COMMENTO AL DE VISIONE DEI
DI NICOLA CUSANO.Ty Le origin’ dello seritio!
Ul De visione Dei (1455) & uno dei tanti seritti occasioneli
‘da papa Nic
seovile della tea del Tirole; prima di fees della
spesso si ritrovd inolt
alice predicare nelle cattedtali e negli stessi monasteri, ac-
crescendo la sua fama di teologo © uoma di Chiesa. Una delle
prime tappe del viaggio da legato penstificio fu non a caso I’ Au
stria, nella quale da qualche anno era stato notato un notevole
aie dees e Mita promi 2010Anieea Fioroma
Lorenzo Vala, fu uno degli esponenti principal di quella cultu
ra umanistice che st stava formando in quegli stessi anni.
U fermento de! monastero di Melk era altea cosa rispetto al
lavoro intellermale del Valla e di Niccolo V, in quanto riguarcha-
va estencialmente la vita monastica e sembrava distante da quel-
lestesse gerarchie ecclesiastiche cre il Casino
sentare in quegli anni eppure esso fu decisiv,
mente, per la stesura del De visione Dei. Li
seussione sulla Teologia mivtice nasce da un Th
son che tal Vincenzo, manace di
priore del monastero di
0 conteneva aleuni error! nell interpretazione degl sri
ti di Dionigi Areopagita
Dal punto di vista del monaco il Doctor christie
nissinus J. Gerson confonde il te ico” con “contem
plative” ¢ ineappa cosi nell err jone sul carattere spe-
culativo della teologia mistica; essa, per Vincenzo, ¢ essenzial-
%
Comnncnto at De visions Dei di Nicola Coen
tii cominuava a oppose al
hon ae Tn una letern del 1453, citata anche nella premessaArares Frames
del De visione Det, il Cusano promise Vinvio di alcuni seritti, ra
i quali, per 'appunto,il nostro, che ci accingiamo a esporre nelle
prossime pagine,
2, Una densa premessa
Vi mostrerd ora, fratelli carissimi, quanéo un glomo yi aveve
promesso circa la facilit della teologia misticn. Amant di Dio
‘quali vi conesca, penso che voi slate dant che vi sia svelsto que
sta tesoro preziosissimo ¢ fecondissimo, ¢ prego prima di tutto
‘dio, che mi dont il suo verbo supremo e il suo discarso onnipo-
‘cate, il quale solo pud manifestare se sie alfinchs jo possa nar-
sce, in proporzione alla yoscra capaci di comprenderle, le cose
meravigliose che si tivelano al di sopra di ogri vsione sensbile, m-
sionale ¢ intlletiual?,
i monaci stessi c qualsiasi aluro lettore & esperire la’
a ricercarla affasnosamente tea i testi‘, La tematica della
Je ore dela wits De hs ana dele questions pene
‘eat, che plan plano camnminera wero una put amiss. ete
eal dete lilo del iol ricerca ca
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Canamente at De visone Ded Nila Caer
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cl
tuno dei principali fii rossi che atiraversano srie-
non solo il De visione Det bensi wutta Yopera filo-
iosa del Cusano, peril qualecome potra indicare quiet Inogo, inaccessible «
i eee baat ae.
lunque narrarci cid che é «oltre ogni visione'tuzionale &
Teelerradles? Coos spac vere DIT proeou dell
stra trattazione mostrera come le question’ esposte riguardino
cessenzialmente la filosofia © quale riflesso comporiino
nell ontologia e nelletica, creando quello splenlide mossico
della prima meta del 1400 che & la filosofia dll eardinale Nico:
Ja Cusano,
3. Licona (capp. EV)
Sel'ecchio ¢rvoto la dove volto amore alors io sent che
‘tu mi ami, poiché i moi occhi stanno aventissimi sopra di me, tuo
povero rere.
er iniziare a fornite una risposta al sussepuira di interro-
gativi appena esposti, proveremo noi stessi a seguire la via indi-
cata nel testo, camminando per gradi verso e oltre la cornetden-
22 degli oppost. IL primo tassello lo fomisce il cardinale stesso
ssponendodi un esperieento, intorne al quale iniziera man mano
* Serve pit avant i Cass «Se Foccho shoot doe oko Famer,
rae sci pice iro occhi tun adenine, tsp
Salfinerpreanine dl et pant" prghiery i ub
tec 34 ll cco ets)
0Aries Pisses
teologia misticas”, Su questa doppia funzione, sctive Andrea Dé
Santis, «il dipinto rappresenta ed é percid allo stesso tempo un
simbolo reale € una realtd vimboliea, aderendo alla quale, nella
forma del’ csercizio del vedere, si pm piumgere realmente, enion
solo simbolicamente, alla vito Deis. La strada che il Cusano
indica attraverso Vaenégra dell'icona non deve stupirci per le
modilith ¢ i contcauti, dfatt il Medioevo cristiano amava rap-
presentare la reali attraverso immagini ¢ scgni. Quesia tenden-
2a, da sempre seguita in ambito teologicereligiaso, ¢ poi sfocia-
ta nella cosiddetta muemotconica, che ebbe fioriturs durante
tutto il Medioevo fino al Rinascimento. Tra gli autori che piti
hanno segnato la storia della mnemotecnica vi @ indubbiamente
Raimondo Lullo*, che il Cusuno studid amplismente®. Ma allo-
ta ipropeniamo la domanda: quale valore attribuisce il Cusano
alle sue immagini? In particolare, come interpretare Puenigna
dell'icona nel complesso dello scritio De visrone Des?
3.3. Licama come imag
siotdcalen tr Mechoave ¢ prima touer
rt mccomoniche e tsex eovehosaiats a
“6
‘Comment al De vision Bei eli Neos Casa
quella umnana ~ dall
, presuppesto pertetto d'opni ee te
uo indicare, timandare, essa svalge a pieno
lon el ségnure a cui fa iferimente De Santis ¢ che tanta im-
ha avuto nella speculazione neoplat
”ommento le vison De i Nile Canam
Andros Fama I
4, H distueco; una lettura eekhartians
E al i sopra della verta, al di sopea anche di ogni ascesa
delPintelleito per quanto alia essa sia, quando saré giunto 4 cid
che @ «conaseiute «ogni +e ogni intlleto giuidica
Joncanissimo dafta vent, a stu tu, Dio mio, che sei neces us
soln,
Salhi vince sinemca del Cusano, a oppricoe al vader doenente
“hint” eckatane, A Dr Sens, Metorfa! dlle nrAndres lawns
che il messiggio stesso del Cristo. Lesplosione emotiva che ci
troviamo ad affrontare nella lett
tavia, questo percorso intllettuale & pres
soché sovrappor lis via dell'amore che ci chiama a caperi
re il Cristo, ¢ non vi é opposizione ma teciproca incontro!Anoes Fanon
NOM. Vasa, Abia e loaf, it
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