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I Misteri Della Luce 20

Il documento esplora i misteri luminosi del Rosario, introdotti da Giovanni Paolo II, che includono eventi significativi del ministero pubblico di Gesù. Ogni mistero è accompagnato da riflessioni e preghiere che invitano i fedeli a contemplare la vita di Cristo e il suo messaggio di salvezza. Attraverso la narrazione di episodi come il Battesimo di Gesù, le Nozze di Cana e l'Annuncio del Regno di Dio, il testo sottolinea l'importanza della fede e dell'azione cristiana nel mondo.

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I Misteri Della Luce 20

Il documento esplora i misteri luminosi del Rosario, introdotti da Giovanni Paolo II, che includono eventi significativi del ministero pubblico di Gesù. Ogni mistero è accompagnato da riflessioni e preghiere che invitano i fedeli a contemplare la vita di Cristo e il suo messaggio di salvezza. Attraverso la narrazione di episodi come il Battesimo di Gesù, le Nozze di Cana e l'Annuncio del Regno di Dio, il testo sottolinea l'importanza della fede e dell'azione cristiana nel mondo.

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I Misteri della Luce

C. Giovanni Paolo II ha introdotto la considerazione dei misteri luminosi, indicando cinque eventi
legati al ministero pubblico di Gesù, che percorre la Palestina annunciando il Vangelo.
"Ritengo tuttavia che, per potenziare lo spessore cristologico del Rosario, sia opportuna
un'integrazione che, pur lasciata alla libera valorizzazione dei singoli e delle comunità, gli consenta
di abbracciare anche i misteri della vita pubblica di Cristo tra il Battesimo e la Passione. È infatti
nell'arco di questi misteri che contempliamo aspetti importanti della persona di Cristo quale
rivelatore definitivo di Dio. Egli è Colui che, dichiarato Figlio diletto del Padre nel Battesimo al
Giordano, annuncia la venuta del Regno, la testimonia con le opere, ne proclama le esigenze. È negli
anni della vita pubblica che il mistero di Cristo si mostra a titolo speciale quale mistero di luce:
«Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo» (Gv 9,5)".

C. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

T. Vieni Santo Spirito manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni Padre dei poveri, vieni datore dei doni, vieni luce dei cuori.

T. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei
secoli. Amen.

T. Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime,
specialmente le più bisognose della tua misericordia (Preghiera di Fatima).

C. Maria, Donna vestita di sole,


T. Prega per noi.

Canto: Maria

Quando l'amor volle in terra regnar


la sua parola volle a tutti annunziar.
Le sue celesti armonie bramavano
qui tra noi risuonar.

Per realizzar questo piano il Signor


volle trovar uno sfondo in un cuor.
La luce su quest'ombra brillò
e l'armonia sul silenzio d'amor.

Chi è questa ombra mirabile,


si perde nel sole, risplende più,
chi è questo silenzio altissimo d'amor?
Maria, sei tu.

Vogliam di te in eterno cantar,


immenso ciel che traspare il Signor.
Sei tu la madre e per te
venuto è il Signor qui tra noi. Rit.

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1° MISTERO

Nel primo mistero luminoso si contempla


IL BATTESIMO DI GESÙ NEL FIUME GIORDANO

Dal Vangelo secondo Matteo (3, 13-17)


In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per
farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo,
dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da
me?". Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che
così adempiamo ogni giustizia". Allora Giovanni acconsentì. Appena
battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli
vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.
Ed ecco una voce dal cielo che disse: "Questi è il Figlio mio
prediletto, nel quale mi sono compiaciuto".

1. Riflessione
Il Battesimo al Giordano segna l’inizio della rivelazione di Gesù; non per nulla Marco fa iniziare da
qui il “lieto annunzio” del suo Vangelo. La novità sorprendente è il fatto che il Figlio di Dio si
presenta dentro un popolo di peccatori, mettendosi in fila con loro. E comincia così la sua ‘discesa
verso la morte’, simboleggiata dall’immersione nell’acqua battesimale. I cieli si aprono e si stabilisce
la “comunicazione2 tra Cielo e terra: qui sulla terra è venuto Colui che raccoglie il grido degli
uomini e lo presenta al Padre.
Lo Spirito di Dio scende su Cristo: è l’Uomo nuovo, immagine visibile del Padre, Parola di Dio. Come
in un prologo in Cielo, si decide il nuovo destino dell’umanità mediante Gesù, del quale è annunciata
la missione: quella del Servo, strumento di Dio attraverso lo Spirito, quella del Figlio di Dio in cui si
compie la riconciliazione dell’uomo.

2. Riflessione
Il cristiano sa di essere inserito in Cristo mediante il Battesimo; reso idoneo a lottare per Cristo
mediante la Cresima; chiamato a operare nel mondo mediante la partecipazione alla funzione
regale, profetica e sacerdotale di Cristo; reso una cosa sola con Cristo mediante l’Eucaristia,
sacramento dell’unità e dell’amore. Per questo, come Cristo, il cristiano deve vivere per gli altri
uomini, guardando con amore ciascuno di coloro che lo circondano e l’umanità tutta.

Preghiamo
Santa Maria, donna missionaria, concedi alla tua Chiesa il gaudio di riscoprire le radici della sua
primordiale vocazione. Aiutala a misurarsi con Cristo, e con nessun altro. Quando la Chiesa si
attarda all’interno delle sue tende dove non giunge il grido dei poveri, dalle il coraggio di uscire
dagli accampamenti, scuotila dalla sua vita sedentaria.
Santa Maria, donna missionaria, noi ti imploriamo per tutti coloro che avendo avvertito, più
degli altri, il fascino struggente di quella icona che ti raffigura accanto a Cristo, hanno lasciato gli
affetti più cari per annunciare il vangelo in terre lontane. Sostienili nella fatica. Ristora la loro
stanchezza. Proteggili da ogni pericolo. Attenua nella loro anima i morsi della nostalgia. Quando
hanno voglia di piangere, offri al loro capo la tua spalla di madre. (Don Tonino Bello)

PADRE NOSTRO - 10 AVE MARIA – GLORIA

“Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime,
specialmente le più bisognose della tua misericordia”.
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2° MISTERO

Nel secondo mistero luminoso si contemplano


LE NOZZE DI CANA

Dal Vangelo secondo Giovanni (2, 1-11)


Ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu
invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo,
venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più
vino". E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora
giunta la mia ora". La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà". Vi
erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti
ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le
giare"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora attingete
e portatene al maestro di tavola". Ed essi gliene portarono. E come
ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non
sapeva di dove venisse, chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti servono da principio il vino buono e,
quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono".
Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli
credettero in lui.

1. Riflessione
Viene a mancare il vino ad una festa di nozze. Maria lo nota e lo fa presente a Gesù. In disparte ci
sono sei idre di pietra, vuote: sono l’emblema di una religione vuota, pietrificata, che serve solo per
la purificazione esteriore. Sono – secondo l’interpretazione di alcuni teologi esperti di mariologia –
le “giare vuote” delle tante carenze del mondo d’oggi. Maria è l’Israele disponibile; è colei che
denuncia la mancanza del vino, segno di tutte le povertà del mondo. Perciò manda i servitori da
Gesù affinché lui operi il passaggio dal regìme della Legge antica alla libertà dei figli di Dio.
Gesù fa riempire d’acqua le idre fino all’orlo e la muta in vino, dono inaspettato per gli sposi e per
gli invitati. Il fatto è che Gesù rivela qui l’intervento gratuito di Dio nella storia. E la rivelazione è
molto chiara: Gesù è lo sposo dell’umanità: se c’è lui, c’è vino e c’è gioia. È l’inizio della sua
“rivelazione” ai discepoli che ora credono in lui; ma è Maria – “mediatrice di tutte le grazie”– a
ottenere da Gesù questo miracolo che lo rivela ai discepoli e al mondo.

2. Riflessione
Narrando le nozze di Cana, la scena che poco fa consideravamo, l’evangelista Giovanni ci riferisce
che Maria, rivolta agli inservienti, disse loro: Fate ciò che vi dirà. Il segreto è tutto qui: condurre le
anime a porsi davanti a Gesù e a chiedergli: Signore, che cosa vuoi che io faccia?.
L’apostolato cristiano, quello di un comune cristiano, di un uomo o di una donna che vivono come
uno dei tanti tra i loro simili, è una grande catechesi in cui, mediante il rapporto personale,
l’amicizia leale e autentica, si risveglia negli altri la sete di Dio e li si aiuta a scoprire orizzonti nuovi:
con naturalezza, con semplicità, con l’esempio di una fede ben vissuta, con la parola amabile, ma
piena della forza della verità divina.

Preghiamo
Santa Maria, donna del vino nuovo, quante volte sperimentiamo pure noi che il banchetto della vita
languisce e la felicità si spegne sul volto dei commensali! È il vino della festa che vien meno.
Muoviti, allora, a compassione di noi, liberaci dagli appagamenti facili, ridonaci il gusto delle cose.
Solo così le giare della nostra esistenza si riempiranno fino all’orlo di significati ultimi. E l’ebbrezza
di vivere e di far vivere ci farà finalmente provare le vertigini.

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Santa Maria, donna del vino nuovo, noi ti ringraziamo, perché con le parole: “Fate tutto quello che
Egli vi dirà” tu ci sveli il misterioso segreto della giovinezza. E ci affidi il potere di svegliare l’aurora
anche nel cuore della notte. (Don Tonino Bello)

PADRE NOSTRO - 10 AVE MARIA – GLORIA

“Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime,
specialmente le più bisognose della tua misericordia”.

3° MISTERO

Nel terzo mistero luminoso si contempla


L'ANNUNCIO DEL REGNO DI DIO

Dal Vangelo secondo Marco (1, 14-15)


Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando
il vangelo di Dio e diceva: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è
vicino; convertitevi e credete al vangelo".

1. Riflessione
Gesù annuncia il Vangelo del regno di Dio, invitando al suo ascolto,
premessa e invito alla conversione. La “buona notizia” che egli
comunica è semplice: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino”;
che è come dire: “Questo è il tempo (l’ultimo, il definitivo) in cui Dio
interviene nella storia dell’uomo”. “Perciò – prosegue – convertitevi
e credete al Vangelo”; che è come dire: “Fate spazio nella vostra vita a questa bella notizia”.
L’intervento di Dio nella storia degli uomini si presenta solo con gesti di benevolenza: guarigioni,
perdono dei peccati, liberazione degli ossessi. Dobbiamo ben credere che Gesù, l’inviato del Padre, è
sempre l’incarnazione vivente della misericordia di Dio.

2. Riflessione
La salvezza che Gesù Cristo nostro Signore predicava è un invito rivolto a tutti. Nessuno è escluso
dalla salvezza, purché si arrenda liberamente alle esigenze d’amore di Cristo: nascere di nuovo,
farsi come i bambini nella semplicità dello spirito, allontanare il cuore da tutto ciò che separa da
Dio. Gesù chiede opere, e non soltanto parole. Chiede uno sforzo tenace, perché soltanto chi lotta
meriterà l’eredità eterna. Chi comprende il regno che Cristo propone, sente che vale la pena dare
tutto per ottenerlo. Il regno dei Cieli è una conquista difficile, e nessuno è sicuro di raggiungerlo; ma
la supplica umile di un uomo pentito spalanca le sue porte.

Preghiamo
Santa Maria, donna del primo passo, ministra dolcissima della grazia preveniente di Dio, “alzati”
ancora una volta in tutta fretta, e vieni ad aiutarci prima che sia troppo tardi. Abbiamo bisogno di
te. Quando il peccato ci travolge e ci paralizza la vita, non aspettare il nostro pentimento. Corri
subito accanto a noi, poiché se non sarai tu a muoverti per prima, noi rimarremo nel fango.
Donaci, ti preghiamo, la forza di partire per primi ogni volta che c’è da dare il perdono. Rendici
come te, esperti del primo passo. Non farci rimandare a domani un incontro di pace che possiamo
concludere oggi.
Santa Maria, donna del primo passo, rapidissima a giocare d’anticipo nelle partite della salvezza,
gioca d’anticipo anche sul cuore di Dio. Sicché, quando busseremo alla porta del cielo e
compariremo davanti all’Eterno, previeni la sua sentenza. Vienici incontro, prendici per mano e
coprici con il tuo manto. Con un lampo di misericordia negli occhi, anticipa il suo verdetto di grazia.

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E saremo sicuri del perdono. Perché la felicità più grande di Dio è quella di ratificare ciò che hai
deciso tu. (Don Tonino Bello)

PADRE NOSTRO - 10 AVE MARIA – GLORIA

“Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime,
specialmente le più bisognose della tua misericordia”.

4° MISTERO:

Nel quarto mistero luminoso si contempla


LA TRASFIGURAZIONE DI GESÙ SUL MONTE TABOR

Dal Vangelo secondo Matteo (17, 1-9)


Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li
condusse in disparte su un alto monte, e fu trasfigurato davanti a
loro, il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide
come la luce. Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che
conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù:
"Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne,
una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli stava ancora
parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed
ecco una voce dalla nube che diceva: "Questi è il Figlio mio,
l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento.
Ascoltatelo". All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e
furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse:
"Alzatevi e non temete". Alzando gli occhi non videro nessuno, se
non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a
nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti".

1. Riflessione
La Trasfigurazione, anticipo momentaneo della gloria del Risorto, è come una sosta nel cammino di
Gesù verso la Passione e la Croce: il cristiano si dispone “a vivere con Lui il momento doloroso della
Passione, per giungere con Lui alla gioia della Risurrezione e a una vita trasfigurata dallo Spirito
Santo”. “La Trasfigurazione non è solo rivelazione della gloria di Cristo, ma anche preparazione ad
affrontarne la Croce. Essa implica un “ascendere al monte” e un “discendere dal monte”: i discepoli,
dopo avere goduto dell’intimità del Maestro, sono subito riportati alla realtà quotidiana, dove non
vedono che “Gesù solo” nell’umiltà della natura umana”
Davanti ai tre prediletti, che saranno pure testimoni del Getsemani, Gesù si trasfigura, come i corpi
gloriosi dopo la resurrezione. Il monte Tabor ci ricorda il monte Sinai; la voce del Padre proclama
Gesù Figlio, perciò Mosè ed Elia, i due rappresentanti dell’A.T. della legge e dei profeti, testimoniano
che l’antica alleanza la scia il posto alla nuova. Il Figlio prediletto perpetuerà la gloria momentanea
attraverso il sacrificio.

2. Riflessione
Tutti lo devono ascoltare, seguendolo per la strada del sacrificio personale già percorsa dai
precursori tra cui Giovanni Battista, se vogliono raggiungere con lui la gloria eterna dei figli di Dio.
La trasfigurazione è la seconda delle tre grandi rivelazioni che scandiscono la lotta sofferta ma
vittoriosa del regno di Dio nella persona di Gesù. Il battesimo ne era stato il preannuncio divino, la
passione e la resurrezione ne saranno il compimento. Di mezzo la rivelazione ai discepoli: in Gesù,
Messia sofferente e vittorioso, Dio manifesta la sua gloria e la sua potenza di salvezza.
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La trasfigurazione è una viva esortazione ad ascoltare Gesù quando parla delle sue sofferenze e
della sua morte, senza cessare di riconoscerlo come Messia definitivo, come il Servo fedele di Dio.
La Chiesa e i credenti sono chiamati a “incarnarsi” nel mondo, a essere presenti nelle sue strutture,
ma solo per trasformarle, accettando di morire a ogni successo terreno, a ogni auto-sicurezza. La
loro vittoria apparirà solo quando, spezzati dalla morte, risorgeranno in un mondo che essi avranno
aiutato a trasfigurare.

Preghiamo
Santa Maria, donna di frontiera, noi siamo affascinati da questa tua collocazione che ti vede, nella
storia della salvezza, perennemente attestata sulle linee di confine. Tu stai sui crinali che passano
tra l’Antico e il Nuovo Testamento. Tu sei l’orizzonte che congiunge le ultime propaggini della notte
e i primi chiarori del giorno. Tu sei l’aurora che precede il Sole di giustizia. Tu sei la stella del
mattino. Le “cose nuove” con cui ci obbligano a fare i conti le turbe dei poveri, gli oppressi, i
rifugiati, ci fanno paura. Le frontiere siamo più tentati a chiuderle che ad aprirle. Perciò abbiamo
bisogno di te, perché la speranza abbia il sopravvento.
Nell’ora della morte, come hai fatto con Gesù, fermati accanto alla nostra solitudine. Sorveglia le
nostre agonie. Sull’ultima linea che separa l’esilio dalla patria, tendici la mano. Perché, se sul
limitare decisivo della nostra salvezza ci sarai tu, passeremo la frontiera, anche senza passaporto.
(Don Tonino Bello)

PADRE NOSTRO - 10 AVE MARIA – GLORIA

“Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime,
specialmente le più bisognose della tua misericordia”.

5° MISTERO

Nel quinto mistero luminoso si contempla


L'ISTITUZIONE DELL'EUCARISTIA

Dal Vangelo secondo Marco (14, 22-24)


Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo
spezzò e lo diede loro, dicendo: "Prendete, questo è il mio corpo".
Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E
disse: "Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza, versato per
molti".

1. Riflessione
Celebrando l'ultima Cena con i suoi Apostoli durante un banchetto pasquale, Gesù ha dato alla
Pasqua ebraica il suo significato definitivo. Infatti, la nuova Pasqua, il passaggio di Gesù al Padre
attraverso la sua morte e la sua risurrezione, è anticipata nella Cena e celebrata nell'Eucaristia, che
porta a compimento la Pasqua ebraica e anticipa la Pasqua finale della Chiesa nella gloria del Regno

2. Riflessione
Mistero di luce è l’istituzione dell’Eucaristia, nella quale Cristo si fa nutrimento con il suo Corpo e il
suo Sangue sotto i segni del pane e del vino, testimoniando “sino alla fine” il suo amore per
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l’umanità, per la cui salvezza si offrirà in sacrificio”. Ogni impegno di santità, ogni azione tesa a
realizzare la missione della Chiesa, ogni attuazione di piani pastorali deve trarre la necessaria forza
dal Mistero eucaristico e ad esso si deve ordinare come al suo culmine… Se trascurassimo
l’Eucaristia, come potremmo rimediare alla nostra indigenza?”
“Il Signore Gesù che nell’Ultima Cena – insegna la stupenda preghiera del Congresso eucaristico
nazionale di Siena del 1994 – ha strettamente congiunto il mistero della sua ineffabile presenza nel
Sacramento dell’Altare al mandato di servire i fratelli”, ci invita “a credere di più e ad amare di più,
dando concretezza alla nostra fede”.

Preghiamo
Santa Maria, donna del pane, tu che hai vissuto la sofferenza di quanti lottano per sopravvivere,
svelaci il senso dell’allucinante aritmetica della miseria, con la quale i popoli del Sud un giorno ci
presenteranno il conto davanti al Tribunale di Dio. Abbi misericordia dei milioni di esseri umani
decimati dalla fame. Rendici sensibili alla provocazione del loro grido. Tu, la cui immagine,
nasconde nel bagaglio dell’emigrante o nella valigia di chi affida al mare la sua vita in cerca di
fortuna, tempera le lacrime dei poveri ai quali è divenuta troppa amara la terra natale. Alleggerisci
la loro solitudine. Non esporli all’umiliazione del rifiuto. Colora di speranza le attese dei disoccupati
e raffrena l’egoismo di chi si è già comodamente sistemato al banchetto della vita. Perché non sono i
coperti che mancano sulla mensa, sono i posti in più che non si vogliono aggiungere a tavola. Facci
capire che il pane non è tutto, che se manca la pace dell’anima, anche i cibi più raffinati sono privi di
sapore, perché solo chi mangia il pane Vivo disceso dal Cielo non avrà più fame in eterno. (Don
Tonino Bello)

PADRE NOSTRO - 10 AVE MARIA – GLORIA

“Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime,
specialmente le più bisognose della tua misericordia”.

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Al termine, in piedi, si recita la Salve regina e le Litanie.

T. SALVE REGINA, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo,
esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque,
avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il
frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Litanie lauretane
C. Signore, pietà T. Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà

Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci


Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici

Padre del cielo, che sei Dio, abbi pietà di noi.


Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio, abbi pietà di noi.
Spirito Santo, che sei Dio, abbi pietà di noi.
Santa Trinità, unico Dio, abbi pietà di noi.

Santa Maria, prega per noi.


Santa Madre di Dio,
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Santa Vergine delle vergini,
Madre di Cristo,
Madre della Chiesa,
Madre della divina grazia,
Madre purissima,
Madre castissima,
Madre sempre vergine,
Madre immacolata,
Madre degna d'amore,
Madre ammirabile,
Madre del buon consiglio,
Madre del Creatore,
Madre del Salvatore,
Madre di misericordia,
Vergine prudentissima,
Vergine degna di onore,
Vergine degna di lode,
Vergine potente,
Vergine clemente,
Vergine fedele,
Specchio della santità divina,
Sede della Sapienza,
Causa della nostra letizia,
Tempio dello Spirito Santo,
Tabernacolo dell'eterna gloria,
Dimora tutta consacrata a Dio,
Rosa mistica,
Torre di Davide,
Torre d'avorio,
Casa d'oro,
Arca dell'alleanza,
Porta del cielo,
Stella del mattino,
Salute degli infermi,
Rifugio dei peccatori,
Consolatrice degli afflitti,
Aiuto dei cristiani,
Regina degli Angeli,
Regina dei Patriarchi,
Regina dei Profeti,
Regina degli Apostoli,
Regina dei Martiri,
Regina dei veri cristiani,
Regina delle Vergini,
Regina di tutti i Santi,
Regina concepita senza peccato originale,
Regina assunta in cielo,
Regina del santo Rosario,
Regina della famiglia,
Regina della pace.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.


9
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

C. Prega per noi, Santa Madre di Dio.


T. E saremo degni delle promesse di Cristo.

C. Preghiamo.
Concedi ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito, per la
gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e
guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

T.
Preghiera alla Madonna

O Maria,
tu risplendi sempre nel nostro cammino
come segno di salvezza e di speranza.
Noi ci affidiamo a te,
Salute dei malati,
che presso la croce
sei stata associata al dolore di Gesù,
mantenendo ferma la tua fede.
Tu, Salvezza del popolo romano,
sai di che cosa abbiamo bisogno
e siamo certi che provvederai
perché, come a Cana di Galilea,
possa tornare la gioia e la festa
dopo questo momento di prova.
Aiutaci,
Madre del Divino Amore,
a conformarci al volere del Padre
e a fare ciò che ci dirà Gesù,
che ha preso su di sé le nostre sofferenze
e si è caricato dei nostri dolori
per condurci, attraverso la croce,
alla gioia della risurrezione.
Amen.
Sotto la Tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.
Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
Papa Francesco

Canto finale: Come Maria

Vogliamo vivere Signore


offrendo a Te la nostra vita
con questo pane e questo vino
accetta quello che noi siamo.
Vogliamo vivere Signore
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abbandonati alla Tua voce
staccati dalle cose vane
fissati nella vita vera.

Vogliamo vivere
come Maria
l'irraggiungibile,
la Madre amata
che vince il mondo con l'amore
e offrire sempre la tua vita
che viene dal cielo.

Accetta dalle nostre mani


come un'offerta a Te gradita
i desideri di ogni cuore
le ansie della nostra vita.
Vogliamo vivere Signore
accesi dalle Tue parole
per riportare in ogni uomo
la fiamma viva del Tuo amore.
Rit.

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