🔴 Conoscete la “𝐠𝐞𝐫𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐞”? Ieri, al WOBI, Gary Hamel ha illustrato il suo modello che rilegge la piramide dei bisogni in chiave organizzativa e che vi ripropongo nell'immagine. La gerarchia di Hamel descrive sei livelli di contributo che le persone possono portare al lavoro: dai più basici e facilmente reperibili sul mercato a quelli più rari, che creano vero vantaggio competitivo. I livelli, dal più basso al più alto, sono: Obbedienza → seguire regole e procedure; Diligenza → lavorare sodo, assumersi responsabilità, completare i compiti. Intelletto/Competenza → applicare conoscenze e best practice con padronanza tecnica. Iniziativa/Proattività → agire prima che venga richiesto, oltre i confini del ruolo. Immaginazione/Creatività→ cercare modi nuovi e radicalmente migliori di fare le cose. Passione/Zelo → entusiasmo, senso di scopo, disponibilità a difendere le proprie idee. Per Hamel, 𝐢 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐢 𝐭𝐫𝐞 𝐥𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐨𝐫𝐦𝐚𝐢 “𝐜𝐨𝐦𝐦𝐨𝐝𝐢𝐭𝐲 𝐠𝐥𝐨𝐛𝐚𝐥𝐢”: reperibili ovunque, poco distintivi. Le aziende che puntano solo su questi non reggono nel lungo periodo. 𝐈𝐥 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐞 𝐧𝐞𝐢 𝐥𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐚𝐥𝐭𝐢, 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚, 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀, 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞, che però non possono essere imposti: devono essere attratti da una leadership capace di ispirare e da una cultura centrata sulle persone, una vera humanocracy, come la definisce Hamel. Da qui il paradosso: molte organizzazioni chiedono creatività e coraggio, ma sono progettate per ottenere conformità e controllo. Di conseguenza, soffocano proprio le capacità che dichiarano di volere. 𝐀𝐥𝐥𝐨𝐫𝐚 𝐯𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐧𝐠𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐞 𝟑 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢: → Le aziende misurano conformità, non innovazione. È realistico aspettarsi creatività in sistemi che puniscono la deviazione? → La leadership premia la fedeltà più del coraggio. Come può emergere iniziativa se chi sfida lo status quo rischia conseguenze? → La humanocracy richiede potere distribuito. Servono autonomia, voce e decisioni condivise. Quanti leader sono pronti a cederle? A questo proposito, se siete #IMPRENDITORI e volete sapere come YOURgroup abbia aiutato in questi 15 anni centinaia di imprese ad avere successo, cliccate qui 👉https://lnkd.in/dehCriiR Se invece siete #MANAGER BRILLANTI e state cercando una nuova sfida professionale come #FractionalManager, come feci io 15 anni fa, insieme al Gruppo che ha portato in Italia il modello, cliccate qui 👉 https://lnkd.in/dehCriiR 🔴 Che ne pensate? Che esperienze avete avuto nelle vostre aziende? ➡️ Per ascoltare spunti di riflessione manageriale e di lavoro, seguite il mio profilo 👉 Andrea Pietrini e quello delle pagine di YOURgroup: yourCFO, yourHR, yourDIGITAL, yourCEO, yourCOO, yourCPO, yourCMO, yourCCO, yourCLO e yourNEXT. #management #leadership #lavoro #YOURgroup #FractionalManagement #FractionalExecutive
𝐈𝐥 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐞 𝐧𝐞𝐢 𝐥𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐚𝐥𝐭𝐢, 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚, 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀, 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞, che però non possono essere imposti: devono essere attratti da una leadership capace di ispirare e da una cultura centrata sulle persone, una vera humanocracy, come la definisce Hamel. Da qui il paradosso: voler imporre iniziativa, creatività e passione e agire conformità e controllo. E’ sempre più urgente mettere le persone al centro ❤️
La passione Andrea e oramai, in questo Paese semi industrializzato, con le PMI che non capiscono e si perdono, a iniziativa di aziende grandi , straniere che comprano a poco prezzo e ci lasciano il nulla.
Bellissimo post Andrea Pietrini . Molte aziende chiedono alle persone di “metterci passione”, ma poi le sommergono di procedure e controlli. Il risultato? La creatività si spegne e resta solo diligenza.
Le aziende dicono di volere creatività Andrea, ma premiano conformità. L’innovazione non nasce dove si obbedisce, ma dove si osa. Solo chi dà fiducia libera davvero il potenziale umano.
Post davvero stimolante. Costruire culture che incoraggino iniziativa, creatività e passione è fondamentale per promuovere un’innovazione sostenibile e generare un vantaggio competitivo autentico.
Un modello interessante che mette in luce come il vero vantaggio competitivo nelle organizzazioni derivi da creatività e passione. Per favorire questo, è necessario promuovere una cultura che ispiri e valorizzi le persone, andando oltre la semplice conformità.
Post molto interessante Andrea Pietrini, mi sono perso il WOBI e ti ringrazio per questo "recupero". Totalmente in linea con il mio approccio al mio ruolo, e con i miei contenuti divulgativi. Nuove forme di leadership consapevole, responsabilità distribuita, team orizzontali e proattivi, ascolto attivo e creazione di in contesto aperto e inclusivo. Andrò sicuramente ad approfondire. Posso farci un post e citarti?
Un concetto straordinario quello di Hamel, che ribalta il modo tradizionale di leggere il contributo umano nelle organizzazioni. Troppo spesso le aziende si fermano ai primi tre livelli - obbedienza, diligenza e competenza - pensando che basti “fare bene” per crescere. In realtà, il vero vantaggio competitivo nasce nei livelli superiori: iniziativa, immaginazione e passione. Sono queste le dimensioni che trasformano un’azienda da efficiente a innovativa, da solida a ispirante. Ma perché questo accada serve una leadership che sappia fidarsi, che lasci spazio, che accetti l’errore come parte del processo creativo. Le persone non danno il meglio quando vengono controllate, ma quando si sentono libere di contribuire. Ecco perché oggi il compito più grande di ogni leader è creare contesti in cui la passione non sia un’eccezione, ma una cultura.