Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
30 visualizzazioni5 pagine

Non Spegnete Lo Spirito

Il documento esplora l'importanza di non soffocare l'azione dello Spirito Santo nella vita dei credenti, evidenziando come la mancanza di relazione, il cammino nella carnalità e il legalismo denominazionale possano ostacolare la Sua opera. Viene sottolineato che una relazione profonda con lo Spirito richiede preghiera, ascolto e sottomissione alla Parola di Dio, mentre vivere secondo la carne porta a una vita cristiana insoddisfacente. Infine, si avverte contro l'atteggiamento di respingere lo Spirito a causa di pregiudizi o paure, invitando a riconoscere la Sua voce e a vivere nella libertà che Egli offre.

Caricato da

braidau
Copyright
© © All Rights Reserved
Per noi i diritti sui contenuti sono una cosa seria. Se sospetti che questo contenuto sia tuo, rivendicalo qui.
Formati disponibili
Scarica in formato ODT, PDF, TXT o leggi online su Scribd
Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
30 visualizzazioni5 pagine

Non Spegnete Lo Spirito

Il documento esplora l'importanza di non soffocare l'azione dello Spirito Santo nella vita dei credenti, evidenziando come la mancanza di relazione, il cammino nella carnalità e il legalismo denominazionale possano ostacolare la Sua opera. Viene sottolineato che una relazione profonda con lo Spirito richiede preghiera, ascolto e sottomissione alla Parola di Dio, mentre vivere secondo la carne porta a una vita cristiana insoddisfacente. Infine, si avverte contro l'atteggiamento di respingere lo Spirito a causa di pregiudizi o paure, invitando a riconoscere la Sua voce e a vivere nella libertà che Egli offre.

Caricato da

braidau
Copyright
© © All Rights Reserved
Per noi i diritti sui contenuti sono una cosa seria. Se sospetti che questo contenuto sia tuo, rivendicalo qui.
Formati disponibili
Scarica in formato ODT, PDF, TXT o leggi online su Scribd
Sei sulla pagina 1/ 5

NON SPEGNETE LO SPIRITO

(1 Tess.5:19)

Spegnere, parola che significa anche “soffocare o sopprimere” o anche


contrastare o rattristare, come afferma l’apostolo Paolo in Efesini 4:30.
Sappiamo che lo Spirito Santo non può soffocare, né tanto meno essere
soppresso, è immortale, onnipotente, è Dio e piamente Dio, nella Sua terza
Persona.
Pertanto quello che l’apostolo sta affermando e ammonendo è di non
ostacolare la Sua opera in noi e per mezzo di noi. Quali sono gli atteggiamenti
e i modi di fare che potrebbero impedire allo Spirito di Dio di agire e
manifestarsi?

1. MANCANZA DI RELAZIONE.
Così come in un rapporto di coppia o di amicizia se manca l’intimità, la
collaborazione, il dialogo e l’ascolto, c'è il rischio di rendere tiepido o addirittura
freddo il legame, la stessa cosa può avvenire nella nostra relazione con lo
Spirito Santo.
Se manca la preghiera guidata dallo Spirito, l’ascolto della Sua voce dolce e
sommessa, la ribellione con atti in contrasto con la Parola, il rivolgersi e
chiedere aiuto a risorse diverse da quelle dello Spirito, il nostro rapporto pian
piano si assottiglia e soffoca.
Lo Spirito Santo ha sentimenti, voce, sapienza, forza, ma tutto questo diventa
vano se non dispongo il mio cuore a trascorrere tempo con Lui, lasciando
letteralmente prendere possesso della mia vita, conducendomi e
insegnandomi, producendo il frutto che Cristo vuole dalla nostra vita.
Se vogliamo una relazione sana e proficua allora vale l’esortazione di Paolo:
“siate ricolmi…”

Ef.3:19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza,


affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

Ef.5:18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate


ricolmi di Spirito.

Fil.1:11 ricolmi di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù


Cristo, a gloria e lode di Dio.

Col.1:9 Perciò anche noi, dal giorno che abbiamo saputo questo, non
cessiamo di pregare per voi e di domandare che siate ricolmi della
profonda conoscenza della volontà di Dio con ogni sapienza e
intelligenza spirituale.

La relazione con lo Spirito Santo non è emotiva o sensitiva, bensì Scritturale,


perché Gesù affermò:
Gv.16:13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi
guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto
quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire.
Non per il fatto che non lo vediamo e non lo tocchiamo, lo Spirito Santo ha
meno efficacia nel sostenerci, ammaestrarci e guidarci, rispetto a Gesù.
Purtroppo però spesso accade che riserviamo alla terza Persona della Trinità
meno importanza delle prime due. Una persona poco considerata, cercata e
ascoltata, prima o poi si mette da parte e non parla più.
No facciamo questo errore, pertanto:
Ap.2:7 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.

2. CAMMINO NELLA CARNALITÀ.


Ci sono due tipologie di credenti, secondo la Parola di Dio, coloro che
camminano nello Spirito e per mezzo della guida dello Spirito Santo e coloro
che vivono una vita cristiana secondo “il senso delle cose degli uomini”, per
citare le parole di Gesù a Pietro.
I credenti “carnali” usano i sensi per determinare priorità, desideri e scopi di
vita, non necessariamente peccano secondo i canoni di moralità comune
(rubare, uccidere, essere adulteri, ecc.) ma non arrendono mai completamente
la loro vita a Cristo.
Questo modo di vivere, secondo l’apostolo Paolo, è come costruire la propria
vita con materiale che non resiste al fuoco, al contrario di chi edifica la propria
esperienza cristiana con cose preziose e resistenti:
1 Cor.11:10 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come
esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi
costruisce sopra. Ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra;
11 poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già
posto, cioè Cristo Gesù. 12 Ora, se uno costruisce su questo
fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno,
paglia, 13 l'opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno
di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come
un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l'opera di ciascuno. 14 Se
l'opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne
riceverà ricompensa; 15 se l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il
danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.
Come si costruisce bene? Che sono legno, fieno e paglia? La risposta è
semplice da dare, difficile da mettere in pratica.
Il nostro IO ribelle deve essere da subito (dalla conversione) sottomesso alla
signoria e alla guida dello Spirito Santo, portando come risultato un carattere
docile, umile e mansueto, come Cristo afferma (Mt.11:29), e anche Paolo
apostolo (Ga.5:22).
Un credente sempre litigioso, scontento, poco gentile, mai veramente sincero,
ansioso e che si affatica maggiormente per le “cose” naturali anche se lecite,
sarà una persona che porterà poco frutto e quindi insoddisfatta e scontenta,
pronta a cadere spesso nei vecchi difetti di un tempo.
Lo Spirito Santo non può e non riesce a modellare un simile carattere instabile,
anche a causa della fede altalenante, quindi sarà costretto a disciplinare la vita
del credente carnale, fino al punto di non poter più controllare tale vita. Un
cristiano così non temerà di perdere la salvezza, ma non godrà neppure una
vita veramente vittoriosa ed esuberante; per non dire poi il pericolo di cadere
nella trappola del diavolo, che agisce sempre con la sua accondiscendenza.
Lui conosce i punti deboli e li sfrutta, facendolo cadere nella depressione
spirituale e nel senso continuo di inutilità e irritazione.
1Cor 3:1 Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma
ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. 2 Vi
ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci
di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete
ancora carnali. 3 Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e
contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la
natura umana?

“io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi


come a carnali, come a bambini in Cristo”. Questo passaggio è
importante: lo Spirito Santo (qui Paolo, ripieno di Spirito e da parte dello
Spirito) non può parlare, come dovrebbe nel caso di credenti maturi, ma si
relaziona a “bambini” in Cristo. Perché?
Per il fatto che prima doveva rimettere in riga i Corinzi e poi farli riflettere che
parlavano e agivano “secondo la natura umana”, il “senso delle cose degli
uomini”, di cui sopra accennato.
Cosa fare? Confessare e ravvedersi, riprendere o iniziare una vita di vera
sottomissione alla Parola di Dio, che deve diventare cibo, guida e sostegno.
Naturalmente la nostra parte sta anche nel resistere a essere permissivi circa il
nostro carattere, magari con quelle belle frasi che non trovano sostegno nella
Bibbia: “sono fatto così, non ci posso fare niente, ho provato non ci riesco, è più
forte di me, ecc.”
L’opera è dello Spirito Santo, ma l’impegno deve essere il nostro perché Dio
non costringe nessuno, noi dobbiamo diventare morti al peccato e viventi in
Cristo (Rom.6:11).
Dobbiamo spogliarci e rivestirci e nutrire il nostro rapporto con Dio
personalmente ma anche nella comunione fraterna.
A che cosa stiamo riservando le nostre energie spirituali?
Rom.8:5 Infatti quelli che sono secondo la carne pensano alle
cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito
pensano alle cose dello Spirito. 6 Ma ciò che brama la carne è
morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace; 7 infatti
ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è
sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; 8 e quelli
che sono nella carne non possono piacere a Dio.
Dobbiamo curare i nostri pensieri, nutrendoli di se veramente edificanti e
spirituali, lasciando le reazioni a favore di azioni guidate dal Signore. Il lavoro è
lungo e spesso doloroso, ma porta frutto. La vita cristiana diventa vittoriosa e
gioiosa, anche se le ricadute non mancheranno.
Ricordiamoci che i cristiani non “volano” nello Spirito Santo ma “camminano”
ogni giorno con gioia, ubbidienza e forza spirituale.

Prov 9:6 Lasciate, sciocchi, la stoltezza e vivrete; camminate


per la via dell'intelligenza!

Gal 5:16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete


affatto i desideri della carne.

3. LEGALISMO DENOMINAZIONALE.

A peggiorare le cose, molti Lo respingono inconsapevolmente perché si


presenta in un modo a cui non sono abituati, oppure perché non è venuto come
ha fatto in passato.
At.10:15 E la voce parlò una seconda volta: «Le cose che Dio ha
purificate, non farle tu impure».

34 Allora Pietro, cominciando a parlare, disse: «In verità comprendo


che Dio non ha riguardi personali; 35 ma che in qualunque nazione chi
lo teme e opera giustamente gli è gradito.

At.11:17 Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato


anche a noi che abbiamo creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io da
potermi opporre a Dio?»

“Anche se pochi lo ammetterebbero, l'atteggiamento della Chiesa negli ultimi


giorni è stato: "Se mi sento a disagio con qualcosa, non deve venire da Dio".
Questo atteggiamento ha dato origine a molti sedicenti guardiani che
avvelenano la Chiesa con le proprie paure. La fame di Dio cede allora il posto
alla paura dell’inganno. Di cosa mi fido di più, della mia capacità di lasciarmi
ingannare o della Sua capacità di convincermi? E perché pensi che Egli ci abbia
dato il Consolatore? Sapeva che i Suoi modi ci avrebbero messo a disagio per
primi”.
(Quando il Cielo invade la terra, B. Johnson - Pagina 56).

Gesù non ha detto: "Le mie pecore conosceranno il mio libro". È la Sua voce
che dobbiamo conoscere. Perché questa distinzione? Perché chiunque può
conoscere la Bibbia come libro: il diavolo stesso conosce e cita le Scritture. Ma
solo coloro la cui vita dipende dalla persona dello Spirito Santo riconosceranno
costantemente la Sua voce. Questo non vuol dire che la Bibbia abbia poca o
nessuna importanza. È vero il contrario. La Bibbia è la Parola di Dio e la Sua
voce sarà sempre confermata dalle Scritture. Quella voce dà impatto a ciò che
è stampato. Dobbiamo studiare diligentemente le Scritture, essere saturati da
esse per imparare a riconoscere la Sua voce, ricordando che è conoscendo Lui
che si capiranno le più grandi verità delle Scritture.

Gv.3:8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né


da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito».
Sai cosa vuol dire? Che l’opera dello Spirito Santo non si controlla, si vede
come opera ma non può essere legalizzata, altrimenti sarebbe umana e non
soprannaturale.

L'apostolo Paolo si esprime così: "Conoscere l'amore di Cristo che


sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di
Dio".

Lo spirito dell'anticristo ha un obiettivo per la Chiesa: abbracciare Gesù senza


unzione. Senza l'unzione, Egli diventa una figura religiosa sicura, sicura di non
sfidarci o offenderci. Paolo descrisse questa possibilità ingannevole come
"avere una forma di pietà ma rinnegare la sua potenza. E allontanatevi da tali
persone!" (2Tm.3:5).

Ricordiamoci sempre che: “Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c'è lo


Spirito del Signore c'è libertà” (2Cor.3:17). Fare l’esempio di chi ha una
casa con bambini piccoli.

Potrebbero piacerti anche