Il confine orientale italiano
dopo la Seconda guerra
mondiale
Un9area segnata da tensioni etniche e politiche lungo decenni. Questo
confine fu teatro di profonde sofferenze e cambiamenti drammatici alla fine
della Seconda guerra mondiale.
La repressione fascista delle
minoranze slovene e croate
Italianizzazione forzata Divieto di lingue slave
Imposizione della lingua italiana Negato l9uso pubblico di sloveno
e italianizzazione dei cognomi. e croato.
Persecuzioni politiche
Repressione di ogni attività politica non fascista.
Il dramma delle foibe e
l'esodo giuliano-dalmata
1 Persecuzioni post-1943 2 Vittime delle foibe
Milizie di Tito attuarono 5.000-10.000 persone uccise
violenze contro civili italiani. e gettate nelle cavità
carsiche.
3 Esodo forzato
Circa 300.000 italiani costretti a fuggire.
La Campagna d9Italia e la partecipazione globale
Truppe del Commonwealth Corpi coloniali francesi
Indiani, pakistani, canadesi e neozelandesi. Soldati marocchini e algerini.
Libero accesso a città come Ravenna e Trieste. Coinvolti anche in violenze sui civili.
Il contributo polacco e gli altri
corpi alleati
II Corpo d9Armata Força Brigata Ebraica
Polacco Expedicionária Combatteva in
Liberarono Ancona,
Brasileira Romagna con la stella
Forlì e Bologna, ma Impegnata sulla Linea di David sul proprio
furono esiliati nel Gotica con rilievo emblema.
Regno Unito. strategico.
Il contesto europeo del
dopoguerra e i profughi
Oltre 20 milioni di profughi europei non riebbero a tornare alle proprie terre.
Il caso italiano di Istria e Dalmazia è solo un capitolo di un9ampia crisi
continentale.