Secondo Dopoguerra in Italia, Centrismo, Centrosx, Aldo Moro
Secondo Dopoguerra in Italia, Centrismo, Centrosx, Aldo Moro
DOPOGUERRA
IN ITALIA
LA RINASCITA DEI PARTITI E I GOVERNI DI UNITÀ NAZIONALE
Dopo la guerra l'Italia ne uscì come un Paese diviso e da ricostruire.
piano politico
- Il tessuto democratico era stato lacerato dal fascismo -> bisognava restaurare le basi
democratiche e l'unità dello Stato che aveva subito un duro colpo quando il re abbandonò Roma
- Bisognava risolvere la questione dell'assetto istituzionale rinviata dalla lotta partigiana che
voleva una nuova costituzione e stabilire se continuare con la monarchia o la Repubblica
piano sociale
- i bombardamenti avevano sconvolto la vita quotidiana poiché molte città erano ridotte a un
cumulo di macerie
- Problema del mercato nero e del contrabbando con la malavita
- Oltre un milione di prigionieri in Germania, Africa, Russia, India e estremo Oriente.
piano economico
- l’Italia era in condizioni molto critiche a causa dei bombardamenti,
- uno dei pochi aspetti positivi era che l'economia di guerra aveva portato a realizzare ingenti
investimenti pubblici
- al contrario però nel settore delle comunicazioni e dei Trasporti la situazione drastica a causa
dei Binari distrutti e del fatto che rimaneva un sesto della marina mercantile
- Sulle fasce più disagiate della popolazione incombevano principalmente due problemi:
l’in azione e la disoccupazione. Rispetto al 1938 il reddito procapite si era dimezzato, i prezzi al
consumo erano aumentati di sedici volte e sul mercato nero era alle stelle il valore di alcuni beni
di prima necessità
La ricostruzione dei partiti e dei sindacati videro protagonisti i partiti di massa e le forze sindalcali
Il mondo sindacale vissuto in clandestinità durante il fascismo cominciò a riorganizzarsi col Patto
di Roma vide la nascita una sera Confederazione generale italiana del lavoro. (CGIL).
I tre partiti erano sotto la guida del pugliese Giuseppe Di Vittorio,
Uno dei primi provvedimenti fu la scala mobile ovvero un meccanismo che collegava
automaticamente i salari all'aumento del costo della vita garantendo così il potere d'acquisto dei
lavoratori .
• Partito Comunista era molto attivo presso la classe operaia e il ceto artigiano, aveva
legami politici ideologici e organizzativi con l'Unione Sovietica. Era guidato da Togliatti
che venne accusato di doppiezza ossia sostenere tatticamente la costruzione di una
democrazia parlamentare ma puntando a instaurare un regime autoritario di tipo sovietico .
• Partito Socialista guidato da Pietro Nenni è legato al mondo del lavoro nelle campagne e
nel proletariato urbano, aveva continuato la sua attività clandestina sotto il fascismo e
svolto quello la protagonista nei Partigiani .
In tutto questo non bisogna dimenticare che tra gli italiani c’erano ancora molti fascisti
nazionalisti, antidemocratici e razzisti. A partire dai reduci nella Repubblica sociale italiana si creò
quindi nel 1946 Movimento Sociale Italiano.
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Per i primi due anni l’alleanza dei partiti italiani antifascisti, ovvero il Comitato di Liberazione
Nazionale (‘’governo della Resistenza’’) governò l’Italia inizialmente con a capo l’azionista
Ferruccio Parri, uno dei capi militari della resistenza, ma il suo governo crollò subito e nel
novembre 1945 il leader democristiano Alcide De Gasperi ne assunse la guida.
4) nel 47 De Gasperi Antonio gli Stati Uniti ed ebbe un prestito di 100 milioni di dollari dagli
americani, e anche se questi soldi non erano molto il viaggio cambiò lo scenario italiano ponendo
ne governo di Unità Nazionale e preparandola alla stagione del Centrismo.
Ottenne dagli americani una sorta di investitura da leader anticomunista e lo-ccidentale e
ricevette l’invito a rompere l’alleanza con i socialisti e comunisti in cambio di più prestiti
statunitensi (sarebbe stata inclusa anche lei nel piano Marshall, ovvero il programma di
ricostruzione economica europea promosso dagli statunitensi)
Peraltro anche il papa e le gerarchie cattoliche erano contrarie alla collaborazione con i comunisti.
Quindi nel maggio del 1947 De Gasperi aprì la crisi decisiva escludendo il partito socialista e
quello comunista, così l’Italia venne inclusa nel piano Marshall
Questo fece sì che l’industria italiana nel 1949 raggiunse livelli dell’anteguerra, risultato
bilanciato da costi sociali non indi erenti tra cui alta disoccupazione, salari contenuti e consumi
compressi.
De Gasperi dunque adottò una scelta europeista e atlantica che avrebbe legato l’Italia ai destini
dell’Europa e l’Europa quella degli Stati Uniti.
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IL 48
’48 anno importante perché
1) il primo gennaio entra in vigore la Costituzione
La costituzione italiana è una sintesi di diversi e contrastanti orientamenti ideali per questo
motivo ha un carattere sia liberal-democratico, che cattolico, che socialista che comunista.
E al contrario dello statuto Albertino essa aveva una struttura rigida che rendeva laboriosa la
procedura di riforma, essa inoltre ha un contenuto programmatico ovvero non si limita a sancire
diritti e doveri dei cittadini ma pone anche degli obiettivi da raggiungere soprattutto nel campo
del lavoro e della giustizia sociale.
Essa dunque si fonda sul lavoro ed è di ispirazione democratica e antifascista garantendo ai
cittadini la libertà e diritti civili politici e sociali fondamentali, istituisce un sistema bicamerale
paritario formato da una camera dei deputati e da un Senato della Repubblica con le
medesime prerogative eletto mediante su ragio universale diretto.
Le elezioni infatti furono vinte dalla democrazia cristiana raggiungendo la maggioranza assoluta
con un su ragio del 48%
Dunque quadro politico italiano si stabilizzò secondo la conferenza di Jalta che aveva assegnato
l’Italia all'in uenza occidentale.
La democrazia italiana venne de nita democrazia imperfetta poiché di solito c’è un’alternarsi al
governo tra maggioranza e oppositori mentre in quegli anni il partito socialista e il partito
comunista non vincevano mai alle elezioni e non salivano al governo al posto dei democristiani;
ciò rimarrà così no alla ne della guerra fredda.
4) Nel maggio 1948 viene eletto Luigi Einaudi presidente della Repubblica
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IL CENTRISMO
Nello stesso mese il leader democristiano varò il suo nuovo governo dando vita alla formula
centrista, imperniata cioè sul ruolo preponderante della Democrazia cristiana, destinata a durare
per un decennio.
De Gasperi si impegnò inoltre a avviare la costruzione della Comunità Europea (CE). Infatti
l’Italia partecipò alla fondazione della comunità europea del carbone dell’acciaio che istituiva la
libera circolazione di queste merci precorrendo la nascita della comunità economica europea
CE per poi costituire un mercato comune europeo MEC
I fondatori del CE e del MEC erano Germania ovest, Italia, Belgio, Olanda, Francia, Lussemburgo;
asse franco tedesco è stato fondamentale per lo sviluppo di questa Unione non tanto per motivi
economici ma per l’idea che si voleva porre ne a 500 anni e più di guerre franco-tedesche
i padri fondatori volevano qualcosa che andasse oltre ad un accordo economico
Questa unione portò:
-> libera circolazione delle merci e delle persone
-> cambio tra Italia e paesi del nord -> Norvegia esporta carbone in ita, ita da manodopera
-> tanto la manodopera era tanta anche perché erano anni di grande boom demogra co
e il costo della manodopera è bassa perché non hanno tutela
-> un po’ di industrializzazione del Paese -> cresce produzione dei beni di consumo, nuovi
sviluppi,…ciò provoca consumismo individuale -> sviluppo automobilistica, televisione,..
società sviluppa bisogni per l’individuale e non per il collettivo
-> poi questo grande sviluppo porta a migrazioni di persone -> sviluppo del razzismo
De Gasperi nel 1953 cambiò la legge elettorale in senso maggioritario , dove il partito o la
coalizione che avesse la maggioranza assoluta si prendeva i 2/3 dei seggi della Camera; i suoi
oppositori la chiamarono la legge tru a .
Questa strategia non si rivelò vincente poiché la sua coalizione arrivò ad avere il 49,8% dei voti
perché all’interno del suo stesso partito è stato boicottato e aveva avuto problemi anche con il
papa Pio XII. Allora provò a formare un governo monocolore DC (formato interamente da
esponenti dello stesso partito) che però non ebbe la ducia del parlamento e poi in ne morì nel
1954.
Poiché non c’era una chiara leadership i governi centristi operarono in modo poco stabile chiaro,
nel 1955 il parlamento elesse presidente la Repubblica il democristiano Giovanni Gronchi, l’anno
successivo entra in attività la corte costituzionale organo preposto a legittimare gli atti dello
stato delle regioni, controllare con itti fra i diversi poteri, esprimersi sull’eventuale messa in stato
d’accusa del presidente della Repubblica e veri care l’ammissibilità dei referendum abrogativi
nel 1958 le elezioni indussero la democrazia cristiana a fare un’alleanza con il partito socialista,
la stagione del centrismo si concluse con il romanzo il gattopardo .
c’era un paese in profondo cambiamento .
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IL MIRACOLO ECONOMICO ITALIANO
Tra il 1958 e il 63 ci fu il miracolo economico, il prodotto interno lordo nazionale crebbe del
6,3% annuo, numeri che non sarebbero mai più visti con questa intensità, il censimento del 1951
con quello del 1961 del reddito nazionale lo vide crescere nel 78%, l’indice di produzione
industriale del 120% e dell’industria manufatturiera del 103%.
Questi numeri consentirono all’Italia di entrare tra i paesi più dinamici e maggiormente avanzati
dell’Occidente.
le ragioni del boom:
• integrazione crescente dell’Italia nel mercato mondiale, grazie sia all’integrazione
europea sia il piano Marshall, abolendo dazi e barriere doganali apre alle merci italiani
alcuni mercati come quello francese tedesco e belga
• basso costo delle materie prime nel mercato
• politica di bassi salari dovuta alla debolezza dei sindacati e all’o ensiva padronale che
trainò l’economia nazionale
• ampia disponibilità della forza lavoro, soprattutto meridionale, che si concentrava
soprattutto nel triangolo industriale
• ampia azione dello Stato che ebbe il compito di rilanciare la domanda interna
incrementando la spesa pubblica.
In questi anni ci fu una rivoluzione della vita quotidiana, con un radicale cambio degli stili di vita
e dei consumi.
La vita quotidiana cambio, si consumava più carne, ci si riempiva di nuovi oggetti come il phon il
ferro da stiro la televisione in bianco e nero il frigorifero e le prime lavatrici che migliorarono il
tempo e la qualità della vita delle donne.
Questa rivoluzione si registrò anche nel settore della motorizzazione privata, le auto in 10 anni
passarono da 1 milione a oltre 9 milioni soprattutto grazie al successo dell’utilitaria Fiat 605 100.
esse venivano utilizzate sia per girare in città sia per raggiungere luoghi di villeggiatura.
Nel 1955 il governo avviò il piano autostradale accorciando la distanza fra italiani è un paese
come mai venuto prima, il treno rimane schiacciato da questo sviluppo.
non bisogna dimenticare però che ci fu un’elevata evasione scale che impedì allo Stato di
riequilibrare le distorsioni prodotte da uno sviluppo troppo rapido.
si preferirono i consumi privati a discapito di quelli pubblici e sociali come la sanità le ferrovie gli
ospedali l’istruzione, gli italiani cominciarono a riunirsi davanti alla televisione per seguire le partite
di calcio o le corse di ciclismo.
Questo crea un grosso fenomeno del divismo (la società cerca di replicare personaggi dello
spettacolo idolatrandoli come miti e prendendoli per modelli comportamentali )soprattutto a
causa di programmi televisivi come il festival di Sanremo.
in questa nuova società si applica la religione del consumismo con aspirazioni materiali e una
profonda mutazione antropologica con caratteri di sviluppo senza progresso
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45-47 -> governi del CLN 48 - 62 -> governi centristi 62 - 74 -> governi centro sinistra
ma la caratteristica era sempre la stessa, i governi duravano sempre molto poco, media di un
anno circa; era comunque una precarietà stabile
era sempre un sistema proporzionale quello delle elezioni (tranne la legge tru a)
Anche in Italia c’è una svolta politica in questi anni per diverse ragioni:
1) si passa a dei governi che sono più disponibili ad accogliere il partito socialista che
dopo la crisi di Ungheria (dove i sovietici fecero una strage) si era un po’ distaccato dal partito
comunista e accettò la collocazione atlantica dell’Italia (il partito comunista di Togliatti difese le
stragi convinto che fosse una tappa necessaria per la costruzione del socialismo)
2) Il papa cambia; Giovanni XXIII è un papa molto più popolare e aperto rispetto a Pio XII della
seconda Guerra Mondiale (che ok proteggeva qualche ebreo ma non era intervenuto dopo il
rastrellamento del ghetto di Roma, era molto distaccato dalla società)
Giovanni XIII è molto più presente nella società, da il via al colloquio con le altre culture, accetta
che si faccia la messa in italiano, fece in modo che nella democrazia cristiana prevalesse la parte
progressista più di sinistra anziché quella conservatrice
Agli inizi del decennio c’era al potere il partito democristiano, che era un partito di centro diviso
in una parte più di destra e una più di sinistra, infatti lo chiamavano ‘la balena bianca’ (balena
perché era enorme e composto da tante parti, bianca perché era il colore simbolo)
La parte più di destra appoggiava il movimento sociale italiano che era neonazista (infatti
aveva come simbolo la amma tricolore e aveva leader dell’ex repubblica sociale italiana)
Quindi nel 1960 fu nominati Tambroni presidente del consiglio e il governo democristiano
strinse un patto con il movimento sociale italiano
Ciò provocò delle proteste e scioperi generali che si accesero in tutta Italia, in particolare
nacquero a Genova, città medaglia d’oro della resistenza, e ci fu il culmine a Reggio Emilia, posti
dove ci furono dei morti perché Tambroni diede l’ordine alla polizia di sparare
Quindi fecero dimettere Tambroni e la parte più progressista della DC si alleò con i socialisti
=> 1962-3 nasce il primo governo di centro-sinistra detto organico perché si apriva alla
partecipazione di esponenti socialisti -> ne facevano parte il partito repubblicano, socialista,
democristiani e socialdemocratici (no liberale perché era di destra), di cui i leader più importanti
erano Aldo Moro (democristiano progressista) e Pietro Nenni
- L’istituzione della scuola media unica con l’eliminazione delle scuole di avviamento
professionale e l’elevazione dell’obbligo scolastico a 14 anni al ne di rendere la scuola più
democratica -> no al 1963 per i bambini nite le elementari c’era una scuola media
di erenziata: la scuola di avviamento improntata sul lavoro e il gimnasio che permetteva di
continuare gli studi -> era ingiusto perché i gli dei lavoratori andavano nel primo per mancanza
di possibilità mentre gli altri nel secondo; con l’istituzione di scuola media unica almeno no a
14 si arrivava tutti con la stessa cultura e possibilità di scelta tra studio e lavoro
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crisi del centro sinistra e il ‘68
Ma ci furono più ostacoli che impedirono lo sviluppo e determinarono la crisi del governo
- a livello economico crisi economica -> prima battuta d’arresto del boom economico che
rallentò poiché era normale che prima o poi avesse rallentato; il governo si è trovato quindi con il
problema dell’in azione perché c’era stato l’aumento dei salari e perché l’Italia non avendo
materie prime doveva importarle; in questo modo i soldi dello stato furono investiti all’estero e
ciò provocò un maggior prezzo delle materie prime, un calo del valore della moneta
Per tutelare i diritti dei lavori in questa situazione di in azione e aumento dei prezzi lo stato
dovrebbe aumentare i salari, investire nella tutela del territorio, delle infrastrutture, fare pagare
tasse più elevate a chi ha redditi più elevati
Ma il governo cade e c’è crisi economica quindi lo stato deve spendere il meno possibile e tutto
ciò non accade
- a livello politico ci fu il tentativo di colpo di stato detto ‘’Piano Solo’ (così denominato perché
doveva vedere in azione unicamente i carabinieri); alcuni dell’arma dei carabinieri guidati dal
generale De Lorenzo prepararono un colpo di stato per ristabilire l’ordine pubblico con delle
soluzioni più autoritarie in caso di manifestazioni sociali; il presidente della repubblica Segni
quando ne fu informato non lo avrebbe ostacolato perché gli andava bene una svolta autoritaria al
ne di frenare il centrosinistra
Quindi tra Segni, Moro e Saragat ci fu diverbio perché segni accusato di non voler ostacolare il
colpo di stato; ma Segni ebbe ictus quindi Saragat diventa presidente e il colpo di stato fu
bloccato ma comunque intaccò l’avanzare delle riforme
- 1964 anche morte di Togliatti (segretario del partito comunista) morto in Crimea
Nel suo testamento politico detto ‘memoriale di Yalta’ disse che i comunisti non dovevano più
seguire i sovietici ma piuttosto farsi strada al socialismo e fare riforme; quindi non c’è più idea di
rivoluzione da parte dei comunisti italiani
Infatti 1968 -> anno della lotta sociale e della democratizzazione in vari ambiti;
Emerse il movimento studentesco in tutta Europa
In Italia le manifestazioni erano dovute al fatto che lo studio non era garantito; questo
perché negli anni era stato aperto l’accesso di massa all’università e quindi erano troppi gli iscritti
e il funzionamento dell’università era ancora arretrato e non ottimale; peraltro c’erano favoritismi
Iniziò quindi una serie di occupazioni studentesche delle sedi universitarie in cui gli occupanti
chiedevano una gestione più democratica dell’università
Spesso ci fu il ricorso alla violenza e all'azione delle forze dell'ordine
Nel ’74 ci saranno poi l’istituzione del consiglio di classe e il consiglio d’istituto e sia le
superiori che l’università si apriranno ai lavoratori facendo dei corsi serale
Di conseguenza a questo periodo a livello sociale nel ’68 cambiò la mentalità: i rapporti tra
genitori e gli cambiano, non c’è più rapporto autoritario del padre con i gli ma divenne un
rapporto paritario tra tutti i membri della famiglia; nuove esperienze di socializzazione e di
educazione sentimentale per i giovani
Nel frattempo il sindacato operaio iniziò a manifestare insieme agli studenti in quanto
socialmente emarginati e psicologicamente frustrati come loro
Questo movimento assunse forme più strutturate nell’estrema sinistra extraparlamentare di
orientamento comunista, rivoluzionario, antifascista e operaista ( corrente di pensiero
marxista, che attribuisce alla classe operaia un ruolo centrale nel sistema economico e sociale)
L’obbiettivo comune era di fare una lotta continua contro il sistema capitalistico borghese
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=> ‘’l’autunno caldo’’-> grande mobilitazione operaia che vide l’occupazione delle fabbriche
e scioperi per ottenere dei diritti che non c’erano: gli operai venivano pagati a cottimi (forma di
retribuzione basata non sulla durata dell’orario del lavoro, ma sul risultato conseguito) per bassi
salari, in reparti faticosi e quindi erano sfruttati perché cercavano di produrre sempre di più
Quindi i salari aumentano, nascono i consigli di fabbrica insieme di operai che partecipa alle
decisioni riguardanti gli ambienti e gli orari di lavoro,..
Nel 1970 si approva lo statuto dei lavoratori -> serie di leggi per tutelare i lavoratori; es non si
può licenziare senza una motivazione giusta (es non poteva più essere licenziato chi apparteneva
al sindacato), non si poteva perquisire gli operai,…
Dal 1968 iniziarono la stagione delle stragi e il periodo della tensione che durarono no al ‘74
Ci fu una serie di attentati di matrice neonazista e neofascista; mettevano le bombe dentro le
banche, dentro i treni, dentro le stazioni,…. tutto ciò durante nel pieno delle manifestazioni
studentesche e operaie
1) strage di Brescia -> bomba nei cestini della Piazza della Loggia sotto i porticati; qua erano
nel mirino le forze dell'ordine che di solito si mettono sotto la loggia ma visto che quel giorno
pioveva tutti erano sotto il loggiato; il ne di colpire i carabinieri era quello di fare ricadere la
colpa sugli anarchici; ma in realtà muoiono 8 persone quasi tutti professori che protestavano
in una manifestazione antifascista
2) strage stazione di Bologna -> la bomba era stata messa sul treno diretto verso la stazione di
Bologna ma per un ritardo esplose lontano dall'arrivo facendo saltare il treno
3) strage di Piazza Fontana -> 12 dicembre 1969 a Milano esplose una bomba dentro la
Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana che fece 17 morti. In quello stesso pomeriggio
soltanto per una serie di fortunate coincidenze altri quattro attentati tra Roma e Milano non
aumentarono il numero delle vittime. Si trattò, dunque, di un attacco concentrico organizzato
su scala nazionale
Il ne era di colpire indistintamente le persone per far crescere la tensione e la paura nel
Paese così da far chiedere dal popolo l’uomo forte e quindi un potere autoritario
Ma la colpa cadeva sempre agli anarchici anziché a loro anche perché i neofascisti avevano
aiuti dal governo grazie a dei servizi segreti deviati che depistavano le indagini e li aiutavano a
fornirsi delle bombe
Infatti, per la strage di piazza Fontana vennero arrestati dal commissario Calabresi il ferroviere
anarchico Giuseppe Pinelli accusato di essere esecutore della strage, e il ballerino anarchico
Valpreda detto come l’esecutore materiale della strage
Il primo morì in circostanze mai chiarite precipitando da una nestra della questura mentre il
secondo fu messo in prigione preventiva per tre anni (al punto che faranno la legge contro la
prigione preventiva così lunga con il suo nome)
Si disse che si era suicidato perché aveva scoperto che le bombe le avevano messo altri anarchici
come lui ma dopo calcoli si scoprì la verità e il commissario Calabresi (non responsabile del suo
omicidio) a sua volta venne ucciso
- in risposta al terrorismo nero e ai colpi di stato nacquero le brigate rosse a partire dalle
organizzazioni extraparlamentari di sinistra perché c’è l’idea di una protesta contro il sistema
capitalista -> persone convinte che non funzioni e vogliono ancora la rivoluzione; non solo non
funziona ma dopo le stragi dicono che è come nel ’22 che danno spazio ai fascisti
Quindi nascono terroristi comunisti che inizialmente estremizzano gli scioperi operai ma poi
arrivano a colpire dei singoli individui che sono ritenuti ‘i servi dello stato’, persone che sono
simboli dello stato che sono di destra o anche di sinistra ma progressisti e che quindi sono contro
la rivoluzione; quindi contro giuristi, professori universitari, direttori della stampa, giudici di destra,
giudici anche di sinistra; l’obiettivo è incitare il popolo a fare una rivoluzione
Le elezioni segnarono una forte avanzata del PCI che superò il 34% dei consensi, ma
contrariamente alle attese, consegnarono un risultato di stabilità per la DC, che rimase al 38,7%
Comunque ciò che era sicuro è che il bipolarismo italiano senza alternanza toccò il suo
culmine perché la DC e il PCI raggiunsero insieme il 73% del corpo elettorale e senza il
contributo dei comunisti sarebbe stato pressoché impossibile formare solide maggioranze.
Quindi dal 1976 al 1978 ci fu la formazione di un governo di solidarietà nazionale in cui tutti i
partiti dell’arco istituzionale erano uniti per cercare di risolvere la crisi;
L’esecutivo infatti, conosciuto anche come «governo della non s ducia», poté anche contare
sull’astensione anche dei socialisti, dei socialdemocratici, dei liberali e dei repubblicani
Il partito comunista alla ne non farà mai parte del governo ma si asterrà dal votare la ducia
(non vota contro quindi per la prima volta dal ’47 non è in opposizione) perché tanti elettori
democristiani, comunisti e agli americani non va bene l’alleanza e la scelta insieme delle cose;
quindi si avvicinano a questo governo solidale ma non si alleano
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Ma il governo di solidarietà nazionale durò solo due anni perché:
- questa coalizione non funziona perché le riforme sperate da Moro non si fanno, non c’è
progressismo
- gli elettori comunisti non sono d’accordo -> il partito comunista perde voti perché gli
elettori li de nisce traditori mentre i voti della democrazia cristiana aumentano; quindi il partito
comunista si distacca e va nell’opposizione
Gli ex elettori comunisti non solo li de niscono traditori ma continuano il terrorismo rosso
Evento simbolo e apice della strategia della tensione: la mattina del 16 marzo 1978 Aldo
Moro viene rapido; sta scendendo da casa sua, sta per entrare in macchina per recarsi alla
Camera per votare la ducia al nuovo esecutivo, ma i 5 uomini della scorta vengono uccisi e lui
viene rapido; da lì iniziò un periodo molto lungo e buio di 55 giorni dove uscivano foto di lui
imprigionato con dietro la bandiera delle brigate rosse che leggeva dei messaggi obbligato dai
comunisti
I brigatisti non uccisero subito Moro perché il loro obiettivo era di eliminare l’ostaggio solo
dopo aver destabilizzato il quadro politico istituzionale distruggendone l'immagine sul piano
civile e morale presso l'opinione pubblica.
Infatti, le brigate rosse chiesero in cambiò di Moro la liberazione di alcuni detenuti politici
terroristi e così l’Italia si divise in due:
i socialisti vogliono liberare i detenuti,
mentre i comunisti e la democrazia cristiana non vogliono trattare con loro richiamando il
popolo italiano all’unità nazionale e alla resistenza contro il terrorismo delle brigate rosse
perché non dovevano avere un riconoscimento politico e giuridico in qualità di forze combattenti
perché questo avrebbe legittimato la violenza armata con metodo ordinario di lotta politica
Come già previsto dei brigatisti questa scelta non piacque alla opinione pubblica che incolpò i
due partiti.
Alla ne lo stato dice di no e quindi Aldo Moro il 9 maggio 1978 viene trovato morto in via
Caetani, tra piazza del Gesù dove c’era la sede della DC e la via delle Botteghe Oscure che era
la via del partito comunista.
In questo modo nì il governo di solidarietà nazionale perché ormai era stato macchiato del
delitto e perché non c’era più il supporto dei comunisti.
Sul piano politico nazionale la morte di Moro ra orzò le posizioni di quanti avevano sempre
tentato di ostacolare l’ingresso dei comunisti al governo o di limitarne il ruolo.
Gli storici ormai riconoscono nel 1978 una data periodizzante della storia dell’Italia
repubblicana, lo spartiacque fra un prima e un dopo
• prima si ebbe la crescita esponenziale del terrorismo di destra e di sinistra che coincise
con il punto più alto della legittimità democratica della cosiddetta «Repubblica dei partiti»;
• dopo si assistette alla progressiva scon tta della lotta armata, ma ebbe anche inizio la crisi
dei grandi partiti di massa, in particolare la DC, il PCI e il PSI, che cominciarono a perdere la
loro presa sulla società nel momento in cui celebravano la loro più grande vittoria, ossia la
tenuta delle istituzioni democratiche e la scon tta del terrorismo.
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