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U0-Ca - B - Cenni Storici Sul Cap - Principi Ed Esempi Di Costruzioni

Il documento tratta della storia e delle caratteristiche del conglomerato cementizio armato, evidenziando l'importanza del calcestruzzo romano e delle sue applicazioni nelle opere pubbliche. Viene discusso l'uso della pozzolana e della malta idraulica, che hanno permesso ai Romani di realizzare strutture durature come il Pantheon e il Colosseo. Inoltre, si sottolinea l'evoluzione terminologica e tecnica del calcestruzzo nel corso dei secoli.

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U0-Ca - B - Cenni Storici Sul Cap - Principi Ed Esempi Di Costruzioni

Il documento tratta della storia e delle caratteristiche del conglomerato cementizio armato, evidenziando l'importanza del calcestruzzo romano e delle sue applicazioni nelle opere pubbliche. Viene discusso l'uso della pozzolana e della malta idraulica, che hanno permesso ai Romani di realizzare strutture durature come il Pantheon e il Colosseo. Inoltre, si sottolinea l'evoluzione terminologica e tecnica del calcestruzzo nel corso dei secoli.

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Corso TECNICA DELLE COSTRUZIONI

E COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO


A.A. 2023-2024

U0-CA - A - IL CEMENTO ARMATO (CA): CENNI


STORICI E PRIMI CASI ESEMPLARI
MAURIZIO ACITO

B5-SETTEMBRE 2023
CEMENTO ARMATO /CALCESTRUZZO ARMATO O 2
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO

LA DENOMINAZIONE ATTUALE, TECNICAMENTE PIÙ


CORRETTA, È CONGLOMERATO CEMENTIZIO
ARMATO*:
essa non dà adito all'inesattezza del pur diffuso termine
cemento armato poiché non confonde il legante (cemento)
con l'impasto complessivo (formato da acqua, inerti e
cemento) ed evita l'ambiguità che la parola tradizionale
calcestruzzo possa indicare un impasto non univocamente
definito (ad esempio: calce, pozzolana, inerti ed acqua,
come quello utilizzato già dai romani).
-------------------
* La denominazione citata viene tra l'altro adottata sia dal vecchio A.D. 16.11.1939 "Norme per
l'esecuzione delle opere in conglomerato cementizio semplice ed armato", sia dalla legge 5.11.1971, n.
1086 "Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato normale e precompresso
ed a struttura metallica" che dalle successive regolamentazioni.

MAURIZIO ACITO
CEMENTO ARMATO /CALCESTRUZZO ARMATO O 3
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO

IL CALCESTRUZZO [1], [2]


Per i glottologi può essere interessante conoscere
l’etimologia di “calcestruzzo”: esso deriva dal latino “calcis
structio”, cioè struttura a base di calce;
divenne poi “calcestrutto” ed infine “calcestruzzo”.

Anche il vocabolo inglese, molto noto, di «concrete viene


dal latino “concretum”, ma presenta, rispetto al nostro
’’calcestruzzo”, una origine etimologica meno sofferta e più
lineare.
Cicerone scriveva infatti “concretum corpus ex elementis”
che significa “corpo composto di elementi diversi” che
include appunto il significato di “conglomerato”.

MAURIZIO ACITO
CEMENTO ARMATO /CALCESTRUZZO ARMATO O 4
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO

CALCE*:
Produzione:
CaCO3 CaO+CO2
Spegnimento:
CaO+H2O Ca(OH)2
Intonaco, malta di calce:
Ca(OH)2 + CO2 CaCO3+ H2O

-------------------
* Reperti di muratura con malta di calce risalenti a circa 12000 anni AC in Turchia.

MAURIZIO ACITO
CEMENTO ARMATO /CALCESTRUZZO ARMATO O 5
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO

IL CALCESTRUZZO ROMANO [1], [2]


Probabilmente furono i Fenici * i primi a miscelare la calce
con la sabbia vulcanica, diffondendone poi la cultura
nell’intero Mediterraneo; ma, sicuramente, furono i Romani
a diffondere tale materiale grazie alla scoperta delle
proprietà idrauliche della pozzolana, una pietra vulcanica
ampiamente diffusa nei pressi dell’Urbe.
Sostituendo la sabbia normale con una sabbia di origine
vulcanica (tipo quella esistente presso Pozzuoli, pulvis
puteolana, la malta diventava idraulica, era in grado, cioè,
di indurire anche sotto acqua e di raggiungere una
maggiore resistenza meccanica.
-------------------
* Scoperta attribuita ai Fenici intorno all’anno 1000 AC. Scoperta sicuramente casuale dovuta al
confezionamento della malte di calce con sabbia dell’isola di Santorini (di origine vulcanica). In questo
caso la sabbia non era inerte chimicamente. Maggiore resistenza meccanica e all’acqua.
MAURIZIO ACITO
CEMENTO ARMATO /CALCESTRUZZO ARMATO O 6
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO

IL CALCESTRUZZO ROMANO [1], [2]


Da un punto di vista chimico la pozzolana* è costituita da
silice [SiO2, semplificata in S] ed allumina [Al2O3],
semplificata in A] mal cristallizzate e amorfe; miscelata con
la calce [CaO], semplificata in [C], conduce alla formazione
di silicati idrati di calcio [C-S-H] e di alluminati di
calcio idrati [C-A-H], in funzione del legame con l’acqua
[H2O, semplificata in H], tali da produrre una massa stabile
nel tempo e del tutto impermeabile. Un risultato che spesso
non è ottenuto con i moderni conglomerati basati sull’utilizzo
del cemento Portland.
----------------------------------------
* Lo stesso effetto si otteneva sostituendo la sabbia normale con argilla cotta macinata nota come
cocciopesto (mattoni o tegole finemente macinate). Sia la sabbia di origine vulcanica (pozzolana
naturale) che il cocciopesto (pozzolana artificiale) hanno la capacità di reagire con la calce
trasformandola in alluminati di calcio idrati (C-A-H) e, soprattutto, in un idrosilicato di calcio (C – S – H)
capace di produrre una maggiore resistenza meccanica e di indurire sotto acqua
MAURIZIO ACITO
CEMENTO ARMATO /CALCESTRUZZO ARMATO O 7
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO

IL CALCESTRUZZO ROMANO [1], [2]


Due prodotti:
1.Malta idraulica, se confezionata con sabbia di origine
vulcanica;
2.Calcestruzzo romano, se confezionato con pozzolana.
Malta impiegata per il rivestimento di opere idrauliche che
come malta per la realizzazione di murature.
Inizialmente, il calcestruzzo veniva impiegato per la
realizzazione di opere poco sollecitate come le fondazioni di
importanti opere pubbliche.
Successivamente, anche per la realizzazione della parte
interna delle murature, riempendo a strati la parte interna fra i
due paramenti che facevano da cassero (OPUS
CAEMENTICIUM, INIZIA A DIFFONDERSI NEL III SEC. AC).
MAURIZIO ACITO
CEMENTO ARMATO /CALCESTRUZZO ARMATO O 8
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO

MALTA IDRAULICA [1], [2]


Tecnologia inizialmente impiegata rivestimento di opere
idrauliche: cisterne, canali, collettori fognari, etc.)

MAURIZIO ACITO
CEMENTO ARMATO /CALCESTRUZZO ARMATO O 9
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO

IL CALCESTRUZZO ROMANO [1], [2]


Tecnologia inizialmente impiegata per il rivestimento delle
opere idrauliche: cisterne, canali etc.)

MAURIZIO ACITO
CEMENTO ARMATO /CALCESTRUZZO ARMATO O 10
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO

MALTA IDRAULICA DI
RIVESTIMENTO E DI
ALLETTAMENTO CONCI
DI MURATURA

Volterra
MAURIZIO ACITO
CEMENTO ARMATO /CALCESTRUZZO ARMATO O 11
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO

IL CALCESTRUZZO ROMANO [1], [2]


Successivamente impiegata per le opere pubbliche e di
culto.

Paestum

MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO 12
OPUS CAEMENTICIUS

Vitruvio così definisce il


calcestruzzo romano:
«structura ex caementis calce et
harena»

MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO [1], [2] 13

La monumentale facciata
meridionale del teatro romano di
Aosta, alta ben 22 m.
Si stima che la cavea potesse
ospitare oltre 3.000 spettatori

Acquedotto Romano
MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO [1], [2] 14
FORO della CITTÀ DI POMPEI

MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO [1], [2] 15

Grazie allo sviluppo di tale tecnologia gli antichi romani


poterono realizzare la cupola del Pantheon.

Il Pantheon fu ricostruito sotto Adriano. I bolli laterizi (marchi di fabbrica annuali sui mattoni) appartengono agli anni 115-127 d. C. e si può ipotizzare che il tempio
fosse stato inaugurato dall'imperatore durante la sua permanenza nella capitale tra il 125 e il 128.
Secondo alcuni, edificato subito dopo la distruzione dell'edificio precedente in epoca traianea, sarebbe attribuibile all'architetto Apollodoro di Damasco
La cupola, che poggia su una struttura circolare in mattoni spessa 6 m, è stata realizzata gettando entro casseforme in legno un calcestruzzo sempre più leggero con massa volumica
decrescente dal basso verso l’alto grazie al diverso rapporto pomice/sabbia.

MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO [1], [2] 16

Fu costruito in soli 7 anni con Adriano, Imperatore dal 118 al


125 d.C., edificando una cupola semisferica su una
precedente costruzione eseguita circa un secolo prima da
Marco Agrippa figlio di Lucio, come appare scritto sul frontone
del portico.
L’arditezza della costruzione
sta soprattutto nella cupola
in calcestruzzo del
diametro record di 43,44 m
(più grande di quello della
cupola della Basilica di San
Pietro) costruita con sabbia
ordinaria ed inerti leggeri
(pomice) legati con calce e
pozzolana.
MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO 17

MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO 18

Chiesa Diametro Anni costr. Tecnica Architetto


Costr.
Santa Maria del Fiore 45,5 m 1436 dC Cupola muratura Brunelleschi
(Firenze) 1461 dC Lanterna
San Pietro (Roma) 42 m 1506-1626 dC muratura Michelangelo
Santa Sofia (Istanbul) 31 m 537 dC muratura

MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO [1], [2] 19

Nella parte bassa si inglobavano


nella malta pezzi di travertino o
mattone successivamente battuti con
mazze metalliche mentre nella
parte più alta si impiegavano anche
anfore vuote per alleggerire,
unitamente
all’impiego della pomice, il
calcestruzzo.
Ciò ha consentito, tra l’altro, di
realizzare l’ardito progetto di
costruire una struttura
perfettamente semi-sferica
(essendo l’altezza della cupola
uguale al suo diametro di 43,44
m) con lo spessore della cupola
che si riduce da 6 a 1,2 m in
corrispondenza dell’apertura
circola (oculus) con diametro di
8,92 m nella sommità.
MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO [1], [2] 20

La fondazione del Colosseo (79 d.C.) – consistente in una


piastra dello spessore di 7 metri di calcestruzzo romano.

REALIZZATO DA VESPASIANO FRA IL 68-79 DC.


FONDAZIONE CALCESTRUZZO ROMANO DENOMINATO CAEMENTA,
CONFEZIONATO CON ROCCIA VULCANICA MOLTO DURA (TEFRITE).
MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO 21
PONTE DI AUGUSTO-NARNI

Alcune ricerche dimostrano che il legante viene dalla cottura di


calcari non puri (con argilla)

From the late Republican bridge, meant as civil structure of crossing, in the Augustan age the
bridge started to be considered as a monument, a tangible expression of unity and power of the
Roman Empire. From this period is the Bridge over the Nera river at Narni on the Via Flaminia,
which numerous historical references describe as one of the marvels of Roman engineering.
MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO 22
PONTE DI AUGUSTO-NARNI

IL PONTE DI NARNI (1826-1827) Jean-Baptiste-Camille Corot (1796-1875) Museo del Louvre – Parigi Carta
su tela cm. 34 x 48

MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO 23

Bridge Place Country Year of construction Length Width Main span References

Rimini Italy 14-21 AD 74.00 m 8.45 m 10.70 m [2]


a) Ponte di Tiberio
Pont
70-40 BC lower part,
b) Pont-Saint-Martin Saint Italy 36.00 m 5.80 m 35.64 m [2]
Augustan age upper part
Martin

c) Ponte Molino Padova Italy 30-40 BC 50.54 m 9.21 m 11.47 m [2]

d) Ponte Pietra over the Probably first half of first


Verona Italy 91.36 m 7.20 m 18.14 m [2]
Adige river century BC

e) Ponte Cestio Roma Italy Probably around 62 BC 48.00 m 8.95 m 23.97 m [2][3]

f) g) Ponte Lucano Tivoli Italy First century BC 75.00 m 6.90 m 11.00 m [2]

h) i) Ponte di Augusto Narni Italy 27 BC 180.00 m 8.00 m 32.10 m [1][2]

l) Pont Ambroix Villetelle France First century BC 100.00 m 6.60 m 10.40 m [2]

m) Puente Romano Mérida Spain First century BC 832.00 m 7.20 m 11.35 m [2]

Alcántar
n) Puente de Alcántara Spain 103 - 104 AD 190.00 m 8.60 m 28.80 m [2]
a

Roman bridges were an essential part of the great road system of


ancient Rome, which at the time of Diocletian reached a length of about
53000 miles (approximately 80000 kilometers - hence the saying "all
roads lead to Rome"), and which gave rise to several road systems of
many modern nations around the Mediterranean sea.
MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO 24

Bridge Place Country Year of construction Length Width Main span References

Rimini Italy 14-21 AD 74.00 m 8.45 m 10.70 m [2]


a) Ponte di Tiberio
Pont
70-40 BC lower part,
b) Pont-Saint-Martin Saint Italy 36.00 m 5.80 m 35.64 m [2]
Augustan age upper part
Martin
c) Ponte Molino Padova Italy 30-40 BC 50.54 m 9.21 m 11.47 m [2]
d) Ponte Pietra over the Adige Probably first half of first
Verona Italy 91.36 m 7.20 m 18.14 m [2]
river century BC
e) Ponte Cestio Roma Italy Probably around 62 BC 48.00 m 8.95 m 23.97 m [2][3]

f) g) Ponte Lucano Tivoli Italy First century BC 75.00 m 6.90 m 11.00 m [2]

h) i) Ponte di Augusto Narni Italy 27 BC 180.00 m 8.00 m 32.10 m [1][2]

l) Pont Ambroix Villetelle France First century BC 100.00 m 6.60 m 10.40 m [2]

m) Puente Romano Mérida Spain First century BC 832.00 m 7.20 m 11.35 m [2]

n) Puente de Alcántara Alcántara Spain 103 - 104 AD 190.00 m 8.60 m 28.80 m [2]

MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO 25

Molto del successo delle loro opere è dovuto a Vitruvio


Pollione che tra il 23 ed il 27 a.C. scrisse il “De
Architectura”, un trattato suddiviso in dieci volumi nel quale
stabilì anche le regole per il corretto confezionamento del
calcestruzzo che prevedevano 1 parte di calce e 3 parti di
pozzolana.
In questo modo Vitruvio Pollione riuscì a ottenere un
aumento della velocità di presa e indurimento, un aumento
della capacità di indurimento e il non indifferente vantaggio
di sviluppare tali caratteristiche anche sott’acqua. Era così
codificato il primo legante idraulico della storia.
Presumibilmente, è grazie a tale opera che in tutto
l’impero poterono essere costruite opere destinate a
sfidare i secoli, se non i millenni.

MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO 26

Con la caduta dell’impero romano, tradizionalmente fissata


al 476 d.C., allorquando Odoacre depose l’ultimo
imperatore Romolo Augustolo, fu dispersa la concezione
vitruviana del confezionamento del calcestruzzo, tanto che il
“De Architettura” fu successivamente studiato solo nei suoi
contenuti classici. E in questo modo fu dispersa, per i
successivi tredici secoli, una metodologia costruttiva che
avrebbe cambiato per sempre l’evoluzione tecnologica
nell’edilizia e l’immagine della nostra società.
Le conoscenze si tramandavano solo attraverso le corporazioni di
artigiani e maestranze solo verbalmente.
Con il Medio Evo si perdono le regole del costruire romano.
Fino al 1700 i muratori no sapendo ricreare il CLS romano
aggiungono di tutto: dal latte all’aceto o al vino (come fecero per la
costruzione del Duomo di Vienna, parzialmente completato nel
1433, e ultimato nel XVIII sec.).
MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO 27

RAGIONI DELLA DISPERSIONE DI TALE


METODOLOGIA COSTRUTTIVA:
• POLITICHE;
• CULTURALI;
• TECNOLOGICHE;
• APPROVIGGIONAMENTO.

APPROVIGGIONAMENTO DIFFICILE:
• SCAVO DI GRANDI QUANTITA’;
• TRASPORTO DIFFICILE;
• SCARSA REPERIBILITA’.
CON L’INVENZIONE DEL CEMENTO CI SI AFFRANCA
DALLA POZZOLANA.
MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO MODENO 28

L’INVENZIONE DEL CEMENTO


Dal 1400 al 1700 si riscoprono
parzialmente le proprietà
idrauliche delle pietre vulvaniche e
delle tecniche del cocciopesto
romano.
Solo nel 1755 Smeaton produce
un legate idraulico usando gli
usuali component con l’aggiunta di
scorie di ferro schiacciate.
Il legante serviva per la
ricostruzione del faro di Eddystone
che doveva essere resistente
all’acqua di mare.

MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO MODENO 29

L’INVENZIONE DEL CEMENTO [1]


Nel 1796 Jeams Parker formula un brevetto di
fabbricazione di un legante a pronta presa, che denomina
“cement romano”, ottenibile con la cottura a 1000 °C di
calcari argillosi dei dintorni di Londra.

Nel 1815 il chimico Friedrich J., studiando le murature


storiche, comprese che la cottura ad alte temperature era
alla base della presa in presenza d’acqua.

Nel 1818 l’ing. Vicat L. J. riceve l’incarico di costruire il


ponte di Soullac sulla Bordogna. Allo scopo inizia uno studio
sperimentale sulle calci idrauliche.

MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO MODENO 30

L’INVENZIONE DEL CEMENTO [1]


Gli studi dell’ing. Vicat L. J. gli permettono di accertare che
non può esistere una calce idraulica senza silice, alumina e
calce.
Si possono distinguere due tipi di calce idraulica:
• Calce idraulica naturale;
• Calce idraulica artificiale.

La prima, ottenbile per cottura di calcari argillosi. La


seconda, ottenibile dalla cottura di una miscela di calcare e
di argilla, che Vicat brevettò.

MAURIZIO ACITO
IL CEMENTO MODERNO 31

L’INVENZIONE DEL CEMENTO [1]


Il cemento MODERNO nacque nella seconda metà del XIX
secolo, preceduto da circa un secolo di ricerche sui leganti
(calce e cemento) iniziate da Smeaton (1756) e da Parker
(1796) ai quali si deve la scoperta delle proprietà di presa e
di indurimento dei calcari argillosi convenientemente
calcinati.
Seguirono gli studi di Lesage (1800) e di Vicat (1818), di
cui si impiega ancora oggi l’ago di Vicat per la misura della
consistenza della pasta cementizia, che consentirono il
sorgere delle prime fabbriche di cemento a Portland
(1824) ed a Boulogne sur Mer (1840).

MAURIZIO ACITO
IL CEMENTO MODERNO [3] 32

Furono proprio le ricerche e le conoscenze scientifiche sui


leganti, seguite dalla produzione industriale del cemento, a
permettere lo sviluppo del ‘’cemento armato’’ come sistema
costruttivo.* Il cemento oggi noto come cemento Portland
deve il suo nome alla collocazione geografica della prima
fabbrica di cemento; oggi s’individua con questo nome un
cemento, di origine artificiale come tutti i cementi moderni,
con composizione chimica analoga a quella prodotta a
Portland mediante la calcinazione dei calcari argillosi della
zona.
*Joseph Aspdin (1778 – 1855) è stato un imprenditore e inventore britannico.
Era un fabbricante di cemento che brevettò, un prodotto chiamato Portland
Cement il cui colore era simile ad una pietra da costruzione estratta nella località
Portland.
Il materiale brevettato da Aspdin era migliore rispetto a quello brevettato da
Parker nel 1795. Aspdin migliorò il legante omogeneizzando una miscela di
grassello di calce e argilla la quale si cuoceva con minor difficoltà.
MAURIZIO ACITO
IL CEMENTO MODERNO [3] 33

Nessun miglioramento sostanziale può essere registrato


prima dell'invenzione del cemento Portland. Questo fu
scoperto da Joseph Aspdin di Leeds e migliorato da
William Aspdin, che ottenne un brevetto relativo alla
produzione di cemento Portland nel 1852.
Wilkinson nel 1854 usò uno strato di sabbia bagnata sulla
superficie del calcestruzzo fresco, mantenendo la sabbia
bagnata per ottenere il calcestruzzo il più duro possibile. Lo
stesso inventore ottenne anche un brevetto per i tramezzi
tamburati e per i pavimenti ignifughi. Questi ultimi li ha
rinforzati con barre di ferro piatte poste sul bordo, e ha
descritto queste barre come che sopportano le sollecitazioni
di trazione, avvicinandosi così alle nostre idee moderne di
cemento armato.

MAURIZIO ACITO
IL CALCESTRUZZO ROMANO 34

Il cemento armato, sebbene considerato un moderno


sistema costruttivo in edilizia, è in linea di principio molto
antico, ed è stato dimostrato che i romani, molti anni prima
di Cristo, lo usarono, naturalmente solo in forma molto
rozza, ma evidentemente comprendendo appieno il principio
della combinazione di metallo e cemento. Sono presenti
esempi di cemento armato romano in più parti, l'armatura
consisteva di regola in tondini di bronzo posti ad incrocio al
centro della soletta.

MAURIZIO ACITO
COSTRUZIONE IN MURATURA DI FINE ‘800 35

MAURIZIO ACITO
TIPI DI SOLAIO DI FINE ‘800 36

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 37
MODERNO
Secondo l'opinione più diffusa il primo ad avere l’idea di
disporre delle armature è Joseph Monier, giardiniere
alla Orangerie di Versailles.
J. Monier brevettò nel 1850? il
procedimento per costruire vasi in
malta di cemento rinforzata con
un'ossatura di fili di ferro, primo
vero esempio di conglomerato
cementizio rinforzato con
armature metalliche per
sopperire all’intrinseca
debolezza a trazione del
materiale. [8]
Brevetti Monier

MAURIZIO ACITO
JOSEPH MONIER (1832 – 1906) 38

Monier estese, poi, il sistema al campo delle costruzioni vere


e proprie depositando una lunga serie di brevetti riguardanti
inizialmente la sua attività, tubi e serbatoi (1868), ma subito
dopo anche le costruzioni: solettoni (1869), ponti (1873),
scale e volte (1875).

In questi brevetti sono contenuti elementi e principi sulla


disposizione delle armature i quali, anche se basati su
concetti empirici che spesso tradiscono l’origine empirica ed
applicativa delle conoscenze del Monier, testimoniano la
sua larghezza di vedute e a taluni fanno ritenere che egli
sia stato il vero ideatore del cemento armato.

Questo non rende giustizia ad altri inventori del periodo.


MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 39
MODERNO
Nel 1847 F. Coignet progetta la prima copertura in cemento
gettato in casseforme e armato con ferri profili.
Sempre nel 1847, J.L. Lambot progetta un'imbarcazione il
cui scafo è ottenuto attraverso il getto di un sottile involucro di
calcestruzzo su una maglia di ferri piatti.
Secondo l'opinione più diffusa
l'esempio più antico di manufatto
‘’costruzione’’ in cui sia possibile
riconoscere principi abbastanza
prossimi a quelli dell'odierno
cemento armato è proprio lo
scafo eseguito dal francese
Lambot e presentato
all'Esposizione Universale di
Parigi nel 1850.
MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL
CEMENTO MODERNO (F. COIGNET )
??? FAKE NEWS
In 1853 he built the first iron
reinforced concrete structure
anywhere, a four story house at
72 rue Charles Michels, Saint-
Denis.

F. Coignet of Paris invented about the same period his " Beton-Coignet," a
concrete composed of hydraulic lime and aggregates mixed mechanically in
certain proportions. In constructing slabs he put rods crosswise, similar to the
Monier system. A good specimen of his work is the aqueduct of the River Vanne,
which still exists at the present day (1910). (Frangois Coignet ) [7].
??? In 1853 he built the first iron reinforced concrete structure anywhere, a four
story house at 72 rue Charles Michels, Saint-Denis.
MAURIZIO ACITO
41

F. COIGNET [3]

Travi armate secondo il brevetto Coignet

Nel 1861 F. Coignet, nel volume "Béton agglomerés


appliqués à l'art de construire" pubblicava i risultati ottenuti
sperimentando travi, solette e volte nelle quali aveva
incorporato profilati di acciaio, primo esempio di applicazione
del cemento armato a quello che ne sarebbe divenuto il
settore principe: le costruzioni civili.
MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL 42
CEMENTO MODERNO

Nel 1857 Dennett, un appaltatore di Nottingham, introdusse pavimenti ad arco in


cemento tra i travetti in ferro JL.
Nel 1867 Scott ottenne un brevetto per un pavimento ignifugo costituito da un
intreccio di tondini, ferri a cerchio o filo incastonato nel calcestruzzo, e nella sua
specificazione afferma che il calcestruzzo subisce la compressione mentre il ferro
resiste alla tensione nella lastra.

Come detto, l'introduzione del cemento armato è solitamente


attribuita a Monier, che brevettò in Francia nel 1850? un
metodo per realizzare grandi vasche per arbusti, utilizzando un
intreccio di fili e tondini annegati nel cemento.

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 43
MODERNO E PRIME TEORIE DI CALCOLO
Forse perché in seguito ottenne (MONIER) ulteriore protezione
per altre applicazioni della sua idea e, esponendo le sue
invenzioni all'Esposizione di Anversa del 1879, entrò in contatto
con Wayss di Berlino, un ingegnere civile, che raccolse i
brevetti di Monier e li lavorò ampiamente.
Wayss e il suo partner Koenen sono responsabili del primo
metodo di calcolo della resistenza dei pavimenti in cemento
armato.
In questi calcoli si presumeva che l'asse neutro si trovasse
a metà della trave e che le barre d'acciaio fossero
equivalenti all'ala inferiore di una normale trave d'acciaio,
mentre si considerava che il calcestruzzo prendesse il
posto dell'ala superiore. Lascelles nel 1877 eresse una serie
di rustici, le cui pareti erano costituite da lastre di cemento
armato con tondini di ferro posti in diagonale.
MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 44
MODERNO E PRIME TEORIE DI CALCOLO
Ulteriori importanti invenzioni sono i brevetti di Golding
(1884) per la lamiera stirata, Ransome (1884) per una
barra intrecciata e il brevetto di Lindsay (1885) per i
pavimenti in cemento armato costituiti da aste passanti
sopra e sotto i travetti di ferro per formare una capriata
continua.
Nel 1894 Edmond Coignet pubblicò un opuscolo che
esponeva una teoria della distribuzione delle
sollecitazioni basata sui diversi moduli di elasticità del
ferro e del calcestruzzo, stabilendo così la moderna
teoria del calcolo delle sollecitazioni del cemento
armato. Un ulteriore importante progresso fu fatto da
Wayss e Koenen di Berlino nel 1892, che brevettarono un
pavimento in cemento armato con le staffe alzate nel punto
di controflessione.
MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO MODERNO E
PRIME TEORIE DI CALCOLO:TADDEO HYATT [3] 45

Quasi contemporaneamente a Monier, l'americano


Taddeo Hyatt eseguiva prove su travi armate con ferri
piatti; i risultati, pubblicati nel 1877, risultarono assai
importanti perché fissarono un accettabile rapporto (n = 20)
tra i moduli d'elasticità dell'acciaio e del calcestruzzo e
stabilirono l'uguaglianza dei coefficienti di dilatazione
termica dei due materiali.
La disposizione delle armature nei due tipi di trave
sperimentati da Hyatt, l'una con barre correnti al lembo
inferiore che si rialzavano verso le estremità, l'altra con
armatura rettilinea collegata al lembo compresso con
ferri verticali, preludeva alle future corrette posizioni.

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO
MODERNO: William E. Ward House

William E. Ward
House

Il primo edificio in
cemento armato in
America fu costruito
da Ward di New York
nel 1875, l'insieme
delle pareti, dei
pavimenti e del tetto
essendo composto da
cemento armato con
tondini di metallo.

MAURIZIO ACITO
SPERIMENTAZIONE E TEORIE TECNICHE:
47
WAYSS ED IL PROF. BAUSCHINGER
Dal 1884 i brevetti Monier si diffusero in Germania e,
soprattutto per merito dell'ing. Gustav Adolf Wayss e della
ditta Freytag, i laboratori e gli ingegneri cominciarono ad
interessarsi attivamente del nuovo materiale.
L'ing. Wayss ed il prof. Bauschinger di Monaco, sulla
base di una serie di esperienze sperimentali, fissarono i
principi fondamentali del sistema: l'aderenza acciaio-
calcestruzzo impone ai due materiali di agire
staticamente assieme ed il posizionamento delle
armature in prossimità del lembo teso. I risultati furono
pubblicati nel 1887 da Wayss nel volume "Das System
Monier. Eisengrippe mit Zementumhúllung" ed in questa
pubblicazione, con enorme anticipo sui tempi, viene già
posto e affrontato il problema della protezione del ferro.

MAURIZIO ACITO
SPERIMENTAZIONE E TEORIE TECNICHE:
48
MATTIAS KÖNEN e MÖRSCH
I primi fondamenti del calcolo furono pubblicati da Mattias
Könen nel "Zentralblatt der Bauverwaltung" del 1886.
Approfondite ricerche teorico-sperimentali furono compiute
in Germania anche da Mörsch (cui si deve il fondamentale
traliccio di Mörsch, prima ed insuperata intuizione sul
funzionamento meccanico interno delle strutture in cemento
armato, cui ancora oggi, con opportuni adeguamenti, si
richiamano i ricercatori). Le prime norme sul calcolo e sulla
esecuzione delle strutture in cemento armato non a caso
furono tedesche e giunsero nel 1904.
Ed è proprio alla scuola tedesca, a cui, per altro, risale la più tarda ma non meno
feconda scuola italiana*, che si deve l’organizzazione sistematica delle
conoscenze sul cemento armato, come noi le conosciamo oggi, e la sua
applicazione su vasta scala.

* Di sicuro ha influenzato la parte nord del paese e quindi il Politecnico di Milano.


MAURIZIO ACITO
SVILUPPO DEI SISTEMI COSTR. IN C.A. 49

In questi anni si ritrovano diversi studi eseguiti in tutta


Europa:
♦ in Austria lavoravano Neumann, Melan (si ricordino le centine Melan per la
costruzione dei ponti) ed Empergher;
♦ in Svizzera si occuparono di cemento armato Richter (che elaborò il metodo
delle sezioni canoniche o metodo di Richter per la soluzione delle strutture
reticolari isostatiche insegnato ancora oggi) e Schüle;
♦ negli Stati Uniti, sulla strada indicata da Hyatt, si affermarono i nuovi sistemi
costruttivi Ransome e Wilson;
♦ in Italia si ebbero numerose, anche se ignorate, applicazioni nell'ultimo
decennio deIl'800; le costruzioni in cemento armato furono più frequenti in
regioni soggette a movimenti tellurici e fu il terremoto di Messina del 1908 a
metterne in evidenza la resistenza alle azioni sismiche.
…………..
Nel 1896 si ebbero le prime rilevanti realizzazioni in cemento armato ad opera
di Emperger e Thacher che costruirono, col sistema Melan, il primo ponte ad
arco secondo uno schema statico introdotto dallo stesso Emperger.

MAURIZIO ACITO
50
FRANCOIS HENNEBIQUE (1842-1921)
Lavora al restauro di diverse cattedrali
gotiche del Nord, divenendo esperto
maestro carpentiere, riparando
coperture in legno, ecc.. Già nel 1867 è
impresario per proprio conto, prima a
Courtrai e successivamente a Bruxelles.
Nel 1880 realizza una casa introducendo
nelle travi anche elementi metallici a staffa
che saranno caratteristici dei suoi
successivi brevetti.

MAURIZIO ACITO
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FRANCOIS HENNEBIQUE (1842-1921)

1895/6: Filanda Barrois


a Tourcoing (Lilla),
tipologia a telaio
multiplo pluripiano,
formato da pilastri, travi,
solette, tetto piano,
tamponamenti laterali
vetrati (figura 4.9).

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 52
MODERNO [3]

1894: primo ponte ferroviario in c.c.a. a Viggen


(Svizzera), luce 2,4 m 4.8).
(fig.

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 53
MODERNO [3]
1898: Passerella ad arco sulla ferrovia a Esternay (Marne),
luce 15 m (fig. 4.10).
1899: Ponte stradale di Chatellerault (Vienne), lunghezza
144 m, tre archi ribassati a 1/10 di 50 e 40 m di luce (Fig. 4.11).
1905: Ponte di Pyrimont a tre archi ':li 54 m d i luce su pile in
muratura di 30 m di altezza (distrutto nel 1940)
(fig. 4.12).

MAURIZIO ACITO
54
FRANCOIS HENNEBIQUE (1842-1921)
La Francia è stato un importante polo di sviluppo della
nuova tecnologia: all'Esposizione Universale di Parigi del
1889 furono presentati i sistemi Bordenave e Cottancin,
mentre solo tre anni più tardi e fino al 1895 pubblicò i
risultati, basati su un buon rigore scientifico, delle proprie
esperienze Edoardo Coignet (figlio di Francesco) e di F.
Hennebique, di formazione più empirica.

Sistemi Hennebique

MAURIZIO ACITO
55
FRANCOIS HENNEBIQUE (1842-1921)
Una grande influenza sugli sviluppi
delle costruzioni in cemento armato fu
esercitata soprattutto in Francia ed in
Italia da F. Hennebique il quale, con il
suo eccezionale intuito statico e con il
suo raro senso costruttivo che
sopperivano alla sua non profonda
preparazione teorica, seppe
diffondere un sistema che portava il A destra: particolare delle
staffe di collegamento per le
proprio nome. barre di ferro per le solette
del sistema Hennebique.

Particolare dell'armatura di una trave.

Sezione longitudinale di una trave.


MAURIZIO ACITO
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FRANCOIS HENNEBIQUE (1842-1921)
I dimensionamenti ottenuti con le formule
empiriche di Hennebique sono comunque
abbastanza simili (anche se i risultati
dipendevano dall'esperienza di chi le
applicava) a quelli ottenuti con gli usuali
metodi di progetto (tensioni ammissibili) e
l'ottimo comportamento statico nel tempo
delle opere ne ha confermato indirettamente
la validità nel contesto delle applicazioni
svolte.
A titolo puramente indicativo si riportano le
formule suggerite per il calcolo.

MAURIZIO ACITO
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FRANCOIS HENNEBIQUE (1842-1921)

FORMULE DI CALCOLO
a) Pilastro
Legenda:
Q = portata del pilastro;
a, b= lati della sezione;
S = a * b = area della sezione;
s' area dell'armatura in ferro;
=

Rc, Rf = resistenze unitarie di calcolo del calcestruzzo e


del ferro.
La portata del pilastro era data dalla formula;
Q = Rc * S + Rf*s'
In genere era posto Rc = 25 kgf/cm2 (circa 2,5 N/mm2) e
Rf ~ 1000 kgf/cm2.
Att.! La formula ipotizza un calcolo a rottura con un rapporto
Rf/Rc=40.
MAURIZIO ACITO
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FRANCOIS HENNEBIQUE (1842-1921)

b) Trave

Att.! Le formule non sono


corrette.
MAURIZIO ACITO
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FRANCOIS HENNEBIQUE (1842-1921)
I brevetti più importanti di Hennebique furono concessi in
rapida successione in vari paesi. Il brevetto Ast, largamente
in uso nel Continente e l'introduzione di vari brevetti sulle
barre, pose rapidamente l'importante argomento del cemento
armato su solide basi, e le professioni ingegneristiche e
architettoniche di quasi tutti i paesi civili furono indotte a
considerare il cemento armato come ciò che realmente
significa, vale a dire, una sistema di costruzione edilizia
tendente a una solida stabilità e, se adeguatamente
progettato, a una notevole economia rispetto al mattone
pieno e costruzioni in ferro, la caratteristica più importante
sono le sue proprietà ignifughe.

MAURIZIO ACITO
60
FRANCOIS HENNEBIQUE (1842-1921)

MAURIZIO ACITO
61
FRANCOIS HENNEBIQUE (1842-1921)

Nel1903 i tribunali francesi non riconobbero l'originalità


del brevetto (ritenendolo simile a quello Monier).

MAURIZIO ACITO
I PRIMI TESTI TECNICI

TEORIA E PRATICA DEL CEMENTO


ARMATO

MAURIZIO ACITO
63
I PRIMI TESTI (F. Rings, 1910) [7]

It naturally became necessary for the


building authorities in the various
countries to safeguard the public against
improper usage of the new method of
building, and the German Government
passed some very stringent building laws
dealing with the calculating of stresses
and the execution of the work, mention
of which will be made in due course.
The Royal Institute of British Architects,
recognising the great importance of the
subject, appointed a committee who in
1907 issued a report laying down various
recommendations and suggestions for the
calculation of stresses, to which
reference is made hereafter.

MAURIZIO ACITO
64
I PRIMI TESTI (F. Rings, 1910) [7]

The leading idea of the construction is to use the concrete, the tensile
resistance of which is considerably less than its compressive resistance, to take
the compressive stresses of the combined material while the steel work resists
the tensile and shearing stresses. Consequently round or square rods are
placed in the concrete in such positions and in such dimensions as is necessary
to resist the tensile and shearing stresses at the various points of stress, while
the concrete is left to take the compression.
The three principal qualities of the two materials making it possible to gain the
particular result are:
• The adhesion of the concrete to the steel is considerable (100 Ibs. per
square inch: see later).
• The coefficient of expansion of concrete has been shown to be practically
the same as that of steel.
• The protection of the steel is such, that the formation of rust is quite
impossible.

MAURIZIO ACITO
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I PRIMI TESTI (F. Rings, 1910)

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I PRIMI TESTI (F. Rings, 1910)

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I PRIMI TESTI (F. Rings, 1910)

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I PRIMI TESTI (F. Rings, 1910)

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I PRIMI TESTI (F. Rings, 1910)

MAURIZIO ACITO
70
I PRIMI TESTI (F. Rings, 1910)

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO
MODERNO: THE INGALLS BUILDING 1903

The Ingalls Building, built in 1903 in Cincinnati, Ohio, was


the world's first reinforced concrete skyscraper. The 16-
story building was designed by the Cincinnati architectural
firm Elzner & Anderson and was named for its primary
financial investor, Melville E. Ingalls.
MAURIZIO ACITO
THE INGALLS BUILDING 1903

MAURIZIO ACITO
PRIME TESTIMONIANZE DEI VANTAGGI

MAURIZIO ACITO
DAL LATO ITALIANO

PRIME REALIZZAZIONI

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 75
MODERNO IN ITALIA [3]
In Francia il c.c.a. si era affermato nell'ultimo quinquennio
dell'Ottocento con manufatti di edilizia industriale (siI05,
filature) e di servizio (ponti, serbatoi, ecc.) mentre gli
impieghi in edilizia abitativa avvennero in e poca più tarda.

In Italia la diffusione e l'evoluzione delle


tecniche del conglomerato cementizio armato in Italia. In
particolare esso fa riferimento al "Sistema Hennebique"
introdotto dalla Società G. A. Porcheddu, Agente e
Concessionario Generale per l'Alta Italia, negli anni
compresi tra la fine dell'Ottocento ed i primi decenni del
Novecento.
FRANCOIS HENNEBIQUE (1842-1921)
MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 76
MODERNO IN ITALIA [3]
Il Sistema Hennebique giunge in Italia presto, nel 1894
viene aperto in Torino lo "Stuoio Tecnico degli ingg. Ferrero
e Porcheddu" (con sede in Piazza Cavour, 2).
Nel 1895 disegni di progetto o di dettaglio (ad integrazione
degli elaborati dell'ufficio di Bruxelles), relativi a diversi
lavori sviluppati dal "Concessionario G.A. Porcheddu" (quali
quelli di palazzo Bellia e del Laboratorio Fogliatti a Torino,
dello stabilimento ing. C. Olivetti ad Ivrea) provengono da
Napoli e sono a firma dell'ing. Narici che compare come
agente generale.

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 77
MODERNO IN ITALIA [3]
I primi edifici che adottano
strutture in conglomerato
cementizio armato sono per
lo più a destinazione
industriale,
dove questa tecnica
risolveva con relativa facilità
molti problemi statici. In
seguito si giunge ad
adottarla diffusamente Fig. 6.1: Sezione trasversale dei solai a doppia soletta utilizzati in
nell'edilizia residenziale e in alcune coperture del Palazzo Assicurazioni Generali Venezia a
Milano (A. P., doso Milano-Lombardia 1897-99, pral. 147/3176)
quella per servizi e del
terziario (uffici, banche.
ecc.).

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 78
MODERNO IN ITALIA [3]

Diverse tipologie di
solaio in c.c.a. che
il Sistema
Hennebique offriva
alla fine
dell‘ottocento per il
palazzo della Soc.
Assicurazioni
Generali del 1898
a Milano

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 79
MODERNO IN ITALIA [3]

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 80
MODERNO IN ITALIA [3]
Nel primo decennio di
applicazione la tipologia
costruttiva
dei solai Hennebique in
Italia non varia
sensibilmente, si
usano generalmente
strutture a travi e solette
(a semplice o doppio
ordine); le travi spesso si
fanno corrispondere alla
posizione dei tramezzi e
risultano nascoste (fig.
6.6).

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 81
MODERNO IN ITALIA [3]
In altri casi si adottano strutture a travi incrociate di medesima
sezione (fig. 6.7).

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 82
MODERNO IN ITALIA [3]
Di quest'ultimo tipo di solaio, generalmente utilizzato nel
caso di locali a pianta tendente al quadrato o di notevole
luce (figg. 6.8 e 6.9)

Torino (1901)

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 83
MODERNO IN ITALIA [3]

Fig. 6.9: Esempio di solaio a Travi incrociate (stabilimento Rotondi, Varallo Sesia, Novara,
1902; A.P., doso Piemonte 1902, prat 1171/17859)

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 84
MODERNO IN ITALIA [3]
Relativamente all'aspetto
dell'alleggerimento delle
strutture, la Soc. Porcheddu
adotta diversi acca rgimenti
per i
solai della casa Engelfred a
Torino de11912-13 [71 sono
utilizzati dei comuni mattoni
forati accostat i a gruppi per
formare i vuoti fra le
nervature (fig. 6.20); nel
villino Magni a Frascati, del
1912, vengono impiegati
invece appositi
blocchi laterizi ad incastro, alti
20 cm, con piattelli in cotto
disposti in corrispondenza
delle nervature (Figg.
6.21,6.22)
e cosi ancora per la casa
Moretti a Milano del 1912.

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 85
MODERNO IN ITALIA [3]
Per avere un'idea della quantità e varietà di brevetti relativi a
solai alleggeriti o con elementi prefabbricati si riportano di
seguito Sinteticamente le caratteristiche di alcuni di essi,
riportati nella pubblicazione d'epoca "II Cemento" tra il
1904 e il 1910. I brevetti sono elencati cronologicamente
secondo la loro pubblicazione e sono raggruppati nelle
quattro classi innanzi esposte.

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 86
MODERNO IN ITALIA [3]

In alcuni casi per le strutture orizzontali si utilizzano travi


tubolari prefabbricate "brevetto Siegwart", più oltre esaminate,
delle quali la Soc, Porcheddu era anche rappresentante
(Fig. 6.18, 6.19).
MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 87
MODERNO IN ITALIA [3]

Figg. 7.32 - 7.33: Ponte pedonale sul Naviglio di Pavia a


Milano, 1908-09. La passerella è costituita da una volta di 11 m
di luce (disegno di progetto e particolare del parapetto, A.P.,
doso Lombardia 1909, pral. 3058)

MAURIZIO ACITO
CONCESSIONARI DEL SISTEMA 88
HENNEBIQUE [3]
L'inizio del XX secolo segnò la grande diffusione del
cemento armato in Italia; il merito fu soprattutto della
Società Ing. Porcheddu di Torino che introdusse il
sistema Hennebique e costruì importanti opere
pubbliche. Ad essa va il merito dell'esecuzìone, nel 1910,
su progetto dell’intuitivo Hennebique, del ponte
Risorgimento di Roma, ponte di oltre 100 m di luce.
L'opera, di risonanza mondiale per il suo ardimento, fu
oggetto di studio (e di polemiche) per molti anni dopo la sua
costruzione in quanto il ponte presenta un diffuso e
rilevante stato di fessurazione che si manifestò a breve
dalla sua costruzione.

MAURIZIO ACITO
89
FRANCOIS HENNEBIQUE (1842-1921) [3]

L’interesse che suscitò la costruzione del ponte è


dovuta in parte all’assenza di una rigorosa procedura di
calcolo nel procedimento della sua progettazione, e al
suo disarmo precoce, pare ordinato da Hennebique a
soli due giorni dal getto ed eseguito nottetempo per
superare le perplessità dei tecnici che erano coinvolti
nell’esecuzione dell’opera.
Oggi, a distanza di 110 anni il ponte gode di ottima
salute, ma forse proprio per l’intervento dei
Hennebique che, ordinando un disarmo precoce, da un
lato favorì la fessurazione della struttura, ma dall’altro
favorì anche la redistribuzione delle tensioni all’interno
della struttura verso l’assetto statico che ha consentito
al ponte di giungere fino a noi pressoché intatto.

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 90
MODERNO IN ITALIA [3]

Ponte
Risorgimento
di Roma,
ponte di oltre
100 m di luce

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 91
MODERNO IN ITALIA [3]: Ponte Risorgimento
Roma, ponte di oltre 100 m di luce

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 92
MODERNO
Fra i ponti realizzati con il
brevetto Hennebique troviamo
anche il ponte ferroviario di La
Mescla sulla linea Nice – Digne,
realizzato nel 1912, che, con la
sua luce di sessanta metri,
s’inseriva al terzo posto nella
graduatorie di opere di grande
luce con questo materiale, dopo
il ponte Risorgimento e il
viadotto di Gmundertobel in
Svizzera.

Francois Hennebique (1842-1921)


Il ponte di La Mescla
In Italia concessionaria del brevetto Hennebique divenne l’impresa Porcheddu di Torino, che contribuì a
realizzare con il sistema francese numerose opere, fra cui il ponte Risorgimento a Roma, con cento metri
di luce,che per anni detenne il prima dell’arco in calcestruzzo armato più grande del mondo.

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 93
MODERNO

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 94
MODERNO IN ITALIA [3]:
Ricostruzione del campanile di S.
Marco a Venezia (1910-1911)
Localizzazione: Venezia, piazza S.
Marco.
Data di progettazione: 1906-1911.
Data di realizzazione: 1910-1911
(inaugurazione neI1912).
Committente: Municipalità di Venezia,
Commissione per la
ricostruzione del campanile di S. Marco
(presidente Ing. E. Piacentini, tra i
membri Ing. D. Donghi).
Progettisti: Ufficio Tecnico straordinario
per la ricostruzione del campanile di S.
Marco; Ing. D. Donghi (Capo Ufficio
Tecnico Municipale).
Progetto delle strutture: Soc. G.A.
Porcheddu (documenti a firma ing.
Arturo Danusso).
Impresa costruttrice, comprese operein
c.c.a.: lavori affidati in economia ad
imprese non indicate nella
documentazione

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 95
MODERNO IN ITALIA [4]
Il ponte stradale in oggetto, costruito nel 1910
su progetto dell’ing. Neuman, realizza uno degli
attraversamenti del torrente Valeggia, tra i comuni
di Songavazzo e Rovetta, situati in provincia di
Bergamo.

Le dimensioni principali dell’opera sono:


❑ lunghezza complessiva: 128 m
❑ larghezza originaria: 4.60 m
❑ larghezza attuale: 5.80 m
❑ altezza dal punto più depresso: 20 m

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 96
MODERNO IN ITALIA [4]

Le dimensioni principali dell’opera sono:


❑ lunghezza complessiva: 128 m
❑ larghezza originaria: 4.60 m
❑ larghezza attuale: 5.80 m
❑ altezza dal punto più depresso: 20 m

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 97
MODERNO IN ITALIA [5]

Il ponte sull’Adda a Brivio (Lc), collega le province di Lecco e Bergamo ed è sede della
Strada provinciale ex Strada Statale 342 Briantea. Il ponte, ad arco a via inferiore, è
costituito da tre campate, ciascuna di 44 m, per una lunghezza totale di 132 m.
MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 98
MODERNO IN ITALIA [5]

I lavori, iniziati alla fine del 1913, si svolsero in gran parte durante la guerra, fatto che rese arduo il problema degli approvvigionamenti e della
manovalanza. Il costo dell’opera in calcestruzzo armato fu di £ 550000 a forfait, esclusi gli espropri e le spese generali; la spesa venne assunta per metà
dallo Stato, per un quarto dalla Provincia di Como e per un quarto dal Comune di Brivio.
Al collaudo statico, eseguito a metà settembre 1916, ciascuna delle tre travate venne caricata con uno strato di ghiaia di 53 cm di spessore, che
corrispose a un sovraccarico accidentale uniformemente distribuito di 850 kg/m2. Sotto questo carico la freccia elastica massima registrata dai flessimetri fu
di 5,5 mm, cioè circa 1/8000 della luce netta dell’arcata, mentre nel contratto era ammessa una freccia elastica di 1/2000 della portata, ottenendo quindi un
risultato molto positivo.

MAURIZIO ACITO
LE PRIME APPLICAZIONI DEL CEMENTO 99
MODERNO IN ITALIA [5]

I calcoli vengono sempre eseguiti in accordo al Decreto Ministeriale del 10 gennaio 1907; si
mantiene invariato il rapporto tra i moduli elastici del calcestruzzo e del ferro, così come le tensioni
ammissibili dei due materiali. Viene precisato però che, nel caso di beton fretté Considère, la
tensione ammissibile per il calcestruzzo può essere aumentata a 70 kg/cm2, come previsto da una
decisione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 16 giugno 1913.

MAURIZIO ACITO
DAL LATO NORMATIVE TECNICHE

PRIME NORMATIVE

MAURIZIO ACITO
PRIME NORMATIVE

1877 – Germania: Norma sulle costruzioni in calcestruzzo non armato

1904 – Germania: Norma sulle costruzioni in calcestruzzo armato


1906 – Francia: Regolamenti ufficiali per il calcolo e le verifiche di sicurezza delle
strutture in calcestruzzo armato
1907 – Italia: Norma sul progetto di costruzioni in conglomerato cementizio armato

MAURIZIO ACITO
PRIME NORMATIVE

R.D. 10 GENNAIO 1907

Qualità dei materiali

• La resistenza allo schiacciamento del conglomerato di dosatura normale (300 Kg di


cemento per 0,4 m3 di sabbia asciutta e non compressa e 0,8 m3 di ghiaietta), su cubi di
10-15 cm di lato, a 28 giorni di maturazione in ambiente umido, non dovrà risultare
inferiore a 150 Kg/cm2.

• Il carico medio di rottura, nelle condizioni standard, non dovrà essere inferiore del 10%
allo sforzo 5 volte maggiore di quello previsto nei calcoli.

• La tensione ammissibile del conglomerato, a compressione semplice, non supera 1/5


del carico di rottura a 28 giorni di maturazione.

• L’armatura da utilizzare nel conglomerato dovrà essere composta da ferro omogeneo,


liscio alla superficie.

MAURIZIO ACITO
PRIME NORMATIVE

R.D. 10 GENNAIO 1907

• La resistenza alla rottura per trazione sarà compresa fra 3600 e 4500
Kg/cm2.
• Il coefficiente di qualità, ossia il prodotto del carico unitario di rottura
per mm2 per l’allungamento percentuale, non dovrà risultare inferiore a
900.
• Il ferro omogeneo non sarà sottoposto a sforzo di trazione o di
compressione semplice superiore a 1000 Kg/cm2 e ad 800 Kg/cm2
per la sollecitazione a taglio.

MAURIZIO ACITO
PRIME NORMATIVE
R.D. 10 GENNAIO 1907

Contenuti:

Calcolo delle strutture in conglomerato cementizio armato

• Il peso proprio del conglomerato armato si ipotizza pari a 2500 Kg/m3.

• Si assume che il coefficiente di omogeneizzazione è n = 10 e che il modulo di


elasticità normale, E, del cemento armato è 200 t/cm2.

• Nel caso di solidi inflessi, si dovrà considerare l’incastro perfetto e la continuità delle
travi nel calcolo delle sezioni in corrispondenza degli appoggi; mentre per la sezione
centrale di una campata, il momento flettente potrà essere valutato partendo dall’ipotesi
che negli appoggi abbia luogo solo 2/3 del momento precedentemente calcolato. In
mancanza di un calcolo esatto delle condizioni d’incastro si può, per la sezione centrale,
ridurre del 20% il momento che sarebbe dato dall’ipotesi degli appoggi semplici
all’estremità.

MAURIZIO ACITO
PRIME NORMATIVE
R.D. 10 GENNAIO 1907

Contenuti:

Calcolo delle strutture in conglomerato cementizio armato

• I pilastri, quando il rapporto fra la lunghezza libera d’inflessione e la dimensione


trasversale minima supera 15, verranno calcolati come solidi caricati di punta e si
terrà conto dell’eventuale eccentricità del carico.

• Le legature trasversali dei ferri che armano il pilastro dovranno trovarsi così
vicine da escludere la possibilità dell’instabilità dei detti ferri considerati come
isolati.

• I ferri longitudinali dovranno essere sovrapposti per una lunghezza di 30 diametri,


legandoli insieme ed uncinandone l’estremità.

MAURIZIO ACITO
COMPORTAMENTO SISMICO DELLE COSTRUZIONI 106
IN C.C.A.
Numero ufficiale delle
vittime nella Marsica:
30.519

Avezzano 9.238/12000 ab.


Aielli 205
Albe 200
Aschi 400
Capistrello 96
Cappelle 160
Carrito 7
Castellafiume 19
Castelnuovo 9
Avezzano 1915 MAGN. 7 RICHTER Celano 658
Cese 700
Cerchio 212
Collarmele 847
Collelongo 5
Gioia dei Marsi 3.500
Lecce dei Marsi 537
Luco dei Marsi 300
Cesare Palazzi,
Magliano dei Marsi 700
Cementista armato Massa d'Albe 115

Villino Palazzi, unica abitazione di Avezzano rimasta in piedi intatta

MAURIZIO ACITO
DAL LATO COMPOSITIVO

I PRIMI TENTATIVI
DI UTILIZZO ARCHITETTONICO
DEL SISTEMA COSTRUTTIVO

MAURIZIO ACITO
AUGUST PERRET 108

Casa di Rue Franklin di A. Perret, Parigi 1903.

MAURIZIO ACITO
LE COURBUSIER 109

Unité d’Habitation (1952)


Ronchamp (1950-54)

L’USO DEL
Sistema Dom-Ino (1914)
1. Pilotis
CEMENTO
2. Tetto giardino ARMATO
3. Pianta libera FACCIA VISTA
4. Facciata libera
5. Finestra a nastro Le Corbusier. Maison Savoye,
Poissy 1929-31
MAURIZIO ACITO
ALCUNI GRANDI MAESTRI: 110
PIER LUIGI NERVI

Pier Luigi Nervi (1891-1979)

MAURIZIO ACITO
Pier Luigi Nervi, Stadio comunale, Firenze, 1930-32 111

MAURIZIO ACITO
Stadio comunale, Firenze, 1930-32 112

Pier Luigi Nervi, Stadio comunale, Firenze, 1930-32


MAURIZIO ACITO
113

Pier Luigi Nervi, Stadio comunale, Firenze, 1930-32


MAURIZIO ACITO
PIER LUIGI NERVI 114
Aviorimesse di Orbetello, 1938
• AVIORIMESSA – ORBETELLO 1938 (ferrocemento)

MAURIZIO ACITO
PIER LUIGI NERVI 115

Palazzo delle
esposizioni
Torino 1961
Palazzo delle SPORT DI ROMA
1960
MAURIZIO ACITO
116
GRATTACIELO PIRELLI

GRATTACIELO PIRELLI: PIER LUIGI NERVI E GIÒ PONTI

MAURIZIO ACITO
117
GRATTACIELO PIRELLI

MAURIZIO ACITO
118
GRATTACIELO PIRELLI

MAURIZIO ACITO
119
GRATTACIELO PIRELLI
PIRELLI: CENTRO MECCANOGRAFICO

MAURIZIO ACITO
120
GRATTACIELO PIRELLI
PIRELLI: CENTRO MECCANOGRAFICO

PIER LUIGI NERVI+DANUSSO??

MAURIZIO ACITO
121
GRATTACIELO PIRELLI

MAURIZIO ACITO
GRATTACIELO PIRELLI 122

PIRELLI: 31° PIANO

PIRELLI: CENTRO
MECCANOGRAFICO
MAURIZIO ACITO
123
GRATTACIELO PIRELLI
IMPALCATO TIPO
NORD
ONE-WAY via Fabio Filzi NORD
ONE-WAYPLATE
PLATESTRUCTURES
STRUCTURES K via Fabio FilziB
K B

campata A' campata A'


campata A' campata A'
A A
A A

18,10 m
18,10 m
2 L1+L 2
campata A campata B 2 L1+L 2 campata A
campata A campata B
TRAVE 5
TRAVE 5
campata A
TRAVERSO LATERALE TRAVE 4
TRAVERSO LATERALE TRAVE 4
L1 L2 /2 TRAVE 3
L1 L2 /2 TRAVE 3
TRAVERSO CENTRALE
TRAVERSO CENTRALE TRAVE 2
TRAVE 2
TRAVE 1
TRAVE 1
K B
K B
p.zza Duca d'Aosta
PRIMARY SPAN p.zza Duca d'Aosta
70,40 m
70,40 m

8
ONE-WAY RIBBED PLATES STRUCTURES
TRAVE 1 TRAVE 2 TRAVE 3 TRAVE 4 TRAVE 5
BEAM
22
12

12
8

67
68
75
20 20 20 20 20
75
67

47

60 50 50 50 80

2
Setto-Portale Trasversale 6
2, 2
20 barre rumi
51 157 165 162 168 356 sez. barre RUMI
SEZIONE TIPO TRAVE
Sezione K-K SLAB SPAN LONGITUDINAL RIBS
MAURIZIO ACITO
GRATTACIELO PIRELLI

MAURIZIO ACITO
CORSO DI COSTRUZIONI IN CEMENTO MODERNO 125

RIFERIMENTI
[1] H. O. LAMPRECHT – OPUS CEMENTIUM: COSTRUZIONI IN CALCESTRUZZO ROMANO.
L’INDUSTRIA ITALIANA DEL CEMENTO 7-8/1986.
[2] R. SARSALE- LA STORIA DELLA CALCE DALL’ANTICHITÀ A NOSTRI GIORNI. L’INDUSTRIA
ITALIANE DEL CEMENTO. 1/1991.
[3] RICCARDO NELVA - BRUNO SIGNORELLI, AVVENTO ED EVOLUZIONE DEL
CALCESTRUZZO ARMATO IN ITALIA: IL SISTEMA HENNEBIQUE - ASSOCIAZIONE ITALIANA
TECNICO ECONOMICA DEL CEMENTO.
[4] M. ACITO,G. GUALA, A. MIGLIACCI – “IL PONTE IN C.A. DEL 1910 SUL TORRENTE
VALEGGIA. STUDIO TEORICO E SPERIMENTALE” VOLUME: QUI SI FA IL PONTE – EDITORE
ITALCEMENTI BERGAMO 2004.
[5] CHIARA LAZZARIN ED ELENA RICHERMO, TESI DI LAUREA SU: IDENTIFICAZIONE
DINAMICA SPERIMENTALE E NUMERICA DI PONTI STORICI AD ARCO IN C.A..
[6] M. ACITO, D. CAMPAGNA - LA SCELTA DEI MATERIALI PER LE GRANDI OPERE CIVILI: IL
NUOVO PONTE SUL TICINO A VIGEVANO - GIORNATE AICAP 09 “LA PROGETTAZIONE E
L'ESECUZIONE DELLE OPERE STRUTTURALI NELL'OTTICA DELLA SOSTENIBILITA' “– PISA
14-15-16 MAGGIO 2009 - PAG. 15-26.
[7] F. RINGS, 1910 – REINFORCED CONCRETE: THEORY AND PRACTICE.
[8] A. GHERSI (2010) - IL CEMENTO ARMATO (le basi della progettazione strutturale esposte in
maniera semplice….)- FLACCOVIO EDITORE.
[9] ENCICLOPEDIA TRECCANI.

MAURIZIO ACITO

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