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TESINA V

Inizi della polifonia – Il contrappunto medioevale – Compositori e teorici.

– “Musica enchiriadis”, Ubaldo di Saint Amand


– “Micrologus”, Guido d'Arezzo
– “Ars cantus mensurabilis”, 1260, Francone da Colonia
– Trattato di Petrus de Cruce

I trattatisti erano quasi tutti uomini di cultura, musicisti che vivevano nelle abazie. Il canto a più
voci era sconosciuto ai primi cristiani e il desiderio di rinnovare il canto liturgico favorì a partire dal
secolo XI il diffondersi dell'uso dell'accompagnamento con altre melodie del canto sacro (cantus
firmus). Esse procedevano parallelamente, nota contro nota (punctum contra punctum,
contrappunto). Nacque in questo modo la polifonia vocale.

– Inizi: IX secolo – prima metà del XII secolo


– Ars antiqua: seconda metà del XII secolo – XIII secolo
– Ars nova: XIV secolo
– Età fiamminga: XV secolo – inizi del XVI secolo
– Polifonia rinascimentale: XVI secolo

Inizi
La più antica forma polifonica era l'organum, in cui la melodia gregoriana (vox principalis) veniva
accompagnata da un'altra melodia (vox organalis) e poteva essere eseguito da uno strumento o da
voci femminili (vox principalis) e maschili (vox organalis).
– Organum parallelum: la vox principalis e la vox organalis procedono parallelamente a
distanze di quarta, quinta o ottava.
– Organum obliquum: la vox principalis e la vox organalis iniziano all'unisono e si
allontanano per moto contrario a distanze di terze e quinte, riunendosi alla fine.
– Discantus: la vox principalis e la vox organalis si invertono e procedono per moto contrario
per intervalli di quarta, quinta e ottava.
– Organum melismaticum: affermatosi nella zona di Santiago de Compostela deriva dal
canto mozarabico e presenta la vox principalis, la melodia gregoriana (cantus firmus) al
grave con valori larghi e quella organalis si muove con ricche fioriture e abbellimenti.

Ars antiqua
La polifonia vocale sacra supera la fase delle origini affermandosi nelle cattedrali francesi, in
particolare a Notre-Dame di Parigi e nella Francia settentrionale. I fattori che favorirono la
diffusione del canto polifonico e delle numerose composizioni furono:
– Affermazione della notazione sul rigo che permetteva di indicare l'altezza dei suoni;
– Assunzione di regole che consentivano la determinazione della durata delle note e i rapporti
fra esse. Inizialmente venivano utilizzati i modi ritmici, sostituiti in seguito dalla notazione
mensurale.

La scuola di Notre-Dame
Tra il 1150 e il 1350 il più importante centro europeo di musica polifonica era la cappella musicale
di Notre-Dame di Parigi, che acquistò maggiore fama con l'opera dei primi maestri, Leoninus
(1160-1190) e Perotinus. Leoninus scrisse un “Magnus liber organi” che contiene un ciclo di
Graduali, Responsori e Alleluja a 2 voci per l'intero anno liturgico, Perotinus, suo successore fu
definito “optimus discantor” e aggiunse la terza voce ad alcune composizioni di Leoninus,
scrivendo organa a 3 o 4 voci e conductus a 3 voci.
– Organum: quelli scritti in questo periodo si basavano su una melodia gregoriana con note
lunghe di durata non determinata, chiamata tenor (teneva il cantus firmus liturgico) alla
quale venivano sovrapposte diverse voci a valori brevi chiamate duplum, triplum e
quadruplum con le quali venivano impiegati i modi ritmici.
– Clausola: sezione di organum costruita su un frammento melismatico del tenor, sempre
inserita all'interno di altri organum e sostituibile.
– Conductus: composizione d'argomento e testo sacro o profano di tempo binario con tenor
d'invenzione che procedeva con lo stesso ritmo delle voci superiori. Il testo aveva
svolgimento sillabico (canti processionali).
– Mottetto: nel XIII secolo si abbandona la composizione di clausolae, organa e conductus e i
modi ritmici furono sostituiti dalla notazione mensurale franconiana. La forma musicale
utilizzata era il mottetto che deriva dalla clausola (dal termine mot, parola o motus,
movimento), a 3 voci con il tenor a valori larghi ma definiti, la voce intermedia, motetus
(duplum) a valori più stretti e quella superiore con valori brevi. Esso, oltre che poliritmico
era politestuale (latino e lingua d'oil).
– Hoquetus: procedimento abbastanza frequente in cui le varie parti si interrompevano
alternatamente per brevi pause (singhiozzante).
Gli scambi culturali tra Francia e Inghilterra in questo periodo erano particolarmente intensi proprio
perché il re d'Inghilterra era diventato anche più grande feudatario Francese. Questa situazione però
in breve divenne insostenibile e portò prima alla battaglia di Bouvines del 1214 e in seguito alla
Guerra dei Cent'anni, tra il 1337 e il 1453. Proprio a causa di questa vicinanza per esempio
Ermanno il Contratto, monaco del monastero di San Gallo si trasferì in Inghilterra dove creò nuove
forme polifoniche basate sulle terze e seste (considerate dissonanti in Francia)

Polifonia inglese
La polifonia inglese si muove per terze e seste, intervalli considerati dissonanti in Francia e in Italia
e il compositore più famoso fu John Dunstable che unificò gli stili:
– Canto gemello: la voce che intona il canto liturgico (cantus firmus) è accompagnata
contrappuntisticamente al basso da un'altra voce per intervalli di terza;
– Discanto inglese: composizione a tre voci simile al discantus, con il cantus firmus al grave
eseguito l'ottava sopra e le altre due voci che procedono per terze e quinte o terze e seste.
– Falso bordone: discanto inglese nato nel 1300, diffusosi in seguito in Francia e nel resto
d'Europa che presentava il tenor scritto e le altre due voci improvvisate a distanza di terze.

Architettura e pittura medievale


In questo periodo in Europa si verifica un forte fenomeno di edificazione di centri urbani, chiese e
cattedrali, prima in stile romanico e, in seguito, anche gotico. Le pareti delle chiese principalmente
italiane, in stile romanico, si coprono di affreschi e dipinti mentre nelle chiese gotiche nascono le
vetrate e la forte verticalità, tentativo di rappresentare la potenza divina.

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