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Rorate Caeli

Il documento è una preghiera che invoca la misericordia di Dio per il suo popolo, riconoscendo i peccati e la desolazione di Gerusalemme e Sion. Si chiede l'invio del Salvatore, l'Agnello, per liberare il popolo dalla schiavitù e portare conforto e salvezza. La preghiera sottolinea la fede in Dio come unico Redentore e Salvatore.

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Il documento è una preghiera che invoca la misericordia di Dio per il suo popolo, riconoscendo i peccati e la desolazione di Gerusalemme e Sion. Si chiede l'invio del Salvatore, l'Agnello, per liberare il popolo dalla schiavitù e portare conforto e salvezza. La preghiera sottolinea la fede in Dio come unico Redentore e Salvatore.

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Rorate Cœli desúper,

Et nubes plúant justum.


Ne irascáris Dómine, ne ultra memíneris iniquitátis:
Ecce cívitas Sancti facta est desérta:
Sion desérta facta est: Jerúsalem desoláta est:
Domus sanctificatiónis tuae et gloriae tuae,
Ubi laudavérunt Te patres nostri.
Rorate Cœli desúper,
Et nubes plúant justum.
Peccávimus et facti sumus quam immúndus nos,
Et cecídimus quasi fólium univérsi:
Et iniquitátes nostrae quasi ventus abstulérunt nos:
Abscondísti fáciem tuam a nobis,
Et allisísti nos in mánu iniquitátis nostrae.
Rorate Cœli desúper,
Et nubes plúant justum.
Víde, Dómine, afflictiónem pópuli tui,
Et mitte quem missúrus es:
Emítte Agnum dominatórem terrae,
De pétra desérti ad montem fíliae Sion:
Ut áuferat ipse jugum captivitátis nostrae.

Rorate Cœli desúper,


Et nubes plúant justum.

(((Vos testes mei, dicit Dóminus,


et servus meus quem elégi;
ut sciátis, et credátis mihi:
ego sum, ego sum Dóminus, et non est absque me salvátor:
et non est qui de manu mea éruat.

Ye are my witnesses, saith the Lord,


and my servant whom I have chosen;
that ye may know me and believe me:
I, even I, am the Lord, and beside me there is no Saviour:
and there is none that can deliver out of my hand.

Jer vi ste mi svjedoci«, riječ je Jahvina,


»i moje sluge koje sam izabrao,
da biste znali i vjerovali
i uvidjeli da sam to ja.
Ja, ja sam Jahve, osim mene nema spasitelja.
I nitko iz ruke moje ne izbavlja)))

Consolámini, consolámini, pópule meus:


Cito véniet salus tua:
Quare moeróre consúmeris, quia innovávit te dolor?
Salvábo te, noli timére,
Ego énim sum Dóminus Deus túus Sánctus Israël, Redémptor túus.
Rorate Cœli desúper,
Et nubes plúant justum.
.....
rorate
8Ne srdi se, Jahve, odveć žestoko,
ne spominji se bez prestanka naše krivice.
9Opustješe sveti gradovi tvoji,
Sion pustinja posta, i pustoš Jeruzalem.
10 Dom svetosti i slave tvoje,
u kom te oci naši slavljahu.
rorate
5Tako svi postasmo nečisti,
Svi mi k’o lišće otpadosmo
i opačine naše k’o vjetar nas odnose.
6Jer lice si svoje od nas sakrio
i predao nas u ruke zločinima našim.
rorate

Pogledaj, Gospodine, nevolju naroda svoga i pošalji


koga imaš poslati; pošalji Jaganjca, Gospodara zemlje,
od stijene pustinjske do gore kćeri Sionske,
da on digne jaram ropstva našega.

Pripjev: Nebesa, odozgor rosite…

Utješi se, utješi se narode moj, brzo dolazi spasenje tvoje;


zašto se žalošću izjedaš?
jer ti se bol obnavlja?
Spasit ću te, nemoj se bojati, jer sam ja Gospodin Bog tvoj,
Sveti Izraelov, tvoj Otkupitelj.
,,,,,,
Guarda, o Signore, l'afflizione del tuo popolo,
E manda Colui che deve essere mandato:
Manda l'Agnello dominatore della terra,
Dalla pietra del deserto al monte della figlia di Sion:
Affinché Egli tolga il giogo della nostra schiavitù.
rorate
Consolati, consolati, o popolo mio:
Presto verrà la tua salvezza:
Perché ti consumi nella mestizia, perché il tuo dolore si è rinnovato?
(perché ti consumi nella tristezza, mentre il dolore ti riassale?)
Ti salverò, non temere,
Perché io sono il Signore Dio tuo,
il Santo d'Israele, il tuo Redentore.
....
Stillate rugiada, o cieli, dall'alto,
E dalle nubi piova chi rende giustizia.

Non adirarti, o Signore, non ricordarti più dell'iniquità:


Ecco che la città del Santo è divenuta deserta:
Sion è divenuta deserta: Gerusalemme è desolata:
La casa della tua santificazione e della tua gloria,
Dove i nostri padri Ti lodarono.

Stillate rugiada, o cieli, dall'alto,


E dalle nubi piova chi rende giustizia.

Peccammo, e siamo divenuti come gli immondi,


E siamo caduti tutti come foglie:
E le nostre iniquità ci hanno dispersi come il vento:
Ci hai nascosto il tuo volto.
E ci hai schiacciati per mano delle nostre iniquità.

Stillate rugiada, o cieli, dall'alto,


E dalle nubi piova chi rende giustizia.

Guarda, o Signore, l'afflizione del tuo popolo,


E manda Colui che deve essere mandato:
Manda l'Agnello dominatore della terra,
Dalla pietra del deserto al monte della figlia di Sion:
Affinché Egli tolga il giogo della nostra schiavitù.

Stillate rugiada, o cieli, dall'alto,


E dalle nubi piova chi rende giustizia.

Consolati, consolati, o popolo mio:


Presto verrà la tua salvezza:
Perché ti consumi nella mestizia, perché il tuo dolore si è rinnovato?
Ti salverò, non temere,
Perché io sono il Signore Dio tuo,
il Santo d'Israele, il tuo Redentore

Stillate rugiada, o cieli, dall'alto,


E dalle nubi prova chi rende giustizia.
....
Be not wroth very sore, O Lord,
neither remember iniquity for ever:
thy holy city is a wilderness,
Sion is a wilderness, Jerusalem a desolation:
our holy and our beautiful house,
where our fathers praised thee.

We have sinned, and are as an unclean thing,


and we all do fade as a leaf:
and our iniquities, like the wind, have taken us away:
thou hast hid thy face from us:
and hast consumed us, because of our iniquities.

Behold, O Lord, the affliction of thy people,


and send forth him whom thou wilt send;
send forth the Lamb, the ruler of the earth,
from Petra of the desert to the mount of the daughter of Sion:
that he may take away the yoke of our captivity.

Ye are my witnesses, saith the Lord,


and my servant whom I have chosen;
that ye may know me and believe me:
I, even I, am the Lord, and beside me there is no Saviour:
and there is none that can deliver out of my hand.

Comfort ye, comfort ye my people;


my salvation shall not tarry:
why wilt thou waste away in sadness?
why hath sorrow seized thee?
Fear not, for I will save thee:
For I am the Lord thy God,
the Holy One of Israel, thy Redeemer.
....
Stillate come rugiada cieli dall'alto,
e le nubi facciano piovere colui che rende giustizia.
Non adirarti Signore,
non soffermarti sulla nostra iniquità.
Ecco la città santa è divenuta una città fantasma,
Sion è deserta, Gerusalemme è desolata:
la tua casa, il tempio santo e glorioso,
dove ti lodavano i nostri padri.

Abbiamo ceduto al male, siamo divenuti un panno immondo,


siamo caduti tutti come foglie,
e i nostri peccati ci hanno trascinato via come il vento:
ci hai nascosto il tuo volto
e ci hai abbandonati in mano alle nostre iniquità.

Guarda, o Signore, l'angoscia del tuo popolo,


manda colui che hai deciso di mandare.
Inviaci l'Agnello dominatore del mondo,
dal pietroso deserto al monte della figlia di Sion,
perchè ci liberi lui dal giogo della prigionia.

Consolati, consolati, popolo mio:


presto arriverà la tua salvezza.
Perchè la mestizia ti consuma?
Perché si rinnova il tuo dolore?
Ti porterò io la salvezza, non temere;
io sono infatti il Signore tuo Dio,
il Santo d'Israele, il tuo Redentore. »

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