Arthur Schopenhauer
Storia della filosofia
Gianfranco Marini
Arthur Schopenhauer
(Danzica 1788 – Francoforte 1860)
1813: si laurea a Jena “Sulla Quadruplice radice del principio di
Ragion Sufficiente”
1818: “Il mondo come volontà e rappresentazione” (1819, 1844)
1820 - 1832: docente Università di Berlino con scarso successo
1851: “Parerga und Paralipomena”
Viaggiò molto, da giovane in Francia e Inghilterra e fu diversi anni
in Italia
Filosofia
Pessimismo cosmico
Anti-idealismo e antihegelismo
Ha successo solo dopo il 1848
Le influenze culturali
PLATONE La dottrina delle idee: forme eterne sottratte alla
caducità del mondo.
KANT Impostazione soggettivistica della gnoseologia;
ILLUMINISMO - Analisi della vita psichica come fisiologia del sistema
nervoso
- ironia e tendenza demisitificatrice
ROMANTICISMO Irrazionalismo; importanza dell’arte e della musica;
tema dell’infinito.
SPIRITUALITA’ Il Velo di Maya; l’ascesi come via di liberazione
ORIENTALE dal dolore.
Per lui Hegel è
Un accademico mercenario,
Un ciarlatano di mente ottusa,
Ha corrotto un’intera
generazione,
Usa la filosofia come mezzo di
lucro,
E’ il sicario della verità,
Rende la filosofia serva dello
Stato e colpisce la libertà di
pensiero
La sua invece è una “verità
non rimunerata”.
Il mondo come volontà e rappresentazione
(1819)
Die Welt als Wille und Vorstellung
Rappresentazione – Vorstellung – Fenomeno - Gnoseologia
- È la dimensione esteriore che l’individuo conosce applicando le categorie
di spazio, tempo e causalità.
- È illusione, dimensione fenomenica - onirica: il Velo di Maya.
Volontà – Cosa in Se - Metafisica
- È l’orizzonte che si schiude all’individuo quando rivolge lo sguardo alla sua
interiorità.
- È essenza della realtà, accessibile al filosofo che oltrepassa il Velo di Maya
Il Velo di Maya
L’antica saggezza religiosa
indiana, conservata nei versi
dei Veda, ritiene che: “è Maya
il velo dell’illusione, che
ottenebra le pupille dei mortali
e fa loro vedere un mondo di
cui non si può dire né che
esista né che non esista; il
mondo, infatti, è simile al
sogno, allo scintillio della luce
solare sulla sabbia che il
viaggiatore scambia da
lontano per acqua, oppure ad
una corda buttata per terra
ch’egli prende per un
serpente.”
Differenze con l’impostazione kantiana
KANT
Unica realtà accessibile alla mente
umana
Fenomen
SCHOPENHAUER
o Illusione ingannevole, sogno, Velo
di Maya
KANT
Inconoscibile, concetto limite che
Noumeno serve da pro-memoria.
SCHOPENHAUER
Realtà nascosta dietro il Velo di Maya
Gnoseologia
“Il mondo è una mia rappresentazione”
Kant: fenomeno è una realtà oggettiva ed esiste fuori dalla
coscienza
Interpretazione di Schopenhauer: il fenomeno è illusione ed
esiste solo dentro la coscienza:
questa scoperta è merito di Kant
Assioma di partenza della filosofia
RAPPRESENTAZIONE
Soggetto Oggetto
Soggetto e Oggetto sono indissolubilmente connessi
Idealismo: falso perché riduce l’oggetto al soggetto
Materialismo: falso, riduce il soggetto all’oggetto
RAPPRESENTAZIONE
Si rappresenta l’oggetto
attraverso le forme a priori
Si rappresenta l’oggetto
Soggetto attraverso le forme a
Le 12 categorie sono ridotte
priori
a 1 sola: la causalità
Le 12 categorie sono
Forme a Priori ridotte a 1 sola: la
causalità
Spazio – Tempo - Causalità
Esistere = produrre effetti sulla realtà cioè
esistere significa “essere causa”
Wirklicheit = realtà = Wirken = agire
Oggetto
La causalità - Il Principio di Ragion Sufficiente
Nulla si verifica senza che sia possibile indicare una ragione sufficiente
a spiegare Perché è così e non altrimenti
Divenire: ratio fiendi, fisica: regola i rapporti tra i
fenomeni naturali “necessità naturale”
Conoscere: ratio cognoscendi, logica: regola i rapporti
tra premessa e conseguenze “necessità formale”
Essere: ratio essendi, matematica: connessioni spazio
temporali e rapporti matematici
Agire: ratio agendi, morale: regola i rapporti tra
un’azione e le sue motivazioni
Metafisica
“Il mondo è volontà”
Il corpo come via d’accesso privilegiata alla “cosa in
sé” (essenza ultima del reale)
Il corpo come oggetto (rappresentazione)
Il corpo come sede di bisogni e di desideri (volontà)
La Scoperta della cosa in se
Non può avvenire attraverso l’intelletto: che guarda alle cose
esteriori e le conosce come rappresentazioni, fenomeni, con
le forme a priori
Ma con l’autocoscienza, rivolgendo lo sguardo dentro di noi, si
scopre un’altra dimensione quella della volontà, un mondo
irrazionale
Volontà
Principio metafisico: volontà di vivere
Principio cieco e irrazionale (contro Hegel)
La volontà – Wille zum Leben
L’uomo non è solo intelletto ma anche corpo
L’uomo percepisce il suo corpo dall’interno
Tramite l’autocoscienza si identifica con la dimensione istintuale,
emotiva e sentimentale
Superamento del velo di Maya e scoperta della cosa in se:
Scopre che dietro il nostro comportamento e il nostro stesso
corpo
Vi è un irresistibile impulso a vivere e agire, una brama infinita
eternamente insoddisfatta: “la volontà di vivere”
La cosa in se – Wille zum Leben
Per analogia Schopenhauer afferma la volontà non è solo
l’essenza dell’uomo
Ma l’essenza segreta di tutte le cose, la cosa in sé dell’universo
La Volontà di Vivere: caratteri
INCONSCIA perché è oltre UNICA perché esiste al
la dimensione fenomenica e si di fuori di spazio e
sottrae alle forme a priori che tempo che moltiplicano e
la caratterizzano. dividono gli enti.
VOLONTA’ DI VIVERE
ETERNA perché è oltre la
forma del tempo quindi non
ha né inizio né fine. SENZA SCOPO
INCAUSATA perché perché non ha una meta,
è oltre la categoria di vuole unicamente se
causa e si configura stessa.
come forza libera.
Volontà è una forza primordiale inconscia e irrazionale, quindi totalmente
priva di scopo. L’intera realtà è una sua manifestazione
Volontà Realtà
La realtà finita
È una manifestazione della volontà infinita
Che si oggettiva in essa
Attraverso due gradi:
Modelli – Archetipi
Volontà Idee universali, immutabili e unici
di tutte le cose
Spazio - Tempo - Causalità
Realtà
generano la molteplicità di
naturali tutte le cose finite esistenti
Volontà e Pessimismo Cosmico
Volontà: pulsione infinita:
Nel Tempo: vuole sempre
Nello Spazio:
Il mondo vuolehatutto
animale per proprio nutrimento il mondo
bramare, anelare,
vegetale; ogni desiderare
animale diventa preda e nutrimento di un
Tutto
altro; ciò che esiste
la specie umanaèritiene
una manifestazione di questa
la natura creata per proprio
volontà infinita e rivela in se la medesima lotta o i dissidio
uso e consumo
della volontà:
Scopo: homoesistere
nessuno, homini lupus
per esistere
Quindi:
Schopenhauer
Volontà: fonte e causa di sofferenza
Esistenza: scontro di tutti i viventi contro tutti per avere
tutto
Homo homini lupus
Bellum omnia contra omnes
Pessimismo Cosmico: tutto soffre
Dolore Piacere e Noia
Sofferenza Umana
Volere: fonte e causa di sofferenza
Desiderio:nasce dalla mancanza
non trova mai appagamento definitivo (infinito)
Piacere: cessazione del dolore, presuppone e dipende
dal dolore
Realtà originaria e principale è il dolore
Noia
Se cessa il desiderio
Subentra la noia
La vita è un pendolo tra dolore e noia
Dolore, Piacere, Noia Tre Stati Esistenziali
Posta la Volontà quale essenza della realtà e
Dolore poiché volere significa desiderare qualcosa
che non si ha, lo stato di tensione continua
che ne deriva genera sofferenza.
Piacer Il godimento (fisico) e la gioia (psichica) è
e cessazione del dolore, scarico da uno stato
preesistente di tensione, che ne è
condizione indispensabile.
Subentra quando viene meno l’aculeo
Noia del desiderio o il pungolo delle
preoccupazioni.
Schopenhauer e Leopardi
La concezione negativa o catastematica del piacere come cessazione del dolore
era stata già sostenuta da Pietro Verri e da Giacomo Leopardi. Schopenhauer cita
esplicitamente Leopardi manifestando grande apprezzamento per “l’italiano che
ha saputo rappresentare in maniera profonda il dolore”
Poiché la Volontà di vivere si manifesta in tutte le cose, il dolore non riguarda
solo l’uomo ma investe ogni creatura. Tutto soffre: dal fiore che appassisce
all’animale ferito, dal bimbo che nasce al vecchio che muore. L’uomo, tuttavia,
soffre più d’ogni altra creatura perché è dotato di maggiore consapevolezza ed è
destinato a sentire in maniera più vivace e distinta il pungolo della Volontà. Fra
tutti gli uomini, poi, il genio sperimenta la più acuta sofferenza: “chi aumenta il
sapere moltiplica la sofferenza” (Ecclesiaste I, 18).
Lo stesso concetto viene espresso da Leopardi nel suo Zibaldone di pensieri:
“Non gli uomini solamente, ma il genere umano fu e sarà sempre infelice di
necessità. Non il genere umano solamente ma tutti gli animali. Non gli animali
soltanto ma tutti gli esseri al loro modo. Non gl’individui, ma le specie, i generi,
i regni, i globi, i sistemi, i mondi”.
La rinuncia alla volontà (noluntas)
La volontà produce sofferenza: è il male
Mala in Mundo e Malum Mundi
Lotta crudele di ogni cosa contro ogni altra
Tutto Soffre, Esistere è soffrire, meglio non essere nati
piuttosto che vivere
Redenzione dalla sofferenza (dal male)
rinunciare a volere (noluntas)
Tre modi per liberarsi dal male
Arte: Produzione e fruizione estetica
Etica della giustizia e della compassione
Ascesi: graduale ritiro dal mondo e dal volere
Suidicio
Thomas Chatterton: 1752 – 1770
Morto suicida ingenerndo arsenico,
simbolo del genio romantico
Non è laesoluzione
misconosciuto incompreso perché non nega la volontà ma:
È atto di affermazione della volontà, il suicida vuole
talmente tanto la vita, ma non quella che gli è toccata,
che rinuncia a questa per non poter avere avuto quella
Inoltre suicidio sopprime solo un individuo, una
manifestazione della volontà, non la volontà
Soluzione è sopprimere lo volontà stessa
Schopenhauer non giustifica questo punto
Si limita a fornire esempi diRespinto
individuidall’ambiente
eccezionaliletterario,
che si
ridotto in miseria, insofferente della
sono liberati della volontà e hanno raggiunto la noluntas
mediocrità dell’esistenza, dotato di
forte sensibilità lirica, appassionato
del medioevo
Richard Wagner (1813 - 1883)
La liberazione dal dolore: Arte La Cavalcata delle Walchirie
Arte: conoscenza libera e disinteressata
Oggetto: le idee immutabili e universali, modelli delle cose
l’opera d’arte attraverso una singola cosa rappresenta l’idea =
una donna = la donna
Genio/Creatore
Genio: capace di trascendere la rappresentazione e cogliere
l’universale
Soggetto che contempla le idee = Puro occhio che guarda
Individuo Fruitore/Spettatore
Attraverso la contemplazione estetica
Trascende il dolore, la volontà e il tempo
Catarsi: contemplazione disinteressata e libera della vita
Limite Arte
Contemplazione estetica è temporanea e parziale
Costituisce un conforto ma non porta alla liberazione definitiva
dalla volontà
Quadro di W.T. Maud
Liberazione dal dolore: L’Etica della pietà
passaggio dalla fuga dal reale (arte) all’altruismo: etica pietà
Fondamento non razionale ma basato sul sentimento della
compassione: condivisione sofferenza sentire insieme
Unità metafisica di tutti gli esseri nel comune soffrire
Unità metafisica di tutti gli esseri al di là di spazio e tempo
Giustizia: carattere negativo: non fare il male - Neminem
laede
Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso
Carità o agàpe: volontà di fare del bene al prossimo “adiuva
omnes quantum potes”
Differente dall’eros che è egoistico
Amore disinteressato che supera l’egoismo della volontà
danza cosmica di Shiva: distruzione e creazione sono
correlate nel continuo ciclo del divenire cosmico dove
tutto nasce e perisce incessantemente e niente permane
L’ascesi e l’esperienza del nulla
e vita e morte sono facce della stessa medaglia
Limite Morale: rimane entro la vita e quindi entro la volontà
Ascesi: nase dall’orrore per la volontà e per un mondo pieno
di dolore
rinuncia alla volontà: noluntas
Fine: castità perfetta: estirpare il proprio desiderio di esistere
Condizione e Gradi dell’ascesi:
Riservata a pochi: santo, eremita, mistico
Rinuncia ai piaceri: castità, umiltà, digiuno, povertà, sacrificio,
automacerazione
Stato di autoannullamento (il nirvana dei buddisti)
Soppressione volontà: purificazione da ogni desiderio
liberazione da ogni dolore
condizione di beatitudine, pace, serenità, quiete
Esperienza del nulla: negazione del mondo stesso
Liceo Scientifico “Brotzu” – Quartu Sant’Elena
Docente: Gianfranco Marini
Storia e Filosofia, corso F
Sito: www.gianfrancomarini.it
Forum di classe: http://aula.forumfree.net
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La presentazione “Schopenhauer”
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