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4.13 Inculturazione Ed Amicizia Spirituale

Il documento esplora l'importanza dell'inculturazione nell'evangelizzazione, sottolineando come la ricerca della verità e del bene coinvolga profondamente la libertà umana. Si evidenzia il ruolo dello Spirito Santo nell'aprire i cuori alla verità evangelica e nel favorire il dialogo tra il Vangelo e le diverse culture. Inoltre, l'evangelizzazione è vista come un arricchimento reciproco, sia per i destinatari che per la Chiesa, promuovendo una comunicazione sincera e una vera amicizia spirituale.

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Il documento esplora l'importanza dell'inculturazione nell'evangelizzazione, sottolineando come la ricerca della verità e del bene coinvolga profondamente la libertà umana. Si evidenzia il ruolo dello Spirito Santo nell'aprire i cuori alla verità evangelica e nel favorire il dialogo tra il Vangelo e le diverse culture. Inoltre, l'evangelizzazione è vista come un arricchimento reciproco, sia per i destinatari che per la Chiesa, promuovendo una comunicazione sincera e una vera amicizia spirituale.

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L’inculturazione come evento dell’amicizia spirituale

4. Nulla come la ricerca del bene e della verità mette in gioco la libertà umana, sollecitandola ad un'adesione
tale da coinvolgere gli aspetti fondamentali della vita. Questo è in modo particolare il caso della verità
salvifica, che non è soltanto oggetto del pensiero ma avvenimento che investe tutta la persona - intelligenza,
volontà, sentimenti, attività e progetti - quando essa aderisce a Cristo.

In tale ricerca del bene e della verità è già all'opera lo Spirito Santo, che apre e dispone i cuori
all'accoglienza della verità evangelica, secondo la nota affermazione di san Tommaso d'Aquino: «omne
verum a quocumque dicatur a Spiritu Sancto est». È perciò importante valorizzare questa azione dello
Spirito, che crea affinità ed avvicina i cuori alla verità, aiutando la conoscenza umana a maturare in sapienza
e in abbandono fiducioso al vero [Fides et ratio, 44].

6. L'evangelizzazione, inoltre, è una possibilità di arricchimento non soltanto per i suoi destinatari ma anche
per chi ne è attore e per la Chiesa tutta. Ad esempio, nel processo di inculturazione, «la stessa Chiesa
universale si arricchisce di espressioni e valori nei vari settori della vita cristiana [...]; conosce ed esprime
ancor meglio il mistero di Cristo, mentre viene stimolata a un continuo rinnovamento» [Redemptoris missio,
52]. La Chiesa, infatti, che fin dal giorno di Pentecoste ha manifestato l'universalità della sua missione,
assume in Cristo le innumerevoli ricchezze degli uomini di tutti i tempi e luoghi della storia umana
[Slavorum apostoli, 18]. Oltre al suo valore antropologico intrinseco, ogni incontro con una persona o una
cultura concreta può svelare delle potenzialità del Vangelo poco esplicitate in precedenza, che arricchiranno
la vita concreta dei cristiani e della Chiesa. Anche grazie a questo dinamismo, la «tradizione, che viene dagli
apostoli, progredisce nella Chiesa con l'assistenza dello Spirito Santo» [DV, 8].

6. È infatti lo Spirito che, dopo aver operato l'incarnazione di Gesù Cristo nel grembo verginale di Maria,
vivifica l'azione materna della Chiesa nell'evangelizzazione delle culture. Sebbene il Vangelo sia
indipendente da tutte le culture, esso è capace di impregnarle tutte, senza tuttavia lasciarsene asservire
[Evangelii nuntiandi, 19-20]. In questo senso, lo Spirito Santo è anche il protagonista dell'inculturazione
del Vangelo, è colui che presiede in modo fecondo al dialogo fra la Parola di Dio, rivelatasi in Cristo, e
le domande più profonde che sgorgano dalla molteplicità degli uomini e delle culture. Prosegue così nella
storia, nell'unità di una medesima ed unica fede, l'evento della Pentecoste, che si arricchisce attraverso
la diversità dei linguaggi e delle culture.

7. L'attività con cui l'uomo comunica ad altri eventi e verità significativi dal punto di vista religioso,
favorendone l'accoglienza, non solo è in profonda sintonia con la natura del processo umano di dialogo, di
annuncio e di apprendimento, ma è anche rispondente ad un'altra importante realtà antropologica: è proprio
dell'uomo il desiderio di rendere partecipi gli altri dei propri beni. L'accoglienza della Buona Novella nella
fede, spinge di per sé a tale comunicazione. La Verità che salva la vita accende il cuore di chi la riceve con
un amore verso il prossimo che muove la libertà a ridonare ciò che si è gratuitamente ricevuto.

8. L'evangelizzazione comporta anche il dialogo sincero, che cerca di comprendere le ragioni ed i sentimenti
altrui. Al cuore dell'uomo, infatti, non si accede senza gratuità, carità e dialogo, cosicché la parola
annunciata non sia solo proferita ma anche adeguatamente attestata nel cuore dei suoi destinatari. Ciò esige
di tener conto delle speranze e delle sofferenze, delle situazioni concrete di coloro ai quali ci si rivolge.
Inoltre, proprio attraverso il dialogo, gli uomini di buona volontà aprono più liberamente il cuore e
condividono sinceramente le loro esperienze spirituali e religiose. Tale condivisione, caratteristica della vera
amicizia, è un'occasione preziosa per la testimonianza e per l'annuncio cristiano.

Congregazione per la Dottrina della Fede,


Nota dottrinale su alcuni aspetti dell’evangelizzazione (3 dicembre 2007) 4; 6-8.

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