Arts & Crafts
Arts & Crafts
JOHN RUSKIN
Studia a Venezia dove studia le tradizioni gotiche da Pugin e
dove scrisse “stones of Venice” con un approccio un po’
politico del passato. Aderisce pure al gruppo dei preraffaelliti.
Lui (insieme a Morris) riteneva che le città industriali portavano
le persone a diventare piccole “macchine” dove il lavoro
artigianale non viene più considerato (per esempio nel Crystal
Palace con il cantiere industrializzato).
Scrisse anche “the seven lamps of architecture” uno dei
primi manifesti si come dovrebbe essere l’architettura:
1. Si alla decorazione ma solo quando ha un senso
2. I materiali devono essere visibili, non bisogna mascherarle
3. Masse volumetrici ma semplici (molto Bouelle e Ledoux)
4. Bellezza come ritorno alla natura
5. Rapporto con la vita, un lavoro finito e vivibile
6. L’architettura deve essere pensata per durare nel tempo, ma
non restaurabile. 7. Obbedienza allo stile gotico e romanico.
Anticipano gli elementi innovativi dell’art nouveau.
WILLIAM MORRIS
Lui sviluppa gli elementi di Ruskin nella “red house” e nella
“arts and crafts”. Segue l’università ad Oxford e anche lui
aderirà ai preraffaelliti. Inizia a lavorare come scrittore critico
dove riteneva che bisognava ritornare al passato anche
nell’edilizia, critica l’uso della macchina. Scrisse anche testi
quasi di fantascienza (es “news from nowhere”) dove prevede
una società del futuro dove si possa vivere in un rapporto più
equilibrato con la storia e la natura. Fu anche pittore molto
preraffaellita come “La regina Ginevra o la bella Isotta”.
Red House per William Morris, Kent,
1859, Philip Webb
Casa per i ritrovi degli artisti. Molto
elementi di modernità, quasi come una
prima architettura del movimento
moderno. Con 0 simmetria, tripartizione
e facciata principale, totalmente
contro le idee della tradizione. Le
aperture sono diverse tra di loro.
Mattoni a vista. Però invece in parte è
legata al passato con elementi che
richiamano molto al gotico. Anche i
disegni ornamentali non hanno simmetria (cosa invece sempre
presente nel passato).
Nella società “Morris, Marshall, Faulkner & Co.” (con, Philip
Webb, Dante Gabriel Rossetti e altri) creano oggetti per
arredare e decorare le case basandosi sì al passato ma creando
oggetti di alta qualità da vendere sul mercato per aggiornare il
gusto. Dato il fatto che sono costruite con tecnologie tradizionali
vengono a costare di più e perciò non fa molto successo. (un
contrasto di Morris perché lui era un socialista e voleva portare
l’arte al popolo ma creò opere che venivano a costare
eccessivamente). Da qui poi nascerà l’industrial design.
Dopo la “Morris, Marshall, Faulkner & Co.” Crea una nuova
società: la “century guild di Mackmurdo” decidono di esporre in
esposizioni internazionali creando poi “Arts & crafts exibition
society” nel 1888, una associazione che promuove e produce
oggetti di uso quotidiano nuovo. L’Inghilterra è nel pieno di
conquistare i mercati internazionali in competizione con
“doutscher werkbund” in Germania e “wiener werkstätte”
in Austria che cercano di fare prodotti migliori ma anche sempre
più economici. Lo stato le promuove facendo costruire scuole
dell’artigianato e affinamento del prodotto industriale.
Morris questo passo non lo fa perché rimane sempre molto
legato alla costruzione tradizionale artigianale.
Definizione dell’architettura:
“l’architettura rappresenta l’insieme delle operazione operate
sulla superficie terrestre in vista delle necessità umane”