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Storia Medievale 1 Di Mirko Corpo

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Storia medievale (latina)

•UNA FASE “DI CERNIERA”


Abbiamo una fase per così dire “di cerniera” tra il periodo tardo antico e il
medioevo. Questa fase di cerniera è costituita prima dall’apologetica cristiana e poi
dalla patristica.

APOLOGETICA

L’apologia in realtà c’entra poco con il medioevo, perché gli Apologeti cristiani fanno
un’apologia= difesa del cristianesimo,
accusati dai pagani, quando il cristianesimo veniva concepita come setta
dell’ebraismo, come una pseudo-religione dai contorni e dai contenuti poco chiari,
che si stava diffondendo nell’impero romano.

Con l’Editto di Milano (313)= -


sancisce la libertà, i cristiani non venivano più perseguitati

- e poi con l’Editto di Tessalonica il cristianesimo diventa la religione ufficiale


dell’impero romano. (Religione di stato)
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
Con l’editto di Milano, il cristianesimo non ha più bisogno di essere difeso.
Quindi, gli autori cristiani hanno il compito di fornire una dottrina unitaria.

Perché nei primi secoli non c’era il cristianesimo, ma diversi cristianesimi


(interpretavano la bibbia in modo diverso).

Ma è molto complesso perché il cristianesimo ha tre direttrici di diffusione:


in Europa, Asia e in Africa.

Per unificare la dottr. Cristiana comprendono che bisogna in qualche modo


confrontarsi.

Nascono così i concili= sono riunioni


(partecip i vescovi, (alcuni vesc. Teolog)i e filosofi)
con l’obiettivo di una soluzione comune (le soluzioni unitarie molto spesso non
venivano trovate,)
Se la soluzione è comune invece, viene imposta dall’alto, come dall’imperatore, e
deve essere accolta per forza. Questo avvenne, ad esempio, nel concilio di Nicea.
Concilio di Nicea= 1 degli obiettivi era l’arianesimo= teologia che non vedeva Gesù
come Dio (Dottrina di Ario, Vescovo cristiano)

-----------------------------------------------------------------------------------------------
---Patristica

Dopo i 2/3 secoli di apologia, ritroviamo i patres= coloro che hanno fondato la
chiesa, sia come istituzione sia come dottrina

L'organizzazione della chiesa si basa sull’interpretazione delle sacre Scritture da


parte dei padri della chiesa.
Ma, il testo sacro presenta spesso contraddizioni, dove padri della Chiesa si sono
impegnati a trovare un accordo, contribuendo a formare la dottrina ecclesiastica.

*Dice Gilson, non tutti i Patres, che parlano del testo sacro sono padri della chiesa.
Il titolo di Patres era:
- riservato a uomini di vita santa
- che seguivano un'ortodossia dottrinale.
- antichità= pone un limite cronologico: 3 secolo dC
- stabilita dai concili, (altrimenti venivano condannati all’eresia)
*

PATRES DELLA CHIESA LATINA


- Ambrogio (contribuisce alla definizione di una metodologia ortodossa x
l’interpretazione della bibbia)
- Girolamo
- Gregorio Magno (contribuisce alla definizione di una metodologia ortodossa
x l’interpretazione del testo sacro)
- Agostino D’Ippona

Agostino (354-430)

| VITA |
Siamo a conoscenza di una biografia molto dettagliata di Agostino grazie alle
“confessioni” di Agostino= Non è soltanto una biografia, ma anche un percorso che:
parte dalla nascita del peccato fino alla sua conversione.

- Nasce in Numidia (africa settent.) | mamma cattolica e padre pagano


studia la retorica, importante perché:
- la 1° fase della sua formazione comprende la sua formazione di maestro di
retorica, (anche abile oratore)
-
lo studio della retorica lo porta a confrontarsi con Cicerone,
(in particolare con Hortensis di Cicerone)

le 3 conversioni:

1)
Si converte alla filosofia attraverso il testo di Cicerone (Scetticismo)
Hortensis= esaltazione della filosofia, si discute sul fare o no filosofia? Nel
discutere della questione si sta facendo filosofia
-
Lo scetticismo non lo soddisfa, vuole cercare qualcosa che vada oltre alla
probabilità, e avvicinarsi alla verità

2)
- Si imbatte e si converte al manicheismo (x 9anni)(prende il nome dal fondatore
Mani), religione dualista= sono presenti due principi:
luce (bene) ombra (male)= necessari per la creazione
agostino accetta questa religione per giustificare il male nel mondo.

(la verità è materiale)

3) (a)
Per la grande fama di retore viene chiamato a Milano,
Essendo un maestro di retorica quando si imbatte nella lettura della bibbia,
non la comprende e riconosce che retoricamente scritta male.
- Ma ricaverà una seconda chiave di lettura, quando a Milano si imbatte nella
lettura dei libri platonicorum (libri dei platonici) (forse si tratta di alcuni libri
delle enneadi di Plotino, quindi testi neoplatonici).
- Risolve il vari problemi come ad esempio, se tutto è materia, anche dio è
materia, però non può essere così se no sarebbe un essere finito ecc:..

- Comprende che il principio è Spirituale (dio e verità sono spirituali)

Quindi si iscrive alla corrente platonica/neop. E


fornisce delle risposte riguardo la dottrina cristiana.
Questo fa di Agostino una delle più grandi autorità del medioevo= actoritates
-
--------------------------------------------
(b) quando giunge a Milano incontra il vescovo Ambrogio, ed ascolta le sue
omelie (lettura e riflessione della bibbia) Comprende che la bibbia non va
letta alla lettera, ma in chiave allegorica.

ma è ancora manicheo però con molti dubbi, si confronta con i vescovi


manichei in particolare con FAUSTO MANICHEO, ritenendolo onesto siccome
difronte alle obiezioni di agost. ammette di non saper rispondere.
---------------------------------------
(c)
Agost. ha tutti gli strumenti per convertirsi,
da un lato sente il richiamo,
da un lato lo trattiene il piacere di una vita mondana, le passione le donne ecc

Finchè non avviene un episodio importante, un giorno ascolta per caso una
bambina che canta un ritornello dove ripeteva la parola (leggi)

Agost. lo prese come un invito a prendere il testo della bibbia, lo apre a caso e
gli compare nella lettura di San Paolo, dove parla del ruolo della grazia di Dio
per la salvezza

- Sarà battezzato da Ambrogio a Milano,


una volta convertito combatterà tutte le eresie, e di fornirà una dottrina crist.
(che possa andare in sintonia con la filosofia pagana neoplatonica)
- Agostino, dopo la conversione, con il figlio, si ritira al lago di Como, dove
scrive opere filosofiche e i *Soliloqui*, dialogo tra la sua ragione e la sua
anima.
---------------------------------------
- , Durante il viaggio di ritorno in Africa muore sua madre. -
Agostino scrive altre opere , in cui afferma che il cristianesimo è l’unica vera
religione (*Sulla vera religione*)

Ad Ippona diventa prete e, con la morte del vescovo,


diventa vescovo della città.

La sua attività pastorale dura tutta la vita, dedicandosi alla scrittura di opere
importanti, tra cui *Le Confessioni*
• Sulla trinità in 15 libri, opera teologica più importante
• Un commento alla Genesi, opera esegetica più importante
• Città di Dio=, dimostra la superiorità della religione cristiana sulla pagana
• Retractationes, è un’opera volta a riordinare tutti i suoi scritti.

• 430 i Visigoti di Genserico invadono l’Africa del Nord e pongono sotto assedio Ippona, che
l’anno dopo verrà evacuata ed incendiata, Agostino muore, colpito da febbre

Fine VITA

| Genesi (Commento allegorico) |


- Agostino riporta una lettura allegorica del frutto sacro
Ep narrato nell’antico testamento (le genesi), quando gli ebrei prima di uscire
dall’Egitto rubano l’oro del faraone
- Rubare non è legittimo, perché in quel caso è legittimo?
perché Mosè ed il suo popolo stanno privando di un metallo prezioso, ad un
popolo ed un faraone, che non lo meritano.
-
Quindi se ne impossessano, loro sono il popolo eletto e quindi se ne
impossessano,
- In questo caso posso farne un uso proprio ed un uso improprio

Fine
| La grazia e il male | (x lui, grazia e male sono strettamente legate)

Uno dei problemi che si pone è perché esiste il male?


- Supera la concezione neoplatonica e manichea (male=materia)
la materia non può essere male, sarebbe un prodotto di dio.
- Perché se dio è buono ed ha creato tutto, esiste il male? Ha creato anche
quello? Perché non può farlo scomparire?
- 1 non può farlo sparire perché se tutti fossimo buoni e tutti meritano di
entrare in paradiso tanto vale metterli tutti lì, non avrebbe senso.

Ma se il dio è bene, il male che vediamo da dove deriva?= mancanza


Distingue 3 tipi di male (che non sono dei mali in sè):
1) male naturale= es. terremoti, non è male perché la morte è la
conseguenza del terremoto, (no intenzione)
2) male morale== è la scelta di non fare il bene (non significa fare, xchè
non può creare quello che dio non ha creato)
conclude= il male è assenza del bene, un allontanamento
3) male in sè= non esiste

Nei temi/testi, corre in soccorso la grazia=

- la salvezza che solo dio dà, ma non impone


- È il richiamo a dio a sé (admonitiones).
- ed è l’uomo a scegliere (libero arbitrio) che accogliere o no.

la questione della grazia non la risolve a pieno ,:

si chiede, esiste una predisposizione alla grazia?


Risponde affermativamente, perchè dice agostino che alcuni decide dio chi
riceverà la grazia.

Fine
| L’antropologia | = studio dell’uomo |Dottr. Della conoscenza|
Parlando di antropologia, l’uomo è un composto, da
- una parte materiale e dall’altra (non per tutti,) l’anima (spirituale)

Non accoglie l’idea di Aristotele, della sensazione come passività (l’anima è passiva
nel conoscere)
- Leggendo un dialogo di Platone (attraverso i Platonicorum di Plotino) ne
ricava l’idea che= l’anima si serva del corpo (non è il sinolo) – l’anima è
presente in tutto in corpo
- Perché? Perché se mancasse una parte di anima nel corpo, quella parte nn
sarebbe viva

L’anima per agostino è attiva, produce pensieri e sensazioni

| La trinità e l’anima |

Per Sant'Agostino, l'anima ha una struttura trinitaria,:

1. Memoria, all'essere.
2. Intelligenza, acquisizione della conoscenza.
3. Volontà,

Le tre dimensioni dell'anima formano un'unica realtà, non esistendo separatamente.

La differenza con la trinità di Dio (padre figlio e spiritò)

- Anima = immagine di dio


- Trinità di dio= 3 persone in una sostanza

|Dottr. Della conoscenza| parte 2


Prima abbiamo parlato della conoscenza e la sensazione

Agostino sostiene che la verità esiste, per conoscere la verità non possiamo
affidarci solo alla sensazione (facilmente alterabile)

- per giungere alla verità, bisogna usare l’intelletto che attraverso l’astrazione
coglie gli universali (i concetti)
i caratteri della verità: eterno, immutabile, unica |(la scienza non è eternamente
vera)

- Come ricercare la verità?= Cercare all’interno di noi (processo mauietico)

verità indubitabili:

• Verità matematiche= eterne ed immutabili, necessariamente vere


• l’esistenza del soggetto pensante= (l'errore stesso conferma l'esistenza, xchè se non esistesse,
non potrebbe commettere errori.)

(I caratteri della verità ce li ha dio, mentre noi no= in quanto non necessari)

*Se una cosa è vera, lo sarà per sempre*

Fine
|Il problema del tempo|
Sant'Agostino riflette sul concetto di tempo, partendo dalla genesi (la creazione),

la creazione è istantanea? O avviene nel tempo?

- Aspetto religioso= la verità è stata rivelata attraverso le genesi, ha creato il


mondo in 7 giorni (va letto in maniera allegorica)
- Aspetto filosofico= dio essendo immutabile=
non può cambiare il pensiero e volontà,
Se Dio avesse voluto creare in un determinato momento, sarebbe cambiato
rispetto a prima, il che negherebbe la sua eternità. Agostino, dunque,
conclude Dio è eterno, fuori dal tempo.

Se Dio avesse voluto creare in un determinato momento, significa che prima


sarebbe stato un dio ozioso

Agostino cerca di rispondere alla domanda= Cosa faceva dio prima di creare?
- Il tempo è dio? No, quindi il tempo è una creazione sua

- Dice Agost. non dobbiamo pensare all’eternità di dio utilizzando la concezione


che abbiamo del tempo (umano)

- Dio è FUORI DAL TEMPO= Non esiste passato e futuro, per dio è tutto
presente.

Dio già sa tutto, perché è il creatore, non esiste un tempo in cui ha creato e un
tempo in cui lo ha fatto, ma è tutto un insieme, un eterno presente

Fine
|De Civitate dei| (risponde alle accuse sui cristiani)
Nel 410, dopo il saccheggio di Roma, molti pagani pensavano che fosse una
punizione degli dei per i cristiani.

- Sant'Agostino, spiegava nell’opera de civitate dei (La Città di Dio) che le


sofferenze e i disastri nel mondo erano causati dal peccato dell'umanità,
- dice che non è vero, che la storia di gloria, ma una storia macchiata dal
sangue, violenza, (conquistato il mondo al prezzo di tante vite)
Agostino distingue due tipi di storia:

- storia sacra= la città di Dio, , è composta da persone giuste, che seguono Dio,
- storia profana= la città terrena, è composta da peccatori, che vivono secondo la carne,
desiderio (libido), potere

sono due modi di vivere,


queste due città sono connesse tra di loro, si confondono,
e l’uomo ha la libertà di cercare e scegliere la città

1) del concilio di Nicea


2) confuta l’arianesimo e nemico Ario
3) confuta delle dottrine cristiane per dimostr. la non ortodossia,
che poi diventeranno eresie (eresia è una deviazione dalla verità rivelata)
4) è vescovo= ha l’autorità di fare dottrina

Fine Agostino
Boezio (480-525 d.C.)

| VITA |
È considerato l’ultimo dei romani (è un senatore) e il padre degli scolastici.

Studi più recenti dicono che dire che è il 1° padre degli scolastici è un po' azzardato,
- perché con “scolastica” si fa riferimento alle scole (istituzionionale) presenti solo
nel 10°sec.
- Quando si attribuisce il titolo di scolasticus, lo si fa per indicare che lui utilizza i
testi dei filosofi antichi come partenza x elab il proprio pensiero

- Verrà eletto console e magister alla corte di Teodorico, verrà accusato dopo
varie circostanze di aver complottato contro il re, e verrà imprigionato e
condannato a morte a Pavia

Durante la sua prigionia scrive una delle opere + belle= consolatio philosophie.

| Boezio era cristiano? |


Proveniva da una famiglia cristiana=

Una delle domande degli studiosi erano sulla cristianità di Boezio.


– se diamo uno sguardo alle sue opere, non ci sono riferimenti religiosi, è un autore
Pagano

- fino a quando uno studioso non scoprì uno scritto di Cassiodoro, attribuisce a
Boezio delle opere cristiane, un libro della santa trinità (sancta trinitate,)
ma non è sicuro

*Il suo cristianesimo è autentico? * degli pensano che all’inizio fosse pagano e poi
dopo la carcerazione si fosse convertito.

(Da quanto ho letto D’onofrio era sicuro che fosse cristiano)

|Opere tradotte e commentate| Boezio


Scrive opere da un lato di storia antica dall’altro forse cristiane

Per quanto riguarda la 1° parte, traduce commenta opere di logica

Il suo obiettivo era di tradurre tutto Platone e Aristotele in latino, impresa al quanto
ardua.
- Ha tradotto Arist :
- L’organon= raccolta di scritti di Aristotele, centro del suo pensiero logico.

"Organon"= "strumento di conoscenza"

- Le categorie
- Gli analitici primi
- Scriverà un secondo commento con gli analitici secondi (andato perduto)
- Cicerone= topica
- Isagoge (ghè) (il problema degli universali)

*chiave x ricordare le opere*= O.C.A.T.I

- Scriverà anche in chiave logica, sulla distinzione del=

Sillogismo categorico (affermazione)= A è B, quindi B è A

SIllog. Ipotetico= Se A è B, B sarà A

Durante la sua prigionia scrive una delle opere + belle= consolatio philosophie.

|Il problema degli universali|= concetti

Parte dall’ isagoge di Porfirio= parlava delle CATEGORIE di Arist= genere


umano

Si pone 3 domande=
- Il genere è concreto o una concezione della mente
- Se è la prima, è corporeo o incorporea
- Se incorporea, il genere è unito o diviso dalle cose materiali?

gli autori mediev. sono tenuti a rispo per 2 ragioni =


- epistemologia= perché la scienza e la ricerca è universale. per tutti gli esseri
viventi, non nel singolo indiv
- teologica= quando abbiamo un’universale dove ci sono individui che non
possono definirsi tali se togliamo un’universale
Porfirio non dà risposta,

Boezio presenta dà due sugli universali:

- *De interpretatione*, adotta una visione aristotelica (diversa),


gli universali non sono reali, ma possono esistere grazie alla teoria
dell'astrazione= possiamo pensarli (gli universali)

- Nella *Consolatio philosophiae*, segue la linea platonica, sostenendo che gli


universali esistono e sono separati dalle cose, come nelle idee di Platone.

De interpretatione:

il problema (univ sostanza/spirituale) lo risolve attraverso il


processo di deduzione (di arist):
come conosciamo l’universale? Si parte dalla sensibilità… … …
*Gilson scrive che Boezio risolve il problema prendendo spunto da
Alessandro D’Afrodisia:

- I sensi ci mostrano le cose in modo confuso.


- il nostro spirito (animus)= capace di decostruire e ricostruire i dati,
può di distinguere delle caratterist. dei dati che si trovano in stato di
mescolanza
il genere e le specie sono tra questi,

lo spirito li scopre o in =
- esseri incorporei: trova il genere e la specie in modo astratto
(amore, giustizia ecc.)
- esseri corporei: dove da un corpo si astraggono delle nozioni
astratte di uomo/animale, attraverso la nostra
esperienza.
(Es osservando in un parco diversi generi e specie di animali
differenti, inizio dunque a distinguere le specie, in questo caso
stiamo raccogliendo informazioni dal mondo reale)

Nel Consolatio filosofie da una spiegazione diversa:


--------------------------------------------------------------------------------------------
------*(Gilson ci fa capire che la spiegazione aristotelica mancava nel
testo di Boezio,
lui diceva solo che si può astrarre una nozione astratto dal
sensibile/esperienza, senza scrivere di una misteriosa
operazione aristotelica*

3 livelli:
1: senso= esperienza
il passaggio successivo è 2: l’immaginazione= attraverso ad essa
posso astrarre dai dati sensibili la forma che rappresenta
l’oggetto.
3: ragione: attraverso l’esperienza di diverse cose materiale
(penna) astraggo e giungo ad una specie
4: intelletto: giungo all’idea forma,

Boezio distingue la filosofia in due rami: pratica e teorica


Teoretica : 3 oggetti di studio
1. Non intellegibile: Dio e gli angeli Sono esseri che
esistono fuori della materia
Non possiamo farne esperienza diretta perché non sono
materiali.

2. Intellegibile: come l’anima è immateriale ma "precipita"


nel corpo, quindi possiamo attraverso il pensiero

3. Naturalia: come l'uomo.


La materia fa parte della loro definizione e non possiamo
concepirli senza di essa.

Le artes liberales studiano i naturalia e, attraverso di esse,


si può risalire, dal mondo materiale, alla conoscenza di Dio.

Le 7 arti liberali si dividono in due gruppi principali:


trivio: arti linguistiche
- Grammatica:
- Retorica:
- Dialettica

Quadrivio: 3 materie scientifiche e la Musica:

|Consolatio Philosophie| Boezio


non è un'opera cristiana,
ma affronta questioni puramente filosofiche.
1. provvidenza divina e libertà umana.
Se Dio conosce tutto e ha creato tutto, dove si colloca
la libertà dell'uomo?
- Secondo Boezio, Il fatto che Dio conosca in anticipo
non toglie libertà all’uomo, perché il sapere divino non
causa gli atti umani.

2. distinzione tra il creatore e il creato


- distingue Dio come Essere necessario,
- mentre le creature che ricevono l'essere da Dio.

Fine Boezio

Dionigi
|problema del Neoplatonismo|
Il problema nasce dall'interpretazione (esegesi) dei testi di Platone,
influenzata dalle filosofie successive, come Aristotele
Questa esegesi (chiarire il significato) non si limita solo agli strumenti
concettuali platonici, ma venivano presi anche dall’aristotelismo dalle
religioni e dallo stoicismo

- Il neoplatonismo concepisce il tutto a partire dal principio unico


Il problema come passare da un pensiero di Dio unitario alle cose?
-
x i cristiani lo spiegano (come Agostino con la dottr. Raziones
seminale) quando pensa crea, è in un eterno presente
-
x i neoplatonici non cristiani esiste il demiurgo (non è dio) che non
crea ma plasma, perchè ha già la materia a disposizione.
attinge all’iperuranio/mondo delle idee

| VITA | Dionigi l'Areopagita fu un filosofo e teologo cristiano (cristiano per un


errore/falsa attribuzione), identificato come uno dei convertiti di San Paolo

(quando passa ad Atene, i cristiani lo derisero| - dio senza materia – dio tre in
uno erano ritenute falsità), solo Dionigi si ferma

Tuttavia, molti studiosi ritengono le opere attribuite a lui siano stati scritti da un
autore del V secolo, con lo "Pseudo-Dionigi l'Areopagita".

Ma all’epoca si pensava fossero la stessa persona

Fine VITA

Come abbiamo detto in precedenza, Il problema dei neoplatonici passare da


un pensiero di Dio unitario alle cose? (c’è una zona intermedia tra dio e
l’uomo)

Dionigi ha scritto delle opere, che spiega come si passa dall’uno alla molteplicità
attraverso gli: (connetteva termini del vangelo per spiegare i rapp. tra dio e materia)

- -------------------------------------------------------------------------------
|influssi neoplatonici|=  Gerarchia celeste (tradizione ebraica):  Teologia
negativa (apofatica),  Monè /unità/emanazione  Ritorno a Dio (epistrophé):

- Siccome per i neoplatonici: dall’uno (monè),


- Si emana (proc. Si derivazione)
- Discende e poi ritorna a dio= epistrophè (ritorno all’uno=dio)

Quindi dall’1 si giunge alle molteplicità materiali

-----------------------------------------------------------------------------------

Dove nella sua


Opera (1) “gerarchia celeste”, Questo vuoto viene colmato con una serie di
esseri intermedi, a dio e all’uomo ovvero gli angeli
(Intermedi perché hanno due caratteri dell’uno hanno la spiritualità e materia
quindi molteplice)

Sono gli ultimi esseri spirituali della gerarchia, (prima ci sono i cherubini e
serafini) sono + lontani a dio e + vicino agli uomini
Opera (2) “de divinis nominibus” si concentra sul problema
- Dio è definibile? Secondo Dionigi no perché solo le cose materiali si possono
definire in quanto sostanze finite, (abbiamo solo notizie es bibbia)
-
Se si, significherebbe cristallizzare dio, dio non si può conoscere (siamo essere
limitati)
come diceva agostino se hai la concezione di aver conosciuto dio, non è dio

- Quindi dalla teologia positiva si passa alla teologia negativa: ovvero dio è non
buono, no nel senso che è cattivo, ma sia non buono che non cattivo
Questo ci porta oltre, ad avvicinarci a dio non a raggiungerlo
- Dio per lui è suprassenzialis = non è sostanza,
- si conosce misticamente, no intelletto

(mentre x Paolo si può conoscere con intelletto) = chiesa occidentale

Diogini = chiesa orientale


Nel "buio luminoso" dell'incomprensibilità divina, quando si
abbandonano tutte le immagini e i concetti per entrare
nell'esperienza dell'Essere assoluto.

Fine Dionigi
Giovanni Scoto Eriugena (9°)

- È un autore neoplatonico, che trae buona parte del suo


neoplatonismo da Dionigi, e traduce Plotino
-----------------------------------------------------------------------
- Secondo lui filosofia e religione sono un’unica verità, non possono
essere slegate,
- sono due modi per cercare la stessa cosa la verità siccome è una
data da dio.
--------------------------------------------------------------------------------
La prima opera che scrive è il perifhyseon = sulle nature,
(Tradotto in latino erroneamente divisione delle nature) È un’opera cristiana,

- È un dialogo tra l’allievo che pone, domande e maestro risponde.


- È un’opera sistematica= tutto ciò che si può sapere è nell’opera, una
volta dato il sistema
\
- Alla domanda come fa a comprendere tutto?

X lui= Il tutto è= tutto ciò che è, e tutto che non è

dalla prospettiva neoplatonica, il non essere non significa non esistere.

ciò che è al di fuori dall’essere nel mondo è non essere = il non es. sta
prima dell’essere

- Alla domanda= quindi ci deve essere anche dio?


X lui= tutto non è dio, ma:

Tutto è manifestazione di dio (Quindi la molteplicità sono una


manifestazione)

|La natura – le sue divisioni| (Scoto)


Il termine sistematico (x indicare il tutto) che ha trovato è = natura

- La natura non si può definire (il predicato dovrebbe essere più


lungo della natura)

come comprenderla se non si può definirla?


Bisogna dividere (metodo usato da Platone) la natura, bisogna analizzarla

cosa si divide? = grazie al il concetto della creazione

*- Dividere è un metodo della filosofia -cosa divido è un metodo della religione*


- La natura si divide in 4 parti:
la natura che crea e non è creata=
la natura che crea ed è creata
la natura che non crea ed è creata
la natura che non crea e non è creata
- se questo ragionamento risulta essere verità,
- le 4 nature rappresentano tutto ciò che è e non è= Dio

-----------------------------------------------------------------------------------------------
-------|la natura che crea e non è creata|

Corrisponde a dio, solo dio crea e non è creato, supera la teologia affermativa e
anche la negativa

- Perché quella affermativa (dio è) ci dice delle cose di Dio in maniera sbagliata
- Mentre quella negativa: si avvicina un po’ dio ma non ci dice niente di dio

Eurogena elabora la Teologia superlativa= posso dire qualcosa di dio leggendo la


Bibbia ma aggiungendo la parola plus/super (super buono)

Non potrò mai dire Dio è super cattivo perché nella Bibbia non c’è scritto (Non
significa cogliere in pieno dio, e x es. la sua bontà)

|la natura che crea ed è creata| (Scoto)


Affermare questo vuol dire ammettere l’esistenza di due creatori ma non è possibile
avere due creatori.

Quindi cos’è questa 2 natura che crea?= Sono i logoi di Dio (idee)

- Logoi differenza con agostino=


- x Agost. le idee sono nella mente di dio
- x Eriugena è una creatura di dio che crea (due nature che creano)

in che modo i logoi si rapportano alla res?

Ogni Res (essere) ha una triade: sostanza Potenza atto.


- Dio= il passaggio da sostanza all’atto accade una volta
- Manifestazione unica

- Uomo= le vede nel loro dispiegarsi,


- il passaggio è incessantemente da sost. a atto
- Vedono il fenomeno, non quello che c’è dietro= la sostanza

La differenza è che dio conosce la sostanza delle cose


Mentre l’Uomo solo apparenza

|la natura che non crea ed è creata|= tutto il creato – creato x uomo
la natura è creata da dio tramite= i logoi(le idee)

spiegare la 3° natura significa spiegare in che modo Dio ha creato il nostro mondo e
noi (tutto il creato)

- il processo di creazione della natura è finito, ma non significa che il processo


di divisione si fermi alla 3° natura,
perché x Eriugena è un processo ciclico= epistophè (ritorno all’uno=dio)

- tutti le cose create sono apparenza, -


- telofania= tutto ciò che esiste è manifestazione di dio (solo dio è in sè)
|Antropologia allegorica|
x spiegare questo (telofania), Eriugena reinterpreta Adamo ed Eva con allegoria.

Adamo= intelletto | Eva= ragione (dianoia)

- Adamo (l’intelletto) viene creato x primo, mentre Eva è creata dalla costola di
Adamo x compagnia a lui.

Quindi la ragione deriva dall’intelletto,

- prima di decadere nella razio e poi preso e trascinato dalla razio attrav. Le
tentazioni del serpente = le tentazioni che spingono alla carne/materia

Adamo (intelletto) prima di decadere vedeva la verità, con il sopraggiungere della


ragione inizia ad annebbiarsi.

Il serpente non tenta adamo, ma eva perché la sensibilità fa cedere alla ragione

La ragione quando cade, trascina con sé l’intelletto che si perde non conosce + le
verità.

Nelle genesi poi c’è scritto= Verrà una donna che schiaccerà la testa del serpente,
ovvero la ragione inizierà ad alzare lo sguardo verso l’alto.

Un ultimo riferimento al genesi=dio quando scopre che hanno mangiato il frutto

Li punisce= Adamo lavorerà con sudore | Eva partorirà con dolore

Ovvero
- intelletto dovrà faticare per arrivare alla verità
- i ragionamenti saranno partoriti con dolore

|la natura che non crea e non è creata|


Cosa è la quarta natura?

- problema 1= affermare che 1° e 4° natura sono la stessa cosa significa che


esistono dio
- Problema 2= dire che la natura non crea, significa attribuire a Dio il fatto che
non crei
Risposta= Questo dio è uguale al primo dio, (è solo una prospettiva diversa),

- È quel dio di cui non possiamo conoscere


- quando scompare l’apparire/il fenomenico svanisce quando si risale alla verità.
- È ciò che ci chiama all’uno/ dio (epistrofè)

Altro problema=

- Se tutto torna in dio, significa che non c’è una punizione/giustizia x i


comportamenti, non c’è l’inferno.
- (un peccatore e un non peccatore andranno in paradiso?)

Risposta = Eriugena dice che tutti ritornano a Dio ma non nello stesso modo

Ritorno Specialis (term. Neopl.)= l’uomo diventa dio pur essendo diviso da esso
(theosis)

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La filosofia può essere una scienza perché arriva a verità con la ragione, mentre la teologia no, perchè si
su verità che non possono essere empiricamente testate, x fede

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Fine Eriugena

11° secolo
In Europa si assiste a un cambiamento culturale, dove le arti liberali cercano di
svincolarsi dalla teologia, pur mantenendo un legame con essa.

- In particolare le arti del trivio= grammatica, retorica. e dialettica (logica)


una disputa tra:

dialettici (difensori della logica) - antidialettici (contro la logica).

Entrambe le fazioni considerano la fede superiore alla logica,


- ma gli antidialettici si opponevano al platonismo teologico=
parallelismo tra le idee e le parole= le idee hanno un rapp con la parola e
vicev.
Se è così con la parola posso descrivere una vera descrizione del mondo
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Dialettici usavano la logica per comprendere le verità della bibbia.

Gli antidialettici, impegnati nel rinnovamento morale della Chiesa, criticavano l'uso
eccessivo della logica come sintomo della secolarizzazione della chiesa= religione
perde influenza nella società, visione + laica.

X gli antidialettici= la logica toglie importanza alla rivelazione

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*No imp. La disputa sull’eucarestia tra Berengario di Tours e Lanfranco di Pavia.

Berengario sostiene che il pane e il vino non si trasformano realmente nel corpo e sangue di Cristo,
in quanto impossibile secondo le leggi naturali.

Lanfranco, invece, difende la transustanziazione: la sostanza del pane e del vino si trasforma
miracolosamente nel corpo e sangue di Cristo, anche se le apparenze (accidenti) rimangono
invariate. Per Lanfranco, la fede supera la logica umana e accetta il miracolo come verità.

Fine 11° sec


Roscellino (11° sec. d.C.)

Non sappiamo molto di lui. – era un antidialettico,

- Era avversario di Anselmo d’Aosta e Pietro Abelardo (dialettici), ed è noto


principalmente attraverso le critiche di questi.
- Delle sue opere, abbiamo solo un’epistola diretta ad Abelardo
Opere di altri:
-Anselmo (Nell'epistola (De Incarnatione Verbi)
- Anselmo critica Roscellino, perché (Roscellino) è contrario al platonismo
teologico, (rapp tra parola e idee),
- Roscellino sostiene che le parole sono solo dei suoni, ma non corrisponde a
niente (e come “far prendere aria alla bocca”),
Questo x Anselmo è un problema perché significa non fare filosofia, solo la fede si
attinge alla verità

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-Abelardo
Abelardo critica Roscellino in due opere: la *Dialettica* e un'epistola

nella una un'epistola al vescovo di Parigi, nella quale cerca di convincerlo a


condannare l'eresia di Roscellino, ottenendo infine successo.

chi non comprende gli universali (parola/ concetto), come "uomo" e il legame
con gli individui,
non possiede la capacità per comprendere come tre persone distinte possano
essere in un'unica divinità.

Verrà condannato per aver affermato l’esistenza di 3 divinità, (padre figlio spirito)

Fine Roscellino

Anselmo D’Aosta (11°/12° d.C.)

- Anselmo è un dialettico (avversario di Roscellino)-(monaco),


pur rispettando la verità della Rivelazione e la fede, propone una ricerca della
verità fondata sulla pura razionalità.
- Lanfranco di Pavia (arcivescovo di Canterbury) Riceve da Anselmo, un
manoscritto sulle “ragioni della fede”
- X la prima volta la ragione e la fede non sono contro ma unite.
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X lui Esiste una ragione della fede, fa indagine sull’esistenza di dio e i suoi
caratteri
Questa indagine di provare l’esistenza di dio con la ragione era molto
rischioso.

- Ma Anselmo non era ateo, lui era Cristiano.


Dava la fede per scontato, ma la vuole anche dimostrare, e per farlo non può
limitarsi alla Fede perché se no sarebbe inutile la ricerca.
- Si deve dimostrare per forza logicamente

Dopo un po’ di titubanza Lanfranco di Pavia accoglie la proposta di Anselmo ma


consiglia di cambiare il titolo perché poteva essere provocatorio:

La intitola monologion= riflessione interna

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- Nel de veritate= sottolinea che logica possa attingere alla verità,


ma siccome la verità è una, le verità della logica non possono contraddire le
verità della fede

Per spiegare questo punto parla di rectitudo formalis= formalmente corretto

Corretto non solo per un ragionamento corretto ma anche teologicamente, perché


la verità è una, e coincide con le due.

La verità logica è corretta perché dio sostiene essa (volontà divina) - richiamo alla
teologia platonica rapporto tra idee e parole

Alla fine dirà che Dio È= colui che ci dà l’intelletto della fede (un’intelligenza della fede)

|Monologion e Proslogion| (Anselmo)


Come Anselmo utilizza la logica per dimostrare l’esistenza di Dio?

Nelle opere Monologion e nel Proslogion, hanno comune di dimostrare l’esistenza


di Dio,

Differenze x d’onofrio:
- Monologion= a posteriori (ricerca empirica/ al di fuori di sè)
- Proslogion= a priori (ricerca interiore/ dio è dentro noi)
- ---------------------------------------------------------------------------------

-Monologion= x dimostrare l'esistenza e la natura di Dio, usando la sola


ragione. (si rivolge a chi non ci crede o a chi non ha ricevuto il messaggio di dio)
- Presenta 4 prove, Le prime tre prove seguono le categorie aristoteliche di qualità,
quantità e relazione.

- 1° prova= desidero= Osservando il mondo mi rendo conto che ci sono


cose + o – buone,
osserva che tutti noi desideriamo le cose che consideriamo buone,

Ma, Anselmo ci fa comprendere che le cose non sono perfettamente buone


Se esiste un bene al 50% un altro 30% ci deve essere qualcosa perfettamente
buona= Il supremo/sommo bene è Dio

- 2° prova= grandezza= osservando il mondo, possiamo vedere delle diverse


grandezze, una cosa è più o meno grande dell’altra,
- ci deve essere una somma grandezza= Il supremo/sommo è Dio

- 3° prova= esistenza= qualsiasi cosa esiste in sé? La bottiglia x es. non esiste in
se perché qualche altra cosa l’ha creata (aliud)

Dio esiste per sè


4° prova= perfezione= ogni cosa esiste + o – perfetta, ma la perfezione in sé è
dio (stesso procedimento in precedenza)

- una volta che ho capito questi 4 caratteri, posso desumere i caratteri di dio,
- x anselmo queste cose accettate x fede hanno una loro ragione
-------------------------------------
la creazione x Anselmo= creare (dio)= portare dal non essere, all’essere.
(agostiniana) (no eriuginiana = logoi= idee)
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-Perslogion= = x dimostrare l'esistenza e la natura di Dio, usando la


sola ragione. (si rivolge a chi non ci crede o a chi non ha ricevuto il messaggio di dio)

- a priori o ontologica (ricerca interiore/ dio è dentro noi)


- Anselmo cerca di arrivare a una comprensione di Dio attraverso un'unica prova,

piuttosto che attraverso un ragionamento complesso.

- Anche chi non crede, ha in mente il concetto di dio,


x dire “io non credo in dio” bisogna avere l’idea di dio

ma si può avere l’idea di dio, quindi di essere perfetto?

- Se l’ateo ha l’idea di un dio solo nella mente, significa che ci sarà nella realtà
un altro dio, ma ciò non è possibile, perché dio è unico

- Se ho l’idea di sedia esisterà nella realtà, quindi la sedia è superiore a dio


siccome dio è solo nella mente?
- Perché ciò che esiste sia nella mente che nella realtà è superiore a ciò che ho
solo nella mente

Critica di Gaunilone= se ho il concetto di isola perfetta, dovrebbe esistere nella


realtà, ma io non ho mai visto un’isola perfetta come me l’ho immaginata io

Fine Anselmo

Abelardo (11°/12° d.C.)


Era un grande maestro di dialettica, e teologo

Nell’opera TEOLOGIA CRISTIANA = nuova concezione della teologia

- Teologia= la conoscenza della verità rivelata in modo intellettuale/razionale


Perché l’uomo è razionale quindi dio quando manda un messaggio attraverso
la ragione umana

- Vera teologia= possiamo conoscere la verità perfettamente come dio

- Notitia dei= tutto ciò che possiamo sapere di dio (rivelazione)


Conoscenza = senso oggettiva= noi di dio -- senso sogg.= di dio che ha di se
stesso

Concetto neoplatonico:

La rivelazione/conoscenza = non è il sogg che conosce l’ogg, ma è dio che si


mostra in modo da poterlo conoscere (non significa che non devo cercarlo)

Nell’opera il Dialogo=i credenti possiamo avvicinarsi a una conoscenza del


Sommo Bene attraverso la ragione e la rivelazione, però le conoscenze rimangono
imperfette.

Dialettica = RAGIONAMENTO

Dialogo tra filosofo (razionale) e Cristiano (fede)

Alla fine si lascia convincere dal Cristiano perché la ragione naturale che il filos ha è
cristiana
Solo il vero logico comprende la verità /
verità intesa logicamente

|Gli universali| Abelardo

Abelardo racconta del suo conflitto con Guglielmo di Champeaux, assiste a delle lezioni di
Guglielmo, sul tema degli universali.

Abelardo critica Gugliemo, perché x Abel. Gli universali sono un problema logico,

Utilizza un criterio epistemologico x distinguere la conoscenza vera dalla falsa.:

- domande sugli universali:


1. esistono, quindi sono realtà?
2. Esistono, sono staccati dall’uomo?
3. Se staccati sono conoscibili dall’uomo

Le tre versioni di Guglielmo:


1 L’universale è una res reale

2 È una res spirituale, dove abelardo dirà che c’è una contraddizione= perché anima sarà
razionale nell’uomo e irraz. dal cavallo

3 res caratterizzata dall’indifferenzia, senza differenze

- Guglielmo (realista)= universale è un sostrato ontologico, parla di res


spirituale
Ma x abelardo non ha senso, perché una res deve avere qualcosa di materiale

- Roscellino= (nominalista estre.)=

flatus vocis= parola senza senso, è mentale ma non esiste ne come realtà ne come
concetto, (esistono i singoli uomini tutti diversi, non ha senso raggrupparli) conosco
il singolo uomo non gli uomini (avrà problemi di trinità)

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X Abel. l’universale=non è una res ma ha che fare con esso,

Sono concetti mentali (come Roscellino), logici,


abbiamo l’idea di uomo ma non significa che esista, è un frutto della nostra
mente, (es. guardiamo dei cellulari diversi e formiamo il concetto di cellulare)

Universale come sermo= discorso

Es. platone e socrate sono uomoni hanno qualcosa che li


accomuna/somiglianza,che li disting. da animali, dio ecc…= STATUS (Res)

Una volta individuato lo status, non bisogna cristallizzarsi nella definizione, ma


attrav. l’utilizzo del discorso= dinamico.
(l’universale non è lo status, ma si rivolge ad esso)

Se non esistessero + le cose esisterebbero gli universali? X abel, è SI

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Altre opere

|La dialettica| Abelardo


Opera di Abel dove, Nella prefazione dice: che è stato accusato di offendere la
religione facendo perdere la fede attraverso la LOGICA

Ma non è così perché siccome la logica si occupa della verità, Logica e religione, pur
con metodi diversi, sono scienze che cercano di arriv. alla verità.

Non bisogna avere fede senza capire il perché sarebbe sbagliato. Bisogna prima
comprendere la fede, e poi avere fede.

|L’etica|
Ci sono idee che anticipano Spinoza: Contrariamente alla scuola cattolica, lui
vorrebbe distinguere tra vizio e peccato.

Il vizio= il desiderio del peccato (anticipo quasi di una spinta freudiana) –

il peccato= realizzazione di quel desiderio.

Solo che
- il vizio x lui= non si può governare: Fattore fisico, naturale
- il peccato= invece è evitabile

il peccato= però dipende dall’ INTENZIO:

1= Se scelgo di mentire a fin di bene non è peccato.


2= Se scelgo di mentire x mentire è peccato.
3= Se penso alla voglia di fare una cosa brutta ma non la faccio è peccato

Senza la logica non possiamo parlare del vero bene del vero male

I veri logici e teologi sono i veri cristiani


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|Sic et nun| Abelardo
È una raccolta di contraddizioni tra i padri della chiesa, cerca di dare una soluzione

1) potrebbero essere corrotte, opere manomesse da un terzo


2) Autenticità: spesso le opere venivano attrib. ad altri che non erano gli autori
3) è meglio un’opera di un autore a fine carriera dove può cambiare o migliorare un
suo pensiero
In quest’opera fu uno dei principali motivi dove fu accusato di eresia, per la sua
concezione diversa dalla chiesa, sulla trinità

- Se, per esempio, sostituisco il termine "Figlio" con "Padre" nella Bibbia,
ottengo una narrazione completamente diversa.
- Se dico che Gesù afferma: "Io sono il Figlio, il Padre mio mi ha mandato",
non posso affermare correttamente: "Io sono il Padre, il Figlio mio mi ha
mandato".

Trinità x Abel.= un dio con 3 caratteristiche= sapienza potenza e carestia

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Il Nous, rappr. l’anima mundi,= è ciò che consente il passaggio dal Padre
allo Spirito attraverso il Figlio.

- L’anima del mondo, un concetto estraneo alla cristianità,


un rapporto tra Dio Creatore e gli enti creati.
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Abelardo, l'anima mundi era un principio vitale che animava l'universo, ma lontano dallo
spirito santo

Fine Abelardo
Realisti estremi= Guglielmo di Champeaux, Agostino, Platone e Plotino,

= concetto a priori, ma esiste al di fuori della mente= res spirituale

Realisti moderati= Gilberto Porrentano, Tommaso D’Aquino (come anche Aristotele)

Legame tra sostanza delle cose e il concetto, non esiste prima ma dentro alle cose
(quando parlo di uomo x es esiste realmente in generale)

Universale x Tommaso= e sia dentro (in re), ma è anche ante rem (mente di dio), e
post rem (presente dopo, nella mente degli uomini)

Nominalisti moderati= Abelardo e Guglielmo di Ockam,


gli universali sono concetti mentali, no al di fuori delle cose
le usiamo ma l’idea di uomo non esiste nella realtà, ma nella nostra mente

Nominalisti estremi= Roscellino

flatus vocis = parole senza senso, devo parlare del singolo, il concetto non esiste né
nella realtà né mentalmente

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