Boll, Mus. St, Nat. Luniglana 6-7; 71-73, Aulla (1986-1987) 1988 Le frane nel territorio di Fivizzano S. Palandst Palandri,S. (1986-1987) 1988. Le fran nel teritorio di Fivizzano, Boll. Mus St. Nat Lunigiana 6-7: 71-73, Aull rilevamento geolosicoe geomorfotogico del teritorio comunale di Fivizano (MS), svolto dall'autore, ha permesso di desumere le caratteristiche di stabi di quest'aea, Viene quindi presentata una carta della franosia a grande sala, basata sulle relazioni sistent ra clima, fenomeni neotetoniceltologia che determinano in quest area ed {in tutto il teritorio lunigianese la forte predisposizione al dissesto idrogeologico, ‘S. Poland -Geologo -c/0 Studio Geoogia Teence, Via XX Settembre, $4, Sarzana (SP) ‘The author has evaluated the stability ofthe repion of Fivizzano (MS) fellowing a geo Togieal and geomorphological survey ofthe area. ‘A wide scale map of landslide risk has been produced, based on the relationship be ‘ween climate, neoteconic phenomenons and lithology, which are determining factors inthis area, and inal of Lunigiana, of the strong predisposition of hydrogeological “unbalance "Lo studio geologico del territorio lunigianese si mostra di particolare interesse per la presenza di strutture tetto- niche locali caratterizzate da faglie recent responsabili di un’intensa attvita sismica (Bartolini et Alii, 1982). La sseomorfologia di tutta area della Lunigiana é fortemente influenzata da un’elevata energia di rilievo, che, associ ta alle caratteristiche climatiche e litologico-strutturali, determina una forte predisposizione al dssesto idrogeo- logico (Baldacci e Raga, 1970). In questa nota vengono riportati i risultati dello studio preliminare eseguito allo scopo di evidenziare le caratte- ristiche di stabilita del territorio comunale di Fivizzano, tristemente famoso peri sisma del 1920 (Palandri, 1985). In questo contesto si & effettuato un rilevamento geologico-tecnico di dettaglio, cercando di dare anche unfindicazione circa le aree pit idonee allinsediamento lizio: sono quindi state individuate quelle porzioni del territorio attualmente in evoluzione e, tra queste, quelle in accentuato dissesto Labitato di Fivizzano & posto su depositi fluvial iottoloso-sabbiosi databili al Quaternario antico, attual- ‘mente reincisi ed elevati di circa 40 m sul talweg del Tor rente Rosaro. Questo corso d'acqua, come il suo principale affluent in questa zona, il Torrente Mommio, presenta un'azione crosiva molto importante, legata ai moviment avvenuti in quest’area: alcune faglie sono ben sono intubili da particolari morfologic, altre ancora sono ricostrubili solo attraverso lo studio delle lineazioni da foto aerea. Ai lati della valle affiorano unita arenacee e calcareo- ‘marnose che si approfondiscono al di sotto della coper- ‘ura alluvionale esi presentano fittamente fratturate etal- volta interessate da serie di pieghe mal ricostrubili per VPestesa copertura di detrito di alterazione. NelI'area affiorano pure complessiarglltico-calearei con aspetto caotico derivante dalla loro storia tettonica assai complica, SCHEMA ceoLocico Fig, 1. Schema geolosico del! ‘= allvion recent ed atta Sit Muvialiantichi Pleistocene sup.); 1C cco; TE = flysch caleareoeacenico; ac = gruppo delle «ar Tee calcatin; mg = arenaria «macignoy 2 Sulla base delle osservazioni di campagna e sul’analisidel- le foto aeree @ stata valutata linstabilita come dipenden- te dalle condizioni itologico-strutturali e dai processi mor- fogenetici in atto. E importante notare che lo schema della franosita pre- sentato non é stato costruito operando la sommatoria di ‘lori empirici che esprimono un’influenza o peso ai fini della stabilita, n@ attraverso la sovrapposizione di elabo- rati parziali raggruppanti «casi favorevolin e «casi sfa- vorevolin, A AREE IN EROSIONE RAPIO‘ ~ Sfee Bled’ 87 ~ A VENUTE D-AcQUA Fig, 2, Schema dela franositadel'abitato di Fivizzano. Per la legenda vedere il testo Sono quindi state distinte: — le frane recenti ed attuali (1), —Iearee potenzialmente instabili (2) interessate da movi- ‘menti superficiali tipo soliflusso e creep o dove & possibi- le lestensione dei dissesti, =e aree a media stablité (3), corrispondenti alle zone instabli per fenomeni conness all'erosione torrentizia det corsi d’acqua ed ai processi di ruscellamento concentra- to, le aree soggete ad esondazione e le scarpate dei ter- razzi alluvionali recemti ed antichi dove, pur mancando VPeffetto erosivo dei cori d’acqua, le condizioni idrogeo- logiche, la natura litologica e l'acclivita dei terreni pre- senti rappresentano una situazione di scarso equilibrio del versante, — i pendii attualmente stabili su rocce semicoerenti (4) ‘eu rocce coerenti (§), ovvero quel versanti stabilizzatisi sotto le attuali condizioni naturali ma che potrebbero dise-4uilibrarsi in seguito all'aterazione dei parametri del ter- reno derivante per esempio da un sisma o da un evento metereologico eccezionale, — le aree stabili (6) rappresentate dalle spianate dei ter- razzi alluvionali antichi e recent, rilevate rispetto al fon- dovalle e non interessate dall'erosione delle acque inca- nalate, inoltre la permeabilita dei depositi che le costitui scono favorisce il naturale drenaggio delle aeque di infil trazione, Queste aree possono comunque presentare pro- blemi di portanza e di cedimenti delle fondazioni. Dall’analisi dello schema si nota come le aree instabilisia- ro spesso funzione della dinamica delle acque incanala- te: siriconosce infatti "influenza dell'azione erosiva del Torrente Mommio sulla vasta area instabile poco a Nord ell'abitato, nei pressi della localita all ponte», e quella del «Canale della Macina» che determina scalzamenti alla base dei versanti ed instablita diffusa a valle del centro storico, nei pressi della localita «Vallombrosa». L’area instabile su cui sorge Ospedale, attualmente via di bonifica, @ dovuta alla particolare situazione idro- geologica: i pit antichi fabbricati del complesso ospeda- Tiero, nato come convento, erano stati fondati su una plac- ca di ciottolame fluviale posta al contatto tra le arenarie mplessiargillitici. La forte alterazione degli strati arenacei, con giacitura a franapoggio, ¢ la presenza nelle fratture di acque poco drenate, a causa dello sbarramen- 10 operato verso valle dalle argiliti determinarono il deca- ddimento delle caratteristiche meceaniche dei terreni, con conseguente scivolamento del complesso «ciottolame- arenariealterate» sul substrato costituito dalla roccia sana. Viene quindi confermata in questa breve nota la stretta relazione tra fenomeni tettonici recenti e fenomeni fra- nos, soprattutto in aree ad elevata piovosit come la Luni- siana, dove la grande quantita di acque nella rete idrica ¢ la elevata pendenza del profilo longitudinale dei corsi @acqua, determinano importanti fenoment er Bibliogratia Baldacc, F.e Ragei, G. 1970. Bacino del Fume Magra. Carta ‘ella franosita = ist. Gel. Univ. Pisa. Bartolini, C.e ali, 1982. Carta neotettonica dell’Apppennino ‘Settenrionale, Note illustrative.» Boll. Soe. Geol. I-10 Palande,S. 1985, Conteibuo alla conoscenza della eomorfolo- ‘ia della Lunigiana: Vata valle del T. Aulella. - Univ. Pisa ‘Tes di laura inedita \Wachs, D. & Levite, D. 1985, Earthquake Rsk and Slope Stability in Jerusalem. - Environmental Geology and Wate Sciences Raggi, ©. 1985. Studio idrogeologico e geomorfologico del bacini ‘el fiumi Cecina e Fine. - Dip. Scienze Terra, Pisa. Dol Mus. Na. Lian 677173 46987 386 2