Le guerre e la politica europea
La guerra scoppia nel 1700, quando
muore senza eredi diretti l’ultimo
sovrano di Spagna della dinastia
d’Asburgo. Nel testamento il sovrano
designa come successore il duca Filippo
d’Angiò, nipote di Luigi XIV, in cambio
dell’impegno a non riunificare mai le
Corone di Spagna e Francia. Tuttavia, il
nuovo re non prende una posizione
chiara su questo punto.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
Il conflitto finisce con la pace di Utrecht (1713) e la pace di Rastadt (1714). I nuovi assetti
furono i seguenti:
• Filippo V di Borbone viene confermato re di Spagna; in cambio deve rinunciare ai diritti sul
trono francese, alle Fiandre e ai domini italiani (che vengono trasferiti alla casa d’Asburgo);
•La Spagna cedette all’Inghilterra lo Stretto di Gibilterra, l’isola di Minorca e il monopolio nel
commercio degli schiavi;
•La Francia riconobbe la legittimità del sovrano inglese Guglielmo d’Orange e cedette
all’Inghilterra le colonie americane della Terranova e della Baia di Hudson tenendo per sé la
Louisiana;
•Si rafforzarono le posizioni della Prussia e del Ducato di Savoia, al quale fu assegnata la
Sicilia.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
L’IMPERO AUSTRIACO CAMBIA VOLTO
• Gli Asburgo d’Austria espandono i loro domini, ma i nuovi
territori hanno un carattere composito e al tentativo di unificarli
in un sistema statale assolutistico scoppiano diverse
resistenze locali.
• Nel 1713 Carlo VI emana la Prammatica sanzione,
decretando l’indivisibilità dei domini e la possibilità di ascesa al
trono anche per le discendenti dirette femminili.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
LA PRUSSIA È UNA NUOVA POTENZA EUROPEA
Anche la Prussia è un dominio composito: dal 1415 sono
riuniti nelle mani della dinastia degli Hohenzollern il
Brandeburgo e la Prussia. I domini sono quindi frammentati
e privi di continuità territoriale. La Prussia, però, può contare
su una forte uniformità linguistica e religiosa. Per questo
Federico Guglielmo avvia un processo di accentramento.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
L’EMERGERE DELLA RUSSIA DEI ROMANOV
Negli stessi anni si affaccia sullo scenario europeo la
Russia. All’inizio del XVII secolo sul trono degli zar sale
Michele Romanov, fondatore della dinastia che governa il
paese fino al 1917. Lo zar dà al paese una forte
organizzazione centralizzata e guida l’espansione verso
nord ed est. Le cose cambiano con l’ascesa dello zar Pietro
I “il Grande”.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
Pietro I avvia un programma di riforme volto alla
creazione di un rigido assolutismo. A tale scopo
attua una serie di riforme:
• sopprime la Duma (l’assemblea dei nobili)
sistituendola con un consiglio di suoi fedeli;
• rafforza l’esercito e la marina e avvia un
programma economico mercantilista.
•Avvia una occidentalizzazione rapida e forzata
Figura 02. Pietro I detto “il
della Russia. Grande”, Hippolyte Delaroche
(1838).
• Lo zar ambiva a procurare al paese
uno sbocco sul mare, puntando al
Mar Baltico: ciò farà entrare la
Russia in conflitto con la Svezia.
• Agli inizi del ‘700 iniziò la costruzione
di un nucleo urbano alle foci del
fiume Neva, che nel 1715 diventerà
la capitale dell’impero russo con il
nome di San Pietroburgo.
Lo Zar Pietro il Grande codificò con una
serie di leggi la condizione dei servi della
gleba.
Servaggio di origine feudale scomparso in
Occidente, persisteva ancora nell’Europa
centrale e nord-orientale.
I contadini erano legati in modo
indissolubile alla terra dei loro padroni:
•potevano essere venduti o comprati
insieme ai fondi;
•dovevano lavorare gratuitamente in
cambio di un piccolo appezzamento che
potevano coltivare per il proprio
sostentamento;
•Erano privi di qualsiasi libertà.
La GUERRA DI SUCCESSIONE POLACCA (1733-1738) si concluse con una
serie di accordi diplomatici:
•La Polonia fu attribuita ad Augusto III;
•Leszczynski ottenne il ducato di Lorena (che alla sua morte sarebbe passato
alla Francia);
•Il Duca di Lorena, Francesco Stefano, avrebbe ricevuto in compenso il
granducato di Toscana.
La Polonia, di fatto, era sotto il controllo delle potenze confinanti, tanto che nei
decenni successivi i suoi territori furono spartiti tra Prussia, Russia e Austria,
cancellandola dalla carta politica d’Europa come stato autonomo.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
LA GUERRA DI SUCCESSIONE AUSTRIACA
Nel 1740, alla morte di Carlo VI d’Asburgo le sue disposizioni
per la successione a favore della figlia Maria Teresa
vengono contestate dalla maggior parte della nobiltà
imperiale, dando origine a un conflitto di otto anni a cui
partecipano tutte le potenze europee.
La guerra si concluse con la pace di Aquisgrana (1748):
• viene riconosciuta la legittimità della successione di Maria
Teresa a fianco del marito, Francesco I;
•La Prussia ottenne la Slesia (regione ricca di ferro e industrie
tessili);
•La Spagna ottiene dei possedimenti in Italia: i due figli di
Filippo V ottennero rispettivamente il ducato di Parma e
Piacenza (Filippo) e il regno di Napoli (Carlo VII).
L’ETÀ DEL DISPOTISMO ILLUMINATO
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
L’ILLUMINISMO INFLUENZA LE MONARCHIE EUROPEE
La singolare collaborazione tra illuministi e sovrani segna una tappa
fondamentale nella creazione dello Stato moderno e prende il nome
di “dispotismo illuminato”. L’azione della riforma ha due obiettivi:
•il rafforzamento dello Stato (specialmente a svantaggio della
Chiesa)
•la riduzione e ridefinizione dei privilegi uniformando la giustizia.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
L’AUSTRIA DI MARIA TERESAE
In Austria con Maria Teresa e il figlio Giuseppe II:
•Si istituì il catasto e un’imposta sul reddito per nobili e
clero;
•Si istituirono scuole elementari pubbliche;
•Fu eliminata la censura religiosa;
•Si abolì la servitù della gleba e fu istituito un nuovo
codice civile senza distinzione di ceto sociale.
A causa delle numerose opposizioni interne le riforme
furono fermate e ripristinati gli antichi privilegi.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
LA PRUSSIA DI FEDERICO IIE
In Prussia Federico II di Hohenzollern, detto il «re
filosofo», avviò una serie di riforme:
•Rese la scuola obbligatoria fino a 13 anni per tutti i ceti
sociali;
•Promosse le arti e le scienze e fondò l’Accademia delle
Scienze di Berlino;
•Introdusse un nuovo Codice civile che non prevedeva la
tortura e la pena di morte;
•Promosse lo sviluppo dell’agricoltura e dell’industria.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
LA RUSSIA DI CATERINA IIE
In Russia Caterina II avviò una serie di riforme:
•Nel 1764 confiscò le proprietà della Chiesa
ortodossa;
•Formò una commissione Consultiva per redigere
un nuovo Codice di leggi.
Le riforme furono fermate dalla nobilità e nel 1785
vennero ristabiliti i privilegi ai nobili (Carta della
nobiltà).
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
In Italia vengono attuate riforme
specialmente in Lombardia e in Toscana,
dove Pietro Leopoldo abolisce la pena di
morte ispirato dall’opera di Cesare Beccaria
Dei delitti e delle pene. A Napoli Carlo III di
Borbone limita i privilegi dei nobili e del clero,
Figura 03. Caterina
mentre il suo successore Ferdinando IV da II imperatrice di
Russia, Virgilius
impulso alla ricerca intellettuale e scientifica. Erichsen (1766).
L’EVOLUZIONE POLITICA DI
INGHILTERRA E FRANCIA
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
NASCE LA GRAN BRETAGNA
In seguito a un decreto del Parlamento inglese, nel 1702 sale
al trono Anna Stuart. Durante il suo regno le Corone di
Inghilterra e Scozia vengono unite nel Regno Unito di Gran
Bretagna. Il successore tedesco Giorgio I di Hannover
affida il governo al cancelliere whig Robert Walpole, che
assume le funzioni di un moderno primo ministro.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
SUL TRONO DI FRANCIA SIEDE LUIGI XV
Nel 1715 sale al trono di Francia Luigi XV, di soli cinque
anni. La reggenza viene quindi affidata a un membro della
famiglia reale, Filippo d’Orléans. Per risolvere i problemi
finanziari del paese, il reggente si affida al finanziere John
Law, convinto che l’emissione di una grande quantità di
moneta favorisca lo sviluppo delle attività commerciali.
Luigi XV nomina primo ministro il cardinale André de Fleury.
Sotto la sua guida il regno si riprese:
•fu ritrovata la stabilità monetaria;
•Lo stato delle finanze migliorò;
•L’economia entrò in una fase espansiva, sia nel settore agricolo
sia in quello del commercio internazionale.
LA GUERRA DEI SETTE ANNI E LA
SITUAZIONE MONDIALE
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
SI ROVESCIANO LE ALLEANZE E SCOPPIA LA GUERRA DEI SETTE ANNI
Per contrastare l’ascesa della Prussia e per via della
competizione tra Francia e Inghilterra per il dominio sui
mari, si formano in Europa due schieramenti: Austria
Francia e Russia contro Gran Bretagna e Prussia. Il
conflitto scoppia nel 1756 e la pace generale firmata nel
1763 conferma la situazione precedente al conflitto.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
FRANCIA E INGHILTERRA COMBATTONO UNA “GUERRA MONDIALE”
Durante la guerra dei Sette anni francesi e inglesi si
scontrano anche nelle colonie del Nord America e
dell’India. Per definire l’esito dello scontro, nel 1763 viene
firmata la pace di Parigi, con cui l’Inghilterra ottiene il
Canada, la Louisiana a est del Mississippi e la Florida.
Anche in India i francesi perdono molti possedimenti.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
IL GIAPPONE SI CHIUDE ALL’OCCIDENTE
Il Giappone, pur continuando a mantenere una struttura di
tipo feudale, trova una forte guida accentratrice nello
shogunato, il regime militare che riesce a mettere sotto
controllo i grandi feudatari e a imporre un lungo periodo di
pace. Per tutto il Seicento e il Settecento il paese adotta
una politica isolazionistica a scopi difensivi.
LE GUERRE E LA POLITICA EUROPEA
L’IMPERO CINESE
Nel corso del XVII secolo si afferma in Cina la dinastia dei
Qing. L’impero conosce in questo periodo una forte
espansione, ma l’immenso paese rimane chiuso nei
confronti degli europei. La situazione cambia solo alla fine
del Settecento sotto la spinta della Compagnia britannica
delle Indie interessata al commercio di oppio.