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Secondo Dopoguerra in Italia, Centrismo, Centrosx, Aldo Moro

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SECONDO

DOPOGUERRA
IN ITALIA
LA RINASCITA DEI PARTITI E I GOVERNI DI UNITÀ NAZIONALE
Dopo la guerra l'Italia ne uscì come un Paese diviso e da ricostruire.

piano politico
- Il tessuto democratico era stato lacerato dal fascismo -> bisognava restaurare le basi
democratiche e l'unità dello Stato che aveva subito un duro colpo quando il re abbandonò Roma
- Bisognava risolvere la questione dell'assetto istituzionale rinviata dalla lotta partigiana che
voleva una nuova costituzione e stabilire se continuare con la monarchia o la Repubblica
piano sociale
- i bombardamenti avevano sconvolto la vita quotidiana poiché molte città erano ridotte a un
cumulo di macerie
- Problema del mercato nero e del contrabbando con la malavita
- Oltre un milione di prigionieri in Germania, Africa, Russia, India e estremo Oriente.
piano economico
- l’Italia era in condizioni molto critiche a causa dei bombardamenti,
- uno dei pochi aspetti positivi era che l'economia di guerra aveva portato a realizzare ingenti
investimenti pubblici
- al contrario però nel settore delle comunicazioni e dei Trasporti la situazione drastica a causa
dei Binari distrutti e del fatto che rimaneva un sesto della marina mercantile
- Sulle fasce più disagiate della popolazione incombevano principalmente due problemi:
l’in azione e la disoccupazione. Rispetto al 1938 il reddito procapite si era dimezzato, i prezzi al
consumo erano aumentati di sedici volte e sul mercato nero era alle stelle il valore di alcuni beni
di prima necessità

La ricostruzione dei partiti e dei sindacati videro protagonisti i partiti di massa e le forze sindalcali
Il mondo sindacale vissuto in clandestinità durante il fascismo cominciò a riorganizzarsi col Patto
di Roma vide la nascita una sera Confederazione generale italiana del lavoro. (CGIL).
I tre partiti erano sotto la guida del pugliese Giuseppe Di Vittorio,
Uno dei primi provvedimenti fu la scala mobile ovvero un meccanismo che collegava
automaticamente i salari all'aumento del costo della vita garantendo così il potere d'acquisto dei
lavoratori .

I partiti di massa si dividevano in :


• Democrazia Cristiana era l’erede del Partito Popolare, partito dei cattolici ma non
cattolico (laicità dello Stato) era antifascista e interclassista, si basava su principi di
solidarietà, il ne era il bene comune. Si de niva un partito di centro che guardava a
sinistra, si dividevano in due chi era più democratico e progressista e chi più clericale e
conservatrice .

• Partito Comunista era molto attivo presso la classe operaia e il ceto artigiano, aveva
legami politici ideologici e organizzativi con l'Unione Sovietica. Era guidato da Togliatti
che venne accusato di doppiezza ossia sostenere tatticamente la costruzione di una
democrazia parlamentare ma puntando a instaurare un regime autoritario di tipo sovietico .

• Partito Socialista guidato da Pietro Nenni è legato al mondo del lavoro nelle campagne e
nel proletariato urbano, aveva continuato la sua attività clandestina sotto il fascismo e
svolto quello la protagonista nei Partigiani .

Oltre Questi partiti di Massa ci sono stati altri partiti antifascisti:


- Il partito d'azione, che aveva elaborato un programma in sette punti incentrato sulla scelta
repubblicana. Esso ebbe un ruolo cruciale nella Resistenza ma vita brevissima nel dopoguerra
(cessò di esistere nel 1946), soprattutto a causa della sua divisione interna fra un orientamento
più radicale di tipo socialista e uno più moderato di stampo repubblicano.

- Il partito Liberale, di ispirazione Laica volevano una monarchia di stampo liberale.

In tutto questo non bisogna dimenticare che tra gli italiani c’erano ancora molti fascisti
nazionalisti, antidemocratici e razzisti. A partire dai reduci nella Repubblica sociale italiana si creò
quindi nel 1946 Movimento Sociale Italiano.
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Per i primi due anni l’alleanza dei partiti italiani antifascisti, ovvero il Comitato di Liberazione
Nazionale (‘’governo della Resistenza’’) governò l’Italia inizialmente con a capo l’azionista
Ferruccio Parri, uno dei capi militari della resistenza, ma il suo governo crollò subito e nel
novembre 1945 il leader democristiano Alcide De Gasperi ne assunse la guida.

questioni affrontate dai Governi de Gasperi


1) questione dell’amnistia ai detenuti fascisti
Togliatti, ministro della giustizia, diede un’amnistia per reati comuni, politici e militari compiuti nel
periodo nazifascista al ne di favorire la paci cazione la riconciliazione nazionale.
Il suo scopo era di governare il paese e presentarsi come soggetto aperto e non vendicativo
disposto ad accogliere anche chi aveva creduto nel regime per poi cambiare idea.

2) questione istituzionale: scelta fra monarchia e repubblica e la nuova Costituzione


Fu imposta la soluzione referendaria per fare tale scelta perché ritenuta più idonea rispetto a
un’assemblea costituente (e perché voleva favorire il re e le gerarchie ecclesiastiche)
Il 9 maggio 1946 Vittorio Emanuele abdicò in favore del glio Umberto II nella speranza di
condizionare il voto con un sovrano non compromesso dall’esperienza fascista
La costituzione sarebbe stata scritta da un’Assemblea Costituente composta da rappresentanti
popolari eletti lo stesso giorno del referendum con metodo proporzionale.
Il referendum si tenne il 2 giugno 1946 e vi parteciparono anche le donne
La Repubblica vinse contro la monarchia con il 54,2% dei voti
Al nord aveva prevalso la Repubblica al sud la monarchia, questi ultimi promossero manifestazioni
di protesta accusando il Nord di brogli che però non ebbero seguito.
Le elezioni per l’assemblea costituente consegnarono il potere ai tre partiti di massa, in
particolare alla democrazia cristiana 35,2% dei voti, ai socialisti il 20,7%, ai comunisti il 18,9%.

(secondo governo De Gasperi con supporto di comunisti e socialisti)


3) questione dei trattati di pace e il problema dei nuovi con ni
gli Stati scon tti rmarono a Parigi i trattati di pace il 10 febbraio 1947
Per l’’Italia duri provvedimenti infatti dovette cedere alla Francia piccole zone di con ne sulle
Alpi occidentali e perse la maggior parte della Venezia Giulia con Istria, Fiume e Zara assegnate
alla Jugoslavia.
Trieste e la zona di Capodistria costituirono un territorio libero diviso in due zone amministrative
zona A anglo americani zona B jugoslavi, no a una tragica rivolta di Trieste dove la polizia
civile sparò alla folla che rivendicava l’italianità della città e dunque quel pezzo ritornò all’Italia.
Questa suddivisione dell’area della Venezia Giulia provocò l’esodo di circa 300.000 italiani che
emigrarono verso l’Italia per sfuggire alle persecuzioni del regime di Tito che attuò una politica di
cancellazione dei caratteri nazionali italiani, di imposizione della lingua slovena e di spoliazione dei
beni appartenuti alla vecchia classe dirigente a ermatasi prima e durante il fascismo.
Inoltre dovette rinunciare a tutte le isole greche e ogni diritto di possedimenti in Africa.
In ne dovevano concedere un’autonomia all’alto Adige che restava nei con ni italiani

4) nel 47 De Gasperi Antonio gli Stati Uniti ed ebbe un prestito di 100 milioni di dollari dagli
americani, e anche se questi soldi non erano molto il viaggio cambiò lo scenario italiano ponendo
ne governo di Unità Nazionale e preparandola alla stagione del Centrismo.
Ottenne dagli americani una sorta di investitura da leader anticomunista e lo-ccidentale e
ricevette l’invito a rompere l’alleanza con i socialisti e comunisti in cambio di più prestiti
statunitensi (sarebbe stata inclusa anche lei nel piano Marshall, ovvero il programma di
ricostruzione economica europea promosso dagli statunitensi)
Peraltro anche il papa e le gerarchie cattoliche erano contrarie alla collaborazione con i comunisti.
Quindi nel maggio del 1947 De Gasperi aprì la crisi decisiva escludendo il partito socialista e
quello comunista, così l’Italia venne inclusa nel piano Marshall
Questo fece sì che l’industria italiana nel 1949 raggiunse livelli dell’anteguerra, risultato
bilanciato da costi sociali non indi erenti tra cui alta disoccupazione, salari contenuti e consumi
compressi.
De Gasperi dunque adottò una scelta europeista e atlantica che avrebbe legato l’Italia ai destini
dell’Europa e l’Europa quella degli Stati Uniti.
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IL 48
’48 anno importante perché
1) il primo gennaio entra in vigore la Costituzione
La costituzione italiana è una sintesi di diversi e contrastanti orientamenti ideali per questo
motivo ha un carattere sia liberal-democratico, che cattolico, che socialista che comunista.
E al contrario dello statuto Albertino essa aveva una struttura rigida che rendeva laboriosa la
procedura di riforma, essa inoltre ha un contenuto programmatico ovvero non si limita a sancire
diritti e doveri dei cittadini ma pone anche degli obiettivi da raggiungere soprattutto nel campo
del lavoro e della giustizia sociale.
Essa dunque si fonda sul lavoro ed è di ispirazione democratica e antifascista garantendo ai
cittadini la libertà e diritti civili politici e sociali fondamentali, istituisce un sistema bicamerale
paritario formato da una camera dei deputati e da un Senato della Repubblica con le
medesime prerogative eletto mediante su ragio universale diretto.

2) Italia assume una prospettiva decisamente lo-occidentale e anticomunista; questo cambio di


sistema politico fu accompgnto da un evento del 1° maggio in Sicilia, ovvero la strage di Portella
della Ginestra; numerosi contadini siciliani con i sindacati stavano in manifestazione e in festa per
la giornata dei lavoratori e un personaggio enigmatico fece una strage uccidendo decine di
contadini.
Quindi il CGIL proclamò lo sciopero generale ma il ministro dell’interni negò la matrice politica
dell’evento e la circoscrisse come un atto di banditismo, anche se in realtà aveva l’obiettivo di
bloccare l’ascesa dei comunisti e socialisti infatti nei due mesi successivi seguirono attentati alle
sedi del partito comunista il partito socialista nei piccoli centri di Palermo.

3) prime elezioni del 18 aprile 1948.


Ci fu un’accesa propaganda condizionata dalla guerra fredda
La democrazia cristiana si presentò fortemente anti-comunista, garante dei rapporti economici
e culturali con gli Stati Uniti e dell’interesse occidentali contro l’imperialismo sovietico, a tutela
della proprietà privata e della libera iniziativa contro il collettivismo pronto a difendere i valori
cristiani.
La Chiesa cattolica schierò i parroci e vescovi a sostegno della causa democristiana, tramite
associazioni come l’azione cattolica e dall’attivismo dei comitati civici.
Il fronte popolare (socialisti e comunisti in un’unica lista) proponeva riforme in campo agricolo,
andava contro la grande proprietà terriera valorizzare la piccola media impresa, e mezzogiorno
una politica di boni ca per garantire la rinascita in campo industriale la nazionalizzazione dei
grandi complessi monopolistici. Nonostante o rissero un contenuto nazionale e patriottico non
riuscirono entrare nel cuore dell'Italia a causa del timore di entrare nell'orbita dell’unione sovietica.
piazze piene, urne vuote -> non è detto che chi porta più gente in piazza sia chi poi ha più voti
maggioranza silenziosa -> è una maggioranza che non va in piazza e vince

Le elezioni infatti furono vinte dalla democrazia cristiana raggiungendo la maggioranza assoluta
con un su ragio del 48%
Dunque quadro politico italiano si stabilizzò secondo la conferenza di Jalta che aveva assegnato
l’Italia all'in uenza occidentale.

La democrazia italiana venne de nita democrazia imperfetta poiché di solito c’è un’alternarsi al
governo tra maggioranza e oppositori mentre in quegli anni il partito socialista e il partito
comunista non vincevano mai alle elezioni e non salivano al governo al posto dei democristiani;
ciò rimarrà così no alla ne della guerra fredda.

4) Nel maggio 1948 viene eletto Luigi Einaudi presidente della Repubblica
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IL CENTRISMO
Nello stesso mese il leader democristiano varò il suo nuovo governo dando vita alla formula
centrista, imperniata cioè sul ruolo preponderante della Democrazia cristiana, destinata a durare
per un decennio.

La politica estera di de Gasperi prese due direzioni fondamentali: atlantismo e l’europeismo


Il 4 aprile 1949 viene stipulato il patto Atlantico, nato subito dopo la ne della guerra ed era
un'organizzazione militare guidata da USA e al quale partecipavano i paesi dell’Europa
occidentale.
Inoltre ci fu anche l’ingresso dell’Italia nella Nato, cosa che certi cò l’appartenenza dell’Italia al
blocco occidentale, ma sviluppò un’ondata di agitazioni promossa da comunisti e socialisti che
volevano che l’Italia assumesse una posizione di neutralità contestando che la Nato fosse uno
strumento che avrebbe minato la pace in Europa (loro volevano aderire al patto di Varsavia)

De Gasperi si impegnò inoltre a avviare la costruzione della Comunità Europea (CE). Infatti
l’Italia partecipò alla fondazione della comunità europea del carbone dell’acciaio che istituiva la
libera circolazione di queste merci precorrendo la nascita della comunità economica europea
CE per poi costituire un mercato comune europeo MEC
I fondatori del CE e del MEC erano Germania ovest, Italia, Belgio, Olanda, Francia, Lussemburgo;
asse franco tedesco è stato fondamentale per lo sviluppo di questa Unione non tanto per motivi
economici ma per l’idea che si voleva porre ne a 500 anni e più di guerre franco-tedesche
i padri fondatori volevano qualcosa che andasse oltre ad un accordo economico
Questa unione portò:
-> libera circolazione delle merci e delle persone
-> cambio tra Italia e paesi del nord -> Norvegia esporta carbone in ita, ita da manodopera
-> tanto la manodopera era tanta anche perché erano anni di grande boom demogra co
e il costo della manodopera è bassa perché non hanno tutela
-> un po’ di industrializzazione del Paese -> cresce produzione dei beni di consumo, nuovi
sviluppi,…ciò provoca consumismo individuale -> sviluppo automobilistica, televisione,..
società sviluppa bisogni per l’individuale e non per il collettivo
-> poi questo grande sviluppo porta a migrazioni di persone -> sviluppo del razzismo

Riforme economiche e sociali:


Esso attua dei provvedimenti nel campo della politica economica volta a scongiurare gli squilibri
sociali, primo fra tutti la crescente disoccupazione.
- varato un programma di edilizia popolare, che consentì la costruzione di circa 300.000
abitazioni per famiglie a basso reddito.
- Nel 1950 il governo istituì la cassa per il Mezzogiorno, per colmare il divario con l’Italia del
Nord, puntando inizialmente sul settore agricolo e poi in ambito industriale come i poli siderurgici
di Brindisi Taranto Siracusa e Cagliari .
La democrazia cristiana venne però accusata di clientelismo e assistenzialismo, inoltre vennero
criticate anche le cosiddette cattedrali nel deserto, ovvero impianti industriali che non
svilupparono l’indotto locale ma avevano legami con la case madre al Nord. Questo però fu
importante perché divario fra Nord e Sud bensì diminuì .
- inoltre nel 1950 De Gasperi iniziò una riforma agraria , per favorire la piccola proprietà
contadina concentrata per il 70% al Sud
- Nel 1953 venne istituito l’ente nazionale idrocarburi (ENI) per estrarre e ricercare possibili
idrocarburi nel suolo italiano, il presidente era Enrico Mattei che riuscì a trasformare l’ENI in una
multinazionale pronta a fronteggiare gli statunitensi e anglo-francesi, inoltre strinse accordi diretti
con i Paesi arabi e l’unione sovietica entrando in concorrenza con il monopolio americano e
anglo-francese.
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I Limiti:
Queste riforme non riuscirono però a cambiare in profondità le strutture sociali Italiane, i
salari rimasero bassi la disoccupazione elevata e nelle fabbriche si registrarono o ensive degli
imprenditori organizzati nella Con ndustria a causa della debolezza dei sindacati.
Si spezzò l’unità confederale infatti dalla CGIL si staccarono i cattolici che fondarono la libera
CGIL che sarebbe divenuta poi 2 anni dopo la confederazione italiana sindacati lavoratori
(CISL) e poi socialdemocratici e repubblicani che formarono la Federazione italiana del lavoro che
l’anno dopo sarebbe diventata l’Unione italiana del lavoro (UIL).

De Gasperi nel 1953 cambiò la legge elettorale in senso maggioritario , dove il partito o la
coalizione che avesse la maggioranza assoluta si prendeva i 2/3 dei seggi della Camera; i suoi
oppositori la chiamarono la legge tru a .
Questa strategia non si rivelò vincente poiché la sua coalizione arrivò ad avere il 49,8% dei voti
perché all’interno del suo stesso partito è stato boicottato e aveva avuto problemi anche con il
papa Pio XII. Allora provò a formare un governo monocolore DC (formato interamente da
esponenti dello stesso partito) che però non ebbe la ducia del parlamento e poi in ne morì nel
1954.

Poiché non c’era una chiara leadership i governi centristi operarono in modo poco stabile chiaro,
nel 1955 il parlamento elesse presidente la Repubblica il democristiano Giovanni Gronchi, l’anno
successivo entra in attività la corte costituzionale organo preposto a legittimare gli atti dello
stato delle regioni, controllare con itti fra i diversi poteri, esprimersi sull’eventuale messa in stato
d’accusa del presidente della Repubblica e veri care l’ammissibilità dei referendum abrogativi
nel 1958 le elezioni indussero la democrazia cristiana a fare un’alleanza con il partito socialista,
la stagione del centrismo si concluse con il romanzo il gattopardo .
c’era un paese in profondo cambiamento .
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IL MIRACOLO ECONOMICO ITALIANO
Tra il 1958 e il 63 ci fu il miracolo economico, il prodotto interno lordo nazionale crebbe del
6,3% annuo, numeri che non sarebbero mai più visti con questa intensità, il censimento del 1951
con quello del 1961 del reddito nazionale lo vide crescere nel 78%, l’indice di produzione
industriale del 120% e dell’industria manufatturiera del 103%.
Questi numeri consentirono all’Italia di entrare tra i paesi più dinamici e maggiormente avanzati
dell’Occidente.
le ragioni del boom:
• integrazione crescente dell’Italia nel mercato mondiale, grazie sia all’integrazione
europea sia il piano Marshall, abolendo dazi e barriere doganali apre alle merci italiani
alcuni mercati come quello francese tedesco e belga
• basso costo delle materie prime nel mercato
• politica di bassi salari dovuta alla debolezza dei sindacati e all’o ensiva padronale che
trainò l’economia nazionale
• ampia disponibilità della forza lavoro, soprattutto meridionale, che si concentrava
soprattutto nel triangolo industriale
• ampia azione dello Stato che ebbe il compito di rilanciare la domanda interna
incrementando la spesa pubblica.

In questi anni ci fu una rivoluzione della vita quotidiana, con un radicale cambio degli stili di vita
e dei consumi.
La vita quotidiana cambio, si consumava più carne, ci si riempiva di nuovi oggetti come il phon il
ferro da stiro la televisione in bianco e nero il frigorifero e le prime lavatrici che migliorarono il
tempo e la qualità della vita delle donne.
Questa rivoluzione si registrò anche nel settore della motorizzazione privata, le auto in 10 anni
passarono da 1 milione a oltre 9 milioni soprattutto grazie al successo dell’utilitaria Fiat 605 100.
esse venivano utilizzate sia per girare in città sia per raggiungere luoghi di villeggiatura.
Nel 1955 il governo avviò il piano autostradale accorciando la distanza fra italiani è un paese
come mai venuto prima, il treno rimane schiacciato da questo sviluppo.
non bisogna dimenticare però che ci fu un’elevata evasione scale che impedì allo Stato di
riequilibrare le distorsioni prodotte da uno sviluppo troppo rapido.
si preferirono i consumi privati a discapito di quelli pubblici e sociali come la sanità le ferrovie gli
ospedali l’istruzione, gli italiani cominciarono a riunirsi davanti alla televisione per seguire le partite
di calcio o le corse di ciclismo.
Questo crea un grosso fenomeno del divismo (la società cerca di replicare personaggi dello
spettacolo idolatrandoli come miti e prendendoli per modelli comportamentali )soprattutto a
causa di programmi televisivi come il festival di Sanremo.

tre imponenti fenomeni sociali:


• L’immigrazione meridionale che ribadì carattere dualistico dello sviluppo del nostro
paese, il sud aumentava si il suo reddito complessivo ma non avendo uno sviluppo
autonomo,La cassa per il mezzogiorno aveva creato meno di 300.000 posti di lavoro e
dunque l’emigrazione continuò spostandosi verso il triangolo industriale ma anche in
zone rurali arretrate del Nord come Veneto e Friuli Venezia Giulia. Inoltre abbandonarono
l’America come luogo per l’emigrazione favorendo stati più vicini come la Svizzera il
Belgio la Francia l’Inghilterra e la Germania per mantenere un rapporto più stretto con il
paese.Il processo di spaesamento era di cile poiché i meridionali subivano spesso
comportamenti razzisti, come l’esempio il cartello “non si a tta ai meridionali”. inoltre non
bisogna dimenticare che c’era anche lo sradicamento linguistico poiché c’erano vecchi
dialetti meridionali che si mischiavano quelli settentrionali.
• le campagne e il lavoro dei campi vennero abbandonati in tutta Italia, in 10 anni la
popolazione attiva in agricoltura calo dal 42% al 29%, mentre quello industriale dal 32% a
oltre 40%.
• Soprattutto nelle città centro settentrionali si svilupparono quartieri dormitorio dove
intere borgate vennero costruite senza alcun piano regolatore che assicurasse servizi
primari e secondari, questo formò luoghi di disgregazione sociale e non di integrazione

in questa nuova società si applica la religione del consumismo con aspirazioni materiali e una
profonda mutazione antropologica con caratteri di sviluppo senza progresso
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45-47 -> governi del CLN 48 - 62 -> governi centristi 62 - 74 -> governi centro sinistra
ma la caratteristica era sempre la stessa, i governi duravano sempre molto poco, media di un
anno circa; era comunque una precarietà stabile
era sempre un sistema proporzionale quello delle elezioni (tranne la legge tru a)

ANNI ’60: GLI ANNI DEL CENTRO SINISTRA


Negli anni ’60 a livello politico e per quanto riguarda la situazione globale c’è una distensione, si
sente il clima del disgelo

Anche in Italia c’è una svolta politica in questi anni per diverse ragioni:
1) si passa a dei governi che sono più disponibili ad accogliere il partito socialista che
dopo la crisi di Ungheria (dove i sovietici fecero una strage) si era un po’ distaccato dal partito
comunista e accettò la collocazione atlantica dell’Italia (il partito comunista di Togliatti difese le
stragi convinto che fosse una tappa necessaria per la costruzione del socialismo)

2) Il papa cambia; Giovanni XXIII è un papa molto più popolare e aperto rispetto a Pio XII della
seconda Guerra Mondiale (che ok proteggeva qualche ebreo ma non era intervenuto dopo il
rastrellamento del ghetto di Roma, era molto distaccato dalla società)
Giovanni XIII è molto più presente nella società, da il via al colloquio con le altre culture, accetta
che si faccia la messa in italiano, fece in modo che nella democrazia cristiana prevalesse la parte
progressista più di sinistra anziché quella conservatrice

In Italia questi anni sono contraddistinti dal cosiddetto centro-sinistra


I governi di centro sinistra durano no al 1974 e ci furono due fasi di questi governi:
- prima fase no al ’68
- seconda fase no al ’74
Ma si arrivò al governo di centro sinistra in modo tortuoso

Agli inizi del decennio c’era al potere il partito democristiano, che era un partito di centro diviso
in una parte più di destra e una più di sinistra, infatti lo chiamavano ‘la balena bianca’ (balena
perché era enorme e composto da tante parti, bianca perché era il colore simbolo)
La parte più di destra appoggiava il movimento sociale italiano che era neonazista (infatti
aveva come simbolo la amma tricolore e aveva leader dell’ex repubblica sociale italiana)
Quindi nel 1960 fu nominati Tambroni presidente del consiglio e il governo democristiano
strinse un patto con il movimento sociale italiano
Ciò provocò delle proteste e scioperi generali che si accesero in tutta Italia, in particolare
nacquero a Genova, città medaglia d’oro della resistenza, e ci fu il culmine a Reggio Emilia, posti
dove ci furono dei morti perché Tambroni diede l’ordine alla polizia di sparare

Quindi fecero dimettere Tambroni e la parte più progressista della DC si alleò con i socialisti
=> 1962-3 nasce il primo governo di centro-sinistra detto organico perché si apriva alla
partecipazione di esponenti socialisti -> ne facevano parte il partito repubblicano, socialista,
democristiani e socialdemocratici (no liberale perché era di destra), di cui i leader più importanti
erano Aldo Moro (democristiano progressista) e Pietro Nenni

Le grosse riforme che il governo fece furono:


- nazionalizzazione dell’industria elettrica con la creazione dell’ENEL -> importante perché
l’energia elettrica è un bene comune di cui tutti hanno diritto a prescindere dai pro tti che ne
ricavano i fornitori e al tempo alcuni paesini ancora non ne avevano; se invece è gestita da una
istituzione statale questa non pensa ai pro tti ma a procurarla a tutti; peraltro i soldi guadagnati
potevano essere reinvestiti in settori produttivi per uno slancio economico

- L’istituzione della scuola media unica con l’eliminazione delle scuole di avviamento
professionale e l’elevazione dell’obbligo scolastico a 14 anni al ne di rendere la scuola più
democratica -> no al 1963 per i bambini nite le elementari c’era una scuola media
di erenziata: la scuola di avviamento improntata sul lavoro e il gimnasio che permetteva di
continuare gli studi -> era ingiusto perché i gli dei lavoratori andavano nel primo per mancanza
di possibilità mentre gli altri nel secondo; con l’istituzione di scuola media unica almeno no a
14 si arrivava tutti con la stessa cultura e possibilità di scelta tra studio e lavoro
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crisi del centro sinistra e il ‘68
Ma ci furono più ostacoli che impedirono lo sviluppo e determinarono la crisi del governo

- a livello economico crisi economica -> prima battuta d’arresto del boom economico che
rallentò poiché era normale che prima o poi avesse rallentato; il governo si è trovato quindi con il
problema dell’in azione perché c’era stato l’aumento dei salari e perché l’Italia non avendo
materie prime doveva importarle; in questo modo i soldi dello stato furono investiti all’estero e
ciò provocò un maggior prezzo delle materie prime, un calo del valore della moneta
Per tutelare i diritti dei lavori in questa situazione di in azione e aumento dei prezzi lo stato
dovrebbe aumentare i salari, investire nella tutela del territorio, delle infrastrutture, fare pagare
tasse più elevate a chi ha redditi più elevati
Ma il governo cade e c’è crisi economica quindi lo stato deve spendere il meno possibile e tutto
ciò non accade

- a livello politico ci fu il tentativo di colpo di stato detto ‘’Piano Solo’ (così denominato perché
doveva vedere in azione unicamente i carabinieri); alcuni dell’arma dei carabinieri guidati dal
generale De Lorenzo prepararono un colpo di stato per ristabilire l’ordine pubblico con delle
soluzioni più autoritarie in caso di manifestazioni sociali; il presidente della repubblica Segni
quando ne fu informato non lo avrebbe ostacolato perché gli andava bene una svolta autoritaria al
ne di frenare il centrosinistra
Quindi tra Segni, Moro e Saragat ci fu diverbio perché segni accusato di non voler ostacolare il
colpo di stato; ma Segni ebbe ictus quindi Saragat diventa presidente e il colpo di stato fu
bloccato ma comunque intaccò l’avanzare delle riforme

- 1964 anche morte di Togliatti (segretario del partito comunista) morto in Crimea
Nel suo testamento politico detto ‘memoriale di Yalta’ disse che i comunisti non dovevano più
seguire i sovietici ma piuttosto farsi strada al socialismo e fare riforme; quindi non c’è più idea di
rivoluzione da parte dei comunisti italiani

Ad ogni modo il centro sinistra continuò no al terzo governo Moro no al 1968.


Questa esperienza aiutò ad allargare la base democratica e sociale dello Stato ma non riuscì
a realizzare uno Stato sociale più e ciente e vicino ai ceti bassi.
Lo stallo della politica italiana portò alla contestazione studentesca e operaia che non si
ritrovavano nella società perché non tutelati

Infatti 1968 -> anno della lotta sociale e della democratizzazione in vari ambiti;
Emerse il movimento studentesco in tutta Europa
In Italia le manifestazioni erano dovute al fatto che lo studio non era garantito; questo
perché negli anni era stato aperto l’accesso di massa all’università e quindi erano troppi gli iscritti
e il funzionamento dell’università era ancora arretrato e non ottimale; peraltro c’erano favoritismi
Iniziò quindi una serie di occupazioni studentesche delle sedi universitarie in cui gli occupanti
chiedevano una gestione più democratica dell’università
Spesso ci fu il ricorso alla violenza e all'azione delle forze dell'ordine

Nel ’74 ci saranno poi l’istituzione del consiglio di classe e il consiglio d’istituto e sia le
superiori che l’università si apriranno ai lavoratori facendo dei corsi serale
Di conseguenza a questo periodo a livello sociale nel ’68 cambiò la mentalità: i rapporti tra
genitori e gli cambiano, non c’è più rapporto autoritario del padre con i gli ma divenne un
rapporto paritario tra tutti i membri della famiglia; nuove esperienze di socializzazione e di
educazione sentimentale per i giovani

Nel frattempo il sindacato operaio iniziò a manifestare insieme agli studenti in quanto
socialmente emarginati e psicologicamente frustrati come loro
Questo movimento assunse forme più strutturate nell’estrema sinistra extraparlamentare di
orientamento comunista, rivoluzionario, antifascista e operaista ( corrente di pensiero
marxista, che attribuisce alla classe operaia un ruolo centrale nel sistema economico e sociale)
L’obbiettivo comune era di fare una lotta continua contro il sistema capitalistico borghese
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=> ‘’l’autunno caldo’’-> grande mobilitazione operaia che vide l’occupazione delle fabbriche
e scioperi per ottenere dei diritti che non c’erano: gli operai venivano pagati a cottimi (forma di
retribuzione basata non sulla durata dell’orario del lavoro, ma sul risultato conseguito) per bassi
salari, in reparti faticosi e quindi erano sfruttati perché cercavano di produrre sempre di più
Quindi i salari aumentano, nascono i consigli di fabbrica insieme di operai che partecipa alle
decisioni riguardanti gli ambienti e gli orari di lavoro,..
Nel 1970 si approva lo statuto dei lavoratori -> serie di leggi per tutelare i lavoratori; es non si
può licenziare senza una motivazione giusta (es non poteva più essere licenziato chi apparteneva
al sindacato), non si poteva perquisire gli operai,…

gli anni ’70


La risposta a questi fermenti sociali fu drammatica per intensità, violenza e portata
destabilizzante, con una serie problemi negli anni ’70 che furono de niti gli anni di piombo:
- terrorismo nero
- paura di colpo di stato
- crisi economica dovuto allo shock petrolifero
- terrorismo rosso

Dal 1968 iniziarono la stagione delle stragi e il periodo della tensione che durarono no al ‘74
Ci fu una serie di attentati di matrice neonazista e neofascista; mettevano le bombe dentro le
banche, dentro i treni, dentro le stazioni,…. tutto ciò durante nel pieno delle manifestazioni
studentesche e operaie
1) strage di Brescia -> bomba nei cestini della Piazza della Loggia sotto i porticati; qua erano
nel mirino le forze dell'ordine che di solito si mettono sotto la loggia ma visto che quel giorno
pioveva tutti erano sotto il loggiato; il ne di colpire i carabinieri era quello di fare ricadere la
colpa sugli anarchici; ma in realtà muoiono 8 persone quasi tutti professori che protestavano
in una manifestazione antifascista
2) strage stazione di Bologna -> la bomba era stata messa sul treno diretto verso la stazione di
Bologna ma per un ritardo esplose lontano dall'arrivo facendo saltare il treno
3) strage di Piazza Fontana -> 12 dicembre 1969 a Milano esplose una bomba dentro la
Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana che fece 17 morti. In quello stesso pomeriggio
soltanto per una serie di fortunate coincidenze altri quattro attentati tra Roma e Milano non
aumentarono il numero delle vittime. Si trattò, dunque, di un attacco concentrico organizzato
su scala nazionale
Il ne era di colpire indistintamente le persone per far crescere la tensione e la paura nel
Paese così da far chiedere dal popolo l’uomo forte e quindi un potere autoritario
Ma la colpa cadeva sempre agli anarchici anziché a loro anche perché i neofascisti avevano
aiuti dal governo grazie a dei servizi segreti deviati che depistavano le indagini e li aiutavano a
fornirsi delle bombe
Infatti, per la strage di piazza Fontana vennero arrestati dal commissario Calabresi il ferroviere
anarchico Giuseppe Pinelli accusato di essere esecutore della strage, e il ballerino anarchico
Valpreda detto come l’esecutore materiale della strage
Il primo morì in circostanze mai chiarite precipitando da una nestra della questura mentre il
secondo fu messo in prigione preventiva per tre anni (al punto che faranno la legge contro la
prigione preventiva così lunga con il suo nome)
Si disse che si era suicidato perché aveva scoperto che le bombe le avevano messo altri anarchici
come lui ma dopo calcoli si scoprì la verità e il commissario Calabresi (non responsabile del suo
omicidio) a sua volta venne ucciso

Le conseguenze della stagione delle stragi


Comunque, dopo il 1968/69 c’è una seconda stagione delle riforme del centro sinistra
- istituzione dei consigli regionali -> (già previste dal testo costituzionale del 1948 ma rimaste
congelate sino a quel momento) in tutte le regioni italiane venne istituito un governo interno e
un presidente delle regioni anche se al tempo non avevano ancora grandi poteri decentrati
- istituzione dello statuto dei lavoratori (visto prima)
- nuove leggi sui diritti civili es legge sul divorzio, legge contro il capo famiglia, legge sulla
regolamentazione delle nascite (per la vendita di anticoncezionali, istituzione dei consultori con
funzione di aiuto della prevenzione delle nascite e dell’aborto)
- servizio sanitario nazionale unico, pubblico, accessibile a tutti
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ma
- ci fu anche tentativo di golpe Borghese -> per evitare un autentico slancio riformatore del
centro sinistra la destra neofascista sostenuta da servizi militari e deviazioni statali, attivò
una minaccia golpista; nel 1970 il principe Borghese e le forze armate già coinvolte nel piano
solo tentarono un colpo di stato in cui vogliono rapire il presidente della repubblica Saragat e
all'instaurazione di una dittatura militare di destra; ma tutto ciò fallì
- nel ’73 ci fu anche il colpo di stato in Cile -> le forze armate cilene guidate da Pinnoquet e
aiutati dai servizi segreti americani bombardano il palazzo nazionale perché il nuovo presidente
era alla guida di una coalizione di sinistra che aveva fatto scelte (nazionalizzazione delle miniere
che erano gestite dagli americani) che non andavano bene a molti e quindi inizia poi un periodo
di dittatura
=> periodo di paura di colpi di stato e di stragismo internazionale

- peraltro nel ’73 ennesima guerra tra Israeliani e Palestinesi


per una prima volta i paesi arabi fornitori di petrolio aumentano i prezzi per punire i Paesi
occidentali che stavano dalla parte degli israeliani
Ciò ebbe un impatto molto forte sull’industria italiana che si basava sull’importazione
petrolifera e portò a una crisi economica
La crisi degli anni Settanta in Italia colpì un’economia con gravi debolezze strutturali (faceva
completo appoggio sull’estero), ma che crebbe raggiungendo il settimo posto mondiale. Per la
prima volta si realizzò un avvicinamento tra le economie del Sud e del Nord Italia.

- in risposta al terrorismo nero e ai colpi di stato nacquero le brigate rosse a partire dalle
organizzazioni extraparlamentari di sinistra perché c’è l’idea di una protesta contro il sistema
capitalista -> persone convinte che non funzioni e vogliono ancora la rivoluzione; non solo non
funziona ma dopo le stragi dicono che è come nel ’22 che danno spazio ai fascisti
Quindi nascono terroristi comunisti che inizialmente estremizzano gli scioperi operai ma poi
arrivano a colpire dei singoli individui che sono ritenuti ‘i servi dello stato’, persone che sono
simboli dello stato che sono di destra o anche di sinistra ma progressisti e che quindi sono contro
la rivoluzione; quindi contro giuristi, professori universitari, direttori della stampa, giudici di destra,
giudici anche di sinistra; l’obiettivo è incitare il popolo a fare una rivoluzione

il compromesso storico e la strategia di solidarietà nazionale


Quindi il democristiano Moro e il comunista Berlinguer -> vogliono compromesso storico e
attuare la strategia di solidarietà nazionale
Si tratta di una svolta del parlamento che prevede il superamento periodo centro sinistra; infatti
l'idea è di fare un'alleanza tra democrazia cristiana e partito comunista per risolvere la crisi
italiana
Questa scelta fu determinata anche da interessi interni ai due partiti
Berlinguer spera che il suo partito entri in parlamento ma sa che governando da solo rischia
colpo di stato e peraltro hanno terrorismo e crisi interna
Aldo Moro invece è d’accordo al coinvolgimento del partito comunista nel parlamento perché 1
vuole andare avanti nelle riforme e vuole deviare la crisi interna dello stato, 2 per fargli perdere
sostegno perché chi governa fa delle scelte e quindi perde consenso

Le elezioni segnarono una forte avanzata del PCI che superò il 34% dei consensi, ma
contrariamente alle attese, consegnarono un risultato di stabilità per la DC, che rimase al 38,7%
Comunque ciò che era sicuro è che il bipolarismo italiano senza alternanza toccò il suo
culmine perché la DC e il PCI raggiunsero insieme il 73% del corpo elettorale e senza il
contributo dei comunisti sarebbe stato pressoché impossibile formare solide maggioranze.

Quindi dal 1976 al 1978 ci fu la formazione di un governo di solidarietà nazionale in cui tutti i
partiti dell’arco istituzionale erano uniti per cercare di risolvere la crisi;
L’esecutivo infatti, conosciuto anche come «governo della non s ducia», poté anche contare
sull’astensione anche dei socialisti, dei socialdemocratici, dei liberali e dei repubblicani
Il partito comunista alla ne non farà mai parte del governo ma si asterrà dal votare la ducia
(non vota contro quindi per la prima volta dal ’47 non è in opposizione) perché tanti elettori
democristiani, comunisti e agli americani non va bene l’alleanza e la scelta insieme delle cose;
quindi si avvicinano a questo governo solidale ma non si alleano
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Ma il governo di solidarietà nazionale durò solo due anni perché:
- questa coalizione non funziona perché le riforme sperate da Moro non si fanno, non c’è
progressismo
- gli elettori comunisti non sono d’accordo -> il partito comunista perde voti perché gli
elettori li de nisce traditori mentre i voti della democrazia cristiana aumentano; quindi il partito
comunista si distacca e va nell’opposizione

Gli ex elettori comunisti non solo li de niscono traditori ma continuano il terrorismo rosso
Evento simbolo e apice della strategia della tensione: la mattina del 16 marzo 1978 Aldo
Moro viene rapido; sta scendendo da casa sua, sta per entrare in macchina per recarsi alla
Camera per votare la ducia al nuovo esecutivo, ma i 5 uomini della scorta vengono uccisi e lui
viene rapido; da lì iniziò un periodo molto lungo e buio di 55 giorni dove uscivano foto di lui
imprigionato con dietro la bandiera delle brigate rosse che leggeva dei messaggi obbligato dai
comunisti

I brigatisti non uccisero subito Moro perché il loro obiettivo era di eliminare l’ostaggio solo
dopo aver destabilizzato il quadro politico istituzionale distruggendone l'immagine sul piano
civile e morale presso l'opinione pubblica.
Infatti, le brigate rosse chiesero in cambiò di Moro la liberazione di alcuni detenuti politici
terroristi e così l’Italia si divise in due:
i socialisti vogliono liberare i detenuti,
mentre i comunisti e la democrazia cristiana non vogliono trattare con loro richiamando il
popolo italiano all’unità nazionale e alla resistenza contro il terrorismo delle brigate rosse
perché non dovevano avere un riconoscimento politico e giuridico in qualità di forze combattenti
perché questo avrebbe legittimato la violenza armata con metodo ordinario di lotta politica

Come già previsto dei brigatisti questa scelta non piacque alla opinione pubblica che incolpò i
due partiti.
Alla ne lo stato dice di no e quindi Aldo Moro il 9 maggio 1978 viene trovato morto in via
Caetani, tra piazza del Gesù dove c’era la sede della DC e la via delle Botteghe Oscure che era
la via del partito comunista.
In questo modo nì il governo di solidarietà nazionale perché ormai era stato macchiato del
delitto e perché non c’era più il supporto dei comunisti.
Sul piano politico nazionale la morte di Moro ra orzò le posizioni di quanti avevano sempre
tentato di ostacolare l’ingresso dei comunisti al governo o di limitarne il ruolo.

Gli storici ormai riconoscono nel 1978 una data periodizzante della storia dell’Italia
repubblicana, lo spartiacque fra un prima e un dopo
• prima si ebbe la crescita esponenziale del terrorismo di destra e di sinistra che coincise
con il punto più alto della legittimità democratica della cosiddetta «Repubblica dei partiti»;
• dopo si assistette alla progressiva scon tta della lotta armata, ma ebbe anche inizio la crisi
dei grandi partiti di massa, in particolare la DC, il PCI e il PSI, che cominciarono a perdere la
loro presa sulla società nel momento in cui celebravano la loro più grande vittoria, ossia la
tenuta delle istituzioni democratiche e la scon tta del terrorismo.
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