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6 - Che Cosè Il Paesaggio

Il documento esplora il concetto di paesaggio, definendolo come un insieme di elementi naturali e antropici che interagiscono e suscitano emozioni e significati diversi a seconda delle percezioni individuali. Viene evidenziato il ruolo di diverse figure professionali nella comprensione, progettazione e tutela del paesaggio, nonché l'importanza della sua evoluzione nel tempo. Inoltre, si discute la percezione sociale del paesaggio e i vari filtri attraverso cui viene interpretato, sottolineando la sua ambiguità e il suo significato culturale.
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Il documento esplora il concetto di paesaggio, definendolo come un insieme di elementi naturali e antropici che interagiscono e suscitano emozioni e significati diversi a seconda delle percezioni individuali. Viene evidenziato il ruolo di diverse figure professionali nella comprensione, progettazione e tutela del paesaggio, nonché l'importanza della sua evoluzione nel tempo. Inoltre, si discute la percezione sociale del paesaggio e i vari filtri attraverso cui viene interpretato, sottolineando la sua ambiguità e il suo significato culturale.
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SEZIONE 2 -1:

Che cos’è il paesaggio?


Le nostre prime definizioni
1. Le risposte al quiz….

2. Che cosa emerge dalla «Galleria dei


nostri paesaggi»…
Chi si occupa di paesaggio?
In che modo?
Chi studia il paesaggio: geografo, geologo, botanico, storico,
archeologo
Chi disegna nuovi paesaggi: architetto, pianificatore,
urbanista
Chi rappresenta il paesaggio: pittore, fotografo, cartografo,
poeta
Chi decide sul paesaggio: il pubblico amministratore, il
politico
Chi tutela il paesaggio: associazioni (ONG), istituzioni
pubbliche e private
Chi trasforma direttamente il paesaggio: agricoltore,
costrutture, imprenditore turistico
Chi vive il paesaggio: tutti i cittadini…
L’ “uomo della strada” si occupa di
paesaggio?

• Perché?
Dove si trova il paesaggio?
Solo in alcuni luoghi dove c’è qualcosa di
eccezionale oppure dappertutto?
dal termine di uso comune al termine geografico:

impariamo e leggere il paesaggio…


1. Che cosa vediamo se guardiamo con attenzione? Quali e quanti
elementi riconosciamo? Come si relazionano tra di loro?
2. Suscita in noi delle sensazioni/emozioni? Che valore ha per noi?
Per altre persone?
3. Quali sono le cause di ciò che vediamo? Perché questo paesaggio
è così?
4. Com’era questo paesaggio nel passato / come sarà nel futuro?
Maggio 2004
Ottobre 2018
Ottobre 2019
Ottobre 2019
• Nel paesaggio riconosco elementi di origine naturale (le forme del
rilievo, la vegetazione, ecc.) ed elementi di origine antropica (le
abitazioni, le strade, le diverse categorie di uso del suolo). Questi
elementi sono in relazione tra loro
• Il paesaggio stimola in noi emozioni e sensazioni
• Al paesaggio e ai suoi elementi attribuiamo significati e valori, che
dipendono dalle nostre caratteristiche personali
• Nel paesaggio riconosco degli elementi visibili, ma riconosco anche
dei fattori naturali e antropici non direttamente visibili che agiscono
per costruire questa “forma” del paesaggio
• Il paesaggio non è sempre uguale, ma si modifica nel tempo, sulla
base di numerosi fattori. Cortina d’Ampezzo di ieri è diversa da
quella di oggi, che a sua volta è diversa da quella di domani
• Il paesaggio può essere conosciuto direttamente o
indirettamente attraverso una sua rappresentazione:
un’immagine o una rappresentazione mediata da simboli, come
la carta topografica
• Se “incontriamo” il paesaggio direttamente, possiamo utilizzare
tutti i nostri sensi, non solo la vista: oltre al landscape, esistono
un sound-scape, un touch-scape, uno smell-scape, un taste-
scape…
Quattro tappe per la lettura del paesaggio
1. Riconoscere i diversi elementi del paesaggio e le relazioni che li
legano; riconoscere l’unicità di ciascun paesaggio (lettura
denotativa::com’è il paesaggio nella sua materialità?)

2. Riconoscere che il paesaggio suscita emozioni in se stessi e negli


altri e che ciascuno attribuisce significati in modo diverso (lettura
connotativa: com’è il paesaggio nella sua immaterialità?)

3. Cercare una spiegazione dei caratteri del paesaggio, in relazione a


fattori naturali e antropici (lettura interpretativa: perché il paesaggio
è così?)

4. Comprendere le trasformazioni del paesaggio e “raccontarne la


storia”; immaginare e progettare il suo cambiamento futuro (lettura
temporale:: com’era il paesaggio nel passato e come sarà nel
futuro?)
Paesaggio come primo modo di conoscere il
territorio

Il paesaggio “costituisce il volto della terra, un volto


visibile e sensibile, che riassume ed esprime il
sovrapporsi di molteplici fenomeni” (Barbieri, 1991)

“Il paesaggio è il mezzo per entrare in contatto nella


maniera più immediata e diretta con un luogo, con
una società; diventa intermediario, indicatore,
un’autobiografia,… Il paesaggio è il volto di un paese,
di una società” (Pinchemel-Pinchemel, 1996)
Paesaggio come bene culturale:
• racconta la cultura che lo ha costruito
• contribuisce all’identità culturale degli abitanti
• Paesaggio è diverso da natura e da ambiente
perché è anche un prodotto dell’attività dell’uomo, contiene i
segni della presenza dell’uomo
• Paesaggio è diverso da spazio
Perché non un «contenitore», non è soltanto il supporto delle
azioni dell’uomo
• Paesaggio è diverso da territorio
Perché è ciò che del territorio percepiamo; attraverso la
percezione attribuiamo significati
• Paesaggio è diverso da luogo
Perché lo osserviamo (anche) «da fuori», non solo per come
lo viviamo
• Paesaggio è diverso da regione
Perché è la «configurazione», non solo oggettiva ma anche
soggettiva
Paesaggio è:
• Concetto di sintesi (relazioni tra gli elementi)
• Natura + presenza dell’uomo
• Superficie + profondità (forme + fattori)
• Oggettività + soggettività, materialità + immaterialità
• Processo di continuo cambiamento
• Una questione sociale, collettiva, non personale
Assumiamo la definizione proposta dalla
Convenzione europea del paesaggio

Art. 1 - “Paesaggio” designa una determinata


parte di territorio, così come è percepita dalle
popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di
fattori naturali e/o umani e dalle loro
interrelazioni”
La percezione (sociale) del
paesaggio
Art. 1 - “Paesaggio” designa una determinata
parte di territorio, così come è percepita
dalle popolazioni, il cui carattere deriva
dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle
loro interrelazioni”
“ce qui se voit existe indépendamment de nous; appartenant au monde
du réel, il peut, en théorie, paraître susceptible d’une analyse
scientifique objective directe de la parte des chercheurs.
Ce qui se voit est d’autre part vécu et senti différemment par les
hommes, qui en sont, d’une manière ou d’une autre, les usagers (le
spectacle étant une forme d’usage). Ces usagers opèrent dans le
paysage des sélections et des jugements de valeur.
Un autre thème d’analyse est donc la perception du paysage (ou de
certains de ses éléments), et toute modification (ou action de
conservation) du paysage doit être interprétée par l’intermédiaire de
sa perception”
(Brunet, 1974, p. 121).
I “filtri” percettivi
• Percezione diretta o percezione mediata (es.: ruolo della
mediazione dell’immagine pubblicitaria)
• Una differenza fondamentale nella percezione del paesaggio
è quella tra insiders e outsiders
• Ciascuno di noi percepisce il paesaggio in modo diverso,
attraverso dei filtri:
– di categoria (età, professione, …)
– Individuali (sensibilità ed esperienze personali)
e in riferimento a dei modelli:
– Globali (modelli culturali dominanti)
– Locali (legati alle pratiche di una specifica collettività)
PAESAGGIO

immagine
forme del filtri -
mentale del
territorio modelli
paesaggio

comportamento -
decisioni

"non è tanto la realtà che influenza i comportamenti quanto piuttosto


l'idea che ci si è fatti di essa" (Zerbi, 1993, p. 83)
Paesaggio: un concetto ambiguo
– materialità e immaterialità
– elementi e significati
– realtà e sua rappresentazione
– oggettività e soggettività

• “spazio liminare”, “margine tra superficie e profondità” (Turco,


2002, pp. 41-42)
• «arguzia del paesaggio» (Farinelli, 1992)
• «fertile ambiguità» del paesaggio: è una rappresentazione che non
può separarsi dalle cose che rappresenta (Dematteis, 2010)
Questa caratteristica dà luogo a contraddizioni “capaci di illuminare da
diversi lati il rapporto tra società e ambiente”
Il paesaggio come teatro (Turri, 1998)
“La concezione del paesaggio come teatro sottintende che l’uomo e la
società si comportano nei confronti del territorio in cui vivono in
duplice modo: come attori che trasformano, in senso ecologico,
l’ambiente di vita, imprimendovi il segno della propria azione, e
come spettatori che sanno guardare e capire il senso del loro
operare”

attore spettatore

COSTRUIRE OSSERVARE
TRASFORMARE VALUTARE
“Imparare a vedere come presupposto dell’imparare ad agire”
L’attribuzione di significato (attraverso i meccanismi della
percezione) avviene secondo diverse categorie di valore:
– Significato funzionale/economico
– Significato ecologico
– Significato estetico
– Significato storico-culturale e identitario
– Significato affettivo
– Significato sociale
Questi argomenti sono trattati nel cap. 1 del
volume di Turri, Il paesaggio degli uomini
e nel saggio «Aspetti sociali del paesaggio:
schemi di riferimento» (Castiglioni, 2009)

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