STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA
Contemporanea = fine ‘700, al 1990
Marzo 2001= un artista ha venduto un’opera per 69 milioni.
Prima volta nella storia. È un collage. 100 per cento forma
digitale, venduta all’asta. “non fungible token” = tutela il diritto
d’autore. Sono blocchi di catene che rappresentano i canali in cui
i file possono passare. Garantiscono il fatto di non essere diffusi
su altri social, sono controllati. L’artista firma l’opera e non può
essere modificata.
Problema: attribuzione del valore. Chi decide se è un’opera d’arte
o no, e il valore. Più il valore culturale è alto più il valore
economico è alto.
1° SPARTIACQUE
- Invenzione fotografia: nel 1826, Joseph Niepce inventa la
fotografia. Si sfruttano gli alogenuri d’argento sulla pellicola
e la loro fotosensibilità. Le immagini che catturano vengono
poi sviluppate.
Louis Daguerre> altro inventore della fotografia.
FOTOGRAFIA = mostra esattamente la realtà.
MIMETISMO = il più uguale possibile / simile.
2° SPARTIACQUE:
- Avanguardie storiche = termine che si riferisce all’esercito
militare. GRANDE PRINCIPIO: un’opera d’arte deve
riprodurre uno spazio, in un momento. Composizione sceglie
così.
Le avanguardie scelgono di rompere l’unità compositiva
aumentando lo spazio.
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Spartiacque nell’arte contemporanea:
- 1820-30: introduzione della fotografia, fondere la
realtà con l’opera d’arte, molti artisti trovano che il
linguaggio della fotografia possa competere con
l’arte, la fotografia vuole ottenere un valore
nell’arte.
Nel caso della storia dell’arte contemporanea è più
appropriato parlare di cultura artistica, che si colloca
nei primi anni del ‘900 con l’avvento delle
avanguardie.
- Le avanguardie: gli artisti si interrogano sul
concetto del tempo, in un’opera si rappresentano più
tempi.
- Anni ’60: seguono il periodo post-guerra,
rivoluzioni nei materiali di un’opera d’arte, utilizzo di
materiali mai introdotti nell’opera d’arte, si prosegue
ciò che era iniziato con le avanguardie,
trasformazione radicale (neoavanguardie), relazione
tra i linguaggi assistendo ad un’ibridazione tra i
linguaggi, l’opera diventa un percorso
interdisciplinare l’opera d’arte muta la propria
consistenza. Lo spettatore diventa parte integrante
del significato dell’opera, il protagonismo
dell’osservatore è fondamentale happening
performance.
- Anni ’90: trasformazione storica, affermazione di
un pluralismo culturale, sistema di scambio globale
trasformando il sistema dell’arte, incontro di forme
artistiche diverse, in base alla cultura si possono
attribuire di un’importanza diversa in base all’opera.
Si afferma una nuova figura: curatore.
Vernissage: evento di inaugurazione della mostra,
che fa passare in secondo piano le
opere d’arte
- No tangible block: 2021
Biennale di Venezia
> Christian Marclay: Sovrapposizione di 48 war
movies, l’intento era quello di costruire un’ambiente
legato alla guerra per far capire ciò che era l’orrore
della guerra
> Sohan Guptan: Sequenza fotografica 2013-2017,
realizzato di notte riprendendo una serie di figure
legato al panorama notturno, concentrazione sul
notturno, rappresentazioni abitanti delle periferie di
fan Calcutta, passa del tempo con quelle persone
scrivendo la biografia del protagonista della foto
> Anthony Hernandez: lavora sul tema delle rovine
contemporanee, affidandosi alla fotografia,
interessato ai disastri del rinnovo urbano a roma,
pictures from Rome, racconta scenari di degrado
> Shilpa Gupta: installazione, nuova tipologia di
opera d’arte che ha radici nell’avanguardia,
installato in uno spazio espositivo, le caratteristiche
dell’opera vengono riflesse dallo spazio che ospita
l’opera, componente multilinguistica, biennale del
2019, installazione basata sul tema della censura,
tema politico molto forte, installazione sonora con
microfoni appesi al soffitto dal quale provengono
suoni dei versi di 100 poeti incarcerati o puntiti per
ciò che avevano scritto, plurilinguismo nell’opera,
rapporto fra arte e censura. Sotto i microfoni su un
piedistallo appuntito è infilzato il testo delle voci che
escono dai microfoni
> Teresa Margolles: La Búsqueda, la ricerca.
Sottofondo rumore di un treno, i pannelli espositivi
rimandano alle pensiline di una fermata di un mezzo
pubblico, fotografie di donne disperse attaccate in
modo scomposto e frammentario, ritratti fotografici
che denunciano la narcoviolenza, denunciano la
quantità di femminicidio in Messico
> Nabuki: Destination 2018, struttura in ferro che
può ricordare le strutture legate ai set
cinematografici/fotografici, inserendo una palma.
Ready-made: utilizzo di oggetti già esistenti e non
creati dall’artista (importante), oggetto che l’artista
preleva da un’industria e colloca in uno spazio
espositivo per comunicare un messaggio,
l’importanza dell’opera sta nel messaggio che
l’artista vuole mandare, distaccamento dalla realtà e
la realtà da sogno, utopica che con i nuovi mezzi di
comunicazione utilizzano per “rimbambire” la
massa, per vendere e drogare le coscienze per avere
un riscontro politico. Dialogo fra natura e artificio
arrivando alla land art dove gli artisti utilizzano la
natura per creare delle opere
> Mari katayana : a causa di una malattia genetica
le è stata amputata la parte finale delle gambe,
l’opera d’arte diventa un modo per affrontare il
problema, arte forma per esorcizzare i propri
problemi
> Haris Espaminonda: l’artista ha prelevato l’oggetto
ricontestualizzandolo in un’installazione, l’oggetto si
porta dietro una storia
> Liu Wei: 2018 microword nel quale aveva
ingrandito degli enti microscopici rendendoli
monumentali
> Arthur Jafa: Big Wheel, opera vincitrice della
biennale 2019, pneumatici di gomma incatenati e
appesi al soffitto, installazione creata dalla
prospettiva di un maschio nero Afroamericano che si
porta dietro una storia di crisi dell’industria
automobilistica
> Lara Favaretto: Blocking, blocchi di cemento nel
quale l’artista si è immersa aspettando che il
cemento seccasse cercando poi di liberarsi, nel
cemento si può vedere il tentativo di liberazione,
raccontare una lotta
Biennale di Venezia: prima esposizione artistica
internazionale, nella quale gli artisti venivano
chiamati ad esporre le proprie opere, prima c’erano i
salon dove l’accademia
d’arte parigina convocavano degli artisti ogni anno
per poter esporre le proprie opere, rappresentando
l’arte in un determinato momento storico.
La prima edizione della biennale venne organizzata
nel 1895, ricerca artistica sia italiana ma anche
estera. A partire dal 1907 la città di Venezia ha
scelto di permettere a dei grandi architetti stranieri
di costruire dei padiglioni ispirati al proprio paese nel
quale gli artisti di quel paese espongono quella che è
lo stato dell’arte del proprio paese. Venezia decide
raccogliere lo stato dell’arte a livello internazionale.
1907: nasce il padiglione del Belgio, da lì Venezia
inizia ad ospitare diversi artisti di diversi paese
lasciandogli la possibilità di creare un proprio
padiglione e decidendo quale artista far esporre.
Fine ‘700 primi dell’800
Anni dominati da due grandi filoni di ricerca che
accompagnano la storia dell’arte
- Filone classico: artisti molto interessati a studiare
l’arte del mondo antico (greco-romana),
attingendone modelli, nel rinascimento sei
ricomincia a studiare e riprodurre la bellezza di
queste opere scultoree, Firenze ha avuto un ruolo
fondamentale per il recupero della classicità,
attraverso la riscoperta dei testi classici si capisce il
significato delle forme d’arte antiche, momento nel
quale si determina una rinascita estetica molto forte
- Filone romantico: recupere miele che sono le forme
antiche dell’arte cristiana medievale, romantico e
gotico
Questi filoni si connotano per due moti opposti.
L’arte classica recupera il senso dell’opera d’arte in
senso platonico dualismo tra realtà e mondo delle
idee, l’opera d’arte deve imitare la perfezione dell'
empirio ideale, rappresentando la perfezione
dell’idea, riflesso dell’arte in una visione platonica
nel quale le forme devono rispecchiare la bellezza
perfetta. I teorici che contribuiranno all’affermazione
del filone del neoclassicismo: Johann Joachim
Wicklemann, pubblicando nel 1755 dopo lo studio di
opere classiche “pensieri sull’imitazione delle opere
greche nella pittura e nella scultura”, primo testo
che contribuisce a recuperare i canoni dell’arte
antica. Un’altro teorico che pubblicherà un’altro
testo fondamentale per la riscoperta fu Anton
Raphael Mengs, 1762 “pensieri sulla bellezza e sul
gusto nella pittura”
Il romanticismo cerca l’uomo, la soggettività, la
persona, nasce in un momento preciso (800) nel
quale dobbiamo ribellarsi a tutto ciò che è ragione,
l’uomo ritorna al centro si vuole raccontare l’essere
umano nelle sue imperfezioni.
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Classico= attitudine da parte dell’artista, riferimento alla
produzione…
Fine 700, inizio 800.
Verso anni 70 del 700, in germania si diffonde un “sturm und
drang” che racchiude poeti e intellettuali che vogliono raccontare
attraverso le loro opere la passione, gruppo di figure interessate a
rispecchiare nelle forze naturali loa passione (vento, pioggia),
cercare se stesso attraverso la natura
Rousseau nel 1755, pubblica un testo “il discorso sull’origini e i
fondamenti tra le disuguaglianze tra gli uomini” sul romanticismo.
Importanza di difendere il rapporto tra umanità e natura. Per loro
il sentimento è tutto.
Idea dell’artista come qualcuno di esterno rispetto alla società a
cui si afferma l’individualità, che è una cosa nuova. Non si
valorizzava l’artista, che era solo, fuori dalla società.
Sguardo al medioevo, sul gotico, sentimento di pietras.
Idea uomo solitario va di pari passo con una riscoperta della
dimensione di preghiera.
Friedrich e August von Schlegel. Fratelli
Wackenroder pubblica 1796“gli sfoghi del cuore di un Monaco
amante dell’arte”. Racchiude ciò che era in voga in quegli anni, si
recupera la vita mono mastica.
1750-1850 > secolo nel quale notiamo il susseguirsi di fasi
diverse:
-fase preromantica= due interpretazioni della natura. Proiettano
nelle forze naturali le passioni e i sentimenti. È una fase molto
poetica. Si riconosce due tendenze: tendenza al pittoresco e al
sublime. Il pittoresco descrive e interpreta una natura accogliente
dove si possono abbracciare sentimenti sociali, es descrivono
mulini.
La tendenza al sublime percepisce la natura ostile, misteriosa, i
fantasmi dei sentimenti. Un dipinto è formato da: disegno, colore
e soggetto (rappresentazione del dipinto). Disegno e colore si
troveranno sempre, il pittore si avvale di queste due componenti
perché si concentra sul disegno, perché chiude, definisce. L’idea,
la perfezione è definita. Ciascun pittore trova il suo equilibrio tra
queste due componenti.
I due artisti che rappresentano il sublime sono Fussli e William
Blake. Si avvalgono dai simboli, figure letterali. Se si deve
rappresentare figure che appartengono a un simbolo serve il
disegno, deve essere riconoscibile.
John Constable:
Paesaggisti inglesi, l’elemento più importante è la
rappresentazione della trasformazione della natura. Nel 1824
presenta i dipinti del paesaggio che fu visto come qualcosa di
atipico
William Turner:
artista unico perché rinuncia alla struttura del disegno per
dedicarsi al colore, perché è sentimento, per proiettare i
fenomeni atmosferici violenti, le passioni dell’artista.
Tra il 1819-28 viene in Italia per studiare le opere rinascimentali e
il medioevo italiano.
Nel 1823 va a Napoli dove influenza la scuola di paesaggio
napoletana, scuola di Posillipo nella quale un Pitloo aveva riunito
una serie di artisti dove si esercitavano a disegnare il paesaggio di
Napoli. Li influenza tanto da determinare un filone di paesaggi
che è un misto tra forma analitica e una sorta di abbandono alla
luce napoletana, nella quale emozione e natura vanno di pari
passo.
-fase neoclassica= che coincide con l’impero napoleonico. Cerca
di esprimere lo stile formale tipico della neo-classicità.
Rappresenta la perfezione e la plasticità dell’arte greco-romana. Il
barocco e rococò si contrappongono a questa corrente.
Due artisti: Antonio Canova e Thorvaldsen.
-fase romantica= con il congresso di Vienna (1714-15) assistiamo
al ripristino alla monarchia che provoca una grande insofferenza
che coincide con una fase romantica. Es castello di carcasson. Si
realizzano castelli, chiese con architettura gotica.
1772 Goethe, scrive un saggio sull’architettura gotica
descrivendone l’oscurità.
Jacques Louis David nel 17775 vince il premio di Roma che
l’accademia francese dava agli artisti più bravi. Si trasfer5isce s
Roma e studia i classici del 400-500 (rinascimento) più importanti.
Ripropone nelle sue opere la prospettiva, uso del chiaro-scuro,
bellezza, equilibrio, armonia. Lui fonda un atelier a Parigi
fondamentale, ha tre grandi allievi: Dominique, Géricault fa
riferimento a Caravaggio. ‘La meduse’-> nave francese, zattera
che venne costruita per salvarsi in un naufragio e si racconta che
nelle giornate vissero situazioni di paura. La Francia lavora molto
su paesaggio. Altro allievo è Delacroix, “la libertà che guida il
popolo” 1830: racconta la rivoluzione di luglio quando il popolo si
ribellò contro l’ultimo sovrano dei Borboni, con la tensione al
chiaro-scuro derivante dal peso dell’eredità rinascimentale (?).
Tra il 1819-28 viene in Italia per studiare le opere rinascimentali e
il medioevo italiano.
Nel 1823 va a Napoli dove influenza la scuola di paesaggio
napoletana, scuola di Posillipo nella quale un Pitloo aveva riunito
una serie di artisti dove si esercitavano a disegnare il paesaggio di
Napoli. Li influenza tanto da determinare un filone di paesaggi
che è un misto tra forma analitica e una sorta di abbandono alla
luce napoletana, nella quale emozione e natura vanno di pari
passo. (preromantici)
RESTAURAZIONE 1820-1848.
7 MARZO 1861 > NASCE IL REGNO D’ITALIA.
Prima era diviso in stati regionali. La seconda meta dell’800 è
dominata dalla frammentazione.
Situazione dell’Italia arretrata rispetto all’Europa.
Con la seconda metà dell’800 gli esseri umani subiscono una
trasformazione antropologica, a seguito di alcune invenzioni. -
Prima invenzione: la lampadina, si inizia a vivere la notte, che
rappresenta prima le situazioni proibite come la prostituzione,
con questa invenzione la notte si trasforma in un soggetto.
-Seconda invenzione: cemento armato, nasce la periferia, le città
si espandono, città che cresce, rumorosa, assordante.
-Terza invenzione: macchina, nel 1885 Benz inventa il motore, le
persone riescono a raggiungere posti lontani. Questo avrà delle
conseguenze (positive) antropologiche che gli artisti
racconteranno delle loro opere. Ansietà maggiore causata dalla
velocità nel vivere la giornata.
-Nel 1871 Meucci inventa il telefono, possibilità di parlare con
qualcuno che non c’è.
-Nasce la monografia nel 1826
-Nel 1838 nasce un altro tipo di fotografia
-Invenzione del cinema, assimilare più immagini che entrano nel
cervello automaticamente.
-Invenzione del telegrafo.
-Invenzioni in campo medico: aspirina.
LA FOTOGRAFIA mette in crisi gli artisti perché riesce a descrivere
la realtà perfettamente.
Nasce il Realismo (metà dell’800): il maggiore esponente è
Courbet che voleva esporre i propri lavori in un padiglione a
parte, che lo intitola il padiglione del Realismo, perché venne
isolato quindi creò il suo padiglione (1855).
Corrente che abbraccia letteratura, storia, arte e altre discipline.
Leon battista Alberti: nel rinascimento compila3 opere.
“De pictura” secondo lui il dipinto deve essere letto come una
finestra trasparente, l’illusionismo rappresenta un filtro verso la
realtà.
Courbet
L’oggetto dipinto sparisce dal rinascimento. Courbet contraddice
questo concetto, per lui il dipinto non è una finestra, è reale.
Con il realismo si parla di soggetti reali, verità umana, principi di
realtà. Il dipinto è oggetto di concretezza.
Fisicità dell’opera: es operai con vestiti sporchi. Courbet, ne “gli
spaccapietre” era uno dei primi a stendere sulla tela più
spennellate per mostrare lo spessore delle pietre, per rendere
l’opera più reale possibile.
Con la fisicità si arriva all’osservatore in maniera più reale, da qui
si ha “realismo”.
Le prostitute tornano come soggetto delle opere, le rappresenta
con la peluria.
“Le baigneuses” tema scomodo, due prostitute che si lavano nel
fiume e si riposano dopo aver lavorato, siamo nella 2 rivoluzione
industriale.
Manet
“Le dejeuner sur l’herbe” 1863: opera che fu rifiutata, reputata
scandalosa sul piano del soggetto perchè la donna nuda accanto
ad un uomo vestito bene era riconducibile alla realtà della
borghesia. Era un impressionista.
IMPRESSIONISMO
Le salon dei rifiutati -> nascita di alcuni esponenti conosciuti
come impressionisti, erano ribelli.
1874 un fotografo, atelier Nadar, offre a questo gruppo di artisti
una sede espositiva. A questa mostra ci va Louis Leroy il quale
definirà l’opera di Monet come un quadro impressionista, come
una bozza, opera non finita.
Questi artisti sono molto interessati ai movimenti della luce, del
fenomeno ottico, la luce è la portatrice di tutte le immagini.
Vogliono bloccare sulla tela i fenomeni luminosi.
Iniziano a dipingere “en plein air”, ovvero immersi nella natura,
cosa nuova perché prima tutti dipingevano negli studi. Fuori c’è la
luce naturale, ma per andare fuori i formati delle tele si riducono,
si affidano per la 1 volta ai colori industriali nei tubetti, perché
portarsi dietro le polveri da mischiare era troppo complesso.
Con gli impressionisti assistiamo ad un cambiamento di fare arte.
Non c’è tempo di mischiare per mischiare i colori per le
sfumature, la luce cambia troppo velocemente; quindi, le tonalità
si producono direttamente nella tela. Niente linee, perché
l’esperienza retinica è troppo stimolante per chiudere4 tutto in
una linea precisa, niente è definito e dettagliato. È l’impressione
retinica che devono seguire.
Monet: si concentra sul fenomeno luminoso, e per questo deve
disinteressarsi del soggetto (altro cambiamento). Facciate delle
chiese, perché si prestava bene ai giochi luminosi che voleva fare;
stessa cosa le ninfee, è l’esperienza retinica che conta.
Degas: l’unico che non rinuncia al suo studio perché uno dei temi
che gli piacciono di più sono le ballerine, che ha sempre un tutù,
una fisicità uniforme, e questo aiuta molto il fenomeno luminoso.
Con i suoi movimenti rende facilmente leggibile il fenomeno della
luce. Hanno una delicatezza nelle movenze che sono facilmente
visibili dall’osservatore.
Renoir: …
La scienza prende piega nell’impressionismo, il primo scienziato è
Michelle Cheverel nel 1839 scrive una teoria che applica al
fenomeno ottico la cui base è che esistono contrasti maggiori nel
momento in cui un colore primario è accostato al suo
complementare, creano un contrasto ottico molto più forte al
livello ottico. La nostra retina procede per fusione di colore: il più
forte contrasto si ottiene con questo accostamento.
Colori primari: giallo blu e rosso
Colori complementari: arancione viola e verde
Impressionismo scientifico
Critico: 1887 Felix Fénelon, pubblica un’opera dove spiega le
opere di due artisti che si dedicarono al fenomeno della luce in
una maniera più scientifica.
Ritornano alle origini, accostando con dei puntini colori primari e
complementari ed è un procedimento scientifico perché
allontanandoci dal dipinto la nostra retina li fonde, restituendoci
un tono, è un fenomeno istantaneo retinico.
SIMBOLISMO
Nel 1886, Jean Moreas scrive un manifesto sul simbolismo.
Raccontano il simbolo, un mondo differente al neo classicismo,
linee ben definite, stendere elegantemente senza grumi il colore
in un piano liscio, dove la pennellata dell’artista non è
riconoscibile.
Tipi di pittura nel quale le arti visive cercano di creare immagini
che abbiano un forte tema simbolico.
Moreau: colore compatto, si vede l’origine neoclassica.
Redon: Lavora sulla grafica con l’intenzione di rappresentare
visivamente la poesia e ritorna il disegno perché si ha a che fare
con l’immaginazione.
Chavannes: ritorna la linea, finalizzata a definire una forma che
deve essere riconosciuta.
Il disegno, la linea è la loro caratteristica.
L’iconografia appartiene al mondo letterale e la tecnica (?)
Buckling: “island of the dead” opera preferita di Hitler. Opera
rappresenta il passaggio dalla realtà ala simbolo. Sua figlia morì a
Firenze e venne seppellita nel cimitero degli inglesi, ma in realtà è
il cimitero degli svizzeri. Si trova nei viali di circonvallazione, in
una piccola “isola”, con grandi cipressi. L’artista si è lasciato
ispirare applicando a questa esperienza un’attitudine simbolista,
lui parte da qualcosa di reale (cimitero) e lo parafrasa nell’idea
dei morti.
PARIGI
Macchiaioli: nati a Firenze, studenti dell’accademia delle arti e
del disegno, modificano i modi classici di fare arte. L’accademia
era importantissima.
Siamo negli anni delle guerre d’indipendenza, unità d’Italia, loro
erano accomunati da un’attitudine critica rispetto all’accademia
perché ci vedevano la rappresentazione del potere dei Lorena.
Contrastano il fatto che gli insegnano come disegnare.
Pierre-Joseph Proudhon: nel 1865 scrive un libro sul principio
dell’arte e della sua destinazione sociale. Per i macchiaioli questo
libro è importante, si incontravano al caffè Michelangelo.
Il loro docente di pittura, Luigi Messini, che loro contrastavano,
rappresentava il purismo: recupero del rinascimento creando
dipinti con caratteristiche esemplate del primo e secondo
rinascimento (disegno, iconografia classica, stesura uniforme del
colore). I nazareni, gruppo artisti tedeschi, attivi a Roma nel
primo decennio del 800, avevano creato una confraternita,
vivevano come frati in un convento romano ma rileggevano ciò
che il rinascimento aveva portano.
Giuseppe abbati: figlio di Vincenzo abbati, formato nella scuola di
Posillipo. “Chiostro” colore steso per macchie (x questo i
macchiaioli; ma anche perché ci fu una mostra nella quale i
macchiaioli esposero insieme, e un critico gli disse che erano un
po’ macchiaioli). Composizione costruita per macchie.
Silvestro lega: altro autore macchiaiolo che recupera il soggetto
borghese, vita quotidiana, ma li restituisce un po’ per tocchi di
colore, foglie fatte di macchiette, il disegno piano piano
diminuisce. Rappresenta una delle prime novità.
Fattori: “il muro bianco” bianco sporco, terrosità che per la prima
volta la pittura introduce, acquisisce uno spessore, restituisce il
bianco (colore più caldo) sui muri toscani, con un colore che
rappresenta la verità. Uno dei più grandi pittori a raccontare la
maremma.
Signorini: “leith” si basa anche su un dialogo con il linguaggio
fotografico, ha ritratto questa scena dalla strada. Nel dipinto c’è
un manifesto con scritto “Rob roy” che è un romanzo di walter
scott, una sorta di Robin Hood scozzese, simbolo di garibaldi. Rob
roy veniva paragonato a garibaldi.
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POSTIMPRESSIONISMO
Attitudine che connota i lavori di tre pittori che anticipa le grandi
novità e fratture e innovazioni pittoriche delle avanguardie
storiche: Paul Cézanne, Paul Gauguin, Vincent van Gogh.
Paul Cézanne:
I giocatori di carte, 1890. Parigi gli dedicherà alla morte la
Retrospettiva, una mostra dove retrospettivamente si pubblica le
opere della vita di un autore. 1906 anno in cui muore. Primo
post-impressionista. Si deve risolvere il problema dello spazio.
Linguaggio sintetico, convenzionale, simbolico delle forme
geometriche.
Lettera che scrive 2 anni prima di morire all’amico Emile Bernard.
Descrive quello che è il senso del suo lavoro. Obiettivo della sua
ricerca è quello di “trattare la natura secondo il cilindro, la sfera
ed il cono, il tutto messo in prospettiva. “
In questa frase ci sono due elementi antitetici: attenzione alla
natura ed al reale ma avvalendosi di forme geometriche. Il
linguaggio della geometria sintetizza matematicamente il reale.
Con l’800 si scopre l’importanza di tradurre la realtà nella sua
fisicità nella pittura, ma se dal ’55 al ‘900 gli artisti fanno propria
questa lezione, si rendono conto di una contraddizione: la natura
è tridimensionale mentre la tela è bidimensionale. La superfice
non riesce a restituire la tridimensionalità. Paul Cezanne capisce
che non è possibile trasporre lo spazio su una superfice: l’unico
modo per risolvere questa contraddizione è affidarsi a delle
convenzioni geometriche che possano rappresentare lo spazio
almeno simbolicamente. Attitudine degli artisti a ridurre in
termini minimali la complessità del reale attraverso forme che la
sintetizzano ma che sono concettuali.
Mont-Sainte-Victoire, 1895. Ultima fase della sua vita. Serie di
questo monte. Non ci sono dettagli delle case. Si sintetizza, ci si
affida alle forme geometriche che rimandano alle complessità
della realtà. Restituzione geometrica dello spazio che riduca i
dettagli. Colore per macchie, zone. Analiticità che non serve
perché dobbiamo lavorare per convenzioni perché la tela è solo
bidimensionale.
Retrospettiva: mostra in cui si percorre le fasi della produzione di
un artista
Van Gogh: Olandese. 1880-1890 periodo attivo. Anno in cui si
suiciderà. Il suo dolore trova come unica strada la pittura. Fino a
Van Gogh si rappresentavano le emozioni ma in termini allegorici
e letterari. Nel raccontarsi, traspone questa densità del male
nelle sue opere. Si apre all’espressionismo. Inizialmente è un
realista ma poi si dedicherà a rappresentare il realismo di essere
umano.
Potato Eaters, 1885. Caricatura dei personaggi. Famiglia di
contadini. Volti scavati. Termini esasperati.
Sole e fango. Il giallo nasconde un disagio, una malattia.
Camera da letto, 1888. Peso emotivo dei colori. Restituire
l’emozione umana con i colori. Linea sprecisa, tremolante,
racconta una modalità di deformare attraverso le emozioni.
L’individuo vede il mondo deformato dalle emozioni. L’artista
invade il reale.
Irises, 1898. Tema floreale. Ricchezza che racconta anche una
follia. Toni di colori accesi. Restituiscono il malessere dell’autore.
Girasoli, restituisce un’angoscia. Linea definita ma contorta. Uso
delle mani veicolo di espressività per l’essere umano. Pennellata
carica di espressività. Pigmento restituito con grossi spessori.
Fisicità della tempera e degli oli perché c’è necessità di far
emergere il gesto della pennellata. Si vuole comunicare il
malessere attraverso la pennellata. Colori pastosi ed espressivi.
La linea è presente. Distorsione della realtà. I girasoli che
solitamente esprimono solarità diventano esasperati.
Il colore ha una sua fisicità à la utilizzo per far emergere un gesto
tormentato e turbato. Strati su strati la cui consistenza diventa
materia nella quale posso imprimere il mio gesto violento.
Utilizza la spatola ma anche il dietro del pennello. Linea che
trema, mano non legata alla lucidità del rinascimentale.
Ramo di mandorlo fiorito, 1890. Linea che c’è ma è patologica.
Colore segnato da un gesto. Rientra l’influenza di altre culture à
Giapponismo, 1878 le stampe giapponesi arrivano a Parigi in vista
dell’Esposizione Universale di Parigi (occasioni espositive
internazionali dove si organizzano padiglioni per esporre opere).
Si presentano in formato monografico delle stampe giapponesi.
Le stampe giapponesi sono un modo di rappresentare la realtà
tendente al riduzionismo, al simbolo, in cui l’elemento grafico
emerge notevolmente.
L’onda di Hokusai ne è l’esempio. Linea che definisce ma molto
disegnativa. Accostano ad una linea disegnativa (lascia spazio a
piccoli moti della mano) una linea che raccoglie aree di colore di
un’intensità utile che influenza anche Van Gogh.
Campo di grano, ultimo dipinto prima della sua morte. Luglio
1890. Iconografia: corvi associati al tema della morte, cielo che
racconta una tempesta in arrivo con tutte le tonalità dei blu.
Strada interrotta, non si vede la fine come se volesse dichiarare.
Disegno: sparisce. Colore: intenso. Tecnica: evidente gestualità
dell’artista. Sfogo del soggetto per esprimere ciò che ha dentro.
Paul Gaugin
Radicale trasformazione antropologica dell’Occidente che lo
forma. post rivoluzione industriale, inurbamento massiccio, gli
operai necessitano di case, ospedali che si rafforzano, aumenta la
natalità, le condizioni igieniche migliorano, crescita demografica,
ecc.. non tutti lo apprezzano. Nascono anche mercati che
necessitano di esportare le proprie merci e quindi colonizzano à
corsa alle colonie che porta al rafforzamento di occasioni in cui si
entra a contatto con altre culture. Opere internazionali che
entrano nelle collezioni private degli europei. 1882 a Parigi nasce
il museo di etnografia dove queste opere vengono esposte. Le
culture occidentali reagiscono da una parte interessandosi a
queste culture con un rimpianto per una visione semplice,
genuina e naturale per la vita. Si ritrovano sentimenti elementari
ed onesti. Ma anche atteggiamento colonialista perché non si
coglie la ricchezza di queste culture, senso di arcaicità. Si
confrontano con i sentimenti di un bambino. Si usa il termine naif
cioè ingenuo, primitivo, art nègre. Primitivo è un aggettivo
colonialista legato all’arretratezza.
Fenomeno del primitivismo che Gaugin abbraccia step by step.
Molla moglie e figli e si trasferisce in Britannia a Pont-Aven à
rientra negli interessi del primitivismo che ritrova nella cultura
popolare. Cultura del lavoro legata al tempo della natura. Crea un
atelier che si trasforma in una scuola dal 1886.
Caratteristiche di questa scuola: cloisonnisme accomuna le opere
di quel tempo. Tecnica utilizzata dai vetrai ed artigiani delle
antiche cattedrali gotiche francesi per realizzare le vetrate.
Costruire un’armatura di piombo nelle cui zone il vetraio soffia
l’aria del vetro.
Guardando con ammirazione questa tecnica la ripropone nelle
sue prime opere. Si recupera il disegno ma per incoraggiare
l’osservatore ad abbracciare una scena immaginata, simbolica,
non realista. È interessato alla cultura popolare fatta di favole,
storie, si allontana dalla dimensione reale. Cultura molto
religiosa. Per riportare lo spettatore all’immaginario serve il
disegno, non il colore.
Cultura cristiana.
La visione dopo il sermoone, 1888. Cloisonnisme, colore
simbolico, a sinistra delle popolane che escono dalla chiesa dopo
la messa, a destra vedono i contenuti della predica del padre:
angelo.
Dopo questa prima fase decide di andare a cercare questi
sentimenti autentici in Panamà. Assorbe questa cultura con cui
convive. Il colore non è più realista ma diventa simbolico. Si sposa
con un’altra donna.
Da dove veniamo, chi siamo e dove andiamo, 1897-1898à vita di
un uomo in tutta la sua filiera. Da destra a sinistra. Totem,
oggetto di culto per queste culture. Vecchia con mani tra i capelli
e oca: simbolo di morte molto forte, ponte tra vita e morte.
Recupera il disegno e la linea come strumento per attingere un
simbolo. Recupera la campitura piatta, colore uniforme per aree.
Colore brillante e non naturalistico. Il totem ha un ruolo
importante nella ritualità à si proiettano valori legati alla
preghiera e al rito, protezione della comunità. Oggetti che
scacciano il male.
Ci avviciniamo agli anni ’90. Artisti chiamati Nabis à i profeti in
francese. Termine che ci ricorda figure legate al credo cristiano.
Artisti che si formano nell’atelier di Gaugin. Contatto con la
cultura popolare in termini religiosi. Sintetizzano la dimensione
del simbolo interpretato rappresentando l’immaginario dei testi
sacri occidentali, dimensione di confraternita, modo di vivere
come i frati. Simbolo nel colore, brillantezza innaturale del colore,
emozioni non collegate all’uomo, ma collegate alla religiosità.
Peso della linea e del disegno.
Maurice Denis, Easter morning or Easter Mystery, 1891. No
ricchezza di una forma femminile, puntini, figure quasi angeliche.
Artisti che si riuniscono nella Rivista Bianca di Mallarmè dal 1890,
attitudine legata al simbolo rispetto alla realtà.
Interesse aldilà del reale, il colore aiuta.
Pierre Bonnard, colore innaturale, per aree.
Herni de Toulouse- Lautrec. Viene da una ricca famiglia parigina.
Parigi attitudine a vivere la cultura attraverso il Salòn. Cultura
molto chiusa nei confronti delle altre. Appartiene ad una di
queste famiglie. Si sviluppano le visioni dell’intellettuale ribelle,
passionale rispetto ai principi della cultura, lui è così. Cade da
cavallo e interrompe la crescita di alcuni arti. Era nano. Per questi
motivi apre uno studio ed atelier nei pressi del Moulin Rouge e
sviluppa un percorso di ricerca al quanto sperimentale. Luogo
simbolo della vita notturna parigina che si allinea con la scoperta
della notte. Avvio dello spettacolo notturno, avvio
dell’industrializzazione del divertimento. I suoi soggetti sono
spesso prostitute e ballerine, donne della notte in pose
provocatorie. Simbolo della donna notturna à capello riccio
ribelle e rosso, calze calate, giarrettiere. Eccessi e ribellione
rispetto al conformismo del giorno. Ciò che racconta Lautrec.
Lautrec campa facendo il pubblicitario per il Moulin Rouge.
Lavora col disegno, tecnica grafica che ritroviamo nei suoi disegni.
Importanza del disegno, elemento grafico per eccellenza perché
presuppone una riproduzione in serie.
Stanche, dopo una nottata di lavoro, momento di intimità tra
donne. La donna non è più in casa o in salotto. Anni in cui le
donne sono escluse, non indipendenti economicamente. Le
donne si sanno divertire. Apertura alla sessualità.
The sofa, 1896.
Moulin Rouge, 1889-1890. Figura femminile sguaiata. Calze rosse,
gambe larghe. Confronto tra la donna in primo piano che
presenta il canone e dietro una che balla che scompone quel
canone. La novità è il taglio nel profilo del signore sulla sinistra.
Fino a quel momento tutte le figure dovevano entrare. Anni però
in cui la fotografia circola. Si vede un uomo tagliato a metà. Segna
un cambiamento à il pittore emula l’inquadratura della fotografia.
Il modo di cogliere un attimo della realtà restituendolo anche in
modo frammentario come può fare la fotografia.
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Secessioni= Rottura di ogni gerarchia delle arti = attenzione
maggiore al dettaglio.
Galileo chini: uno degli artisti più interessanti.
Mosaico: figure umane simboliche, pienezza dello spazio.
Jugendstil: rinascita delle vetrate che ritorna ad essere un luogo
nel quale gli artisti si concentrano. Industria e artista. Gli artisti
secessionisti sono i primi che aprono un dialogo con l’industria,
stagione dove si apre il concetto dell’unicità dell’opera, si lavora
più in senso orizzontale.
Ultimo decennio 800
In Italia, nel secondo 800 tra Milano e Torino, si sviluppa la
Scapigliatura, movimento anti borghese, legato alla cultura e
principi del marxismo. Artisti attivi tra Milano e Torino che
recuperano il contrasto chiaro scurale, tonalità marrone, ocra,
toni scuri. Uno dei più importanti è Tranquillo Cremona.
Non è un caso che ci si trovi in Lombardia, la cultura dello
sfumato era portata da Leonardo da Vinci. Restituzione paesaggi,
contraddire la struttura del disegno e linea.
Due movimenti sviluppati negli anni 80 in Europa, simbolismo
(lavorare su iconografie letterarie, mitologiche...), e il
neoimpressionismo.
Divisionismo 1890, Lombardia e Piemonte, artisti. 91 triennale di
brera 95 biennale di venezia.
Vittore grubicy: seconda rivoluzione industriale. Sul piano della
tecnica si recupera il neoimpressionismo, accostando dei puntini
per restituire le tonalità.
I divisionisti invece dei puntini utilizzano delle linee, dividono
primari e complementari e quando l’occhio si allontana
restituisce la tonalità.
Gaetano Previati nel 1905 scrive “i principi scientifici del
divisionismo”.
Segantini lavora molto sui soggetti alpini, ma sono montagne di
cui lui ne legge la luminosità come se fosse una natura panica. La
forza della natura è al centro della riproduzione “le cattive
madri”, donna aggrovigliata ad un albero. “Le due madri”
ritroviamo una comparazione tra la mamma mucca e il vitello.
Giuseppe Pellizza: contesto in cui la questione sociale è molto
importante, i temi del socialismo sono importanti, fondamentali
per capire le sue opere. Ricerca di una bellezza ideale.
Collegare realtà con idealismo: dipinto ispirato a una
manifestazione di operai che intitolò ‘gli ambasciatori della fame’,
Bava Beccaris li massacrò. Da una parte un iconografia che
rappresenta la manifestazione, dall’altra parte c’è il simbolismo,
figure ispirate alla realtà ma tradotte in simbolo. Tecnica
divisionista. Terminò questo dipinto nel 1901 e presentato a
Roma nel 1907, anno in cui si suicidò.
Nel frattempo si era trasferito a Roma Giacomo Balla, dove avrà
una scuola, un atelier, questo collega il divisionismo con la prima
avanguardia cioè il futurismo.
Van gogh* (urlo)
Edward muoch: norvegese, interessato alla pratica dell’incisione.
Tutti e due preparano alla Prima avanguardia, che cerca di
scavare nella materia un sentimento di angoscia. Simboli
negatività umana.
NOVECENTO
Situazione italiana: piena seconda rivoluzione industriale
Profondo nazionalismo -> fenomeno più che politico, letterario.
Associazione nazionalista italiana, fondata da enrico corradini nel
1910.
Giolitti figura criticata per la disfatta coloniale che anima gli ideali
nazionalisti italiani.
Con la prima guerra mondiale si crea un malcontento, vittoria
mutilata, disfatta di caporetto del 1917. Trattato di londra:
territori italiani…?
Prima avanguardia 1905 = anno in cui viene organizzato un altro
salon, organizzato in autunno, espone un gruppo di artisti
accomunati da alcune caratteristiche. Albert marque criticato da
Louis Vauxcelles ‘Donatello parmi les fauves’ (le bestie).
Artista guida è Henri Matisse: ‘the red room’ non c’è niente di
realistico, volumi costruiti tramite il colore, scultura data dal
disegno, pittura legata a una sensibilità rispetto al decorativo.
Matisse fece molti viaggi in Algeria (colonia francese) da cui
provenivano tutte le suggestioni decorative. La carta da parati
sembra quasi un tappeto.
Matisse subirà una malattia per la quale non potrà più usare le
mani, quindi utilizzerà dei pezzi di carta, meno linea, meno
disegno.
Raoul Dufy rappresenta un paesaggio agricolo nel quale il colore
è assolutamente emotivo rinuncia al dettaglio del disegno.
Germania 1905= altra mostra “die brucke” a Dresda. Tema
espressione, ponte tra lio e natura/realtà. Espressionismo
influenzato dall’arte primitiva. Le forme artistiche siano dei
messaggi di contenuti inconsci. Nuova centralità dell’uomo.
INCISIONE: tecnica precisa, si prende una tavoletta di legno, la si
incide, assorbe l’immagine. Poetica del brutto. La bellezza
esteriore è segnata dalla bruttezza interiore.
Niente è naturalista, realista.
SEMINARIO Riccardo Lami
Utilizzo dell’immagine per comunicare.
JR
Necessità nella produzione di immagini per promuovere
Artisti che lavorano anche pensando a come possa essere
l’opera in fotografia, che è importante per promuoverla.
Riproduzioni fotografiche
JR artista le cui opere sono immagini fotografiche, il pubblico
guarderà le sue opere dai social. Ogni fotografia è una scelta.
“La ferita”, palazzo strozzi 2021: durante gli anni del covid,
riproduzione fotografica che girava sui social, soprattutto
Instagram.Obbiettivo di raggiungere il maggior numero di
persone possibile. Livelli di distesa che l’immagine riusciva a
ridurre ma anche ad amplificare. La ferita si riferisce agli poi
espositivi costretti alla chiusura a causa della pandemia. Si vede in
basso il cortile di palazzo strozzi, al terzo piano una libreria,
mentre al secondo piano si intravedono la nascita di venere e la
primavera (re immaginazione di uno spazio espositivo). Il suo
contenuto artistico è un contenuto che "viaggia".
2016 Palazzo Strozzi Ai Weiwei: l'antico è un punto per partire
per l'arte contemporanea, nome della mostra "Libero",
riferimento alla storia dell'artista, il carcere la sua fuga dalla
Cina ecc. ha trasformato palazzo strozzi come un vero e proprio
viaggio detto sé stesso.
L'opera che genero un dibattito a Firenze, gommoni alla finestra
di palazzo strozzi, facendo riferimento alla crisi del mediterraneo;
critiche perché si pensava che stessero danneggiando il palazzo
strozzi, l’istallazione dei gommoni nella facciata del palazzo è
stata molto criticata per questo motivo. Valore della riproduzione
fotografica di un lavoro, che permette un'ampliamento del valore
dell'opera, l'opera diventa fruibile nel corso del tempo. La scelta
del manifesto era una scelta precisa, puntare sulla carta del
personaggio di Ai Wewei, immagine forte nel comunicare un
modo di provare a vedere con occhi nuovi
una mostra di quel tipo.
Marinella senatore: artista italiana che si muove tra performance
ed istallazione. Ha creato delle luminarie celebrative che si
ispirano a quelle usate al sud. Inserisce all’interno del messaggio
delle luminarie dei contenuti politici, principalmente quelli
femministi.
Olafur Eliasson: Riflessione sui sensi, spazio, proporzioni, cosa i
nostri sensi riescono a vedere o no. Ha lavorato con palazzo
strozzi per una mostra creando istallazioni minimali, oggetti
illusionistici, realtà virtuale, ambientazione in cui il colore è
padrone. Propone esperienze e immagini in cui il nostro corpo è
messo alla prova. Mostra più istragrammata del periodo. Luce
gialla mono frequenza, ovvero i nostri occhi non percepiscono
per forza tutto giallo se non il giallo e grigio, sembra di essere in
un film bianco e nero. Mostra fatta di sguardi che ci pone a
spostare il ricorso sulle immagini, il contenuto delle immagini è
difficilmente assorbibile. Esperienza molto fondamentale che
l’immagine diventa un livello di documentazione e promozione.
L’esperienza è cosi importante perché attraverso i social non si
capisce la dimensione.