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Risposte Varie Geografia

Il documento tratta vari aspetti della geografia, inclusi i contributi di importanti geografi e cartografi, le caratteristiche dei paesaggi europei e le borgate romane. Viene discusso l'impatto della geografia nell'educazione e nella formazione civica, nonché la storia della cartografia attraverso figure come Tolomeo e Mercatore. Infine, si menzionano le ambulanze nella campagna romana e l'importanza dei registri di Stato Civile per la ricostruzione della vita sociale e migratoria.

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Risposte Varie Geografia

Il documento tratta vari aspetti della geografia, inclusi i contributi di importanti geografi e cartografi, le caratteristiche dei paesaggi europei e le borgate romane. Viene discusso l'impatto della geografia nell'educazione e nella formazione civica, nonché la storia della cartografia attraverso figure come Tolomeo e Mercatore. Infine, si menzionano le ambulanze nella campagna romana e l'importanza dei registri di Stato Civile per la ricostruzione della vita sociale e migratoria.

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● Domande geografia

Da Turco

-Chi sono i tre positivisti (risposta con i tre)

Ratzel, Vidal De la Blanche, Mackinder

-Gli esistenzialisti

Reclus, Luxemburg, Kropotkin, Ghisleri

-Le tre ricadute benefiche didattiche della "geografia nelle scuole"

1) Possibilità di rinnovato dialogo coi ragazzi, come in una discussione familiare, in


un'esperienza quotidiana;
2) Ciò che possono raccontare ai ragazzi le nuove tecnologie visuali, le geografie
diseguali mostrano che "il passato non è un tempo, ma è una posizione" (qui ad
esempio i ragazzi possono usare un drone)
3) Restaurare il nesso tra formazione e impegno civile nella disciplina; si rafforza il tema
della cittadinanza come accesso alla territorialità, del territorio come welfare.

Da Gambi

-Qual è il paesaggio visivo secondo Gambi (domanda a opzioni)


È ciò che l'occhio può abbracciare in un giro di orizzonte, percepibile con tutti i sensi; può
essere riprodotto da una fotografia, da un quadro o da una breve descrizione di uno
scrittore.

-Descrivi le caratteristiche del paesaggio a campi aperti.

Il paesaggio openfield domina l’Europa media e vede grandi campi stretti e lunghi paralleli
tra loro; la larghezza è di circa 8-10 metri, mentre la lunghezza va oltre i 300 mt. La terra
coltivata è separata precisamente dal villaggio, le case sono raggruppate insieme e
ciascuna ha un giardino o un orto, il cui limite esterno è segnato da un viottolo. Una famiglia
può possedere o coltivare in affitto anche 20-30 di questi campi. Si associa a tratti economici
particolari come l’enorme spezzettamento fondiario. Si coltivano soprattutto prodotti
cerealicoli. Qualche volta il lavoro nei campi è fatto in comune e c’era un’assemblea dei
capifamiglia che decideva la coltura da darsi per rotazione ai quartieri.

-Descrivi le caratteristiche del paesaggio a campi chiusi

Sono i panorami della facciata atlantica dell’Europa, dove domina appunto il bocage o
paesaggio a campi chiusi. La chiusura può essere costruita, ad esempio il campo è
delimitato da un muro, o piantata, delimitato da una siepe di arbusti o rovi o una stretta fila
d’alberi. I campi sono discretamente larghi e formano dei grossi rettangoli o riquadri, dunque
hanno una ripartizione regolare. L’insediamento umano è disperso, non si lavora in
collettività, quindi la casa rurale è isolata e la solidarietà comunale è più debole,
manifestandosi solo sotto forma di feste tradizionali di villaggio (in Inghilterra meridionale).

Quali sono, secondo Gambi, i fattori che influenzano o definiscono il paesaggio più di quelli
fisici?
Manifestazioni, accadimenti ecc., la cui opera nella determinazione del paesaggio è più
saliente e dinamica di quanto lo sia l’opera dei fenomeni fisici; quali sono?
Riflessi della vita religiosa: in molti paesi il disegno dei campi e delle maglie viabili che dà
loro una armatura si orienta secondo indicazioni religiose e in particolare in base a
prescrizioni dei culti solari: cioè si adegua ai punti cardinali.

Da Tiburtino III

-Definizione/caratteristiche delle borgate

La Borgata, come definisce Insolera, è una sottospecie di borgo, un pezzo di città in mezzo
alla campagna, nella periferia di una grande città. Le borgate si collocano oltre i confini della
città consolidata e si trattava storicamente di un insieme di insediamenti slegati tra loro, tra
Tiburtina e Casilina, fondate dall’Istituto Case Popolari durante il periodo fascista. Sono
luoghi di margine che presentano aree degradate o in abbandono e una mancanza generale
di una consolidata rete di infrastrutture, scuole, luoghi di ricreazione.

-Come è stato popolato Tiburtino III?

Tiburtino III è stato popolato da quelli che erano gli abitanti di Porta Metronia e delle aree
circostanti al centro storico di Roma. Questi furono trasferiti in massa, con dei camion, in
questa zona deserta di periferia, per volontà di Mussolini, che nel centro storico voleva
lasciar spazio al progetto dell’Esposizione Universale di Roma del 1942.

-I due periodi in cui sono arrivati nuovi residenti e perché sono arrivati.

1945 e successivi, gli sfollati della guerra. Poi fine anni 70 vennero costruiti nuovi edifici.

-Perché e quando è stato fondato?

Tiburtino III è una parte della periferia romana nata negli anni trenta (i lavori iniziano nel
1936 e nel 1937 sono consegnate le prime chiavi alle famiglie), quando in epoca fascista gli
abitanti di Porta Metronia e delle aree circostanti furono allontanati dal centro storico di
Roma per volontà di Mussolini e trasferiti nel deserto della periferia. Mussolini voleva infatti
lasciar spazio nel centro di Roma per il progetto dell’Esposizione ‘42, della sede
dell’Esposizione Universale di Roma (un progetto architettonico interrotto poi a causa della
guerra).

-Differenza tra il nome di Tiburtino III e Santa Maria del Soccorso

Il quartiere è stato definito Tiburtino III dall’Istituto Case Popolari perché preceduto da
altri due Tiburtini, cioè San Lorenzo che è il più antico e un altro fondato su una proprietà
della contessa Narducci, cioè Piazza Bologna. Questo toponimo corrisponde dunque alla
logica della progettazione urbanistica. All’edificazione di questa borgata si accompagna la
costruzione della chiesa dedicata alla Madonna del Soccorso, che diventerà il simbolo del
territorio, nonché darà nome alla fermata della metro B corrispondente al quartiere. Dunque
il toponimo nella designazione cartografica ufficiale sarà Santa Maria del Soccorso. Il
toponimo Tiburtino III sarà però prevalente e gli abitanti identificano così il proprio
quartiere.

Da Manuale di cartografia

-Opere principali di Tolomeo, cosa dice e in che epoca vive

Tolomeo è stato un astronomo e geografo nato forse a Tolemaide d’Egitto e vissuto nel 100
d.C. (forse nato 138 e morto 178 d.C.) sotto la dinastia degli Antonini. Le sue due opere
principali furono:
- L’Almagesto, nome arabo attribuito successivamente all’opera, infatti
originariamente si chiamava “trattato matematico” (in greco);
- La Geografia, opera che espone le basi della geografia matematica.
Nell’Almagesto, che è la sua opera più conosciuta, formula un famoso modello geocentrico,
quello che sarà poi noto come “sistema tolemaico”; per l’astronomo il Sole e la Luna
possedevano un proprio epiciclo (piccola circonferenza intorno alla quale girano i pianeti)
sulla circonferenza al centro della quale si poneva la Terra.

-Definizione di periploi

I periploi (letteralmente: “circumnavigazione”) erano un genere di carte o resoconti di viaggio


ricchi di informazioni utili per la navigazione e gli approdi. Rispondevano all’esigenza pratica
della colonizzazione greca arcaica. Il genere nacque circa nel VI sec. a.C.; prima di questa
datazione sappiamo dell’esistenza di un periplo che descriveva le coste occidentali
dell’Africa, il resoconto di un viaggio portato a termine da Eutimene di Marsiglia. Altri peripli
molto conosciuti sono i tre attribuiti a Scilace o Pseudo-Scilace. Secondo Marciano
d’Eraclea, che citava le opere di Scilace, esistevano tre tipi di periploi: quelli circoscritti ad un
mare particolare, quelli che riguardavano tutto il Mediterraneo e quelli che trattavano delle
coste dell’Oceano.

-I portolani: cosa sono e a cosa servivano.

I portolani erano libri contenenti le istruzioni per la navigazione che in un primo tempo
riguardarono solo il Mediterraneo, poi anche l’Oceano Atlantico e tutti gli altri mari. In essi
erano segnalate le direzioni che occorreva dare al naviglio per raggiungere le diverse
località costiere utilizzando la navigazione per starea/cabottaggio o per pileggio. Si diffusero
nel Medioevo. Un portolano famoso è il Compasso da navegare, fatto risalire al 1296, che si
trova a Berlino.

-Mercatore: chi fu e cosa fece/quali sono le sue opere più importanti

A Gerardo Kremer, nato a Rupelmonde nel 1512 e morto nel 1594, è attribuito il primo
utilizzo del nome “atlante” per indicare una raccolta di carte geografiche. Nel 1578
aveva già raccolto un centinaio di carte da produrre, ma per mancanza di incisori Mercatore
non vide mai la sua opera completa, che in origine doveva chiamarsi “Atlas sive
Cosmographiae Meditationes de Fabrica Mundi et Fabricata Figura); il nome “Atlante” viene
dal personaggio omonimo ricordato da Diodoro Siculo, cioè il primo cartografo di sempre, il
re della Mauritania. Solo nel 1595, dopo la morte di Kremer, apparve l’edizione completa
dell’Atlante che comprende 107 carte, tra carte già pubblicate in precedenza e altre prese
da figli e nipoti che le avevano tratte dal materiale usato per il suo Mappamondo.

-Cartografia romana

Esempi di cartografia romana. La grandezza di Roma poggiava sulla sua potenza militare.
Le più originali manifestazioni cartografiche sono costituite da un particolare tipo di carte,
che si sviluppano per la guerra: gli itinerari. Esistevano due tipi di itinerari:
-scripta o adnotata, consistevano in una serie di annotazioni scritte che riportavano in
forma letteraria la descrizione della posizione dei luoghi eccetera.
-itineraria picta, disegnati e colorati, che rappresentavano graficamente il territorio.
Inoltre, tra le carte militari ricordiamo l’Orbis pictus, la grande carta dell’ecumene, elaborata
da Agrippa.

-Mappamondo a T

Il genere del mappamondo a T si diffonde nel Medioevo. Queste carte emisferiche ed


ecumeniche possono essere definite “a T” o “a ruota” e sono state descritte nel XV secolo
da Goro Dati. La rappresentazione vedeva una circonferenza all’interno della quale era
circoscritta una T; la circonferenza rappresentava l’Oceano. L’Asia occupava la parte
superiore della T, mentre a sinistra e a destra rispettivamente si collocavano Europa ed
Africa, divise tra loro dal Mediterraneo. Queste carte geografiche erano orientate con l’est in
alto e al centro del disegno c’era sempre la città santa di Gerusalemme.
fggggg
-Chi è il più grande cartografo italiano della seconda metà del 500?

Fu Giovanni Antonio Magini, nato a Padova nel 1555. Professore di astronomia all’Università
di Bologna, pubblicò molti trattati; conobbe Mercatore, Orteliol e Keplero. La sua opera più
importante e originale è l’Italia, pubblicata postuma dal figlio. Comprende 61 tavole
geografiche incise su rame, accompagnate da un commento di 24 pagine. Quest’opera
ebbe molta fortuna; curò molto l’inquadramento di ciascuna carta con quelle dei territori
confinanti, ricorrendo spesso a modifiche e alterazioni. Curò anche un’edizione di Tolomeo
in latino.

-Chi fu il più grande geografo del Regno di Napoli e cosa fece.

Risposta; Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, cartografo che operò sul territorio polacco, poi
al servizio del governo prussiano, poi 4 anni a Parigi e poi si trasferì a Padova. A Padova
avviò il progetto di costruire una carta generale d'Italia su basi astronomico-geodetiche (mai
concluso).
Infine si trasferì a Napoli per revisionare la Carta del Reame del 1769 e da qui impostò un
lavoro che durò un trentennio, cioè l'Atlante Geografico del Regno di Napoli, in 32 fogli,
del 1812. Fondò per questa realizzazione l'officina Topografica (poi Regio Officio
Topografico).

Da Alvito

-Cosa sono le ambulanze?

Erano poli di assistenza in cui o si curavano i pazienti malati di malaria o si svolgeva


un’attività di somministrazione del chinino a scopo preventivo. SI trovavano nella campagna
romana.

-Come è stata divisa la valle di Comino

In circondari.

Da Public Geography

-Quando è nato il Comitato nazionale per le migrazioni interne e a cosa serviva


-Citazione di Gramsci
-Premio geografia Giorgio Valussi

Dal Quaini

-Citazione di Calvino
-Citazione di Michelangelo (sta poche pagine dopo quella di Calvino)

I registri di Stato Civile nel comune di Alvito

Per i periodi precedenti l'avvio delle statistiche ufficiali le fonti archivistiche insieme ai,
registri diocesani, e parrocchiali sono le uniche raccolte di informazioni operate con
sistematicità sul territorio. I geografi considerano tali documenti ricchia di informazioni utili a
ricostruire i generi di vita delle singole regioni. Infatti esse hanno messo in evidenza la
presenza dei movimenti stagionali e la periodicità.
La quota più consistente della manodopera impiegata nella Campagna Romana era
rappresentata da uomini e le mansioni erano talmente tante che si assisteva alla migrazione
di interi nuclei familiari. In ogni caso la presenza di questi individui nelle tenute era
massicciamente necessaria solo in alcuni periodi dell'anno quindi i segni di questi
spostamenti si possono ricavare da una periodicità nella celebrazione di matrimoni e
nascite.

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