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A. Crowley - Liber Samekh (Istruzioni 5 6, Processo Contatto Diretto Con l'HGA) (ITA Google Translate)

Il documento discute il 'Liber Samekh', un rituale di magia sacra rivelato dalla BESTIA 666 per ottenere la conoscenza e la conversazione con il Santo Angelo Custode. Include invocazioni e descrizioni di elementi magici come Aria, Fuoco, Acqua e Terra, con riferimenti a divinità e simboli esoterici. È parte di un'opera più ampia legata alla tradizione magica di Aleister Crowley.

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Alessandro Berti
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A. Crowley - Liber Samekh (Istruzioni 5 6, Processo Contatto Diretto Con l'HGA) (ITA Google Translate)

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VISITA…
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LIBERARE SAMEKH
Essendo il rituale impiegato dalla BESTIA 666 per il raggiungimento
della conoscenza e della conversazione del suo Santo Angelo Custode
durante il semestre della sua esecuzione dell'operazione di magia sacra di
ABRAMELIN IL MAGO.

Preparò un XVII ! in 6° f
presso l'Abbazia di Thelema a Cefaloedio,
dalla BESTIA 666 al servizio di FRATER PROGRADIOR.

A CUI SI AGGIUNGE

LIBRO VIII
Essendo il Rituale rivelato
nella Visione dell'Ottavo Æthyr
per il Raggiungimento della Conoscenza e
Conversazione del Santo Angelo Custode
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“Liber Samekh” pubblicato per la prima volta come


Appendice IV di Magick in Theory and Practice
Parigi: Lecram Press, 1930

Ristampa corretta in
Magick: Libro 4 parti I-IV
Spiaggia di York, Maine: Samuel Weiser, 1994

“Liber VIII” pubblicato per la prima volta come parte di


“Libro XXX delle Età o Età,
La visione e la voce” in Equinox
I (5)
Londra
1911

Questa edizione elettronica è

stata preparata da Frater TS e


pubblicata da Celephaïs Press
(Somewhere beyond the Tanarian Hills) 2003

Ultima revisione e correzione il 14 aprile 2004.


Segnala gli errori a [email protected]

Testo del materiale di Crowley


© Ordo Templi Orientis JAF
Box 7666
Nuovo York
NY 10116
U.S.A.
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In
UFFICIALE PUBBLICAZIONE di AÿAÿ
Classe D per il grado di Adeptus Minor
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PUNTO I
Il testo del Vangelo è censurato.

L' INVOCAZIONE
Magicamente restaurato, con il significato del
NOMI BARBARI
Determinato etimologicamente o cabalisticamente
e parafrasato in inglese.

Sezione A. Il giuramento.
1. Te invoco, il Senza-Nata.
2. Tu, che hai creato la Terra e i Cieli.
3. Tu, che hai creato la Notte e il Giorno, 4. Tu, che
hai creato le Tenebre e la Luce.
5. Tu sei ASAR UN-NEFER1 (“Me stesso reso perfetto”); che nessun
uomo ha mai visto.
6. Tu sei IA-BESZ2 (“la Verità nella Materia”).
7. Tu sei IA-APOPHRASZ3 (“la Verità in Movimento”).
8. Hai distinto tra il Giusto e l'Ingiusto.
9. Tu hai creato la Femmina e il Maschio.
10. Tu hai prodotto il Seme e il Frutto.
11. Tu hai formato gli uomini ad amarsi gli uni gli altri e ad odiarsi a vicenda
un altro.
Sezione Aa.
1. Io sono ANKH-FN-KHONSU4 il Tuo Profeta, al quale hai affidato i
5
Tuoi Misteri, le cerimonie di KHEM.
2. Tu hai prodotto l'umido e il secco, e ciò che nutre tutta la Vita creata.

3. Ascoltami, perché io sono l'Angelo di PTAH-APOPHRASZ-RA6


(vedi la Rubrica): questo è il tuo Vero Nome, tramandato ai Profeti
di KHEM.

3
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LIBERARE SAMEKH

Sezione B. Aria

Ascoltami:

CON “Oh Sole che respiri e scorri!”


LADRO*7 “O Sole IAF! O Sole Leone-Serpente, la Bestia
che volteggi, un fulmine, generatore di Vita!”

Ribetta “Tu che scorri! Tu che vai!”


A-ThELE-BER-SET "Tu Satana-Sole Hadit che vai
senza Volontà!”

UN “Tu Aria! Respiro! Spirito! Tu senza limiti o vincoli!”

BELATA “Tu Essenza, Aria che scorre veloce, Elasticità!”

ABEU “Tu Viandante, Padre di Tutti!”


EBEU "Tu Viandante, Spirito di Tutto!"
PhI-ThETA-SOE “Tu splendente Forza del Respiro! Tu Leone-
Serpente-Sole! Tu Salvatore, salva!”
UNO "Tu Ibis, Uccello solitario e segreto, Saggezza
inviolata, la cui Parola è Verità, che crei il
Mondo con la sua Magia!"
L'IAF “O Sole IAF! O Sole Leone-Serpente, la Bestia
che volteggi, un fulmine, generatore di Vita!”

(La concezione è dell'Aria, splendente, abitata da un uccello Solare-Fallico,


“lo Spirito Santo”, di Natura Mercuriale)

Ascoltatemi e assoggettate a Me tutti gli Spiriti, affinché ogni Spirito del


Firmamento e dell'Etere: sulla Terra e sotto la Terra: sulla Terra asciutta e
nell'Acqua: dell'Aria vorticosa e del Fuoco impetuoso: e ogni Incantesimo e
Flagello di Dio possa obbedirmi.
* La lettera F è usata per rappresentare la parola ebraica vau e quella greca digamma; il suo suono è intermedio
tra quello della O lunga inglese e quello della OO lunga inglese, come in Rope e Tooth.

4
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PUNTO I

Sezione C. Incendio.

Ti invoco, Dio Terribile e Invisibile: Che abiti nel Luogo Vuoto dello Spirito:

AR-O-GO-GO-RU-ABRAO “Tu Sole spirituale! Satana, Tu Occhio, Tu Lussuria!


Grida forte! Grida forte!
Gira la Ruota, o Padre mio, o Satana, o Sole!”

SOTOU “Tu, il Salvatore!”


MUDORIO “Silenzio! Dammi il tuo segreto!”
PhALARThAO "Fammi succhiare, Tu Fallo, Tu
Sole!"
OOO “Satana, tu Occhio, tu Lussuria!
Satana, tu Occhio, tu Lussuria!
Satana, tu Occhio, tu Lussuria!”
TUTTI “Tu, auto-causato, auto-determinato, esaltato,
Altissimo!”
Il Non-nato. (Vedi sopra.)

(La concezione è di Fuoco, incandescente, abitato da un Leone Solare-


Fallico di natura uraniana.)

Ascoltatemi e assoggettate a Me tutti gli Spiriti, affinché ogni Spirito del


Firmamento e dell'Etere: sulla Terra e sotto la Terra: sulla Terra asciutta e
nell'Acqua: dell'Aria vorticosa e del Fuoco impetuoso: e ogni Incantesimo e
Flagello di Dio possa obbedirmi.

Sezione D. Acqua.

Ascoltami:
RU-ABRA-IAF* “Tu la Ruota, tu l’Utero, che contiene il Padre
IAF!”
MARIODOM “Tu il Mare, la Dimora!”

* Vedi, per la formula dell'IAF , o meglio FIAOF, Libro 4 Parte III, Capitolo V. La forma FIAOF
si rivelerà preferibile nella pratica.

5
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LIBERARE SAMEKH

BABALON-BAL-BIN-ABAFT “ Babalon! Tu donna di prostituzione!


Tu, Porta del Grande Dio ON! Tu,
Signora della Comprensione delle Vie!”
ASAL-su-IA “Salve a te, l'immobile! Salve, sorella e
sposa di ON, del Dio che è tutto e non è
nessuno, per il Potere degli Undici!”
APhEN-IAF "Tu tesoro dell'IAF!"
IO “Tu Vergine bisessuale! Tu Seme segreto! Tu
Saggezza inviolata!”

PhOTETH “Dimora della Luce…”



ABRASIONE … del Padre, del sole, di Hadit,
dell’incantesimo dell’Eone di Horus!”
AEOOU “Nostra Signora della Porta Occidentale del
Paradiso!”
ISCURAZIONE “Potente sei tu!”8
Potente e senza nascita! (Vedi sopra)
(La concezione è di Acqua, splendente, abitata da un Sole-
Drago-Serpente Fallico, di natura nettuniana)
Ascoltatemi e assoggettate a Me tutti gli Spiriti, affinché ogni Spirito del
Firmamento e dell'Etere: sulla Terra e sotto la Terra: sulla Terra asciutta
e nell'Acqua: dell'Aria vorticosa e del Fuoco impetuoso: e ogni
Incantesimo e Flagello di Dio possa obbedirmi.

Sezione E. Terra
Ti invoco:
E “Oh Madre! Oh Verità!”
BARRAIO “Tu Messa!”*
IOEL “Salve, tu che sei!”

* “Massa” nel senso della parola che è usato dai fisici. L’impossibilità di definirla non
scoraggerà l’intrepido iniziato (in considerazione del fatto che la concezione fondamentale
è al di là delle normali categorie della ragione).

6
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PUNTO I

KOTHA (cooperazione) "Tu, vuoto!"


ATHOR-E-BAL-O "Tu dea della Bellezza e dell'Amore, che
Satana, guardando, desidera!"
ALLA RETROCESSIONE “I Padri, maschio-femmina, ti desiderano!”

(La concezione è della Terra, splendente, abitata da un Sole-


Ippopotamo fallico* di natura venerea)

Ascoltatemi e assoggettate a Me tutti gli Spiriti, affinché ogni Spirito del


Firmamento e dell'Etere: sulla Terra e sotto la Terra: sulla Terra asciutta e
nell'Acqua: dell'Aria vorticosa e del Fuoco impetuoso: e ogni Incantesimo e
Flagello di Dio possa obbedirmi.

Sezione F. Spirito.
Ascoltami:
A POPPA “Spiriti maschili-femminili!”
A POPPA “Stallieri maschi-femmine!”

BAS-AUMGN “Voi che siete Dei, uscite, pronunciando


Mamma mia” †

ISAK "Punto identico!"


SA-BA-FT "Ora! Evviva! "Ra-Hoor-Khuit!"
IAF9 “Salve, grande bestia selvaggia!
Hail, I A O!”

* Sacro ad AHATHOOR. L'idea è quella della Femmina concepita come invulnerabile, riposante,
di enorme capacità di deglutizione, ecc.
† La Parola che va da (A)
Respiro Libero
(U) attraverso Respiro
Volontario (M) e Respiro
Fermato (GN) al Respiro Continuo,
simboleggiando così l'intero corso della vita spirituale. A è lo Zero senza forma; U è il suono solare
a sei punte della vita fisica, il triangolo dell'Anima è intrecciato con quello del Corpo; M è il silenzio
della "morte"; GN è il suono nasale della generazione e della conoscenza.

7
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LIBERARE SAMEKH

Sezione Ff.
1. Questo è il Signore degli Dei.
2. Questo è il Signore dell'Universo.

3. Questo è Colui che i venti temono.


4. Questi è Colui che, avendo fatto Voce con il Suo Comandamento, è Signore
di tutte le cose, Re, Governatore e Aiuto.

Ascoltatemi e assoggettate a Me tutti gli Spiriti, affinché ogni Spirito del


Firmamento e dell'Etere: sulla Terra e sotto la Terra: sulla Terra asciutta e
nell'Acqua: dell'Aria vorticosa e del Fuoco impetuoso: e ogni Incantesimo e
Flagello di Dio possa obbedirmi.

Sezione G. Spirito.
Ascoltami:
VOI “Il sole interiore di me stesso!”
PUR “Tu Fuoco! Tu Iniziatore delle Sei Stelle,
circondato da Forza e Fuoco!”
IOU “L’anima che dimora in me stesso!”
PUR (Vedi sopra.)
IAFTh “Sole-Leone-Serpente, salve! Salve a te, Grande
Bestia Selvaggia, a te IA O!”
SÌ "Respiri della mia anima, respiri del mio Angelo!"


VOI Desiderio della mia anima, desiderio del mio Angelo!”
ABRASIONE (Vedi sopra)

Loro sapevano Oh per il Sangraal! Oh per la Coppa di Babalon!
Oh per il mio Angelo che si riversa nella mia
Anima!”
OH “L’Occhio! Satana, mio Signore! La Lussuria del
Capro!”
FF “Il mio Angelo! Il mio Iniziatore! Tu uno con me:
la Stella Sei volte!”

8
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PUNTO I

* “
Pubblicità su intelligenza artificiale Mio Signore! Il mio sé segreto oltre il
sé, Hadit, Padre di tutti! Salve, ON, tu
Sole, tu Vita dell'Uomo, tu Spada di
Fiamma Quintupla! Tu Capra esaltata
sulla Terra nella Lussuria, tu Serpente
esteso sulla Terra nella Vita! Spirito santissimo!
Seme molto saggio! Bambina innocente!
Vergine Inviolata! Generatrice dell'Essere!
Luce di Vita, Amore e Libertà! Anima di tutte
le Anime! Parola di tutte le Parole! Vieni
fuori, Luce nascostissima!”
“ Divorami tu!
LINGUA

Educazione "Mi divori!"


ANGELO TON THEON “Tu Angelo degli Dei!”10
CAPIRE “Sorgi in me, libero fluire, tu che sei
Nulla, che sei Nulla, e pronuncia la
tua Parola!”

PER Anch'io sono Nulla! Voglio Te! Ti
contemplo! Il mio Nulla!”

GAIA Salta su, o Terra!Ӡ

* In ebraico, ADNI, 65. Gli Iniziati Gnostici lo traslitterarono per implicare le loro formule
segrete; noi seguiamo un esempio così eccellente. ON è un Arcano degli Arcani; il suo
significato è insegnato, gradualmente, nell'OTO . Anche AD è la formula paterna, Hadit; ON è
il suo complemento, NUIT; lo yod finale significa "mio" etimologicamente, ed essenzialmente il
seme verginale ermafrodita mercuriale (trasmesso) - "L'Eremita" dei Tarocchi. L'uso del Nome
è quindi quello di invocare la propria segretezza più intima, considerata come il risultato della
congiunzione di Nuit e Hadit. Se è inclusa la seconda A, il suo significato è quello di affermare
l'Operazione dello Spirito Santo e la formulazione del Bambino nell'Uovo, che precede
l'apparizione dell'Eremita. †
Questo è anche un appello straziante alla Terra, la Madre; perché a questo punto della
Cerimonia l'Adepto dovrebbe essere strappato dai suoi attaccamenti mortali e morire a se
stesso nell'orgasmo della sua operazione. (Una comprensione approfondita della Psicoanalisi
contribuirà notevolmente al corretto apprezzamento di questo Rituale.)

9
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LIBERARE SAMEKH

TUTTI “Tu, l'Eccelso! Esso* balza in alto; balza in avanti!”†

DEI DI THORON “Ecco! Lo spargimento dei Semi dell’Immortalità!”11

Sezione Gg. Il Raggiungimento Io


1. sono Lui! lo Spirito Senza Nato, che ha la vista nei piedi – Forte, e il Fuoco
Immortale!
2. Io sono Lui! La Verità!
3. Io sono Lui! Che detesto che il Male venga compiuto nel Mondo!
4. Io sono Colui che lampeggia e tuona!
5. Io sono Colui dal quale proviene la Pioggia di Vita della Terra!
6. Io sono Colui la cui bocca è sempre in fiamme!
Io sono Lui, il Generante e il Manifestatore della Luce! 7. 8.
Io sono Lui, la Grazia del Mondo!
9. "Il cuore cinto da un serpente" è il mio nome!

Sezione H. La “Carica allo Spirito”.


Vieni Tu e seguiMi, e rendi tutti gli Spiriti sottomessi a Me, affinché ogni spirito del
Firmamento e dell'Etiro, sulla Terra e sotto la Terra, sulla Terra asciutta o nell'Acqua,
nell'Aria vorticosa e nel Fuoco impetuoso, e ogni incantesimo e flagello di Dio possa
obbedirmi.

Sezione J. La Proclamazione della Bestia 666.


IAF: CAUSA‡
Tali sono le Parole.

* cioè il “seme” spirituale, le idee segrete dell'Adepto, attratte irresistibilmente dal loro
“Inferno” dall'amore del suo Angelo. “Si dice tra gli Uomini che la parola Inferno derivi dal
Verbo helan, to hele o hide, nella lingua degli Anglosassoni. Cioè, è il Luogo Nascosto; e
questo, poiché tutte le cose sono nel tuo Sé, è l'Inconscio.” Liber CXI (Aleph) cap. Ds. †
Ma confronta l'uso della stessa parola nella Sezione
C. ‡ Vedi spiegazione nel Punto II.

10
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PUNTO II
L'arte dell'incontro con il demone

Sezione A
Lascia che l'Adepto stia in piedi nel suo cerchio sul quadrato di Tiphareth,12
armato della sua Bacchetta e Coppa; ma che esegua il Rituale in tutto il suo corpo di
Luce. Può bruciare le Torte di Luce, o l'Incenso di Abramelin; può essere preparato
dal Liber CLXXV, dalla lettura del Liber LXV, e dalle pratiche dello Yoga. Può
invocare Hadit con "vino e strane droghe"* se lo desidera.† Prepara il cerchio con le
solite formule di Bando e Consacrazione, ecc.

Recita la Sezione A come una prova davanti al Suo Santo Angelo Custode degli
attributi di quell'Angelo. Ogni frase deve essere realizzata con piena concentrazione
di forza, così da rendere Samadhi il più perfetto possibile sulla verità proclamata.

Riga 1 Egli identifica il suo Angelo con l'Ain Soph e il suo Kether; una formulazione
di Hadit nel Corpo sconfinato di Nuit.

Riga 2, 3, 4 Egli afferma che il Suo Angelo ha creato (allo scopo dell'autorealizzazione
attraverso la proiezione in Forma condizionata) tre coppie di opposti:
(a) il Fisso e il Volatile; (b) l'Immanifesto e il Manifesto; e (c) l'Immobile
e il Mosso. Altrimenti, il Negativo e il Positivo rispetto a Materia, Mente
e Moto.

Riga 5 Acclama il suo Angelo come “Lui stesso reso perfetto”; aggiungendo che
questa individualità è imperscrutabile e inviolabile. Nel Rituale Neofita
di GÿDÿ (come è stampato in Equinox
Io (2), per il vecchio eone) lo Ierofante è l'Osiride perfezionato, che
porta il candidato, l'Osiride naturale, a
*
[Vedi AL II, 22.]
† Qualsiasi formula del genere dovrebbe essere utilizzata solo quando l'adepto ha piena conoscenza basata su
esperienza di tali questioni.

11
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LIBERARE SAMEKH

identità con se stesso. Ma nel nuovo Eone lo Ierofante è Horus


(Liber CCXX I, 49);* quindi anche il candidato sarà Horus.13 Qual
è allora la formula dell'iniziazione di Horus? Non sarà più quella
dell'Uomo, attraverso la Morte. Sarà la crescita naturale del
Bambino. Le sue esperienze non saranno più considerate
catastrofiche.
Il loro geroglifico è "Il Matto": l'innocente e impotente Bambino
Arpocrate diventa l'Horus Adulto ottenendo la Bacchetta. "De reine
Thor" afferra la Sacra Lancia.14 Bacco diventa Pan. Il Sacro
Angelo Custode è la Creatura Inconscia Sé, il Fallo Spirituale.

È quindi consigliabile sostituire il nome Asar Un-nefer con quello di Ra-Hoor-Khuit


all'inizio e con quello del proprio Santo Angelo Custode una volta che è stato
comunicato.

Riga 6 Egli lo saluta come BESZ, la Materia che distrugge e divora la Divinità,
allo scopo dell'Incarnazione di qualsiasi Dio.
Riga 7 Egli lo saluta come APOPHRASZ, il Moto che distrugge e divora la
Divinità, allo scopo dell'Incarnazione di qualsiasi Dio. L'azione
combinata di questi due DIAVOLI è quella di consentire al Dio di
cui sono preda di entrare nel godimento dell'esistenza attraverso il
Sacramento della "Vita" individuale (Pane, la carne di BESZ) e
dell'"Amore" (Vino,
il sangue o il veleno di APOPHRASZ).
Riga 8 Egli acclama il Suo Angelo per aver “mangiato il Frutto dell'Albero della
Conoscenza del Bene e del Male”; altrimenti, essendo diventato
saggio (nella Diade, Chokmah) per apprendere la formula
dell'Equilibrio che ora è Sua, essendo in grado di applicare Se
stesso accuratamente al Suo ambiente auto-assegnato.

* [“Abrogati sono tutti i rituali, tutte le prove, tutte le parole e i segni. Ra-Hoor Khuit ha
preso posto a est all'equinozio degli dei; e che Asar sia con Isa, che sono anche uno.
Ma non sono miei. Che Asar sia l'adorante, Isa il sofferente, Hoor nel suo nome segreto
e splendore è il Signore che inizia.”]

12
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PUNTO II

Verso 9 Egli acclama il Suo Angelo per aver stabilito la Legge dell'Amore come
formula magica dell'Universo, affinché Egli possa risolvere nuovamente
il fenomenico nella sua fase noumenica unendo due opposti in una
passione estatica.
Riga 10 Egli acclama il Suo Angelo come colui che ha stabilito che questa formula
d'Amore debba effettuare non solo la dissoluzione della separatezza
dell'Amante nella Sua Divinità impersonale, ma anche la loro
coordinazione in un "Bambino" quintessenzale dai suoi genitori per
costituire un ordine di Essere superiore al loro, così che ogni
generazione sia un progresso alchemico verso la perfezione nella
direzione di complessità successive. Come la Riga 9 afferma
l'Involuzione, la Riga 10 afferma l'Evoluzione.

Riga 11 Egli acclama il Suo Angelo per aver ideato questo metodo di autorealizzazione;
lo scopo dell'Incarnazione è di ottenere una comprensione articolata
dell'anima misurando le sue reazioni alle sue relazioni con altri Esseri
incarnati e di osservare le loro reazioni reciproche.

Sezione Aa
Linea 1 L'Adepto afferma il suo diritto di entrare in cosciente comunicazione
con il Suo Angelo, sulla base del fatto che quell'Angelo gli ha insegnato
Lui stesso la Magia Segreta con cui può stabilire il collegamento
appropriato. "Mosheh" è MH, la formazione, in Jechidah, Chiah,
Neschamah, Ruach—le Sephiroth da Kether a Yesod—poiché 45 è S1–
9 che Sh, 300, è S1–24, che aggiunge a questi Nove un numero extra
di Quindici. (Vedi nel Liber D i significati e le corrispondenze di 9, 15,
24, 45, 300, 345).15

45 è inoltre ADM, uomo. “Mosheh” è quindi il nome dell’uomo


come forma che nasconde Dio. Ma nel Rituale, l’Adepto sostituisca
questo “Mosheh” con il suo motto come Adeptus Minor. Per “Ishrael”
preferisca la sua Razza Magica, secondo gli obblighi dei suoi Giuramenti
al Nostro Sacro Ordine!16 (La Bestia 666 stessa ha usato “Ankh-fn-
khonsu” e “Khem” in questa sezione.)

13
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LIBERARE SAMEKH

Linea 2 L'Adepto ricorda al Suo Angelo che ha creato Quella Sostanza Unica
di cui Hermes ha scritto nella Tavola di Smeraldo, la cui virtù è di unire
in sé tutti i modi opposti dell'Essere, servendo così come un Talismano
carico dell'Energia Spirituale dell'Esistenza, un Elisir o Pietra composta
dalla base fisica della Vita. Questa Commemorazione è posta tra i due
appelli personali all'Angelo, come per rivendicare il privilegio di
prendere parte a questa Eucaristia che crea, sostiene e redime tutte le
cose.

Riga 3 Ora afferma di essere lui stesso l'"Angelo" o messaggero del suo Angelo;
cioè, è una mente e un corpo il cui ufficio è ricevere e trasmettere la
Parola del suo Angelo. Saluta il suo Angelo non solo come "un-nefer",
la Perfezione di "Asar" stesso come uomo, ma come Ptah-Apophrasz-
Ra, l'identità (Hadit) avvolta nel Drago (Nuit) e quindi manifestata come
un Sole (Ra-Hoor-Khuit). L'"Uovo" (o Cuore) "cinto da un Serpente" è
un simbolo affine; l'idea è quindi espressa più avanti nel rituale. (Vedi
Liber LXV, che lo espande al massimo.)

Sezione B
L'Adepto passa dalla contemplazione all'azione nelle Sezioni che
seguono ora, da B a Gg. Deve viaggiare astralmente attorno al cerchio,
tracciando i pentagrammi, i sigilli e i segni appropriati. La sua direzione
è widdershins.17 Quindi traccia tre curve, ciascuna delle quali copre
tre quarti del cerchio.18 Dovrebbe dare il Segno dell'Entratore quando
passa la Kiblah, o Direzione di Boleskine.19 Ciò raccoglie la Forza che
si irradia naturalmente da quel punto,*

e lo proietta nella direzione del percorso del Mago. I sigilli sono quelli
dati in The Equinox I (7), Tavola X fuori dal quadrato;20 i segni quelli
mostrati nel Vol. I n. 2, Tavola “I segni dei gradi”.21 In queste
invocazioni dovrebbe espandere la sua circonferenza e la sua statura
per

* Si tratta di un presupposto basato sul Liber Legis II, 78 e III, 34.

14
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PUNTO II

il massimo,* assumendo la forma e la coscienza del Dio Elementale


del quarto. Dopo questo, egli inizia a vibrare i “Nomi Barbari” del
Rituale.
Ora non solo riempia il suo intero essere fino in fondo con la forza
dei Nomi; ma formuli la sua Volontà, intesa a fondo come l'aspetto
dinamico del suo Sé Creativo, in un'apparenza simbolicamente adatta,
non dico nella forma di un Raggio di Luce, di una Spada di Fuoco o di
qualsiasi cosa tranne quel Veicolo corporeo dello Spirito Santo che è
sacro a BAPHOMET,22 per la sua virtù che nasconde il Leone e il
Serpente affinché la Sua Immagine possa apparire adorabilmente
sulla Terra per sempre.

Lasciate quindi che l'Adepto estenda la sua Volontà oltre il Cerchio


in questa Forma immaginata, e che irradi con la Luce propria
dell'Elemento invocato, e che ogni Parola esca lungo l'Asta con
impulso appassionato, come se la sua Voce le desse il comando di
spingersi in avanti con un balzo. Lasciate anche che ogni Parola
accumuli autorità, così che la Testa dell'Asta possa tuffarsi due volte
più lontano per la Seconda Parola che per la Prima, e quattro volte per
la Terza che per la Seconda, e così fino alla fine. Inoltre, lasciate che
l'Adepto lanci là tutta la sua coscienza.

Quindi, all'ultima Parola, faccia rifluire la sua Volontà dentro di sé, in


un flusso costante, e si offra al suo scopo, come Artemide a Pan,
affinché questa concentrazione perfettamente pura dell'Elemento lo
purifichi completamente e lo possieda con la sua passione.

Essendo questo Sacramento completamente uno con


quell'Elemento, l'Adepto pronunci l'incarico "Ascoltami e fai", ecc., con
la forte consapevolezza che questa unità con quella parte dell'Universo
gli conferisce la più piena libertà e il privilegio ad essa pertinenti.

* Avendo esperienza di successo nelle pratiche del Liber DXXXVI, Batracofreno-


bookosmomacia.

15
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LIBERARE SAMEKH

L'Adepto prenda nota della formulazione dell'Incarico.


Il “Firmamento” è il Ruach, il “piano mentale”: è il regno di Shu, o
Zeus, dove gira la Ruota dei Guna, le Tre Forme* dell’Essere.
L’Æthyr è l’“Akasa”, lo “Spirito”, l’Æthyr della fisica, che è la
struttura su cui sono fondate tutte le forme; riceve, registra e
trasmette tutti gli impulsi senza subire mutazioni da ciò. La “Terra”
è la sfera in cui l’operazione di queste forze “fondamentali” ed
etiriche appare alla percezione. “Sotto la Terra” è il mondo di quei
fenomeni che informano quelle proiezioni percepite,

* Corrispondono allo Zolfo, al Mercurio e al Sale dell'Alchimia; a Sattva, Rajas e Tamas nel sistema indù; e
sono piuttosto modi di azione che qualità effettive anche quando concepiti come latenti. Sono l'apparato di
comunicazione tra i piani; come tali, sono convenzioni. Non c'è validità assoluta in alcun mezzo di apprensione
mentale; ma a meno che non rendiamo questi spiriti del Firmamento soggetti a noi stabilendo relazioni giuste
(entro i limiti appropriati) con l'Universo, cadremo in errore quando svilupperemo il nostro nuovo strumento di
comprensione diretta. È fondamentale che l'Adepto alleni le sue facoltà intellettuali a dirgli la verità, nella misura
della loro capacità. Disprezzare la mente a causa dei suoi limiti è l'errore più disastroso; è la causa comune
delle calamità che disseminano così tante rive con i relitti dell'Armata Mistica.

Bigottismo, arroganza, smarrimento, tutte le forme di disordine mentale e morale, così spesso osservate in
persone di grande realizzazione spirituale, hanno portato il Sentiero stesso a screditarsi; quasi tutte queste
catastrofi sono dovute al tentativo di costruire il Tempio dello Spirito senza la dovuta attenzione alle leggi mentali
della struttura e alle necessità fisiche della libertà. La mente deve essere portata al suo massimo livello di
perfezione, ma secondo le sue proprietà interne; non si può mettere un microscopio su delle costolette di
montone. Deve essere considerata uno strumento meccanico di conoscenza, indipendente dalla personalità del
suo possessore. Bisogna trattarla esattamente come si tratta il proprio elettroscopio o i propri occhi; ci si deve
proteggere dal pericolo di disturbi dovuti all'influenza dei propri desideri. Un medico chiama un collega per
assistere la propria famiglia, sapendo che l'ansia personale può compromettere il suo giudizio. Un microscopista
che si fida dei propri occhi quando è in gioco la sua teoria preferita può falsificare i fatti e scoprire troppo tardi di
essersi reso ridicolo.

Nel caso dell'iniziazione stessa, la storia è segnata dal dolore inflitto da questo Pugnale.
Ci ricorda costantemente il pericolo di affidarci alle facoltà intellettuali. Un giudice deve conoscere la legge in
ogni punto, ed essere distaccato da pregiudizi personali, e incorruttibile, o l'iniquità trionferà. Il dogma, con la
persecuzione, l'illusione, la paralisi del progresso, e molti altri mali, come i suoi satrapi, ha sempre stabilito una
tirannia quando il Genio l'ha proclamata. L'Islam che fa un falò di Saggezza scritta, e Haeckel che falsifica prove
biologiche; fisici ignoranti della radioattività che contestano le conclusioni della geologia, e teologi impazienti
della verità che lottano contro la marea del pensiero; tutti questi devono perire per mano del loro stesso errore
nel rendere le loro menti, internamente difettose o esternamente deviate, la misura dell'Universo.

16
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PUNTO II

e determinano il loro carattere particolare. La "terraferma" è il luogo delle "cose


materiali" morte, secche (cioè inconoscibili) perché incapaci di agire sulle nostre
menti. L'"acqua" è il veicolo attraverso cui sentiamo tali cose; l'"aria" il loro mestruo in

cui questi sentimenti sono mentalmente percepiti. È chiamata "vortice" a causa


dell'instabilità del pensiero e della fatuità della ragione, da cui dipendiamo ancora
per ciò che chiamiamo "vita". Il "fuoco impetuoso" è il mondo in cui il pensiero errante
brucia fino a diventare una Volontà che guizza rapidamente. Queste quattro fasi
spiegano come il non-Ego si trasmuta nell'Ego. Un "incantesimo" di Dio è qualsiasi
forma di coscienza e un "flagello" qualsiasi forma di azione.

L'Incarico, nel suo insieme, richiede all'Adepto il controllo di ogni


dettaglio dell'Universo che il Suo Angelo ha creato come mezzo per
manifestare Se stesso a Se stesso.
Copre il comando della proiezione primaria del Possibile nell'individualità,
nell'artificio antitetico che è il dispositivo della Mente, e in una triplicità
bilanciata di modi o stati dell'essere, le cui combinazioni costituiscono
le caratteristiche del Cosmo. Include anche uno standard di struttura,
una rigidità per rendere possibile il riferimento. Su queste fondamenta
di condizione, che non sono cose in sé, ma il canone o il codice a cui
le cose si conformano, è costruito il Tempio dell'Essere, i cui materiali
sono essi stessi perfetti misteriosi, imperscrutabili come l'Anima, e
come l'Anima che immagina se stessa tramite simboli che possiamo
sentire, percepire e adattare al nostro uso senza mai conoscere l'intera
Verità su di essi. L'Adepto riassume tutti questi elementi rivendicando
autorità su ogni forma di espressione possibile all'Esistenza, che si
tratti di un "incantesimo" (idea) o di un "flagello" (atto) di "Dio", cioè di
se stesso. L'Adepto deve accettare ogni "spirito", ogni "incantesimo",
ogni "flagello", come parte del suo ambiente, e renderli tutti "soggetti
a" se stesso; cioè, considerarli come cause contribuenti di se stesso.
Lo hanno reso

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LIBERARE SAMEKH

ciò che è. Corrispondono esattamente alle sue facoltà.


Sono tutti—in ultima analisi—di pari importanza. Il fatto che lui sia ciò
che è dimostra che ogni elemento è equilibrato.
L'impatto di ogni nuova impressione colpisce l'intero sistema in misura
dovuta. Deve quindi rendersi conto che ogni evento è soggetto a lui.
Accade perché ne aveva bisogno. Il ferro arrugginisce perché le
molecole richiedono ossigeno per la soddisfazione delle loro tendenze.
Non bramano l'idrogeno; quindi la combinazione con quel gas è un
evento che non avviene. Tutte le esperienze contribuiscono a renderci
completi in noi stessi. Ci sentiamo soggetti a loro finché non riusciamo
a riconoscerlo: quando lo facciamo, percepiamo che sono soggetti a
noi.

E ogni volta che cerchiamo di eludere un'esperienza, qualunque essa


sia, facciamo un torto a noi stessi.
Noi frustriamo le nostre tendenze. Vivere significa cambiare; e opporsi
al cambiamento significa ribellarsi alla legge che abbiamo promulgato
per governare le nostre vite. Risentirsi del destino significa quindi
abdicare alla nostra sovranità e invocare la morte.
In effetti, abbiamo decretato la condanna a morte per ogni violazione
della legge della vita. E ogni fallimento nell'incorporare qualsiasi
impressione affama la facoltà particolare che ne aveva bisogno.

Questa Sezione B invoca l'Aria a Est, con un Raggio di gloria


dorata.
Sezione C
L'Adepto ora invoca il Fuoco nel Sud; rosso fuoco sono i raggi che
*
prorompono dal suo verendum.
Sezione D
Invoca l'Acqua a Ovest e la sua Bacchetta irradia un bagliore blu.

* [Lat., lett. “cosa da temere”; termine usato per Levi (Rituel de Haute Magie, cap. VII)
per la Bacchetta Magica (“alla quale, tuttavia, si può forse attribuire un significato
allegorico” – Waite, Book of Ceremonial Magic).]

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PUNTO II

Sezione E
Si dirige verso Nord per invocare la Terra; dalla sua arma sprigionano
fiori di fiamma verde.
Man mano che la pratica rende l'Adepto perfetto in questo Lavoro,
diventa automatico collegare tutte queste idee e intenzioni complicate
alle loro parole e azioni correlate. Quando questo è raggiunto, può
approfondire la formula amplificandone le corrispondenze. Quindi, può
invocare l'Acqua alla maniera dell'acqua, estendendo la sua Volontà
con un movimento maestoso e irresistibile, memore della sua
gravitazione impulsiva, ma con un'apparenza soave e tranquilla di
debolezza. Di nuovo, può applicare la formula dell'Acqua al suo scopo
peculiare mentre riemerge nella sua sfera, usandola con abilità
consapevole per la purificazione e la calma degli elementi ricettivi ed
emotivi nel suo carattere, e per la soluzione o la spazzata via di quelle
erbacce aggrovigliate di pregiudizio che gli impediscono la libertà di
agire come vuole. Applicazioni simili delle invocazioni rimanenti si
verificheranno all'Adepto che è pronto a usarle.

Sezione F
L'Adepto ora torna al quadrato Tiphareth del suo Tau e invoca lo
Spirito, rivolto verso Boleskine, tramite i Pentagrammi attivi, il sigillo
chiamato Il Marchio della Bestia,23 e i Segni di LVX (Vedi la tavola
come prima). Quindi vibra i Nomi estendendo la sua Volontà nello
stesso modo di prima, ma verticalmente verso l'alto. Allo stesso tempo
espande la Fonte di quella Volontà, il simbolo segreto del sé, sia intorno
a sé che sotto, come per affermare quel Sé, duplex com'è la sua forma,
riluttante ad accettare il suo fallimento nel coincidere con la Sfera di
Nuit. Ora immagini, all'ultima Parola, che la Testa della sua Volontà,
dove è fissata la sua coscienza, apra la sua fessura (il Brahmarandhra
Cakkra, alla congiunzione dei sutres cranici) e trasuda una goccia di
limpida rugiada cristallina, e

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LIBERARE SAMEKH

che questa perla è la sua Anima, un'offerta vergine al suo Angelo,


estratta dal suo essere dall'intensità della sua Aspirazione.

Sezione Ff
Con queste parole l'Adepto non ritira la sua Volontà dentro di sé come
nelle sezioni precedenti. Le pensa come un riflesso della Verità sulla
superficie della rugiada, dove la sua Anima si nasconde tremando. Le
considera la prima formulazione nella sua coscienza della natura del
Suo Santo Angelo Custode.

Linea 1 Gli “Dei” includono tutti gli elementi coscienti della sua natura.
Linea 2 L'“Universo” comprende tutti i possibili fenomeni di cui egli può essere
consapevole.
Linea 3 I “Venti” sono i suoi pensieri, che gli hanno impedito di raggiungere il
suo Angelo.
Linea 4 Il suo Angelo ha creato la “Voce”, l’arma magica che produce le
“Parole”, e queste parole sono state la Saggezza con cui Egli ha creato
tutte le cose.24 La “Voce” è necessaria come collegamento tra l’Adepto
e il suo Angelo. L’Angelo è il “re”, Colui che “può”, la “fonte di autorità
e la fonte di onore”; anche il Re (o il Figlio del Re) che libera la
Principessa Incantata e la rende la sua Regina. Egli è il “Sovrano”, la
“volontà inconscia”; per non essere più ostacolato dalla falsa volontà
ignorante e capricciosa dell’uomo cosciente. Ed Egli è l’“Aiutante”,
l’autore dell’impulso infallibile che manda l’Anima a spazzare i cieli sul
suo giusto percorso con tale impeto che l’attrazione di sfere aliene non
è più sufficiente a deviarla. La frase “Ascoltami” viene ora pronunciata
dalla normale coscienza umana, ritirata nel corpo fisico: l’Adepto deve
deliberatamente abbandonare il suo conseguimento, perché non è
ancora tutto il suo essere che brucia davanti all’Amato.

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PUNTO II

Sezione G
L'Adepto, sebbene ritirato, avrà mantenuto l'Estensione del suo
Simbolo. Ora ripete i segni come prima, salvo che fa il Pentagramma
Invocativo Passivo dello Spirito. Concentra la sua coscienza nel suo
Simbolo Gemello del Sé e si sforza di mandarlo a dormire. Ma se
l'Operazione viene eseguita correttamente, il suo Angelo avrà accettato
l'offerta di Rugiada e afferrato con fervore il simbolo esteso della
Volontà verso Se Stesso. Questo allora Egli scuoterà con veemenza
con vibrazioni d'amore riverberanti con le Parole della Sezione. Anche
nelle orecchie fisiche dell'Adepto risuonerà un'eco di ciò, eppure non
sarà in grado di descriverlo. Sembrerà sia più forte del tuono, sia più
dolce del sussurro del vento notturno. Sarà subito inarticolato e
significherà più di quanto abbia mai sentito.

Ora, che egli si sforzi con tutta la forza della sua Anima per
resistere alla Volontà del suo Angelo, nascondendosi nella cella più
vicina della cittadella della coscienza. Che si consacri a resistere
all'assalto della Voce e della Vibrazione finché la sua coscienza non si
affievolisca nel Nulla. Perché se rimanesse inassorbito anche un solo
atomo del falso Ego, quell'atomo macchierebbe la verginità del Vero
Sé e profanerebbe il Giuramento; allora quell'atomo sarebbe così
infiammato dall'avvicinarsi dell'Angelo da sopraffare il resto della mente,
tiranneggiarla e diventare un despota folle per la totale rovina del regno.

Ma, essendo tutti morti ai sensi, chi è allora in grado di lottare


contro l'Angelo? Egli intensificherà lo stress del Suo Spirito in modo
che le Sue legioni leali di Leoni-Serpenti balzino fuori dall'imboscata,
risvegliando l'Adepto per testimoniare la loro Volontà e trascinarlo con
loro nel loro entusiasmo, in modo che egli partecipi consapevolmente
al loro scopo e veda nella sua semplicità la soluzione a tutte le sue
perplessità. Così allora l'Adepto sarà consapevole di essere spazzato
via

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LIBERARE SAMEKH

attraverso la colonna del suo Simbolo-Volontà, e che il Suo Angelo è


davvero lui stesso, con un'intimità così intensa da diventare identità, e
ciò non in un singolo Ego, ma in ogni elemento inconscio che partecipa
a quella molteplice ondata.
Questo rapimento è accompagnato quasi sempre da una tempesta
di luce brillante; e anche in molti casi da un'esplosione di suono,
stupefacente e sublime in tutti i casi, anche se il suo carattere può
variare entro ampi limiti.*
La serie di stelle scocca dalla testa del simbolo della Volontà e si
sparpaglia nel cielo in galassie scintillanti. Questa dispersione distrugge
la concentrazione dell'Adepto, la cui mente non riesce a padroneggiare
una tale molteplicità di maestà: di regola, egli semplicemente sprofonda
stordito nella normalità, per non ricordare nulla della sua esperienza se
non una vaga ma vivida impressione di completa liberazione e ineffabile
rapimento. La ripetizione lo fortifica nel realizzare la natura del suo
conseguimento: e il suo Angelo, il legame una volta creato, lo reclama
e lo addestra sottilmente a essere sensibile alla Sua Santa presenza e
persuasione. Ma può accadere, specialmente dopo ripetuti successi,
che l'Adepto non venga scagliato di nuovo nella sua mortalità
dall'esplosione della serie di Stelle, ma identificato con un particolare
"Leone-Serpente", continuando a esserne consapevole finché non
trova il suo posto appropriato nello Spazio, quando il suo sé segreto
sboccia come una Verità, che l'Adepto può quindi riportare sulla terra
con sé.

Questa è solo una questione secondaria. Lo scopo principale del


Rituale è stabilire la relazione del sé subconscio con l'Angelo in modo
tale che l'Adepto sia consapevole che il suo Angelo è l'Unità che
esprime la somma degli Elementi del suo Sé, che la sua normale
coscienza contiene nemici alieni indotti dagli incidenti dell'ambiente e
che questa Conoscenza e Conversazione del suo Santo Angelo
Custode distrugga tutti i dubbi e

* Questi fenomeni non sono del tutto soggettivi; possono essere percepiti, anche se spesso
sotto altre forme, anche dall'uomo comune.

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PUNTO II

illusioni, conferisce tutte le benedizioni, insegna tutta la Verità e


contiene tutte le delizie. Ma è importante che l'Adepto non si riposi
nella mera inesprimibile realizzazione del suo rapimento, ma si risvegli
per sottoporre la relazione all'analisi, per renderla in termini razionali e
quindi illuminare la sua mente e il suo cuore in un senso tanto superiore
all'entusiasmo fanatico quanto la musica di Beethoven lo è ai tamburi
di guerra dell'Africa occidentale.

Sezione Gg
L'Adepto avrebbe dovuto comprendere che il suo Atto di Unione con
l'Angelo implica (1) la morte della sua vecchia mente, salvo nella
misura in cui i suoi elementi inconsci ne preservano la memoria quando
la assorbono, e (2) la morte dei suoi stessi elementi inconsci. Ma la
loro morte è piuttosto un andare avanti per rinnovare la loro vita
attraverso l'amore. Egli quindi, mediante la comprensione cosciente
di essi separatamente e insieme, diventa l'"Angelo" del suo Angelo,
come Hermes è la Parola di Zeus, la cui voce è il Tuono. Così in questa
Sezione l'Adepto pronuncia in modo articolato, per quanto le parole
possano, ciò che il suo Angelo è per Se stesso. Egli dice questo, con
la sua scin-læca completamente ritirata nel suo corpo fisico;
costringendo il suo Angelo a dimorare nel suo cuore.

Linea 1 “Io sono Lui” afferma la distruzione del senso di separatezza tra sé e
Sé. Afferma l’esistenza, ma solo della terza persona. “Lo Spirito Senza
Nascita” è libero da ogni spazio, “avendo la vista nei piedi”, affinché
possano scegliere il proprio percorso.25 “Forte” è GBR, il Mago
scortato dal Sole e dalla Luna (vedi Liber D e Liber 777).

“Il Fuoco Immortale” è il Sé creativo; l’energia impersonale non può


perire, indipendentemente dalle forme che assume.
La combustione è amore.
Linea 2 “Verità” è la relazione necessaria di due cose qualsiasi; quindi, sebbene
implichi dualità, ci consente di concepire due cose come una cosa
sola, tale che richiede di essere definita da complementari. Quindi, un

23
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LIBERARE SAMEKH

L'iperbole è un'idea semplice, ma la sua costruzione richiede due


curve.
Linea 3 L'Angelo, come lo conosce l'Adepto, è un essere in Tiphareth, che
oscura Kether. L'Adepto non è ufficialmente consapevole del
Sephiroth superiore. Non può percepire, come l'Ipsissimus, che
tutte le cose sono ugualmente illusione e ugualmente Assolute. È in
Tiphareth, il cui ufficio è la Redenzione, e deplora gli eventi che
hanno causato l'apparente Dolore da cui è appena fuggito. È anche
consapevole, persino nel culmine della sua estasi, dei limiti e dei
difetti del suo Conseguimento.26

Linea 4 Si riferisce ai fenomeni che accompagnano il suo conseguimento.

Linea 5 Ciò significa il riconoscimento dell'Angelo come il Vero Sé del suo Sé


subconscio, la Vita nascosta della sua vita fisica.

Linea 6 L'Adepto realizza ogni respiro, ogni parola del suo Angelo come
carica di fuoco creativo. Tiphareth è il Sole, e l'Angelo è il Sole
spirituale dell'Anima dell'Adepto.
Linea 7 Qui è riassunto l'intero processo che porta l'Universo condizionato
alla conoscenza di se stesso attraverso la formula della generazione;*
un'anima si impianta in un corpo condizionato dai sensi e in una
mente incatenata dalla ragione, li rende consapevoli del loro Ospite
e li fa così partecipare alla propria coscienza della Luce.

Linea 8 “Grazia”† ha qui il suo senso proprio di “Piacevolezza”. L’esistenza


dell’Angelo è la giustificazione del dispositivo della Creazione.‡

Riga 9. Questa linea deve essere studiata alla luce del Liber LXV
(Equinozio III (1), p. 65).

*
Questo è Yod Hé, che realizza la propria Volontà e Comprensione nei gemelli Vau Hé, Mente e Corpo. †

[ Carij greco ]
‡ Ma vedi anche la soluzione generale dell'enigma dell'esistenza nel Libro della Legge e il suo
commento - Parte IV del Libro 4. [Vedi Opere citate.]

24
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PUNTO II

Sezione H
Questa ricapitolazione richiede che l'Adepto e il suo Angelo vadano insieme
"per fare il loro piacere sulla Terra tra i viventi.

Sezione J
La Bestia 666 avendo ideato il presente metodo di utilizzo di questo
Rituale, avendolo dimostrato con la Sua stessa pratica di essere di potenza
infallibile quando eseguito correttamente, e avendolo ora scritto per il
mondo, sarà un ornamento per l'Adepto che lo adotta per gridare Ave al
Suo Nome alla fine del suo lavoro. Ciò lo incoraggerà inoltre nella Magia,
a ricordare che in effetti c'era Uno che giunse tramite il suo utilizzo alla
Conoscenza e alla Conversazione del Suo Santo Angelo Custode, il quale
non lo abbandonò più, ma lo rese un Mago, la Parola dell'Eone di Horus!

Perché sappiate questo, che il Nome IAF nel suo senso più segreto e
potente dichiara la Formula della Magia della BESTIA con cui Egli ha
operato molte meraviglie. E poiché Egli vuole che il mondo intero raggiunga
quest'Arte, Egli ora la nasconde qui affinché i degni possano vincere la
Sua Saggezza.

Lasciamo che I e F affrontino tutti,* ma proteggiamo la loro A dagli attacchi.


"L'Eremita" per sé stesso, "Il Matto" per i nemici, "L'Ierofante" per gli amici.
Nove per natura, Nulla per conseguimento, Cinque per funzione, Nel
parlare veloce, sottile e segreto; nel pensiero creativo, imparziale, illimitato;
nell'atto gentile, paziente, persistente.

Hermes da ascoltare, Dioniso da toccare, Pan da contemplare!


Una vergine, una bambina e una bestia!
Un bugiardo, un idiota e un maestro degli uomini!

* Se adottiamo la nuova ortografia VIAOV (Libro 4, Parte III, Cap. V) dobbiamo leggere “Il Sole—6
—il Figlio” ecc., per “tutti”; ed elaborare questa interpretazione qui data in altri modi, di conseguenza.
Così O (o F) non sarà “Lo Ierofante,” ma “Il Diavolo”—l’Occhio—
Baphomet, ecc., “Quindici per funzione” invece di “Cinque”, ecc., e “in atto libero, fermo, aspirante,
estatico”, piuttosto che “gentile”, ecc. come nel testo attuale.

25
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LIBERARE SAMEKH

Un bacio, una risata e un urlo: chi ha orecchie per intendere,


intenda!
Prendi Dieci che per Uno, e Uno che è Uno in Tre, per nasconderli
in Sei!27
La Bacchetta a tutte le Coppe e il tuo Disco a tutte le Spade, ma
non tradire il tuo Uovo!
Inoltre, l'IAF è veramente 666 in virtù del Numero;28 e questo è un
Mistero dei Misteri; chi lo conosce, è un adepto degli Adepti e un
Potente tra i Maghi!

Ora questa Parola SABAF, essendo per numero Sessanta e Dieci,*


è un Nome di Ayin, l'Occhio, e "Il Diavolo" nostro Signore, e il Capro di
Mendes. Egli è il Signore del Sabbath degli Adepti, ed è Satana, quindi
anche il Sole, il cui numero di Magia è 666, il sigillo del Suo servo la
BESTIA.
29

Ma SA è 61, AIN, il Nulla di Nuit; BA significa "andare", per Hadit,


e F è il loro Figlio, il Sole, che è Ra-Hoor-Khuit.

Allora lascia che l'Adepto ponga questo sigillo su tutti gli


Parole che Egli ha scritto nel libro delle Opere della Sua Volontà.
E poi concluda tutto dicendo: Tali sono le Parole!†
Poiché con ciò egli proclama davanti a tutti coloro che gli stanno attorno
che queste Parole sono vere e potenti, legando ciò che egli vorrebbe
legare e sciogliendo ciò che egli vorrebbe sciogliere.

* Esiste una grafia alternativa, TzBA—F, in cui la radice, "un ospite", ha il valore di 93.
Il Practicus dovrebbe rivedere questo Rituale alla Luce delle sue ricerche personali NELLA
Qabalah, e renderlo una sua proprietà peculiare. La grafia qui suggerita implica che colui
che pronuncia la Parola afferma la sua fedeltà ai simboli 93 e 6; che è un guerriero
nell'esercito della Volontà e del Sole . 93 è anche il numero di AIWAZ e 6 della
Bestia. † Le consonanti di LOGOS, "Parola", aggiungono (valori ebraici) a 93 [leggendo il
Sigma come Samekh = 60; leggendolo come Shin = 300 si ottiene 333], ed EPH, "Parole"
(da cui "Epico") ha anche quel valore; EIDE TA EPH potrebbe essere la frase qui intesa; il
suo numero è 418. Ciò affermerebbe quindi il compimento della Grande Opera; questa è la
conclusione naturale del Rituale. Cfr. CCXX, III, 75.

26
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PUNTO II

Che l'Adepto esegua questo rituale correttamente, perfetto in ogni


sua parte, una volta al giorno per una luna, poi due volte, all'alba e al
tramonto, per due lune; le tre successive, mezzogiorno aggiunto, per
tre lune; in seguito, mezzanotte completando il suo corso, per quattro
lune quattro volte al giorno. Quindi che l'Undicesima Luna sia
consacrata interamente a quest'Opera; che egli sia tempestivo in
costante ardore, licenziando tutto tranne i suoi puri bisogni di mangiare
e dormire.* Perché sappi che la vera Formula†
la cui virtù bastò alla Bestia in questo Conseguimento, fu questa:

INVOCARE SPESSO‡

Così possano tutti gli uomini giungere infine alla Conoscenza e alla
Conversazione con il Santo Angelo Custode: così dice la Bestia, e
prega il suo Angelo che questo Libro sia come una Lampada ardente
e come una Sorgente viva, per Luce e Vita per coloro che lo leggono.

666

*
Tali esigenze vengono modificate durante il processo di Iniziazione sia in termini di quantità che di qualità.
Non bisogna preoccuparsi della propria salute fisica o mentale nei gruppi a priori , ma prestare attenzione solo ai sintomi indubitabili
di disagio, qualora dovessero presentarsi.

[Vedi nota lunga nella pagina successiva]
‡ Vedi Equinozio I (8), p. 22.

27
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LIBERARE SAMEKH

[Segue la seconda nota a piè di pagina della pagina


precedente] † Gli Oracoli di Zoroastro pronunciano questo:31
"E quando, invocandolo spesso, tutti i fantasmi saranno scomparsi, vedrai quel Fuoco Sacro e
Informe che saetta e lampeggia attraverso tutte le Profondità dell'Universo: ascolta la Voce del
Fuoco!"
“Un Fuoco simile che si estende lampeggiante attraverso i flussi dell'Aria, o un Fuoco informe
da cui proviene l'Immagine di una Voce, o persino una Luce lampeggiante che abbonda, ruota,
turbina, gridando forte. C'è anche la visione del Corsiero di Luce che lampeggia di fuoco, o anche un
Bambino, portato in alto sulle spalle del Destriero Celeste, infuocato, o vestito d'oro, o nudo, o che
spara con le aste dell'arco di Luce, e in piedi sulle spalle del cavallo; quindi se la tua meditazione si
prolunga, unirai tutti questi Simboli nella forma di un Leone.”

Questo passaggio, combinato con molti altri, è parafrasato in poesia da Aleister Crowley 32
nel suo Tannhauser:

E quando, invocando spesso, vedrai Quel Fuoco Della Verità, ma profanano la Luce Divina,
informe; quando tutta la terra sarà scossa, Le stelle non Seducendo dai sacri misteri.
resisteranno e la luna sarà scomparsa, Tutto il Ma, dopo che tutta questa Gente della Paura è
Tempo sarà schiacciato nell'Eternità, stata spinta Davanti alla fiamma
L'Universo sarà sopraffatto dal terremoto; La vendicatrice Che squarcia i cieli
Luce non ci sarà più e i tuoni aperti, Guarda quella Fiamma Informe e Sacra Che
rimbomberanno, Il non ha nome; Il Fuoco
Mondo sarà finito: Quando nell'oscurità Il Caos che saetta e lampeggia, si contorce e striscia Come un
ribollerà di nuovo Nel serpente in una veste regale,
cervello eccitato: Allora, oh allora non chiamare alla Avvolto attorno a quella gloria scomparsa del globo, Fino
tua vista quell'Immagine visibile della Natura; fatale è il suo nome!
a quel cielo oltre le profondità stellate, Oltre le
Non è degno del tuo corpo contemplare Fatiche del Tempo, allora formula Nella tua mente,
Quella luce vivente dell'Inferno, luminosa, concentrata, Il Leone della Luce, un
Quella fiamma morta e spenta, bambino che sta Sulle vaste spalle del Destriero
Finché quel corpo non sia passato dal di Dio: O alato, o che scocca frecce volanti, o
crogiolo, oro puro! calzato Con i sandali di fiamma. Quindi, alza le tue
Poiché, dai confini dello spazio materiale, dal mani!
luogo che si muove nel Concentra nel tuo cuore un pensiero scarlatto, limpido
crepuscolo, dalle porte della materia e dalla soglia con lo splendore della Luce superiore!
oscura, davanti ai volti delle cose che dimorano Riduci nel nulla Ogni
nelle dimore della notte, vita, morte, odio, amore: Tutto l'io
balzano alla vista concentrato nell'unico desiderio - Ascolta la
voce del Fuoco!
demoni dal volto di cane, che non mostrano alcun segno mortale.

28
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PUNTO III
Scholion sulle sezioni G e Gg
“I semi dell’immortalità”

L'Adepto che ha padroneggiato questo Rituale, realizzando con successo il pieno


significato di questo rapimento controllato, non dovrebbe permettere alla sua mente
di allentare la presa sull'immagine effettiva della Pioggia di Stelle, del Simbolo della
Volontà o del Simbolo dell'Anima, o persino di dimenticare il suo dovere verso il
corpo e l'ambiente sensibile. Né dovrebbe omettere di mantenere il suo Corpo di
Luce in stretto contatto con i fenomeni del suo stesso piano, in modo che la sua
coscienza privata possa adempiere alle sue funzioni appropriate di protezione delle
sue idee sparse dall'ossessione.
Ma avrebbe dovuto acquisire, con la pratica precedente, la facoltà di staccare
questi elementi della sua coscienza dal loro centro articolato, in modo che diventino
(temporaneamente) unità responsabili indipendenti, capaci di ricevere comunicazioni
dal quartier generale a volontà, ma perfettamente in grado (1) di prendersi cura di se
stessi senza disturbare il loro capo, e (2) di riferirgli al momento opportuno. In una
figura, devono essere come ufficiali subordinati, da cui ci si aspetta che mostrino
autonomia, iniziativa e integrità nell'esecuzione degli Ordini del giorno.

L'Adepto dovrebbe quindi essere in grado di contare su queste sue menti


individuali per controllare la propria condizione senza interferenze da parte sua per il
tempo necessario e di richiamarle a tempo debito, ricevendo un resoconto accurato
delle loro avventure.
Stando così le cose, l'Adepto sarà libero di concentrare il suo Sé più profondo,
quella parte di lui che inconsciamente ordina la sua vera Volontà, sulla realizzazione
del suo Santo Angelo Custode. L'assenza della sua coscienza corporea, mentale e
astrale è davvero fondamentale per il successo, perché è la loro usurpazione della
sua attenzione che lo ha reso sordo alla sua Anima, e la sua preoccupazione per i
loro affari che gli ha impedito di percepire quell'Anima.

29
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LIBERARE SAMEKH

L'effetto del Rituale è stato


(a) per tenerli così occupati con il loro lavoro che cessino di distrarlo; (b)
per separarli così
completamente che la sua anima sia spogliata dei suoi involucri; (c) per
suscitare in
lui un entusiasmo così intenso da inebriarlo e anestetizzarlo, affinché non
possa sentire e risentirsi dell'agonia della vivisezione spirituale,33
proprio come gli amanti timidi si ubriacano la prima notte di nozze, per
sfrontatamente sopportare l'intensità della vergogna che così
misteriosamente coesiste con il loro desiderio; (d) per concentrare le
forze spirituali
necessarie da ogni elemento e gettarle simultaneamente nell'aspirazione
verso il Santo Angelo Custode, e

(e) per attrarre l'Angelo attraverso la vibrazione della voce magica


che lo invoca.
Il metodo del Rituale è quindi molteplice.
C'è innanzitutto un'analisi dell'Adepto, che gli consente di calcolare il suo corso
d'azione. Può decidere cosa deve essere bandito, cosa purificato, cosa concentrato.*
Può quindi concentrare la sua volontà sul suo unico elemento essenziale,
superandone la resistenza, che è automatica, come un riflesso fisiologico,
distruggendo le inibizioni attraverso il suo entusiasmo travolgente per l'ego.† L'altra
metà del lavoro non ha bisogno di uno sforzo così complesso; perché il suo Angelo
è semplice e imperturbabile, pronto in ogni momento a rispondere all'approccio
correttamente ordinato.

* [qy. “consacrato”] † È
richiesto un alto grado di iniziazione. Ciò significa che il processo di analisi deve essere stato eseguito
molto approfonditamente. L'Adepto deve essere diventato consapevole dei suoi impulsi più profondi e
aver compreso il loro vero significato. La “resistenza” qui menzionata è automatica; aumenta indefinitamente
contro la pressione diretta. È inutile cercare di forzare se stessi in queste questioni; l'Aspirante non iniziato,
per quanto ansioso possa essere, è sicuro di fallire. Bisogna sapere come gestire ogni idea interna
quando sorge. È impossibile superare le proprie inibizioni con uno sforzo cosciente; la loro esistenza le
giustifica. Dio è dalla loro parte, come da quella della vittima nell'Instans Tyrannus di Browning. Un uomo
non può costringersi ad amare, per quanto possa volerlo, per vari motivi razionali. Ma d'altra parte, quando
arriva il vero impulso, travolge tutti i suoi critici; sono impotenti sia nel creare che nel distruggere un genio;
può solo testimoniare il fatto di aver incontrato il suo padrone.

30
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PUNTO III

Ma i risultati del Rituale sono troppo vari per consentire una descrizione rigida. Si
può dire che, presumendo che l'unione sia perfetta, l'Adepto non ha bisogno di conservare
alcun ricordo di ciò che è accaduto.
Egli può semplicemente rendersi conto di una lacuna nella sua vita cosciente e giudicarne
il contenuto osservando che la sua natura è stata sottilmente trasfigurata.
Un'esperienza del genere potrebbe davvero essere la prova della perfezione.
Se l'Adepto deve essere in qualche modo consapevole del suo Angelo, deve essere
che una parte della sua mente sia preparata a realizzare il rapimento e ad esprimerlo a
se stessa in un modo o nell'altro. Ciò implica la perfezione di quella parte, la sua libertà
dai pregiudizi e dalle limitazioni della cosiddetta razionalità. Ad esempio, non si potrebbe
ricevere l'illuminazione sulla natura della vita che la dottrina dell'Evoluzione dovrebbe
diffondere, se si è appassionatamente convinti che l'umanità non è essenzialmente
animale, o convinti che la causalità sia ripugnante alla ragione. L'Adepto deve essere
pronto alla completa distruzione del suo punto di vista su qualsiasi argomento, e persino
quello della sua innata concezione delle forme e delle leggi del pensiero.* Così, potrebbe
scoprire che il suo Angelo considera i suoi "affari" o il suo "amore" come assurde
sciocchezze; anche che le idee umane di "tempo" sono invalide e le "leggi" umane della
logica applicabili solo alle relazioni tra illusioni.

Ora, l'Angelo entrerà in contatto con l'Adepto in qualsiasi punto sensibile alla Sua
influenza. Tale punto sarà naturalmente uno che è saliente nel carattere dell'Adepto, e
anche uno che è, nel senso proprio della parola, puro.†

Così un artista, in sintonia con l'apprezzamento della bellezza plastica, riceverà


probabilmente un'impressione visiva del suo Angelo in una forma fisica che è
sublimemente quintessionale del suo ideale. Un musicista può essere rapito da melodie
maestose come non avrebbe mai sperato di sentire. Un filosofo

* Naturalmente, anche i falsi principi e i modi della mente sono in un certo senso veri. È solo il loro aspetto
che cambia. Copernico non distrusse i fatti della natura, né cambiò gli strumenti di osservazione. Egli
effettuò semplicemente una radicale semplificazione della scienza. L'errore è davvero un "nodo da
sciocchi". Inoltre, la tendenza stessa responsabile dell'intreccio è uno degli elementi necessari della
situazione. Niente è "sbagliato" alla fine; e non si può raggiungere il punto di vista "giusto" senza l'aiuto
del proprio particolare punto "sbagliato". Se rifiutiamo o alteriamo il negativo di una fotografia, non
otterremo un positivo perfetto. † Ciò significa, libero da idee, per quanto eccellenti in sé,
che gli sono estranee. Ad esempio, l'interesse letterario non ha un posto appropriato in un'immagine.

31
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LIBERARE SAMEKH

possa giungere alla comprensione di verità straordinarie e alla soluzione di problemi che lo
avevano lasciato perplesso per tutta la vita.
Conformemente a questa dottrina, leggiamo di illuminazioni sperimentate da uomini
semplici, come un operaio che “vide Dio” e lo paragonò a “una quantità di piccole pere”. Di
nuovo, sappiamo che l’estasi, colpendo menti squilibrate, infiamma l’idea idolatrata e produce
una fede fanatica feroce fino alla frenesia, con intolleranza ed energia follemente disordinata
che è tuttavia così potente da influenzare* i destini degli imperi.

Ma i fenomeni della Conoscenza e Conversazione del Santo Angelo Custode sono una
questione secondaria; l'essenza dell'Unione è l'intimità. Questa intimità (o meglio, identità) è
indipendente da tutte le forme parziali di espressione; nel migliore dei casi è quindi tanto
inarticolata quanto lo è l'Amore.

L'intensità della consumazione probabilmente provocherà un singhiozzo o un grido, un


gesto fisico di natura animalesca, uno spasmo di compassione. Questo va criticato come
autocontrollo incompleto. Il silenzio è più nobile.

In ogni caso, l'Adepto deve essere in comunione con il suo Angelo, così che la sua
Anima sia soffusa di sublimità, sia essa intelligibile o meno in termini di intelletto. È evidente
che lo stress di tale possesso spirituale deve tendere a sopraffare l'anima, specialmente
all'inizio. In realtà soffre per l'eccesso della sua estasi, proprio come l'amore estremo produce
vertigini. L'anima sprofonda e sviene. Tale debolezza è fatale sia per il suo godimento che
per la sua apprensione: "sii forte! Allora potrai sopportare più gioia"† dice il Libro della Legge.

L'Adepto deve quindi interpretare l'uomo, eccitandosi, per indurire la sua anima.

A tal fine, io La Bestia ho sperimentato e provato diversi dispositivi. Tra questi, il più
potente è quello di far sì che il corpo si sforzi con l'anima. Lascia che i muscoli prendano
confidenza con se stessi come se si stesse lottando. Lascia che la mascella e la bocca, in
particolare, siano serrate al massimo. Respira profondamente, lentamente, ma con forza.
Mantieni la padronanza sul
*
[vl “effetto”, ma la lettura data ha più senso nel contesto.]
† [Lettera II, 70]

‡ Liber AL vel Legis II: 61-68, dove vengono discussi i dettagli della tecnica corretta.

32
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PUNTO III

mente mormorando con forza e in modo udibile. Ma affinché tale mormorio non tenda
a disturbare la comunione con l'Angelo, pronuncia solo il Suo Nome.
Finché l'Adepto non ha udito quel Nome, quindi, non può dimorare nel perfetto
possesso del suo Amato. Il suo compito più importante è quindi quello di aprire le
orecchie alla voce del suo Angelo, affinché possa conoscerLo, come è chiamato.
Perché ascoltate! questo Nome, compreso correttamente e pienamente, dichiara la
natura dell'Angelo in ogni punto, per cui anche quel Nome è la formula della
perfezione a cui l'Adepto deve aspirare, e anche del potere della Magia in virtù della
quale deve operare.

Chi dunque ignora ancora il Nome, ripeta una Parola degna di questo particolare
Rituale. Tali sono ABRAHADABRA, la Parola dell'Eone, che significa "La Grande
Opera Compiuta"; e AUMGN, già interpretato in questo libro;* e il nome della
BESTIA, perché il Suo numero mostra questa Unione con l'Angelo, e la Sua Opera
non è altro che rendere tutti gli uomini partecipi di questo Mistero dei Misteri della
Magia.

Quindi, pronunciando questa o quella parola, l'Adepto lotti con il suo Angelo e
Gli resista,34 in modo da costringerlo ad acconsentire a continuare nella
comunicazione finché la coscienza non diventi capace di una chiara comprensione e
di una trasmissione accurata† della Verità trascendente dell'Amato al cuore che Lo
contiene.
La ripetizione ferma di una di queste Parole dovrebbe consentire all'Adepto di
mantenere lo stato di Unione per diversi minuti, anche all'inizio.

* L'essenza di questa questione è che la parola AUM, che esprime il corso del Respiro (vita
spirituale) dalla libera espressione attraverso la concentrazione controllata al Silenzio, è
trasmutata dalla creazione della lettera composta MGN per sostituire M: cioè, il Silenzio è
realizzato come passaggio in una continua vibrazione estatica, della natura di "Amore" sotto
"volontà" come mostrato da MGN = 40 + 3 + 50 = 93 = AGAPH = QELHMA, ecc.; e l'intera
parola ha il valore di 100, Perfezione Perfezionata, l'Unità nel completamento, ed equivalente
a KF [sic., sb [k - KF = 520], la congiunzione dei principi essenziali maschile e femminile. [vedi
supra, Punto I, Sezione F, nota a piè di pagina; anche
Libro 4, Parte III, Cap. VII, sv] † L'intelletto "normale" è incapace di queste funzioni; deve
essere stata sviluppata una facoltà superiore. Come dice Zoroastro: “Estendi la mente vuota
della tua anima a quell'Intellegibile, affinché tu possa apprendere l'Intellegibile, perché sussiste
al di là della Mente. Non lo comprenderai come quando comprendi qualcosa di comune”.
[Oracoli Caldei, parte del frammento 166 e frammento 167 nell'edizione Westcott.]

33
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LIBERARE SAMEKH

In ogni caso, deve riaccendere il suo ardore, stimando il suo successo piuttosto
come un incoraggiamento a più ardente aspirazione che come un trionfo. Dovrebbe
aumentare i suoi sforzi.
Si guardi dalla “brama del risultato”, dall’aspettativa eccessiva, dall’
perdendo coraggio se al primo successo segue una serie di fallimenti.
Perché il successo fa sembrare il successo così incredibile che si è inclini a
creare un'inibizione fatale per i tentativi successivi. Si teme di fallire; la paura si
intromette nella concentrazione e così realizza la sua stessa profezia. Sappiamo
come troppo piacere in una relazione amorosa faccia temere di disonorare se stessi
nelle prossime occasioni; in effetti, finché la familiarità non ci ha abituati all'idea che
il nostro amante non ci ha mai supposto più che umani. La fiducia ritorna
gradualmente.
L'estasi inarticolata lascia il posto a un godimento più sobrio degli
elementi del fascino.
Allo stesso modo, il primo abbagliante piacere di un nuovo paesaggio si
trasforma, mentre si continua a guardare, nell'apprezzamento di dettagli squisiti della
vista. All'inizio erano offuscati dall'impeto accecante della bellezza generale;
emergono uno a uno man mano che lo shock si placa e l'appassionato rapimento
cede il passo all'interesse intelligente.
Allo stesso modo, l'Adepto inizia quasi sempre con torrenziali stravaganze liriche
su "amore ineffabile", "beatitudine inimmaginabile", "infinità inesprimibili di illimitata
completezza".* Di solito perde il senso delle proporzioni, dell'umorismo, della realtà
e del sano giudizio. Il suo ego è spesso gonfiato fino al punto di scoppiare, fino a
quando sarebbe abiettamente ridicolo se non fosse così pietosamente pericoloso
per sé stesso e per gli altri. Tende anche a prendere le sue nuove "verità di
illuminazione" per l'intero corpo della verità e insiste sul fatto che devono essere
valide e vitali per tutti gli uomini come lo sono per lui.35

È saggio mantenere il silenzio su quelle cose “illecite da dire” che si possono


aver udito “nel settimo cielo”.36 Questo potrebbe non applicarsi al sesto.

L'Adepto deve mantenersi in controllo, per quanto tentato di creare un nuovo


cielo e una nuova terra nei prossimi giorni, annunciando il suo
* Ciò corrisponde alla nebbia emozionale e metafisica che è caratteristica dell'emergere del pensiero
dall'omogeneità. La differenziazione chiara e concisa delle idee caratterizza la mente adulta.

34
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PUNTO III

trionfa. Deve dare al tempo la possibilità di ristabilire il suo equilibrio,


dolorosamente scosso dall'impatto dell'Infinito.
Man mano che si abitua al rapporto sessuale con il suo Angelo, scoprirà
che la sua estasi passionale sviluppa una qualità di pace e intelligibilità che gli
conferisce potere, mentre informa e fortifica le sue qualità mentali e morali
invece di oscurarle e turbarle.
A questo punto sarà in grado di conversare con il suo Angelo, per quanto un
tempo sembrasse impossibile; perché ora sa che la tempesta di suoni che
supponeva fosse la Voce era solo il clamore delle sue stesse confusioni.
L'assurdità dell'"infinito" è nata dalla sua incapacità di pensare chiaramente oltre
i suoi limiti, proprio come un boscimano, di fronte a numeri superiori a cinque,
può solo chiamarli "molti".
La verità detta dall'Angelo, per quanto estenda immensamente l'orizzonte
dell'Adepto, è perfettamente definita e precisa. Non si occupa di ambiguità e
astrazioni. Possiede forma e confessa legge; esattamente nello stesso modo e
grado di qualsiasi altro corpo di verità.
È per la verità delle sfere materiali e intellettuali dell'uomo molto simile a ciò che
la matematica della filosofia con le sue "serie infinite" e la "continuità cantoriana"
è per l'aritmetica scolastica. Ciascuna implica l'altra, sebbene con ciò si possa
esplorare la natura essenziale dell'esistenza e con ciò i profitti di un prestatore di
pegno.
Questo è dunque il vero scopo dell'Adepto in tutta questa operazione:
assimilarsi al suo Angelo attraverso una continua comunione cosciente.
Poiché il suo Angelo è un'immagine intelligibile della sua vera Volontà, e
compiere questa è l'intera legge del suo Essere.
Anche l'Angelo appare in Tiphareth, che è il cuore del Ruach, e quindi il
Centro di Gravità della Mente. È anche direttamente ispirato da Kether, il Sé
ultimo, attraverso il Sentiero della "Grande Sacerdotessa", o intuizione iniziata.
Quindi l'Angelo è in verità il logos o espressione articolata dell'intero essere
dell'Adepto, così che mentre egli aumenta nella perfetta comprensione del Suo
Nome, si avvicina alla soluzione del problema ultimo, ciò che egli stesso è
veramente.

Per raggiungere questo traguardo finale l'Adepto può fidarsi del suo Angelo
affinché lo guidi: perché solo la coscienza di Tiphareth è collegata da sentieri

35
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LIBERARE SAMEKH

con le varie parti della mente.* Nessuno quindi, tranne Lui, ha la conoscenza
necessaria per calcolare le combinazioni di condotta che organizzeranno ed
equilibrieranno le forze dell'Adepto, contro il momento in cui diventa necessario
affrontare l'Abisso. L'Adepto deve controllare una massa compatta e coerente se
vuole essere sicuro di scagliarla via da sé con un gesto netto e netto.

Io, La Bestia 666, alzo la mia voce e giuro che io stesso sono stato portato qui
dall'Angelo principale, dopo che ho raggiunto la Conoscenza e la Conversazione di
Lui in virtù dell'ardore della mente verso di Lui, e di questo Rituale che concedo agli
uomini miei simili, e la maggior parte del Suo grande Amore che Egli nutre per me. Sì,
in verità, Egli mi ha condotto all'Abisso; Egli mi ha ordinato di gettare via tutto ciò che
avevo e tutto ciò che ero; e mi ha abbandonato in quell'Ora. Ma quando sono giunto
oltre l'Abisso, per rinascere nel Grembo di BABALON, allora Egli è venuto da me
dimorando nel mio cuore vergine, il suo Signore e Amante!

Inoltre Egli mi ha fatto un Mago, pronunciando attraverso la Sua Legge la Parola


del nuovo Eone, l'Eone del Bambino Incoronato e Conquistatore.†
Così egli adempì la mia Volontà di portare piena Libertà alla razza degli Uomini.
Sì, Egli ha compiuto anche in me un'opera meravigliosa che va oltre a questa, ma
su questa questione ho giurato di tacere.

*** ***** ***

* Vedi le mappe “Minutum Mundum” in The Equinox I (2, 3) e le relazioni generali


dettagliate in Liber 777, di cui le colonne più importanti sono ristampate nel Libro 4, Parte
III,
Appendice V. † Per un resoconto di queste questioni vedi The Equinox, vol. I, “Il Tempio
di Salomone il Re,” Liber 418, Liber Aleph [CXI], John St. John [Liber DCCCLX], The Urn
[Liber LXXIII] e Libro 4, Parte IV.

36
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APPENDICE
La Stele di Jeu – testo greco.
Questo è incluso per aiutare gli aspiranti a fare le proprie analisi cabalistiche e adattamenti
personali del rituale. Ho dato respiri ma non accenti, in ogni caso nessuno dei due sarebbe
stato presente sul manoscritto originale: i "nomi barbari" sono stampati in maiuscolo. Per "tou
deina" ("Lui, NN") verrebbe sostituito il nome della persona che deve essere liberata dal
daimon. Le lettere romane tra parentesi quadre indicano le sezioni corrispondenti di Samekh.

[A] Se chiami il ¢kefalon, il


ktisanta ghn e l'oÙranon,
Io sono quello che è nel cuore della notte,
Se ton ktisanta fwj kai scozzesi.
Su e„ 'Osoronnwfrij, Ðn oÙdiej e„de pwpote,
Su e„ 'Iabaj, su e„ 'Iapoj,
Su diekrinaj to dikaion kai to ¢dikon,
Su ™poihsaj qhlu kai ¢rren,
Su ™deixaj sporan kai kartouj,
Su TMpoihsaj touj anqrwpouj allelophilein kai allelomisein.

[Aa] 'Egw e„mi Mousej Ð profhthj sou,


æ paredwkaj ta musteria sou ta sunteloumenu 'Israele,
Su ™deixaj Øgron kai xhron kai pasan trofhn ™pakouson mou.
'Egw il nome del ¢ggeloj a Fapro 'Osoronnwfrij.
Tutto questo è il segno distintivo dell'Alta corte e del Paradigma del Profeta d'Istria.

[B] 'Epakouson mou 'AR<BA>QIAW `REIBET 'AQELEBEPSEQ


'A<RA>BLAQA 'A(L)BEU 'EBENF(C)I CITAS(G)OH 'IB<AW>Q 'IAW
Stiamo seguendo il demone fino a questo punto.

[C] 'Epikaloumai se, ton ™n tw keno pneumati deinon kai ¢oraton qeon
'AROGOGOROBRAW SOCOU MODORIW FALARCAW 'OOO
¡gie 'Akefale, ¢pallaxon tou deina ¢po tou tunecontoj aÙton daimonoj [D] ROUBRIAW

MARI WDAM BALBNABAWQ 'ASS 'ADWNAI 'AFNIAW 'IQWLHQ


'ABRASAX 'AHOWU

Iscure Akefale, ¢pallaxon ton deina ¢po tou tunecontos aÙton daimonos

[E] MABARRIAIW 'IWHL KOQA 'AQORHBALW 'ABRAWQ ¢pallaxon tou deina

[F] 'AWQ 'ABAWQ BASUM 'ISAK SABAWQ 'IAW

37
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LIBER SAMEKH — APPENDICE

[Ff] OØtoj ™stin Ð curiosità twn qewn,


OØtoj ™stin Ð curiój thj o„koumenuj,
OØtoj ™stin, Ðn oƒ ¢nemoi fobountai,
OØtoj ™stin Ð poiesaj fwnej prostagmati ˜auton panta
Kurie, basileu, dunasta, boeqe, swson yuchn

[G] 'IEOU PUR 'IOU PUR 'IAWT 'IAHW 'IOOU 'ABRASAX SABRIAM
'OO 'UU 'EU 'OO 'UU 'ADONAIE 'HDE 'EDE, eÙaggeloj tou qeou, 'ANLALA
LAI GAIA 'APA DIACANNA CORUN.

[Gg] 'Egw e„mi Ð ¢kefaloj daimon ™n tiuh posin ™cwn thn Ðrasin,
'Iscuroj, <Ð ™cwn> per pur to ¢qanaton.
'Egw e„mi ¹ alhqeia, Ð mison ¢dikhmata ginesqai ™n tw kosmw.
'Egw e„mi Ð ¢straptwn kai brontwn.
'Egw e„mi, oØ TMstin Ð ƒdrwj Ñmbroj TMpipiptwn TMpi thn gen, ƒna Ñceuh.
"Egw e„mi, oØ tou stoma kaietai di" Ðlou.
'Egw e„mi Ð gennwn kai ¢pogennwn.
'Egw e„mi ¹ Carij tou A„wnoj,
'Onoma moii kardia periezwsmenh Ñfin

[H] 'Exelqe kai ¢kolouqhson.

Segue una breve rubrica (traduzione inglese di DE Aune da Betz (a cura di), The Greek Magical
Papyri in Translation):

Preparazione per il rituale di cui sopra: scrivi la formula [onoma] su un nuovo foglio
di papiro e, dopo averlo esteso da una tempia all'altra, leggi i 6 nomi, mentre sei rivolto
a nord dicendo: Øpotaxon moi panta ta daimonia,

ƒna moi on Øphkooj paj daimon oÙranioj to a„qerioj,


to ™pigeioj to Øpogeioj to cersaioj to ™nudroj to
pass ™pipomph to mastix 1 qeou.
E tutti i demoni ti saranno obbedienti. Il segno benefico è :>

(Øpotaxon moi panta ta daimonia ktl è il prototipo del ritornello "Ascoltami e rendi tutti gli spiriti
soggetti a me". Il resto della traduzione di Aune è omesso per restare nei limiti del fair use.)

38
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In AÿAÿ
Pubblicazione in Classe D
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LIBRO VIII
E COSÌ farà colui che giungerà al mistero della conoscenza e della
conversazione del suo Santo Angelo Custode.

Per prima cosa, prepari una camera, le cui pareti e il cui tetto saranno bianchi,
e il cui pavimento sarà coperto da un tappeto a quadrati neri e bianchi, e il cui
bordo sarà blu e oro.

E se è in una città, la stanza non avrà finestre, e se è in campagna, allora è


meglio se la finestra è sul tetto. Oppure, se è possibile, questa invocazione
venga eseguita in un tempio preparato per il rituale del passaggio attraverso il
Tuat.37

Dal tetto appenderà una lampada, in cui vi è un vetro rosso, per bruciare l'olio
d'oliva. E questa lampada la purificherà e la preparerà dopo la preghiera del
tramonto, e sotto la lampada ci sarà un altare, quattro quadrati, e l'altezza sarà
tre volte la metà della larghezza o il doppio della larghezza.

E sull'altare ci sarà un turibolo, emisferico, sostenuto da tre gambe d'argento,


e dentro di esso un emisfero di rame, e sulla sommità una grata d'argento
dorato, e su di esso brucerà incenso fatto di quattro parti di olibano e due parti
di stacte,38 e una parte di lignum aloes, o di cedro, o di sandalo. E questo è
sufficiente.

E conserverà pronto, in un'ampolla di cristallo dentro l'altare, l'olio sacro


dell'unzione fatto di mirra, cinnamomo e galanga.39

E anche se fosse di rango superiore a quello di un Aspirante, dovrà comunque


indossare la veste dell'Aspirante, perché la stella di fiamma mostra Ra-Hoor-
Khuit apertamente sul petto, e segretamente il triangolo blu che scende è Nuit,
e il triangolo rosso che sale è Hadit.
E io sono il Tau dorato nel mezzo del loro matrimonio.40 Inoltre, se lo desidera,
può indossare anche una tunica attillata di seta cangiante, viola e verde, e
sopra un mantello senza maniche, di un blu brillante, ricoperto di paillettes
dorate e scarlatto all'interno.

41
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LIBRO VIII

E si farà una bacchetta di legno di mandorlo o di nocciolo, tagliata con le sue mani
all'alba dell'equinozio, o al solstizio, o nel giorno del Corpus Domini, o in una delle
feste stabilite nel Libro della Legge.
41

E inciderà con la sua mano su una lastra d'oro la Sacra Tavola Settupla,42 o la
Sacra Tavola Dodicesima,43 o qualche particolare simbolo. E sarà quadrata entro
un cerchio, e il cerchio sarà alato, e la attaccherà alla sua fronte con un nastro di
seta blu.

Inoltre indosserà una fascia di alloro, di rosa, di edera o di ruta, e ogni giorno, dopo
la preghiera dell'alba, la brucerà nel fuoco dell'incensiere.

Ora pregherà tre volte al giorno, verso il tramonto, a mezzanotte e all'alba. E se sarà
in grado, pregherà anche quattro volte tra l'alba e il tramonto.

La preghiera durerà per lo spazio di un'ora, come minimo, e cercherà sempre di


prolungarla, e di infiammarsi nel pregare. Così invocherà il suo Santo Angelo
Custode per undici settimane, e in ogni caso pregherà sette volte al giorno durante
l'ultima settimana delle undici settimane.

E durante tutto questo tempo egli dovrà aver composto un'invocazione adatta, con la
saggezza e la comprensione che gli saranno fornite dalla Corona, e questa dovrà
scrivere in lettere d'oro sulla sommità dell'altare.

Poiché la sommità dell'altare sarà di legno bianco, ben levigato, e al centro sarà
posto un triangolo di legno di quercia, dipinto di scarlatto, e su questo triangolo
saranno poste le tre gambe del turibolo.

Inoltre, egli copierà la sua invocazione su un foglio di pergamena bianca pura, con
inchiostro di china, e la illuminerà secondo la sua fantasia e immaginazione, che
sarà informata dalla bellezza.

42
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LIBRO VIII

E il primo giorno della dodicesima settimana entrerà nella camera all'alba e


pronuncerà la sua preghiera, dopo aver bruciato la formula che aveva pronunciato
sulla pergamena, nel fuoco della lampada.

Allora, alla sua preghiera, la camera si riempirà di una luce insopportabile per
splendore e di un profumo intollerabile per dolcezza.
E il suo Santo Angelo Custode gli apparirà, sì, il suo Santo Angelo Custode gli
apparirà, così che egli sarà rapito nel Mistero della Santità.

Per tutto quel giorno egli rimarrà nel godimento della conoscenza e della
conversazione con il Santo Angelo Custode.

E per tre giorni rimarrà nel tempio, dall'alba al tramonto, e obbedirà al consiglio che
il suo Angelo gli avrà dato, e soffrirà le cose che gli saranno state assegnate.

E per dieci giorni successivi egli si ritirerà, come gli sarà stato insegnato, dalla
pienezza di quella comunione, perché deve armonizzare il mondo interiore con il
mondo esteriore.

E alla fine dei novantuno giorni ritornerà nel mondo, e là compirà quell'opera alla
quale l'Angelo gli avrà assegnato,

E più di questo non è necessario dire, perché il suo Angelo lo avrà supplicato
gentilmente, e gli avrà mostrato in quale modo può essere invocato più perfettamente.
E per colui che ha questo Maestro non c'è nient'altro di cui abbia bisogno, finché
continua nella Conoscenza e nella Conversazione dell'Angelo, così che egli giungerà
alla fine nella Città delle Piramidi.

*** ***** ***

43
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NOTE DEL TRASCRITTORE

Liber DCCC
Liber Samekh è un adattamento di Crowley di un rituale di esorcismo greco-egiziano conservato in un
papiro al British Museum (P. Lond. 46, noto anche come PGM V).
L'originale è intitolato "Stele di Jeu il Geroglifico (o "Pittore")" (Sthlh tou 'Ieou tou zwgrafou); è anche
popolarmente noto come il rituale del "Senza Testa" o del "Senza Nato", sebbene il Senza Testa o
Daimon Senza Testa (Ð ¢kefaloj daimon) sia invocato anche in numerosi altri papiri magici greci
esistenti.

Una trascrizione e traduzione inglese del Papiro di Londra 46 fu pubblicata nel 1852 da Charles
Wycliffe Godwin (Fragment of a Græco-Egyptian Work upon Magic). Una moderna traduzione inglese
di DE Aune può essere trovata in Betz (ed.), The Greek Magical Papyri in Translation.

Una versione intermedia del rituale fu elaborata da qualcuno, forse Allan Bennet, forse basandosi
sulla pubblicazione di Godwin, e pubblicata con il titolo "Preliminary Invocation" all'inizio di un'edizione
della Goëtia (un rituale inglese di evocazione del XVII secolo, composto da varie opere rinascimentali
sulla magia) pubblicata da Crowley nel 1904. Da questa pubblicazione il rituale è talvolta citato come
"Preliminary Invocation of the Goëtia" sebbene la sua unica connessione con la Goëtia derivi da
quella pubblicazione (e forse da un lavoro magico privato di Crowley, Bennet e altri in cui i due erano
combinati). Non ci sono prove che il rituale "Bornless One" in sé fosse un documento ufficiale di GD;
potrebbe esserlo stato, ma le prove normalmente addotte per questa proposizione, il "Bornless Ritual
for the Invocation of the Higher Genius" stampato da Israel Regardie nel vol. III della Golden Dawn,
fu compilato dallo stesso Regardie a partire dalle versioni pubblicate da Crowley, incorporando
elementi di altri rituali della Golden Dawn, come lo stesso Regardie affermò chiaramente nel suo
Ceremonial Magic.

Secondo i suoi diari pubblicati in Equinox vol. I, Crowley usò questo rituale per vari scopi nel lavoro
magico privato tra il 1901 e il 1906, in particolare la serie estesa di "Augoeides Invocations" del 1906
(vedi "The Temple of Solomon the King" in Equinox I (8)), a quel punto aveva già elaborato le basi del
metodo:

Preambolo: egli concentra generalmente tutte le sue forze magiche e dichiara la sua
volontà.
La sezione Ar Thiao. Viaggia verso l'infinito Oriente tra le schiere di angeli convocati
dalle parole. Una sorta di "Rising on the Planes", ma in direzione orizzontale.

Le stesse osservazioni valgono per le tre sezioni successive negli altri trimestri.

44
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NOTE DEL TRASCRITTORE

Nella grande invocazione che segue, egli estende lo Shivalingam ad altezza infinita,
dove ogni lettera di ogni parola rappresenta un'esaltazione dello stesso mediante
progressione geometrica.
Dopo aver visto tutto ciò in modo soddisfacente, si prostra in adorazione.
Quando la coscienza comincia a ritornare, egli usa la formula finale per elevare quella
coscienza nello Shivalingam, balzando in piedi nel momento di unirsi ad essa e infine
pronunciando quel canto supremo dell'inizio dell'Iniziato: "Io sono Lui, lo Spirito Senza
Nato, che ha la vista nei piedi; forte e il Fuoco Immortale!"

(Così eseguita, l'Invocazione equivale a circa mezz'ora del più intenso lavoro magico
che si possa immaginare: un minuto rappresenterebbe l'equivalente di circa dodici ore di
Asana.)

(Crowley, “Il tempio del re Salomone”, Equinox I (8), pp. 18-19)

Sono rimaste numerose annotazioni manoscritte all'“Invocazione preliminare” in (a) la copia personale
in pergamena di Crowley della Goëtia e (b) una copia dell'edizione regolare in cui Gerald Yorke
trascrisse le note da (a) e una o più altre copie annotate.
Facsimili delle versioni annotate furono pubblicati nell'edizione First Impressions del 1993 della
Goëtia, e le annotazioni trascritte nella "seconda edizione" Weiser del 1995 , così come nell'edizione
elettronica prodotta da Celephaïs Press (online su http://www.geocities.com/tanzendstern93/
library.html). Molte delle idee rappresentate in tali note furono incorporate nel Liber Samekh.

Nella “Premostranza di AÿAÿ” in Equinox III (1), troviamo elencati tra le prossime pubblicazioni ufficiali:

LIBER CCCLXV. L' INVOCAZIONE PRELIMINARE DELLA cosiddetta GOETIA , con una
spiegazione completa dei nomi barbari di evocazione ivi utilizzati e la rubrica segreta del
rituale, da parte del Maestro Therion.
Questa è l'invocazione più potente esistente e fu utilizzata dal Maestro stesso per
raggiungere il suo scopo.

365 potrebbe essere stato scelto come numero di ABRASAX. La stessa descrizione è apparsa
nell'elenco delle "Pubblicazioni ufficiali di AÿAÿ" nell'Appendice I di Magick in Theory and Practice, ma
il numero è stato dato lì come "LIBER CCCLXV vel CXX". Quest'ultima numerazione (120 = ]ms,
Samekh "per intero") è stata applicata da Crowley durante il lavoro sul rituale intorno al 1920, ed era
stata precedentemente riferita a un altro rituale di Classe D di AÿAÿ, "Liber Cadavaris" (l'iniziazione
Zelator), in quest'ultimo caso per ragioni di "Simbolismo Rosacrociano". Il numero sotto il quale
Samekh è effettivamente apparso in MTP, 800, è stato anche assegnato a un'opera precedente, The
Ship, un'opera di mistero pubblicata in Equinox I (10). In entrambi i casi il riferimento è probabilmente
a ctq, Qetesh, un arco e i tre sentieri da Malkuth, dal centro dei quali sale Samekh, il Sentiero della
Freccia. 800 è anche, o almeno così ci viene assicurato dall'illustre curatore dell'edizione "Blue Brick"
di Magick, il numero di

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LIBER SAMEKH E LIBER VIII


“Samekh finale”, una forma di lettera ebraica altrimenti sconosciuta, ma questo sembrerebbe essere
un mistero riservato agli Iniziati di un grado superiore a quello dell'attuale trascrittore.

Frater Progradior (lat. "Io avanzo") era Frank Bennett, un membro dell'AÿAÿ e anche qualche volta
capo della sezione australiana dell'OTO sotto Crowley, che risiedeva all'Abbazia di Thelema nell'estate
del 1921 .

Il testo del Liber Samekh è stato trascritto dall'edizione corretta nell'edizione del 1994 di Magick: Book
4 parti I-IV. Nel Punto I, tre lunghe annotazioni tra parentesi che erano originariamente incorporate
nelle glosse sulle parole (a BAS-AUMGN nella sezione F e GAIA e AEPE nella sezione G) sono state
spostate nelle note a piè di pagina per motivi di leggibilità.

L'”Appendice” è un'aggiunta dell'attuale curatore; è stata trascritta dalla ristampa del 1973 di Papyri
Græcæ Magicæ, curata da Karl Preisendanz (PGM V:96-
172). Un certo numero di errori di trascrizione in voces magica si sono verificati nella versione che è
andata nella Goëtia, e sono stati perpetuati in Samekh. Il testo greco contiene alcuni restauri congetturali
(di punti danneggiati nel manoscritto; segnalati da parentesi angolari) e correzioni di Preisendanz, ad
esempio ARBAQIAW per AR . . QIAW, IABAWQ . . QIAW, `AGIE ('sacro') per APE, ecc. La
nell'edizione trascrizione di Godwin è stata IAW per IB ristampata nel "Blue Brick" del 1994 ,
Weiser del 1995 della Goëtia e in Ceremonial Magic di Regardie ; gli ultimi due includono anche la
traduzione di Godwin.

Liber VIII
Questo è un estratto dall'Ottavo Æthyr del Liber CDXVIII, La visione e la voce. Né il testo stampato in
Equinox I (5) né il commento di Crowley pubblicato in Equinox IV (2) lo delineano chiaramente, ma la
parte estratta qui sembra una demarcazione tanto buona quanto qualsiasi altra. Nella versione di "Liber
VIII" stampata in Equinox
IV (1), sono stati inclusi anche due paragrafi aggiuntivi prima e dopo la sezione qui riportata (che
comprendono il resto del discorso in cui è incorporata la parte qui riportata). Più avanti in questa visione
l'oratore si identifica come Aiwass, che a quel tempo Crowley aveva identificato come il suo HGA. Il
lungo sottotitolo combina due riferimenti a questo testo nel Liber XIII, "Graduum Montis Abiegni".

Questo estratto è identificato come Liber VIII nella Classe D nel “Syllabus of the Official Instructions of
the AÿAÿ” in Equinox I (10), il numero assegnato sulla base del fatto che “[la] carta dei Tarocchi
numerata 8, l’Auriga, il portatore del Santo Graal, rappresenta il Santo Angelo Custode”.

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OPERE CITATE

A. Libri numerati di AÿAÿ


4. Libro 4 (Liber ABA). In quattro parti:
Parte I (Misticismo): come Libro 4 parte I.
Parte II (Teoria magica): come Libro 4 parte II.
La terza parte è Magia in teoria e pratica.
Parte IV (QELHMA – la Legge): Vedi L'Equinozio degli Dei.
Le parti I e II sono state ristampate come Libro 4.
Parti I-III ristampate come Magick (Libro 4 parti I-III)
Parti I-IV ristampate come Magick: Libro 4 parti I-IV
6. “Liber O vel Magus et Saggitæ sub figurâ VI”: In Equinozio I (2), Appendice VII del Libro 4, parte III
e Gemme dall'Equinozio.
8. “Liber VIII.” Originariamente parte di Liber 418, qv Estratto e stampato in Equinox IV
(1) come “Il rituale proprio dell’invocazione di Augoeide”.
13. “Liber Graduum Montis Abiegni sub figura XIII, Sillabo dei passi del cammino.” In
Equinozio I (3), IV (1) e Gemme dell'Equinozio.
58. Un articolo sulla Qabalah che costituiva la parte V di “Il Tempio di Salomone il Re”.
In Equinox I (5); ristampato in The Qabalah of Aleister Crowley con il titolo spurio “Gematria”.

65. “Liber LXV: Liber Cordis Cincti Serpente sotto figura lì.” Nel vol. io. di qlhma; ristampato in Equinox
III (1) e III (9); con un lungo commento in IV (1).
73. “Liber LXXIII: L'urna.” In Equinox IV (3).
84. “Liber Chanokh: un breve riassunto della rappresentazione simbolica dell'universo come derivato
dal dott. John Dee dalla Skrying di Sir Edward Kelly.” In Equinox I (7-8). Una continuazione era
stata pianificata ma mai scritta.
111. Liber Aleph vel CXI, il Libro della Sapienza o della Follia. Divenne Equinox III (6).
120. "Liber Cadavaris, il Rituale del Passaggio attraverso il Tuat". La forma finale di questo rituale non
è stata pubblicata, ma sopravvive in uno dei quaderni manoscritti di Crowley. Bozza iniziale
pubblicata come fotocopia di scarsa qualità del manoscritto in How to make your own McOTO.
175. "Astarte intorno al Liber Berylli sotto figura CLXXV." In Equinox I (7), Appendice VII del Libro 4,
parte III, e Gemme dall'Equinozio.
185. “Liber Collegii Sancti sub figurâ CLXXXV, ovvero i compiti dei gradi e i loro giuramenti.” Stampato
privatamente intorno al 1909; destinato all'inclusione in Equinox III (2); pubblicato in Gems from
the Equinox e Equinox IV (1).
220. “Liber AL vel Legis sub figurâ CCXX come consegnato da XCIII = 418 a DCLXVI” (Il Libro della Legge). In
Equinox I (10), III (3), III (9) e altre opere troppo numerose per essere elencate.

418. “Liber XXX Ærum vel Sæculi sub figurâ CDXVIII, essendo degli Angeli dei Trenta Æthyr la Visione
e la Voce.” In Equinox I (5) e Gemme; con il commento di Crowley in Equinox IV (2).

500. “Sepher Sephiroth sub figurâ D.” In Equinox I (8); leggermente abbreviato in The Qabalah of
Aleister Crowley.
536. “Batracofrenobookosmomacia.” In Equinox I (10), ristampato in Gemme dall'Equinozio.

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LIBER SAMEKH E LIBER VIII


671. “Liber DCLXXI vel uart.” Dattiloscritto inedito.
777. Libro 7177, ovvero prolegomeni simbolici al sistema del modo scettico-mistico di spiegare il
fondamento geroglifico del santissimo e sommamente dotto. Pubblicato come 777; ristampato
con aggiunte come 777 Revised; l'edizione riveduta inclusa in The Qabalah of Aleister
Crowley.
800. "Liber Samekh, Theurgia Goetia Summa (Congresso cum Demone) sotto figura DCCC." Nel
Libro 4, parte III, Appendice IV; ristampato (tranne il Punto III) in Gemme dall'Equinozio;
ristampato in Duquette, The Magic of Thelema.
860. “John St. John.” In Equinox I (1) e Aleister Crowley e la pratica della magia
Diario.

B. Libri pubblicati, saggi, ecc.


Abraham ben Simeon di Worms (attrib): Il libro della magia sacra di Abra-Melin il mago (trad. e
cura di SL “Macgregor” Mathers). Londra: pubblicazione privata, 1898; ristampato New York:
Dover, 1975; Wellingborough: Aquarian, 1976; Kila, Montana: Kessinger, 1992.

Betz, Hans Dieter (a cura di): The Greek Magical Papyri in Translation, including the Demotic
Spells; Volume 1: Texts. Chicago: University of Chicago Press, 1986, 1992.
[Oracoli caldei]: Gli oracoli caldei attribuiti a Zoroastro, a cura di “SA” (W. Wynn Westcott); Londra:
Società Teosofica, 1895; ristampato Edmunds, Wisconsin: Sure Fire Press, 1984.

— Gli oracoli caldei, trad. a cura di Ruth Majercik. Leida: EJ Brill, 1989.
Crowley, Aleister: 777. Londra: Walter Scott, 1909. Incluso in 777 Revised. — 777
e altri scritti qabalistici. Vedere The Qabalah of Aleister Crowley.
— 777 Revisionato. Londra: Neptune Press, 1955. Ristampato in The Qabalah of Aleister Crowley.
— Libro 4 parte I. Londra: Wieland, 1911.
— Libro 4 parte II. Londra: Wieland, 1912.
— Libro 4 (parti 1 e 2) (intro. FI Regardie). Dallas, Texas: Sangreal, 1969; ristampato York Beach,
Maine: Weiser, 1992.
— Commentarii ai Libri Sacri e altri documenti. Vedi Equinox IV (1).
— Opere complete (3 voll.). Foyers: Society for the Propagation of Religious Truth, 1905-1907.
Ristampato Des Plaines, Illnois: Yogi Publications Society, nd (anni '70).
— The Equinox. Crowley fu caporedattore di tutto il vol. I e dei primi cinque numeri del vol. III (il
vol. II non fu pubblicato e non era destinato a esserlo, fu descritto come "un volume di
Silence"), e scrisse la maggior parte dei contenuti.
— I (1). Londra: Simpkin Marshall, Hamilton, Kent & co., marzo 1909.
— I (2). Londra: Simpkin Marshall, Hamilton, Kent & co., settembre 1909.
— I (3). Londra: Simpkin Marshall, Hamilton, Kent & co., marzo 1910.
— I (5). Londra: stampato privatamente, marzo 1911.
— I (7). Londra: Wieland & Co., marzo 1912.
— I (8). Londra: Wieland & Co., settembre 1912.
— I (10). Londra: Wieland & Co., marzo 1912.
— I (1-10). Ristampa in facsimile del vol. I, York Beach, Maine: Samuel Weiser, 1972,
1993; Thame, Oxon.: Prime impressioni, 1992.

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OPERE CITATE

— III (1). Detroit: Universal Publishing Company, 1919. Noto anche come Blue Equinox. Ristampato
York Beach, Maine: Samuel Weiser, 1972, 1993; Thame, Oxon: First Impressions, 1992 e
forse altrove.
— III (2). Mai pubblicato. Una copia delle bozze di pagina sopravvive in una collezione privata: si
dice che una ricostruzione sia attualmente (luglio 2003) in fase di bozza finale, da pubblicare
come Jesus and other papers.
— III (3). The Equinox of the Gods. Londra: OTO, 1936; ristampato Tempe: Arizona: New Falcon,
1991. Crowley in seguito identificò questo volume come Parte IV del Libro 4; fu quindi incluso
in Magick: Libro 4 parti I-IV.
— III (6). Liber Aleph vel CXI, il Libro della Sapienza o della Follia. West Point, California: Thelema,
1962 (a cura di Karl Germer e Marcelo Motta); ristampa corretta con nuova introduzione di
“Hymenaeus Beta”, York Beach, Maine: Weiser, 1991.
— III (9). QELHMA – i libri sacri di Thelema. York Beach, Maine: Samuel Weiser, 1983; (a cura di
Grady McMurtry e William Breeze) ristampa tascabile, 1990.
— IV (1). Commentari sui Libri Sacri e altri documenti. York Beach, Maine: Samuel Weiser, 1996;
(a cura di William Breeze; include materiale di HP Blavatsky, CS Jones e JFC Fuller).

— IV (2). La visione e la voce con commento e altri documenti. York


Beach, Maine: Samuel Weiser, 1998 (a cura di William Breeze).
— IV (3). L'urna e altri documenti. In preparazione. Dichiarazioni riguardanti l'
il contenuto di questo numero non deve essere considerato definitivo.
— L'Equinozio degli Dei. Vedi Equinozio III (3).
— Gemme dall'Equinozio (a cura di FI Regardie). St. Paul, Minnesota: Llewellyn, 1974; ristampato Las
Vegas, Nevada: Falcon Press, 1982; Scottsdale, Arizona, New Falcon: 1988.

— (et al.) Come realizzare il proprio McOTO (comp. PR König). Monaco di Baviera: ARW, 1996.
— Libro Aleph o 111. Vedi Equinozio III (6).
— La Qabalah di Aleister Crowley (a cura di FI Regardie). Yorke Beach, Maine: Samuel
Weiser, 1973; ristampato come 777 e altri scritti cabalistici.
— Magick (Libro 4 parti I-III) (a cura di John Symonds e Kenneth Grant). Londra: RKP, 1973, 1985; New
York: Weiser, 1973, 1991.
— Magick: Libro 4 parti I-IV (ed. “Hymenaeus Beta”). York Beach, Maine: Samuel Weiser, 1994;
seconda edizione, 1997. Questa edizione è talvolta citata come “Blue Brick”.
— Magick in Theory and Practice (Libro 4 parte III). Parigi: Lecram Press, 1930. Ristampe in facsimile:
Secaucus, New Jersey: Castle Books, 1966, 1991; Thame, Oxon: IHO, 2000.
— Tannhauser, una storia di tutti i tempi. Londra: Kegan Paul, Trench, Trubner & co: 1902.
Ristampato in Opere complete, vol. i.
— Qelhma (3 voll.; a volte erroneamente citato come The Holy Books). Londra, pubblicato privatamente
ca. 1909. Ristampa ampliata e reimpostata, Thame, Oxon: Suhal, 1993. Vedi anche Equinox III (9).

— QELHMA: I libri sacri di Thelema. Vedi Equinox III (9).


— L'Urna e altri documenti. Vedi Equinox IV (3).
— La Visione e la Voce con commento e altri documenti. Vedi Equinox IV (2).
Crowley, Aleister & Jones, Charles Stansfeld: Aleister Crowley e la pratica del diario magico. Scottsdale,
Arizona: New Falcon, 1988 (a cura di James Wasserman).
Dee, John: “Il secondo libro dei misteri”. Diario di MS; composto nel Libro dei Misteri
Cinque.

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LIBER SAMEKH E LIBER VIII


— Mysteriorum Libri Quinque (a cura di Joseph Petersen). Felindenys, Galles: Magnum Opus
Hermetic Sourceworks, 1985. Ristampa riveduta come John Dee's Five Books of Mystery,
York Beach, Maine: Red Wheel / Weiser, 2003.
Duquette, Lon Milo: La magia di Thelema. York Beach, Maine: Samuel Weiser, 1993.
Godwin, Charles Wycliffe (a cura di / trad.): Frammento di un'opera greco-egiziana sulla magia.
Cambridge: Deighton, 1852.
Levi, Eliphas (Alphonse Louis Constant): Dogme et rituel de haute magie. Paris, 1854-6 (2
voll.); traduzione inglese di AE Waite come Transcendental Magic, Londra: Redway, 1896;
edizione riveduta Londra: Rider, 1923; varie ristampe.
Mathers, SL “MacGregor” e Crowley, Aleister (a cura di): Goëtia vel Clavicula Salamonis Regis.
Foyers, Inverness: Società per la propagazione della verità religiosa, 1904.
Ristampa in facsimile, Londra: Equinox, 1976. Ristampa in facsimile con annotazioni
olografiche e scarabocchi a margine di Crowley, Thame, Oxon: First Impressions, 1992.
Ristampa ripristinata con materiale editoriale aggiuntivo, York Beach, Maine: Samuel Weiser,
1995 (a cura di William Breeze).
Preisendanz, Karl (a cura di): Papyri Græcæ Magicæ: i papiri magici greci (2 voll.).
Lipsia: Teubner, 1928-31; seconda edizione Stoccarda: Teubner, 1973.
Regardie, Francis Israel: Ceremonial Magic. Wellingborough: Aquarian, 1980. — (a
cura di) The Golden Dawn (titolo completo: The Teachings, Rites and Ceremonies of the
il
Ordine Ermetico dell'Alba Dorata). (4 voll.) Chicago: Aries Press, 1937-1940; 6
edizione in un volume, St. Paul, Minnesota: Llewellyn, 1989.
Waite, Arthur Edward: Il libro della magia nera e dei patti, compresi i riti e i misteri della teurgia
gotica, della stregoneria e della negromanzia infernale. Londra: 1898.
Seconda edizione come The Book of Ceremonial Magic, Londra: Rider, 1911; ristampata New
Hyde Park, NY: University Books, 1961; Secaucus, NJ: Citadel, 1973; Ware, Herts:
Wordsworth Editions, 1995 (come The Wordsworth Book of Spells).

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NOTE FINALI

Liberare Samekh
1
La versione Goëtia dell'invocazione ha "Osorronophris" ('Osoronnwfrij) che in ogni caso è
generalmente considerata una corruzione greca di Asar un-Nefer ("Osiride il bello"), come era la
traslitterazione standard dei primi anni del XX secolo. Vedi anche le osservazioni di Crowley su questo
linea nel Punto II. 2

La versione di Goëtia ha “Iabas” ('Iabaj). BESZ (Bec[) è una grafia copta del dio nano Bes, come
impiegato nella Golden Dawn, dove per qualche inspiegabile ragione era diventato uno dei tre
elementi che componevano la “Persona Malvagia” ed era descritto come il “Potere Brutale della
Forza Demoniaca” (non sono a conoscenza di alcuna prova che Bes fosse considerato un potere
demoniaco o maligno in Egitto). Stranamente, in alcuni dei papiri magici greco-egiziani, Bes è
identificato con l'Uno Senza Testa.
3
La versione di Goëtia ha “Iapos” ('Iapoj). APOPHRASZ (Apovrac[) è una grafia copta di Apep
(ellenizzato come Apophis), il mostro-serpente del mito egizio; nei documenti GD Z, un altro elemento
della Persona Malvagia, soprannominato il “Drago Curvo” (la terza parte della Persona Malvagia era
Set-Tifone; sebbene non citata esplicitamente, l'apertura della sezione C è formulata in modo quasi
identico nel greco originale all'apertura di un'invocazione di Set-Tifone nel papiro magico demotico
e greco di Londra e Leida).
4
La versione di Goëtia ha “Mosheh” (Mousej nell'originale greco). “Ankh-fn-Khonsu” era un
sacerdote tebano della XXV dinastia che Crowley affermò essere una precedente incarnazione dopo
aver scoperto la sua stele funeraria come reperto n. 666 nel Museo del Cairo nel marzo 1904 (vedi
The Equinox of the Gods). Vedi anche le osservazioni di Crowley su questa linea nel Punto II.
5
cioè Egitto. La versione Goëtia ha “Ishrael” ('Istrael nell'originale greco); similmente nella riga 3.
Vedi anche le osservazioni di Crowley su questa riga nel Punto II.
6
La versione di Goëtia riporta “Paphro Osorronophris” (Fapro 'Osoronnwfrij nell'originale greco,
probabilmente inteso come “Faraone Asar un-Nefer”).
7
Con un paio di eccezioni (FF per UU nella sezione G), F rende le lettere che originariamente erano
omega, ovvero una "o" lunga. Si sospetta che la sostituzione sia stata fatta per ragioni cabalistiche.
All'epoca in cui fu scritto il PGM V, la lettera digamma (#) era caduta in disuso in greco da tempo, se
non per indicare il numero 6.
8
Ischure ('Iscure) è una parola greca e non un nome barbaro; è semplicemente la forma vocativa di
Iscuroj, "potente" e non è ripetuta nell'originale.
9
Alcune edizioni stampate omettono la dicitura “IAF” mantenendo però la brillantezza.
10
Si tratta di greco comprensibile e la glossa di Crowley è una traduzione diretta; tuttavia l'originale
ha tou Qeou (genitivo singolare), erroneamente reso come TON THEON nella versione Goëtia ,
letto come twn Qewn (genitivo plurale).
11
Il lessico greco-inglese intermedio Liddel-Scott glossa qoroj come “ semen genitale”.
Tuttavia l'originale greco qui riporta DIACANNA CORUN .
12
Il riferimento è presumibilmente al disegno per un cerchio magico dato nel Libro 4, Parte 2 (appare
sulla sovraccoperta dell'edizione Symonds & Grant di Magick; vedere anche la figura "Il triangolo
dell'universo" che illustra il Liber CMLXIII in Equinox I (3)). Al centro c'è una Tau invertita di dieci
quadrati per i Sephiroth (quello verticale che rappresenta Kether, Chokmah, Binah, Tiphareth e
Yesod, con Malkuth al centro della base); questo è

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LIBER SAMEKH E LIBER VIII


racchiuso in un triangolo equilatero fittizio, indicato solo da tre losanghe ai suoi angoli; il cerchio
è circoscritto a questo triangolo, quindi il quadrato di Tiphareth è al centro della figura. Il progetto
è un po' poco pratico a meno che non si abbia l'uso regolare di una stanza di circa trenta piedi o
più in entrambe le dimensioni orizzontali, poiché si suppone che si abbia un altare a cubo doppio,
tradizionalmente alto 44 pollici con una base quadrata di 22 pollici, che si trova esattamente sul
quadrato di Malkuth.
13
In una copia della Goetia con note all'invocazione preliminare di Gerald Yorke, alcune trascritte
dalla copia personale di Crowley, altre di provenienza incerta (forse riassunte da Yorke da
Samekh, in effetti), una nota alla riga corrispondente recita: "Osorronophris = L'Osiride
perfezionato. L'ierofante nel rituale neofita GD. Ma per coloro che accettano la variazione
Qelhma , la formula è di Horus. Bambino in continua crescita, non Dio morente. Il candidato ÿ è
Horus, e l'Horus perfezionato è Ra Hoor Khuit".
14
Per questo simbolismo, vedere Parsifal .
15
La grafia greca nell'originale enumera 915, 3 × 5 × 61.
16
Non c'è alcun riferimento ovvio a nessuna "Razza Magica" in nessuno dei Giuramenti di AÿAÿ
gradi fino a e compreso Adeptus Minor come dato in “Liber Collegii Sancti,” a meno che non si
consideri l'AÿAÿ stesso per adattarsi a questa fatturazione (un primo dattiloscritto del rituale
neofita AÿAÿ, “Liber DCLXXI vel uart,” è ancora esistente e si riferisce all'ordine come “M——
[Misteri, presumibilmente] di I—— [Iniziazione (noiosa ma possibile)? Iside? Iacco? Israele?
Israfel?],” forse qualunque cosa significhi la I dovrebbe essere sostituita). Israel Regardie, quando
ha prodotto un adattamento di “Bornless One” come rituale di esempio per la raccolta di
documenti della Golden Dawn da lui curata, ha sostituito “The Magic of Light”, un riferimento al
sottotitolo del documento GD Z2, con “profeti del Sole” alla riga 3. DuQuette (nel suo Magick of
Thelema) e altri suggeriscono THELEMA.
17
Non viene data una spiegazione chiara per questa istruzione. A prima vista, si tratta di un
rituale di invocazione e, nel capitolo X, s. II, di MTP, Crowley dice delle circumambulazioni e dei
movimenti a spirale nel cerchio: "se eseguiti deosil invocano, se widdershins, bandiscono".
Una possibile spiegazione si trova nella nota a piè di pagina di quel passaggio: "Tale, almeno è
l'interpretazione tradizionale. Ma c'è un disegno più profondo che può essere espresso attraverso
la direzione della rotazione. Certe forze del carattere più formidabile possono essere invocate
dalla circumambulazione Widdershins quando viene eseguita con intento verso di loro, e la
tecnica iniziata. Di tali forze Tifone è il tipo e la guerra dei Titani contro gli Olimpionici la leggenda.
(Teitan, Titano, ha in greco il valore numerico di 666)." Come notato, mentre nella sezione A.
l'entità invocata è salutata come "Asar-un-Nefer", l'apertura della sezione C. è sorprendentemente
vicina all'inizio di un'invocazione di Set-Tifone nel Papiro di Leida (il cui testo greco fu anche,
guarda caso, stampato da Crowley nella sua edizione della Goëtia, come una maledizione contro
Mathers). Se d'altro canto non vogliamo ammettere che Kenneth Grant (vedi ad esempio le note
all'edizione di Magick da lui curata insieme a John Symonds) avesse ragione su questo rituale,
potremmo considerare la possibilità che Samekh
è, infatti, tanto un esorcismo o un bando quanto l'originale "Stele di Jeu": cioè, è inteso a
"liberarlo, NN" - l'operatore stesso - "dal demone che lo trattiene" - la sua stessa personalità
mondana.
18
Forse c'è un significato cabalistico in questo; si percorrono così 2¼ cerchi in totale, o 810
gradi. Il massimo che riesco a dire a memoria è 810 = IW, "Salve!" greco.
19
L'identificazione della Direzione di Boleskine con la Kiblah (un termine arabo che indica la
direzione in cui ci si rivolge per pregare) è presumibilmente basata su AL III, 10 (più gli altri due
versetti citati, che sono molto più ambigui). <COP> Ciò implica l'ipotesi che "esso" in "esso

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NOTE FINALI

sarà la tua Kiblah per sempre” si riferisce al “tuo tempio segreto, e quel tempio è già disposto correttamente”
e non alla “stélé di rivelazione di sé” </COP>. Supponendo che la cosa non sia stata rubata (o venduta da
personale del museo senza scrupoli) e sostituita con una replica nel frattempo, la Stélé originale è ancora
chiusa “in un vetro sigillato” in un museo al Cairo. Per inciso, il nome della Città Vittoriosa può essere falsificato
in 418 in ebraico con la stessa facilità di quello della casa di campagna di Crowley (ad esempio haryuaq-la =
418).
20
La Tavola X in Equinox I (7) era un'illustrazione di "Un breve riassunto della rappresentazione simbolica
dell'universo" ("Liber LXXXIV vel Chanokh") che mostrava vari sigilli ricevuti durante le operazioni Dee-Kelly;
si dice che i quattro caratteri fuori dal quadrato siano i sigilli dei quattro "Angel Overseers", indicati nel Liber
84 (probabilmente seguendo una tradizione della Golden Dawn) come "Supreme Elemental Kings". Nella
Yorke Goetia, i nomi e i sigilli appaiono all'inizio di ogni sezione elementale. I nomi sono i seguenti: Aria (AR
THIAO &c.) Tahoeloj; Fuoco (AROGOGOROBRAO &c.) Ohooohaatan; Acqua (ROUBRIAO MARIODAM &c.):
Thahebyo-beeatan; Terra (MA BARRAIO &c.): Thahaaotahe. I caratteri (in ordine Aria, Fuoco, Acqua, Terra)
sono:

ÄÇÅÆ
21
Vedi “Liber O vel Manus et Saggittæ” (Liber VI) Nella copia Yorke della Goetia, oltre ai nomi e ai sigilli
menzionati nella nota precedente, all'inizio di ogni sezione elementale c'è una figura stilizzata nel segno del
grado elementale appropriato, insieme al pentagramma elementale di invocazione appropriato e al nome
ebraico (di nuovo, vedi “Liber VI,” cap.
IV, per questi). In testa alla sezione AOTH ABAOTH &c. sono mostrati i segni LVX, il Marchio della Bestia
(vedi nota sotto) e il pentagramma invocante lo Spirito Attivo con hyha; non sono forniti segni, pentagrammi
o nomi per la sezione IEOU PUR IOU &c., vale a dire, il fallo.
22

23
Nella trascrizione di Yorke delle note di Crowley sull'"Invocazione preliminare" questo è dato come
il “Sole e la Luna congiunti con due testimoni”, cioè:

24
E
Anche se seguiamo la traduzione di Aune di questa frase: “Egli è colui che ha fatto tutte le cose mediante
il comando della sua voce; Signore, Re, Padrone, Aiutante” la maggior parte di questa analisi regge.
25
Si sospetta che l'idea originale fosse quella di "avere la vista nei piedi" a causa della mancanza della testa.
"Bornless" è un orribile GD-ismo, il greco ha akefaloj, "senza testa".
26
“Male” non è una traduzione così buona del greco originale che ha ¢dikhmata, approssimativamente
“azioni ingiuste”; “Io sono Lui, la Verità! Che detesto che l’iniquità sia operata nel kosmos” potrebbe forse
essere una lettura migliore, l’obiezione è all’allontanamento dall’equilibrio rappresentato dalla posizione
centrale di Tiphareth.
27
Kenneth Grant, in una nota all'edizione RKP di Magick, spiega questo in questo modo: "Il 'dieci che è uno'
è la I e la O congiunte: 1 + 0 = 1. L''uno che è uno in tre' è A (Aleph) = 1.
IAO, Aleph è l'uno in tre. Aleph nasconde l'I e l'O 'in sei', cioè Vau, il Figlio.”
La formula modificata VIAOV (= 93 contando la O come u) è esposta in alcuni dettagli, come notato, in Magick.
La nota a piè di pagina era stampata male nella prima edizione, recitando "... non sarà "The Fifteen by
function" invece di "Five", ecc. ..."; Symonds e Grant nell'edizione RKP si resero conto che questa lettura era
errata, ma presunsero che l'errore fosse "not" per "now". Il numero di Vau è 6, che è anche il numero del Sole;
inoltre, nella formula del Tetragrammaton Vau si riferisce al Figlio, che è riferito alle Sephiroth da Chesed a
Yesod ma in particolare a Tiphareth, di nuovo riferito a 6 e al Sole; quindi "The Sun—6—the Sun".

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LIBER SAMEKH E LIBER VIII


28
Una soluzione suggerita a questo problema (non ne rivendico il merito, l'ho letta in un gruppo di discussione
su Internet): Yod, 10, si riduce a 1 sommando le cifre o Aiq Bkr ("dieci che è uno"); Aleph si espande a 111
scrivendolo "per intero" ALP ("uno che è uno in tre"); Vau è sei; moltiplicando questi tre insieme si ottiene il
numero magico.
29
Questo usando le numerazioni ebraiche e prendendo la S come Samekh. Prendendo la S come Shin
otteniamo 310 i cui significati includono "Calpestare, conquistare"; "Governare, legare" e "Un giovane leone".
(Liber D, sv). In alternativa, Sabao potrebbe essere una cattiva traslitterazione dell'ebraico per "sette". Usando
i valori greci e mantenendo F (digamma = 6) per l'ultima lettera, SABAF = 210, 2 × 3 × 5 × 7, il prodotto dei
primi quattro numeri primi e anche il numero di NOX Vedi "Un saggio sui numeri" in Liber LVIII, sv 210. IAF
SABAF = 227 (primo) i cui significati includono rkz, riferito in Liber D al "Fallo Sacro". Leggendolo come IAW
SABAW otteniamo 811 + 1004 = 1815 (3 × 5 × 11 × 11), un numero di cui devo ancora elaborare
completamente il significato cabalistico, sebbene la fattorizzazione sia suggestiva. In ogni caso, la dichiarazione
finale non è in PGM V e fu presumibilmente aggiunta da chiunque elaborò il rituale dalla pubblicazione di
Godwin. vl (nella prima edizione stampata e una delle TSS esistenti) "suo"; mentre è una lettura ragionevole
se la frase è presa in sé, "questo"
30
sembra più plausibile dati i paragrafi precedenti.

31
Oracoli caldei, il primo passaggio è in qualche modo riorganizzato dai frammenti 196 e 199
nell'edizione Westcott; il secondo è il frammento 198 nella stessa edizione ed è qui citato alla lettera. Per il
primo, Westcott dà:
196: Se invocherai spesso, vedrai tutte le cose farsi oscure; e poi, quando non ti sarà più visibile
la volta celeste dall'alto arco, quando le stelle avranno perso la loro luce e la lampada della luna
sarà velata, la terra non resisterà più, e intorno a te saetterà la fiamma del fulmine e tutte le cose
appariranno tra i tuoni.
199: Quando contemplerai quel fuoco sacro e informe che risplende lampeggiante attraverso le
profondità dell'Universo: ascolta la Voce del Fuoco. ("tutti i
fantasmi sono svaniti" è probabilmente una glossa di qualcuno nella GD (la frase appare nel Golden Dawn
Practicus Ritual nel corso di un lungo discorso dell'Ierofante costituito da estratti e parafrasi dagli Oracoli), su
"non è più visibile a te ... la Terra non permane"; non è nell'edizione Westcott.

32
Crowley, Tannhäuser, Atto IV, Scena II. Enfasi aggiunta in MTP. "... ti faremo
33
a pezzi l'anima" - il Cenobita Capo in Hellraiser. ... finché l'Angelo non si
34
stanca di fare il gentile e gli dà una ginocchiata all'inguine - vide
Genesi 32:25 .
35
Sì, Aleister.
36
L'allusione è probabilmente a II Corinzi XII, 12.

Libro VIII
37
Un rituale di Crowley con questo titolo (noto anche come Rituale CXX) è stato pubblicato come facsimile
MS, e le relative trascrizioni sono state pubblicate su Internet, sebbene il rituale in questione non contenga
una descrizione chiara del tempio, a parte il fatto che contiene una barca di porcellana verde lunga tre metri e
mezzo, presumibilmente su ruote, che deve girare attorno al tempio. In ogni caso sono stato informato in
modo attendibile (comunicazione privata) che una versione rivista e più pratica di questo rituale sopravvive in
un quaderno di manoscritti di Crowley inedito.
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Storace.

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NOTE FINALI
39
Questo è l'Olio di Abramelin; vedi Il Libro della Magia Sacra di Abramelin il Mago,
Libro II, cap. 11; la ricetta dell'incenso proviene dalla stessa fonte.
40
Tutte le prove disponibili tendono a indicare che la toga di un probatore di AÿAÿ era
bianco senza cappuccio, un pentagramma sul davanti e un esagramma sul retro come descritto. La veste di un
Adeptus Minor (secondo le pubblicità di William Northram nell'Equinox ) aggiunge un simbolo non specificato a
questo.
41
Vedi AL. Italiano: II, 36-43.
42
Un riferimento a uno dei quadrati di lettere ricevuti nei lavori di Dee-Kelly. In "Liber Chanokh" Crowley usa
questo nome per la seguente tabella, da cui derivano vari nomi sul Sigillum Dei Æmeth (vedi Dee, "Mysteriorum
Liber Secundus"):
2 8
SAAI EME 18

BTZKAS E30
EIDENA
30
DEIMO UN
26
IO MEGCBE
1
ILAO I2 8 ONU
21
IHRLAA 8
43
Questo si riferisce alla tabella di lettere 3x4 che appariva al centro della Tabula di John Dee
Sancta o “Tavola della pratica”, quindi:
TIOULRLRLEOO

Questa è la

“Sacra Tavola

Dodecagonale
dell'OIT ” menzionata nella visione del Quindicesimo Æthyr.

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