Dopo aver navigato nelle acque dell’inferno si appresta a navigare in acque migliori in un
nuovo viaggio nel purgatorio. Ricorda la poesia che prima era brutta ed Invoca la musa
Calliope, nella speranza che lo assista nella sua opera e racconta. Fuoriusciti dall’inferno
Dante e Virgilio si ritrovano in un luogo dall’atmosfera serena, con il cielo di colore azzurro
simile allo zaffiro orientale, procurando loro una grande gioia agli occhi. A questo punto
Dante guarda verso la parte del cielo orientale e nota che il pianeta Venere sta
diffondendo la sua luce. Poi guarda verso l’emisfero australe e qui vede quattro stelle mai
viste prima in quanto viste solamente da Adamo ed Eva, ed esclama che l’emisfero boreale
non sa quale meraviglia si perde non potendo osservare queste stelle. Dopo distoglie lo
sguardo e davanti a lui compare un vecchio dalla barba lunga brizzolata e dai lunghi
brizzolati che scendevano sul petto divisi in due. Ha un aspetto severo degno di riverenza e
il suo volto illuminato dalle quattro stelle fanno si che sembri illuminato dal sole. Il vecchio
è Catone l’Uticense, guardiano del purgatorio, e chiede a Dante e Virgilio chi siano e per
qualche motivo le leggi divine siano state infrante permettendo a due dannati di uscire
dall’inferno e giungere nel purgatorio. Virgilio afferra Dante e lo fa inginocchiare, poi si
rivolge al vecchio spiegandogli che loro non sono dei dannati e che lui giunge dal limbo in
quanto una donna santa e scesa fin li per inviarlo a far da guida a Dante, che è vivo e che
deve visitare il regno dell’oltretomba per ottenere la salvezza. Virgilio supplica Catone in
nome della sua amata Marzia e lo supplica di indicarli la via. Catone risponde di aver amato
tanto marzia in vita la quale però adesso non può più spingerlo a fare nulla in virtù di
quella legge divina che fu stabilita quando catone fu tratto fuori dal limbo, tuttavia dice che
non occorre convincerlo per ottenere ciò che gli viene chiesto in quanto è sufficiente che
Virgilio dica il nome di quella donna santa per passare. Poi dice a Virgilio che deve lavare la
faccia di Dante dallo sporco per purificarsi e che deve cingere Dante con un giunco. Catone
indica a Virgilio una parte bassa dell’isola dove può trovare dei giunchi. Catone dice che
una volta conclusa quest’operazione il sole indicherà loro quale strada percorrere per
arrivare alla montagna del purgatorio. Catone scompare, Dante segue Virgilio e una volta
giunti nella zona bagnata dalla rugiada Virgilio poggia entrambe le mani sull’erba, Dante
porge il proprio viso a Virgilio il quale lo lava. Una volta pulito i due si spostano verso la
zona indicata da catone, qui Virgilio strappa un giunco dal terreno e cinge Dante che
osserva con stupore che il giunco appena strappato rinasce immediatamente.
Appena le anime si sono allontanate, Dante si avvicina. Dante guarda a terra e, osservando
la propria ombra ed accorgendosi di non avere accanto alla sua ombra quella di Virgilio si
spaventa e solleva lo sguardo temendo che il maestro lo abbia abbandonato. Virgilio se ne
accorge e lo rimprovera dicendogli che se non lo ha abbandonato fino a quel momento di
certo non lo farà adesso che sono giunti al purgatorio, poi, gli spiega che le anime non
hanno un’ombra in quanto i raggi del sole oltrepassano i loro corpi senza ostacoli e il modo
in cui sono stati creati questi corpi lo conosce soltanto Dio. Giunti ai piedi della montagna i
due si accorgono che questa è troppo ripida e che non può essere scalata. Virgilio si ferma
e riflette su quale sia il percorso migliore per raggiungere la vetta del monte. Dante intanto
vede in lontananza una schiera di anime avanzare lentamente verso di loro e Dante esorta
il maestro a guardare. Virgilio dice di avvicinarsi a loro per chiedere quale sia la via per
raggiungere la vetta del monte. Appena iniziano ad avanzare le anime si fermano. Virgilio
chiede loro informazioni e dopo aver sentito la sua voce alcune di esse avanzano come
avanzano le prime pecorelle di un gregge. Ma quando le anime notano che il corpo di
dante proietta un’ombra si fermano stupiti. Indietreggiano nello stesso modo in cui
indietreggiano le prime pecorelle di un gregge quando incontrano un ostacolo o qualcosa
che le spaventi. Virgilio intuendo cosa le ha spaventate dice che dante è vivo e che non c’è
da preoccuparsi perché è li per un motivo ben preciso, è stato invito da Dio. Le anime
rispondono alla richiesta e dicono ai due che la loro direzione giusta e gli invitano ad
avanzare. Mentre camminano sono raggiunti da un’anima che incita Dante a riconoscerlo.
L’anima e bella, bionda e nobile, con ferita che divide in due un sopracciglio del suo viso e
mostra il petto a Dante con una ferita che si trova in alto vicino al cuore. È Manfredi di
Svevia, nipote dell’imperatore Costanza d’Altavilla e prega a Dante di andare da sua figlia,
madre dei re di Sicilia e Aragona per raccontargli la verità. Manfredi racconta di aver
trovato la morte a causa di due ferite mortali, poco prima di morire si è pentito e
affidandosi a Dio ha ottenuto il perdono. Il vescovo di Cosenza, spinto da papa Clemente IV
disseppellì il corpo di Manfredi e lo trasferì fuori dal regno di Napoli in quanto
scomunicato. Manfredi spiega che il vescovo ha commesso un errore comportandosi in
quel modo perché la scomunica non impedisce salvezza e speranza. Chi muore
scomunicato deve trascorrere nell’antipurgatorio trenta volte il periodo di tempo maggiore
a quello trascorso da scomunicato a meno che non venga accorciato il suo tempo.
Manfredi prega Dante di dirigersi da sua figlia Costanza per chiederle di pregare per Dio
per abbreviare la sua permanenza nell’antipurgatorio.
CANTO VI
DANTE SI RITROVA CIRCONDATO DALLE anime dei morti per forza nello steso modo in cui il
vincitore del gioc della zara viene circondatp infatti tutte le anime si accalccano attorno a dante e
lo supllicano di andaer una volta tornato sulla terra dei loro cari per chiedeli di pregare per loro in
modo tale da accorciare il tempo della loro espiazione. Danye circondato da queste aniime che si
accalcano attorno a lui fa cenni e promesse e procede liberandosene tra le anime dei morti per
forza dante vede federigo novello il conte orso e pier de la bros. Liberatosi dalle anime dante si
rivolge a virgilioe gli dice che nella sua opera virgilio dice che la preghiera non puo cambiuare ol
giudizio divinoe dante non capisce perche tutte queste anime lo supplicqno di andare sulla terra
affonche chieda che sio preghui per lo w allora dante chiede a virgiio se per caso la speranza di
questa anime non sia vana. Virgilio spiega che nela sua opera cio e detto chiaramente e che
laletzza del giudizio divino non si abbassa se l ardore della carita realizza per un momento wuello
che tutti in penitenti deiderano nel purgatorio, le spiazione. Virgilio dice che la preghiera non puo
cambiare la colpa in quanto nella sua opera la colpa era realizzata dai pagani e dunque era
separata da dio e per tanto non poteva essere modificata dalla preghirs. Virgilio invita a non
soffermarsi su dubbi cosi grandi e di non pensarci piua meno che beatrice nonn gleilo dica quando
la incontrera infatti beatrice lo attende sulla cim del monte. A queste parole dante esorta virgilio a
camminare piu in fretta perche e pomneriggio e vorrebbe ragg la vetta il priam possiile.virgilio
risponde che procedernno il piu veloc poss ma che l cose non stanno come dante crede in quanto
vedra il sole tramontare e risorgere.vrigiolio indica un anima tutta sola e che li guarda e die che
quest anima potra indicar loro la via da percorreee. L anima resta in silenzio sdegnos mentre i due
poeti si avvicinanno gli guarda come guarda il leone quano si sta riposndo. Virg si avvicina di piu e
gli ciede indicazioni sulla via da seguire ma l anima tace e non risoonde e interroga virgilio
chiedendo lor quale sia il loro paese e quale sia la loro vita. Virg comincia il suo discorso con la
parola mantova e non appena sente uesta pariola l anima si alza in piedi ei abbraccia virgilio.
Dante si iferisce all italia come un aspra invettiva definendo la schiavis italia albergo di dolore nave
senza comandanzte in mezzo alla tempesta italia che non e signora di popoli ma signora di
bordello. Dante osserva come l nima appena ha visto che li c er un suo concittadino si sia alzato e
colkto festosamente mentre adesso all interno dell italia la gente si fa la guearra tra sae
uccidendosi e tornemntandosi. Dante osserv che le leggi di giustigniano sono inutili se non c e
nesssuno a governare degnamente e che le faccia rispettare, poi ai lmwnta della chiesa che ha
impedito all imoperatore di governare sukll italia e si lament di alberto d asburgo che rimastoin
germania disinteressandosi dell italia per fare gli interessi della sua nazione e x questo motivo
dante invoca una punizione contro tutti i suoi discendenti, poi invita alberto d asburgo a venire in
italia per vdere in che statop ei ridotta roma e vedere la gente che e dilaniata dalle lotte interne
per vergognarsi della sua reputazione. Dante si rivolge a cristo e gli chiede se il suo sguardo sia
rivolto altrove o si abbia in serbo un destinon migliore x l iktaliua che non puo rivelare. Dante dice
che l italia e piena di tiranni e che ogni contadinoc he si ribella e esaltato come un marcello. Dopo
dante si rivolge ironic a firenze dicendo che firenz<e puo gioire in quanto qeste parole non la
riguardano perche i fioentini sono pieni di giustizia e cercano solo la pace, sono pronti. Prendersi le
loro responsabilita politiche e legate alle cariche pubbliche. Dante osserva ironicamente che stene
e sparta prime leggi scritte in oconfr a firenze sono nulls per il vivere cibile prche le leggi di firenze
sono cosi sottili che vengono emanati ad ottobre e a novembre non esistoono piu. Firezne cambvia
molte volte monete leggi cariche e costumi e rinnova spesso tutta la sua popolazuione atttraverso
gli esili forzati. Dante invita firenze. Riconoscere il suo male e che la citta e simile a un malato che
si trova su un letto e che rigirandosi sui fianchi cercs di trovare riposo per i suoi dolori.
CANTO VIII
E ORMAI SERA piu precisamente l ora in cui i naviganti sentono la nostalgia x gli amici e persone
care lasciate a casa, il pellegrio quando ode le campane sonare prova una stretta al cure. Dante
guarda la valletta e vede un anima alzarsi in piei e chiedere a tutte le altre anicme di fare silenzio,
poi congiujge le amni e solleva al cielo come se pregasse dio dicendo non mi frega di nient sltro.
Poi canta l inno di luci sante e tute le altre anime la seguono cantando lmninno. La dolcezza del
canto e tale che dante si dimentics di ogni cosa e mentre cantano le anime tengono lo sguardo
fisso al cielo verso le sfere celesti. Dante si rivolge sl lettore invitandolo ad agguzzare lo sguardo
verso il vero perche il velo che ricopre la verita e sottile. Dopo il canto dante vede la schiera
silenziosa di anime guardare fisso il cielo in silenzio come se stesse aspettando quaklcxosa. All
improvviso dal ielo scendono 2 angeli e si impugnano di spade infuocate tronche e senza la punta.
Hanno vsti verdi e ali verdi. Un angelo si posizione sopra la testa di dante e l'altro dall alrtra parte
della valletta sulla sponda opposta. Kla tesat degli angeli e bionda ma non riesce a guardarli in
volto e nel loro volto lo sgaurdo di sante si smarrisce perche e troppo superiore alla facolta visiva
di dante stesso. Sorvello spiega che i due angeli vengono dal grembo di maria e che sono scesi
sulla valle per afre la guardia contro il serpnet che sta per rrivare e dante si guarda intorno
impaurito e si stringe a virgilio. Sordello invita dante e virgilio a scemfere all intrerno della valletta
li c e un anima che lo fissa e non distoglie lo sguardo. L anima e dante riescono a riconiscersi
nonostante il biuio nino visconti si salutano e dopo nino chied a dante da quanto tempo si arrivato
nel purgatorio e risponde che in realta proviene dall inferno per ottenre la salvezza e dice di essere
bibo. Sordello e nino arretranoi smarritti sordello gusrda virgilio e nino verso un anima che ha
accanto corrado e lo invita a veni®e a vedere quale meravigkia dio abbia fatto. Nino prega a dante
di andare da sua fihglio giovanna tornato per supllicarla di pregare per lui perche la mamma di
giovanna nonlo ama piu il fuoco amoroso nella donna duri poco se non stimolato da viusta e tatto
aggiuhge che marta si pentira di essersi di uovo sposata perche poi scoprira che lo stemma dei
visconti il erpente non abbekllira il suo sepolcro cosi tanto come lo avrebbe abbellito in gallo della
gallura. Dante fissa il cielo e virgilio gli chiede cosa sti fissandoe spiega che guarda 3 stelle che
illuminano il polo antartico, virgilio dpiega che le 4 stelle hanno lascisto spazio a queste 3. Sordello
tira virgilio pr guardare il lro avversario indicandolo con un dito , una biscia simile s quella di eva
senza difesa di angeli che si muovono velocemente e il serpente appena sente le sli degli angeli
fugge via. Gli ngeli tornano nella loro posixione iniziale, un anima stasva fisssndo dante : vicino a
nino e gli auguri di poter rrivare in cima alla montagna del purg e gli chiede notixie della val di
magra. Si presenta come corrado malaspina disendente della ltro. Danto ice che non ci e mai stato
ma ha sentito parlare della caasastsa dei malaspina che si distinue per la sua prodezzza e l unica a
camminare sulla retta via mentre tutti hanno intrapreso un cammino malvagio. Corrado dice di
riprwndere il suo cammibo e che ento 7 anni quest sua opinione trovera conferma nei fatti a meno
che il orso dei decreti divini non si aresti.