23 08 2022 15 30 08 SIFA Cinesiologia Applicata in Palestra Dott. Fabrizio D Agostino
23 08 2022 15 30 08 SIFA Cinesiologia Applicata in Palestra Dott. Fabrizio D Agostino
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Apparato
locomotore
3
Apparato locomotore
• Scheletro: è l’insieme delle ossa, deputato a
sostenere le parti molli del corpo
• Sistema articolare: l’insieme di dispositivi
giunzionali tra capi ossei, interconnessi
tramite i tessuti connettivi
• Apparato/sistema muscolare - è l'insieme di
tessuti che permette la locomozione del
soggetto
4
Elementi dell’apparato locomotore
• OSSA: sono le leve • TENDINI: trasportano
• ARTICOLAZIONI: la forza sviluppata dal
congiungono le ossa, motore nel punto in
ne permettono il cui questa serve: cavi
movimento: giunti • LEGAMENTI:
meccanici (fulcri) vincolano il
• MUSCOLI: movimento entro
trasformano l’energia limiti fisiologici: fermi
chimica in energia di sicurezza
meccanica: motore
5
Scheletro
Il numero delle 24 coste,
ossa nell'adulto 14 nella faccia,
è di 208, così 8 nel cranio,
distribuito: 8 nell'orecchio,
64 negli arti 1 sterno,
superiori, 1 osso ioide
62 negli arti
inferiori,
26 nella colonna
vertebrale,
6
• Lo scheletro rappresenta sistema di sostegno
dell'organismo
• Protegge gli organi interni
(particolarmente evidente nel cranio).
• E’ la sede dell’emopoiesi
(produzione delle cellule del sangue)
• Funge da appoggio per la testa
• Riserva
(le ossa contengono una grande quantità di
sali minerali, soprattutto sali di calcio).
7
Tipologie di ossa
• Lo scheletro è costituito da ossa suddivise in
base alla loro struttura in:
piatte, lunghe, corte (o brevi)
SCAPOLA
8
Le ossa lunghe
• Sono strutturate in due estremità
o epifisi e da un corpo intermedio
o diafisi, sono formate da osso
compatto a livello della diafisi e
da osso spugnoso a livello delle
epifisi
9
Le ossa piatte
• Sono formate da due lamine di osso compatto
e da uno strato interposto di osso spugnoso
10
Le ossa corte
• Sono costituite da tessuto osseo spugnoso
rivestito da uno strato di osso compatto
11
PIANI E ASSI DEL CORPO
12
13
14
Biomeccanica e altre cose noiose
L’utente della palestra, come l’istruttore
utilizza (si spera) le forze, le masse, i pesi e le
leve sottoponendo il corpo a stress meccanici
• Forza
• Massa
• Inerzia
• Leva
• Vettore
15
Forza
Il concetto di forza è intuitivo e trae la sua
origine dalla sensazione di sforzo muscolare la
quale è una sensazione specifica come quella
uditiva, termica, ecc.
La forza è definita come una causa esterna
capace di modificare lo stato di quiete o di moto
di un corpo cioè di determinare una variazione
della velocità»
F = M x (variazione del vettore velocità v nel tempo t)
F=Mxa
16
Massa vs Peso
Il peso di un corpo è la manifestazione
dell’interazione tra la massa della terra e la
massa del corpo stesso dove per massa si
intende la caratteristica intrinseca di ciascun
corpo e rappresenta il «come è fatto questo
coso» o meglio rappresenta l’attitudine a
resistere ad una variazione del suo stato di
moto. Quest’attitudine si chiama inerzia. Più
massa ha un corpo più la sua inerzia è grande
più si opporrà alle variazioni della sua velocità.
17
Massa vs Peso
La Statica è la parte di Fisica che studia l’equilibrio dei corpi: La prima legge della
statica afferma che un corpo non è soggetto a spostamenti traslazionali, è in equilibrio
traslazionale se la somma delle forze che su di esso agiscono è nulla.
19
Giochi d’infanzia
◼ Se l’altalena è centrata correttamente, un bambino obeso
terrà prigioniero in alto un bambino magro. Più è elevata la
differenza di grassezza e più l’obeso scaraventerà
velocemente il magro verso l’alto
◼ Se l’altalena è fuori centro, due bambini secchi uguali, quello
sta dalla parte del lato più lungo solleverà l’altro. Più il lato è
lungo e più velocemente il bambino dall’altra parte sarà
catapultato in alto
◼ Un bambino grasso e uno secco che vogliono tenere in
equilibrio l’altalena centrata devono sedersi in posizioni
differenti: quello grasso più vicino al centro rispetto a quello
secco.
20
Momento angolare
Nelle leve di primo genere il fulcro è sempre posizionato tra le due forze.
Se il braccio–potenza è più lungo del braccio – resistenza la leva si dice vantaggiosa.
Se il braccio – resistenza è più lungo del braccio – potenza la leva si dice svantaggiosa
22
Leve di secondo e terzo genere
24
Perché siamo così sfortunati?
Più il braccio potenza è lungo rispetto al braccio resistenza, più lo spostamento verso l’alto della
zavorra è elevato rispetto all’abbassamento del lato dell’omino che fa forza.
Quando contraiamo un bicipite, questo si accorcia di qualche cm ma la rotazione della mano
intorno al gomito è di circa mezzo metro. Se le leve fossero vantaggiose, mani e piedi per
compiere gli stessi spostamenti necessiterebbero di muscoli che si dovrebbero contrarre per
metri e dovrebbero avere più massa da nutrire, più cibo necessario e altre farloccherie.
25
Apparato osteoarticolare, riassunto
26
La struttura scheletrica
Lo scheletro umano è suddiviso in due parti:
1. Assiale: il cranio, il rachide e la gabbia
toracica.
2. Appendicolare: gli arti superiori e quelli
inferiori.
27
La parte assiale:
Il cranio, il rachide e la gabbia toracica
28
(b) Scheletro assile
Cranio
Lo scheletro
assile.
(a) Scheletro
Sterno
umano, visione
Coste
anteriore, con
SISTEMA
SCHELETRICO
particolare
Vertebre
lombari attenzione allo
SCHELETRO
ASSILE
SCHELETRO
APPENDICOLARE
scheletro
Sacro
assiale; il
Coccige
Cranio
Cranio
diagramma di
Cranio ed
ossa
associate
Faccia
Ossicini
flusso indica le
Ossa
associate
uditivi
Osso ioide
Cranio
relazioni tra le
Sterno Vertebre
cervicali
componenti
assili.
Gabbia
toracica
Coste
Vertebre
toraciche
(b) Scheletro
Vertebre
assile umano,
Coste
Colonna
Sacro
vertebrale
(sotto).
(a) Apparato scheletrico con evidenziate le componenti assiali
Coccige
29
Il cranio
• Il cranio è la porzione più alta dello scheletro, è considerato un osso piatto
e rappresenta il contenitore rigido della struttura più importante del
corpo umano: il sistema nervoso centrale.
Osso parietale Osso frontale
Craniale
Osso sfenoide
Facciale
Osso etmoide
Mandibola Mandibola
Suddivisione del cranio. Il cranio può essere diviso in parte cranica e parte facciale. Il
cornetto nasale inferiore e le ossa palatine, che appartengono allo scheletro della faccia,
non sono visibili in questa proiezione. 30
Osso frontale Grande forame
Osso parietale
palatino
Fossa incisiva
Forame sopraorbitale
Sutura coronale Mascella
Forame
Mandibola
Cornetto medio Osso occipitale Forame
magno
mentoniero del naso Protuberanza occipitale
esterna
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Il rachide è l’insieme delle vertebre incolonnate lungo la linea mediana
posteriore tra il capo ed il bacino. La colonna vertebrale si suddivide in
segmenti relativi alla regione del corpo che attraversano. La colonna vertebrale si
suddivide in:
- tratto lombare
(lombi): composto da 5
vertebre;
Lombare
Vertebre
lombari
- tratto sacrale (sacro):
composto da 5 vertebre;
- tratto coccigeo
Sacrale Disco
intervertebrale
(coccige): composto da
Coccigea Vertebre
sacrali
4-5 vertebre. Sia le
(b) Visione laterale (c) RM (sezione sagittale) vertebre sacrali che le
vertebre coccigee sono
La colonna vertebrale. Immagine laterale della colonna vertebrale. (a) Le principali suddi-
(a) Visione laterale visioni della colonna vertebrale con le quattro curve vertebrali. (b) Colonna vertebrale norma- saldate tra di loro.
le, visione laterale. (c) RM di una colonna vertebrale di adulto (visione laterale). (d) Lo svi-
luppo delle curve della colonna vertebrale. Vedi MRI Scan 3b, p. 767.
32
33
Anatomia delle vertebre
Processo articolare Faccetta articolare
superiore superiore
Lamina dell’arco
vertebrale
Processo articolare
Processo inferiore
Processo Foro intervertebrale
trasverso
articolare
superiore Peduncolo
Disco
intervertebrale
Processo
spinoso Processo
spinoso
Processo
trasverso
Faccetta
articolare
Freccia passante per Corpo
inferiore
Il foro cervicale vertebrale
Processo Corpo
articolare vertebrale
inferiore
Processo
articolare inferiore Faccetta articolare
inferiore
(a) Visione laterale e inferiore (b) Visione posteriore (c) Visione laterale
Anatomia delle vertebre. (a) L’anatomia di una vertebra tipo vista lateralmente.
(b) Immagine posteriore che mostra le caratteristiche anatomiche e la disposizione
delle articolazioni tra le vertebre. (c) Articolazioni intervertebrali superiore e
inferiore, visione laterale.
34
Processo
articolare
superiore
Peduncolo
Forame
vertebrale
(spazio)
Processo
spinoso
Disco
Midollo intervertebrale
spinale
Anello
fibroso
Nucleo
Processo polposo
articolare
superiore
Processo
articolare Nervo
inferiore spinale
Legamenti
tra i Posizione
processi dei legamenti
spinosi
longitudinali
(tra i corpi
vertebrali)
Forame
intervertebrale
Canale
vertebrale Processo
Arco costale
vertebrale
Processo
Peduncolo trasverso
Legamento
Dente
trasverso
Atlante (C1 )
Si articola
con i condili
occipitali
Asse (C 2)
Si articola
con l’atlante
Emifaccetta
inferiore
(a)
(b)
37
La gabbia toracica (visione posteriore)
38
La gabbia toracica (visione anteriore)
Faccetta
articolare Tubercolo
Emifaccetta
Collo Angolo
Capitolo Faccetta
(testa) superiore
Faccetta articolare
del tubercolo
Cresta
interarticolare
Faccetta
inferiore
Veduta posteriore
Attacco della
cartilagine costale
Coste
vertebro-condrali False
coste
Coste
fluttuanti
La gabbia toracica è formata da una serie di 24 (12 per ogni parte) coste che si articolano
posteriormente con le vertebre toraciche per mezzo di articolazioni cartilaginee.
Ha una funzione di sostegno e di protezione e al suo interno sono contenuti organi
importantissimi. È rappresentata dall’insieme Clavicola-Scapola e dall’Articolazione
Scapolo-Omerale. 39
Vertebre lombari
Processo articolare Processo
(a) Veduta laterale di
superiore Processo trasverso spinoso
Lamina
una tipica vertebra
Processo
Processo
spinoso Processo
trasverso
trasverso
lombare. (b) Veduta
superiore. (c) Veduta
Peduncolo
laterale della regione
Forame
Peduncolo Corpo
vertebrale
lombare della
vertebrale Corpo vertebrale
colonna vertebrale,
Processo
articolare
inferiore
(a) (b)
che evidenzia un
disco intervertebrale
Disco
normale
Midollo spinale erniato. (d) Sezione
intervertebrale
40
Il sacro ed il coccige
Processo
Canale articolare Base
sacrale
Ala Ala
Corpo
sacrale
Auricola
Fori
Cresta
sacrali
sacrale laterale Curvatura
sacrale
Cresta
sacrale media
Corna coccigee
Figura 8.22 - Il sacro ed il coccige. (a) Veduta posteriore. (b) Veduta laterale da destra. (c) Veduta anteriore.
41
La parte appendicolare:
Il cingolo toracico, il cingolo pelvico e
gli arti, superiori ed inferiori
42
Clavicola 2
Cingolo 4
Diagramma di flusso
pettorale
Scapola 2
che mostra le
relazioni delle
Omero 2
componenti dello
Radio 2 Braccia 60 scheletro
Ulna 2 SCHELETRO
appendicolare: il
APPENDICOLARE 126
cingolo toracico,
Ossa
del
bacino
2
Cingolo
pelvico
2
quello pelvico e le
estremità, superiore
Carpo 16
SISTEMA
SCHELETRICO
206
e inferiore. (a)
Visione posteriore
Metacarpo 10
dello scheletro. (b)
Falangi 28
Femore 2
SCHELETRO
ASSIALE 80
Visione anteriore
Patella 2
dello scheletro, con
Tibia 2
particolare riguardo
Fibula 2 Gambe 60
alle componenti dello
Tarso 14
scheletro
Metatarso 10
appendicolare.
Falangi 28
43
Cingolo toracico ed arto superiore
Cingolo – complesso di Clavicola
Radio
Ulna
Ossa
del carpo
Ossa
metacarpali
(da I a V)
Falangi
(a) (b)
44
La scapola
Processo
coracoideo Processo
Acromion Fossetta coracoideo Acromion
della scapola
Margine Spina Acromion Margine
superiore superiore
Processo
Tuberosità della scapola coracoideo Fossa
sovraglenoidea sopraspinosa
Fossa
Angolo glenoidea Tuberosità
Fossa superiore
glenoidea sottoglenoidea
Fossa
glenoidea
Spina
Collo della scapola
Fossa Fossa
sottoscapolare infraspinosa
Margine
laterale
Margine Margine
mediale mediale Corpo
della scapola
Angolo
inferiore
o vertebrale o vertebrale Margine
Margine
laterale
o ascellare
(a) Visione anteriore Angolo
inferiore
(b) Visione laterale
La scapola. Aspetti (a) anteriore, (b) laterale, (c) posteriore della scapola destra.
45
Estremità
sternale
La clavicola è la sola connessione diretta
Faccetta per l’articolazione
tra il cingolo toracico e lo scheletro
con lo sterno
Estremità assiale. Visione superiore (a) ed inferiore
acromiale
(b) della clavicola destra.
Faccetta per l’articolazione
con l’acromion Mediale
Laterale
Estremità acromiale
Tuberosità
costale
Tubercolo
conoide Estremità sternale
Scapola
Elevazione
Mobilità del cingolo toracico.
Articolazione Articolazione
Schema dei movimenti normali acromioclavicolare sternoclavicolare
dello sterno
destro.
(b) Modificazione della posizione (a) Ossa del cingolo toracico destro,
veduta superiore
che avviene durante la
retroposizione e l’anteposizione
della spalla destra. Retroposizione
(c) Modificazioni della posizione
che avvengono durante Anteposizione
l’elevazione e la depressione
della spalla destra. Notare che, in (c) Visione anteriore
Collo
chirurgico
Posteriore
Anteriore
Solco
intertuberoso
Diafisi
Tuberosità Solco
deltoidea radiale
Anteriore
Fossa
radiale Posteriore Fossa
olecranica
Epicondilo
laterale Epicondilo Epicondilo
mediale laterale
Capitello Troclea
Condilo
Condilo
Ossa dell’arto superiore. Sono indicate le principali strutture anatomiche della superficie anteriore (a) e posteriore (b) dell’omero destro.
47
Ossa dell’avambraccio
Articolazione radioulnare
prossimale Incisura
Processo oleocranico Testa
del radio
trocleare
(o olecrano) Processo
Collo coronoideo
del radio
Incisura Tuberosità
Tuberosità radiale dell’ulna
del radio
RADIO
ULNA ULNA
ULNA RADIO
Membrana
interossea
Incisura Articolazione
ulnare radioulnare distale
Testa
Processo
dell’ulna stiloideo del Processo stiloideo
dell’ulna
radio
Cartilagine articolare
(c) Pronazione:
(a) Visione posteriore (b) Visione anteriore visione anteriore
Ossa dell’avambraccio. Il radio e l’ulna sono mostrati dal di dietro (a) e dall’avanti (b). (c) Osservare i cambiamenti che avvengono durante la
pronazione.
48
Ossa del polso e della mano
Ulna
Piramidale
Radio
Pisiforme Semi-
lunare
Uncinato Scafoide
Trapezio
Grande osso
Trapezoide
Ossa
del
metacarpo
Prossimale
Media Falangi
Distale
Ossa del polso e della mano. (a) Lato posteriore e (b) anteriore della mano destra.
49
Il cingolo pelvico e l’arto inferiore
Coxa
(ossa dell’anca) L’arto inferiore si articola con lo
scheletro assiale per mezzo del
cingolo pelvico. (a) Arto
inferiore destro, visione
laterale. (b) Immagine
radiografica dell’arto inferiore,
proiezione anteroposteriore.
Femore
Patella
Tibia
Fibula
Ossa metatarsali
Falangi
Calcagno
50
(a) Veduta laterale (b) Immagine radiografica,
proiezione anteroposteriore
Spina iliaca
posteriore superiore
Cresta sacrale
mediana
Cresta iliaca
Spina iliaca
anterosuperiore
Aspetto mediale
Ileo
Aspetto laterale
Il cingolo
pelvico
Spina iliaca
posteriore
inferiore
Articolazione sacroiliaca
Acetabolo
Ischio
Pube (b) anteriore e
Forame
otturatorio
(c) posteriore
(a) Aspetto anteriore
Coccige Sinfisi
pubica
Spina iliaca Forami
posteriore sacrali Cresta sacrale mediana
superiore Sacro
Spina iliaca
posteriore
inferiore Grande
incisura
ischiatica
Spina ischiatica
Testa
Testa
Piccolo Tuberosità glutea
trocantere
Piccolo
trocantere
Linea aspra
Labbro
laterale
sopracondiloideo
Labbro
mediale
sopracondiloideo
Superficie
Fossa poplitea
Superficie intercondiloidea
Epicondilo
patellare Epicondilo
mediale Epicondilo laterale
Epicondilo mediale
laterale
Ossa della coscia. I particolari anatomici del femore destro sono illustrati nei loro aspetti (a) anteriore e (b) posteriore.
54
Ossa della gamba
Condilo laterale Eminenza intercondiloidea
Superficie articolare
Condilo mediale del condilo mediale
Tuberosità
tibiale Condilo mediale Linea
poplitea
Cresta tibiale
anteriore
Tibia
Membrana
interossea
Fibula
(c) Sezione
Malleolo Malleolo
laterale mediale
Ossa della gamba - (a) Visione anteriore della tibia e della fibula di destra. (b) Visione posteriore. (c) Aspetto in sezione al livel- lo indicato in (b).
55
Ossa della caviglia e del piede
Tarso
Astragalo
Cuneiforme
(a) Ossa del piede destro viste da
Calcagno
Calcagno
Scafoide sopra. Notare l’orientamento delle
ossa del tarso, che trasferiscono il
Tibia
Metatarso
peso del corpo al tallone e alla
Astragalo superficie plantare del piede.
Falangi
Cuboide (b) Visione mediale che mostra i
Arco
longitudinale rapporti e l’orientamento delle ossa
Arco
del tarso e l’orientamento delle
trasverso
Scafoide arcate longitudinale e trasversale con
(b)
visione laterale del piede destro.
Cuneiformi
Notare lo stretto contatto con la
superficie del bordo laterale della
Ossa del metatarso pianta.
Prima falange
Seconda falange
Terza
falange
(a) (c)
56
Le Articolazioni
◼ Sinartrosi (fisse): cranio, coste cartilagini
costali.
◼ Anfiartrosi o Sinfisi (semimobili) : tra le
estremità mediali dei pubi, tra i corpi delle
vertebre (anche classificato come Diartrosi
tipo artrodia)
◼ Diartrosi (mobili)*: che vengono suddivise, in
base alla superficie geometrica delle superficie
articolari.
57
Le diartrosi*
◼ Enartrosi: Un segmento di sfera è accolto in
una cavità più o meno completamente Es.:
Testa del femore con l’aectabolo, scapolo-
omerale.
◼ Condilartrosi: Le superfici sono ellissoidali, una
piena l’altra cava Es.: Condilo-omerale e testa
del capitello radiale.
◼ A sella: Una superficie e concavo-convessa,
l’altra reciproca Es.: Carpo – metacarpo del
pollice.
◼ Ginglimo laterale: Un cilindro ruota applicando
ad una superficie parallela al suo asse e Enartrosi Condilartrosi A sella
leggermente scavata a doccia. Un anelli fibroso
circonda il cilindro e lo tine saldamente a
contatto con la superficie ossea per cui il
cilindro ruota all’interno di un anello
osteo-fibroso.
Es.: Capitello del radio-incisura radiale dell’ulna.
◼ Ginglimo angolare: Una superficie a forma di
troclea o puleggia e ruota su una cavità
complementare Es.: Omero-ulna (gomito)
◼ Artrodia: Superfici piane a contatto. G. laterale G. angolare Artrodia
Movimenti: piccoli scivolamenti dell’una
sull’atra. Es.: Processi articolari delle vertebre 58
Principali articolazioni
Temporo – mandibolare
Del rachide
Cranio vertebrali
Della spalla (cingolo-scapolare ; scapolo-omerale)
Del gomito (omero-ulnare; omero-radiale; radio ulnare
prossimale)
Radio-carpica
Sacro-iliaca
Coxofemorale o dell’anca
Del ginocchio
Tibio-tarsica
59
I principali gruppi muscolari
60
Origine ed Inserzione
◼ Tendini di origine: quelli disposti più
medialmente o prossimalmente.
È la parte fissa
◼ Tendini di inserzione: quelli disposti più
lateralmente o distalmente, è la parte
mobile
61
Muscolatura Assiale
Muscoli del rachide
Muscoli della spalla
Muscoli addominali
Muscolo diaframma
Muscoli della testa e del pavimento pelvico
(Non trattati in questo corso)
62
Muscoli del rachide M. intertrasversario
Processo spinoso
della vertebra
M. rotatore
del torace
M. interspinale
Lunghissimo Semispinale del capo
del capo
Splenio
Processo trasverso
Lunghissimo della vertebra
del collo Ileocostale del collo
2ª costa
Cresta sacrale
Muscoli del rachide. Nel loro insieme, questi muscoli controllano la posizione
della colonna vertebrale, della testa, del collo e delle coste. (a) Veduta posteriore
dei muscoli superficiali (destra) e profondi (sinistra), conosciuti con il nome di
(a) Muscolatura superficiale (destra) muscolo erettore della colonna. (b) Veduta posteriore dei muscoli intervertebrali.
e profonda (sinistra) del dorso. (c) Muscoli della superficie anteriore delle vertebre cervicali e toraciche superiori.
63
AZIONE Estendere il rachide lombare
64
Esercizio
correlato
Swan dive
65
Esercizio
correlato
66
Muscolatura della spalla
Trapezio
Sternocleidomastoideo
Elevatore
della scapola
Romboideo minore Succlavio
Dentato
anteriore
67
TRAPEZIO
SPALLA
a) abbassamento (fasci inferiori);
b) sollevamento (fasci superiori);
c) retroposizione (fasci medi).
BRACCIO
d) elevazione in alto sul piano frontale (da 90° a
150°);
e) elevazione in alto sul piano sagittale (da 60° a
120°).
In ambedue i movimenti, insieme al Gran dentato
consente, ruotando la scapola, di elevare il
braccio in alto sul piano frontale.
CAPO
Punto fisso sulla scapola:
Origine: Osso occipitale, legamento nucale e
f) estensione; processi spinosi delle vertebre toraciche.
g) inclinazione laterale. Inserzione: Clavicola e scapola
Agisce anche nella inspirazione forzata innalzando (acromion e spina della scapola)
le costole.
68
Esercizio
correlato
69
I MUSCOLI OBLIQUO E RETTO
M. dentato anteriore
M. intercostale
interno
M. intercostale
esterno
Fascia
M. grande lombodorsale M. quadrato
M. obliquo dorsale dei lombi
esterno
(sezionato)
M. obliquo
esterno M. trasverso dell’addome M. grande
psoas
M. obliquo interno
Aponeurosi Peritoneo
del m. obliquo Inscrizione M. obliquo
esterno tendinea esterno
Guaina
del m. retto M. obliquo interno M. retto dell’addome Linea alba
M. retto dell’addome
Linea alba
M. trasverso
70
TRONCO
a) flessione (tratto
lombare);
b) inclinazione laterale
(tratto lombare);
Inoltre abbassa la
Origine: Margini inferiori delle cartilagini
dodicesima costola. costali (coste dalla 5 alla 7) e
processo xifoideo dello sterno
72
I MUSCOLI DEL CORE
• Il trasverso dell'addome
• Gli obliqui esterni
• Gli obliqui interni
• Il retto addominale
• Il quadrato dei lombi
(multifido, lunghissimo
del torace, ileocostale)
• I dorsali
• Il gluteo
73
Esercizio
correlato
74
Full sit up (abs prep)
Undred
Teaser
75
OBLIQUO ESTERNO
TRONCO
a) flessione;
b) inclinazione laterale;
c) rotazione.
Agisce anche nella espirazione
forzata abbassando le coste.
76
OBLIQUO INTERNO
TRONCO
a) flessione;
b) inclinazione laterale;
c) rotazione.
Agisce anche nella espirazione
forzata abbassando le costole.
77
Esercizio
correlato
78
TRASVERSO DELL’ADDOME
TRONCO
Rotazione.
Agisce come espiratore abbassando le
costole.
Interviene anche nella espirazione
forzata
79
80
Processo xifoideo Sterno
Esofago attraverso
Arco lombocostale l’orifizio esofageo
mediale sopra il m.
grande psoas
Impronta
dello stomaco
Aorta
Arco lombocostale laterale (addominale)
sopra il m. quadrato dei lombi
M. quadrato dei lombi
12ª costa (sezionato)
M. intercostale
esterno
Centro tendineo
del diaframma Iato
esofageo
M. dentato
anteriore
M. intercostali
interni Il diaframma separa la cavità toracica dalla
cavità addominale. (a) Veduta inferiore. (b)
Aorta
Veduta superiore del diaframma.
toracica
M. grande
dorsale
M. dentato
posteriore Midollo M. erettori
T10 M. trapezio
spinale della colonna
82
Muscolatura appendicolare
• Muscoli che mobilizzano il braccio:
grande pettorale, coracobrachiale, deltoide, gran dentato (o dentato anteriore), gran
dorsale.
• Muscoli che mobilizzano il l’avambraccio:
bicipite brachiale, brachiale anteriore, flessore superficiale delle dita, lungo supinatore (o
brachio radiale), tricipite brachiale, pronatori e supinatori.
• Muscoli che mobilizzano la coscia
quadricipite femorale (il retto femorale) , ileo psoas, pettineo, sartorio, grande - piccolo e
medio gluteo, tensore della fascia lata, 1°, 2° e 3° adduttore, gracile (o retto interno),
83
Muscoli che mobilizzano il braccio
veduta anteriore
SUPERFICIALE PROFONDO
Clavicola
M. sottoscapolare
M. grande pettorale
M. deltoide
M. grande rotondo
M. coracobrachiale Origine
Inserzione
M. bicipite brachiale
(capo breve) M. dentato M. bicipite brachiale e
anteriore
M. bicipite brachiale
(capo lungo)
M. piccolo
pettorale
M. tricipite brachiale
(capo lungo)
M. sottoscapolare
84
Muscoli che mobilizzano il braccio
veduta posteriore
M. bicipite brachiale
M. trapezio e m. coracobrachiale
SUPERFICIALE Vertebra T1 PROFONDO M. sopraspinato
M. elevatore
M. sopraspinato della scapola
M. sopraspinato
M. deltoide
M. deltoide
M. sottospinato M. piccolo
M. grande romboide
rotondo
M. piccolo rotondo M. tricipite brachiale
(capo lungo)
M. grande
rotondo M. infraspinato
M. grande rotondo
M. tricipite brachiale
(capo lungo)
Fascia lombodorsale
M. grande dorsale
85
GRANDE PETTORALE
SPALLA
a) anteposizione;
b) abbassamento.
BRACCIO
c) adduzione (fasci inferiori);
d) abbassamento sul piano sagittale
(fasci inferiori);
e) anteposizione fino a circa 60° (fasci
Origine: cartilagini costali 2-6, corpo dello sterno,
superiori); porzione mediale ed inferiore della clavicola
f) rotazione interna; Inserzione: Tubercolo maggiore
g) flessione orizzontale (da in fuori a dell’omero
avanti).
86
Esercizio
87
correlato
Esercizio
88
correlato
Scomposizione delle forze
Quando impugniamo sulla panca i manubri per allenare i pettorali (nel tentativo,
spesso vano, di farli crescere), su di essi agiscono due forze, P ed F. Scomponendo le
forze vettoriali applicate all’omero è possibile calcolare l’intensità della forza F.
Per rispettare la seconda legge della statica (un corpo non è soggetto a rotazioni, o è in
equilibrio rotazionale, se la somma dei momenti che su di esso agiscono è nulla) F deve
essere 6 volte più grande di P 89
Forza del pettorale e stress articolare
All’aumentare della discesa aumenta la forza che il pettorale deve generare per
sollevare il manubrio e aumenta anche la reazione vincolare dell’articolazione
coinvolta nel movimento, perciò le forze complessive.
90
Movimenti parziali o completi?
A fronte di due forze perpendicolari sull’omero, differenti tra loro, la forza F del pettorale è
la stessa. In pratica la forza esercitata sul pettorale con un manubrio di 30kg ad omero
inclinato è la stessa dell’omero mantenuto sopra al parallelo, con un manubrio di 40kg,
ovvero sempre di 250Kg. Questo vuol dire che con il giusto peso e arco di movimento è
possibile lavorare il muscolo con la stessa intensità di un peso maggiore riuscendo però a
sfruttare meglio il lavoro contrattile e diminuire la reazione vincolare ovvero la pressione
articolare 91
CORACOBRACHIALE
BRACCIO
a) anteposizione;
b) adduzione;
c) estensione orizzontale (da in fuori a avanti).
92
Esercizio
correlato
93
DELTOIDE
SPALLA
a) anteposizione (fasci anteriori);
b) retroposizione (fasci posteriori). BRACCIO
c) abduzione (fino a 90°);
d) anteposizione (fino a 60°, fasci anteriori);
e) retroposizione (fasci posteriori);
f) flessione orizzontale da in fuori a avanti (fasci
anteriori);
g) estensione orizzontale da avanti in fuori (fasci
posteriori);
h) rotazione interna (fasci anteriori); Origine: Clavicola e scapola (acromion e
i) rotazione esterna (fasci posteriori). spina)
94
Esercizio
correlato
95
GRAN DENTATO
(o dentato anteriore)
SPALLA
a) abbassamento;
b) anteposizione.
BRACCIO
c) elevazione. Insieme al Trapezio (fasci
superiori e inferiori) consente, ruotando la
scapola, di elevare il braccio in alto sul piano
frontale (da 90° a 150°);
d) come al punto c) ma sul piano sagittale
(da 60° a 120°).
Inoltre agisce nella inspirazione forzata Origine: Margine anterosuperiore delle coste
innalzando le coste. Inserzione: Superficie anteriore (o ventrale) del margine
vertebrale della scapola
96
Esercizio
correlato
Push up (Prep)
97
Esercizio
correlato
98
GRAN DORSALE
(o larghissimo del dorso)
TRONCO
a) estensione (tratto dorsale inferiore e lombare.
SPALLA
b) retroposizione;
BRACCIO
c) abbassamento e adduzione (sul piano frontale);
d) rotazione interna;
e) estensione orizzontale (da braccio avanti lo porta
in fuori);
f) abbassamento e retroposizione (sul piano
sagittale). Origine: processi spinosi delle ultime vertebre
Inoltre adduce la scapola e la ruota internamente in toraciche (dalla T VI) e le vert. Lombari, coste S-
maniera indiretta. 12, fascia lombodorsale e sacrali
Inserzione: Solco intertubercolare
dell'omero
99
Esercizio
correlato
100
Muscolatura appendicolare
• Muscoli che mobilizzano il braccio:
grande pettorale, coracobrachiale, deltoide, gran dentato (o dentato anteriore), gran
dorsale.
• Muscoli che mobilizzano il l’avambraccio:
bicipite brachiale, brachiale anteriore, flessore superficiale delle dita, lungo supinatore (o
brachio radiale), tricipite brachiale, pronatori e supinatori.
• Muscoli che mobilizzano la coscia
quadricipite femorale (il retto femorale) , ileo psoas, pettineo, sartorio, grande - piccolo e
medio gluteo, tensore della fascia lata, 1°, 2° e 3° adduttore, gracile (o retto interno),
101
Processo coracoideo
della scapola
M. tricipite brachiale,
capo laterale
Omero
M. tricipite brachiale,
capo mediale
M. coracobrachiale
M. bicipite
M. bicipite
M. bicipite brachiale, brachiale,
capo breve capo lungo
e m. coracobrachiale
M. brachiale
M. bicipite brachiale,
capo lungo
M. brachiale
M. brachioradiale M. brachiale
M. pronatore rotondo
Epicondilo mediale
dell’omero M. pronatore
rotondo
M. brachioradiale M. brachiale
M. bicipite M. flessore
M. flessore radiale del carpo
brachiale superficiale
delle dita
M. palmare lungo M. supinatore
M. pronatore quadrato
M. pronatore
quadrato
M. brachioradiale
Muscoli che muovono l’avambraccio e la mano, Parte I. Sono mostrate le relazioni tra i muscoli
dell’arto superiore destro. (a) Anatomia di superficie dell’arto superiore destro, veduta anteriore. (b) Veduta
anteriore dei muscoli superficiali dell’arto superiore destro. (c) Origini e inserzioni muscolari (veduta
anteriore) sulle ossa dell’arto superiore destro). 102
Tubercolo sottoglenoideo
della scapola
M. deltoide
M. tricipite brachiale,
capo lungo
M. tricipite brachiale,
capo lungo
M. tricipite brachiale, M. tricipite brachiale,
capo laterale capo laterale
M. tricipite brachiale
capo lungo
Olecrano dell’ulna
M. brachioradiale
Olecrano dell’ulna
M. brachioradiale
M. anconeo
M. estensore radiale
lungo del carpo
M. estensore radiale
lungo del carpo
M. flessore ulnare
del carpo M. estensore ulnare
del carpo
(a) Anatomia di superficie, veduta posteriore (b) Muscoli superficiali, veduta posteriore
Muscoli che muovono l’avambraccio e la mano, Parte II. Sono mostrate le relazioni tra i
muscoli dell’arto superiore destro. (a) Anatomia di superficie dell’arto superiore destro, veduta
posteriore. (b) Muscoli superficiali dell’arto superiore destro. (c) Origini e inserzioni muscolari
(posteriori) sulle ossa dell’arto superiore destro. 103
BICIPITE BRACHIALE
AVAMBRACCIO
a) flessione;
b) supinazione (se si trova in pronazione).
BRACCIO
c) estensione orizzontale (da in fuori a
avanti).
Origine
capo breve: processo coracoideo
capo lungo: tuberosità sovraglenoidea (entrambi sulla
scapola)
Inserzione
tuberosità del radio
104
LUNGO SUPINATORE
(O M. BRACHIO-RADIALE)
AVAMBRACCIO
a) flessione;
b) rotazione esterna.
105
Esercizio
correlato
106
BRACHIALE ANTERIORE
AVAMBRACCIO
flessione.
107
FLESSORE SUPERFICIALE
DELLE DITA
AVAMBRACCIO
a) flessione.
MANO
b) flessione.
DITA
c) Flessione(eccetto il pollice).
108
Esercizio
correlato
109
Muscolatura della
prono-supinazione.
Radio
Bicipite
Ulna
Borsa
Pronatore
rotondo (c) Veduta di una sezio-
ne trasversa in pro-
nazione a livello del-
Radio la inserzione del ten-
dine del bicipite
Ulna
Pronatore
quadrato
(b) Pronazione
(a) Faccia anteriore
dell'avambraccio
in supinazione
110
Muscolatura per i movimenti della
mano e delle dita
Omero
Radio
Ulna
Estensore
delle dita
Flessore superficiale
delle dita
Flessore profondo
delle dita
Abduttore lungo
Flessore lungo del pollice
del pollice
Adduttore
del pollice
111
Esercizio
correlato
112
TRICIPITE BRACHIALE
AVAMBRACCIO
a) estensione.
BRACCIO
b) adduzione (capo lungo);
c) abbassamento sul piano sagittale (capo
lungo).
Origine:
capo lungo; tuberosità sottoglenoidea della scapola
Origine:
capo laterale; margine superiore e laterale dell’omero
capo mediale; margine posteriore dell’omero
113
Esercizio
correlato
114
Esercizio
correlato
115
Muscolatura appendicolare
• Muscoli che mobilizzano il braccio:
grande pettorale, coracobrachiale, deltoide, gran dentato (o dentato anteriore), gran
dorsale.
• Muscoli che mobilizzano il l’avambraccio:
bicipite brachiale, brachiale anteriore, flessore superficiale delle dita, lungo supinatore (o
brachio radiale), tricipite brachiale, pronatori e supinatori.
• Muscoli che mobilizzano la coscia
quadricipite femorale (il retto femorale) , ileo psoas, pettineo, sartorio, grande - piccolo e
medio gluteo, tensore della fascia lata, 1°, 2° e 3° adduttore, gracile (o retto interno),
116
Muscoli che muovono la
gamba, parte I.(a) Muscoli
superficiali della coscia destra,
veduta anteriore. (b) muscolo
quadricipite sezionato per
mettere in evidenza il vasto
inetrmedio (c) Origini e
inserzioni muscolari
sulla superficie posteriore delle
ossa dell’arto superiore destro
(I parte).
a
c
b
117
QUADRICIPITE FEMORALE
E' composto dal:
- Vasto laterale;
- Vasto intermedio;
- Vasto mediale;
- Retto anteriore (biarticolare).
GAMBA
a) estensione;
COSCIA
b) flessione (Retto anteriore).
Effettua anche una e lieve Origine:
adduzione della coscia. retto femorale; spina iliaca anteroinferiore e margine superiore
dell’acetabolo
vasto intermedio; superficie anterolaterale del femore e metà
distale dalla linea aspra del femore
vasto laterale; porzione anteroinferiore al grande trocantere e
metà prossimale della linea aspra del femore
vasto mediale; intera linea aspra del femore
Inserzione:
per tutti i capi, tuberosità tibiale tramite il legamento patellarte
118
M. medio gluteo
M. grande
psoas
M. ileopsoas Origine
M. tensore della
M. iliaco Inserzione
fascia lata
M. iliaco
M. sartorio
M. grande psoas
M. retto del
femore
M. iliaco
M. pettineo
M. pettineo M. piriforme
M. adduttore
lungo M. otturatore
M. gracile
interno
M. adduttore lungo
M. gracile
M. grande psoas
M. retto
M. otturatore M. vasto laterale
del femore M. adduttore esterno
breve
M. adduttore
grande
M. gracile
Tratto ileotibiale
Tratto ileotibiale
M. gracile
Tendine del
quadricipite M. sartorio
(a) Veduta anteriore
M. semitendinoso
Patella
Origine:
Iliaco; fossa ilaca dell’osso iliaco
Grande psoas; superfici anteriori e processi trasversi T12 – L5
Inserzione:
Iliaco; distalmente al piccolo trocantere con un tendine fuso
con quello del muscolo psoas
Grande psoas; piccolo trocantere insieme al muscolo iliaco
120
Azione del muscolo Ileopsoas
121
PETTINEO
COSCIA
a) flessione;
b) adduzione;
c) rotazione esterna.
122
SARTORIO
GAMBA
a) flessione.
COSCIA
b) flessione;
c) rotazione esterna (portando la coscia in
dentro).
123
Esercizio
correlato
124
Esercizio
correlato
125
Esercizio
correlato
126
Muscoli che mobilizzano la coscia, Parte II. Muscoli glutei e rotatori laterali del
femore destro.(a) Veduta posteriore della pelvi (anca destra): i muscoli glutei sono stati sezionati
per permettere la visione dei muscoli glutei e rotatori laterali. Per una visione superficiale dei
muscoli glutei. (b) Origini e inserzioni muscolari sulla superficie laterale dell’osso coxale di
destra. (c) Veduta M. grande gluteo posteriore dei muscoli glutei e rotatori laterali (il muscolo
grande gluteo è stato rimosso). M. piccolo gluteo
Gruppo dei m. glutei
M. medio gluteo
M. tensore
della fascia
Estensione
lata
e abduzione
M. grande gluteo
Estensione
Flessione e
abduzione
Origine
M. grande
gluteo (sezionato) Cresta iliaca
M. piriforme
M. medio gluteo Anteriore Posteriore
(sezionato) M. gemelli
Osso sacro ACETABOLO
M. semimembranoso
M. piccolo
M. semitendinoso
M. piriforme gluteo
Adduzione Rotazione
M. bicipite
M. tensore della laterale
femorale
fascia lata
M. gemello
superiore Gruppo dei m. adduttori Gruppo dei m. rotatori laterali
M. medio (b) Origini, veduta laterale
gluteo
(sezionato) M. medio gluteo M. Medio gluteo
Cresta iliaca
M. otturatore Inserzioni muscolari
Grande
interno trocantere sul cingolo pelvico.
del femore L’inserzione dei mu-
scoli che originano sul
M. quadrato cingolo pelvico può es-
M. gemello del femore sere dedotta sulla base
inferiore della loro posizione re-
lativa all’acetabolo. Le
Tuberosità M. grande frecce indicano la dire-
ischiatica gluteo zione della forza eser-
(sezionato) citata sul femore da
M. gracile ciascun gruppo musco-
Tratto lare.
ileotibiale
M. adduttore
grande M. adduttore
grande
M. semitendinoso
Grande glurteo
M. bicipite femorale
(capo lungo) M. piccolo
gluteo
(a) Veduta posteriore, muscoli profondi
(c) Muscoli glutei e rotatori laterali, veduta posteriore 127
GRANDE GLUTEO
COSCIA
a) estensione;
b) adduzione;
c) rotazione esterna.
128
Esercizio
correlato
Swimming
129
MEDIO GLUTEO
COSCIA
a) abduzione;
b) rotazione esterna (fasci posteriori).
130
PICCOLO GLUTEO
COSCIA
a) abduzione;
b) rotazione interna (fasci anteriori);
c) rotazione esterna (fasci posteriori).
131
TENSORE DELLA
FASCIA LATA
COSCIA
a) flessione;
b) abduzione;
c) rotazione interna.
132
Esercizio
correlato
COSCIA
a) adduzione;
b) flessione;
c) rotazione esterna.
134
BREVE ADDUTTORE
(O 2°ADDUTTORE)
COSCIA
a) adduzione;
b) flessione;
c) rotazione esterna.
135
GRANDE ADDUTTORE
(O 3°ADDUTTORE)
COSCIA
a) adduzione;
b) estensione;
c) rotazione esterna (fascio posteriore).
136
GRACILE
(O RETTO INTERNO)
GAMBA
a) flessione.
b) rotazione interna (a gamba flessa);
COSCIA
c) adduzione.
Inoltre, flette lievemente la coscia.
137
Esercizio
correlato
138
Muscolatura appendicolare
• Muscoli che mobilizzano il braccio:
grande pettorale, coracobrachiale, deltoide, gran dentato (o dentato anteriore), gran
dorsale.
• Muscoli che mobilizzano il l’avambraccio:
bicipite brachiale, brachiale anteriore, flessore superficiale delle dita, lungo supinatore (o
brachio radiale), tricipite brachiale, pronatori e supinatori.
• Muscoli che mobilizzano la coscia
quadricipite femorale (il retto femorale) , ileo psoas, pettineo, sartorio, grande - piccolo e
medio gluteo, tensore della fascia lata, 1°, 2° e 3° adduttore, gracile (o retto interno),
139
Cresta iliaca
M. tensore della
Aponeurosi glutea
fascia lata
sul m. medio gluteo
M. bicipite
femorale M. sartorio
(capo lungo)
M. semitendinoso M. pettineo
M. medio
gluteo M. semimembranoso
M. piccolo M. iliaco
M. grande
gluteo gluteo
Origine
Inserzione M. vasto
M. sartorio
laterale
M. adduttore
grande M. gracile
M. adduttore lungo M. vasto
M. bicipite femorale intermedio
M. bicipite
(capo breve)
del femore M. medio
gluteo M. vasto
mediale
M. bicipite
M. semimem-
femorale
branoso
(capo breve)
M. gracile M. posteriore M. adduttore
M. semitendinoso
della coscia grande
O ischio crurali M. bicipite femo-
M. semitendinoso rale (capo lungo)
M. semimembranoso
M. sartorio
M. semimembranoso M. grande
gluteo
Tratto ileotibiale
M. adduttore (e) Veduta posteriore (f) Origini e inserzioni, veduta posteriore
grande
M. bicipite
femorale
(capo breve) Muscoli che muovono la gamba
M. sartorio
(a) Muscoli superficiali della coscia destra, veduta
M. semimembranoso
M. tibiale
(b) Origini e inserzioni muscolari
M. gastrocnemio
mediale
sulla superficie posteriore delle ossa
M. gastrocnemio
laterale
dell’arto superiore destro (I parte).
M. semimembranoso
GAMBA
a) flessione.
COSCIA
b) estensione (capo lungo);
c) rotazione esterna (capo lungo).
141
SEMIMEMBRANOSO
GAMBA
a) flessione.
COSCIA
b) estensione;
c) adduzione e leggera
rotazione in dentro.
142
SEMITENDINOSO
GAMBA
a) flessione.
COSCIA
b) estensione;
c) adduzione e leggera
rotazione in dentro.
143
GEMELLI
(O GASTROCNEMIO)
PIEDE
a) estensione (flessione plantare).
GAMBA
b) flessione.
Nella estensione del piede agiscono
insieme al Soleo con il quale formano
il Tricipite surale.
Origine:
capo mediale; superficie posteriore del condilo mediale
capo laterale; superficie posteriore del condilo laterale del femore
e margine medio laterale della fibula.
Inserzione: calcagno (tramite il tendine calcaneare)
144
POPLITEO
GAMBA
flessione.
145
Esercizio
correlato
146
Muscolatura appendicolare
• Muscoli che mobilizzano il braccio:
grande pettorale, coracobrachiale, deltoide, gran dentato (o dentato anteriore), gran
dorsale.
• Muscoli che mobilizzano il l’avambraccio:
bicipite brachiale, brachiale anteriore, flessore superficiale delle dita, lungo supinatore (o
brachio radiale), tricipite brachiale, pronatori e supinatori.
• Muscoli che mobilizzano la coscia:
quadricipite femorale (il retto femorale) , ileo psoas, pettineo, sartorio, grande - piccolo e
medio gluteo, tensore della fascia lata, 1°, 2° e 3° adduttore, gracile (o retto interno),
147
Muscoli estrinseci che mobilizzano il piede (b) Muscoli superficiali della gamba
(a) Muscoli superficiali della gamba, sinistra, veduta mediale.
responsabili della flessione plantare. (c) Muscoli superficiali della gamba
destra, veduta laterale.
M. gastrocnemio,
Superficie mediale capo laterale
M. gastrocnemio, della diafisi tibiale
capo laterale M. tibiale anteriore
M. gastrocnemio, capo mediale
M. soleo
M. peroneo breve
M. tibiale posteriore
M. soleo
M. estensore lungo delle dita
Tendine calcaneale
Tendine calcaneale
Malleolo mediale
Retinacolo superiore
dei m. estensori
Retinacolo superiore dei m. estensori
Calcagno
148
(a) Muscoli superficiali, veduta posteriore
SOLEO
PIEDE
Estensione (flessione plantare).
Agisce insieme ai Gemelli
formando il Tricipite surale.
N.B.
gemelli (o gastrocnemio) + soleo
=
tricipite surale
149
Esercizio
correlato
150
GRAZIE DELL’ATTENZIONE
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151