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Filologia Germanica 1 - 1

La filologia germanica studia la storia dei documenti scritti e delle lingue germaniche, un gruppo di lingue indoeuropee caratterizzate da specifici fenomeni linguistici. L'albero genealogico delle lingue germaniche, che risale a un proto-germanico, evidenzia sia la derivazione verticale che i contatti orizzontali tra le lingue. Le principali caratteristiche distintive delle lingue germaniche includono la riduzione del sistema vocalico, mutazioni consonantiche, e l'accento sulla sillaba radicale.

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La filologia germanica studia la storia dei documenti scritti e delle lingue germaniche, un gruppo di lingue indoeuropee caratterizzate da specifici fenomeni linguistici. L'albero genealogico delle lingue germaniche, che risale a un proto-germanico, evidenzia sia la derivazione verticale che i contatti orizzontali tra le lingue. Le principali caratteristiche distintive delle lingue germaniche includono la riduzione del sistema vocalico, mutazioni consonantiche, e l'accento sulla sillaba radicale.

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Filolologia germanica I /Lezione I

Le lingue germaniche
Cos’è la filologia germanica?

1. Cos’è la filologia?

Lo studio dei documenti scritti, la loro storia testuale e


la storia della lingua in cui sono stati scritti

2. Cosa si intende con «germanico»?

Elementi linguistici e, più in generale, culturali propri


di popolazioni che parlavano lingue germaniche.
Come si definisce una lingua germanica?
All’interno del gruppo indoeuropeo, la famiglia delle lingue
germaniche è costituita da quelle lingue che condividono alcuni
fenomeni linguistici significativi (isoglosse) che le differenziano dalle
altre famiglie del gruppo.

indoeuropeo

anatolico tocarico Indo-iranico slavo baltico illirico italico celtico germanico


L’ «albero genealogico»

Uno schema come quello riportato nella slide precedente è utile per visualizzare il
processo di differenziazione delle lingue di uno stesso gruppo. Può però indurre a
farsi una falsa idea di questo sviluppo, e questo per due motivi principali:

- Suscita l’idea di una protolingua unitaria che probabilmente non è mai esistita
- Tiene conto solo della filiazione verticale, e non prende in considerazione i
fenomeni di contatto «orizzontali» tra diverse lingue.

È inoltre di fondamentale importanza ricordare che gli alberi genealogici ci forniscono


informazioni sulle derivazioni e le affinità tra lingue e non sui contatti tra popoli.
L’albero genealogico delle lingue
germaniche
Queste riflessioni devono essere tenute presenti nella lettura dell’albero genealogico delle lingue
germaniche, che vengono fatte tutte risalire a un “proto-germanico” o “germanico comune”. In
questo caso, infatti, sappiamo con certezza che complessi fenomeni di interazione si sono verificati
nel corso dei secoli, provocando avvicinamenti e diversificazioni tra le diverse lingue che non sono
spiegabili unicamente con i processi di derivazione verticale

Protogermanico

Germanico orientale Germanico occidentale Germanico settentrionale


Le lingue germaniche orientali

Germanico orientale

Gotico (attestato IV Lingue germaniche attestate solo


secolo) nell’onomastica (vandalico,
burgundo)
Le lingue germaniche occidentali
Germanico occidentale

Frisone antico Inglese antico Basso tedesco antico Alto tedesco antico

Frisone Inglese medio Basso tedesco Nederlandese Alto tedesco yiddish


moderno medio medio medio

Inglese moderno scots


(Dialetti tedeschi Nederlandese
moderno Tedesco
settentrionali) moderno
Afrikaans
Le lingue germaniche settentrionali
Germanico settentrionale

Nordico occidentale Nordico orientale

Islandese antico Norvegese


antico Danese Svedese

Islandese Feroese Norvegese Norvegese


moderno (nynorsk) (bokmål)
Le isoglosse del germanico

Se vogliamo ora prendere in considerazione le principali caratteristiche che


distinguono le antiche lingue germaniche dalle altre lingue indoeuropee, e che
possiamo dunque attribuire al germanico ricostruito, individuiamo
principalmente cinque ordini di fenomeni, di diversa importanza e che
sicuramente non si sono verificati contemporaneamente
1. Riduzione del sistema vocalico indo-europeo con un passaggio da un sistema a 11
vocali a un sistema a 8 vocali;
2. Mutamento di articolazione delle serie di consonanti indoeuropee (prima mutazione
consonantica o mutazione consonantica germanica);
3. Fissazione dell’accento sulla sillaba radicale di ogni parola
4. Affiancamento al sistema verbale indoeuropeo, che indicava i tempi principali con
una variazione della sillaba radicale del verbo, di un nuovo gruppo di verbi, che forma
invece il preterito e il participio preterito con l’aggiunta di un suffisso in consonante
dentale. Tale gruppo di verbi (i cosiddetti «verbi deboli») appare specifico germanico,
e non ha corrispondenze in altre famiglie indoeuropee;
5. Presenza di radici esclusivamente germaniche (ad esempio le forme derivate da
*hand- , ‘mano’, che non hanno corrispondenze in altre lingue indoeuropee).

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