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23 08 2022 15 30 08 SIFA Cinesiologia Applicata in Palestra Dott. Fabrizio D Agostino

Il documento tratta della cinesologia applicata in palestra, evidenziando l'importanza della comprensione della biomeccanica e dell'anatomia dell'apparato locomotore per una preparazione atletica efficace. Viene descritto il sistema scheletrico, le sue componenti e le tipologie di ossa, nonché i principi di forza, massa e leve che influenzano il movimento umano. L'autore, Dr. Fabrizio D’Agostino, sottolinea che la preparazione atletica richiede una conoscenza approfondita per evitare errori e massimizzare le prestazioni.

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23 08 2022 15 30 08 SIFA Cinesiologia Applicata in Palestra Dott. Fabrizio D Agostino

Il documento tratta della cinesologia applicata in palestra, evidenziando l'importanza della comprensione della biomeccanica e dell'anatomia dell'apparato locomotore per una preparazione atletica efficace. Viene descritto il sistema scheletrico, le sue componenti e le tipologie di ossa, nonché i principi di forza, massa e leve che influenzano il movimento umano. L'autore, Dr. Fabrizio D’Agostino, sottolinea che la preparazione atletica richiede una conoscenza approfondita per evitare errori e massimizzare le prestazioni.

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CINESIOLOGIA APPLICATA IN PALESTRA

Dr. Fabrizio D’Agostino


- Laureato in Scienze Motorie
- Laureato in Biotecnologie per la salute
- Laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana
- Master universitario in Dietetica e Medicina dello Sport
1
- Presidente della S.I.F.A. (Società Italiana Fitness e Alimentazione)
Eseguire senza capire può fare di
noi dei bravi atleti ma non dei
bravi preparatori

2
Apparato
locomotore

3
Apparato locomotore
• Scheletro: è l’insieme delle ossa, deputato a
sostenere le parti molli del corpo
• Sistema articolare: l’insieme di dispositivi
giunzionali tra capi ossei, interconnessi
tramite i tessuti connettivi
• Apparato/sistema muscolare - è l'insieme di
tessuti che permette la locomozione del
soggetto

4
Elementi dell’apparato locomotore
• OSSA: sono le leve • TENDINI: trasportano
• ARTICOLAZIONI: la forza sviluppata dal
congiungono le ossa, motore nel punto in
ne permettono il cui questa serve: cavi
movimento: giunti • LEGAMENTI:
meccanici (fulcri) vincolano il
• MUSCOLI: movimento entro
trasformano l’energia limiti fisiologici: fermi
chimica in energia di sicurezza
meccanica: motore
5
Scheletro
Il numero delle 24 coste,
ossa nell'adulto 14 nella faccia,
è di 208, così 8 nel cranio,
distribuito: 8 nell'orecchio,
64 negli arti 1 sterno,
superiori, 1 osso ioide
62 negli arti
inferiori,
26 nella colonna
vertebrale,

6
• Lo scheletro rappresenta sistema di sostegno
dell'organismo
• Protegge gli organi interni
(particolarmente evidente nel cranio).
• E’ la sede dell’emopoiesi
(produzione delle cellule del sangue)
• Funge da appoggio per la testa
• Riserva
(le ossa contengono una grande quantità di
sali minerali, soprattutto sali di calcio).
7
Tipologie di ossa
• Lo scheletro è costituito da ossa suddivise in
base alla loro struttura in:
piatte, lunghe, corte (o brevi)
SCAPOLA

8
Le ossa lunghe
• Sono strutturate in due estremità
o epifisi e da un corpo intermedio
o diafisi, sono formate da osso
compatto a livello della diafisi e
da osso spugnoso a livello delle
epifisi

9
Le ossa piatte
• Sono formate da due lamine di osso compatto
e da uno strato interposto di osso spugnoso

10
Le ossa corte
• Sono costituite da tessuto osseo spugnoso
rivestito da uno strato di osso compatto

11
PIANI E ASSI DEL CORPO

12
13
14
Biomeccanica e altre cose noiose
L’utente della palestra, come l’istruttore
utilizza (si spera) le forze, le masse, i pesi e le
leve sottoponendo il corpo a stress meccanici

• Forza
• Massa
• Inerzia
• Leva
• Vettore
15
Forza
Il concetto di forza è intuitivo e trae la sua
origine dalla sensazione di sforzo muscolare la
quale è una sensazione specifica come quella
uditiva, termica, ecc.
La forza è definita come una causa esterna
capace di modificare lo stato di quiete o di moto
di un corpo cioè di determinare una variazione
della velocità»
F = M x (variazione del vettore velocità v nel tempo t)
F=Mxa
16
Massa vs Peso
Il peso di un corpo è la manifestazione
dell’interazione tra la massa della terra e la
massa del corpo stesso dove per massa si
intende la caratteristica intrinseca di ciascun
corpo e rappresenta il «come è fatto questo
coso» o meglio rappresenta l’attitudine a
resistere ad una variazione del suo stato di
moto. Quest’attitudine si chiama inerzia. Più
massa ha un corpo più la sua inerzia è grande
più si opporrà alle variazioni della sua velocità.
17
Massa vs Peso

Sulla terra, la forza di gravità, che induce un’accelerazione gravitazionale (g) di


9,81 m/s2, produce la forza peso (una grandezza vettoriale espressa in Newton).
Essendo g costante, peso e massa possono essere usati come sinonimi
18
Leve

La Statica è la parte di Fisica che studia l’equilibrio dei corpi: La prima legge della
statica afferma che un corpo non è soggetto a spostamenti traslazionali, è in equilibrio
traslazionale se la somma delle forze che su di esso agiscono è nulla.
19
Giochi d’infanzia
◼ Se l’altalena è centrata correttamente, un bambino obeso
terrà prigioniero in alto un bambino magro. Più è elevata la
differenza di grassezza e più l’obeso scaraventerà
velocemente il magro verso l’alto
◼ Se l’altalena è fuori centro, due bambini secchi uguali, quello
sta dalla parte del lato più lungo solleverà l’altro. Più il lato è
lungo e più velocemente il bambino dall’altra parte sarà
catapultato in alto
◼ Un bambino grasso e uno secco che vogliono tenere in
equilibrio l’altalena centrata devono sedersi in posizioni
differenti: quello grasso più vicino al centro rispetto a quello
secco.
20
Momento angolare

La capacità di una forza di mettere in rotazione un oggetto è detta coppia meccanica o


momento. Più il momento di una forza è elevato e più questa può far ruotare un
oggetto. Detto più semplice, a parità di forza peso più il braccio potenza è lungo più il
momento meccanico è elevato (è più facile far ruotare).
Il momento viene misurato in newton metro Nm e viene indicato con la lettera tau
21
Leve di primo genere

Nelle leve di primo genere il fulcro è sempre posizionato tra le due forze.
Se il braccio–potenza è più lungo del braccio – resistenza la leva si dice vantaggiosa.
Se il braccio – resistenza è più lungo del braccio – potenza la leva si dice svantaggiosa

22
Leve di secondo e terzo genere

• In una leva di secondo genere (a sinistra) la resistenza è sempre posizionata fra il


fulcro e la forza (è sempre vantaggiosa)
• In una leva di terzo genere (a destra) la forza è applicata sempre posizionata fra il
fulcro e la resistenza (è sempre svantaggiosa)

N.B. La leva di 3° genere è sempre svantaggiosa perché il braccio-potenza è


sempre più corto del braccio-resistenza. L’esempio classico è il corpo umano, sigh!
23
Tristi esempi…

24
Perché siamo così sfortunati?

Più il braccio potenza è lungo rispetto al braccio resistenza, più lo spostamento verso l’alto della
zavorra è elevato rispetto all’abbassamento del lato dell’omino che fa forza.
Quando contraiamo un bicipite, questo si accorcia di qualche cm ma la rotazione della mano
intorno al gomito è di circa mezzo metro. Se le leve fossero vantaggiose, mani e piedi per
compiere gli stessi spostamenti necessiterebbero di muscoli che si dovrebbero contrarre per
metri e dovrebbero avere più massa da nutrire, più cibo necessario e altre farloccherie.
25
Apparato osteoarticolare, riassunto

26
La struttura scheletrica
Lo scheletro umano è suddiviso in due parti:
1. Assiale: il cranio, il rachide e la gabbia
toracica.
2. Appendicolare: gli arti superiori e quelli
inferiori.

27
La parte assiale:
Il cranio, il rachide e la gabbia toracica

28
(b) Scheletro assile

Cranio
Lo scheletro
assile.
(a) Scheletro
Sterno
umano, visione
Coste

anteriore, con
SISTEMA
SCHELETRICO
particolare
Vertebre
lombari attenzione allo
SCHELETRO
ASSILE
SCHELETRO
APPENDICOLARE
scheletro
Sacro
assiale; il
Coccige

Cranio
Cranio
diagramma di
Cranio ed
ossa
associate
Faccia

Ossicini
flusso indica le
Ossa
associate
uditivi

Osso ioide
Cranio
relazioni tra le
Sterno Vertebre
cervicali
componenti
assili.
Gabbia
toracica
Coste

Vertebre
toraciche
(b) Scheletro
Vertebre

assile umano,
Coste
Colonna
Sacro
vertebrale

Coccige visione anteriore


Vertebre lombari (sopra), e
posteriore
Sacro

(sotto).
(a) Apparato scheletrico con evidenziate le componenti assiali
Coccige
29
Il cranio
• Il cranio è la porzione più alta dello scheletro, è considerato un osso piatto
e rappresenta il contenitore rigido della struttura più importante del
corpo umano: il sistema nervoso centrale.
Osso parietale Osso frontale

Craniale
Osso sfenoide

Facciale

Osso etmoide

CRANIO Osso lacrimale


Osso
occipitale Osso
OSSA Osso nasale
ASSOCIATE Osso zigomatico
temporale
Vomere
CRANIO FACCIA

Osso occipitale Ossa mascellari


Osso ioide Osso
Ossicini uditivi Ossa parietali Ossa palatine mascellare
nell’osso
temporale Osso frontale Ossa nasali
Ossa temporali Cornetti nasali
inferiori
Osso sfenoide
Ossa zigomatiche
Osso etmoide
Ossa lacrimali
Vomere

Mandibola Mandibola

Suddivisione del cranio. Il cranio può essere diviso in parte cranica e parte facciale. Il
cornetto nasale inferiore e le ossa palatine, che appartengono allo scheletro della faccia,
non sono visibili in questa proiezione. 30
Osso frontale Grande forame
Osso parietale
palatino
Fossa incisiva
Forame sopraorbitale
Sutura coronale Mascella

Osso Osso palatino


zigomatico Processo pterigoideo

Setto nasale Arco zigomatico


Osso sfenoide
Osso sfenoide Vomere
Forame lacero
Osso temporale Forame ovale
Forame carotideo
Processo stiloide
Osso etmoide Osso
Squama
temporale
Osso lacrimale Meato acustico Articolazione
Osso zigomatico esterno mandibolare
Forame Processo
Osso nasale Processo giugulare mastoideo
temporale
Mascella dell’osso Forame mastoideo
zigomatico Fossa
condiloidea Sutura
Cornetto occipito-mastoidea
inferiore
Forame Sutura
del naso Condilo
infraorbitale lambdoidea
Vomere occipitale

Forame
Mandibola
Cornetto medio Osso occipitale Forame
magno
mentoniero del naso Protuberanza occipitale
esterna

Veduta anteriore Veduta inferiore

31
Il rachide è l’insieme delle vertebre incolonnate lungo la linea mediana
posteriore tra il capo ed il bacino. La colonna vertebrale si suddivide in
segmenti relativi alla regione del corpo che attraversano. La colonna vertebrale si
suddivide in:

Curva della colonna vertebrale


Regione della colonna vertebrale
- tratto cervicale (collo):
composto da 7 vertebre
Cervicale (le prime due sono
l'atlante e l'epistrofeo);

- tratto dorsale (dorso):


Vertebre
toraciche
composto da 12
Toracica
vertebre;

- tratto lombare
(lombi): composto da 5
vertebre;

Lombare
Vertebre
lombari
- tratto sacrale (sacro):
composto da 5 vertebre;

- tratto coccigeo
Sacrale Disco
intervertebrale
(coccige): composto da
Coccigea Vertebre
sacrali
4-5 vertebre. Sia le
(b) Visione laterale (c) RM (sezione sagittale) vertebre sacrali che le
vertebre coccigee sono
La colonna vertebrale. Immagine laterale della colonna vertebrale. (a) Le principali suddi-
(a) Visione laterale visioni della colonna vertebrale con le quattro curve vertebrali. (b) Colonna vertebrale norma- saldate tra di loro.
le, visione laterale. (c) RM di una colonna vertebrale di adulto (visione laterale). (d) Lo svi-
luppo delle curve della colonna vertebrale. Vedi MRI Scan 3b, p. 767.

32
33
Anatomia delle vertebre
Processo articolare Faccetta articolare
superiore superiore

Lamina dell’arco
vertebrale

Processo articolare
Processo inferiore
Processo Foro intervertebrale
trasverso
articolare
superiore Peduncolo
Disco
intervertebrale

Processo
spinoso Processo
spinoso

Processo
trasverso
Faccetta
articolare
Freccia passante per Corpo
inferiore
Il foro cervicale vertebrale
Processo Corpo
articolare vertebrale
inferiore

Processo
articolare inferiore Faccetta articolare
inferiore
(a) Visione laterale e inferiore (b) Visione posteriore (c) Visione laterale

Anatomia delle vertebre. (a) L’anatomia di una vertebra tipo vista lateralmente.
(b) Immagine posteriore che mostra le caratteristiche anatomiche e la disposizione
delle articolazioni tra le vertebre. (c) Articolazioni intervertebrali superiore e
inferiore, visione laterale.
34
Processo
articolare
superiore
Peduncolo

Processo Corpo vertebrale


Arco
vertebrale trasverso
Lamina

Forame
vertebrale
(spazio)

Processo
spinoso
Disco
Midollo intervertebrale
spinale

Anello
fibroso
Nucleo
Processo polposo
articolare
superiore

Processo
articolare Nervo
inferiore spinale

Legamenti
tra i Posizione
processi dei legamenti
spinosi
longitudinali
(tra i corpi
vertebrali)

Forame
intervertebrale

Anatomia di una vertebra tipica e struttura delle articolazioni intervertebrali.


Notare la posizione e la struttura dei dischi intervertebrali; notare anche come la
colonna vertebrale circondi e protegge il delicato tessuto nervoso del midollo
spinale. 35
Vertebre cervicali
Processo articolare
superiore Corpo vertebrale (a) Veduta laterale di una
tipica vertebra cervicale
Processo
spinoso
Processo articolare
inferiore
(C3-C6). (b) Veduta
(a) Vertebra cervicale tipica (veduta laterale) superiore della stessa
Processo
articolare
superiore Foro
vertebra. (c) L’articolazione
trasverso
fra l’atlante (C1) e
Processo
spinoso
Lamina Corpo
vertebrale l’epistrofeo (C2).

Canale
vertebrale Processo
Arco costale
vertebrale
Processo
Peduncolo trasverso

(b) Vertebra cervicale tipica (veduta superiore)

Legamento
Dente
trasverso

Atlante (C1 )

Si articola
con i condili
occipitali

Asse (C 2)

Si articola
con l’atlante

(c) Il complesso atlo-assiale


36
Vertebre toraciche
(a) Vedute superiore e
laterale di una tipica
vertebra toracica
(T1-T10).
(b) Veduta laterale della
regione toracica della
Faccetta articolare
per il tubercolo della
colonna vertebrale.
costa
L’ultima vertebra cervicale
(C7 o vertebra prominente)
assomiglia alla prima
vertebra toracica.
L’ultima vertebra toracica
Emifaccetta
superiore
(T12) assomiglia alla prima
vertebra lombare.

Emifaccetta
inferiore
(a)

(b)
37
La gabbia toracica (visione posteriore)

(c) Veduta posteriore

38
La gabbia toracica (visione anteriore)
Faccetta
articolare Tubercolo

Emifaccetta
Collo Angolo

Capitolo Faccetta
(testa) superiore
Faccetta articolare
del tubercolo
Cresta
interarticolare

Faccetta
inferiore

Veduta posteriore

Attacco della
cartilagine costale

Manubrio (b) Veduta superiore

Sterno Corpo Coste


Processo vertebro-sternali Solco costale
(vere)
xifoideo
Cartilagine costale

Coste
vertebro-condrali False
coste

Coste
fluttuanti

(a) Veduta anteriore

La gabbia toracica è formata da una serie di 24 (12 per ogni parte) coste che si articolano
posteriormente con le vertebre toraciche per mezzo di articolazioni cartilaginee.
Ha una funzione di sostegno e di protezione e al suo interno sono contenuti organi
importantissimi. È rappresentata dall’insieme Clavicola-Scapola e dall’Articolazione
Scapolo-Omerale. 39
Vertebre lombari
Processo articolare Processo
(a) Veduta laterale di
superiore Processo trasverso spinoso

Lamina
una tipica vertebra
Processo
Processo
spinoso Processo
trasverso
trasverso
lombare. (b) Veduta
superiore. (c) Veduta
Peduncolo
laterale della regione
Forame

Peduncolo Corpo
vertebrale
lombare della
vertebrale Corpo vertebrale

colonna vertebrale,
Processo
articolare
inferiore

(a) (b)
che evidenzia un
disco intervertebrale
Disco
normale
Midollo spinale erniato. (d) Sezione
intervertebrale

orizzontale del disco


erniato, che
evidenzia la
distorsione del
Nucleo Anello fibroso
nucleo polposo e le
polposo
Ernia del disco
conseguenze sulla
(c)
(d)
colonna vertebrale.

40
Il sacro ed il coccige
Processo
Canale articolare Base
sacrale

Ala Ala

Corpo
sacrale

Auricola
Fori
Cresta
sacrali
sacrale laterale Curvatura
sacrale
Cresta
sacrale media

Corna sacrali Coccige Apice

Corna coccigee

(a) Superficie posteriore (b) Superficie laterale (c) Superficie anteriore

Figura 8.22 - Il sacro ed il coccige. (a) Veduta posteriore. (b) Veduta laterale da destra. (c) Veduta anteriore.

41
La parte appendicolare:
Il cingolo toracico, il cingolo pelvico e
gli arti, superiori ed inferiori

42
Clavicola 2
Cingolo 4
Diagramma di flusso
pettorale
Scapola 2
che mostra le
relazioni delle
Omero 2

componenti dello
Radio 2 Braccia 60 scheletro
Ulna 2 SCHELETRO
appendicolare: il
APPENDICOLARE 126
cingolo toracico,
Ossa
del
bacino
2
Cingolo
pelvico
2
quello pelvico e le
estremità, superiore
Carpo 16
SISTEMA
SCHELETRICO
206
e inferiore. (a)
Visione posteriore
Metacarpo 10
dello scheletro. (b)
Falangi 28

Femore 2
SCHELETRO
ASSIALE 80
Visione anteriore
Patella 2
dello scheletro, con
Tibia 2
particolare riguardo
Fibula 2 Gambe 60
alle componenti dello
Tarso 14
scheletro
Metatarso 10
appendicolare.
Falangi 28

43
Cingolo toracico ed arto superiore
Cingolo – complesso di Clavicola

segmenti ossei disposti Scapola

ad anello che riunisce


gli arti al tronco
Omero

Radio

Ulna

Ossa
del carpo
Ossa
metacarpali
(da I a V)

Falangi

(a) (b)

44
La scapola

Processo
coracoideo Processo
Acromion Fossetta coracoideo Acromion
della scapola
Margine Spina Acromion Margine
superiore superiore
Processo
Tuberosità della scapola coracoideo Fossa
sovraglenoidea sopraspinosa
Fossa
Angolo glenoidea Tuberosità
Fossa superiore
glenoidea sottoglenoidea
Fossa
glenoidea
Spina
Collo della scapola
Fossa Fossa
sottoscapolare infraspinosa

Margine
laterale
Margine Margine
mediale mediale Corpo
della scapola
Angolo
inferiore
o vertebrale o vertebrale Margine
Margine
laterale
o ascellare
(a) Visione anteriore Angolo
inferiore
(b) Visione laterale

La scapola. Aspetti (a) anteriore, (b) laterale, (c) posteriore della scapola destra.

45
Estremità
sternale
La clavicola è la sola connessione diretta
Faccetta per l’articolazione
tra il cingolo toracico e lo scheletro
con lo sterno
Estremità assiale. Visione superiore (a) ed inferiore
acromiale
(b) della clavicola destra.
Faccetta per l’articolazione
con l’acromion Mediale
Laterale

Estremità acromiale

Tuberosità
costale
Tubercolo
conoide Estremità sternale

Scapola
Elevazione
Mobilità del cingolo toracico.
Articolazione Articolazione
Schema dei movimenti normali acromioclavicolare sternoclavicolare

del cingolo toracico.


Clavicola
(a) Ossa del cingolo toracico Manubrio
Depressione

dello sterno
destro.
(b) Modificazione della posizione (a) Ossa del cingolo toracico destro,
veduta superiore
che avviene durante la
retroposizione e l’anteposizione
della spalla destra. Retroposizione
(c) Modificazioni della posizione
che avvengono durante Anteposizione

l’elevazione e la depressione
della spalla destra. Notare che, in (c) Visione anteriore

ciascun esempio, la clavicola è


responsabile della limitazione
dell’ampiezza del movimento. 46
(b) Visione superiore
Ossa dell’arto superiore
Solco
Intertubercolare
(o intertuberoso) Piccola
tuberosità
Grande tuberosità
Grande tuberosità Testa (o tubercolo maggiore)
(o tubercolo maggiore) Collo
anatomico

Collo
chirurgico

Posteriore

Anteriore
Solco
intertuberoso
Diafisi
Tuberosità Solco
deltoidea radiale

Anteriore

Fossa
radiale Posteriore Fossa
olecranica

Epicondilo
laterale Epicondilo Epicondilo
mediale laterale
Capitello Troclea

Condilo
Condilo

(a) Superficie anteriore (b) Superficie posteriore

Ossa dell’arto superiore. Sono indicate le principali strutture anatomiche della superficie anteriore (a) e posteriore (b) dell’omero destro.

47
Ossa dell’avambraccio
Articolazione radioulnare
prossimale Incisura
Processo oleocranico Testa
del radio
trocleare

(o olecrano) Processo
Collo coronoideo
del radio
Incisura Tuberosità
Tuberosità radiale dell’ulna
del radio
RADIO
ULNA ULNA

ULNA RADIO

Membrana
interossea

Incisura Articolazione
ulnare radioulnare distale

Testa
Processo
dell’ulna stiloideo del Processo stiloideo
dell’ulna
radio
Cartilagine articolare

(c) Pronazione:
(a) Visione posteriore (b) Visione anteriore visione anteriore

Ossa dell’avambraccio. Il radio e l’ulna sono mostrati dal di dietro (a) e dall’avanti (b). (c) Osservare i cambiamenti che avvengono durante la
pronazione.

48
Ossa del polso e della mano

Ulna
Piramidale
Radio
Pisiforme Semi-
lunare
Uncinato Scafoide
Trapezio
Grande osso
Trapezoide

Ossa
del
metacarpo

Prossimale
Media Falangi
Distale

(a) Visione posteriore


(b) Visione anteriore

Ossa del polso e della mano. (a) Lato posteriore e (b) anteriore della mano destra.

49
Il cingolo pelvico e l’arto inferiore
Coxa
(ossa dell’anca) L’arto inferiore si articola con lo
scheletro assiale per mezzo del
cingolo pelvico. (a) Arto
inferiore destro, visione
laterale. (b) Immagine
radiografica dell’arto inferiore,
proiezione anteroposteriore.
Femore

Patella

Tibia

Fibula

Ossa del tarso

Ossa metatarsali

Falangi

Calcagno
50
(a) Veduta laterale (b) Immagine radiografica,
proiezione anteroposteriore
Spina iliaca
posteriore superiore

Cresta sacrale
mediana
Cresta iliaca

Spina iliaca
anterosuperiore
Aspetto mediale

Ileo
Aspetto laterale
Il cingolo
pelvico
Spina iliaca
posteriore
inferiore

Grande Spina iliaca


incisura anteroinferiore
ischiatica Incisura iliaca inferiore
Acetabolo
Spina Ramo discendente
ischiatica del pube
Ischio
Piccola
incisura
Tubercolo pubico Pube Pube
Forame otturatorio
ischiatica
Ramo discendente del pube
Tuberosità ischiatica Ramo ischiatico

(a) Aspetto laterale Ileo


Sacro Cresta iliaca

Articolazione sacroiliaca

Margine superiore Aspetti


dell’acetabolo Ileo

Linea Pube Bacino


Ischio
(a) laterale,
ileopettinea

Acetabolo
Ischio
Pube (b) anteriore e
Forame
otturatorio
(c) posteriore
(a) Aspetto anteriore
Coccige Sinfisi
pubica
Spina iliaca Forami
posteriore sacrali Cresta sacrale mediana
superiore Sacro

Spina iliaca
posteriore
inferiore Grande
incisura
ischiatica

Spina ischiatica

(c) Aspetto posteriore


Tuberosità ischiatica
51
52
53
Ossa della coscia
Collo
Fovea Grande trocantere
Grande capitis
trocantere

Testa
Testa
Piccolo Tuberosità glutea
trocantere
Piccolo
trocantere

Linea aspra

Labbro
laterale
sopracondiloideo

Labbro
mediale
sopracondiloideo

Superficie
Fossa poplitea
Superficie intercondiloidea
Epicondilo
patellare Epicondilo
mediale Epicondilo laterale
Epicondilo mediale
laterale

Condilo mediale Condilo laterale


Condilo laterale
Condilo mediale
(a) Superficie anteriore (b) Superficie posteriore

Ossa della coscia. I particolari anatomici del femore destro sono illustrati nei loro aspetti (a) anteriore e (b) posteriore.
54
Ossa della gamba
Condilo laterale Eminenza intercondiloidea

Superficie articolare
Condilo mediale del condilo mediale

Tuberosità
tibiale Condilo mediale Linea
poplitea

Testa della fibula


Cresta tibiale anteriore

Cresta tibiale
anteriore

Tibia
Membrana
interossea
Fibula

(c) Sezione

Malleolo Malleolo
laterale mediale

(a) Visione anteriore (b) Visione posteriore

Ossa della gamba - (a) Visione anteriore della tibia e della fibula di destra. (b) Visione posteriore. (c) Aspetto in sezione al livel- lo indicato in (b).

55
Ossa della caviglia e del piede

Tarso

Astragalo
Cuneiforme
(a) Ossa del piede destro viste da
Calcagno
Calcagno
Scafoide sopra. Notare l’orientamento delle
ossa del tarso, che trasferiscono il
Tibia
Metatarso
peso del corpo al tallone e alla
Astragalo superficie plantare del piede.
Falangi
Cuboide (b) Visione mediale che mostra i
Arco
longitudinale rapporti e l’orientamento delle ossa
Arco
del tarso e l’orientamento delle
trasverso
Scafoide arcate longitudinale e trasversale con
(b)
visione laterale del piede destro.
Cuneiformi
Notare lo stretto contatto con la
superficie del bordo laterale della
Ossa del metatarso pianta.

Prima falange

Seconda falange
Terza
falange

(a) (c)

56
Le Articolazioni
◼ Sinartrosi (fisse): cranio, coste cartilagini
costali.
◼ Anfiartrosi o Sinfisi (semimobili) : tra le
estremità mediali dei pubi, tra i corpi delle
vertebre (anche classificato come Diartrosi
tipo artrodia)
◼ Diartrosi (mobili)*: che vengono suddivise, in
base alla superficie geometrica delle superficie
articolari.
57
Le diartrosi*
◼ Enartrosi: Un segmento di sfera è accolto in
una cavità più o meno completamente Es.:
Testa del femore con l’aectabolo, scapolo-
omerale.
◼ Condilartrosi: Le superfici sono ellissoidali, una
piena l’altra cava Es.: Condilo-omerale e testa
del capitello radiale.
◼ A sella: Una superficie e concavo-convessa,
l’altra reciproca Es.: Carpo – metacarpo del
pollice.
◼ Ginglimo laterale: Un cilindro ruota applicando
ad una superficie parallela al suo asse e Enartrosi Condilartrosi A sella
leggermente scavata a doccia. Un anelli fibroso
circonda il cilindro e lo tine saldamente a
contatto con la superficie ossea per cui il
cilindro ruota all’interno di un anello
osteo-fibroso.
Es.: Capitello del radio-incisura radiale dell’ulna.
◼ Ginglimo angolare: Una superficie a forma di
troclea o puleggia e ruota su una cavità
complementare Es.: Omero-ulna (gomito)
◼ Artrodia: Superfici piane a contatto. G. laterale G. angolare Artrodia
Movimenti: piccoli scivolamenti dell’una
sull’atra. Es.: Processi articolari delle vertebre 58
Principali articolazioni
Temporo – mandibolare
Del rachide
Cranio vertebrali
Della spalla (cingolo-scapolare ; scapolo-omerale)
Del gomito (omero-ulnare; omero-radiale; radio ulnare
prossimale)
Radio-carpica
Sacro-iliaca
Coxofemorale o dell’anca
Del ginocchio
Tibio-tarsica

59
I principali gruppi muscolari

60
Origine ed Inserzione
◼ Tendini di origine: quelli disposti più
medialmente o prossimalmente.
È la parte fissa
◼ Tendini di inserzione: quelli disposti più
lateralmente o distalmente, è la parte
mobile

(dipende dalla direzione delle fibre)

61
Muscolatura Assiale
Muscoli del rachide
Muscoli della spalla
Muscoli addominali
Muscolo diaframma
Muscoli della testa e del pavimento pelvico
(Non trattati in questo corso)

62
Muscoli del rachide M. intertrasversario
Processo spinoso
della vertebra

M. rotatore
del torace

M. interspinale
Lunghissimo Semispinale del capo
del capo

Splenio
Processo trasverso
Lunghissimo della vertebra
del collo Ileocostale del collo

Ileocostale del torace (b) M. intervertebrali, veduta posteriore

Spinale del dorso

Lunghissimo del dorso M. lungo


M. lungo della testa
Trasverso spinoso (Multifido, della testa (sezionato
M. lungo e rimosso)
semispinale, rotatori) del collo
Ileocostale dei lombi Origini
M. scaleno del m. scaleno
(o sacro-lombari) anteriore anteriore
M. scaleno
anteriore
M. scaleno
medio
Quadrato M. scaleno
Sacrospinale posteriore
dei lombi (o massa comune)
1ª costa

2ª costa

(c) Muscoli della superficie anteriore delle


vertebre cervicali e toraciche superiori

Cresta sacrale
Muscoli del rachide. Nel loro insieme, questi muscoli controllano la posizione
della colonna vertebrale, della testa, del collo e delle coste. (a) Veduta posteriore
dei muscoli superficiali (destra) e profondi (sinistra), conosciuti con il nome di
(a) Muscolatura superficiale (destra) muscolo erettore della colonna. (b) Veduta posteriore dei muscoli intervertebrali.
e profonda (sinistra) del dorso. (c) Muscoli della superficie anteriore delle vertebre cervicali e toraciche superiori.
63
AZIONE Estendere il rachide lombare

Tirano all’indietro il rachide lombare e


dorsale facendo perno sulla cerniera lombo-
sacrale e su quella dorso-lombare

Lo tirano all’indietro e contemporaneamente lo


incurvano

AZIONE Accentuare la lordosi lombare

64
Esercizio
correlato

Swan dive

Swimming hands and leg

65
Esercizio
correlato

66
Muscolatura della spalla

Trapezio
Sternocleidomastoideo
Elevatore
della scapola
Romboideo minore Succlavio

Romboideo Piccolo pettorale


maggiore

Dentato
anteriore

(a) Veduta posteriore, che mostra i muscoli superficiali


(sinistra) e profondi (destra) della spalla (b) Muscoli profondi visibili dalla faccia anteriore

67
TRAPEZIO
SPALLA
a) abbassamento (fasci inferiori);
b) sollevamento (fasci superiori);
c) retroposizione (fasci medi).
BRACCIO
d) elevazione in alto sul piano frontale (da 90° a
150°);
e) elevazione in alto sul piano sagittale (da 60° a
120°).
In ambedue i movimenti, insieme al Gran dentato
consente, ruotando la scapola, di elevare il
braccio in alto sul piano frontale.
CAPO
Punto fisso sulla scapola:
Origine: Osso occipitale, legamento nucale e
f) estensione; processi spinosi delle vertebre toraciche.
g) inclinazione laterale. Inserzione: Clavicola e scapola
Agisce anche nella inspirazione forzata innalzando (acromion e spina della scapola)
le costole.

68
Esercizio
correlato

69
I MUSCOLI OBLIQUO E RETTO

M. dentato anteriore
M. intercostale
interno

M. intercostale
esterno
Fascia
M. grande lombodorsale M. quadrato
M. obliquo dorsale dei lombi
esterno
(sezionato)

M. obliquo
esterno M. trasverso dell’addome M. grande
psoas
M. obliquo interno

Aponeurosi Peritoneo
del m. obliquo Inscrizione M. obliquo
esterno tendinea esterno

Guaina
del m. retto M. obliquo interno M. retto dell’addome Linea alba

M. retto dell’addome
Linea alba

Margine della guaina del m. retto


dell’addome sezionata Grasso sottocutaneo
Cute (fascia superficiale)
(a) Veduta anteriore (b) Sezione trasversale

M. trasverso

I muscoli obliqui esercitano compressione sulle strutture sottostanti; il muscolo retto


flette la colonna vertebrale.
(a) Veduta anteriore del tronco: osservare i muscoli superficiali e profondi, nonché il
piano della sezione mostrata in (b).
(b) Sezione orizzontale del tronco condotta a livello di L3.

70
TRONCO
a) flessione (tratto
lombare);
b) inclinazione laterale
(tratto lombare);
Inoltre abbassa la
Origine: Margini inferiori delle cartilagini
dodicesima costola. costali (coste dalla 5 alla 7) e
processo xifoideo dello sterno

Inserzione Margine superiore del pube


intorno alla sinfisi
71
CORE STABILITY
◼ Già nel 1920 Joseph Pilates parlava di sviluppare una “cintura
di forza” imparando a reclutare i muscoli profondi del tronco.
Una buona stabilità articolare della zona lombare e pelvica
permettono un adeguato controllo motorio e un'ottimale
applicazione della forza nelle performance sportive come
nella vita di tutti i giorni.
◼ Ad esempio, nella Kick Boxing, una ottimale stabilità permette
all'atleta di tirare calci e pugni in modo più efficace (più forte
e più velocemente), riducendo contemporaneamente il
rischio di infortuni.

72
I MUSCOLI DEL CORE

• Il trasverso dell'addome
• Gli obliqui esterni
• Gli obliqui interni
• Il retto addominale
• Il quadrato dei lombi
(multifido, lunghissimo
del torace, ileocostale)
• I dorsali
• Il gluteo

73
Esercizio
correlato

74
Full sit up (abs prep)

Undred

Teaser
75
OBLIQUO ESTERNO

TRONCO
a) flessione;
b) inclinazione laterale;
c) rotazione.
Agisce anche nella espirazione
forzata abbassando le coste.

Origine: Ultime otto coste

Inserzione: Linea alba e cresta iliaca

76
OBLIQUO INTERNO

TRONCO
a) flessione;
b) inclinazione laterale;
c) rotazione.
Agisce anche nella espirazione
forzata abbassando le costole.

Origine: Fascia lombodorsale e cresta iliaca

Inserzione: Ultime coste, processo xifoideo dello


sterno e linea alba

77
Esercizio
correlato

78
TRASVERSO DELL’ADDOME

TRONCO
Rotazione.
Agisce come espiratore abbassando le
costole.
Interviene anche nella espirazione
forzata

Origine: Cartilagine delle ultime coste, Fascia


lombodorsale e cresta iliaca

Inserzione: Linea alba e pube

79
80
Processo xifoideo Sterno

Vena cava inferiore Centro tendineo

Il diaframma Impronta del fegato Cartilagini


costali

Esofago attraverso
Arco lombocostale l’orifizio esofageo
mediale sopra il m.
grande psoas

Impronta
dello stomaco

Aorta
Arco lombocostale laterale (addominale)
sopra il m. quadrato dei lombi
M. quadrato dei lombi
12ª costa (sezionato)

Orifizio M. grande psoas (sezionato)


M. retto Processo Cartilagini
della vena cava
dell’addome xifoideo costali M. obliquo Pilastro destro Pilastro sinistro
esterno
M. trasverso (a) Veduta inferiore
del torace
Diaframma

M. intercostale
esterno
Centro tendineo
del diaframma Iato
esofageo

M. dentato
anteriore

M. intercostali
interni Il diaframma separa la cavità toracica dalla
cavità addominale. (a) Veduta inferiore. (b)
Aorta
Veduta superiore del diaframma.
toracica
M. grande
dorsale
M. dentato
posteriore Midollo M. erettori
T10 M. trapezio
spinale della colonna

(b) Veduta superiore


81
APPARATO MUSCOLARE

82
Muscolatura appendicolare
• Muscoli che mobilizzano il braccio:
grande pettorale, coracobrachiale, deltoide, gran dentato (o dentato anteriore), gran
dorsale.
• Muscoli che mobilizzano il l’avambraccio:
bicipite brachiale, brachiale anteriore, flessore superficiale delle dita, lungo supinatore (o
brachio radiale), tricipite brachiale, pronatori e supinatori.
• Muscoli che mobilizzano la coscia
quadricipite femorale (il retto femorale) , ileo psoas, pettineo, sartorio, grande - piccolo e
medio gluteo, tensore della fascia lata, 1°, 2° e 3° adduttore, gracile (o retto interno),

• Muscoli che mobilizzano la gamba


quadricipite femorale, bicipite femorale, gemelli (o gastrocnemio), popliteo,
semimembranoso, semitendinoso.

• Muscoli che mobilizzano il piede


tricipite surale, tibiale anteriore e posteriore

83
Muscoli che mobilizzano il braccio
veduta anteriore

SUPERFICIALE PROFONDO

Manubrio dello sterno


Coste (sezionate)

Clavicola
M. sottoscapolare
M. grande pettorale

M. deltoide
M. grande rotondo

M. coracobrachiale Origine
Inserzione
M. bicipite brachiale
(capo breve) M. dentato M. bicipite brachiale e
anteriore
M. bicipite brachiale
(capo lungo)

M. piccolo
pettorale

M. tricipite brachiale
(capo lungo)

M. sottoscapolare

M. bicipite Colonna vertebrale


M. coracobrachiale
brachiale
Scapola sinistra, veduta anteriore
(a) Veduta anteriore

84
Muscoli che mobilizzano il braccio
veduta posteriore

M. bicipite brachiale
M. trapezio e m. coracobrachiale
SUPERFICIALE Vertebra T1 PROFONDO M. sopraspinato

M. elevatore
M. sopraspinato della scapola
M. sopraspinato
M. deltoide
M. deltoide
M. sottospinato M. piccolo
M. grande romboide
rotondo
M. piccolo rotondo M. tricipite brachiale
(capo lungo)
M. grande
rotondo M. infraspinato

M. grande M. piccolo rotondo


romboide

M. grande rotondo
M. tricipite brachiale
(capo lungo)

Scapola destra, veduta posteriore


M. tricipite brachiale
(capo laterale)
(c) Origini e inserzioni

Fascia lombodorsale
M. grande dorsale

(b) Veduta posteriore

85
GRANDE PETTORALE

SPALLA
a) anteposizione;
b) abbassamento.
BRACCIO
c) adduzione (fasci inferiori);
d) abbassamento sul piano sagittale
(fasci inferiori);
e) anteposizione fino a circa 60° (fasci
Origine: cartilagini costali 2-6, corpo dello sterno,
superiori); porzione mediale ed inferiore della clavicola
f) rotazione interna; Inserzione: Tubercolo maggiore
g) flessione orizzontale (da in fuori a dell’omero
avanti).

86
Esercizio
87
correlato
Esercizio
88
correlato
Scomposizione delle forze

Quando impugniamo sulla panca i manubri per allenare i pettorali (nel tentativo,
spesso vano, di farli crescere), su di essi agiscono due forze, P ed F. Scomponendo le
forze vettoriali applicate all’omero è possibile calcolare l’intensità della forza F.
Per rispettare la seconda legge della statica (un corpo non è soggetto a rotazioni, o è in
equilibrio rotazionale, se la somma dei momenti che su di esso agiscono è nulla) F deve
essere 6 volte più grande di P 89
Forza del pettorale e stress articolare

All’aumentare della discesa aumenta la forza che il pettorale deve generare per
sollevare il manubrio e aumenta anche la reazione vincolare dell’articolazione
coinvolta nel movimento, perciò le forze complessive.
90
Movimenti parziali o completi?

A fronte di due forze perpendicolari sull’omero, differenti tra loro, la forza F del pettorale è
la stessa. In pratica la forza esercitata sul pettorale con un manubrio di 30kg ad omero
inclinato è la stessa dell’omero mantenuto sopra al parallelo, con un manubrio di 40kg,
ovvero sempre di 250Kg. Questo vuol dire che con il giusto peso e arco di movimento è
possibile lavorare il muscolo con la stessa intensità di un peso maggiore riuscendo però a
sfruttare meglio il lavoro contrattile e diminuire la reazione vincolare ovvero la pressione
articolare 91
CORACOBRACHIALE

BRACCIO
a) anteposizione;
b) adduzione;
c) estensione orizzontale (da in fuori a avanti).

Origine: processo coracoideo della scapola

Inserzione: margine mediale del corpo omerale

92
Esercizio
correlato

93
DELTOIDE

SPALLA
a) anteposizione (fasci anteriori);
b) retroposizione (fasci posteriori). BRACCIO
c) abduzione (fino a 90°);
d) anteposizione (fino a 60°, fasci anteriori);
e) retroposizione (fasci posteriori);
f) flessione orizzontale da in fuori a avanti (fasci
anteriori);
g) estensione orizzontale da avanti in fuori (fasci
posteriori);
h) rotazione interna (fasci anteriori); Origine: Clavicola e scapola (acromion e
i) rotazione esterna (fasci posteriori). spina)

Inserzione: Tuberosità deltoidea dell'omero

94
Esercizio
correlato

95
GRAN DENTATO
(o dentato anteriore)
SPALLA
a) abbassamento;
b) anteposizione.
BRACCIO
c) elevazione. Insieme al Trapezio (fasci
superiori e inferiori) consente, ruotando la
scapola, di elevare il braccio in alto sul piano
frontale (da 90° a 150°);
d) come al punto c) ma sul piano sagittale
(da 60° a 120°).
Inoltre agisce nella inspirazione forzata Origine: Margine anterosuperiore delle coste
innalzando le coste. Inserzione: Superficie anteriore (o ventrale) del margine
vertebrale della scapola

96
Esercizio
correlato

Push up (Prep)

97
Esercizio
correlato

98
GRAN DORSALE
(o larghissimo del dorso)
TRONCO
a) estensione (tratto dorsale inferiore e lombare.
SPALLA
b) retroposizione;
BRACCIO
c) abbassamento e adduzione (sul piano frontale);
d) rotazione interna;
e) estensione orizzontale (da braccio avanti lo porta
in fuori);
f) abbassamento e retroposizione (sul piano
sagittale). Origine: processi spinosi delle ultime vertebre
Inoltre adduce la scapola e la ruota internamente in toraciche (dalla T VI) e le vert. Lombari, coste S-
maniera indiretta. 12, fascia lombodorsale e sacrali
Inserzione: Solco intertubercolare
dell'omero

99
Esercizio
correlato

100
Muscolatura appendicolare
• Muscoli che mobilizzano il braccio:
grande pettorale, coracobrachiale, deltoide, gran dentato (o dentato anteriore), gran
dorsale.
• Muscoli che mobilizzano il l’avambraccio:
bicipite brachiale, brachiale anteriore, flessore superficiale delle dita, lungo supinatore (o
brachio radiale), tricipite brachiale, pronatori e supinatori.
• Muscoli che mobilizzano la coscia
quadricipite femorale (il retto femorale) , ileo psoas, pettineo, sartorio, grande - piccolo e
medio gluteo, tensore della fascia lata, 1°, 2° e 3° adduttore, gracile (o retto interno),

• Muscoli che mobilizzano la gamba


quadricipite femorale, bicipite femorale, gemelli (o gastrocnemio), popliteo,
semimembranoso, semitendinoso.

• Muscoli che mobilizzano il piede


tricipite surale, tibiale anteriore e posteriore

101
Processo coracoideo
della scapola

M. tricipite brachiale,
capo laterale
Omero

M. tricipite brachiale,
capo mediale
M. coracobrachiale

M. bicipite

M. bicipite
M. bicipite brachiale, brachiale,
capo breve capo lungo
e m. coracobrachiale
M. brachiale
M. bicipite brachiale,
capo lungo

Epicondilo mediale M. coracobrachiale


dell’omero
M. tricipite brachiale,
M. brachioradiale capo mediale

M. brachiale
M. brachioradiale M. brachiale
M. pronatore rotondo

Epicondilo mediale
dell’omero M. pronatore
rotondo
M. brachioradiale M. brachiale

M. bicipite M. flessore
M. flessore radiale del carpo
brachiale superficiale
delle dita
M. palmare lungo M. supinatore

M.flessore ulnare del carpo


M. pronatore
M. flessore superficiale delle dita rotondo

M. pronatore quadrato

M. pronatore
quadrato
M. brachioradiale

(b) Muscoli superficiali, veduta anteriore


(a) Anatomia di superficie, veduta anteriore (c) Origini ed inserzioni, veduta anteriore

Muscoli che muovono l’avambraccio e la mano, Parte I. Sono mostrate le relazioni tra i muscoli
dell’arto superiore destro. (a) Anatomia di superficie dell’arto superiore destro, veduta anteriore. (b) Veduta
anteriore dei muscoli superficiali dell’arto superiore destro. (c) Origini e inserzioni muscolari (veduta
anteriore) sulle ossa dell’arto superiore destro). 102
Tubercolo sottoglenoideo
della scapola

M. deltoide
M. tricipite brachiale,
capo lungo
M. tricipite brachiale,
capo lungo
M. tricipite brachiale, M. tricipite brachiale,
capo laterale capo laterale

M. tricipite brachiale
capo lungo

Olecrano dell’ulna
M. brachioradiale

Olecrano dell’ulna
M. brachioradiale
M. anconeo
M. estensore radiale
lungo del carpo
M. estensore radiale
lungo del carpo
M. flessore ulnare
del carpo M. estensore ulnare
del carpo

M. estensore radiale M. estensore radiale


breve del carpo M. flessore breve del carpo
ulnare del
carpo M. estensore delle dita
M. estensore ulnare
del carpo M. abduttore lungo
del pollice
M. estensore Ulna
delle dita M. estensore
Radio breve del pollice

(a) Anatomia di superficie, veduta posteriore (b) Muscoli superficiali, veduta posteriore

Muscoli che muovono l’avambraccio e la mano, Parte II. Sono mostrate le relazioni tra i
muscoli dell’arto superiore destro. (a) Anatomia di superficie dell’arto superiore destro, veduta
posteriore. (b) Muscoli superficiali dell’arto superiore destro. (c) Origini e inserzioni muscolari
(posteriori) sulle ossa dell’arto superiore destro. 103
BICIPITE BRACHIALE

AVAMBRACCIO
a) flessione;
b) supinazione (se si trova in pronazione).
BRACCIO
c) estensione orizzontale (da in fuori a
avanti).

Origine
capo breve: processo coracoideo
capo lungo: tuberosità sovraglenoidea (entrambi sulla
scapola)

Inserzione
tuberosità del radio

104
LUNGO SUPINATORE
(O M. BRACHIO-RADIALE)
AVAMBRACCIO
a) flessione;
b) rotazione esterna.

Origine: epicondilo laterale dell’omero


Inserzione: processo stiloideo del radio

105
Esercizio
correlato

106
BRACHIALE ANTERIORE

AVAMBRACCIO
flessione.

Origine: faccia anteriore distale dell'omero

Inserzione: tuberosità dell'ulna

107
FLESSORE SUPERFICIALE
DELLE DITA
AVAMBRACCIO
a) flessione.
MANO
b) flessione.
DITA
c) Flessione(eccetto il pollice).

Origine: epicondilo mediale dell'omero faccia


anteriore dell'ulna e del radio

Inserzione: faccia laterale della seconda


falange; è unito agli altri mediante legamenti

108
Esercizio
correlato

109
Muscolatura della
prono-supinazione.
Radio

Bicipite

Ulna
Borsa

Pronatore
rotondo (c) Veduta di una sezio-
ne trasversa in pro-
nazione a livello del-
Radio la inserzione del ten-
dine del bicipite
Ulna

Pronatore
quadrato

(b) Pronazione
(a) Faccia anteriore
dell'avambraccio
in supinazione

110
Muscolatura per i movimenti della
mano e delle dita
Omero

Radio
Ulna

Estensore
delle dita

Flessore superficiale
delle dita

Flessore profondo
delle dita
Abduttore lungo
Flessore lungo del pollice
del pollice

Adduttore
del pollice

(b) Veduta anteriore che mostra i muscoli fles-


(a) Veduta anteriore che sori profondi delle dita ed il flessore profon- (c) Veduta posteriore che
mostra la muscolatura do del pollice ed il flessore lungo del pollice. mostra i più importanti flessori
superficiale delle dita L'adduttore del pollice si trova al di sotto del delle dita
tendine dei flessori delle dita

111
Esercizio
correlato

112
TRICIPITE BRACHIALE

AVAMBRACCIO
a) estensione.
BRACCIO
b) adduzione (capo lungo);
c) abbassamento sul piano sagittale (capo
lungo).

Origine:
capo lungo; tuberosità sottoglenoidea della scapola
Origine:
capo laterale; margine superiore e laterale dell’omero
capo mediale; margine posteriore dell’omero

Inserzione: tutti convergono sull’olecrano dell’ulna

113
Esercizio
correlato

114
Esercizio
correlato

115
Muscolatura appendicolare
• Muscoli che mobilizzano il braccio:
grande pettorale, coracobrachiale, deltoide, gran dentato (o dentato anteriore), gran
dorsale.
• Muscoli che mobilizzano il l’avambraccio:
bicipite brachiale, brachiale anteriore, flessore superficiale delle dita, lungo supinatore (o
brachio radiale), tricipite brachiale, pronatori e supinatori.
• Muscoli che mobilizzano la coscia
quadricipite femorale (il retto femorale) , ileo psoas, pettineo, sartorio, grande - piccolo e
medio gluteo, tensore della fascia lata, 1°, 2° e 3° adduttore, gracile (o retto interno),

• Muscoli che mobilizzano la gamba


quadricipite femorale, bicipite femorale, gemelli (o gastrocnemio), popliteo,
semimembranoso, semitendinoso.

• Muscoli che mobilizzano il piede


tricipite surale, tibiale anteriore e posteriore

116
Muscoli che muovono la
gamba, parte I.(a) Muscoli
superficiali della coscia destra,
veduta anteriore. (b) muscolo
quadricipite sezionato per
mettere in evidenza il vasto
inetrmedio (c) Origini e
inserzioni muscolari
sulla superficie posteriore delle
ossa dell’arto superiore destro
(I parte).

a
c

b
117
QUADRICIPITE FEMORALE
E' composto dal:
- Vasto laterale;
- Vasto intermedio;
- Vasto mediale;
- Retto anteriore (biarticolare).

GAMBA
a) estensione;
COSCIA
b) flessione (Retto anteriore).
Effettua anche una e lieve Origine:
adduzione della coscia. retto femorale; spina iliaca anteroinferiore e margine superiore
dell’acetabolo
vasto intermedio; superficie anterolaterale del femore e metà
distale dalla linea aspra del femore
vasto laterale; porzione anteroinferiore al grande trocantere e
metà prossimale della linea aspra del femore
vasto mediale; intera linea aspra del femore

Inserzione:
per tutti i capi, tuberosità tibiale tramite il legamento patellarte

118
M. medio gluteo
M. grande
psoas
M. ileopsoas Origine
M. tensore della
M. iliaco Inserzione
fascia lata
M. iliaco

M. sartorio
M. grande psoas
M. retto del
femore
M. iliaco
M. pettineo

M. pettineo M. piriforme

M. adduttore
lungo M. otturatore
M. gracile
interno
M. adduttore lungo
M. gracile
M. grande psoas

M. sartorio M. vasto mediale


M. pettineo

M. retto
M. otturatore M. vasto laterale
del femore M. adduttore esterno
breve

M.adduttore M. vasto intermedio


lungo

M. adduttore
grande
M. gracile
Tratto ileotibiale
Tratto ileotibiale

M. vasto laterale Legamento


M. sartorio patellare
M. vasto mediale (vedi Tab. 11-7)

M. gracile
Tendine del
quadricipite M. sartorio
(a) Veduta anteriore
M. semitendinoso
Patella

Muscoli che muovono la coscia, Parte I. Muscoli (c) Origini e inserzioni,


veduta anteriore
Legamento
patellare ileopsoas e adduttori del femore destro.
(a) Veduta anteriore del muscolo ileopsoas e dei
Tuberosità
della tibia muscoli adduttori del lato destro.
119
(a) Quadricipite e muscoli della coscia, veduta anteriore
ILEOPSOAS
COSCIA
a) flessione;
b) adduzione;
c) rotazione esterna;
TRONCO
d) inclinazione laterale.

Origine:
Iliaco; fossa ilaca dell’osso iliaco
Grande psoas; superfici anteriori e processi trasversi T12 – L5
Inserzione:
Iliaco; distalmente al piccolo trocantere con un tendine fuso
con quello del muscolo psoas
Grande psoas; piccolo trocantere insieme al muscolo iliaco

120
Azione del muscolo Ileopsoas

121
PETTINEO

COSCIA
a) flessione;
b) adduzione;
c) rotazione esterna.

Origine: faccia superiore del pube


Inserzione: linea pettinea (al di sotto del piccolo
trocantere)

122
SARTORIO

GAMBA
a) flessione.
COSCIA
b) flessione;
c) rotazione esterna (portando la coscia in
dentro).

Origine: spina iliaca anterosuperiore


Inserzione: superficie mediale della tibia
vicino alla tuberosità tibiale

123
Esercizio
correlato

124
Esercizio
correlato

125
Esercizio
correlato

126
Muscoli che mobilizzano la coscia, Parte II. Muscoli glutei e rotatori laterali del
femore destro.(a) Veduta posteriore della pelvi (anca destra): i muscoli glutei sono stati sezionati
per permettere la visione dei muscoli glutei e rotatori laterali. Per una visione superficiale dei
muscoli glutei. (b) Origini e inserzioni muscolari sulla superficie laterale dell’osso coxale di
destra. (c) Veduta M. grande gluteo posteriore dei muscoli glutei e rotatori laterali (il muscolo
grande gluteo è stato rimosso). M. piccolo gluteo
Gruppo dei m. glutei

M. medio gluteo
M. tensore
della fascia
Estensione
lata
e abduzione
M. grande gluteo
Estensione
Flessione e
abduzione
Origine
M. grande
gluteo (sezionato) Cresta iliaca

M. piriforme
M. medio gluteo Anteriore Posteriore
(sezionato) M. gemelli
Osso sacro ACETABOLO
M. semimembranoso
M. piccolo
M. semitendinoso
M. piriforme gluteo
Adduzione Rotazione
M. bicipite
M. tensore della laterale
femorale
fascia lata
M. gemello
superiore Gruppo dei m. adduttori Gruppo dei m. rotatori laterali
M. medio (b) Origini, veduta laterale
gluteo
(sezionato) M. medio gluteo M. Medio gluteo
Cresta iliaca
M. otturatore Inserzioni muscolari
Grande
interno trocantere sul cingolo pelvico.
del femore L’inserzione dei mu-
scoli che originano sul
M. quadrato cingolo pelvico può es-
M. gemello del femore sere dedotta sulla base
inferiore della loro posizione re-
lativa all’acetabolo. Le
Tuberosità M. grande frecce indicano la dire-
ischiatica gluteo zione della forza eser-
(sezionato) citata sul femore da
M. gracile ciascun gruppo musco-
Tratto lare.
ileotibiale
M. adduttore
grande M. adduttore
grande
M. semitendinoso
Grande glurteo
M. bicipite femorale
(capo lungo) M. piccolo
gluteo
(a) Veduta posteriore, muscoli profondi
(c) Muscoli glutei e rotatori laterali, veduta posteriore 127
GRANDE GLUTEO
COSCIA
a) estensione;
b) adduzione;
c) rotazione esterna.

Origine: cresta iliaca linea glutea posteriore; superficie


laterale dell’ileo; sacro; coccige; fascia lombodorsale.

Inserzione: tratto ileotibiale e tuberosità gutea del


femore.

128
Esercizio
correlato

Leg pull back

Swimming

129
MEDIO GLUTEO

COSCIA
a) abduzione;
b) rotazione esterna (fasci posteriori).

Origine: cresta iliaca e porzione anteriore della


superficie laterale fra le linee glutee superiore ed
inferiore
Inserzione: grande trocantere del femore

130
PICCOLO GLUTEO

COSCIA
a) abduzione;
b) rotazione interna (fasci anteriori);
c) rotazione esterna (fasci posteriori).

Origine: superficie laterale dell’ileo tra le linee


glutee anteriore ed inferiore
Inserzione: grande trocantere del femore

131
TENSORE DELLA
FASCIA LATA
COSCIA
a) flessione;
b) abduzione;
c) rotazione interna.

Origine: cresta iliaca e superficie laterale della spina


iliaca anterosuperiore
Inserzione: tratto ileotibiale

132
Esercizio
correlato

One leg circle

Side kick series - small circles


133
LUNGO ADDUTTORE
(O 1°ADDUTTORE)

COSCIA
a) adduzione;
b) flessione;
c) rotazione esterna.

Origine: ramo inferiore del pube (ischio-pube) anteriormente


all’adduttore breve
Inserzione: line aspra del femore

134
BREVE ADDUTTORE
(O 2°ADDUTTORE)

COSCIA
a) adduzione;
b) flessione;
c) rotazione esterna.

Origine: ramo inferiore del pube (ischio-


pube)
Inserzione: line aspra del femore

135
GRANDE ADDUTTORE
(O 3°ADDUTTORE)
COSCIA
a) adduzione;
b) estensione;
c) rotazione esterna (fascio posteriore).

Origine: ramo inferiore del pube


(ischio-pube) posteriormente all’adduttore breve, e
tuberosità ischiatica
Inserzione: line aspra del femore e tubercoli degli
adduttori del femore

136
GRACILE
(O RETTO INTERNO)
GAMBA
a) flessione.
b) rotazione interna (a gamba flessa);
COSCIA
c) adduzione.
Inoltre, flette lievemente la coscia.

Origine: ramo inferiore del pube


Inserzione: superficie mediale della tibia, inferiormente al
condilo mediale

137
Esercizio
correlato

138
Muscolatura appendicolare
• Muscoli che mobilizzano il braccio:
grande pettorale, coracobrachiale, deltoide, gran dentato (o dentato anteriore), gran
dorsale.
• Muscoli che mobilizzano il l’avambraccio:
bicipite brachiale, brachiale anteriore, flessore superficiale delle dita, lungo supinatore (o
brachio radiale), tricipite brachiale, pronatori e supinatori.
• Muscoli che mobilizzano la coscia
quadricipite femorale (il retto femorale) , ileo psoas, pettineo, sartorio, grande - piccolo e
medio gluteo, tensore della fascia lata, 1°, 2° e 3° adduttore, gracile (o retto interno),

• Muscoli che mobilizzano la gamba


quadricipite femorale, bicipite femorale, gemelli (o gastrocnemio), popliteo,
semimembranoso, semitendinoso.

• Muscoli che mobilizzano il piede


tricipite surale, tibiale anteriore e posteriore

139
Cresta iliaca

M. tensore della
Aponeurosi glutea
fascia lata
sul m. medio gluteo
M. bicipite
femorale M. sartorio
(capo lungo)

M. tensore della M. retto del femore


fascia lata
M. adduttore
Origine grande
M. grande
Inserzione
psoas

M. semitendinoso M. pettineo
M. medio
gluteo M. semimembranoso
M. piccolo M. iliaco
M. grande
gluteo gluteo
Origine

Inserzione M. vasto
M. sartorio
laterale
M. adduttore
grande M. gracile
M. adduttore lungo M. vasto
M. bicipite femorale intermedio
M. bicipite
(capo breve)
del femore M. medio
gluteo M. vasto
mediale
M. bicipite
M. semimem-
femorale
branoso
(capo breve)
M. gracile M. posteriore M. adduttore
M. semitendinoso
della coscia grande
O ischio crurali M. bicipite femo-
M. semitendinoso rale (capo lungo)
M. semimembranoso

M. sartorio
M. semimembranoso M. grande
gluteo

Tratto ileotibiale
M. adduttore (e) Veduta posteriore (f) Origini e inserzioni, veduta posteriore
grande
M. bicipite
femorale
(capo breve) Muscoli che muovono la gamba
M. sartorio
(a) Muscoli superficiali della coscia destra, veduta
M. semimembranoso

Arteria poplitea (rosso)


M. adduttore
grande
posteriore.
e vena (blu)

M. tibiale
(b) Origini e inserzioni muscolari
M. gastrocnemio
mediale
sulla superficie posteriore delle ossa
M. gastrocnemio
laterale
dell’arto superiore destro (I parte).
M. semimembranoso

(a) Anca e coscia, veduta posteriore


140
BICIPITE FEMORALE

GAMBA
a) flessione.
COSCIA
b) estensione (capo lungo);
c) rotazione esterna (capo lungo).

Origine: tuberosità ischiatica e linea aspra del femore


Inserzione: testa della fibula e condilo laterale della tibia

141
SEMIMEMBRANOSO

GAMBA
a) flessione.
COSCIA
b) estensione;
c) adduzione e leggera
rotazione in dentro.

Origine: tuberosità ischiatica


Inserzione: superficie posteriore del condilo mediale della tibia

142
SEMITENDINOSO

GAMBA
a) flessione.
COSCIA
b) estensione;
c) adduzione e leggera
rotazione in dentro.

Origine: tuberosità ischiatica


Inserzione: superficie mediale dell’estremità prossimale della tibia, vicino
all’inserzione del muscolo gracile

143
GEMELLI
(O GASTROCNEMIO)
PIEDE
a) estensione (flessione plantare).
GAMBA
b) flessione.
Nella estensione del piede agiscono
insieme al Soleo con il quale formano
il Tricipite surale.

Origine:
capo mediale; superficie posteriore del condilo mediale
capo laterale; superficie posteriore del condilo laterale del femore
e margine medio laterale della fibula.
Inserzione: calcagno (tramite il tendine calcaneare)

144
POPLITEO

GAMBA
flessione.

Origine: condilo laterale del femore


Inserzione: superficie posteriore dell’estremità prossimale
del corpo della tibia

145
Esercizio
correlato

146
Muscolatura appendicolare
• Muscoli che mobilizzano il braccio:
grande pettorale, coracobrachiale, deltoide, gran dentato (o dentato anteriore), gran
dorsale.
• Muscoli che mobilizzano il l’avambraccio:
bicipite brachiale, brachiale anteriore, flessore superficiale delle dita, lungo supinatore (o
brachio radiale), tricipite brachiale, pronatori e supinatori.
• Muscoli che mobilizzano la coscia:
quadricipite femorale (il retto femorale) , ileo psoas, pettineo, sartorio, grande - piccolo e
medio gluteo, tensore della fascia lata, 1°, 2° e 3° adduttore, gracile (o retto interno),

• Muscoli che mobilizzano la gamba:


quadricipite femorale, bicipite femorale, gemelli (o gastrocnemio), popliteo,
semimembranoso, semitendinoso.

• Muscoli che mobilizzano il piede:


tricipite surale, tibiale anteriore e posteriore

147
Muscoli estrinseci che mobilizzano il piede (b) Muscoli superficiali della gamba
(a) Muscoli superficiali della gamba, sinistra, veduta mediale.
responsabili della flessione plantare. (c) Muscoli superficiali della gamba
destra, veduta laterale.

M. plantare Tratto ileotibiale


Patella
Legamento patellare
Condilo mediale
della tibia
capo mediale M. popliteo M. gastrocnemio,
Testa della fibula
Legamento patellare

M. gastrocnemio,
Superficie mediale capo laterale
M. gastrocnemio, della diafisi tibiale
capo laterale M. tibiale anteriore
M. gastrocnemio, capo mediale

M. tibiale anteriore M. soleo

M. soleo
M. peroneo breve
M. tibiale posteriore
M. soleo
M. estensore lungo delle dita
Tendine calcaneale
Tendine calcaneale
Malleolo mediale
Retinacolo superiore
dei m. estensori
Retinacolo superiore dei m. estensori

Retinacolo inferiore dei m. estensori Malleolo laterale


M. soleo M. gastrocnemio Retinacolo inferiore
(sezionato e Retinacolo dei m. flessori
dei m. estensori
rimosso) Tendine dl m. tibiale Tendine del m.
anteriore estensore
M. abduttore dell’alluce
dell’alluce
Tendine
Tendine calcaneare
calcaneare
(b) Veduta mediale (c) Veduta laterale

Calcagno

148
(a) Muscoli superficiali, veduta posteriore
SOLEO

PIEDE
Estensione (flessione plantare).
Agisce insieme ai Gemelli
formando il Tricipite surale.

N.B.
gemelli (o gastrocnemio) + soleo
=
tricipite surale

Origine: testa e porzione prossimale del corpo della fibula, e


porzione adiacente del corpo della fibula
Inserzione: calcagno (tramite il tendine calcaneale)

149
Esercizio
correlato

150
GRAZIE DELL’ATTENZIONE

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fabriziodagostino.it

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