LA STORIA
GEOLOGICA
D’ITALIA
• PALEOZOICO :
(250 milioni di anni fa)
la Pangea presenta
il grande golfo
della Paleotetide.
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I momenti principali che portano alla
formazione dell’Italia sono quattro :
1 - DISTENSIONE CROSTALE si forma la Tetide
2 - FASE COMPRESSIVA scompare la Tetide
compressione dei sedimenti
depositati sui margini continentali
si formano le Alpi
3 - DISTENSIONE CROSTALE si separano dall’Europa la
Sardegna e la Corsica
si forma l’Appennino
4 - DISTENSIONE CROSTALE si apre il Tirreno
termina la formazione
dell’Appennino 2
1 - DISTENSIONE CROSTALE
• 230 milioni di anni fa la Pangea si
frammenta: la Laurasia si separa dal
Gondwana e si forma la Tetide che
inizialmente è un golfo in espansione. La
parte centrale della crosta di questo oceano
si assottiglia e si fessura.
• 170 milioni di anni fa dalle fessure escono
lave basaltiche.
• Si è costituito l’oceano Tetide : è un bacino tropicale con formazioni corallifere presso le coste. I
resti di tali scogliere coralline si trovano oggi nelle Dolomiti o nell’Appennino laziale-abruzzese.
• Esso divide l’Eurasia dall’Africa.
• Sui margini dei due continenti si formano dei prismi sedimentari di migliaia di metri di potenza.
2 - FASE COMPRESSIVA
• 100 milioni di anni fa il Sud America si
separa dall’Africa: si forma l’Atlantico
meridionale.
• La spinta che l’Africa riceve da questa
separazione è tale da farle invertire la rotta:
comincia la sua migrazione verso Nord.
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• Il fronte africano, lungo migliaia di chilometri, in 40 milioni di anni si sposta di 1000 Km
raschiando e comprimendo tutto ciò che incontra.
• La crosta oceanica della Tetide va in subduzione sotto quella continentale.
• I prismi sedimentari vengono spinti sopra il continente euroasiatico le cui antiche rocce
magmatiche e metamorfiche si fratturano e si accavallano le une sulle altre.
• Dalle zone di frattura fuoriescono grandi masse magmatiche.
• Enormi falde di ricoprimento
si sovrappongono.
• L’aumento di spessore crostale
produce un sollevamento per
aggiustamento isostatico.
• Si formano le catene
meridionali dell’Europa (es.
Alpi, Pirenei, Carpazi).
• Con la sovrapposizione delle falde, imponenti masse rocciose vengono spinte sopra una
porzione di crosta continentale più stabile.
• La crosta continentale costituisce l’avampaese.
• La depressione davanti al fronte di avanzamento della falda costituisce l’avanfossa.
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• Riconosciamo due avanfosse: BACINO DELLA MOLASSA e BACINO PADANO-
BRADANICA.
• Gli avampaesi sono rispettivamente quello EUROPEO e quello ADRIATICO.
• Da ciò si deduce che i processi di sovrapposizione delle falde sono due.
Vengono pertanto ipotizzati due processi orogenetici :
A) OROGENESI DELLE ALPI : a partire da 60 milioni di anni fa, le rocce del prisma
sedimentario europeo vengono spinte verso l’avampaese europeo e frantumate insieme a
quelle metamorfiche e magmatiche della crosta. Le grandi scaglie che si formano scivolano
come falde le une sulle altre, accumulandosi in gigantesche pile.
La crosta oceanica, formatasi con l’espansione, va in subduzione nel mantello. Alcuni
lembi di essa, strappati dalla collisione, finiscono anch’essi tra le falde, dove oggi le
troviamo come ofioliti nelle Alpi Occidentali e nell’Appennino tosco-ligure. Il bacino della
molassa, davanti alla falda, si riempie di detriti che danno origine alla roccia sedimentaria
detta molassa (arenaria poco cementata).
B) OROGENESI degli APPENNINI (+SUDALPINO +DINARIDI) : a partire da 25 milioni
di anni, fa il prisma sedimentario africano viene spinto contro l’avampaese
adriatico costituito forse da un promontorio del continente africano o dalla
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microplacca adriatica.
• Il sistema orogenetico alpino e quello appenninico sono saldati lungo la LINEA
INSUBRICA a nord della quale le catene montuose sono formate da rocce del prisma
europeo e a sud da quelle del prisma sedimentario africano. In qualche punto le falde
formate dai sedimenti del prisma africano sono sovrascorse verso nord sulle falde alpine, oltre
la linea insubrica nell’area detta AUSTRALPINO.
• Successivamente la forte erosione di queste falde di ricoprimento ha formato due
finestre tettoniche: quelle degli ALTI TAURI e quella dell’ENGADINA che lasciano
affiorare le falde di origine europea sottostanti.
• Lembi isolati del prisma sedimentario africano o della crosta continentale africana
sovrascorsero sulle falde alpine.
Il Monte Cervino è un frammento di crosta africana
3 - DISTENSIONE CROSTALE
20 milioni di anni fa (Miocene) la distensione crostale interessa la parte sud-ovest
dell’Europa:
• 1- si formano le valli del Rodano e del Reno, due valli strette e lunghe;
• 2- si stacca la parte meridionale del continente europeo e si forma il massiccio sardo-
corso (Sardegna + Corsica)
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• Il massiccio sardo-corso inizia ad
avanzare verso est ruotando in senso
antiorario, spinto dall’espansione di un
nuovo bacino: il bacino algero-
provenzale.
Conseguenze
• Attività vulcanica esplosiva in Sardegna
(conseguenza di una subduzione).
• Compressione verso est dei materiali che
vanno a formare la catena appenninica.
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4 - DISTENSIONE CROSTALE
• 8 milioni di anni fa (Miocene-Pliocene) la distensione crostale nella zona a est del
massiccio sardo-corso porta alla formazione del bacino del mar Tirreno: è un micro
oceano con fondale basaltico e ancora in espansione.
• Il massiccio calabro-peloritano, originatosi con quello sardo-corso, viene spinto fino alla
posizione attuale.
• 6 milioni di anni fa si chiude la comunicazione tra Atlantico e Mediterraneo per
sollevamento dello stretto di Gibilterra. Sono di questo periodo le evaporiti presenti oggi
nei fondali o in aree emerse.
• 4 milioni di anni fa lo stretto di Gibilterra si riapre, gli Appennini emergono
definitivamente e il territorio italiano viene modellato dalle glaciazioni. L’erosione delle
Alpi e degli Appennini porta alla formazione di sedimenti che che costituiscono la
PIANURA PADANA e altre pianure.
Situazione della penisola italiana prima e
dopo di un periodo glaciale
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• L’attività vulcanica nel Tirreno è ancora oggi presente: i vulcani hanno andamento
parallelo alla costa. Essi costituiscono un ARCO MAGMATICO che si è formato in
seguito alla subduzione conseguenza dell’espansione del Tirreno (es. Monte Amiata, isole
pontine, Vesuvio, Monte Volture, isole Eolie, Etna, Linosa).
• Se dovessero mantenersi le
attuali spinte tettoniche nella
zona del Mediterraneo, questo
disegno rappresenta ciò che
avverrà nei prossimi 2 milioni di
anni.
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• Se dovessero mantenersi le
attuali spinte tettoniche nella
zona del Mediterraneo, questo
disegno rappresenta ciò che
avverrà nei prossimi 2 milioni di
anni.
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