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L'Italia Giolittiana

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L’Italia nell’età di Giolitti

L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI

L’INIZIO DELL’ETÀ GIOLITTIANA

Nel 1900 le elezioni danno vita a un nuovo governo


liberale e progressista presieduto da Giuseppe Zanardelli
con Giovanni Giolitti al Ministero dell’Interno.

Dopo la crisi economica, politica e sociale di fine secolo


l’Italia inizia un nuovo ciclo politico di stampo liberale e
riformista.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / L’INIZIO DELL ETÀ GIOLITTIANA

All’inizio del Novecento l’industria italiana decolla,


soprattutto quella pesante. I settori più fiorenti sono:
• industria metallurgica;

• industria automobilistica;

• industria idroelettrica;

• industria chimica;

• industria della gomma.


L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / L’INIZIO DELL ETÀ GIOLITTIANA

Lo Stato attua una politica doganale protezionista


per supportare la produzione nazionale.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI

I PROBLEMI DEL MERIDIONE E LA QUESTIONE SOCIALE

Dal punto di vista dello sviluppo l’Italia è profondamente


divisa tra Nord e Sud.

Sud
Nord
Prevale l’agricoltura del latifondo,
L’industrializzazione coinvolge
le infrastrutture sono scarse
il triangolo industriale
e vige una generale arretratezza
(Milano, Torino, Genova).
economica e sociale.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / I PROBLEMI DEL MERIDIONE E LA QUESTIONE SOCIALE

Il divario tra Nord e Sud.


L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / I PROBLEMI DEL MERIDIONE E LA QUESTIONE SOCIALE

Per sfuggire alla povertà al Sud aumenta il fenomeno


dell’emigrazione, soprattutto verso le Americhe.

Questione
meridionale
problema
dell’arretratezza
economica e sociale
del Mezzogiorno italiano.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / I PROBLEMI DEL MERIDIONE E LA QUESTIONE SOCIALE

Al Nord prende piede


la questione sociale:
i lavoratori si organizzano
per conquistare tutele e
diritti.
Crescono le organizzazioni sindacali e le cooperative,
associazioni economiche caratterizzate dalla solidarietà
reciproca tra i soci.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / I PROBLEMI DEL MERIDIONE E LA QUESTIONE SOCIALE

Il Partito socialista italiano si


divide in due correnti
contrapposte:
• riformisti (Filippo Turati):
sostenitori del dialogo con i
liberali per realizzare riforme;

• massimalisti: favorevoli
a metodi rivoluzionari.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / I PROBLEMI DEL MERIDIONE E LA QUESTIONE SOCIALE

L’appoggio della Chiesa cattolica


alla questione sociale dei lavoratori
termina con Pio X, che condanna
il modernismo (dialogo con la
politica). I principali esponenti
dell’attivismo sindacale cattolico
sono Romolo Murri e Luigi Sturzo.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI

I GOVERNI DI GIOVANNI GIOLITTI

Quando diventa capo del governo, Giolitti apre al dialogo


con i socialisti riformisti di Filippo Turati e con
il movimento sindacale.
Nascono la Confederazione
generale del lavoro e la
Confederazione italiana
dell’industria.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / I GOVERNI DI GIOVANNI GIOLITTI

La politica giolittiana ha un doppio


volto: al Nord persegue il riformismo
mentre al Sud si allea con i
conservatori interessati a mantenere
il sistema clientelare. Gaetano
Salvemini denuncia il sistema di
potere giolittiano nel libro Il ministro
della malavita.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / I GOVERNI DI GIOVANNI GIOLITTI

Giolitti attua un
programma di riforme
sociali ed economiche
volte a tutelare i
lavoratori, le famiglie e
le fasce più deboli della
popolazione.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / I GOVERNI DI GIOVANNI GIOLITTI

Giolitti riforma il sistema


scolastico per combattere
l’analfabetismo dilagante in
Italia: il finanziamento della
scuola elementare passa a
carico dello Stato.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / I GOVERNI DI GIOVANNI GIOLITTI

La nuova legge elettorale


(1912) introduce il
suffragio universale
maschile senza requisiti
legati al reddito. Le donne
rimangono escluse dal
diritto di voto e dalla vita
politica italiana.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / I GOVERNI DI GIOVANNI GIOLITTI

Poco prima delle elezioni del


1913 Giolitti stringe un patto con il
mondo cattolico rappresentato dal
conte Vincenzo Gentiloni.

Grazie all’accordo con i cattolici il blocco liberale giolittiano


riesce a vincere le elezioni e mantenere una solida
maggioranza parlamentare.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI

LA POLITICA COLONIALE E LA FINE DELL’ETÀ GIOLITTIANA

La politica estera di Giolitti, influenzata dallo sviluppo


dei movimenti nazionalisti e dalle pressioni della grande
industria, si impegna nuovamente sul fronte coloniale.

Nel 1911 l’occupazione francese del Marocco e la crisi


dell’impero ottomano aprono alle premesse per la guerra
italo-turca.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / LA POLITICA COLONIALE E LA FINE DELL’ETÀ GIOLITTIANA

Nel 1911 l’Italia dichiara guerra all’impero ottomano e dopo


un breve conflitto la Libia diventa colonia italiana.
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / LA POLITICA COLONIALE E LA FINE DELL’ETÀ GIOLITTIANA

La guerra
italo-turca
(1911-12).
L’ITALIA NELL’ETÀ DI GIOLITTI / LA POLITICA COLONIALE E LA FINE DELL’ETÀ GIOLITTIANA

Nel 1914 finisce l’età


giolittiana. Il nuovo governo
del conservatore Antonio
Salandra affronta le proteste
della “settimana rossa” che
indice manifestazioni
popolari e scioperi generali.

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