L’ARTE
dalla preistoria
agli egizi
L’ARTE RUPESTRE
Fin dai tempi più antichi gli uomini hanno raccolto gli
oggetti che più li incuriosivano affidandogli un valore
simbolico. Le prime forme di rappresentazione che
possono essere definite artistiche risalgono al
paleolitico superiore.
le veneri preistoriche
Il loro significato era legato a dei veri e propri riti propiziatori
tramite i quali ritenevano di poter modificare le leggi della
natura.
La produzione scultorea era caratterizzata, dal
paleolitico superiore fino al neolitico, da statuette in
pietra, osso o avorio note come veneri preistoriche.
Queste rappresentavano figure femminili con
l’esagerata accentuazione di alcune parti del corpo,
come i glutei e il ventre. Erano caratterizzate dalla
mancanza della raffigurazione dei tratti somatici.
Esse avevano una funzione
magica-propiziatoria. L’uomo infatti non cercava di
riprodurre la realtà ma dava a queste un valore simbolico
legato alla fertilità della donna o della terra.
Per propiziarsi la caccia, gli uomini
disegnavano, nelle pareti delle
grotte dove vivevano, impronte di
mani, gli animali che cacciavano, o
più raramente, cacciatori o guerrieri.
Anche queste pitture avevano
finalità magico-propiziatoria.
Raffigurando ciò, l’uomo,
pensava di impadronirsi degli
animali ancor prima di cacciarli.
Le tecniche utilizzate erano due:
il graffito e la pittura.
IL GRAFFITO E LA
PITTURA RUPESTRE
LA GROTTA DI CHAUVET
Uno tra gli esempi più importanti è la grotta di Chaveut, in
Francia. Ritrovata soltanto nel 1994. A causa di una frana
che ne ha chiuso l’accesso per millenni, si trova in
perfette condizioni. Per questo motivo si è deciso di
chiuderla al pubblico ed è stata dichiarata patrimonio
mondiale dell’UNESCO.
LE PRIME RAFFIGURAZIONI
GEOMETRICHE
Nel periodo mesolitico e in quello neolitico l’arte comincia
a schematizzarsi. Al neolitico, quindi, risalgono le prime
figure geometriche, di pura invenzione e non più
riconducibili a elementi presenti in natura. Si inizia a
introdurre quindi il concetto di decorazione come lo
intendiamo oggi.
L’ARCHIDETTURA PREISTORICA
Quando l’uomo comincia a diventare sedentario, intorno al
mesolitico, inizia ad abitare le grotte, facili da trovare in montagna,
ma non in pianura. Inizia quindi a sentile la necessità di costruire
inizialmente scava le caverne artificiali, nelle regioni più calde dei
pozzi e infine delle vere e proprie capanne fuori terra
A partire dal V millennio A.C., iniziano ad apparire le prime
costruzioni realizzate tramite enormi blocchi di pietra: i megaliti
LE COSTRUZIONI MEGALITICHE
I menhir sono formati da un I Dolmen sono formati da 2 o I Cromlech sono costruzioni
solo monolite conficcato al più elementi monolitici verticali metalliche a pianta circolare.
suolo e sagomato per sui quali viene appoggiato uno Consistono in una serie di
assumere una forma aguzza e orizzontalmente, chiamato monoliti a cui viene data la
slanciata. Questi sono spesso architrave. La loro funzione era forma di parallelepipedo o di un
collocati in file lunghi anche probabilmente legata a riti tronco di piramide. Il più famoso
qualche kilometro. magici o sepolture collettive è quello di Stonehenge. La sua
funzione è ancora ignota
I NURAGHI
I Nuraghi sono costruzioni megalitiche diffuse in Sardegna.
All’interno possono esserci diversi locali su più piani. Avevano
diverse funzioni: rituali, difensive o di deposito ma anche di
abitazione arrivando a costruire dei villaggi. I massi che li
compongono sono sovrapposti in modo aggettante formando
una falsa cupola. Uno dei più importanti è Su Nuràxi di
Barumini.
I SUMERI E LE ZIGGURAT
Sul finire del IV millennio a.C. i sumeri fondarono le
prime città-stato della storia: Uruk, Ur, Nippur, Umma
All'interno delle mura delle città sorgevano costruzioni
gigantesche: le ziggurat. Queste erano a pianta quadrangolare
ed erano formate da più piattaforme sovrapposte raggiungibili
tramite scale o piattaforme esterne. Alla sommità si trovava il
tempio della divinità. Le altre piattaforme erano utilizzate come
luogo di riunione, appartamenti reali, botteghe o magazzini.
Erano costruite in mattoni di argilla, dando così inizio a una
rivoluzione edilizia. La più importante ziggurat è quella di Ur.
LA SCULTURA VOTIVA
Tutta la produzione sumerica di sculture terra
cotta e pietra calcarea hanno una forte
ispirazione religiosa. Si tratta principalmente di
statuette votive. Queste non hanno l'intento di
rappresentare in maniera realistica il
personaggio, ma di rendere riconoscibile il ruolo
che svolgeva.
LA STATUETTA DU GUDEA
Uno dei migliori esempi è la statuetta
di Gudèa. Raffigura un personaggio
a piedi nudi vestito con un lungo
mantello, che lascia scoperta spalla
e braccio destro, decorato da minute
iscrizioni, incise in caratteri
cuneiformi. In mano, Gudea regge un
ampolla dal fondo rigonfio dal quale Il volto è inespressivo e in testa porta un
escono 2 rivoli d'acqua (simbolo copricapo a forma di ciambella, simbolo
delle opere di irrigazione realizzate del potere reale. La statua è alta poco
dal re). più di 60 centimetri e fu realizzata per
essere osservata solo frontalmente, era
infatti destinata, probabilmente, a
essere inserita in una nicchia o su un
altare.
IL BASSORILIEVO
I Sumeri realizzavano anche bassorilievi con scene
di guerra o animali. Essi consistevano nell’ incidere
una lastra di pietra mettendo in rilievo la figura.
Nella Stele degli avvoltoi è raffigurato il re di Lagash
che marcia con il suo esercito verso la città di
Umma. Il re è riconoscibile per la protuberanza
posteriore del copricapo a cuffia, riservato ai
sovrani. Il concetto di moltitudine è reso in modo
simbolico con le lance e gli scudi dei soldati intenti
a passare sui corpi dei nemici
LO STENDARDO DI UR
I Sumeri si cimentano nella produzione artistica artigianale
realizzando gli stendardi. Essi sono composti da 4 pannelli
montanti in modo inclinato e 2 laterali per formare un solido a
forma di cuneo. Le decorazioni sono vivaci e si sviluppano su
fasce sovrapposte dette registri. Lo stendardo di Ur è il più
famoso. Esso, sui 2 pannelli, raffigura scene di guerra e di pace,
realizzate in madreperla, conchiglie o avorio su uno sfondo di
lapislazzuli
Nei bassorilievi i personaggi
vengono scolpiti con volto,
braccia e gambe di profilo e
busto e occhi frontalmente. tale
tecnica ha lo scopo di fornire
una descrizione simultanea di
tutte le parti del corpo
l’arte babilonese deriva in gran
parte da quella sumerica che ha
avuto inizio fra XVII e la fine del
XVI secolo a. C.
I BABILONESI
IL CODICE DI HAMMURABI
Un esempio significativo è il codice di Hammurabi: un blocco
alto più di 2 metri, sul quale il re Hammurabi fece incidere, con
caratteri cuneiformi, 282 sentenze relative al diritto penale e
amministrativo. Solo la parte frontale superiore è decorata con
un bassorilievo in cui lo stesso re riceve dal dio del sole,
patrono della giustizia, un bastone e un anello, simbolo del
potere. Anche qui non c’è un intento realistico nella
rappresentazione I personaggi sono rigidi e quadrati,
rappresentati di profilo con molta attenzione ai dettagli.
LA NUOVA BABBILONIA
Al centro della città si innalzava il così detto L’accesso alla nuova Babilonia era la nuova babilonia è famosa per i suoi
Etemenanki. Non si è in grado di capire la garantito da 9 porte monumentali. La più giardini pensili, considerati una delle 7
sua forma, tuttavia, tramite diverse fonti importante è dedicata a Ishta. Essa è meraviglie del mondo antico. Gli studi più
scritte, si è capito che si tratta di una saldamente rivestita da mattonelle in recenti affermano che essi non siano
gigantesca ziggurat a pianta quadrata con 7 ceramica invetriata, decorata con figure in probabilmente mai esistiti
gradoni sovrapposti. La tradizione la rilievo di tori e draghi aventi la funzione
identifica come la biblica torre di Bebèle simbolica di protezione della città
GLI EGIZI
L'arte egizia è uno dei fenomeni più straordinari della
storia dell'uomo per la sua varietà e ricchezza delle
testimonianze, per la sua durata e per l'influenza che
ha avuto sulle altre civiltà orientali e mediterranee. Per
millenni ha saputo conservare le proprie
caratteristiche rimanendo uguale a se stessa. Per gli
Egizi, la religione condizionava ogni attività quotidiana.
L'arte, quindi, presenta finalità e caratteri molto
religiosi sempre finalizzati a onorare gli dei o il faraone.
Secondo la loro concezione religiosa solo
l'architettura funeraria e religiosa poteva durare in
eterno. Dei loro palazzi reali abbiamo pochissimi resti
poiché per la loro costruzione furono utilizzati
materiali molto poveri e facilmente deperibili
LE MASTEBE
I più antichi esempi di architettura egizia, sono le mastabe ovvero
tombe monumentali risalenti alle prime dinastie faraoniche, utilizzate
per la sepoltura dei faraoni e dei loro familiari, erano riunite in
necropoli. Esse si compone di due parti: la prima sotterranea, è
costituita da una camera di sepoltura scavata in fondo a un pozzo. In
essa venivano calati il sarcofago del defunto e gli oggetti di cui
avrebbe potuto aver bisogno nella vita nell’aldilà. La seconda parte
della mastaba aveva la funzione di chiudere per sempre il pozzo di
accesso al sepolcreto. Al suo interno si trovavano molte camere per
le offerte e cappelle per le preghiere dei parenti. Il lato orientale della
stanza ospitava la falsa porta cioè il disegno o l’incisione di una
porta che consentiva al defunto di lasciare l'aldilà per entrare nella
stanza dove i vivi depositavano le proprie offerte. La parte esterna
della mastaba era costruita in mattoni crudi, le spesse pareti sono
inclinate in modo da diminuire il proprio spessore salendo verso
l’alto, coperta con un tetto piano, assume la forma di un tronco di
piramide.
È nel corso dell'Antico regno che
per la sepoltura monumentale del
faraone e dei suoi familiari si
incominciano a costruire le piramidi.
La piramide è una delle strutture più
perfette mai realizzate e riassume
nella sua grandiosa semplicità lo
spirito di tutta la civiltà egizia tale
epoca è definita età delle piramidi.
LE PIRAMIDI
LA PIRAMIDE DI DJOSER
Inizialmente le piramidi erano la sovrapposizione di più mastabe una
sull'altra. L'esempio più antico di questa costruzione è la piramide a gradoni
del faraone Djòser. Questa piramide è formata da 6 enormi piattaforme
leggermente scarpate. Inizialmente fu pensata come una grande mastaba
,poi venne ingrandita fino a raggiungere un'altezza di circa 60 metri. Come
tutte le piramidi a gradoni, è una struttura piena, ovvero, priva di spazio
interno. Il sepolcreto e le camere per la vita ultraterrena si trovano infatti
sotto terra. Fra questi locali uno è decorato con mattonelle in ceramica
invetriata azzurra e alcuni bassorilievi che rappresentano il faraone mentre
celebra riti religiosi. Vi si accedeva tramite un profondo pozzo verticale
scavato nel granito, ostruito per sempre dalla piramide stessa
L’EVOLUZIONE DELLE PIRAMIDI
La tipologia delle piramidi a gradoni ha come evoluzione naturale
quella delle piramidi a facce lisce. La struttura della parte
accessibile, anche se non più sotto terra, rimane inalterata, ciò
che muta è la parte esterna in quanto i gradoni vengono nascosti
da un rivestimento in lastroni squadrati di pietra calcarea. Questo
conferisce alla struttura una forma pura. La costruzione di una
piramide si protraeva per decenni e richiedeva un enorme
impiego di uomini e mezzi.
LA PIRAMIDE DI CHEOPE
La più importante piramide egizia a facce lisce è quella
che il faraone Cheope si fece costruire, considerata una
delle sette meraviglie del mondo antico. La costruzione
occupava originariamente una superficie di oltre 5 ettari.
Le sue quattro facce triangolari sono rivolte
simbolicamente ai quattro punti cardinali e hanno un
un'inclinazione di circa 52 gradi. Il rivestimento, quasi del
tutto perduto, era in lastre di calcare bianco. La cella
funeraria del faraone Cheope, detta camera del re, è
posta non alla base ma quasi al centro della costruzione.
Questa ha le pareti rivestite di granito rosso e il soffitto
realizzato affiancando 9 enormi lastre di calcare. Sopra a
questo pesante soffitto è stata realizzata una struttura
formata da 5 camere sovrapposte con la funzione di
alleggerire le norme pressione esercitata dalla muratura
circostante sul soffitto. Alla camera del re si accedeva
tramite una complessa serie di corridoi e gallerie, tuttavia,
ciò non impedì alla piramide di essere saccheggiata