Disciplina del Comitato Tecnico Scientifico, previsto dall’art.
4,
comma 1, della L.R. 30 ottobre 2008, n. 19, recante “Norme per la
riduzione del rischio sismico”.
Art. 1
(Compiti, composizione, nomina e decadenza)
1. Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) è l’organo tecnico
consultivo della Regione nel campo della riduzione del rischio
sismico, cui è garantita l'indipendenza di giudizio e di
valutazione e l’autonomia funzionale e tecnico-scientifica.
Il CTS:
a) si esprime sui pareri richiesti dalla Giunta regionale
nonché, previa stipula di apposita convenzione, delle altre
amministrazioni pubbliche e degli organismi rappresentativi
delle categorie professionali e degli operatori privati, per
le attività inerenti la valutazione del rischio sismico, la
definizione e attuazione dei programmi di prevenzione sismica
o post-sisma, la definizione di criteri uniformi per la
formazione e l’aggiornamento del personale;
b) collabora con le strutture tecniche competenti nell’esame dei
progetti esecutivi riguardanti le strutture di particolare
complessità ovvero per le verifiche tecniche delle
costruzioni in corso di realizzazione o ultimate, ai fini
dell’esercizio delle funzioni autorizzative e di controllo,
stabilite dalla disciplina vigente;
c) collabora nell'elaborazione ed aggiornamento di provvedimenti
legislativi e regolamentari e di norme tecniche e di
indirizzo (circolari, linee guida, capitolati tipo) in
materia di sicurezza delle costruzioni e di opere speciali;
d) supporta la Giunta regionale nell’attività di vigilanza
sull’attuazione della disciplina in materia di riduzione del
rischio sismico e nelle funzioni ispettive e valutative.
2. Il Comitato è composto:
− dal Direttore regionale pro tempore per i Beni culturali e
paesaggistici dell’Emilia-Romagna;
− da n. 4 esperti in materia sismica, designati da ciascuna
delle 4 Università degli studi della regione che
presentano un insegnamento di ingegneria civile o
architettura;
− da n. 4 esperti nominati dalla Giunta regionale tra
esperti di chiara competenza scientifica in materia
sismica;
− da un dirigente regionale con funzioni di Coordinatore
organizzativo del Comitato;
− da un dirigente regionale esperto nel campo del governo
del territorio;
− da un un dirigente regionale, operante nell’ambito dei
servizi regionali decentrati competenti anche in materia
sismica;
3. Il Comitato, nella prima seduta, nomina il Presidente e il
Vice Presidente tra i propri componenti;
4. Qualora un componente del Comitato rimanga ingiustificatamente
assente per 3 sedute consecutive, decade automaticamente
dall’incarico di membro della Comitato ed è sostituito con atto
del Direttore Generale all’Ambiente, per il periodo residuo di
durata del Comitato.
Art. 2
(Durata del Comitato )
1. Il Comitato dura in carica quattro anni. In caso di non
ricostituzione del Comitato alla scadenza, è previsto un regime di
proroga della durata massima di 90 giorni.
Art. 3
(Rimborsi spettanti ai componenti del Comitato)
1. La partecipazione al Comitato è senza oneri per la Regione,
fatto salvo il rimborso ai Componenti diversi dai collaboratori
regionali delle spese vive nella misura prevista dalla
legislazione regionale in vigore per il trattamento di missione,
nel caso in cui la partecipazione ai lavori del Comitato imponga
l’effettuazione di viaggi al di fuori della località di abituale
dimora o della sede di servizio.
Art. 4
(Funzionamento)
1. Il Presidente convoca le sedute, determinando l’ordine del
giorno, su propria iniziativa o su richiesta di almeno un terzo
dei componenti. Il Presidente presiede allo svolgimento delle
sedute assegnando la parola e ponendo in votazione le
deliberazioni.
2. In caso di impedimento o di assenza del Presidente del
Comitato le funzioni di cui al comma 1 sono svolte dal Vice
Presidente.
3. La convocazione del Comitato è comunicata a mezzo di avviso
scritto inoltrato anche a mezzo fax agli indirizzi dichiarati dai
diversi componenti. L’avviso di convocazione, contenente l’elenco
degli argomenti da trattare, deve pervenire ai componenti almeno
cinque giorni prima della seduta.
4. Congiuntamente alla convocazione, dovranno essere depositati
presso la segreteria del Comitato, per la consultazione, i
fascicoli degli argomenti iscritti all’ordine del giorno.
5. Il Coordinatore organizzativo cura l’attuazione di tutti gli
adempimenti relativi alla costituzione, al funzionamento e, per
quanto di sua competenza, alla attuazione delle deliberazioni,
avvalendosi della Struttura operativa tecnico scientifica del
Comitato.
6. Per la validità delle riunioni è necessaria la presenza di
almeno la metà dei componenti. I pareri sono validi quando
riportano la maggioranza dei voti dei presenti; in caso di parità
prevale il voto del Presidente.
7. Se una questione all’ordine del giorno è stata rinviata per
mancanza del numero legale, nella nuova riunione convocata per
trattare dello stesso argomento il Comitato può deliberare
validamente purché siano presenti almeno un quarto dei componenti
in carica, con arrotondamento all’unità superiore, e comunque non
meno di due. Della circostanza deve essere fatta specifica
menzione nell’avviso di convocazione.
8. Alle riunioni possono partecipare senza diritto di voto, i
collaboratori della Struttura operativa tecnico scientifica,
nonché i funzionari delle strutture tecniche previste dalla L.R.
n. 19 del 2008 territorialmente interessate alle questioni rimesse
al parere del Comitato.
9. Per l’esame di oggetti di particolare complessità il Comitato
può costituire una o più Commissioni ristrette, formate da suoi
componenti, per un primo esame degli atti soggetti a parere.
Ciascuna Commissione ristretta è presieduta da un componente del
Comitato, incaricato dal Presidente.
Art. 5
(Struttura operativa tecnico scientifica)
1. Il Comitato per l’esercizio dei propri compiti si avvale di
una Struttura operativa tecnico scientifica che svolge
l’istruttoria preliminare, tecnico-scientifica e giuridico
amministrativa, delle questioni rimesse al parere del medesimo
Comitato e cura altresì gli adempimenti per la costituzione e il
funzionamento del Comitato, per la redazione del verbale delle
sedute, e per l’attuazione delle deliberazioni del Comitato.
2. La Struttura operativa tecnico scientifica è posta alle
dipendenze funzionali del Coordinatore organizzativo del Comitato.
3. La Struttura operativa tecnico scientifica è composta da sei
collaboratori regionali, quattro nominati dal Direttore Generale
all’Ambiente e due dal Direttore Generale alla Programmazione
territoriale.