cappello, pantaloni lunghi, camicie
sull’acqua, da cala Junco alla spiaggia terrazza e cucina squisita, nella zona con maniche sino al polso per
della Calcara. Come corollario, musi- del porto. Tra i piatti di mare: fritti misti, proteggersi da sole, vento, dalle piante
che, canti, balli e manifestazioni folclo- totani ripieni, tortini di acciughe, gnocchi spinose e dagli insetti che vivono nella
ristiche. neri al ragù di seppia. In media 35 €. macchia mediterranea.

Bell’Italia 55
ENNA

IL GIRO DEI SETTE


LAGHI
Con uno specchio d’acqua naturale e altri sei artificiali, l’Ennese
è uno dei territori più ricchi d’acqua della regione. Tra rilievi montuosi
e pascoli verdeggianti, i laghi offrono una diversa visione della Sicilia
TESTI Gabriele Miccichè ì FOTOGRAFIE Alfio Garozzo
Il piccolo lago artificiale di Ancipa, a circa 10 chilometri da Troina, è dominato dalla mole dell’Etna. A quasi 1.000 metri di quota, si
trova in un contesto naturale straordinario, coronato dai rilievi dei Nebrodi, sovrastato dal vulcano, con un paesaggio quasi alpino.
ENNA

D
a noi si può dire che nevica
fuoco… E poi l’acqua che non
c’è o che bisogna trasportare
da tanto lontano che ogni
sua goccia è pagata da una
goccia di sudore». Sono le parole che
Giuseppe Tomasi di Lampedusa fa dire
al suo principe di Salina nel romanzo Il
Gattopardo. La sete, la fatica a trovare
l’acqua, l’aridità. Il cuore della Sicilia è,
per antonomasia, infuocato.
Eppure, proprio nella sua provincia
più interna, quell’Enna che d’estate ci
offre lo spettacolo di una Sicilia brulla
e ingiallita, si trovano ben sette laghi.
Pergusa, l’unico bacino naturale di tutta
la Sicilia, e altri sei artificiali, realizzati a
partire dagli anni ’50 fino alla fine degli
anni ’80. I laghi hanno portato l’acqua e
anche il verde, e con i boschi è arrivata
una nuova fauna.

IL LAGO DI PERGUSA,
PARADISO DEL BIRDWATCHING
Il più affascinante è sicuramente il lago
di Pergusa, creatosi per uno sprofonda-
mento vulcanico e quindi senza immis-
sari o emissari. Situato a quasi 700 me-
tri di altitudine, in primavera diventa
un paradiso per i birdwatcher in virtù
dei molti uccelli migratori. Per questo
motivo, oltre che per la bellezza dei bo-
schi circostanti e per preservare il fra-
gile equilibrio del luogo, nella zona è
stata istituita la prima Riserva naturale
speciale della regione. Inoltre, grazie a
un particolare gamberetto (Arctodiap-
tomus salinus) che si difende dai raggi
solari tingendosi di rosso, le acque del
lago acquistano talvolta una colorazio-
ne rossastra. Il lago è anche ritenuto
lo scenario di uno degli episodi più
noti della mitologia greca: il ratto di
Persefone, figlia di Demetra, dea delle
messi e della fertilità. Persefone (Pro-
serpina nella mitologia romana) viene
rapita dal dio degli inferi Ade, che ne
fa la sua sposa gettando nella dispera-
zione la madre: impietosito, Zeus ac-
consente a un ricongiungimento con
la figlia per sei mesi – in altre versioni
Il lago di Pergusa, dal mito
otto – all’anno. Con questo episodio si
spiega l’avvicendarsi delle stagioni: nei
al rombo dei motori
mesi in cui Persefone è negli inferi la
———————
tristezza della madre si riverbera sulla
Terra, al suo ritorno la gioia della

58 Bell’Italia
In queste foto: il lago
di Pergusa, pochi
chilometri a sud di Enna.
Dal 1995 l’omonima
Riserva naturale ne
tutela la biodiversità e
la ricchezza faunistica: le
sue sponde accolgono
infatti svariate specie di
uccelli migratori. Dopo
le gare automobilistiche
degli anni ’50, il lago è
ora ideale per praticare
attività sportive (sotto).

Bell’Italia 59
60 Bell’Italia
In questa foto: il lago di
Ancipa, da molti ritenuto
il più affascinante
della zona. Sotto: il
lago Nicoletti, regno
della vela. Nella pagina
precedente, dall’alto: al
confine tra le province di
Enna e Catania, il lago di
Ogliastro è circondato da
pascoli; il lago di Pozzillo,
sovrastato dall’Etna, è il
maggiore della regione.
Nella cartina: i sette laghi.

dea favorisce il rifiorire della natura. In di Morgantina, e non è lontano da due Ecco poi il lago di Pozzillo, il più grande
tempi recenti, il lago visse una certa no- delle più affascinanti mete archeologi- della Sicilia, nei pressi di Regalbuto, cre-
torietà per l’autodromo, costruito negli che siciliane: gli scavi di Morgantina, ato dalla diga sul fiume Salso. Si trova vi-
anni ’50, che ha ospitato anche gare di di epoca greca (VI sec. a.C.), e la villa cino al castello di Agira, da dove si gode
Formula 1 ed è tutt’ora in funzione. del Casale di Piazza Armerina, di epoca uno dei più bei panorami dell’isola,
romana (IV sec. d.C.). Anch’esso meta con i monti Nebrodi, gli Erei e l’Etna a
I LAGHI DI OGLIASTRO, delle migrazioni dell’avifauna, il lago dominare la scena. Nei suoi dintorni so-
ANCIPA, POZZILLO E MORELLO di Ogliastro si distingue per essere no nati un centro sportivo polivalente e
Non lontano da Pergusa si trova il la- stato realizzato secondo criteri “eco- numerose strutture sedi di attività spor-
go di Ogliastro, dedicato a don Luigi logici”: la diga sul fiume Gornalunga tive: non per niente il lago è teatro delle
Sturzo. Dista una ventina di chilometri è stata, infatti, costruita senza cemen- più importanti gare di canottaggio della
da Aidone, la cittadina che ospita nel to e calcestruzzo ma soltanto con la Sicilia. Ma, certamente, il più bello tra
Museo Archeologico la stupenda dea sabbia alluvionale presente in zona. i laghi siciliani è quello di Ancipa,

Bell’Italia 61
ENNA

Park Hotel Paradiso Al Fogher

a quasi 1.000 metri di altezza sui monti INFORMAZIONI


Nebrodi. È il primo lago artificiale della
provincia di Enna, realizzato tra il 1950 Gli alberghi biblioteca e una sala per l’ascolto
e il 1952 dall’Ente siciliano di elettrici- Park Hotel Paradiso ★★★★ della musica. Nella bella stagione
tà per produrre energia elettrica; oggi (Piazza Armerina, contrada la colazione viene servita nel baglio
è anche un importante bacino idrico Ramaldo 1, 0935/68.08.41). all’ombra delle acacie. Camera
che fornisce acqua potabile a decine di A un paio di chilometri dalla doppia da 76 € con colazione.
comuni circostanti. Situato vicino alla romana Villa del Casale, immerso
città di Troina, Ancipa incanta per le in una verde vallata di macchia I ristoranti
sue fitte faggete. mediterranea, l’albergo dispone Al Fogher (Piazza Armerina,
A 18 chilometri da Enna sorgeva di 91 camere e 3 suite, 3 ristoranti, S.S. 117bis, contrada Biella,
una delle più importanti miniere di una pizzeria che si affaccia sul 0935/68.41.23). A metà strada tra
sali potassici del mondo: Pasquasia. grande giardino, una piscina e un Aidone e Piazza Armerina, un’oasi di
Per approvvigionare d’acqua le attività centro benessere. Camera doppia pace e silenzio. Fuori un profumato
estrattive, tra il 1968 e il 1973 fu rea- da 95 € con colazione. giardino, all’interno un accogliente
lizzato il lago Morello, o Villarosa dal Hotel Morgantina ★★ (Aidone, focolare (fogher) circondato dai
nome della vicina cittadina. Chiuse le via Adelasia 42, 0935/8.80.88). tavoli. In cucina l’esperienza e
miniere nel 1992, Pasquasia è diventa- In centro, gode di una bellissima l’estro dello chef Angelo Treno
to un parco di archeologia industriale posizione panoramica. Camera (famoso il suo “panino” di materie
dal notevole fascino, a 440 metri di doppia da 79 € con colazione. prime siciliane), coadiuvato, nella
altitudine. Agriturismo Gigliotto (Piazza pasticceria, dalla moglie Ernesta
Armerina, S.S. 117bis Km 60, Tudisco. Conto medio 60 €.
DAL LAGO “TRENTENNE” 0933/97.08.98). In un antico baglio Vecchia Aidone (Aidone,
A QUELLO CON L’IDROSCALO ben restaurato all’interno di una via Senatore Cordova 90,
Il bacino artificiale più recente della tenuta di oltre 200 ettari, 26 0935/8.78.63). Accogliente e di
provincia è il lago Olivo realizzato tra confortevoli camere e un’ampia atmosfera, con semplice e genuina
il 1984 e 1988, per scopi irrigui e idro- sala dove assaggiare le specialità cucina siciliana. Grande cura nella
potabili. Si trova in una valle dei monti della cucina siciliana. A disposizione scelta delle materie prime. Conto
Erei, nel territorio di Piazza Armerina. degli ospiti una grande piscina, medio 35 €.
Il suo fascino è soprattutto sui fondali: un maneggio e un’interessante Antichi Sapori Aidonesi (Aidone,
le sue acque trasparenti e calme la- collezione di oggetti della tradizione via Garibaldi 71, 338/8.81.60.40).
sciano intravedere le strutture rurali, contadina. Camera doppia da 100 € Piccolo locale a conduzione familiare
i mulini, le case che esistevano prima con colazione. in centro, con buona cucina
della creazione del bacino e che talvol- Agriturismo Salemi (Piazza Armerina, regionale. Molti piatti sono preparati
ta, durante la siccità estiva, tornano a contrada Leano, 0935/1.86.55.88). in casa, paste e dolci compresi.
emergere sulla superficie del lago. È ricavato in un casale del XIX Conto medio 25 €.
Infine, il lago Nicoletti , creato dal fiume secolo a 3 chilometri dalla città, Da Carlo (Pergusa, viale dei Miti
Dittaino vicino a Leonforte, non lonta- e dispone di piscina e ristorante. 22, 0935/54.10.30). Trattoria rustica
no da Enna. Sulle sue acque e lungo Camere climatizzate e veduta sulla di cucina casalinga siciliana. Piatto
le sue coste, ripide in alcuni tratti, si campagna di Leano. Camera doppia forte la carne arrostita sulla brace,
svolgono diverse attività sportive tra da 90 € con colazione. ottima la pasta fatta in casa condita
cui la navigazione a vela, il windsurf, la Baglio Pollicarini (Pergusa, S.S. 561 con pesce spada e finocchietto o
pesca sportiva. Ma la sua caratteristica km 7, 388/7.96.40.08). Al confine con sugo di maiale nero dei Nebrodi.
principale è di essere sede dell’unico della Riserva naturale del lago di Anche pizzeria con forno a legna.
idroscalo siciliano, non ancora in fun- Pergusa, tra uliveti e coltivazioni In media 25 €.
zione. Quando lo sarà potrà servire ad biologiche, un ex monastero del ‘600 La Piazzetta del Museo (Aidone, largo
accelerare le comunicazioni del centro dove si dorme in camere “alcove” Torres Truppia 5, 334/5.74.13.33).
della Sicilia con gli altri scali italiani. A dalle pareti affrescate. Produzione Piccolo bar di fronte al Museo
poca distanza si trova la Granfonte di propria di olio; piscina. Camera Archeologico, gestito da un signore
Leonforte, bellissima fontana barocca doppia da 85 € con colazione. di origini tedesche che serve
realizzata nel 1651: lunga quasi 25 me- Villa Trigona (Piazza Armerina, gustose sfiziosità siciliane
tri, si compone di 24 cannelle di bron- contrada Bauccio, 0935/68.18.96). rivisitate. Ottime le arancine alla
zo da cui sgorgano le acque. Un altro Antica residenza signorile con zucca, le schiacciate con le
esempio del “patto” tra uomo e natura, 13 camere e 3 suite, arredate verdure, i biscotti di cicerchia,
che in Sicilia trova alte espressioni in- con pezzi originali della villa. Salotti, il gelato di carruba o all’olio d’oliva.
gegneristiche e artistiche. la stanza con il camino, una piccola Conto sui 15 €.

62 Bell’Italia
TUTTI FRUTTI

I SAPORI
DELL’EDEN
Isola-frutteto, la Sicilia regala in questa stagione straordinarie
bontà, dalle mandorle alle carrube, dai pistacchi alle fragoline.
Da gustare appena raccolte o in mille preparazioni dolci e salate
TESTI Isabella Colombo

N
on c’è niente che esalti
la cucina e la pasticceria
della Sicilia come i
frutti e le verdure che
crescono sulla sua terra.
Sorta di giardino dell’Eden, l’isola
trae dai suoi frutteti e dai suoi orti
profumi e sapori incomparabili.
D’estate ecco mandorle, limoni
femminello al profumo di zagara,
pistacchi, carrube, quella bontà
che è la fragolina di Ribera e
anche, a sorpresa, il viola intenso
dei fiori di zafferano. Tutti da
gustare appena colti o nei dolci,
in confetture oppure nei piatti
degli chef.

64 Bell’Italia
In questa foto:
alberi di carrubo
nelle campagne
ragusane. Nella
pagina precedente,
dall’alto: un frutto
di carrubo, che può
raggiungere
i 20 cm di
lunghezza e
contiene una
polpa dolce molto
carnosa; la granita
di mandorle e caffè
del Caffè Sicilia a
Noto, dello chef
Corrado Assenza.

Bell’Italia 65
RAGUSA e rarissimo (sfiora le quotazioni del tartufo)
Nel mondo della carruba che nasce dal tronco degli alberi. Sempre
Nel giallo ocra della campagna arsa a Modica, originali i mieli e i liquori alla
dal sole, gli alberi di carrubo, fronzosi e carruba di Bottega Sicula, e la birra scura
verdissimi, si ergono come maestosi Tarì Qirat ottenuta dalla fermentazione
guardiani dell’ombra e della frescura. del frutto, del birrificio Rocca dei Conti.
Punteggiano la campagna del Ragusano Infine, per assistere alla raccolta si può
che delimita borghi celebri per le loro soggiornare nell’Agriturismo Il Carrubo
architetture tardobarocche, dal duomo di Acate, tra alberi secolari. E scoprire
di San Giorgio a Ibla alle cento chiese di che i semi hanno tutti uguale peso e
Modica fino ai palazzi di Scicli. Spostandosi dimensione: per questo gli Arabi li usavano
da un centro all’altro si vedono penzolare per pesare i diamanti. Infatti la parola
dai rami, in estate, i frutti del carrubo, “carato” viene proprio da carruba.
lunghi, neri e dal profumo intenso. Dalla
polpa si ricava una farina pregiata e AVOLA (SIRACUSA)
un’alternativa al cacao che trovano impiego Al gusto di mandorla
soprattutto nei dolci. Casalindolci a Sono quasi sinonimo di Sicilia. Perché
Modica propone biscotti alla carruba che dalle mandorle nascono i più conosciuti
ricordano nel sapore quelli alla mandorla, e apprezzati dolci dell’isola, dalle paste
il tradizionale cioccolato alla carruba e alle granite. E come ingrediente base
speciali caramelle che, oltre a deliziare del marzapane trionfano in quel
il palato, alleviano il mal di gola. Gli chef
usano la farina anche in cucina, spesso
Foto in alto, da sinistra: grande qui a destra:
per tagliatelle e cavati dal sapore intenso
limoni femminello fioritura di mandorli.
e originale. Da Andrea Sapori montani, appena colti Nelle due foto piccole
a Palazzolo Acreide, si può assaggiare dall’albero; corso a destra: il limone
persino la crème brûlée alla carruba; Vittorio Emanuele, femminello, in un
Al Galù di Scicli propone i quadrucci ai il “salotto” di Noto, piatto di acciughe
circondato da quinte impanate; le
gamberi mentre Le Magnolie di Frigintini, barocche (sulla mandorle di Avola,
vicino a Modica, in autunno prepara pizze e destra, la cattedrale impiegate per pesti,
piatti alla funcia di carrua, il fungo pregiato di San Nicolò). Foto dolci, creme.

66 Bell’Italia
capolavoro d’arte dolciaria che è la frutta anche in cucina, per trovarla esaltata al mano ci si aggrappa ai rami e con l’altra
martorana, nata all’ombra dei conventi in meglio occorre fare una traversata fino si staccano le drupe una a una per farle
epoca spagnola. La regina delle mandorle all’isola di Salina dove, nel ristorante cadere nella sacca di tela legata al collo.
è la pizzuta di Avola, in virtù delle sue note dell’Hotel Signum, la chef Martina Un processo faticoso che giustifica costi
aromatiche ricche e tonde. Fine agosto è il Caruso usa le mandorle nei suoi piatti di e pregi. In paese c’è chi i pistacchi li
periodo della raccolta, quando un esercito alta cucina, come l’impareggiabile tataki conserva, li sala, li trasforma in creme,
di braccianti invade i mandorleti che di tonno Alalunga in crosta di couscous e pesti, salse. Ogni anno, in autunno, viene
coprono i pendii di Avola e dell’entroterra bottarga, verdure aspre, miele di mandorlo organizzata la Sagra del Pistacchio: è
di Siracusa. Zone ricchissime d’arte e e mandorle pizzute. Chi vuole partecipare un’occasione ghiotta per assistere alla
natura, dalla valle dell’Anapo ad Avola alla raccolta, a fine agosto, può prenotare raccolta e assaggiare i frutti. Ma i percorsi
Antica, un luogo magico che conserva i al B&B Mille Mandorli, un vecchio casale di visita nei loci e nelle aziende si possono
monumentali resti della città spazzata via ristrutturato in ottica ecosostenibile e fare tutto l’anno con le guide di Itinerari
dal terremoto del 1693. Nel centro della immerso nel mandorleto: il sapore dei etnei del Gusto. Per gli assaggi, invece,
città nuova, l’InfoPoint organizza tour a frutti appena raccolti è tutta un’altra cosa. c’è solo l’imbarazzo della scelta: a Bronte
tema mandorla per gli ospiti delle strutture ogni pasticceria offre diverse specialità
ricettive affiliate: nelle aziende storiche BRONTE (CATANIA) dolci. Storica la Pasticceria Fratelli
si scopre come viene lavorata la pizzuta, La città del pistacchio Gangi che propone cannoli alla crema
nelle degustazioni si assaggiano i prodotti Il segreto è la terra che gli strati di lava di pistacchio, il gelato, le storiche fillette,
a base di mandorle, come il curioso hanno arricchito nei secoli di sali minerali dolcetti guarniti di pistacchi che si trovano
vino Mandolinero. Pesto di mandorle, e sostanze ideali per far crescere vigneti solo in città, e persino preparazioni salate
mandorle sottovuoto, creme e biscotti si e frutti. Come il pistacchio di Bronte, come gli arancini. Il pistacchio, infatti,
acquistano nei negozi di prodotti tipici del Dop e presidio Slow Food. La sua zona trova largo impiego anche in cucina.
Siracusano, come Campisi a Noto. Nella d’elezione è arrampicata tra l’Etna e i Così, dopo una visita alle bellezze di
città teatro del barocco le tentazioni si Nebrodi, con Bronte in mezzo. La cittadina Bronte, dal castello di Horatio Nelson
concentrano su corso Vittorio Emanuele: del pistacchio si svuota nel periodo della all’abbazia di Santa Maria di Maniace, ci
irresistibili i capolavori dolci del pasticcere- raccolta, tra la fine di agosto e l’inizio di si può sedere al Ristorante da Zino e
chef Corrado Assenza, che nel suo Caffè settembre, quando tutti vanno a lavorare assaggiare i pistacchi nel condimento dei
Sicilia offre il miglior latte di mandorla nei loci (come vengono chiamate qui le suoi caserecci e dei cavati. Squisiti anche i
dell’isola e una granita di mandorla che piantagioni). La raccolta è uno spettacolo: pansotti al pistacchio dell’agriturismo Etna
ha pochi eguali. Impiegata con successo si sta in bilico sui massi di lava, con una Quota Mille di Randazzo.

68 Bell’Italia
Foto in basso: un sempre fatta a
pistacchieto nella mano. Le piante, che
campagna di fruttificano ad anni
Bronte dominata alterni, crescono
dall’Etna. Risultato di infatti su terreni
stratificazioni laviche, troppo accidentati
il terreno intorno per poter utilizzare
al vulcano è ricco macchinari; un
di minerali e molto piatto di pasta con
fertile. A destra, frutti di pistacchio
dall’alto: la raccolta sminuzzati. Il
dei pistacchi di pistacchio ha un
Bronte, tra fine impiego vastissimo
agosto e inizio sia in cucina
settembre, viene che in pasticceria.

SIRACUSA
Profumo di zagara
Dalla Birmania la pianta del limone ha
attraversato il Mediterraneo, messo
radici un po’ ovunque ma trovato la sua
terra d’elezione in Sicilia, dove da secoli
rinfresca l’arsura estiva con sorbetti,
granite e gelati. Una delle varietà più
prelibate è il femminello di Siracusa,
Igp protetto dall’attivissimo Consorzio
Limone di Siracusa. Basta contattare la
segreteria per organizzare un itinerario
tra i limoneti verdissimi che si estendono
ai confini della città, tra il mare e i paesi
limitrofi di Floridia, Solarino, Augusta,
Sortino e Melilli. Percorsi dai fiumi

Bell’Italia 69
Qui a sinistra: lo In basso a sinistra: una
zafferano, insieme piantina di zafferano,
a sarde, pinoli, che raggiunge
finocchietto e al massimo i 35
uva passa, è alla cm di altezza. Dai
base di una delle delicati fiori viola
specialità più note si estraggono tre
della gastronomia pistilli; per 1 grammo
siciliana, la pasta di zafferano sono
con le sarde. necessari 150 fiori.

Anapo, Asinaro e Marcellino, i limoneti si


estendono per 50 chilometri disegnando
un paesaggio unico e, nel periodo della
fioritura, riempiendo l’aria di un profumo
inebriante di zagara. Le coltivazioni
coprono il 34 per cento del mercato
italiano e sono quasi tutte biologiche:
la salsedine che arriva dal mare agisce
infatti come disinfettante naturale. Per
assaggiare il limone direttamente in
gelateria l’indirizzo giusto è Bel Bon, una
piccola catena che propone il femminello
in tante varianti. Per le marmellate e i
limoncelli c’è Gusto Gourmet Store,
nel centro di Ortigia, l’isola-gioiello di
Siracusa. Per una bibita rinfrescante ci
sono le limonate Tomarchio, prodotte
con limoni femminello secondo un’antica
ricetta. E per imparare a preparare
liquori e marmellate a base di limone si
può soggiornare in una delle strutture
che offrono esperienze a tema, come
l’Agriturismo Limoneto: è un’azienda
biologica, immersa tra le profumate
fioriture di limoni che si susseguono da
aprile fino a luglio, con percorsi che dal
limoneto portano al fiume Ciane.

ENNA
Giallo zafferano
Dimenticato per decenni, lo zafferano,
una delle colture siciliane più antiche, è
tornato in auge nella cucina isolana.
E tante aziende dell’entroterra hanno
virato su queste colture costose ma
redditizie, che richiedono lungo lavoro.
I fiori, che punteggiano di viola la terra
arida delle alture, vengono raccolti a
mano in autunno, ogni mattina all’alba,
prima che il sole ne schiuda i petali.
Sempre a mano, entro sera, viene
eseguita la sfioratura, cioè la separazione
dei preziosi tre stimmi da ciascun fiore.
Per assistere a questo rituale, comprare i
pistilli oppure, in autunno, passeggiare tra
i campi fioriti, si può partecipare alle visite
guidate della Cooperativa Oro rosso di
Sicilia, a Enna, uno dei territori più votati
alla coltura dello zafferano. Un’occasione
in più per visitare il capoluogo insieme
alla Villa del Casale a Piazza Armerina e la
Dea di Morgantina nel Museo di Aidone.
E scoprire che a Enna lo zafferano si

70 Bell’Italia
abbina a un particolare pecorino locale, il
Piacentinu al pepe nero, di origini antiche.
L’aggiunta dello zafferano alla cagliata
regala gusto e profumo unici, oltre che
Shalai
un intenso colore giallo. Lo si acquista
nelle enoteche del centro o nelle aziende
come l’Agriturismo Casalgismondo, INFORMAZIONI
fattoria biologica didattica dove viene
illustrata l’origine di questa e altre Caffè Sicilia Casalindolci
preparazioni del territorio. Da Enna
l’itinerario dello zafferano prosegue verso INFORMAZIONI
l’Etna, sotto i castagni di Zafferana Etnea
Bel Bon, Siracusa, via Amalfitania 14,
dove cresce spontaneo. Mentre più a Carruba corso Umberto 42 e viale Zecchino
sud, a Giarratana, i giovani imprenditori di Casalindolci, Modica, corso Vittorio
142, 0931/41.22.39; www.belbon.it
Passione agricola, con il marchio “Note Emanuele 2a, 0932/94.20.64;
Gusto Gourmet Store, Siracusa,
di zafferano”, producono e vendono i www.casalindolci.it
via Tirso 1, 0931/6.17.06;
pistilli siciliani ai ristoranti più famosi. Andrea Sapori montani, Palazzolo
www.gustogourmetstore.it
Acreide, via Gabriele Judica 4,
Tomarchio, Acireale, Piano d’Api, via
RIBERA (AGRIGENTO) 0931/88.14.88;
Loreto Balatelle 52, 0957/65.21.92;
www.ristoranteandrea.it
Sapore di fragolina Al Galù, Scicli, via Pluchinotta 2,
www.tomarchiobibite.it
La fragolina che cresce spontanea tra Agriturismo Limoneto, Siracusa,
0932/84.12.49; www.ristorantealgalu.it
Sciacca e Ribera ha una storia particolare. via del Platano 3, 0931/71.73.52;
Le Magnolie, Frigintini, Modica, via
Pare che le piantine, raccolte in qualche www.limoneto.it
Gianforma 179, 0932/90.81.36;
sottobosco alpino, siano state portate www.ristorantelemagnolie.it
in Sicilia dai reduci della Grande Guerra. Bottega Sicula, Modica, corso Umberto
Zafferano
Cooperativa Oro rosso di Sicilia, Enna,
Qui hanno dato vita a un ecotipo unico, 126, 0932/75.25.15; www.ciomod.com
via Roma 353, 0935/95.86.01;
rosso intenso, profumatissimo, dal Rocca dei Conti, Modica, c.da Michelica,
www.lororossodisicilia.it
sapore delicato. Altra particolarità è che 0932/90.37.01, www.birratari.it
Agriturismo Casalgismondo, Aidone,
non crescono nei boschi, come altrove, Agriturismo Il Carrubo, Acate, S.P.
S.P. 103 Km 13, 095/80.95.65;
Acate-Gela Km 3, c.da Bosco Grande
ma ai piedi di limoni, aranci e peschi che www.casalgismondo.it
Canalotti, 392/0.31.95.56;
le proteggono dal caldo. La coltivazione Passione agricola, Giarratana,
www.ilcarrubo.it
e la raccolta (a mano e all’alba per via Manzitto 2b, c.da Badia,
preservare il profumo e la consistenza) Mandorla 333/16.51.721;
www.notedizafferano.it
sono, però, così impegnative che la InfoPoint, Avola, via Venezia 83,
produzione è minima, ora tutelata da 0931/1.88.16.93; www.infopointavola.it
un presidio Slow Food. Conoscere da Campisi, Noto, corso Vittorio
Fragolina
La Dea del Profumo, Sciacca,
vicino questo frutto impareggiabile è Emanuele 103, 0931/57.33.54;
via Turati 24, 327/9.38.10.30;
l’occasione per scoprire Ribera, la città www.campisiconserve.it
www.ladeadelprofumo.it
natale di Francesco Crispi, già nota per Caffè Sicilia, Noto, corso Vittorio
Pasticceria Sabella, Ribera, via
Emanuele 125, 0931/83.50.13.
le sue arance Dop e per alcuni notevoli Re Federico 113, 0925/6.10.95.
B&B Mille Mandorli, Noto, c.da Maccari,
esempi di architettura seicentesca come Scyavuru, Ribera, c.da Castellana,
347/9.25.05.00; www.millemandorli.it
il castello di Poggiodiana. Ma anche 0925/6.32.97; www.scyavuru.com
Hotel Signum, isola di Salina, Malfa, via
Sciacca, dove si estende la coltivazione Colle Vicario, Ribera, viale Garibaldi,
Scalo 15, 090/9.84.42.22;
della fragolina. La Dea del Profumo è il 0925/54.30.28 e 0925/6.39.06;
www.hotelsignum.it
www.collevicario.com
nome del consorzio dei cinque produttori
che si dedicano ancora alla coltivazione Pistacchio
di questo frutto (che va consumato entro Sagra del Pistacchio, Bronte, due
weekend tra fine settembre e inizio
due giorni dalla raccolta) e lo trasformano
ottobre; www.sagradelpistacchio.it
in deliziose marmellate per conservarne
Itinerari etnei del Gusto, Pro loco Bronte,
gusto e profumi tutto l’anno. Un indirizzo via Leanza 1, 348/6.41.19.97;
imperdibile è la Pasticceria Sabella www.itinerarietneidelgusto.it
di Ribera, che vende i prodotti freschi, Pasticceria Fratelli Gangi, Bronte,
le marmellate e le creme spalmabili via Giovanni da Verrazzano 20,
prodotte dalle aziende agricole Scyavuru. 095/7.72.37.50.
Ottime anche le confetture di Colle Ristorante da Zino, Bronte, c.da Tartarici,
Vicario, il re delle marmellate siciliane: 095/69.92.34; www.ristorantedazino.it
famosa quella all’arancia bionda di Ribera Etna Quota Mille, Randazzo, c.da
Marzarola, 095/5.18.72.93;
e tutta da scoprire la extra alla fragolina.
www.etnaquotamille.it
Si chiamano “Marmellate d’autore”
perché prodotte con una cura artigianale Limone femminello
estrema che le rende uniche. Tanto Consorzio Limone di Siracusa Igp, Siracusa,
da essere approdate sulle tavole del via De Caprio 57, 0931/3.82.34;
Fragoline di Ribera
Quirinale e del Vaticano. www.limonedisiracusa.org

Bell’Italia 71
ISOLE EOLIE

M a r e T i r r e n o Ustica
Tonnara del Secco
San Vito lo Capo Tonnarella dell’Uzzo Panarea
Tonnara di Bonagia Tonnara di Messina
Tonnara San Cusumano Scopello
Tonnara
Florio PALERMO
Erice Scopello
Trapani Rifugio Citelli
ISO

1.741 Taormina
Favignana
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Marsala Fornazzo
Rifugio Sapienza
1.910 Zafferana Etnea
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