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Letteratura 2

Il medioevo inizia con la caduta dell'impero romano d'occidente nel 476 e si divide in alto e basso medioevo, con la letteratura italiana che emerge nel basso medioevo. Carlo Magno introduce il feudalesimo, creando un sistema di potere basato su feudatari e una società gerarchica immobile, mentre l'economia si basa principalmente sull'agricoltura e il baratto. Dopo l'anno 1000, si assiste a una crescita economica, alla nascita della figura del mercante e a un cambiamento nella mentalità sociale, con un crescente interesse per la vita terrena e l'istruzione laica.

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Letteratura 2

Il medioevo inizia con la caduta dell'impero romano d'occidente nel 476 e si divide in alto e basso medioevo, con la letteratura italiana che emerge nel basso medioevo. Carlo Magno introduce il feudalesimo, creando un sistema di potere basato su feudatari e una società gerarchica immobile, mentre l'economia si basa principalmente sull'agricoltura e il baratto. Dopo l'anno 1000, si assiste a una crescita economica, alla nascita della figura del mercante e a un cambiamento nella mentalità sociale, con un crescente interesse per la vita terrena e l'istruzione laica.

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Il medioevo inizia quando 476 crolla l’impero romano d’occidente

Letteratura italiana è l’inizio di una produzione in versi e in prosa a partire dal Medioevo ( Il
medioevo si divide in alto medioevo più antico e basso medioevo più vicino a noi )

Nell’ anno 1000 inizia il basso medioevo e inizia la letteratura Italiana

CARLO Magno che e’ a capo delle popolazione dei Franchi ma arriverà a conquistare anche
l’Italia I Franchi sono l’unica popolazione che si converte al cristianesimo perche’Carlo
magno voleva ricreare sotto un unica religione cristiana il SACRO ROMANO IMPERO

Con Carlo Magno inizia il Feudalesimo un sistema basato su ricchi proprietari terrieri
appunto i Feudatari ai quali Carlo Magno regalava pezzi di terra per legarli a sè e in cambio
chiede assoluta fedeltà.

Il feudatario gestisce il feudo come se fosse l’imperatore e chiedeva il raccolto , imponeva le


tasse e amministrava la giustizia. Così facendo si indebolisce il potere dell’imperatore e si
rafforza quello dei feudatari.

La società nel medioevo era immobile cioè non si può passare da una classe sociale ad
un’altra (le classi erano Aristocrazia feudale, Clero, Contadini e Artigiani e Mercanti e questo
ordine gerarchico viene accettato perchè si che questo derivasse da un ordine divino.

La base dell’economia era la sola produzione agricola si ritorna al baratto e scompare la


moneta

I contadini in cambio del lavoro ricevevano la protezione del feudatario

Dopo l’anno 1000 si ebbe una crescita economica e nasce la figura del mercante, si ritorna
alla moneta.

La visione di Dio era universale nel medioevo, tutto viene accettato cosi com’è.

Dio è architetto del bene e del male anche le carestie e pestilenze vengono accettate per
volere divino.

Tutte le discipline sono soggette alla teologia cioè allo studio delle sacre scritture.

Tutte le opere sono enciclopediche cioè si fa viva l’intenzione che le opere abbracciano tutti i
rami del sapere.

Si diffonde un comportamento “ascetico” (ascetismo)cioè siamo di passaggio e dobbiamo


prepararci per l’aldilá, per la vita eterna, quindi bisogna rinunciare ai piaceri del mondo e
mortificare la carne. Si arriva al misticismo cioè si arriva a pregustare quello che sarà nella
vita dopo la morte.
Pag. 9

Classicità e medioevo

Secondo Sant’Agostino la classicità che non aveva conosciuto Cristo era portatrice di valori
comunque concordi con il Cristianesimo quindi portavoce di messaggi morali concilianti con
il credo Cristiano e i classici vengono riletti seguendo questa ottica. Dietro l’apparenza c’è un
significato che porta a Dio ( ALLEGORIA) dove tutto diventa simbolo di qualcos’altro. Si
devono leggere i classici con 4 sensi:

1 senso letterale cioè il primo significato esempio lupo vuol dire animale

2 senso allegorico significato nascosto esempio lupo è il cattivo di una vicenda

3 senso morale trarne un’etica di comportamento ,un codice per la vita

4 senso anagocico (guardo verso l’alto)ciò che leggo li lego ad aspetti della fede

La storia nel medioevo

La storia è frutto di un piano di Dio ,non è casuale ma tutto è sottoposto al disegno di Dio. Si
indebolisce qui la figura dell’imperatore.

Non distingue ciò che reale da ciò che è sacro ma tutto è naturale e soprannaturale.

Il romanzo cortese cavalleresco

La concenzione della cortesia e dell’amore cortese trovò espressione nel Nord della Francia
in forme narrative nel romanzo cavalleresco in lingua d’oil ,nel Sud invece prese vita in
forme liriche nella poesia dei trovatori in lingua d’oc.

Nel romanzo cortese cavalleresco ha un ruolo dominante l’amore verso la donna. Il romanzo
e’ privo di ogni legame con la storia e sono presenti elementi fantastici come maghi fate e
incantesimi. Ha una struttura aperta in cui le avventure possono susseguirsi e intrecciarsi
all’infinito. Strofe ottonarie a rime baciate .Gli autori di questi romanzi sono chierici colti che
vivono nelle corti feudali. La genesi di questi romanzi ruota intorno alla figura di un re
britannico re ARTù e i suoi cavalieri della Tavola rotonda cioe’ su un piano paritario. L’autore
più famoso che narra queste vicende del re Artù ‘e’ Chretien de Troyes.. Un’altra leggenda
e’ quella di Tristano e Isotta che narra una tragica vicenda di amore e morte.

PAG. 61 I FABLIAUX invece raccontano vicende comiche e popolari,si riferiscono ad un


livello basso della realtà quotidiana,gli autori sono anonimi e l’intento e’ puramente comico o
di denuncia delle differenze e ingiustizie sociali.
Pg. 84 Situazione politica in Italia tra il 200 e 300

C’e’ un netto divario tra Nord e Sud

Al Nord si erano formati i comuni città politicamente autonome

Al centro si era consolidato lo Stato della Chiesa

Al Sud e isole vi era la monarchia di Federico II di Svevia

Si assiste ad una frammentazione del potere e una debolezza dell’impero , la Chiesa stessa
conoscerà una crisi e decadenza che porterà il trasferimento della sede papale ad Avignone.
La chiesa affronta anche il problema delle eresie e nascono degli ordini per combatterle
come quello dei Domenicani fondato da Domenico di Guzman e dei Francescani da
Francesco d’Assisi.

I Comuni chiamati cosi perche’ vi era una gestione in comune della cosa pubblica , i cittadini
si riunivano in assemblea popolare detta Parlamento per stabilire leggi ed eleggere i loro
rappresentanti al governo. La figura che in questo periodo spicca e’ quello del mercante un
mediatore tra venditore e compratore.

La struttura delle città era la seguente:

I MAGNATI di origine nobile

Il POPOLO GRASSO non nobili ma borghesi ricchi e influenti

POPOLO MINUTO artigiani e bottegai

Questi ceti erano organizzati in ARTI corporazioni di mestiere (arti maggiori,mezzane e


minori) poi c’erano i lavoratori a giornata lavorano pesantemente

Poi c’erano i RAPPRESENTANTI DELLE PROFESSIONI giudici ,notai,medici anch’essi


organizzati in ARTI.

Poi il Clero

Infine i mendicanti o nullatenenti.

Questa società diventa però dinamica cioe’ che può cambiare ,l’atteggiamento di esplorare
di conoscere (i viaggi di Marco Polo) l’uomo crede di più in se stesso e nelle proprie capacità
e vive più attaccato alla vita terrena.

Pg. 92Le pietre che ardono di Marco Polo evidenzia la mentalità del mercante una mentalità
nuova aperta con un atteggiamento prescientifico che prende atto e registra senza interferire
sui fenomeni della natura.
Si affermano nuovi valori : il mercante con le sue forze e intelligenza e furbizia crea la
propria ricchezza si basa su utile interesse risparmio viene definito il nome di MASSERIA
cioe’ amministrazione prudente dei propri averi. Questa visione di attaccamento al denaro e
ai beni contrastava con i valori della Chiesa che però consentiva di tacitare tali peccati con la
beneficienza e penitenza dei mercanti.

Per esigenze pratiche il ceto mercantile ha bisogno di saper leggere e scrivere quindi nasce
una vera e propria istruzione laica cioe’ non legati direttamente a centri religiosi

UN accenno importante ‘e da fare della Corte di Federico II di Svevia in Sicilia lui stesso
uomo colto studioso e poeta si forma attorno a lui la scuola siciliana tra il 1230 e 1250 una
scuola poetica costituita dai funzionari della stessa corte che curano documenti ,stesure di
leggi ed evadono scrivendo poesie.

Si affermano qui 2 figure

L’INTELLETUALE CITTADINO E L’INTELLETTUALE CORTIGIANO.

I. Cittadino partecipa alla vita del comune sono coloro che svolgono cariche pubbliche
(notai,giudici,mercanti)lo scopo e’ quello di trasmettere la cultura ,scrivono in volgare e
partecipano attivamente alla vita politica della città.

I.Cortigiano che si pone al servizio di un signore dando prestigio alla corte con la propria
conoscenza (tipica figura Petrarca) si distacca dalla politica e dai problemi sociali scrive in
latino

LE PAG. 107 ,108,110 111,112,113,114, 117 118,119,120 SUL LIBRO

PAG. 149, 150,151,152 153,154,155 SUL LIBRO

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