Il Pantheon Della Mesopotamia - Enciclopedia Della Storia Del Mondo
Il Pantheon Della Mesopotamia - Enciclopedia Della Storia Del Mondo
Il Pantheon della
Mesopotamia
Articolo
da Joshua J. Mark, tradotto da Elisa Mion
pubblicato il 25 febbraio 2011
Quella che segue è una lista delle divinità a"erenti al pantheon mesopotamico
ma, poiché i numerosi popoli dell'antica Mesopotamia generalmente
veneravano dalle 300 alle 1000 divinità di"erenti tra loro, non è da
LE DIVINITÀ MESOPOTAMICHE
ABGAL - Nella mitologia sumerica, i sette saggi inviati sulla Terra dal dio Enki
all'inizio dei tempi per trasmettere i sacri `me' (le leggi e le regole) di civiltà e di
civilizzazione. Sono anche noti agli Accadi ed ai Babilonesi con i nomi Apkallu
o Apkallu-Pesci, e vengono ra#gurati con il corpo di un pesce e la testa
d'essere umano, oppure con il torso di un pesce, le braccia, le gambe e la testa
d'essere umano, talvolta con le ali, a volte, invece, senza. Nella cultura e
tradizione babilonesi, gli Apkallu vengono anche rappresentati come Grifoni
o, più semplicemente, come essere umani dotati di ali. Gli Abgal reggono tra
le mani un oggetto molto simile ad un secchiello (o "borsetta", banduddu
nell'antica lingua accadica) ed un cono di incenso per i rituali di puri!cazione.
Rispettivamente, venivano così chiamati: Adapa (U-an-na, il primo uomo), U-
an-ne-dugga, En-me-dugga, En-me-galamma, En-me-bulugga, An-Enlilda ed
Utu-Abzû.
ADAD - Dio babilonese delle tempeste, versione più oscura ed inquietante del
dio sumerico Ninurta. Noto ai Sumeri con il nome Iškur, viene ra#gurato
come un drago avente la testa di un leone, oppure come un toro, spesso avente
un elmo cornuto, che regge tra le mani un martello oppure delle saette, delle
asce e delle forchette. La sua consorte era la dea Šala.
AJA - Dea accadica dell'alba, consorte del dio Šamaš. Veniva associata alla
giovinezza, all'amore carnale ed al matrimonio, ed era, inoltre,
soprannominata "la Sposa". Il culto e la devozione per la dea Aja (anche nota
con il nome Aya) si svilupparono con il popolo dei Sumeri e la loro divinità
molto più antica e popolare, Šerida.
AMURRU - Nome accadico e sumerico del dio della tempeste e del Cielo
venerato dal popolo degli Amorrei (anche noti come Amoriti, Amorriti,
Amurru) che si stabilì nella regione mesopotamica attorno al 2100 a.C. Il dio
Amurru viene associato al dio Adad, ma corrisponde ad una sua versione
molto più gentile, mite e moderata, e viene sempre ra#gurato con una capra o
una gazzella, ed un bastone da pastore (gamlu) o una spada a falce, intento a
sorvegliare i nomadi. Era anche noto con il nome Martu. La sua consorte è la
dea Belet-Seri, scriba al servizio della dea Ereškigal presso la sua corte
ANTUM - Dea babilonese della terra, una delle più antiche divinità tutelari
della fertilità e della fecondità.
ANŪ - Nel pantheon sumerico anche noto con il nome An, era il dio del Cielo,
denominato "il Signore dei Cieli" nei racconti mitologici risalenti a prima del
2500 a.C. La sua consorte era la dea Antum e, dalla loro unione, nacquero gli
Anunnaki, i giudici dei morti. Il termine sumerico `An' viene tradotto con
`Cielo' e veniva associato ai lampi, ai fulmini ed alle saette che lo
attraversavano fragorosamente. Durante le tempeste, questi veniva
immaginato come un grande toro muggente sopra le nuvole. Anū divenne,
con il tempo, il signore supremo, detenendo un enorme potere dal quale
derivavano quelli di tutte le altre divinità. Solamente suo !glio, il dio Enlil,
poteva recarsi al suo cospetto, e infatti i devoti pregavano le altre divinità
minori a#nchè trasmettessero le loro richieste sino al dio Enlil. Anū è la
divinità che custodire le Tavolette del Destino prima di consegnarle al !glio, il
dio Enlil.
ANUNNAKI - Assimilabili alle Moire nella mitologia greca ed alle Parche nella
mitologia romana, secondo la tradizione religiosa mesopotamica, erano i
giudici dei morti nati dall'unione tra il dio Anū e la dea Antum. Nella
mitologia babilonese erano considerati come spiriti della terra, ma venivano
comunque rappresentati nel ruolo di giudici o di "coloro che tutto vedono".
ANZÛ - Creatura divina del Cielo, ra#gurata come un uccello gigante avente
la testa di un leone, è nota anche con i nomi Zû ed Imdugud, e viene
ampiamente descritta nei numerosi racconti mitologici dei Babilonesi, dei
Sumeri e degli Accadi. Anzû ricopre un ruolo di primo piano nel racconto
sumerico dell'Albero di Huluppu, essendo proprio una delle creature che
infestano l'albero della dea Inanna. In un altro racconto mitologico, Anzû
venne incaricato di custodire le Tavolette del Destino, le quali legittimavano il
dominio del dio supremo, che invece egli rubò. Il dio Ninurta riesce a
recuperare le Tavolette del Destino uccidendo Anzû (in altre versioni del mito,
l'eroe protagonista di tali gesta è il dio Marduk). Si dice che Anzû sputasse
fuoco e che fosse così enorme che il movimento delle sue ali provocasse delle
violente tempeste.
DAMKINA - Nella mitologia babilonese, consorte del dio Ea e madre del dio
Marduk.
DUMUZI - Dio sumerico della fertilità e dei pastori, consorte della dea Inanna
e fratello della dea Geštinanna. Egli prende il posto della dea Inanna
nell'Oltretomba dopo essere stata intrappolata ed uccisa dalla dea Ereškigal e
dopo che la dea Geštinanna si o"re di prendere il suo posto. Egli rimane negli
Inferi per metà dell'anno e la dea Geštinanna per l'altra metà, spiegando così,
oggi, la ciclicità delle stagioni.
ELLIL - Nome babilonese di Enlil, dio del vento e delle tempeste, Re degli Dèi
prima di essere destituito dal dio Marduk.
ENKIMDU - Dio mesopotamico dei canali, dei fossati e dei pozzi, similmente
al dio Emeš, veniva ra#gurato come un agricoltore avente aratro e giogo.
Veniva anche venerato come divinità tutelare dei contadini, dei campi e del
grano.
ENKIDU - Dio sumerico delle foreste e della natura selvaggia. Creato dagli dèi
e da loro inviato sulla Terra per insegnare l'umiltà al superbo ed arrogante re
Gilgameš; Enkidu divenne poi il migliore amico e fratello di Gilgameš. La sua
morte, avvenuta in seguito all'uccisione del Toro del Cielo, induce Gilgameš
ad intraprendere il suo percorso di ricerca sul senso ed il signi!cato della vita.
ENLIL - Dio sumerico dell'aria, il cui nome signi!ca "Signore dell'Aria e del
Vento", ma in realtà molto più potente di qualsiasi altra divinità elementale. La
sua consorte era la dea Ninlil. Enlil, Anū ed Enki costituivano la triade divina
che governava il Cielo, la Terra e l'Oltretomba o, alternativamente, il Cielo,
l'atmosfera e la Terra. Enlil era un importante dio del tempo meteorologico,
spesso invocato e venerato nella speranza di ottenere il clima favorevole per
un buon raccolto. Titolare delle Tavolette del Destino, fu il signore del
pantheon sumerico dopo il 2500 a.C., circa, e fu venerato dagli Accadi dal 2334
al 2083 a.C., circa. In seguito, venne assimilato al dio Marduk durante il regno
di Hammurabi (1792-1750 a.C., circa). Enlil compare in numerosi racconti
mitologici come divinità suprema e re degli dèi. Sebbene il suo centro di culto
fosse situato presso la città di Nippur, era ampiamente venerato in tutta la
Mesopotamia.
ENTEN - Dio sumerico dell'Inverno che veglia sulla nascita e sulla salute degli
animali durante la stagione fredda e piovosa. Suo fratello era Enmeš, dio
dell'Estate.
ERIDANO - Il !ume che attraversava l'Oltretomba. Gli spiriti sani e forti dei
defunti potevano berne l'acqua, mentre quelli dei defunti più deboli erano
costretti a bere l'acqua stantia delle pozzanghere e a mangiare la polvere.
ERRA - Dio babilonese della guerra, della distruzione, della morte e della
discordia, anche noto con il nome Nergal. Celebre soprattutto grazie all'opera
dell'Ira di Erra, in cui egli distrugge la città di Babilonia senza motivo, dopo
aver ingannato il dio Marduk nel fargli lasciare la città stessa (vedere IRRA).
GARRA - Dio babilonese del fuoco, noto soprattutto per detergere e puri!care
il fuoco stesso. Anche conosciuto con il nome Gerra.
GEŠTU - Anche noto con i nomi Geštu-e, We-llu, era il dio che o"rì il suo
sangue ed il suo intelletto per la creazione del genere umano, come narrato
nel racconto mitologico accadico/babilonese dell'Atraḫasis.
GIBIL - Dio assiro che presiedeva come giudice degli dèi e degli esseri umani,
anche noto per essere il Governatore degli Dèi. Veniva associato ai giudici e si
interessava profondamente alla punizione di coloro che in vita erano stati dei
giudici ingiusti. È anche il nome di un altro dio del fuoco.
IGIGI - Dio babilonese dei Cieli, la regione ubicata al di sopra delle nuvole,
ma, allo stesso tempo, questo termine è da intendersi anche come nome
collettivo degli dèi che abitano sopra le nuvole stesse.
IMDUGUD - Versione sumerica degli dèi Anzû, Pazuzu e Zû, che aveva la
tendenza a scatenare tempeste di pioggia e a trasformare queste ultime in
vortici e forti ra#che di vento sbattendo le sue ali. Era particolarmente
venerato in tutto il territorio circostante la città di Ur.
INANNA - Anche nota, poi, agli Assiri con il nome Ištar, dea sumerica della
sensualità, della passione, della fertilità, dell'amore, delle prostitute e della
guerra. Inanna venne strettamente identi!cata con la dea babilonese Ištar che,
progressivamente nel tempo, assunse molte delle sue caratteristiche. La più
popolare e la più amata tra tutte le divinità del pantheon sumerico, la dea
Inanna occupa un notevole posto di rilievo in molte delle storie, dei racconti
mitologici e degli inni più noti e più frequentemente copiati nel paese di
Sumer (tra cui La Discesa di Inanna negli Inferi, Inanna e il Dio della Saggezza, Il
Corteggiamento di Inanna e Dumuzi e L'Albero di Huluppu), e viene elencata tra le
sette divinità principali del paese di Sumer assieme ad Anū, Enlil, Enki,
Ninḫursaĝ, Nanna ed Utu. Il sovrano Sargon di Akkad (Sargon il Grande)
invocava la dea Inanna per la protezione e per la vittoria sul campo di
battaglia, ma anche come guida nelle decisioni e nei provvedimenti di natura
politica, e sua !glia, Enḫeduanna, era la Sacerdotessa principale e più
importante della dea Inanna presso la città di Uruk, nonchè compositrice di
molti inni e canti a lei dedicati. Viene spesso ra#gurata a cavallo di un leone e
de!nita come "la Regina del Cielo". Sua sorella maggiore era la dea Ereškigal.
Era la dea più importante, la divinità polìade e protettrice della città di Uruk,
alla quale si dice abbia trasmesso i sacri `me' (leggi) che le erano state
consegnati, durante un'ubriacatura, da parte del dio della saggezza, Enki.
Molte delle composizioni a lei inerenti, la descrivono come dea estremamente
sensuale, nubile e capace di "trasformare gli uomini in donne" con la passione.
Era associata al pianeta Venere. Nel Mito di Etana viene menzionata come
Innina e, in origine, veniva considerata come la sorella gemella di Utu (Šamaš),
il dio del Sole.
IRRA - Anche noto con il nome Erra, dio babilonese delle pestilenze e delle
epidemie, della morte, della guerra e della distruzione, associato a Nergal, dio
della morte. Irra era un demone molto astuto e molesto, responsabile di ogni
sorta di miseria umana. Nell'Epopea di Irra (anche nota come Ira di Erra) egli si
impadronisce della città di Babilonia in assenza del dio Marduk, portandola
alla distruzione o, alternativamente, liberando la città di Babilonia dai suoi
nemici, ma solo dopo aver "messo il mondo completamente sottosopra"
IŠARA - Dea mesopotamica del giuramento, nota come "Regina del Giudizio",
veniva associata anche all'amore, alla guerra ed alla divinazione, e talvolta
appare anche come dea-madre o divinità degli Inferi. Secondo lo studioso
Jeremy Black era "più strettamente legata alla tradizione semitica che a quella
sumerica" (110) e venne poi assimilata mediante sincretismo religioso alla dea
Inanna. Veniva associata al dio Dagan.
IŠKUR - Dio sumerico del tempo meteorologico e delle tempeste, noto anche
con i nomi Adad ed Addû, in alcuni racconti mitologici è anche il fratello
gemello del dio Enki.
IŠTAR - Versione babilonese della dea sumerica Inanna, solo più sessualizzata.
Nell'Epopea di Gilgameš, la dea Ištar cerca di sedurre il re Gilgameš, venendo
però da lui respinta, elencandole i suoi numerosi difetti come amante
incostante; di conseguenza la dea chiama a raccolta il Toro del Cielo per
punire il sovrano (vedere INANNA).
KABTA - Dio sumerico del piccone, delle costruzioni e dei mattoni, è il fratello
di Mušdamma, dio delle fondamenta e degli edi!ci, ed uno dei numerosi !gli
della dea Ninḫursaĝ.
KI - vedere NINḪURSAĜ.
MIŠARU - Dio sumerico della giustizia, delle leggi e delle regole, fratello del
dio Kittu (vedere KITTU).
MYLITTA - Dea assira della fertilità, della fecondità, della gravidanza, del
parto, della maternità e della nascita.
NABU - Dio babilonese della scrittura e della saggezza, !glio del dio Marduk e
nipote del dio della saggezza Enki (Ea). Il suo nome signi!ca "l'Annunciatore",
in riferimento alle sue capacità profetiche e al dono della scrittura. Era il dio
protettore degli scribi e custodiva le Tavolette del Destino che legittimavano il
sovrano dell'Universo (alternativamente identi!cato con Anū, Enlil o Marduk
e, più tardi, Aššur). Viene ra#gurato con in mano uno stilo e a cavallo, o
seduto accanto ad un drago Mušḫuššu. Nabu era una delle divinità più
importanti del pantheon mesopotamico e, senza di lui, non si sarebbe potuta
celebrare la grande festa babilonese dell'Akītu, la festa del Nuovo Anno, in
onore degli dèi ed in ringraziamento per il buon raccolto. Fu venerato per
NINKASI - Dea sumerica dell'alcol, della birra e della produzione della birra,
protettrice dei birrai. Si dice che producesse ogni giorno una partita di birra
fresca con gli ingredienti migliori. Una delle opere più famose che la
riguardano è l'Inno a Ninkasi, risalente al XIX secolo a.C., circa, che è sia un
omaggio alla dea, sia una ricetta per la produzione della birra. Conosciuta
anche con il nome Ninkar.
NINLIL - Dea sumerica dell'aria, "la Signora dell'Aria", il cui nome originario
era Sud !no a quando non si sposò con il dio Enlil. In un'altra versione del
racconto mitologico, il dio Enlil seduce la dea Ninlil, venendo poi relegato
nell'Oltretomba. La dea Ninlil lo segue e partorisce poi Nanna, dea della Luna,
Nergal, dio della guerra e della morte, Ninazu dio degli Inferi, delle guarigioni
e degli incantesimi, ed Enbilulu, dio dei !umi e dei canali. Queste divinità
risalgono dall'Oltretomba sino alla Terra e al Cielo, secondo il motivo del mito
della fertilità inerente una divinità che muore e che poi risorge ciclicamente.
L'omonima dea babilonese deriva da questa divinità sumerica,
originariamente introdotta e venerata dagli Accadi.
NINŠAR - Dea sumerica della nascita e della terra sassosa la quale, assieme al
fratello Enšar, circonda la Terra per creare l'Orizzonte.
ŠAMAŠ - Dio accadico del Sole, identi!cato con il precedente dio solare
sumerico Utu, anche noto con il nome Babbar. Šamaš era il dio della giustizia
suprema e veniva spesso invocato per la protezione dei viaggiatori, dei
mercanti, dei soldati e dei marinai. Viene spesso ra#gurato con in mano una
lama con la quale si fa strada tra le montagne ogni mattina all'alba. Nelle sue
funzioni di protettore viene anche rappresentato su una barca (per i marinai),
su un carro (per i soldati) o a cavallo (per i viaggiatori ed i mercanti). La sua
consorte era Aya (anche Aja o Šherida, in sumerico), la dea dell'alba.
ŠARA - Dio minore della guerra nella mitologia babilonese, !glio del dio Anū
e della dea Ištar.
SILILI - Dea babilonese dei cavalli, anche nota come la "Divina Giumenta", la
madre di tutti i cavalli.
UTTU - Dea-ragno sumerica. Era la protettrice dei tessitori, dei sarti, della
!latura, della tessitura e degli indumenti, !glia del dio Enki e della dea
Ninkurra. È nota soprattutto per il suo ruolo nel racconto mitologico di Enki e
Ninḫursaĝ, in cui denuncia alla dea-madre la violenza subita da parte del dio
Enki, chiedendole di rimuovere il seme del dio dal suo corpo, fecondando così
la terra e dando vita alle prime otto piante ed alberi.
UTU - Anche noto con i nomi Šamaš e Babbar, dio sumerico del Sole e della
giustizia, una delle più antiche divinità del pantheon mesopotamico, risalente
attorno alla metà del IV millennio a.C. (vedere ŠAMAŠ).
WE-LLU - Spesso reso con "We-ila", altro nome con cui è noto e venerato il
dio Geštu, colui che sacri!ca se stesso per creare e salvare l'intera umanità.
ZABABA - Dio accadico della guerra. Era uno dei numerosi amanti della dea
Inanna/Ištar.
ZALTU - Dea babilonese della discordia. Viene associata alla dea Ištar,
personi!candone il lato più oscuro e distruttivo.
Bibliogra!a
https://www.worldhistory.org/trans/it/2-221/il-pantheon-della-mesopotamia/ 15/02/25, 16:20
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Leick, G. The A to Z of Mesopotamia. Scarecrow Press, 2010.
Info traduttore
Elisa Mion
Archeologa, sin da bambina prova sincero e crescente interesse e fascino (se
non vero e proprio Amore!) per le Civiltà, la Storia e l'Archeologia del Vicino
Oriente antico. Nel 2022 si è laureata con lode in Archeologia del Vicino
Oriente antico discutendo una tesi incentrata su Ninive (Iraq).
Info autore
Joshua J. Mark
Scrittore freelance ed ex Professore part-time di Filoso!a presso il Marist
College (New York), Joshua J. Mark ha vissuto in Grecia ed in Germania, ed ha
viaggiato in Egitto. Ha insegnato storia, scrittura, letteratura e !loso!a
all'Università.
Stile CHICAGO
Mark, Joshua J.. "Il Pantheon della Mesopotamia." Tradotto da Elisa Mion. World
History Encyclopedia. Modificato il febbraio 25, 2011.
https://www.worldhistory.org/trans/it/2-221/il-pantheon-della-mesopotamia/.
Stile MLA
Mark, Joshua J.. "Il Pantheon della Mesopotamia." Tradotto da Elisa Mion. World
History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 25 feb 2011. Web. 14 feb 2025.